19 November, 2024
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«Una giornata dal grande valore simbolico, un passo importante per il ritorno alla normalità che auspichiamo possa avvenire al più presto.»

Lo ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas, in merito alle prime vaccinazioni anti-Covid eseguite oggi nell’Isola in occasione del ‘Vaccine Day’, operazione che ha portato, su tutto il territorio nazionale, alla somministrazione delle prime dosi del farmaco Pfizer-BioNTech arrivate in Italia a Natale.

«Stiamo preparando il nostro sistema sanitario ha aggiunto il presidente Christian Solinas alla grande campagna di vaccinazione che seguirà nei prossimi mesi. Mesi in cui sarà ancora fondamentale non abbassare la guardia e che ci vedranno impegnati con forza anche nel più importante progetto di screening che l’Isola abbia mai realizzato, con l’obiettivo di abbattere drasticamente la circolazione virale.»

In occasione del ‘V day’ sono state consegnate alla Sardegna 180 dosi che saranno somministrate, in quattro giornate, ad altrettanti operatori sanitari: personale dell’Arnas G. Brotzu, dell’ospedale Santissima Trinità di Cagliari e del Policlinico universitario ‘Duilio Casula’, di Monserrato. Le fiale con il farmaco, arrivate nell’isola ieri sera con volo militare, sono state trasportate all’ospedale San Michele dell’Azienda di rilievo nazionale e alta specializzazione ‘G. Brotzu’, centro designato dalla Regione per l’esecuzione dei vaccini programmati in occasione dell’evento odierno. I primi due vaccinati della Sardegna sono Silverio Piro, medico infettivologo di 71 anni, e Virginia Boi, infermiera di 58. Le fiale, ciascuna contenente cinque dosi, sono state conservate a -80 gradi e, secondo la procedura, sono state portate a tre e otto gradi in tre ore e lasciate a temperatura ambiente per mezz’ora prima di essere diluite con cloruro di potassio ed essere quindi inoculate. Per ogni somministrazione effettuata è stata data, come previsto, lettura del numero di lotto vaccinale e dei nomi del medico responsabile della seduta e dell’operatore che ha eseguito l’inoculazione.

«Grande emozione per le prime vaccinazioni nell’Isola. Un segnale importanteha detto l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu in vista della campagna che partirà a gennaio con l’arrivo di 33mila dosi a cui seguirà un ulteriore invio dello stesso quantitativo per la vaccinazione delle categorie a rischio individuate secondo i criteri stabiliti a livello nazionale. Si inizierà quindi con gli operatori sanitari e sociosanitari, il personale e gli ospiti delle Rsa. Già nei prossimi giorni attendiamo l’arrivo di altre 4 miIa dosi. Vaccineremo tutte le persone che lavorano nelle strutture sanitarie dell’Isola, pubbliche e private.»

«I centri di vaccinazione della Sardegna individuati dalla Regioneha aggiunto l’assessore Mario Nieddusono dodici, dislocati su tutto il territorio, in corrispondenza dei principali ospedali. La campagna vaccinale durerà circa un anno, ma ci auguriamo che possa esserci un’accelerazione con l’approvazione degli altri farmaci in attesa del via libera. Stiamo lavorando con grande impegno da diverse settimane per predisporre quanto necessario per preparare al meglio il nostro sistema sanitario. Abbiamo una continua interlocuzione con il governo e la struttura commissariale per l’emergenza. La Sardegna ha concluso l’assessore regionale della Sanitàè pronta sia sul piano logistico, sia sul piano organizzativo.»

«La salvaguardia del prezioso patrimonio ambientale della Sardegna e il recupero delle aree contaminate è un obiettivo prioritario della Giunta regionale. Per l’area mineraria di Su Zurfuru è stato dichiarato lo stato di emergenza a causa della grave contaminazione ambientale originata dall’attività mineraria, ricomprendendola tra gli interventi prioritari del Piano regionale di bonifica.»

