20 November, 2024
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E’ stato pubblicato il bando per assegnare i primi 100 milioni alle imprese sarde (saranno disponibili 200 milioni in totale), frutto dell’accordo della Regione con la Bei.

“Un intervento imponente – sottolinea il presidente della Regione Christian Solinasche diventa operativo con il primo bando, cui farà seguito il secondo con la stessa dotazione finanziaria. Si tratta di uno strumento finanziario fondamentale per la ripartenza, che conferma i grandi sforzi che la Regione sta affrontando, anche con misure straordinarie, per assicurare il giusto sostegno per la liquidità del sistema imprenditoriale a condizioni senza uguali in Italia per questo tipo di intervento. La reciproca e fruttuosa collaborazione con la Bei sottolinea il presidente della Regionetestimonia la linea virtuosa della Regione, che ha messo in campo ogni possibile azione in grado di supportare le imprese sarde in questa difficile ripartenza.»

«Affrontiamo con scelte coraggiose un momento straordinario aggiunge l’assessore del Bilancio, Giuseppe Fasolinocon misure di finanza innovativa uniche nel loro genere: prestiti per liquidità con durata massima di 15 anni, compresi 24 mesi di preammortamento e prestiti per investimenti con durata massima di 20 anni, compresi 24 mesi di preammortamento. Fino a 800mila euro gli interessi vengono pagati dalla Regione e la cifra massima finanziabile arriva a 5 milioni per singola impresa. La Regioneha concluso Giuseppe Fasolinoè presente con un impegno straordinario al fianco della Sardegna che non si arrende e che mostra coraggio e caparbietà.»

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Carla Cuccu, segretaria della commissione Sanità del Consiglio regionale, ha presentato una nuova interrogazione al governatore, Christian Solinas e all’assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu, per garantire ai pazienti in ossigenoterapia domiciliare di poter ricaricare lo stroller direttamente presso le farmacie territoriali.

«Se venisse accolta la mia propostaha spiegato Carla Cuccu – sarebbe un grosso vantaggio per i tanti pazienti, purtroppo affetti da malattie polmonari, che li vede costretti a dover utilizzare la bombola d’ossigeno liquida e lo stroller dato che, allo stato attuale, possono essere ricaricati solo tramite il collegamento all’unità di base.»
«È necessario che la Regione garantisca anche a loro la stessa libertà di movimento degli altri cittadiniha concluso Carla Cuccu -. Non bisogna fare due pesi e due misure: il governatore Solinas e l’assessore Nieddu eliminino questa sorta di barriera ed attivino questo servizio in favore di questi pazienti».

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«Per il Santa Barbara di Iglesias si prevedono importanti interventi strutturali che consentiranno di rispondere all’esigenza di rilanciare un presidio in cui sono stati individuati 12 posti letto in terapia intensiva e 8 di sub-intensiva. All’interno della struttura verranno svolti lavori edili, attività sugli impianti ed è prevista un’importante implementazione delle dotazioni di strumenti ed attrezzature. Un investimento complessivo di circa 3 milioni e 800mila euro. Tutto questo, garantendo il prosieguo di tutti gli altri servizi presenti e ove previsto coinvolgendo l’altro presidio ospedaliero cittadino CTO.»

Lo ha detto il consigliere regionale Michele Ennas (Lega) commentando l’approvazione, da parte del ministero della Salute, del Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera in emergenza Covid-19.

