19 November, 2024
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«Il nostro impegno per contrastare l’emergenza sanitaria, economica e sociale è totale. In questa fase di crescita della curva epidemiologica vogliamo rafforzare soprattutto i servizi chiave per il controllo e la gestione dei contagi sul territorio.»

Lo ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas, presentando il bando con cui Ats ha avviato la formazione di una graduatoria per il reclutamento di medici da destinare a tutte le sedi territoriali in risposta all’emergenza Covid-19.

«Gli incarichiprecisa il presidente della Regione Sardegnaavranno una durata di sei mesi e potranno essere prorogati in ragione del protrarsi dell’emergenza. La carenza di personale sanitario, dovuta a un lungo periodo di tagli alla spesa e mancata programmazione, è oggi uno dei principali motivi di sofferenza del nostro sistema sanitario. Ora più che mai è fondamentale mettere in campo scelte in grado dare risposte concrete alle reali necessità di assistenza dei cittadini.»

L’avviso pubblico, inserito da ieri nella sezione ‘bandi di concorso e selezioni’ all’interno del portale istituzionale dell’azienda sanitaria regionale, resterà aperto per dieci giorni. Le manifestazioni di interesse potranno quindi essere inviate entro il 2 novembre.

«Dall’elenco saranno assegnati incarichi ai medicispiega l’assessore regionale della Sanità, Mario Niedduche potranno essere impiegati ovunque sia necessario. Sarà reclutato tutto il personale di cui ci sarà bisogno. Potranno partecipare anche i medici non specializzati, che in Sardegna sono circa cinquecento. In questa fase daremo sicuramente priorità ai servizi di Igiene pubblica, sia per potenziare la nostra capacità di tracciamento del virus, consentendoci di individuare i soggetti positivi in tempi più rapidi e prevenire così la diffusione del contagio, sia per migliorare l’attività di sorveglianza di chi si trova in isolamento domiciliare, riducendo anche i tempi delle comunicazioni, che hanno risentito pesantemente del forte aumento del numero dei casi di positività accertati.»

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«Pur nell’oggettiva criticità dell’emergenza, lo Stop&Go resta l’extrema ratio e sino a che i numeri del contagio potranno essere gestiti con misure alternative non ci sarà alcun lockdown per la Sardegna, ma una serie di provvedimenti mirati, finalizzati alla massima riduzione delle possibilità di circolazione del virus. Provvedimenti che saranno adottati con specifiche ordinanze, nei prossimi giorni, anche alla luce del costante confronto con tutte le forze politiche del Consiglio regionale, con il Cts e con il Governo nazionale.»
È la linea illustrata dal presidente Christian Solinas nel corso della Conferenza dei capigruppo, «per perseguiresottolinea il Presidente la massima condivisione con i rappresentanti di tutte le forze politiche». Alla riunione, protrattasi per 4 ore, hanno partecipato anche l’assessore della Sanità, Mario Nieddu, es alcuni membri del Cts regionale.
«La situazioneha detto il presidente della Regione -, è preoccupante, e richiede il massimo impegno da parte di tutti, Istituzioni e cittadini. Ancora una volta, ha detto il Presidente Solinas, faccio appello al grande senso di responsabilità dimostrato dai Sardi, senza il quale non potremo affrontare e vincere questa ulteriore difficile sfida.
Nei prossimi giorni adotterò ordinanze per stabilire regole che assicurino un maggior livello di controllo sanitario e la salvaguardia delle attività produttive.»
Le Ordinanze potrebbero prevedere regole più stringenti per i locali pubblici, una riduzione, ma non un blocco, delle tratte aeree e marittime, il ricorso alla didattica a distanza nelle scuole superiori e nell’università.

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La consigliera regionale e segretaria della commissione Sanità e Politiche sociali del Movimento Cinque Stelle, Carla Cuccu, ha presentato un’interrogazione al governatore, Christian Solinas, e all’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, sulla chiusura alle visite dei parenti agli ospiti delle Rsa.

