19 November, 2024
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«Nessun cambio di programma nell’agenda della giornata, semmai un impegno ancora maggiore nel proseguire il lavoro quotidiano per costruire una Sardegna migliore e soprattutto tutelare, in questa drammatica emergenza epidemiologica, la salute dei sardi e la tenuta del nostro sistema economico e produttivo.»

Così il presidente della Regione Christian Solinas commenta le minacce di morte scritte nei suoi confronti in pieno centro a Cagliari, da ignoti criminali.

«Il mio dna di sardo e la mia fedeprosegue il presidente Christian Solinas -, non contemplano la paura per atti di questo genere. Ho ripensato alla Parola del Salmo 23: ‘Il Signore è il mio pastore… mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino…Se dovessi camminare in una valle oscura, non temerei alcun male, perché egli è con me.»

«Resta, invececommenta ancora il presidente della Regione -, una profonda amarezza per i fomentatori d’odio, per i mistificatori che strumentalizzano di continuo ogni cosa, sperando di trarne un vantaggio di parte, con buona pace di tutti: devoti del tanto peggio, tanto meglio. Ecco, coloro che non si rendono conto che con il cattivo esempio generano anche reazioni avvelenate come quella odierna, mi rattristano veramente. L’affetto e la vicinanza in queste ore di tanti amici e semplici cittadini, mi confortano e mi stimolano ad un impegno ancora maggiore nel dedicare ogni mia energia al miglior avvenire della nostra terra e del nostro Popolo, che continua a dimostrare, soprattutto nei momenti più difficili, i propri valori di fierezza, dignità, sacrificio e impegno per superare le difficoltà.»

«Un pensiero grato e commosso va pertantoconclude il presidente Christian Solinas -, a loro ed alle tante Istituzioni che hanno voluto confermarmi in queste ore la loro a solidarietà e vicinanza.»

 

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Si moltiplicano le attestazioni di solidarietà nei confronti del presidente della Regione Christian Solinas, vittima di minacce di morte.

«Il sindaco di Iglesias Mauro Usai ed il presidente del Consiglio comunale Daniele Reginali, a nome dell’Amministrazione e di tutta la cttà, esprimono solidarietà e vicinanza nei confronti del presidente della Regione Autonoma della Sardegna Christian Solinas per l’atto intimidatorio di cui è stato oggetto nella giornata di oggi.
In questo periodo di grande difficoltà è necessario ribadire con forza che non vi è spazio per simili gesti intimidatori. Le Istituzioni e la società civile devono rispondere in maniera unitaria e reagire fermamente di fronte a chi si pone al di fuori della democrazia e avvelena la vita civile.»

Il segretario regionale del Partito Democratico, Emanuele Cani, esprime «una ferma e dura condanna per la minaccia contro il presidente della Regione Christian Solinas al quale manifestiamo tutta la nostra solidarietà. La violenza non può mai essere tollerata. Confidiamo nelle indagini delle forze dell’ordine impegnate a trovare i responsabili».

«Esprimo a nome mio e della Lega Giovani Sardegna solidarietà e vicinanza al presidente Solinas per le inqualificabili scritte apparse quest’oggi nel pieno centro di Cagliari – scrive in una nota Andrea Piras, consigliere regionale della Lega Salvini Sardegna e coordinatore regionale della Lega Giovani Sardegna –. Indubbia e ferma è la nostra condanna a tali atti di violenza, ed auspichiamo che i colpevoli siano ben presto rintracciati dalle forze dell’ordine e puniti in maniera adeguata. Auspichiamo, inoltre, che le naturali riflessioni che questi vili atti suscitano possano essere estese in ambito educativo, perché le nuove generazioni imparino il rispetto delle istituzioni, il rispetto per le idee altrui, prediligendo il sano e costruttivo dialogo  a manifestazioni di odio fine a se stesso, che oggi, visto anche il particolare momento storico in cui viviamo, fanno male alla società tutta!»
«Piena solidarietà al Governatore della Regione Sardegna Christian Solinas da parte di tutti i consiglieri regionali dei Riformatori Sardi per le minacce subite – scrive in una nota il coordinatore e capogruppo in consiglio regionale Aldo Salaris -. Christian Solinas è un Presidente corretto e capace che si è trovato ad affrontare un’emergenza di proporzioni enormi. Quanto accaduto è da condannare senza giustificazione alcuna e, siamo certi, questo vile gesto troverà la giusta punizione da parte delle forze dell’ordine. Ogni episodio di violenza è da denunciare con forza: con questi gesti non si esce dalla crisi. Il momento è difficile ma con grande senso di responsabilità il governo regionale e tutte le forze politiche si stanno adoperando quotidianamente per tutelare la salute dei sardi e fronteggiare la crisi economica e sociale.»