«Il Santa Barbaraha aggiunto Michele Ennasè il simbolo della politica fallimentare sulla sanità della sinistra a livello cittadino e a livello regionale. Durante la legislatura del presidente Francesco Pigliaru, PD come il governo cittadino, è passato da ospedale di riferimento del territorio ad ospedale periferico nella rete disegnata da Luigi Arru, completamente abbandonato in termini di manutenzioni nonostante ospiti ancora diversi servizi. Uno scippo, nel silenzio generale. Oggi diventa il simbolo della centralità del nostro territorio nel fronteggiare l’emergenza in atto, inserito assieme ai presidi principali della Sardegna tra quelli destinati a fronteggiare questa importante emergenza sanitaria cominciando a riacquisire un ruolo centrale nella sanità regionale. Ringrazio il presidente Christian Solinas e l’assessore Mario Niedduha concluso Michele Ennascon coerenza stiamo dimostrando di perseguire l’obiettivo di valorizzare la nostra sanità, guardando a tutti i territori.»

 

Il ministero della Sanità ha approvato il Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera in emergenza Covid-19 varato in via definitiva dalla Regione Sardegna il 9 luglio. Ora il Piano potrà entrare nella fase operativa, con la realizzazione delle opere infrastrutturali nei presidi e l’implementazione delle attrezzature, dei mezzi e del personale.

«La risposta del Governo – dice il presidente Christian Solinas – è un ulteriore conferma della bontà del nostro lavoro e delle misure adottate dalla Regione per far fronte all’epidemia e garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. È un piano che potenzia l’assistenza sanitaria ospedaliera sul territorio e rafforza il modello organizzativo adottato per rispondere alla pandemia durante la fase più critica. La Sardegna è in grado di fronteggiare qualsiasi emergenza.»

Nei presidi ospedalieri dell’Isola già predisposti alla gestione dei casi Covid-19 nelle precedenti fasi dell’emergenza sanitaria, Santissima Trinità di Cagliari, San Francesco di Nuoro e cliniche San Pietro dell’Aou di Sassari, a cui si aggiungono gli ospedali San Martino di Oristano e Santa Barbara di Iglesias, saranno attivati 101 nuovi posti letto di terapia intensiva, di cui 6 di terapia intensiva pediatrica, e 115 posti letto di terapia subintensiva, attraverso la riconversione di posti letto già attivi. Il 50% di questi ultimi, inoltre, sarà allestito in modo da essere, all’occorrenza, immediatamente convertibile in terapia intensiva.

«La bassa circolazione virale nell’Isola – spiega l’assessore regionale della Sanità Mario Nieddu – non deve farci abbassare la guardia. Il piano individua interventi e risorse importanti per potenziare la capacità d’assistenza del nostro sistema sanitario e garantire maggiore sicurezza, attraverso, ad esempio, la rimodulazione dei percorsi nei pronto soccorso. In particolare, per il Santa Barbara di Iglesias, prevediamo importanti interventi strutturali che consentiranno di rispondere all’esigenza di rilanciare un presidio in cui abbiamo individuato 12 posti letto in terapia intensiva e 8 di subintensiva, di cui quattro convertibili in terapia intensiva all’occorrenza.»

Sono stati individuati nel piano, inoltre, 112 posti letto di area medica, di cui 18 da dedicare ai pazienti pediatrici, per la gestione dei pazienti che necessitano di assistenza a bassa complessità o nella fase riabilitativa post-acuta, e stabilisce la riorganizzazione e ristrutturazione dei Pronto Soccorso con l’obiettivo prioritario di separare i percorsi e creare a aree di permanenza dei pazienti in attesa di diagnosi che garantiscano i criteri di sicurezza anti-contagio.

Indicati anche gli spazi attrezzabili con le strutture mobili nelle aree di sosta dell’ospedale San Francesco di Nuoro e delle Cliniche Universitarie dell’Aou Sassari.

Il Piano avrà una dotazione di 42 milioni di euro, che serviranno per l’acquisto di attrezzature e la realizzazione dei lavori strutturali. La Regione ha inoltre provveduto con sue risorse all’implementazione dei mezzi disponibili per il trasporti dei pazienti tra le strutture ospedaliere e per le dimissioni protette mentre è prevista una dotazione di 12 milioni di euro per il reclutamento del personale da dedicare ai reparti di terapia intensiva, semintensiva e ordinaria, ai Pronto soccorso e ai trasporti secondari.