Lo ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas, dopo l’approvazione, da parte della Giunta regionale, della delibera che stanzia, nel Bilancio pluriennale 2020-2022, 5 milioni 531mila euro a favore del Comune di Fluminimaggiore, per garantire la copertura finanziaria del primo lotto del progetto di bonifica e messa in sicurezza dell’area mineraria di Su Zurfuru, inclusa nel Sito di interesse nazionale (Sin) “Sulcis Iglesiente Guspinese”. Per questo intervento, l’Amministrazione comunale dispone già di un precedente finanziamento di 2 milioni 430mila euro.

«Il progetto definitivo, dopo essere stato oggetto di una complessa fase istruttoria e della conferenza decisoria indetta dal ministero dell’Ambiente, è stato approvato con decreto ministeriale ha aggiunto l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis -. Prevede l’isolamento permanente delle sorgenti di contaminazione (discariche minerarie, bacino sterili) con interventi di messa in sicurezza e la realizzazione di un deposito (sito di raccolta) per  completare l’asportazione dei rifiuti minerari. La suddivisione degli interventi in più ambiti (‘area laveria’, ‘area di valle’, ‘area di monte’, ‘area esterna’) consente di procedere alla bonifica in più fasi, in funzione delle priorità di intervento e delle risorse disponibili.»

«Nel primo lotto di interventi nelle aree della laveria e di valle, quelli considerati prioritari, è prevista la rimozione dei rifiuti minerari, che andranno depositati in condizioni di sicurezza nel sito di raccolta dell’area di valle, in corrispondenza dell’esistente bacino sterili ha spiegato l’assessore Gianni Lampis -. Questo consentirà la piena valorizzazione dell’area laveria, oggetto di un recupero degli edifici più rappresentativi per fini culturali e museali. Mentre, il secondo lotto, riguardante gli ambiti denominati ‘area di monte’ e ‘area esterna’, prevede interventi di accorpamento e messa in sicurezza delle maggiori discariche minerarie della zona di monte, nonché opere di mitigazione ambientale. Verranno impiegate anche tecniche di ingegneria naturalistica, nel caso non fossero realizzabili interventi di messa in sicurezza di tipo tradizionale», ha concluso l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente.

Il costo complessivo del progetto è stato quantificato in 11 milioni 466mila euro: 7 milioni 961mila per il primo lotto; 3 milioni 504mila per il secondo.

Il presidente della Regione, Christian Solinas, e il comandante dell’Esercito in Sardegna, il generale Francesco Olla, hanno firmato questa mattina a Villa Devoto il disciplinare d’uso del poligono di Capo Teulada. Dopo quindici anni – l’ultima intesa quinquennale fu sottoscritta nel 2000 – vengono così aggiornati per la durata di altri cinque anni gli accordi per la regolamentazione delle attività ammesse nelle aree in cui si tengono le esercitazioni militari, e l’uso comune di pascoli, spiagge e superfici marine.

«Il nuovo disciplinare ha detto il presidente Christian Solinas arriva dopo un lungo periodo e apre una serie di possibilità importanti per una migliore integrazione sul territorio delle attività militari rispetto a quelle civili e per riaprire un dialogo positivo con l’Esercito». Un rapporto che ha già dato buoni risultati nel campo della Protezione civile, «uno dei settori in cui la collaborazione può essere più ampiaha sottolineato il PresidenteNoi abbiamo un interesse specifico a formare tutta la nostra macchina di Protezione civile in un ambiente che ha capacità strutturale, risorse e mezzi importanti. Il mondo del terzo settore in questa fase è impegnato su più fronti e ha sempre dimostrato, in qualsiasi tipo di emergenza, di essere operativo e pronto a intervenire. Offrire una formazione integrata all’interno di un poligono, con il supporto dei militari, è sicuramente una grande opportunità da coltivare per il futuro».

«La firma del nuovo disciplinare di Capo Teulada ha spiegato Christian Solinasva anche nella direzione di un progressivo recupero di spazi, anche simbolici.»

«Porto Tramatzu – ha sottolineato il presidente della Regioneè stato per decenni il simbolo della volontà di restituire alla cittadinanza un pezzo di Sardegna. Ed è stato proprio il generale Olla a dare un’accelerazione decisiva perché la spiaggia fosse liberata dai manufatti residui, poi trasferita al demanio statale e ora, ai sensi dello Statuto, alla Regione Sardegna.»

