19 November, 2024
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Il presidente della Regione Christian Solinas ha presieduto nel pomeriggio un vertice nella sede della Protezione Civile Regionale che coordina le operazioni di soccorso alle popolazioni colpite dall’alluvione che si è abbattuta su vaste zone dell’Isola.
«Tutta la macchina dei soccorsi regionale ha detto il Presidente -, è mobilitata per fronteggiare l’emergenza, con centinaia di uomini in campo e decine di mezzi, che si affiancano a quelli dei vigili del fuoco. Il nostro primo pensiero,, va alle persone che hanno perso la vita e che risultano ancora disperse a causa di un evento catastrofico, il più grave degli ultimi decenni, di potenza 3 volte superiore all’uragano che 7 anni fa provocò numerose vittime e ingenti danni.
La Regione è al fianco delle comunità colpite, in particolare quella di Bitti, e si adopererà con ogni mezzo per la ripresa delle normali attività. In serata
ha aggiunto il Presidente -, ho convocato una riunione straordinaria della Giunta Regionale per proclamare lo stato di calamità naturale. La Giunta presenterà in aula, lunedì, un emendamento all’assestamento di bilancio per destinare i primi fondi a sostegno delle attività danneggiate, per le quali saranno avviati gli accertamenti.»
Il presidente Christian Solinas, a nome dei Sardi, ha ringraziato i numerosi rappresentanti delle istituzioni che in queste ore hanno manifestato la loro solidarietà e vicinanza alla Sardegna.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10224578237511335

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Il Consiglio regionale, come ampiamente previsto, ha respinto la mozione di sfiducia presentata dai consiglieri di opposizione nei confronti del presidente della Giunta Christian Solinas, sulla gestione dell’emergenza sanitaria determinata dalla diffusione del Coronavirus e, in particolare sul caso legato all’apertura delle discoteche disposta con l’ordinanza dell’11 agosto. 34 i voti contrari alla sfiducia, 19 i favorevoli, 1 astenuto (il governatore Christian Solinas). 6 i consiglieri assenti.

«Una strumentalizzazione senza precedenti, compiuta da agenti politici e giornalistici del tutto incuranti del danno di immagine causato alla Sardegna, alla sua reputazione turistica nazionale e internazionale», ha detto il presidente della Regione Christian Solinas nel suo intervento.
«Si è utilizzata la pandemia per cercare di dare una spallata politica alla mia persona e alla maggioranza che la sostiene.
Nessun sistema sanitario era pronto ad affrontare questa pandemia di portata epocale. Fino a oggi la Sardegna continua a essere la Regione con il minor tasso di diffusione virale. La risposta è certamente faticosa, ha detto il Presidente, ma nessuno può dire che non ci sia un affaticamento nel sistema sanitario; quando qualcuno evoca file di ambulanze, reparti in sofferenza, non guarda a cosa succede in tutto il mondo. Questo dibattito – ha aggiunto il presidente della Regione – si è incentrato sulla forma di un parere, di un’ordinanza di tre mesi fa. Lo stesso direttore dell’Istituto superiore di sanità il dottor Rezza ha chiarito: non c’è alcuna dipendenza dal fenomeno delle discoteche aperte in Italia ad agosto rispetto alla ripresa dei contagi di settembre.»
Il presidente Solinas ha voluto ricordare le sue numerose proposte, dalla chiusura dei porti e aeroporti, fino alla richiesta dei certificati, citando quella di settembre sull’obbligatorietà del certificato di negatività: «È stata impugnata e il Tar della Sardegna ha certificato che la mia ordinanza doveva essere respinta perché in Sardegna non vi era alcuna emergenza sanitaria. Se oggi ci sono 517 ricoveri ordinari e 67 intensivi significa che questi posti letto ci sono, e a febbraio non c’erano; significa che qualcuno li ha creati. Sono stati fatti programmi modulari e prima di chiudere altre discipline abbiamo cercato di preservare l’intero sistema. Certo, se l’andamento della curva continuerà con questa veemenza in tutto il Paese, l’Europa, il mondo, per far fronte all’esigenza di posti dovremo pagare un prezzo. In questo momento la priorità è planetaria, è quella di offrire cure a chi purtroppo è contagiato dal Covid. Auspico che da questa mozione si possa mettere punto fermo sulle polemiche e si possa cominciare a dire ai sardi quali sono le proposte per fare, se necessario, di più e meglio».
«Il ‘marasma mediatico’ – ha rimarcato il presidente della Regione -, ha soltanto alimentato una confusione che da mio punto di vista non obnubila le cose buone che si sono fatte.»