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Nell’ambito del Fondo unico per gli enti locali, la Regione Sardegna ha disposto il trasferimento al sistema delle Autonomie locali di 120 milioni di euro.

«Risorse importanti per garantire alla comunità sarda l’erogazione dei servizi necessari da parte dei Comuni, ad ulteriore riprova di come la Giunta regionale abbia tra le sue priorità la forte attenzione per il territorio e per l’efficacia dell’azione amministrativa degli enti locali. Soprattutto, in questo periodo gravato dalla gestione dell’emergenza sanitaria, che vede gli amministratori locali in prima linea nel fronteggiare la crisi sociale che sta investendo la Sardegna», ha commentato il presidente della Regione, Christian Solinas.

Si tratta della quota a saldo del Fondo unico per il 2020 riservata a 377 Comuni, alle Province ed alla Città Metropolitana di Cagliari per circa 120 milioni di euro. Oltre a 20 milioni di finanziamenti ed incentivi per la gestione associata di funzioni comunali, che sono stati già trasferiti alle Unioni di Comuni per le annualità pregresse. A breve, verranno trasferiti anche i contributi destinati a sostenere gli enti locali che presentano una situazione finanziaria compromessa per quanto riguarda l’onere derivante da procedure espropriative che, per il 2020, ammontano a circa 20 milioni di euro.

«L’importo dovuto per l’anno corrente è stato trasferito con tempi certi e i Comuni potranno utilizzare i fondi per il funzionamento e la programmazione di attività e servizi fondamentali per i cittadiniha spiegato l’assessore degli Enti locali, Quirico Sanna -. Anche l’attenzione per i tempi amministrativi avvicina maggiormente la Regione ai bisogni delle comunità, consentendo di coordinare e gestire nel migliore dei modi gli interventi nel territorio.»

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Ivan Scarpa, coorganizzatore e responsabile comunicazione di eventi, ha inviato una lettera aperta al presidente della Regione Christian Solinas.

«Ill.mo Presidente Solinas, sarebbe davvero molto importante se Lei potesse dedicare qualche minuto del suo tempo alla lettura della presente, magari darci una speranza e un suo punto di vista. Noi già ci conosciamo, una volta mi ha dato il piacere di scambiare due chiacchiere con me nel mio ufficio. Sono Ivan Scarpa, coorganizzatore e responsabile comunicazione di eventi, quali Invitas, Villaggio e Parata di Babbo Natale, Primavera Sulcitana o Festa del Gusto internazionale. Attualmente ricopro anche l’incarico di presidente regionale Sardegna Afi (Associazione fieristi italiani) di cui sono anche consigliere nazionale. I nostri eventi, Lei li conosce, vengono fatti all’aria aperta, sono eventi di natura fieristica dove piccoli produttori, piccoli Street fooders hanno possibilità di incontro e vendita dei loro prodotti. Per me e per tanti, questo è l’unico lavoro. Lei è stato tra i più sensibili al nostro lavoro, ci ha dato possibilità di operare appena ha potuto esprimere il suo parere, noi abbiamo adottato tutte le più severe misure per garantire il massimo per ripartire e in sicurezza. Abbiamo lavorato da luglio fino al 18 ottobre, quando il Governo ci ha spazzato via definendoci non essenziali, ma come può essere non essenziale ciò che per tanti è unica fonte di lavoro? In tutti i Comuni in cui abbiamo operato, tutte le Amministrazioni, gli organi di controllo, forze dell’ordine, possono spendere una positiva referenza sulle misure di sicurezza adottate, in tutte quelle date tante partita Iva, che forse hanno il solo difetto di lavorare come itineranti hanno trovato soddisfazione. Adesso arriverà il Natale, che come può immaginare, rappresenta un momento fondamentale di lavoro, un pochino come per chi attende la 13ª che usa per limare qualche posizione, pagare qualche rata, avere un filo di ossigeno e “coprirsi” per i mesi freddi. Come dobbiamo oggi immaginare il nostro Natale? Possiamo immaginare insieme un ipotesi di lavoro, fatta in sicurezza, con severi accorgimenti, all’aria aperta e in spazi ampi (il clima sardo ce lo concede) secondo orari, contingentamento, prevenzione e tutto quello che è necessario per garantire massimi standard di sicurezza con operatività per gli operatori, o sarà un Natale in cui sotto l’albero non ci sarà niente per i nostri figli perché non è essenziale? La ringrazio per la Sua attenzione.»