«Altro effetto positivo dell’intesaha evidenziato Christian Solinasè quello che si produce sul mondo della pastorizia e dell’allevamento: recuperare spazi di pascolo è fondamentale sempre di più in un tempo nel quale il comparto sta vivendo una crisi senza precedenti e la possibilità di accedere ai contributi comunitari è direttamente proporzionale alle aree che si possono dimostrare di possedere legittimamente.»

Aprire questi spazi, quindi, «significa dare risposte concrete al nostro tessuto economico produttivo e agli anelli più deboli del settore primario, che hanno bisogno di queste terre».

«La firma di oggi – ha poi rimarcato Christian Solinassi pone all’interno di una cornice più ampia di un ritrovato dialogo e di un nuovo punto di equilibrio dei rapporti tra Regione e Forze armate. Oggi i sistemi duali consentono di attrarre in Sardegna investimenti strategici in ricerca e sviluppo che ben si sposano con i nostri fiori all’occhiello, come il Crs4 e Sardegna Ricerche, pronti a contribuire per dare know-how e per formare, all’interno di percorsi universitari, nuove generazioni che possano essere poi assorbite nei progetti da sviluppare.»

La Sardegna, ad esempio, «può giocare un ruolo importante sull’utilizzo dei droni, perché davanti a una condizione di ritardo generalizzato di tutta Europa nello sviluppo di questa tecnologia, può diventare il baricentro dello sviluppo e del perfezionamento di questi strumenti e di questa tecnica. Basta pensareha aggiunto il Presidente Solinas a quale utilità civile l’uso dei droni possa avere sul controllo del territorio per finalità antincendio e di protezione civile».

«Speriamo di poter tracciare un percorso con l’Esercito ha concluso Christian Solinas che porti risultati sempre migliori. Uno di questi, su cui si è aperto uno spiraglio, potrebbe essere quello di riportare in Sardegna un centro di selezione per gli arruolamenti. L’abbiamo perso tanti anni fa e questa assenza ha determinato per i giovani sardi un aggravio in più, che spesso disincentiva la partecipazione. Perché se un nostro giovane vuole provare a intraprendere la carriera militare deve andare a fare una selezione, quindi spostarsi con l’aereo o la nave, con maggiori costi di trasporto e di permanenza. E di questi tempi, con la crisi, il costo viene a pesare ancora di più sulle famiglie.»

«Ancora una volta, e con estremo rammarico, prendiamo atto del comportamento irresponsabile della Regione davanti al problema che riguarda il futuro del centro ricerche Sotacarbo. Dopo gli impegni assunti e non rispettati dall’assessore Giuseppe Fasolino ci aspettavamo oggi un sussulto d’orgoglio del presidente Christian Solinas, invece dalla presidenza non c’è stata alcuna convocazione per i lavoratori e sindacati riuniti in sit in davanti a Villa Devoto. E’ questo l’interesse verso i lavoratori sardi? L’impegno preso lo scorso 3 dicembre è stato disatteso, confermando ancora una volta il disinteresse verso un settore fondamentale e cruciale per lo sviluppo della ricerca.»

Lo scrivono, in una nota, Emanuele Madeddu, Gianrico Cuboni e Pierluigi Loi, segretari di Filctem-Cgil Sardegna Sud Occidentale, Flaei-Cisl Sardegna e Uiltec-Uil Sardegna.

«Proprio in questi giorni in cui si parla di Recovery fund constatiamo la distanza di chi deve occuparsi di programmare il futuro dei cittadini. La mobilitazione che da tempo ci vede sostenere la vertenza de lavoratori Sotacarbo non si fermerà oggi ma proseguirà con un inasprimento dei toni. Chi ha ruolo di governo si assuma tutte le responsabilità del caso.»

“Sardi e sicuri’, è lo slogan che la Regione Sardegna ha scelto per promuovere la grande campagna di screening anti Covid-19 che partirà a gennaio nell’Isola.

