24 December, 2024
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Anche il presidente della Regione Christian Solinas si unisce al cordoglio che ha accompagnato la notizia della scomparsa del grande compositore Ennio Morricone.

«Un genio dell’arte che amava la Sardegnadice il presidente Christian Solinas -, e che seppe interpretarne lo spirito e le radici etniche accompagnando, con note indimenticabili, lo storico documentario sulla nostra Isola realizzato nel 1978 da Folco Quilici per la Rai. Morricone, inoltre, ricorda il Presidente, scoprì e valorizzò il talento di colei che resta la più fulgida icona della nostra musica e del canto sardo, Maria Carta, lanciandola nel panorama internazionale e consentendole di raggiungere i più alti traguardi artistici. Il compositore fu insignito della Laurea honoris causa dall’Università di Cagliari nel 2000. Mi unisco anche a nome dei Sardi conclude Christian Solinasal cordoglio profondo per la sua perdita.»

La foto è tratta dal profilo Facebook del Maestro Ennio Morricone

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L’on. Carla Cuccu (M5S)  ha presentato un’interrogazione al Governatore, Christian Solinas, e all’assessora regionale dell’Agricoltura e Riforma agro-pastorale, Gabriella Murgia, per chiedere a che punto è lo stato attuazione delle domande relative alla sottomisura 16.2 del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Sardegna (PRS) 2014-2020, bando 2018, una misura per sostenere i progetti pilota nel campo dello sviluppo di nuovi prodotti, tecnologie e modalità gestionali delle aziende/filiere agroalimentari.

«Un ritardo nei pagamenti davvero assurdo – ha dichiarato l’esponente pentastellatavisto che si tratta di un bando pubblicato quasi due anni e molte delle domande presentate dagli agricoltori, per un progetto che ha come obiettivo quello di migliorare l’integrazione tra le imprese agricole e il mondo scientifico, risultano ancora non liquidate. È ora che la Regione dia delle risposte agli esponenti del comparto agricolo, già messi a dura prova, non solo dall’emergenza Coronavirusha concluso Carla Cuccu, ma anche dalle calamità naturali che hanno interessato il territorio della Sardegna, compromettendo il raccolto. Argea imprima una decisa accelerazione al pagamento delle pratiche.»

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Il presidente della Giunta regionale, Christian Solinas, ha firmato questa sera due nuove ordinanze contenenti – la n° 30 – ulteriori misure straordinarie urgenti di contrasto e prevenzione della diffusione epidemiologica da Covid-19 nel territorio regionale della Sardegna, in materia di igiene e sanità pubblica, per l’attività sportiva e motoria e – la n° 31 -, per le processioni religiose e manifestazioni tradizionali.

A decorrere dal 4 luglio 2020, è consentita la ripresa degli sport di contatto e di squadra sul territorio regionale nel rispetto delle indicazioni tecniche operative definite dalle linee guida per la ripresa dello svolgimento degli sport di contatto di cui alle “Linee Guida per l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere” prodotte alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ufficio per lo sport, che sono state integrate con quanto previsto nelle Linee guida condivise nell’ambito della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome in data 25 giugno 2020, ai fini del raggiungimento dell’intesa con il Ministero della Salute e l’Autorità di Governo delegata in materia di sport.

A decorrere dal 4 luglio 2020, è ammesso lo svolgimento delle processioni religiose e delle manifestazioni che comportano uno spostamento dell’evento quali cortei rievocativi e tradizionali, con obbligo per i partecipanti e gli spettatori di rispettare il distanziamento di almeno metri 1,5 o di utilizzo delle mascherine in caso di impossibilità di costante rispetto del distanziamento medesimo tra non conviventi e di igienizzazione delle mani. I promotori delle processioni religiose e delle manifestazioni de quibus, oltre a darne l’avviso previsto dall’art. 18, R.D. n. 773/31 TULPS, devono dare idonea informazione sugli obblighi di distanziamento e di utilizzo delle misure di protezione personale e garantire la correlata vigilanza.