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La consigliera regionale e segretaria della Commissione Sanità e Politiche sociali del Movimento Cinque Stelle, Carla Cuccu, ha presentato una nuova interrogazione al governatore, Christian Solinas, e all’assessore alla Sanità, Mario Nieddu, per chiedere il potenziamento delle Unità speciali di continuità assistenziale (Usca) e l’aumento dei test antigenici rapidi.

«I dati di queste ultime settimane parlano chiaro – dice Carla Cuccu -: si registra un aumento notevole delle persone contagiate dal Coronavirus in Sardegna. Non si può assolutamente abbassare la guardia.»

Le Usca erano state istituite lo scorso mese di maggio per curare i pazienti sintomatici direttamente nelle loro abitazioni, mentre a settembre il ministero della Salute decideva per l’utilizzo dei test antigenici per individuare i cittadini contagiati dal Covid-19.

«Ora più che mai il compito delle Unità speciali di continuità assistenziale diventa fondamentale – conclude Carla Cuccu -. Per questo ritengo necessario che la Regione si attivi per aumentarne il numero, così come quello dei test rapidi. Auspico che venga anche promossa una campagna regionale di monitoraggio. La situazione attuale non ammette ritardi e distrazioni: è necessario usare tutte le armi a disposizione per evitare un aumento esponenziale dei contagiati.»

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Partiranno da domani le assunzioni dei medici che hanno risposto all’avviso pubblico bandito dall’Ats il 23 ottobre e i cui termini sono scaduti alla mezzanotte di ieri. Al bando hanno risposto 777 medici e l’azienda regionale procederà all’assegnazione di incarichi per la durata di 6 sei mesi che potranno essere prorogati a seconda del protrarsi dell’emergenza.

«Stiamo mettendo in campo ogni strumento a disposizione per potenziare il nostro sistema sanitario e dare risposte sempre più efficaci sia in termini di assistenza, sia sul piano della prevenzione, attraverso il rafforzamento dei servizi che svolgono le operazioni di controllo e tracciamento del virus sul territoriodichiara il Presidente, Christian Solinas -. La salute dei cittadini è il bene più prezioso da difendere, in un quadro difficile a causa della pressione che la pandemia sta esercitando sui nostri ospedali. La Sardegna ha ripreso a investire sulla Sanità dopo anni di tagli i cui effetti sono ancora oggi sotto gli occhi di tutti e appaiono ancora più evidenti in un’emergenza senza precedenti per l’Isola e per il Paese.»

«Inizieremo immediatamente ad esaminare le domande pervenutedichiara l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddue rafforzeremo ogni ambito territoriale. Non abbiamo posto un limite al numero di incarichi da assegnare e recluteremo tutto il personale necessario. Abbiamo il dovere di dare risposte ai cittadini che necessitano d’assistenza e cure, ma anche ai tanti operatori sanitari impegnati in prima linea sul territorio e negli ospedali.»

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La Regione finanzia 8 opere di contrasto al dissesto idrogeologico, per un valore complessivo di 12 milioni di euro. È stato firmato l’atto che sancisce l’inserimento degli interventi volti alla tutela del territorio e inseriti all’interno dell’accordo di programma tra Regione e ministero dell’Ambiente. Sarà possibile per i Comuni mandare in gara  i lavori entro la fine dell’anno. La firma del protocollo presso l’assessorato dei Lavori pubblici segue la conferenza dei servizi che ha visto la partecipazione, oltre alla direzione generale dei Lavori pubblici, dei rappresentanti della Protezione civile, dell’Autorità di bacino idrografico della Sardegna e, in collegamento telematico, del ministero dell’Ambiente.