«Una sfida che ha l’obiettivo di riportare la Sardegna all’azzeramento della circolazione virale, attraverso fasi sequenziali in un tempo ragionevolmente breve. Un progetto che, oltre alla parte tecnico scientifica, farà leva sulla responsabilizzazione e il coinvolgimento delle comunità e di tutte le istituzioni», ha dichiarato il presidente della Regione, Christian Solinas, che oggi ha presentato l’iniziativa nel corso di una conferenza stampa con l’assessore della Sanità, Mario Nieddu, il commissario straordinario di Ares-Ats, Massimo Temussi, ed il prof. Andrea Crisanti, ordinario dell’Università di Padova che supporterà la Regione nel progetto.

«Un’iniziativa che nel pieno della seconda ondata – sottolinea il presidente della Regione – punta a riportare la Sardegna allo stato di ‘Covid-free’, raggiunto durante la prima fase grazie alle misure adottate e al comportamento responsabile del popolo sardo. Realizzeremo un’azione mirata per l’individuazione dei positivi e la compressione della circolazione virale che prevede anche l’adozione di interventi per consolidare i risultati raggiunti.»

L’attività di informazione e promozione alla base del progetto sarà orientata su quattro fattori: unità, responsabilizzazione delle comunità, opportunità per l’Isola di ridurre o, addirittura, azzerare la circolazione virale e la possibilità, per i cittadini, di accedere gratuitamente a uno strumento di controllo del virus.

La campagna di screening partirà dall’Ogliastra e procederà nei mesi successivi sulle altre aree: 23 i comuni individuati come sede per effettuare i test, con 46 postazioni e un totale di 180 operatori per l’esecuzione di 32.278 tamponi antigenici per un’adesione stimata attorno al 65% della popolazione.

«Il territorio su cui avvieremo la campagna – spiega Andrea Crisanti – ci permetterà di individuare eventuali criticità e di valutare problematiche che eventualmente dovessero emergere e che possono riguardare diversi aspetti, come il flusso dei dati, la logistica, il personale o altro. Sarà una ‘palestra’ che ci consentirà di procedere, successivamente, su scala più vasta.»

Due gli ‘step’ previsti per lo screening, ciascuno della durata di due giorni. I primi tamponi antigenici rapidi, saranno eseguiti tra il 4 e il 5 gennaio e saranno ripetuti sui soggetti risultati negativi a distanza di una settimana, per aumentare la probabilità di intercettare eventuali positività al Covid. Nella prima sessione di test saranno utilizzati tamponi antigenici rapidi cromatografici (in grado di restituire un risultato visibile a occhio nudo tramite la colorazione, nell’arco di 15 minuti), mentre nella seconda saranno impiegati tamponi antigenici immunofluorescenti (risultato entro 24 ore attraverso l’analisi con un apposito macchinario). In entrambe le fasi le persone risultate positive saranno immediatamente sottoposte al tampone molecolare e con loro saranno tracciati e testati i contatti stretti.

«Al termine di questa campagna – conclude Andrea Crisanti – non avremo solo migliorato la situazione dal punto di vista della circolazione virale, ma avremo lasciato sul campo un bagaglio di formazione, competenze tecnico scientifiche e organizzative fondamentali per la fase di consolidamento che seguirà.»

Sono stati sbloccati 68 milioni di euro per interventi di efficientamento nella distribuzione dell’acqua. È stata appena firmata dall’Agenzia regionale del Distretto Idrografico, Adis, e dall’Ente di Governo d’Ambito della Sardegna, Egas, la convenzione per la programmazione delle risorse da destinare alle reti idriche dei Comuni sardi con elevati livelli di dispersione. Beneficiario delle risorse (derivanti da Fondi FSC 2014/2020 – Patto per lo sviluppo) è Egas, che le metterà a disposizione del Gestore del servizio idrico integrato, Abbanoa, sulla base di una programmazione quadriennale.