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Nonostante l’emergenza sanitaria legata al Coronavirus, non si arrestano gli sbarchi dei migranti in Sardegna. 88 solo nella giornata di ieri, più precisamente a Porto Pino, Teulada e Domus de Maria.
Una situazione che porta a galla il problema della prevenzione nei centri di accoglienza e nei centri di permanenza per il rimpatrio. Tema al centro di una precedente interrogazione, datata 9 aprile, della consigliera regionale del Movimento Cinque Stelle, Carla Cuccu, che oggi è voluta nuovamente intervenire sul tema.
«Gli organi preposti devono necessariamente comunicare se i migranti presentino o meno sintomi riconducibili al Coronavirusha sottolineato Carla Cuccu -. Nel caso è importante che i soggetti vengano sottoposti a tutte le visite di controllo e, qualora venisse riscontrata la positività al Covid-19, essere sottoposti al regime di quarantena. Solo dopo la completa guarigione, e il conseguente rilascio di un’apposita certificazione sanitaria, potranno essere trasferiti nei centri di accoglienza o in quelli per il rimpatrio.»
Il suo appello alla Regione, al Governatore, Christian Solinas, e all’assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu, è quello di sapere il numero reale dei migranti positivi al Covid-19, il loro posto di accoglienza la corretta attuazione di tutti i protocolli previsti dalle normative.
Antonio Caria

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Questa mattina una delegazione del “Movimento artigiani e commercianti Liberi” del Sulcis Iglesiente ha incontrato a Villa Devoto, il presidente della Regione Christian Solinas. All’incontro, promosso dal consigliere regionale Fabio Usai (Partito Sardo d’Azione), ha partecipato anche l’altro consigliere eletto nella circoscrizione di Carbonia Iglesias, Michele Ennas (Lega).
Nel corso dell’incontro, i rappresentanti delle partite iva, dopo aver illustrato la grave situazione economica delle loro aziende, ulteriormente acuita dall’emergenza Coronavirus, hanno chiesto la rimodulazione dei fondi della fiscalità di vantaggio, inseriti nel “Piano Sulcis” e non ancora spesi. Si tratta di una somma complessiva di 29 milioni di euro, una parte dei quali, 6 milioni, recuperabile immediatamente ed un’altra, 23 milioni, attraverso un apposito provvedimento legislativo nazionale.
Le rivendicazioni sono state pienamente sostenute dai consiglieri regionali presenti. L’on. Fabio Usai da tempo sollecita il rilancio  del Piano Sulcis, attraverso una rimodulazione delle risorse economiche ed un modello di governance in grado di rispondere appieno alle esigenze e ai bisogni del Sulcis Iglesiente.
Il presidente Christian Solinas ha assunto l’impegno di avviare subito un’interlocuzione col Governo nazionale, per sbloccare i fondi ancora disponibili nella fiscalità di vantaggio e, una volta raggiunti risultati concreti, di attivare un nuovo tavolo di aggiornamento e verifica con i rappresentanti del Movimento.

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Si accende il dibattito sul futuro di Casa Serena, a Iglesias«Senza il contributo regionaleha dichiarato Carla Cuccu, presentatrice di un’interrogazione al Governatore, Christian Solinas, e all’assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu –Senza il contributo regionale, che è stato erogato sino allo scorso anno, il comune di Iglesias non può più far fronte agli alti costi della gestione che superano abbondantemente i due milioni e mezzo di euro annui.»

A preoccupare Carla Cuccu è anche la sorte dei circa 80 lavoratori che operano nella o per la struttura e il possibile trasferimento dei circa 60 ospiti in altre strutture residenziali del territorio che prevedono rette molto alte.