«A mio modo di vedere – ha sottolineato Carla Cuccu – ritengo questa misura eccessiva visto e considerato che alcune Rsa, già dopo la riapertura alle visite, si erano dotate di tutti gli strumenti necessari, tra cui gli igienizzanti per le mani, il termoscanner per la misurazione della temperatura, l’installazione di barriere in plexiglass e l’uso della mascherina, per garantire il colloquio tra ospite e parenti in totale sicurezza».

Una situazione che riguarda anche il Sud Sardegna«Molte persone – ha concluso Carla Cuccu – mi hanno segnalato tutto il loro disagio e disappuntoAuspico che questa decisione venga rivista al più presto per non creare una sorta di muro divisorio tra gli ospiti e i loro familiari».

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L’on. Carla Cuccu, consigliera regionale e segretaria della commissione Sanità e Politiche sociali del Movimento Cinque Stelle, ha presentato una nuova interrogazione al governatore, Christian Solinas, e all’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, sulla condizione dei servizi sanitari a Calasetta, dove attualmente sono in servizio due medici e un sostituto pediatra. 

«Sono molto preoccupata per queste gravi carenze – ha dichiarato Carla Cuccu -. Una serie di problematiche già segnalate dalla sindaca, Claudia Mura, che ha già manifestato a chi di dovere le lamentele e le perplessità dei cittadini. Il pericolo è quello di vedere, ancora una volta, depotenziati o addirittura chiusi, i servizi essenziali per il territorio del Sulcis Iglesiente.»

A pagarne le conseguenze sarebbe, soprattutto, la fascia più debole della popolazione: bambini e anziani. «Chiedo al presidente Solinas e all’assessore Nieddu – ha concluso Carla Cuccu – che vengano immediatamente nominati un medico di medicina generale e un pediatra e, così come proposto dalla stessa prima cittadina, di effettuare, a rotazione, la sperimentazione di un servizio territoriale infermieristico nei Comuni del Sulcis Iglesiente per garantire la riapertura delle sale prelievi e degli ambulatori per le prestazioni specialistiche.»