«Continua il nostro impegno nella tutela del territorio, consapevoli che solo mettendo in atto tutte quelle azioni di prevenzione, difesa del suolo e mitigazione del rischio idrogeologico possiamo affrontare le sfide che questo difficile momento storico ci pone davanti. Il presidio degli insediamenti urbani e dei corsi d’acqua che li attraversano, insieme alla tutela delle fasce costiere e delle aree a più alto rischio idraulico o geomorfologico, rappresentano linee d’azione che vanno perseguite con efficacia, per rendere sicuri i territori», spiega il presidente Christian Solinas, che è commissario straordinario delegato per la realizzazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico per la Regione Sardegna.

«La Sardegna risulta una terra particolarmente esposta ai rischi ambientali derivanti da eventi atmosferici avversi tali da procurare danni a persone e beni spiega l’assessore dei Lavori pubblici Roberto Frongia Per questo motivo abbiamo incrementato gli sforzi, già oltre un anno e mezzo fa. La macchina della prevenzione che insieme alle attività di recupero e rispristino delle condizioni ottimali dei territori è andata a sostegno dei Comuni della Sardegna più esposti e di quelli che hanno subito danni.  Questa ulteriore iniezione di risorse testimonia l’importante attività svolta dalla Regione sul fronte della tutela del territorio.»

Sono interessate dal finanziamento le Amministrazioni comunali di Bonarcado nella provincia di Oristano (opere di adeguamento attraversamenti stradali sulla viabilità provinciale e comunale SP11-Ponte Cispiri-Rio mare Foghe per 2.330.000); Bono in provincia di Sassari (interventi nel centro abitato per 1.350.000; Furtei nel Medio Campidano (eliminazione copertura canale Riu Mortu per 1.200.000); Buggerru (opere di consolidamento del versante Nord-Occidentale del monte Rosmarino per 885.000 euro). Tra i 4 Comuni ogliastrini interessati dai finanziamenti figurano Lotzorai (opere di salvaguardia nel bacino del rio Pramaera per 3.596.465), Ilbono (interventi nel centro abitato per 1.220.000), Baunei (sistemazione del rio Surruele  nel centro urbano di Santa Maria Navarrese per 500.000), Tortolì (interventi nel centro abitato per 530.000).

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«Vi scrivo ancora, dopo numerose sollecitazioni che arrivano dai Sindaci, dai Comuni e dalle comunità sarde in merito alla gestione dell’emergenza sanitaria da Covid-19 in atto in Sardegna. Vi scrivo, come sempre, nell’ottica della leale collaborazione affinché insieme si possano velocizzare i tempi di processo e di comunicazione.»
Inizia così una nuova lettera inviata dal presidente di Anci Sardegna, Emiliano Deiana, al governatore Christian Solinas, al presidente del Consiglio regionale, Michele Pais, e ai capigruppo per ripresentare le proposte già fatte nei giorni scorsi per la gestione dell’emergenza Covid.
«Ribadiscoscrive Emiliano Deiana -, come fatto in precedenza, che sarebbe importante e necessario provvedere all’attivazione di una piattaforma informatica che metta in relazione Ats con le autorità sanitarie locali ovvero i Sindaci, con la quale si mettano a disposizione i dati di positività in tempo reale. Anci Sardegna e le Amministrazioni locali vorrebbero, inoltre, offrire un contributo concreto da parte degli enti locali nella gestione della parte amministrativa svolta da Ats.»
«I Servizi socialiaggiunge Emiliano Deiana -, in particolare quelli dei piccoli comuni, potrebbero, infatti, mettersi a disposizione per lo svolgimento di alcune attività non strettamente legate all’aspetto sanitario, come ad esempio la comunicazione di esiti e la convocazione per lo svolgimento di tamponi alle persone interessate. Il Sindaco come Autorità sanitaria ed i Servizi sociali, infine, chiedono di poter cooperare nella segnalazione dei contatti stretti da sottoporre a tampone, persone che spesso sfuggono dall’elenco della rete dei contatti dichiarati e che i medici di base fanno difficoltà a segnalare.»
«Servirebbe, poi conclude Emiliano Deianaun forte input ai medici di Medicina generale ad attivare sempre le Usca, per tutti i casi che presentano sintomi, al fine di un più celere tracciamento dei contatti e a un affidamento dei soggetti alle valutazioni e agli accertamenti del caso.»
Antonio Caria