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La consigliera regionale e segretaria della commissione Sanità del Movimento Cinque Stelle, Carla Cuccu, ha presentato un’interpellanza al governatore Christian Solinas, e all’assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu, per chiedere l’immediata attivazione del registro diabete.

«L’assistenza alle persone diabetiche – spiega Carla Cuccu – è uno dei principali problemi mondiali in ambito sanitario. Secondo l’Oms, i sardi risultano essere i più colpiti da questa patologia: i numeri parlano di 10mila 197 anziani e oltre 1.500 tra ragazzi, giovani e adolescenti.»

Il 19 gennaio del 2007, l’allora consiglio regionale riconobbe il diabete mellito tra le malattie più pericolose, definendone anche le misure di contrasto e l’istituzione di appositi organismi con il compito di monitorare la situazione dei cittadini colpiti.

«Proprio con l’avvio del registro diabete si potrebbe migliorare l’assistenza ai pazienti. La Regione – conclude Carla Cuccu dia quindi risposte sull’immediata attivazione del servizio che potrebbe salvare la vita a migliaia di persone.»

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«Un sostegno concreto alle famiglie sarde, per aiutare i genitori a conciliare le esigenze della famiglia con quelle lavorative: 5,5 milioni di euro per finanziare il bonus “Nidi gratis”. In un momento di difficoltà, nel quale gli effetti economici dell’emergenza sanitaria pesano in maniera determinante sulle nostre famiglie, considero fondamentale questo intervento.»

Il presidente della Regione, Christian Solinas,ha presentato il provvedimento approvato in Giunta, che aiuta a garantire «parità d’accesso ai servizi ed equità sociale».

«La misura – ha detto l’assessore regionale dell’Igiene e sanità e dell’Assistenza sociale Mario Nieddu prevede un contributo per le famiglie con figli a carico in un’età compresa da zero a tre anni, per il pagamento delle rette dei nidi o micronidi, siano essi pubblici o convenzionati con i Comuni. Inoltre, per venire incontro alle necessità di tanti genitori, abbiamo esteso la misura ai centri estivi per l’infanzia, una possibilità che resterà in vigore finché l’allentamento delle misure anti-covid non consentirà la riapertura dei servizi attualmente sospesi.»

Il contributo regionale, che sarà gestito dai Comuni ed erogato alle famiglie anche con un solo genitore, ha un importo massimo di 205 euro per otto mesi, sarà parametrato al reddito, attraverso l’Isee, e potrà essere integrato alla misura nazionale del ‘Bonus nidi’. Ai beneficiari non è precluso l’accesso ad altre misure di sostegno alla conciliazione lavoro-famiglia (come i contributi alla spesa per i servizi di baby sitting) e può essere chiesto per ciascun figlio di età inferiore ai tre anni.

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Confermare la volontà di realizzare nella base aerea di Decimomannu un centro di eccellenza per l’addestramento al volo avanzato internazionale Ifts. È stato questo l’obiettivo dell’incontro, svoltosi questa mattina a Villa Devoto, tra il governatore, Christian Solinas, e il presidente di Leonardo (leader mondiale nello sviluppo e fornitura di sistemi di addestramento avanzato integrati per piloti militari) ed Alessandro Profumo (amministratore delegato della società).
Era presente anche una delegazione dell’Aeronautica militare capitanata dai generali Luca Goretti (sottocapo Stato Maggiore) e Luigi Casali.
«Desideriamo cogliere le opportunitàha dichiarato Christian Solinas che derivano dall’ospitare un centro di eccellenza nel settore dell’addestramento al volo a connotazione internazionale che produrrà un incremento dell’occupazione e una collaborazione con realtà tecniche e accademiche.»
Nel corso dell’incontro sono stati evidenziati i ruoli dell’Aeronautica militare che si candida a consolidare la posizione di leader nell’erogazione dei corsi di addestramento avanzato a livello internazionale e di Leonardo che rafforzerà Il posizionamento competitivo nel settore dell’addestramento avanzato sfruttando le nuove opportunità di mercato.
Antonio Caria