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L’allegato n° 1 dell’ordinanza n° 47 del presidente della Giunta regionale, Christian Solinas, contiene le indicazioni che disciplinano la partecipazione del pubblico agli eventi ed alle competizioni sportive all’interno degli impianti all’aperto o al chiuso.
• Può essere consentita la partecipazione del pubblico esclusivamente nei settori degli impianti sportivi nei quali sia possibile assicurare la prenotazione e assegnazione preventiva e nominale del posto a sedere numerato ai singoli spettatori per l’evento; non è pertanto consentita la fruizione di spazi da cui assistere in piedi all’evento sportivo.
• Il numero massimo degli spettatori dovrà essere definito dagli organizzatori in base alla capienza degli spazi individuati, per ridurre l’affollamento e assicurare il distanziamento interpersonale sia laterale che frontale di almeno un metro tra testa e testa, nel rispetto delle indicazioni della normativa vigente. Al fine di garantire un’adeguata organizzazione preventiva dell’evento, questa misura del distanziamento viene applicata anche per i nuclei familiari, i conviventi ed i congiunti. Il numero massimo di spettatori è determinato dal numero di spettatori della capienza autorizzata per l’impianto dalla Commissione provinciale o locale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo e dalle vigenti normative della prevenzione incendi, decurtato dal numero di sedute non utilizzabili al fine di garantire i criteri di riorganizzazione degli spazi necessari a assicurare il distanziamento tra gli spettatori e comunque in misura non superiore, in proporzione, al 25 % della capienza autorizzata dalle predette Commissioni di vigilanza prima dell’emergenza causata dal COVID-19 e, in via assoluta, in misura non superiore a 1.000 spettatori negli impianti all’aperto e 700 spettatori negli impianti al chiuso.
• Gli spazi dovranno essere riorganizzati, per garantire l’accesso all’impianto e per garantire la fruizione degli spazi e dei servizi in modo ordinato, al fine di evitare assembramenti di persone e di assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra gli utenti.
• L’acquisto dei biglietti dovrà essere preferenzialmente effettuato on line. L’eventuale servizio di biglietteria in loco può essere previsto purché le relative postazioni siano dotate di barriere fisiche, ad es. schermi, sia fatto osservare il distanziamento interpersonale in coda e siano favorite modalità di pagamento elettroniche.
• Il titolo di accesso, in ogni caso, deve essere nominale in relazione al singolo fruitore del posto assegnato (con obbligo per ogni acquirente di comunicazione dei dati anagrafici, recapiti telefonici ed eventuali e-mail di ogni singolo utilizzatore) con assegnazione preventiva del posto a sedere numerato. I posti saranno assegnati nel rispetto del distanziamento tra persone sia laterale che frontale. Anche gli accrediti emessi a favore di categorie specifiche (stampa, disabili, sponsor, etc.) saranno gestiti nominalmente.• Il rilascio del biglietto acquistato deve essere accompagnato da raccomandazioni circa i corretti comportamenti nel rispetto delle norme igienico- sanitarie e da informazioni circa i servizi e le istruzioni di accesso.
• L’elenco dei soggetti utilizzatori dei biglietti deve essere conservato per un periodo di 14 giorni rendendolo disponibile su richiesta alle strutture sanitarie in caso di necessità di svolgere attività di contact-tracing, nel rispetto della normativa in materia di protezione dei dati personali.
Deve essere promosso l’utilizzo di tecnologie digitali al fine di automatizzare la gestione degli ingressi e degli elenchi nominativi.
• Ogni settore dell’impianto deve avere varchi di accesso dedicati che verranno aperti con largo anticipo per evitare potenziali assembramenti. Analogamente si provvederà per il deflusso.
• Dovranno essere organizzati percorsi separati per l’entrata e per l’uscita.
• È vietato introdurre all’interno dell’impianto striscioni, bandiere o altro materiale.
• Deve essere previsto un servizio di controllo sull’osservanza delle misure di prevenzione con personale appositamente incaricato e formato ed in numero adeguato rispetto al pubblico previsto per l’evento.
• Dovrà essere rilevata la temperatura corporea sia per il personale che per il pubblico, impedendo l’accesso in caso di temperatura superiore a 37,5 °C con invito al rientro al domicilio e a contattare il medico di medicina generale (MMG) o, in caso di minore, il pediatra di libera scelta (PLS); il MMG/PLS, in caso di sospetto Covid-19 o altra patologia soggetta a denuncia, provvederà alla segnalazione secondo le consuete modalità.
• Il personale ha l’obbligo di rimanere al proprio domicilio in presenza di febbre (oltre 37.5°) o altri sintomi influenzali e in quel caso di chiamare il proprio MMG o PLS; il personale inoltre deve essere consapevole e accettare di non poter permanere nel luogo di lavoro laddove, anche successivamente all’ingresso, sussistano condizioni di pericolo (sintomi di influenza, insorgenza di febbre, etc.).
• Il personale preposto al controllo garantirà il rispetto delle misure di prevenzione, tra cui il distanziamento interpersonale e l’utilizzo della mascherina fin dalla fase d’ingresso, verificherà la temperatura corporea di ogni spettatore. All’interno della struttura gli spettatori saranno indirizzati verso il proprio posto a sedere e il personale addetto vigilerà sul rispetto della postazione assegnata e sull’utilizzo delle mascherine.
• È necessario rendere disponibili prodotti per l’igiene delle mani per gli utenti e per il personale in più punti delle aree (es. ingressi all’impianto, accessi ai vari settori/sale, servizi igienici, etc.), e promuoverne l’utilizzo frequente con l’apposita cartellonistica o messaggi registrati.