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Si complica la situazione sanitaria in tutta la Sardegna che rischia di arrivare ad un nuovo lockdown per frenare la diffusione del Coronavirus. E’ attesa nelle prossime ore una nuova ordinanza del governatore Christian Solinas.
Tra i centri più in difficoltà c’è Iglesias, dove il sindaco Mauro Usai ha comunicato di essere in attesa dall’Ats dell’aggiornamento sui flussi Covid.
«Nel frattempo informalmente ho appreso della rilevazione di nuovi casi positivi nel plesso scolastico di Grazia Deledda (già chiuso con ordinanza di venerdì scorso) e di un nuovo caso nella scuola elementare di via Romaha annunciato Mauro Usai -. La classe è stata subito messa in isolamento.»
«La difficoltà nell’avere i dati definitivi in tempi più rapidi è imputabile alla carenza di personale ed al processo dei tamponi che ancora avviene nel laboratorio di Cagliariha aggiunto il sindaco di Iglesias -. Il macchinario in dotazione alla nostra Asl, regalato dalla fondazione di Sardegna, infatti, non è ancora pienamente operativo.»
«Spero entro la giornata di oggiha concluso Mauro Usaidi avere l’elenco flussi aggiornato in modo da poter comunicare più chiaramente la situazione.»

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L’11 marzo scorso la Giunta regionale ha approvato il “Piano strategico per l’attivazione progressiva di strutture di area critica” predisposto dal Governatore, Christian Solinas, in risposta all’emergenza Covid-19. Per far fronte alle necessità che avrebbero potuto presentarsi, il Piano prevedeva una progressiva riorganizzazione dei presidi sanitari dell’Isola, individuando le strutture ospedaliere, comprese quelle private, dedicate alla cura dei pazienti contagiati da Covid-19 e le strutture dove sarebbe stata garantita l’assistenza a tutti gli altri pazienti.

Il documento strategico configura la Sardegna in due macro aree di competenza, Nord e Sud, per consentire la massima sicurezza nell’eventuale trasporto dei pazienti verso i presidi di riferimento, ed è articolato in fasi successive che si attiveranno a seconda della necessità.

Il Piano prevedeva la realizzazione di 33 posti letto Covid al Cto di Iglesias e individuava l’ospedale Sirai di Carbonia tra le strutture di supporto per la cura ai pazienti non affetti dal Coronavirus. La scelta del Cto venne contestata dalla comunità locale e la sede del Centro venne spostata all’ospedale Santa Barbara.

Il 6 giugno la Giunta regionale ha approvato in via preliminare il piano di riorganizzazione della rete ospedaliera in emergenza Covid-19, così come previsto dal decreto legge licenziato dal Governo il 19 maggio.

Per l’incremento delle terapie intensive e subintensive, il piano individua diverse strutture su tutto il territorio e, in via prioritaria, i presidi ospedalieri dell’Isola già predisposti nell’emergenza alla gestione dei casi Covid-19 (Santissima Trinità di Cagliari, San Francesco di Nuoro e cliniche San Pietro dell’Aou di Sassari), venivano integrati con gli ospedali San Martino di Oristano e Santa Barbara di Iglesias.

«In caso di emergenzaspiegò l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, in riferimento al caso specifico del Santa Barbara la struttura consentirebbe la gestione dei pazienti affetti da Coronavirus mantenendo libero il vicino Cto e potrebbe, se necessario, fornire supporto al Santissima Trinità.»

A distanza di quasi 8 mesi dalla scelta iniziale e di quasi 5 dall’approvazione del Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera in emergenza Covid-19, al Santa Barbara nulla è stato fatto ed oggi, in piena emergenza Covid-19, i pazienti positivi vengono parcheggiati nei Pronto Soccorso del Sirai e del CTO, in attesa che si liberino posti letto al Santissima Trinità di Cagliari, nel quale l’emergenza è totale. La situazione è incomprensibile, per quello che era e resta il Piano approvato, ed inaccettabile, anche perché ieri sera su La7, la ministra delle Infrastrutture dei Trasporti Paola De Micheli, ha affermato che il Piano per i Centri Covid è stato ultimato in tutta Italia e che tutti i posti letto Covid sono disponibili in caso di necessità. La domanda che sorge spontanea è: «Il Sulcis Iglesiente non fa parte dell’Italia?»

Giampaolo Cirronis