«La risorsa idrica per una regione che a differenza del resto della Penisola, ne è povera e dipende per il 74% da invasi artificiali, rappresenta una ricchezza da tutelarespiega il presidente della Regione, Christian Solinas -. Oggi mettiamo in campo quelle risorse che fino a questo momento erano ferme, per avviare concretamente il piano di efficientamento delle reti di distribuzione dei Comuni sardi. Grazie a tutti i soggetti che a vario titolo si occupano di acqua in Sardegnaconclude il presidente Christian Solinas abbiamo avviato una importante stagione di collaborazione, armonia e unità, come è stato dimostrato anche nel corso degli ultimi eventi alluvionali, affrontati con tempestività e impegno anche sotto il profilo delle criticità di carattere idrico.»

Abbanoa potrà proseguire l’attività di lotta alle perdite idriche e ingegnerizzazione delle reti che fino a oggi l’ha vista impegnata in tutta la Sardegna: attraverso Egas per il 2020 beneficerà di 5.545.121, per il 2021 di 10.030.500, per il 2022 di 39.476.500, per il 2023 di 12.947.878. Sono compresi nel programma di efficientamento ora finanziato tutti i capoluoghi di provincia (Cagliari, Sassari, Nuoro, Oristano) e le altre principali città sarde, fino ai Comuni più piccoli. Nello specifico, grazie alla convenzione, Abbanoa potrà portare avanti i servizi tecnici specialistici per l’efficientamento idraulico, energetico e gestionale (ingegnerizzazione) delle reti idriche di distribuzione, la gestione attiva delle reti i e gli interventi di adeguamento, riqualificazione ed efficientamento delle condotte comunali, fino al completamento del piano che secondo le stime del Gestore interessa 230 Comuni della Sardegna.

«Con la programmazione di queste risorse viene reso possibile il loro utilizzo in tempi rapidi e con modalità celeri, evitando così il rischio di perdita dei finanziamentichiarisce l’assessore dei Lavori pubblici Roberto Frongia -. Continua quindi il lavoro che fin qui ci ha portati a rivedere il sistema idrico della Sardegna in chiave moderna, più efficiente e orientato alle esigenze della Sardegna e dei sardi. L’acqua, essendo una risorsa limitata e un diritto fondamentale, è un patrimonio da tutelare. La gestione della risorsa e delle infrastrutture idraulicheconclude l’assessore dei Lavori pubbliciè per la nostra regione di fondamentale importanza e deve essere portata avanti secondo criteri di efficacia, efficienza ed economicità.»

La Regione avvia una campagna di screening di massa con postazioni diffuse sul territorio, e con la collaborazione delle strutture sanitarie e dei medici militari.

«Ho sempre sostenuto – spiega il presidente della Regione Christian Solinas – la necessità di attuare uno screening il più diffuso possibile tra la popolazione, per agevolare il rilevamento dei positivi anche asintomatici, isolare i focolai e permettere un rapido abbassamento della curva di contagio.»

«Oracomunica il presidente della RegioneAts ha acquistato 1 milione e 100mila test antigenici rapidi orofaringei con l’opzione di un altro milione, mediante gara Invitalia. La prossima settimana inizieranno le consegne. Si tratta di tamponi rapidi di due tipologie: il primo tipo, del quale sono in arrivo 800mila pezzi, è un tampone orofaringeo rapidi rapido in grado di fornire l’esito entro 13 minuti. Costano 1,29 euro l’uno. In arrivo anche 200mila test antigenici rapidi, sempre 13 minuti di attesa, che effettuano l’analisi del campione tramite un piccolo apparecchio elettrico, del costo complessivo di 3,63 euro l’uno. Il grado di affidabilità è altissimo. I tamponi del primo tipo possono essere utilizzati anche all’aperto, in qualsiasi tipo di postazione, mentre i secondi necessitano di corrente elettrica.»

«Con questa campagna di rilevamento, possiamo finalmente attuare il modello di quanto praticato in Corea, a Singapore e in varie zone del mondo, che ci consente di avere in tempi molto rapidi l’individuazione dei positivi e provvedere immediatamente all’isolamento, a protezione di tutta la cittadinanza conclude Christian Solinas -. Per implementare questo progetto e creare un vero e proprio “modello Sardegna” ci avvarremo del professor Andrea Crisanti, che ha scelto di collaborare con la nostra Regione, spendendo parole di apprezzamento per quanto abbiamo fatto in questi mesi nella gestione della pandemia.»