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L’Amministratore delegato della Sider Alloys, Giuseppe Mannina, ha diffuso una nota nella quale ha espresso il suo personale ringraziamento a tutti i soggetti istituzionali per il raggiungimento dell’accordo di fornitura dell’energia elettrica con ENEL, «in particolar modo il Governo italiano che ha creduto sin dall’inizio a questa iniziativa attraverso le sue più varie articolazioni, ENEL, SACE e Banca Intesa».

«Una nota di merito va a tutta la comunità regionale, territoriale ed istituzionale ha aggiunto Giuseppe Mannina -, un sentito riconoscimento va al presidente della Regione Sardegna dottor Christian Solinas, ai lavoratori ed alle organizzazioni sindacali, in quanto anche grazie al loro impegno si è potuto arrivare al raggiungimento di tali obiettivi.»

«Ora iniziamo insieme una nuova stagione per arrivare al traguardo finale nel rispetto delle regole e dei ruoliha concluso Giuseppe Mannina -. Cogliamo l’occasione per ringraziare nuovamente la sottosegretaria Alessandra Todde, la quale sarà presente in azienda nella giornata di martedì 28 luglio 2020, per l’impegno profuso in prima persona ed in nome del Governo Italiano.»

Nella fotografia (a destra), l’amministratore delegato di Sider Alloys Giuseppe Mannina, con l’amministratore delegato di Invitalia Domenico Arcuri.

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«L’accordo sul prezzo dell’energia è un requisito indispensabile per il prosieguo del riavvio dello smelter di alluminio a Portovesme. Esso è il risultato, certamente del lavoro svolto dal Mise, come ha giustamente puntualizzato la sottosegretaria Alessandra Todde ma, in un’accezione più ampia, è soprattutto il frutto della caparbietà che, in questi lunghissimi anni, ha contraddistinto i lavoratori interessati ed i loro rappresentanti sindacali di CGIL, CISL, UIL e CUB, di categoria e confederali che con una tenacia senza precedenti si sono spesi per rivendicare il diritto della difesa del loro posto di lavoro e con esso di un’importante e strategica produzione per il sistema paese.»

Lo scrivono, in una nota, il segretario generale della Camera del Lavoro CGIL della Sardegna Sud Occidentale, Antonello Congiu, ed il segretario regionale della FIOM-CGIL, Roberto Forresu.

«E’ grande la soddisfazione tra i lavoratori, ai quali la FIOM CGIL e la CGIL confederale della Camera del Lavoro della Sardegna Sud Occidentale confermano il rinnovato impegno al prosieguo di tutte le attività necessarie per la ripresa produttiva, prima fra tutte l’avvio delle attività di revampingaggiungono Antonello Congiu e Roberto Forresu -. Abbiamo già chiesto e continueremo a farlo attraverso tutti i mezzi a nostra disposizione, alla Sider Alloys, al partner pubblico Invitalia e con esso al ministero dello Sviluppo economico ed all’assessorato regionale dell’Industria, oltre al presidente Christian Solinas, che abbiamo incontrato oggi, che sia data priorità a tutte quelle attività per la ripresa della produzione in modo che, finalmente, i lavoratori che rappresentiamo possano al più presto rientrare nel loro posto di lavoro, dopo lunghi anni di lotta.»

«E’ certamente un grande risultato ma, come abbiamo sempre detto, riterremo conclusa la vertenza quando tutti i lavoratori saranno ri-occupati e ri-vedremo uscire dallo smelter il primo lingotto di alluminioconcludono Antonello Congiu e Roberto Forresu -. Ci auguriamo, quindi, di poter presto festeggiare la ripresa produttiva che, oltre che essere strategica per la produzione complessiva di alluminio in Italia, darebbe un importante contributo un termini occupazionali e di reddito per alleviare le gravi sofferenze occupazionali e sociali patite dalle famiglie del territorio, a causa della mancanza di lavoro.»