Riguardo al parere espresso dal CTS sardo sulla delibera n. 38 dell’11 agosto, il Presidente Solinas ha chiarito che «la stessa delibera istitutiva chiarisce che il Comitato è ispirato alla massima semplificazione e celerità. E quindi mille e mille volte i parere sono stati resi in forma sintetica, resi da un solo componente a nome di tutti gli altri, non c’è nulla di cui meravigliarsi. E’ chiaro – ha concluso il Presidente Solinas – che ancora una volta si è cercato, su questo fatto, di attuare una forzatura evidente, per di più su un fatto accaduto ad agosto richiamato strumentalmente a novembre, in condizioni epidemiologiche diverse per cercare di creare accostamento suggestivo a vicende che non hanno alcuna attinenza».

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Il Consiglio regionale si riunirà domani, alle 11.00, per discutere la mozione n. 361 (Ciusa e più) di sfiducia al presidente della Regione, Christian Solinas. Lo ha deciso stamattina la Conferenza dei Capigruppo presieduta dal presidente del Consiglio regionale, Michele Pais.

“E’ necessariaha detto il presidente Michele Pais proponendo ai capigruppo l’inserimento immediato della mozione all’ordine del giorno dell’Assembleauna discussione immediata a difesa dell’autonomia del Consiglio regionale e delle prerogative dei singoli consiglieri di maggioranza e opposizione che hanno sempre espresso liberamente il voto. La spettacolarizzazione a cui abbiamo assistito negli ultimi giorni non ha certo giovato all’immagine della Sardegna e dei sardi. Chiedo la collaborazione di tutti per riportare il confronto nell’unica sede deputata a garantire l’onorabilità delle Istituzioni e a fare finalmente chiarezza: il Consiglio regionale.»

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«L’impegno della Giunta regionale e del presidente Solinas è quello di concludere nel più breve tempo possibile la procedura di valutazione di impatto ambientale e portare in Giunta la relativa approvazione, venendo incontro anche agli altri impegni che la Società ha assunto.»
Lo ha detto l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, nel corso di una riunione interassessoriale sul futuro della Sider Alloys, alla presenza del vice presidente della Giunta, Alessandra Zedda, e dell’assessore dell’Industria, Anita Pili, con i sindacati e i vertici aziendali.

«L’incontro nasce da una precisa e forte volontà del presidente Christian Solinas, dopo le sollecitazioni delle sigle sindacali che esprimevano forte preoccupazione per una probabile e possibile procedura di valutazione di impatto ambientale, perché ritenevano che questa potesse essere evitata per consentire la ripresa della fabbrica di alluminio primario – si legge in una nota della RegioneIl tavolo, che ho convocato oggi con sindacati ed azienda, ha dimostrato come ci possano essere aspetti progettuali che non sono sottoposti a procedura di valutazione di impatto ambientale ed altri che per norma, per legge, devono essere obbligatoriamente sottoposti a quella procedura. Abbiamo preso l’impegno di seguire attentamente e prioritariamente questo tipo di investimento per garantire naturalmente la ripresa occupazionale. Già la prossima settimana ci potranno essere ulteriori aggiornamenti su quello che potrà essere il cronoprogramma che l’azienda dovrà aggiornare. Riteniamo che alcune attività possano essere attivate a prescindere dalla Via, diversamente da quelle che invece necessariamente devono essere sottoposte a valutazione di impatto ambientale. Insieme all’azienda valuteremo che per le attività che non necessitano di autorizzazione ci possa essere subito una graduale chiamata dell’occupazione sperata.»

Tra due settimane è previsto un nuovo incontro. La volontà di tutte le parti è quella di trovare un accordo per costruire un percorso condiviso che possa rilanciare la fabbrica di Portovesme, ferma ormai da otto anni, far ripartire gli investimenti così come garantito dall’azienda e consentire il graduale reinserimento dei lavoratori.

«Ora si trattaha concluso l’assessore Lampisdi conoscere quali siano i contenuti di dettaglio della proposta progettuale che Sider Alloys è tenuta a presentare all’Assessorato, auspicando che possa essere il più completa possibile così da evitare la richiesta di successive integrazioni.»

