19 November, 2024
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La Regione accelera sull’istituzione della Zona Economica Speciale della Sardegna, ZES, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo economico attraverso la fiscalità di vantaggio. La Giunta regionale nel corso dell’ultima seduta ha infatti approvato l’aggiornamento complessivo del Piano di sviluppo strategico, propedeutico appunto all’istituzione della Zes, recependo così le osservazioni e proposte emendative avanzate dal ministero dell’Economia con l’obiettivo di adeguare il piano alle recenti disposizioni legislative. Con l’ultimo adeguamento al documento viene quindi eliminato un altro ostacolo di carattere tecnico che rischiava di rallentare l’esito della procedura per l’istituzione della Zes.

«La battaglia della Sardegna per conquistare una fiscalità di vantaggio che copra il divario della sua insularità continua a camminare lungo un percorso virtuoso che passo dopo passo ci porterà a raggiungere le condizioni migliori affinché la Sardegna, all’indomani della crisi sanitaria ed economica, non si faccia trovare impreparata ma anzi, sappia adattarsi al processo di cambiamento in corso e cogliere tutte le opportunità che ne deriveranno», ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas, evidenziando l’esigenza di sostenere il sistema produttivo sardo con quella fiscalità di vantaggio attesa ormai da decenni.

La Regione nel corso di questi mesi ha preso in mano un piano già in essere, predisposto dalla Giunta precedente nel 2018 ma respinto dal Governo perché giudicato incompleto e irrealizzabile. All’analisi è quindi seguita la fase di revisione dell’impianto che è stato adattato alla nuova fase storica e alle esigenze della Sardegna, anche e soprattutto alla luce degli effetti sull’economia sarda derivanti dalla pandemia, fino ad arrivare all’adeguamento che ha portato all’ultima approvazione da parte della Giunta regionale. A differenza delle Zone Franche, per le Zone Economiche Speciali si può trovare una gamma più ampia di agevolazioni, dagli aiuti a ricerca e sviluppo a quelli per la formazione dei dipendenti, dalla riduzione delle imposte sui redditi e sui profitti societari agli sgravi sulla tassazione immobiliare. E ancora: incentivi all’occupazione, disponibilità di aree per le imprese a prezzi ridotti, procedure burocratiche semplificate, servizi dedicati gratuiti come la ricerca di aree e immobili, ricerca di personale, piani di formazione del personale.

«Con la revisione e l’approvazione del Piano di sviluppo strategico abbiamo compiuto un ulteriore passo in avanti teso all’introduzione di un sistema che porterà importanti ricadute di carattere economico per la nostra Isola, favorendo nuovi investimenti produttivi e creando occupazioneconclude il presidente Christian Solinas -. Abbiamo preso un impegno davanti al popolo sardo e ora proseguiamo nella strada tracciata, con decisione e con spirito positivo affinché la Zona Economica Speciale della Sardegna diventi presto realtà.»

Si terrà venerdì 14 maggio, a partire dalle 17.30, un tavolo di discussione sulla proposta dell’Arcipelago del Sulcis inserita nell’ambito del Just Transition Fund: la Metropolitana di superficie Carbonia-Arcipelago del Sulcis, ovvero una proposta di sviluppo sostenibile e per la transizione energetica. L’evento, si svolgerà sul web, in diretta, nella pagina Facebook istituzionale del comune di Sant’Antioco.

Interverranno il presidente della Regione Autonoma della Sardegna, Christian Solinas, l’assessore regionale dei Trasporti, Giorgio Todde, l’amministratore unico dell’ARST, Roberto Neroni, il sindaco di Cagliari e vice presidente nazionale Anci, delegato alla mobilità urbana, Paolo Truzzu, il presidente della Fondazione di Sardegna, Antonello Cabras.

E ancora i docenti dell’Università di Cagliari, Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura, Italo Meloni (professore ordinario) e Gianfranco Fancello (professore associato).

Parteciperanno inoltre i consiglieri regionali Michele Ennas e Fabio Usai. Infine, i Sindaci dei Comuni dell’Arcipelago: Sant’Antioco, Ignazio Locci; Calasetta, Claudia Mura; Carloforte, Salvatore Puggioni.