• Occorre favorire il ricambio d’aria negli ambienti interni. In ragione dell’affollamento e del tempo di permanenza degli occupanti, dovrà essere verificata l’efficacia degli impianti al fine di garantire l’adeguatezza delle portate di aria esterna secondo le normative vigenti. In ogni caso, l’affollamento deve essere correlato alle portate effettive di aria esterna. Per gli impianti di condizionamento, è obbligatorio, se tecnicamente possibile, escludere totalmente la funzione di ricircolo dell’aria. In ogni caso vanno rafforzate ulteriormente le misure per il ricambio d’aria naturale e/o attraverso l’impianto, e va garantita la pulizia, ad impianto fermo, dei filtri dell’aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati. Se tecnicamente possibile, va aumentata la capacità filtrante del ricircolo, sostituendo i filtri esistenti con filtri di classe superiore, garantendo il mantenimento delle portate. Nei servizi igienici va mantenuto in funzione continuata l’estrattore d’aria.
• Gli spettatori devono indossare la mascherina durante tutta la permanenza all’interno dell’impianto, sia al chiuso che all’aperto. Per i bambini valgono le norme generali.
• Il personale deve utilizzare idonei dispositivi di protezione delle vie aeree a prescindere dal luogo di svolgimento dell’evento.
• Al termine dell’evento il personale dedicato al controllo degli accessi garantirà e vigilerà sul regolare deflusso verso l’esterno della struttura, indirizzando le persone verso il varco più vicino alla loro postazione.

• Al termine di ogni evento dovrà essere garantita la pulizia e disinfezione di tutti gli ambienti con particolare attenzione alle superfici toccate con maggiore frequenza (corrimano, pulsanti degli ascensori, maniglie, ecc.), ai servizi igienici e alle parti comuni.
• Gli organizzatori possono prevedere ulteriori misure di prevenzione e contenimento per contrastare la diffusione del contagio, anche in relazione a specifici eventi nonché alle dimensioni ed alle caratteristiche degli impianti.
• Gli organizzatori devono predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione, comprensibile, anche per i partecipanti di altra nazionalità, sia mediante l’ausilio di apposita segnaletica e cartellonistica, sia ricorrendo a sistemi audio, video ed al personale addetto, incaricato di monitorare e promuovere il rispetto delle misure di prevenzione facendo anche riferimento al senso di responsabilità del partecipante stesso. Dovrà essere anche promossa l’informazione preventiva sulle misure adottate, a cura dell’organizzatore dell’evento, attraverso i consueti canali informativi (sito internet, social network, stampa locale, etc.).
• Al fine di evitare assembramenti non è consentita l’attività dei bar, dei punti di ristoro e dei distributori automatici di alimenti e bevande. L’eventuale distribuzione di bevande e snack potrà avvenire mediante addetti che circolano nelle tribune, senza che il pubblico debba lasciare il posto assegnato.

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Nuova ordinanza del presidente della Giunta regionale, Christian Solinas,  la n° 47 del 9 ottobre 2020, contenente misure urgenti di contrasto e prevenzione della diffusione epidemiologica da Covid-19 nel territorio regionale della Sardegna.

Art. 1)

A decorrere dal 10 ottobre 2020, è consentita la partecipazione del pubblico a singoli eventi sportivi che non superino il numero massimo di 1.000 spettatori per gli stadi all’aperto, durante gli eventi e le competizioni sportive, ivi compresi quelli riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato italiano paralimpico (CIP) e dalle rispettive federazioni, ovvero organizzati da organismi sportivi internazionali, di ogni disciplina, limitatamente a quei settori nei quali sia possibile assicurare posti a sedere da assegnare ai singoli spettatori per l’intera durata dell’evento, nel pieno rispetto delle disposizioni dettate dal DPCM 07.08.2020 e delle misure previste dall’allegato 1 della presente Ordinanza. È fatto obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie durante i suindicati eventi sportivi.

Art. 2)

Per tutto quanto non espressamente disciplinato dalla presente ordinanza, si fa espresso rinvio al DPCM 7 settembre 2020 e relativi allegati che ne costituiscono parte integrante e sostanziale, aventi efficacia fino al 15 ottobre 2020 per effetto dell’art. 5, Decreto-legge 7 ottobre 2020, n. 125;

Art. 3)

Le disposizioni della presente Ordinanza producono i loro effetti a far data dal 10 ottobre 2020 e fino al 15 ottobre 2020, salvo proroga esplicita e salvo ulteriori, diverse prescrizioni, anche di segno contrario, che dovessero rendersi necessarie in dipendenza dell’andamento della curva di diffusione del virus, che sarà costantemente monitorata dai competenti organi dell’amministrazione e delle aziende.