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«Finalmente la Sider Alloys ha raggiunto la fondamentale intesa con ENEL. Adesso non si perda più tempo e si proceda con la presentazione di un piano industriale credibile propedeutico al revamping degli impianti e al riavvio produttivo della fabbrica. E, contestualmente, prenda il via la ricollocazione degli ex lavoratori del bacino Alcoa, ormai allo stremo, obbligati a vivere con degli ammortizzatori sociali dimezzati nella loro consistenza originaria. Per sostenere al meglio questa fase, è importante che la società Svizzera si confronti con le rappresentanze sindacali ed istituzionali dell’Isola.»

Lo ha detto stamane il consigliere regionale Fabio Usai, al termine dell’incontro tenutosi a Villa Devoto fra le organizzazioni sindacali dei metalmeccanici di Fiom, Fsm, Uilm e Cub ed il presidente della Regione Christian Solinas.

All’incontro hanno presenziato anche i consiglieri regionali Fabio Usai e Michele Ennas e i sindaci di Villamassargia e Masainas, Debora Porrà ed Ivo Melis. Le organizzazioni sindacali hanno manifestato la loro preoccupazione per i ritardi accumulati nella vertenza e la condizione degli ex lavoratori, in attesa di ricollocazione ed attualmente sostenuti nel reddito unicamente da ciò che rimane dell’indennità di mobilità in deroga dopo anni di rinnovi.

Il presidente Christian Solinas, dopo aver ascoltato gli interventi dei sindacalisti e aver manifestato soddisfazione per la firma dell’accordo fra ENEL e Sider Alloys, ha ricordato la posizione della Regione in merito alla vertenza, ribadendo il forte sostegno ai lavoratori ed alle loro famiglie e a ogni iniziativa propedeutica alla ripartenza della fabbrica.

«Come RASha ribadito il presidente della Regione -, abbiamo contribuito all’accordo di programma per il rilancio produttivo dello smetter Sider Alloys di Portovesme con ben 8 milioni di euro a fondo perduto. È nostro obiettivo quindi continuare a essere parte in causa e protagonisti di questa vertenza, sostenendo al massimo le iniziative portate avanti dalle organizzazioni sindacali per chiedere una conclusione definitiva della vicenda. Tanto più ora dopo l’importante raggiungimento dell’intesa tra la multinazionale svizzera e l’ENEL. Sarà nostro compito nelle prossime ore convocare l’azienda in Regione per avviare un dialogo costruttivo finalizzato al sostegno di ogni iniziativa utile al rilancio produttivo della fabbrica. Vogliamo conoscere il piano industriale della multinazionale e fare tutto ciò che è in nostro potere e di nostra competenza per accompagnare l’investitore nelle fasi di revamping e reindustrializzazione del sito di Portovesme. Inoltre ha aggiunto Christian Solinassolleciteremo anche il ministero del Lavoro affinché trovi tutte le soluzioni possibili per tutti quei lavoratori in attesa di ricollocazione all’interno dello stabilimento di Portovesme, che oggi percepiscono un’indennità di mobilità in deroga dimezzata e quindi insufficiente a sopravvivere dignitosamente e a superare la fase di transizione prima che la fabbrica ripartaha concluso il presidente della Regione -. Nel contempo, lavoreremo alla costruzione di un piano formativo per gli ex lavoratori da ricollocare, che da una parte li aiuti a sostenerli nel reddito e dall’altra permetta l’allineamento delle loro competenze (dopo anni di fermo lavorativo) in vista della loro ricollocazione all’interno dello stabilimento per le fasi di revamping e successivamente per l’avvio produttivo.»