Nei primi centri dedicati dell’Isola, allestiti presso l’Ospedale Marino di Cagliari e l’Hub di Sassari ‘Promocamera’, è operativo il servizio dell’Ats che si occupa della preparazione delle dosi vaccinali per i medici di medicina generale. Consegnate ai medici di famiglia, nelle ultime ore, le prime siringhe pronte all’uso, destinate all’immunizzazione dei pazienti a domicilio o in ambulatorio.

Il servizio, attivo da ieri, è disponibile dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 14.30, nelle modalità concordate con le sigle di categoria.

La procedura prevede che i medici eseguano la prenotazione delle dosi con almeno quattro giorni di preavviso. I sanitari potranno ritirare esclusivamente il quantitativo di vaccini corrispondente al numero di somministrazioni che avranno programmato per la giornata. Le siringhe con i sieri Pfizer e Moderna, consegnate in base alla disponibilità, dovranno essere utilizzate entro 6 ore dalla loro preparazione.

Per il trasporto e la conservazione le siringhe pre-riempite sono consegnate all’interno di buste fotoprotettive e – secondo le indicazioni del protocollo operativo – sarà cura del medico richiedente presentarsi munito di borsa termica o altro contenitore idoneo a preservare al meglio l’integrità del farmaco.

“Stiamo mettendo in campo ogni strumento e soluzione a nostra disposizione per rafforzare la campagna di vaccinale sul territorio, ponendo la massima attenzione per le categorie più a rischio. Vogliamo immunizzare tutti i cittadini, presto e bene, per poter tornare rapidamente a una nuova normalità, in sicurezza. Siamo nella fase più delicata della campagna di vaccinazione e serve il massimo impegno da parte di tutti per vincere la battaglia contro il virus»dice il presidente della Regione, Christian Solinas.

«Il nuovo servizio svolto dall’Ats – aggiunge l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu – nasce con l’obiettivo di rendere più agevole il lavoro dei medici di famiglia, che potranno raggiungere così i loro assisti muniti di siringhe già pronte per l’inoculazione. Con la collaborazione dei medici di base contiamo di raggiungere soprattutto quei fragilissimi impossibilitati a recarsi negli hub e nei punti di vaccinazione.»

Al via la vaccinazione di massa nelle Isole minori sarde, La Maddalena e San Pietro. Dalla prossima settimana Ats, con la collaborazione dei vertici militari del Comando dell’Esercito Sardegna e del Comando Interforze, avvierà la vaccinazione di tutta la popolazione, non ancora immunizzata, dai 18 anni in su, secondo quanto previsto dall’accordo per le Isole minori tra la Struttura Commissariale all’emergenza Covid e le Regioni.

«La campagna di vaccinazione di massa che ci apprestiamo ad avviare è un segnale di forte attenzione per tutti i sardi che vivono lo svantaggio della doppia insularitàha sottolineato il presidente della Regione Christian Solinas. Una decisione di buonsenso che porterà in tempi rapidi alla completa immunizzazione dei cittadini delle nostre isole. Contro il virus stiamo affrontando la battaglia più importante in tutto il territorio della nostra regione ed il nostro impegno, su questo fronte, è totale. Gli obiettivi – ha aggiunto il presidente Christian Solinas -, non sono cambiati: arrivare nei tempi più rapidi alla completa immunizzazione, garanzia e premessa per la ripartenza delle attività economiche.»

L’accordo per la partenza della vaccinazione di massa è arrivato questa mattina nel corso di un incontro avvenuto tra il Commissario straordinario dell’Ats Sardegna Massimo Temussi, il Generale Francesco Olla, dell’Esercito Sardegna e il Generale di Divisione Francesco Bruno del Comando operativo di vertice interforze, giunto da Roma a ribadire il supporto che la Struttura Commissariale darà alla Regione nelle attività della campagna di vaccinazione anti Covid-19. Anche la rete di volontariato Ad Adiuvandum fornirà supporto alla vaccinazione nei piccoli paesi con l’ausilio di medici volontari.