«Ammonterà in totale a 3.500.000 euro la cifra destinata oggi (tramite l’assestamento di bilancio) dal Consiglio regionale all’attivazione di progetti di politiche attive del lavoro per le ex maestranze delle vertenze Sider Alloys, Porto Canale e Air Italy. La somma, finanziata grazie ai contributi provenienti dal “Fondo Europeo di Adeguamento alla Globalizzazione” e in parte grazie ad un cofinanziamento regionale di 1.400.000 euro, servirà ad allestire piani di allineamento delle competenze e di reinclusione nel mercato del lavoro per almeno 1.300 ex lavoratori; 600 di essi legati alla vertenza Sider Alloys; 500 a quella Air Italy e, infine, 200 al Porto Canale.»
Lo scrive, in una nota, Fabio Usai, consigliere regionale del Partito sardo d’Azione.

«Nello specifico aggiunge Fabio Usai i beneficiari di questi progetti potranno essere impiegati in attività quali:

  • formazione e riqualificazione su misura, anche nel campo ICT e della certificazione delle competenze;
  • assistenza per la ricerca di un lavoro e il ricollocamento;
  • orientamento professionale;
  • servizi di consulenza e tutoraggio;
  • promozione dell’imprenditorialità e assistenza al lavoro autonomo;
  • creazione e rilevamento di imprese da parte dei dipendenti, nonché per attività di cooperazione;
  • misure speciali di durata limitata, come l’indennità per la ricerca di un lavoro, gli incentivi all’assunzione destinati ai datori di lavoro e le indennità per la mobilità territoriale, di soggiorno o di formazione e per l’integrazione salariale per chi partecipa ad attività di formazione ed apprendimento permanente.»
    «In particolare i lavoratori ex Alcoa/Sider Alloys (espulsi dai cicli produttivi nel dicembre 2012 ed ancora oggi sottoposti a regime di mobilità in deroga con consistente decurtazione economica della stessa), così come discusso in questi mesi nelle diverse riunioni tenutesi alla presenza del presidente della Regione Christian Solinas, dell’assessora del Lavoro Alessandra Zedda e delle rappresentanze sindacali, potranno essere introdotti, contestualmente e di pari passo all’avvio del piano di revamping e di riavvio dell’unità produttiva di Portovesme, a un percorso di riprofessionalizzazione e allineamento delle competenze, propedeutico alla loro progressiva ricollocazione all’interno della fabbricasottolinea Fabio Usai . L’auspicio è che, in conseguenza allo stanziamento odierno delle risorse da parte della Regione Sardegna, ognuno dei soggetti coinvolti nella vertenza, in primis a partire dalla multinazionale svizzera, faccia la propria parte per concretizzare il prima possibile il piano di politiche attive e, si spera in tempi rapidi, la ricollocazione di tutte le maestranze all’interno dello stabilimento.»
    «Il Sulcis Iglesiente, territorio fra i più colpiti dalla crisi economica degli anni scorsi conclude il consigliere regionale sardista – necessita di urgenti interventi occupazionali e di un’inversione di tendenza immediata che solo il riavvio di grandi realtà produttive come appunto Sider Alloys potrebbe assicurare nel brevissimo periodo.»

La Giunta regionale ha stanziato 40 milioni di euro subito disponibili per il ristoro dei danni subiti dalle popolazioni colpite dall’alluvione. Il presidente della Regione Christian Solinas, stamane prendendo la parola in apertura della seduta del Consiglio regionale, ha illustrato all’Aula i provvedimenti che entrano a far parte, con un emendamento proposto dalla Giunta, della manovra di assestamento di Bilancio.

«Ieri – ha detto il presidente Christian Solinas – insieme al Capo della Protezione civile nazionale Angelo Borrelli, ad alcuni rappresentanti istituzionali della Regione e al Sindaco Giuseppe Ciccolini, ho visitato Bitti per verificare i gravi danni subiti da quella comunità.»