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La carenza di personale sanitario negli ospedali sardi è il tema al centro dell’interrogazione presentata dalla consigliera regionale e segretaria della commissione Sanità e Politiche sociali del Movimento Cinque Stelle del Movimento Cinque Stelle, Carla Cuccu, al presidente della Regione, Christian Solinas, e all’assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu.

Tra i reparti in maggior difficoltà, per via della mancanza di personale – sottolinea Carla Cuccu -, Anestesia, rianimazione, terapia intensiva e del dolore, Chirurgia generale, Ginecologia e ostretricia, Igiene e medicina preventiva, Malattie dell’apparato cardiovascolare, Malattie dell’apparato respiratorio, Malattie infettive e tropicali, Medicina di emergenza ed urgenza, Medicina interna, Microbiologia e virologia, Nefrologia, Neurologia, Neuropsichiatria infantile, Ortopedia e traumatologia, Patologia clinica e biochimica clinica, Pediatria, Psichiatria, Radiodiagnostica e Radioterapia.

«Non capisco il perché – spiega Carla Cuccu – la Regione non metta in atto le azioni le azioni necessarie per la formazione di medici specialisti. Leggiamo da più parti di carenze di personale medico e infermieristico nei vari presidi ospedalieri della Sardegna, con reparti ormai al collasso».

Il disagio è dovuto anche al fatto del ritardo di 12 mesi dell’anno accademico delle scuole di specializzazione. «Se si ha veramente a cuore la salute dei cittadini – conclude Carla Cuccu – si prenda in considerazione l’assegnazione di contratti aggiuntivi regionali di formazione specialistica medica anche ad altri atenei o ad altre strutture accreditate, associate, parificate e riconosciute per la stipula dei contratti di formazione specialistica.»

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Il campionato di serie D inizia in un clima di grande incertezza, per l’emergenza sanitaria e le condizioni meteo avverse. Per il Carbonia, al ritorno sul palcoscenico calcistico nazionale dopo trent’anni, non è certamente la situazione che tutto l’ambiente aveva sognato, soprattutto in considerazione del fatto che il calendario ha posto di fronte alla squadra di Marco Mariotti proprio l’avversario con il passato più prestigioso in Sardegna, la Torres, con la quale ha dato vita, per lunghi anni, a derby indimenticabili.

Questo pomeriggio, alle 15.00, al Comunale “Carlo Zoboli”, Carbonia e Torres scenderanno in campo davanti ad una tribuna desolatamente vuota, perché nonostante l’ordinanza n° 45 del presidente della Regione Christian Solinas, firmata venerdì sera, abbia riaperto gli stadi per il 25% della capienza, i cancelli rimarranno chiusi per “ragioni di sicurezza”. Dirigerà Erminio Cerbasi di Arezzo, assistenti di linea Niroy Emilio Gookooluk di Civitavecchia e Mirko Librale di Roma.

Carbonia e Torres si presentano a questo derby, all’esordio stagionale, con formazioni profondamente cambiate rispetto alla passata stagione. Il Carbonia, guidato da quel Marco Mariotti che lo scorso anno ha guidato la Torres raggiungendo il terzo posto in serie D, è una squadra quasi interamente nuova, considerato che della rosa che ha conquistato la Coppa Italia di Eccellenza e la promozione in serie D, sono stati confermati soltanto tre giovani: Nicola Serra, Fabio Mastino e Christian Muscas. La squadra è al lavoro dal 7 agosto (ha avuto uno stop di 5 giorni nella preparazione per l’isolamento fiduciario seguito all’accertamento di un caso di positività al Covid-19 tra i calciatori del Villamassargia, dopo l’amichevole disputata con la squadra di Titti Podda), e in questa lunga fase di preparazione ha disputato “solo” cinque amichevoli, ma il tecnico Marco Mariotti non ha mai nascosto di iniziare la nuova avventura con grande entusiasmo e fiducia nel gruppo, molto giovane, che gli è stato messo a disposizione. Oltre al tecnico, gli ex Torres sono tre: il direttore sportivo Andrea Colombino e i calciatori Marco Russu e Ador Gjuci.