Le vaccinazioni saranno organizzate in strutture che verranno individuate nei prossimi giorni in collaborazione con le amministrazioni comunali. Il programma prevede un’attività che si svolgerà in 3 giorni. Nell’Isola di la Maddalena, dove risultano vaccinate già 4.000 persone, la somministrazione delle dosi al resto della popolazione maggiorenne è prevista per il 14, 15 e 16 maggio 2021, mentre a Carloforte le date previste della campagna vaccinale sono il 21, 22 e 23 maggio 2021. L’invito alla vaccinazione è rivolto a tutta la popolazione secondo un ordine di priorità che sarà tempestivamente comunicato dai Comuni interessati.

Massima priorità quindi al settore del turismo, ma senza abbassare la guardia sulla salute della popolazione delle Isole minori della Sardegna.

Un impegno confermato anche dall’assessore regionale della Sanità Mario Nieddu, che ribadisce l’assoluta priorità dell’impegno della struttura sanitaria regionale in questa fase cruciale.

Il capogruppo del M5S in Consiglio regionale, Michele Ciusa, ha presentato un’interrogazione sulla chiusura dei cantieri archeologici del Sulcis.

Michele Ciusa chiede al presidente della Regione, Christian Solinas, e all’assessore dei Beni culturali, Andrea Biancareddu, di porre in atto ogni azione utile per tutelare questi importanti luoghi storici, custodi della memoria collettiva e privata, in cui il blocco delle attività avrà come effetto immediato l’accelerazione del processo di degrado oltre a compromettere la conservazione dei reperti.

«Non si comprende perchéha detto Michele Ciusala Giunta regionale abbia consentito la chiusura dei cantieri archeologici del Sulcis, fino allo scorso 30 aprile gestiti e manutenuti da circa 50 lavoratori ex ATI-IFRAS. In particolare si tratta dei cantieri archeologici del nuraghe Seruci, del nuraghe Sirai, delle aree archeologiche di Sant’Antioco e Pani Loriga, ricompresi all’interno del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna.»

I medici di famiglia potranno prenotare il vaccino per l’immunizzazione dei propri pazienti e ritirare le siringhe con le dosi già pronte per le somministrazioni a domicilio o nel proprio ambulatorio. Lo prevede il nuovo protocollo operativo sottoscritto oggi tra Ats e le sigle dei medici di medicina generale più rappresentative nell’Isola. Il servizio partirà inizialmente con il supporto dell’Ospedale Marino di Cagliari e dell’Hub vaccinale di Sassari ‘Promocamera’, dove i medici di base potranno andare a ritirare le siringhe pronte all’uso dalle 8.30 alle 14.30, dal lunedì al venerdì.

La procedura, che per la preparazione delle dosi si avvarrà anche della partecipazione dei medici volontari, resa possibile grazie alla collaborazione con l’Ordine, prevede la prenotazione dei vaccini (Pfizer e Moderna) e le modalità di ritiro, trasporto, conservazione, nonché le indicazioni sulla somministrazione che dovrà avvenire entro le 6 ore dal momento della preparazione.

«La soluzione che ci apprestiamo a mettere in campodice il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas consentirà di superare molti ostacoli e facilitare ulteriormente il lavoro dei medici di famiglia impegnati nelle vaccinazioni. Questo ci consentirà di rendere la campagna più capillare e di raggiungere così più agevolmente tutte quelle persone estremamente vulnerabili che devono essere vaccinate a domicilio e la cui immunizzazione è per noi prioritaria.»

«Diamo attuazione a procedure condivise aggiunge l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu – che ci consentiranno di potenziare ulteriormente la campagna di vaccinazione sul nostro territorio. Contiamo in un forte impegno da parte di tutti per raggiungere la piena immunizzazione, in tempi rapidi, dei soggetti più a rischio.»

La Sardegna inizia il suo cammino verso Assisi per l’offerta dell’olio che alimenterà la lampada votiva sulla tomba di San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia.

Giovedì 6 maggio, alle ore 10.00, nell’aula magna del Seminario regionale a Cagliari si terrà la conferenza stampa di presentazione del programma e delle tematiche che caratterizzeranno il pellegrinaggio regionale nella città umbra, i prossimi 3-4 ottobre.