«Fin da sabato, la Giunta regionale da me riunita d’urgenza ha provveduto a dichiarare lo stato di emergenza, e avviato la procedura per richiedere al Governo il riconoscimento dello stato di calamità. Oggi – ha detto il presidente della Regione – propongo a quest’Aula un emendamento per lo stanziamento immediato di 40 milioni di euro per dare in tempi rapidi un segno di presenza della Regione e delle Istituzioni, e per sostenere le volontà di ritorno alla normalità delle popolazioni colpite. Tale intervento è finalizzato a consentire un immediato ristoro alle famiglie, affinché possano ritornare nelle abitazioni nelle quali è possibile fare rientro in sicurezza.»

«L’intervento economico proposto dalla Giunta – ha proseguito il presidente Christian Solinas – consentirà anche un immediato intervento sulle opere infrastrutturali danneggiate. Ulteriori stanziamenti sono previsti per il prossimo anno, per completare gli interventi necessari. Abbiamo inoltre chiesto al Governo una corsia preferenziale per la realizzazione degli interventi da attuare, perché le opere di mitigazione del rischio idrogeologico soffrono troppo spesso per le ben note lentezze dei percorsi burocratici. La Regione ha messo in campo tutte le proprie forze: la colonna mobile della Protezione civile, mezzi di ogni genere, centinaia di uomini della Protezione civile, del Corpo forestale, dell’Agenzia Forestas, riuscendo ad agire tempestivamente con 48 ore di anticipo sull’evento calamitoso, con la collaborazione dei Sindaci per la chiusura di scuole ed esercizi commerciali, per la pulizia di alvei e foci fondamentale per favorire il rapido deflusso delle acque.»

«Anche nelle fasi di evacuazione abbiamo osservato la massima attenzione all’emergenza sanitaria allestendo aree covid e no covid per i cittadini. Sono particolarmente grato – ha aggiunto il presidente Christian Solinas – al Capo dello Stato Sergio Mattarella, che mi ha raggiunto al telefono mentre mi trovavo a Bitti e ha voluto manifestare affetto, vicinanza e attenzione a tutti i cittadini sardi e alle istituzioni.»

«Ora è fondamentale l’unità e la collaborazione tra istituzioni. A Bitti ho trovato una comunità forte anche nella disgrazia e nella difficoltà di questi giorni. Uniti – ha concluso il presidente Christian Solinas – potremo affrontare e superare anche questo momento difficile.»

Il presidente della Regione Christian Solinas ha presieduto nel pomeriggio un vertice nella sede della Protezione Civile Regionale che coordina le operazioni di soccorso alle popolazioni colpite dall’alluvione che si è abbattuta su vaste zone dell’Isola. Tutta la macchina dei soccorsi regionale, ha detto il Presidente, è mobilitata per fronteggiare l’emergenza, con centinaia di uomini in campo e decine di mezzi, che si affiancano a quelli dei vigili del fuoco.

«Il nostro primo pensiero – ha detto il presidente Christian Solinas -, va alle persone che hanno perso la vita e che risultano ancora disperse a causa di un evento catastrofico, il più grave degli ultimi decenni, di potenza 3 volte superiore all’uragano che 7 anni fa provocò numerose vittime e ingenti danni. La Regione, prosegue il Presidente, è al fianco delle comunità colpite, in particolare quella di Bitti, e si adopererà con ogni mezzo per la ripresa delle normali attività. In serata – ha aggiunto il presidente della Regione -, ho convocato una riunione straordinaria della Giunta Regionale per proclamare lo stato di calamità naturale. La Giunta presenterà in aula, lunedì, un emendamento all’assestamento di bilancio per destinare i primi fondi a sostegno delle attività danneggiate, per le quali saranno avviati gli accertamenti.»

Il presidente Christian Solinas, a nome dei sardi, ha ringraziato i numerosi rappresentanti delle istituzioni che in queste ore hanno manifestato la loro solidarietà e vicinanza alla Sardegna.