Anche la Torres è molto attesa dai suoi tifosi. In panchina, al posto di Marco Mariotti, è arrivato Aldo Gardini, ex Lanusei. L’ambiente è carico ed ambizioso, stimolato anche dalla concorrenza dell’altra squadra sassarese, il Latte Dolce, che secondo molti addetti ai lavori parte con i favori dei pronostici per la promozione in Lega Pro. Quello odierno di Carbonia sarà un primo test per le ambizioni della squadra, anche se il campionato, lungo ben 34 giornate, consentirà ad entrambe le squadre protagoniste del derby, qualunque sarà il risultato, ampi margini di crescita.

Il calendario, per contenere quanto più possibile i disagi provocati dall’emergenza sanitaria, prevede i derby sia tra le squadre sarde, sia tra quelle laziali  e quelle campane. Tra le sarde, si giocano Muravera-Lanusei (arbitrerà Marco Sicurello di Seregno, assistenti di linea Antonio Giangregorio di Padova e Nicola Santi di Verona) ed Arzachena-Latte Dolce (arbitrerà Marco Peletti di Crema, assistenti di linea Sergio Balbo di Caserta e Antonio Caputo di Benevento); tra le laziali: Latina Calcio-Gladiator, Monterosi-Savoia e Insieme Formia-Cassino Calcio; tra le campane: Afragolese-Team Nuova Florida, Nocerina-Giugliano e Vis Artena-Nola 1925.

Calcio d’inizio alle ore 15.00.

 

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Sarà un derby d’esordio anomalo, a porte chiuse, quello tra Carbonia e Torres che domenica pomeriggio aprirà il campionato di serie D 2020/2021. Nonostante l’ordinanza n° 45 firmata ieri sera dal presidente della Regione Christian Solinas, che consente la partecipazione del pubblico agli eventi ed alle competizioni sportive all’interno degli impianti all’aperto o al chiuso, ovviamente entro i limiti previsti, che fissano i criteri di riorganizzazione degli spazi necessari ad assicurare il distanziamento tra gli spettatori e, comunque, in misura non superiore, in proporzione, al 25% della capienza autorizzata dalle predette Commissioni di vigilanza prima dell’emergenza causata dal Covid-19, i cancelli dello stadio Comunale “Carlo Zoboli” resteranno chiusi.

In un primo momento, stamane, la società ha annunciato sulla pagina Facebook, che la gara sarebbe stata aperta al pubblico con capienza limitata. Nel pieno rispetto del protocollo sanitario vigente e dell’ordinanza n° 45 del presidente della Regione Sardegna, l’ingresso del pubblico sarebbe stato garantito fino a 255 persone (25% della capienza). Successivamente, un’ora fa, nella stessa pagina Facebook,  è stato annunciato lo stop all’ingresso del pubblico allo stadio “Carlo Zoboli”: «Con immenso rammarico dobbiamo comunicare che la gara Carbonia-Torres, per provvedimento amministrativo, sarà disputata a porte chiuse. A tutti gli abbonati, che ringraziamo per il sostegno, verrà rimborsata la quota gara. Siamo certi che comprenderete la situazione e vi aspettiamo per la prossima gara, prevista domenica 11 ottobre 2020 alle ore 15.00 quando ospiteremo la Gladiator di Santa Maria Capua a Vetere».