L’incontro con la stampa, nel rispetto delle indicazioni sanitarie, prevede l’intervento di mons. Antonello Mura, presidente della Conferenza Episcopale Sarda, mons. Roberto Carboni, arcivescovo di Oristano ed amministratore apostolico di Ales-Terralba, on.le Paolo Truzzu, sindaco della città di Cagliari, dott. Emiliano Deiana, presidente Anci Sardegna, on.le Giovanni Chessa, assessore regionale al turismo, artigianato e commercio, on.le Christian Solinas, presidente della Regione Autonoma della Sardegna, Fra Marco Moroni, custode del Convento di San Francesco in Assisi, Fra Massimo Travascio, custode del Convento di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola e fra Salvatore Morittu.

«Apprezziamo l’iniziativa assunta dal governatore della regione Campania che ha annunciato la vaccinazione di tutti i residenti nelle isole di Capri, Ischia e Procida, entro 2-3 settimane, per tutelare le esigenze di una comunità che punta sul turismo per il suo rilancio economico in vista dell’estate. Abbiamo chiesto lo stesso trattamento al generale Figliuolo per la nostra Isola e per tutte le Isole minori, ricevendo rassicurazioni in tal senso che apprezziamo. Ma chiediamo perché l’iter per arrivare a questo obiettivo si è fermato in Sardegna.»

Sono molto dure le parole espresse dal sindaco di Carloforte, Salvatore Puggioni, nella diretta Facebook appena conclusa.

«Il nostro tessuto economico vive una situazione drammatica, qui ci vuole una svolta. Non voglio fare polemiche ma devo dare risposte ai miei cittadini e rivolgo un appello al governatore Christian Solinas e all’assessore Mario Nieddu, capire per quale ragione non hanno agito come ha fatto il governatore della regione Campania, qual è il motivo di questo dietro front rispetto alla volontà espressa dal commissario generale Figliuolo ha aggiunto Salvatore Puggioni -. Il governatore ce lo deve dire, sarà mio compito affrontare il problema da subito. Siamo tutti uguali di fronte al virus? O dobbiamo credere alle affermazioni di altri governatori, vedi quello della regione Veneto?»

«Vogliamo sapere – lo ripeto – perché questo iter è stato bloccato, mentre a Procida si apprestano a vaccinare gli over 30, a Carloforte non abbiamo ancora completato la vaccinazione degli over 80. Chiediamo l’immediato ripristino delle vaccinazioni a Carloforte. Ho chiesto rassicurazioni in tal senso al dottor Giuseppe Ottaviani e contiamo di riprendere le vaccinazioni a Carloforte entro il 15 maggio – ha rimarcato Salvatore Puggioni -. Non registriamo, intanto, nessun’altra positività Covid-19, la guarigione clinica di 11 persone e 5 negativizzazioni. 4 sono gli attualmente positivi, 2 dei quali ospedalizzati, 7 le persone in quarantena compresi i positivi. Sono numeri confortanti che ci avvicinano alla situazione di Isola Covid-free che è il nostro obiettivo per ripartire. Purtroppo, dobbiamo registrare il decesso di una nostra concittadina, che porta a 4 il numero delle vittime nella nostra comunità dall’inizio della pandemia. Si tratta di decessi con Covid, non solo per Covid. Continuiamo ad essere prudenti, il virus continua a colpire e dobbiamo tenere alta la guardia perché molto pericoloso e provoca dei danni irreparabili»

«La prossima settimana riprende la didattica in presenza anche nella sezione E della scuola dell’infanzia che era stata sospesa per la positività al visur di 16 bambini su 19, vista la negativizzazione e la guarigione clinica dei bambini e dei docenti. Il servizio mensa scolasticoha detto ancora Salvatore Puggioninon sarà riattivato neppure la prossima settimana in via precauzionale. Riapriremo al pubblico lunedì gli uffici comunali l’ecocentro comunale.»