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«Siamo costantemente al lavoro per contrastare la pandemia. Incrementare le forze in campo ci consentirà di dare risposte sul piano dell’assistenza, ma anche di supportare il personale che finora ha combattuto il virus con grande spirito di servizio e sacrificio.»
Sono le parole dell’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, dopo che 232 medici sono stati contrattualizzati attraverso l’avviso pubblico della Regione.
«La Regione mette in campo tutti gli strumenti a disposizione per potenziare il sistema sanitario e rispondere all’emergenza. On le nuove assunzioni dei medici, rafforziamo la prima linea nelle corsie degli ospedali e sul territori. Forze nuove che – ha aggiunto il presidente della Regione, Christian Solinas – daranno un contributo fondamentale agli ospedali impegnati dall’emergenza in atto per la crescita dei contagi, consentendo, inoltre, di incrementare la nostra capacità di prevenzione della diffusione del virus attraverso il controllo e tracciamento sul territorio.»
Antonio Caria

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Le segreterie Funzione pubblica CGIL e CISL Funzione pubblica del Sulcis Iglesiente, hanno inviato una richiesta di intervento urgente al prefetto di Cagliari Gianfranco Tomao, al presidente della Regione Sardegna Christian Solinas, all’assessore regionale della Sanità Mario Nieddu (inviata per conoscenza al commissario straordinario A.R.E.S. Massimo Temussi ed al commissario straordinario della direzione A.S.S.L. Carbonia Carlo Murru), per la gestione del focolaio Covid-19 in atto alla RSA Sant’Elia di Nuxis.

Giovanni Zedde (FP CGIL) e Roberto Fallo (CISL FP), esprimono «forte preoccupazione per i numerosi casi di positività al Covid-19 riscontrati presso la RSA Sant’Elia di Nuxis, in questi ultimi giorni, 19 ospiti e 14 operatori sin qui accertati e tracciati da ATS. Da quanto ci è dato sapere, in numeri del focolaio sono destinati ad aumentare, in quanto una dozzina di ospiti sono risultati positivi al tampone rapido antigienico, fatto in struttura, per i quali si stanno aspettando conferme dai tamponi molecolari fatti da ATS. In una situazione drammatica come quella sopra descrittaaggiungono Giovanni Zedde e Roberto Fallo il personale è allo stremo delle forze fisiche e mentali perché, da un lato bisogna garantire la continuità assistenziale degli ospiti, dall’altro bisogna evitare di contagiarsi e contagiare i propri familiari».

Giovanni Zedde e Roberto Fallo, infine, chiedono alle autorità competenti «un autorevole intervento, affinché gli ospiti ed il personale della RSA Sant’Elia di Nuxis, non vengano lasciati soli a fronteggiare tale emergenza e che la stessa non possa ulteriormente aggravarsi». 

La Regione ha stanziato 10 milioni di euro in favore dei Comuni per portare a termine a progettazione di 29 interventi di mitigazione al rischio idrogeologico in area PAI. La Giunta, su proposta dell’assessore dei Lavori pubblici, Roberto Frongia, ha programmato le risorse di sostegno ai Comuni per una serie di opere già proposte nell’ambito del programma di interventi infrastrutturali del Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza, PNRR, e al momento privi di una copertura finanziaria che consenta lo sviluppo della progettazione degli interventi in area ad elevata e molto elevata pericolosità per un importo complessivo di opere pari a circa 95 milioni di euro.

L’obiettivo è mettere in sicurezza il territorio e le città, sblocco di opere incompiute. «Numerosi Enti locali – dice il presidente della Regione, Christian Solinas potranno procedere con la progettazione di interventi di mitigazione del rischio idrogeologico che avevamo già ritenuto strategici e prioritari per le comunità coinvolte.»

«Abbiamo invertito il trend che fino a oggi vedeva la Sardegna soccombere sotto il peso delle incompiute grazie a una incisiva attività di collaborazione con gli Enti locali finalizzata a portare a compimento opere pubbliche bloccate da annispiega l’assessore dei Lavori pubblici, Roberto Frongia -. Ora, andando a incidere sulla sostenibilità economico-finanziaria dei progetti, fondamentale per dare avvio ai cantieri infrastrutturali, sosteniamo i destinatari delle opere (Comuni, Province, Città metropolitana) nella fase più delicata. In questo caso prosegue l’assessore avevamo davanti una serie di interventi che al momento non avevano una dotazione finanziaria che consentisse l’avvio e lo sviluppo della progettazione, compresa l’acquisizione delle necessarie autorizzazioni, pareri e nulla-osta previsti dalle norme.»

Interessati dalla misura Comuni in tutta la Sardegna per un totale di 29 opere.