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Le presenti indicazioni operative disciplinano la partecipazione del pubblico agli eventi ed alle competizioni sportive all’interno degli impianti all’aperto o al chiuso, sulla base di quanto previsto dall’ordinanza n° 45 firmata questa sera dal presidente della Giunta regionale, Christian Solinas.
• Può essere consentita la partecipazione del pubblico esclusivamente nei settori degli impianti sportivi nei quali sia possibile assicurare la prenotazione e assegnazione preventiva e nominale del posto a sedere numerato ai singoli spettatori per l’evento; non è pertanto consentita la fruizione di spazi da cui assistere in piedi all’evento sportivo.
• Il numero massimo degli spettatori dovrà essere definito dagli organizzatori in base alla capienza degli spazi individuati, per ridurre l’affollamento ed assicurare il distanziamento interpersonale sia laterale che frontale di almeno un metro tra testa e testa, nel rispetto delle indicazioni della normativa vigente. Al fine di garantire un’adeguata organizzazione preventiva dell’evento, questa misura del distanziamento viene applicata anche per i nuclei familiari, i conviventi ed i congiunti. Il numero massimo di spettatori è  determinato dal numero di spettatori della capienza autorizzata per l’impianto dalla Commissione provinciale o locale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo e dalle vigenti normative della prevenzione  incendi, decurtato dal numero di sedute non utilizzabili al fine di garantire i criteri di riorganizzazione degli spazi necessari a assicurare il distanziamento tra gli spettatori e comunque in misura non superiore, in proporzione, al 25 % della capienza autorizzata dalle predette Commissioni di vigilanza prima dell’emergenza causata dal Covid-19 e, in via assoluta, in misura non superiore a 1.000 spettatori negli impianti all’aperto e 700 spettatori negli impianti al chiuso.
• Gli spazi dovranno essere riorganizzati, per garantire l’accesso all’impianto e per garantire la fruizione degli spazi e dei servizi in modo ordinato, al fine di evitare assembramenti di persone e di assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra gli utenti.
• L’acquisto dei biglietti dovrà essere preferenzialmente effettuato on line. L’eventuale servizio di biglietteria in loco può essere previsto purché le relative postazioni siano dotate di barriere fisiche, ad esempio schermi, sia fatto osservare il distanziamento interpersonale in coda e siano
favorite modalità di pagamento elettroniche.
• Il titolo di accesso, in ogni caso, deve essere nominale in relazione al singolo fruitore del posto assegnato (con obbligo per ogni acquirente di comunicazione dei dati anagrafici, recapiti telefonici ed eventuali e-mail di ogni singolo utilizzatore) con assegnazione preventiva del posto a sedere numerato. I posti saranno assegnati nel rispetto del distanziamento tra persone sia laterale che frontale. Anche gli accrediti emessi a favore di categorie specifiche (stampa, disabili, sponsor, etc.) saranno gestiti nominalmente.

• Il rilascio del biglietto acquistato deve essere accompagnato da raccomandazioni circa i corretti comportamenti nel rispetto delle norme igienico-sanitarie e da informazioni circa i servizi e le istruzioni di accesso.
• L’elenco dei soggetti utilizzatori dei biglietti deve essere conservato per un periodo di 14 giorni rendendolo disponibile su richiesta alle strutture sanitarie in caso di necessità di svolgere attività di contact-tracing, nel rispetto della normativa in materia di protezione dei dati personali.
Deve essere promosso l’utilizzo di tecnologie digitali al fine di automatizzare la gestione degli ingressi e degli elenchi nominativi.
• Ogni settore dell’impianto deve avere varchi di accesso dedicati che verranno aperti con largo anticipo per evitare potenziali assembramenti. Analogamente si provvederà per il deflusso.
• Dovranno essere organizzati percorsi separati per l’entrata e per l’uscita.
• È vietato introdurre all’interno dell’impianto striscioni, bandiere o altro materiale.
• Deve essere previsto un servizio di controllo sull’osservanza delle misure di prevenzione con personale appositamente incaricato e formato ed in numero adeguato rispetto al pubblico previsto per l’evento.
• Dovrà essere rilevata la temperatura corporea sia per il personale che per il pubblico, impedendo l’accesso in caso di temperatura superiore a 37,5 °C con invito al rientro al domicilio e a contattare il medico di medicina generale (MMG) o, in caso di minore, il pediatra di libera scelta (PLS); il MMG/PLS, in caso di sospetto Covid-19 o altra patologia soggetta a denuncia, provvederà alla segnalazione secondo le consuete modalità.
• Il personale ha l’obbligo di rimanere al proprio domicilio in presenza di febbre (oltre 37.5°) o altri sintomi influenzali e in quel caso di chiamare il proprio MMG o PLS; il personale inoltre deve essere consapevole e accettare di non poter permanere nel luogo di lavoro laddove, anche successivamente all’ingresso, sussistano condizioni di pericolo (sintomi di influenza, insorgenza di febbre, etc.).
• Il personale preposto al controllo garantirà il rispetto delle misure di prevenzione, tra cui il distanziamento interpersonale e l’utilizzo della mascherina fin dalla fase d’ingresso, verificherà la temperatura corporea di ogni spettatore. All’interno della struttura gli spettatori saranno indirizzati verso il proprio posto a sedere e il personale addetto vigilerà sul rispetto della postazione assegnata e sull’utilizzo delle mascherine.
• È necessario rendere disponibili prodotti per l’igiene delle mani per gli utenti e per il personale in più punti delle aree (es. ingressi all’impianto, accessi ai vari settori/sale, servizi igienici, etc.), e promuoverne l’utilizzo frequente con l’apposita cartellonistica o messaggi registrati.