«Ad oggi, a Carloforte, sono stati somministrati 730 vaccini, numero che sommato a quello dei vaccinati a Sant’Antioco, Carbonia e Iglesias, porta a circa 950 il numero delle persone che hanno completato il ciclo vaccinale, il 16%. I vaccini sono la nostra unica ancora di salvezza. Lavoriamo per fare in modo che tutti possano avere la vaccinazione il più rapidamente possibile. Avremmo voluto un punto vaccinale permanente nella nostra Isola, probabilmente non avremo mai un hub ma a noi non interessa questoha concluso il sindaco di Carloforte -, interessa solo che i vaccini vengano fatti, qualunque sia il nome del centro in cui vengono somministrate le dosi.»

«A poche settimane dall’inizio della stagione balneare, nonostante il perdurare dell’emergenza sanitaria, vogliamo garantire a cittadini e turisti un’estate in sicurezza nelle spiagge e nel mare della Sardegna. Con lo stanziamento di oltre 1 milione di euro possiamo assicurare la fruibilità degli arenili e delle acque prospicienti grazie alla predisposizione degli interventi di salvamento e dei programmi di previsione e prevenzione del rischio balneare.»

Lo ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas, dopo l’approvazione della delibera che, per la stagione balneare 2021, ha programmato le risorse finanziarie da assegnare ai Comuni costieri: 1.006.211 euro.

A dicembre 2020 è stato istituito il Tavolo tecnico per l’elaborazione del ‘Piano regionale di Protezione civile multirischio’: «Un importante strumento di pianificazioneha aggiunto l’assessore della Difesa dell’ambiente, Gianni Lampis, con la delega in materia di Protezione civileche, sulla base del quadro normativo in materia e della situazione attuale della fascia costiera e delle attività instaurate, consentirà di valutare l’indice di rischio connesso alla balneazione per ciascun Comune costiero, in base ad alcuni parametri, tra cui il numero di interventi di salvamento a mare, la mortalità, la presenza di stabilimenti balneari nelle vicinanze. In attesa dell’approvazione del Piano, i fondi verranno ripartiti per incentivare l’istituzione di adeguati presidi balneari sui litorali fruibili dell’Isola. Questi presidi di sicurezza potranno garantire l’accesso sicuro ai litorali, salvaguardando anche l’indotto economico che riguarda i territori costieri isolani».

Le domande dovranno essere trasmesse dai Comuni alla Protezione civile entro il 30 aprile.

«La Sardegna ha una storia mineraria importante che è parte di una cultura millenaria da preservare e valorizzare. Abbiamo avviato da subito un percorso che veda la partecipazione di tutte le amministrazioni comunali coinvolte e lavorato perché questo immenso patrimonio ambientale ed identitario diventi il motore di un nuovo sviluppo sostenibile, per i territori che ospitano i siti e per tutta l’Isola. Ora che è stata fatta chiarezza su una vicenda che abbiamo ereditato, è arrivato il momento di accelerare su tutti i progetti, per troppo tempo frenati, che ruotano intorno al Parco Geominerario.»

Lo afferma il presidente della Regione Christian Solinas, preannunciando iniziative per il rilancio dei siti minerari, dopo la recente sentenza di nullità del lodo arbitrale che aveva condannato la Regione a pagare oltre 20 milioni di euro all’ex Ati Ifras, l’associazione temporanea di imprese nata per gestire le attività del Geoparco.

Lo scorso febbraio, la Corte d’Appello di Cagliari ha, infatti, dato ragione all’ufficio legale della Regione che nel maggio scorso aveva impugnato il lodo arbitrale che prevedeva, nel dettaglio, il pagamento ad Ati Ifras di 18 milioni e 250mila euro, più 2 milioni e 291mila euro di interessi e 82.500 euro di spese legali.

«Sono state pienamente riconosciute le nostre ragionicommenta il presidente Christian Solinase adesso si apre una fase nuova. Ferma restando la salvaguardia delle decine di lavoratori coinvolti, un impegno che abbiamo sempre mantenuto, lo sviluppo del Parco dovrà essere sempre più orientato verso una valorizzazione in chiave turistica, con una serie di itinerari mirati a presentare ai visitatori un’offerta che metta insieme le bellezze naturalistiche dei nostri territori e tutto il loro ricco patrimonio di cultura e tradizioni.»