Nel Sud Sardegna interessati dalla progettazione di interventi di contenimento dei fenomeni di crollo (progettazione per 210.000 euro) i comuni di Carbonia, Sant’Anna Arresi, Perdaxius, Nuxis, Villamassargia, Narcao; Masainas (completamento dei lavori di messa in sicurezza dell’abitato di Is Fiascus II lotto e III lotto, progettazione 130.000 euro); Villa San Pietro (interventi sul rio Mannu di Pula e rio Is Molentis per la mitigazione del rischio idraulico che interessa il centro abitato, progettazione 240.000 euro). Ancora, nel Sud Sardegna previsti interventi a Nurri (lavori di completamento messa in sicurezza e consolidamento del costone roccioso Sardajara, progettazione 140.000 euro).

Quattro gli interventi previsti nel comune di Capoterra: sistemazione idraulica del rio San Gerolamo -Masone Ollastu ed interventi di ricostruzione delle opere pubbliche danneggiate nelle località Poggio dei Pini ed altre frazioni – opere complementari – progettazione 2.650.000 euro; messa in sicurezza idraulica SP 91 con costruzione ponte sul rio Canale Baccu Liconosu (affluente dx Rio Santa Lucia), progettazione 140.000 euro; messa in sicurezza idraulica SP 91 con adeguamento alveo, demolizione ponte esiste e costruzione nuovo ponte sul rio Baccu Tinghinu (affluente dx Rio Santa Lucia), progettazione 100.000 euro; messa in sicurezza idraulica SP 91 con costruzione ponte sul rio Is Coddus (affluente dx Rio Santa Lucia), progettazione 100.000 euro.
A Lunamatrona prevista la messa in sicurezza dalla caduta massi sulla strada Consortile Lunamatrona – Bivio S.P. 59 – intervento di completamento, progettazione 40.000 euro; a Villanovafranca verrà realizzato il Ponte sp 36 sez. 91 sul rio Fluminimannu-Villanovafranca, progettazione 750.000 euro; Domus de Maria sarà oggetto di interventi di sistemazione idraulica del Rio Chia a monte e in corrispondenza dell’abitato, progettazione 700.000 euro.

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«In queste ore, viene diffusa sui social una comunicazione totalmente falsa e priva di fondamento secondo la quale, mediante un profilo falso del presidente della Regione, Christian Solinas, viene ordinata la chiusura delle scuole. Si tratta di una totale falsità.»

Lo comunica una nota dell’Ufficio stampa della Regione Sardegna.

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«Nell’evoluzione della pandemia, i principali indicatori utilizzati su tutto il territorio nazionale descrivono oggi una criticità moderata per la Sardegna, con un andamento tendenzialmente migliore rispetto ad altre regioni. Una situazione che va consolidata con l’auspicio che i primi segnali di un rallentamento vengano fissati in una fase di ‘plateaux’, fino all’inversione della curva.»
Lo ha detto il presidente Christian Solinas, che oggi, insieme all’assessore della Sanità, Mario Nieddu, e ai dirigenti delle aziende del sistema sanitario dell’Isola, ha presentato il piano di intervento regionale in emergenza Covid-19 nell’arco temporale di 40 giorni.

«Un atto di programmazioneprecisa il presidente della Regioneindispensabile per l’efficacia delle misure in campo, reso possibile grazie al lavoro sinergico fra le aziende sanitarie delle Sardegna di concerto con la Regione. Mentre qualcuno montava casi mediatici che hanno generato un’immagine negativa della Sardegna come untrice del resto d’Italia, c’era chi lavorava per garantire al meglio la salute dei sardi e affrontare al meglio l’emergenza in corso.»

Il documento ha come punto di partenza la rimodulazione della dotazione di posti letto dedicati alla gestione dei pazienti affetti da SARS-Cov2 varata dalla giunta il cinque novembre, in aggiornamento di quanto già stabilito dall’esecutivo regionale ad aprile. La programmazione a quaranta giorni fornisce un’analisi di contesto, con la progressione e le dinamiche di diffusione del virus nelle ultime settimane sul territorio regionale, e un’analisi di processo, individuando l’attivazione dei posti letto e i percorsi d’assistenza dei pazienti positivi, sia sintomatici, sia asintomatici, mettendo a fuoco le attuali criticità e indicando le azioni necessarie a farvi fronte.

«La modularità del piano regionaledichiara l’assessore della Sanità, Mario Nieddu, in riferimento all’impostazione adottata già nelle precedenti fasi – ci ha consentito fino a oggi di garantire assistenza ai pazienti Covid mantenendo attivi servizi dedicati a chi soffre di altre patologie. Procedere per ‘step’ è fondamentale per ottimizzare le risorse in campo.»