• Occorre favorire il ricambio d’aria negli ambienti interni. In ragione dell’affollamento e del tempo di permanenza degli occupanti, dovrà essere verificata l’efficacia degli impianti al fine di garantire l’adeguatezza delle portate di aria esterna secondo le normative vigenti. In ogni caso, l’affollamento deve essere correlato alle portate effettive di aria esterna. Per gli impianti di condizionamento, è obbligatorio, se tecnicamente possibile, escludere totalmente la funzione di ricircolo dell’aria. In ogni caso vanno rafforzate ulteriormente le misure per il ricambio d’aria
naturale e/o attraverso l’impianto, e va garantita la pulizia, ad impianto fermo, dei filtri dell’aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati. Se tecnicamente possibile, va aumentata la capacità filtrante del ricircolo, sostituendo i filtri esistenti con filtri di classe superiore, garantendo il mantenimento delle portate. Nei servizi igienici va mantenuto in funzione continuata l’estrattore d’aria.
• Gli spettatori devono indossare la mascherina durante tutta la permanenza all’interno dell’impianto, sia al chiuso che all’aperto. Per i bambini valgono le norme generali.
• Il personale deve utilizzare idonei dispositivi di protezione delle vie aeree a prescindere dal luogo di svolgimento dell’evento.
• Al termine dell’evento il personale dedicato al controllo degli accessi garantirà e vigilerà sul regolare deflusso verso l’esterno della struttura, indirizzando le persone verso il varco più vicino alla loro postazione.

• Al termine di ogni evento dovrà essere garantita la pulizia e disinfezione di tutti gli ambienti con particolare attenzione alle superfici toccate con maggiore frequenza (corrimano, pulsanti degli ascensori, maniglie, ecc.), ai servizi igienici e alle parti comuni.
• Gli organizzatori possono prevedere ulteriori misure di prevenzione e contenimento per contrastare la diffusione del contagio, anche in relazione a specifici eventi nonché alle dimensioni ed alle caratteristiche degli impianti.
• Gli organizzatori devono predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione, comprensibile, anche per i partecipanti di altra nazionalità, sia mediante l’ausilio di apposita segnaletica e cartellonistica, sia ricorrendo a sistemi audio, video ed al personale addetto,
incaricato di monitorare e promuovere il rispetto delle misure di prevenzione facendo anche riferimento al senso di responsabilità del partecipante stesso. Dovrà essere anche promossa l’informazione preventiva sulle misure adottate, a cura dell’organizzatore dell’evento, attraverso i consueti canali informativi (sito internet, social network, stampa locale, etc.).
• Al fine di evitare assembramenti non è consentita l’attività dei bar, dei punti di ristoro e dei distributori automatici di alimenti e bevande. L’eventuale distribuzione di bevande e snack potrà avvenire mediante addetti che circolano nelle tribune, senza che il pubblico debba lasciare il posto assegnato.