Sulle azioni che la Regione sta mettendo in campo l’assessore della Sanità ha ricordato che «la battaglia contro il virus non si vince in ospedale, ma sul territorio e a questo scopo abbiamo previsto un incremento del personale. Stiamo potenziando gli organici attraverso il bando della protezione civile e procedendo con l’assegnazione di incarichi con il bando di Ats. Inoltre stiamo implementando una piattaforma informatica, che una volta ultimata, consentirà maggiore efficienza nella condivisione dei dati per tutti i soggetti deputati al controllo e gestione dei casi: autorità sanitaria, sindaci e forze dell’ordine».

Emergenza COVID19-Pianificazione 40gg

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«La Sardegna è pronta a fronteggiare efficacemente ogni possibile scenario di evoluzione della pandemia, garantendo una adeguata assistenza ai malati di Covid che necessitano di ricovero ospedaliero.»

Il presidente della Regione, Christian Solinas, commenta così i numeri e gli scenari tracciati dalla rimodulazione del piano strategico regionale per l’emergenza Covid-19, approvata dalla Giunta nel corso dell’ultima seduta.

Sono complessivamente 1.006 i posti letto individuati. Un programma che, seguendo l’impostazione già adottata nelle precedenti fasi dell’emergenza, prevede l’attivazione progressiva di 552 posti letto che andranno ad incrementare i 454 già attivi o di prossima attivazione, con una modularità che può consentire di arrivare a 832 posti letto in degenza ordinaria, 39 in sub intensiva e 135 in intensiva.

«La nostra strategiaspiega il presidente Christian Solinas consolida e rafforza significativamente l’impostazione già adottata nella prima fase, e la rimodula tenendo conto dell’attuale crescita della curva epidemiologica. Abbiamo identificato un percorso che ci consente di adeguare la nostra risposta in termini di assistenza al modificarsi dello scenario della pandemia. Siamo pronti a fronteggiare ogni emergenza.»

Nella riorganizzazione prevista anche l’operatività della struttura ospedaliera del Binaghi di Cagliari, con 100 posti letto dedicati ai pazienti Covid, attraverso una strategia, «che consentiràprecisa il presidente della Regionedi supportare il Santissima Trinità ed alleggerire la pressione sugli altri presidi».

«Tutti i servizi attualmente erogatiassicura ancora Christian Solinascontinueranno a essere garantiti. Il Binaghi, oltre ad essere centro di riferimento regionale per la Sclerosi multipla, cui si rivolgono circa 4mila persone, ospita diversi servizi di grande importanza per l’assistenza sanitaria e la prevenzione. Le soluzioni adottate consentiranno di continuare a garantire le cure, preservandone la sicurezza e l’efficienza.»

«In particolare, i livelli assistenziali dei servizi rivolti ai pazienti affetti di sclerosi multipla saranno mantenutidichiara l’assessore regionale della Sanità Mario Nieddu, in riferimento al Centro regionale -. Il virus sta mettendo fortemente sotto pressione i nostri ospedali. Siamo costantemente al lavoro per dare risposte che assicurino l’assistenza ai pazienti Covid e garantiscano le cure di chi soffre a causa di altre patologie. La riorganizzazione progressiva del sistema sanitario va in questa direzione e ci consente di ottimizzare le risorse a disposizione, che non sono infinite, e di intervenire nel modo più efficace.»

Coinvolte nel piano dell’emergenza, come nella prima fase, anche le strutture private dell’Isola che, all’occorrenza, vedranno una progressiva attivazione di posti letto per pazienti Covid: Mater Olbia con 36 posti letto, di cui 6 in terapia intensiva, 6 in subintensiva e 24 in degenza ordinaria; Policlinico Sassarese con 70 posti letto, 10 in intensiva, 25 in subintensiva e 35 in ordinaria; Kinetica con 50 posti letto, 10 in intensiva e 40 in ordinaria. Con questa finalità la Giunta regionale, nel corso della stessa seduta, ha inoltre approvato, con un ulteriore provvedimento, le linee di indirizzo per l’attivazione dei posti letto negli ospedali convenzionati e per la loro gestione, indicando i costi (già fissati dal nomenclatore tariffario regionale) e stabilendo i termini del rapporti tra le strutture e Ares-Ats, che deciderà sui ricoveri, e dell’impiego di personale dedicato ai soli pazienti Covid.