« È necessario procedere ai lavori di riqualificazione della struttura gestita interamente dal comune di Iglesias – ha concluso Carla Cuccu – per farla diventare, così come lo era negli anni ottanta, un polmone verde della città dove tutti possano anche praticare attività fisica e combattere la solitudine in una socialità relazionale da rigenerare. Bisogna far diventare Casa Serena un luogo aperto anche ai turisti che scelgono Iglesias per le vacanze oppure per effettuare escursioni nel territorio.»



					

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«La Sardegna si impegna ad affrontare la ripartenza ed Il ritorno alla vita sociale con misure adeguate in ogni settore. In questa prospettiva abbiamo ritenuto importante potenziare gli interventi a sostegno dei servizi educativi per la prima infanzia. La situazione di emergenza sanitaria vissuta di recente ha, infatti, avuto un impatto pesante sugli equilibri sociali e familiari che intendiamo armonizzare con azioni mirate.»

Lo ha detto il presidente della Regione Christian Solinas annunciando la destinazione di circa 14 milioni di euro alle misure a sostegno della prima infanzia adottate in risposta alla situazione di emergenza causata dalla pandemia Covid-19. «Vogliamo fare in modo che i tutti i sardi, di qualsiasi età, possano entrare al meglio nella Fase 3», ha sottolineato il presidente della Regione.

Il provvedimento approvato su proposta degli assessori della Programmazione e della Sanità, prevede una serie di interventi finalizzati, tra l’altro, a supportare i Comuni per i costi di gestione e per la progettazione di servizi educativi di supporto alle famiglie attraverso nuovi programmi di didattica a distanza, nonché all’ampliamento degli investimenti finalizzati all’adeguamento degli edifici scolastici nel rispetto delle nuove normative sulla sicurezza e il distanziamento.
«Con queste misure, che andranno ora sottoposte all’approvazione definitiva del Governo vogliamo andare incontro alle esigenze di tanti nuclei familiari che con la fine del lockdown avranno la possibilità di far rientrare i loro figli nelle comunità sociali. L’isolamento al quale siamo stati sottoposti ha avuto un impatto psicologico notevole sugli equilibri delle famiglie e dei minori che adesso meritano tutta l’attenzione possibile. Il programma nazionale “Obiettivi di Servizio”, al quale risponde il provvedimento, si rivolge proprio al miglioramento dei servizi pubblici nei cinque ambiti ritenuti fondamentali in merito alla qualità della vita: tra essi figurano l’istruzione e i servizi di cura per l’infanzia», ha evidenziato l’assessore della Programmazione Giuseppe Fasolino.

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«Invitalia ad oggi non ha ancora pubblicato i bandi per le imprese e per la presentazione di piani di investimento nelle aree interessate, sono trascorsi ormai cinque anni senza che sia stata data attuazione ad uno strumento nato per dare immediata ed efficace risposta alla crisi territoriale, generata da chiusure e dismissioni di interi settori produttivi con relativa espulsione di centinaia di lavoratori.»
A denunciarlo è il consigliere regionale del Partito democratico, Gianfranco Ganau che, insieme ai suoi colleghi di partito, ha presentato un‘interrogazione all’assessore dell’industria, Anita Pili, ed al Governatore, Christian Solinas «per chiedere quali interventi siano stati posti in essere o si intenda mettere in atto per sollecitare la pubblicazione del bando.»
«Nel 2018sostengono i consiglieri del Pd veniva approvato il Prri (Piano di Riconversione e Riqualificazione Industriale) da parte del gruppo di coordinamento costituito da RAS-assessorato industria, Provincia e Comuni ricompresi nell’area, l’anno successivo, il 21 gennaio 2019 il MISE, con proprio decreto attribuisce un fondo di 30 milioni a favore dell’area di crisi Sassari-Porto Torres e Porto Vesme integrati da 3 milioni di risorse regionali, infine, il 22 ottobre 2019, con delibera della Giunta regionale 42/18 veniva approvato l’Accordo di Programma.»
Antonio Caria

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«I reparti di rianimazione pediatrica devono essere strutturati nei presidi ospedalieri specializzati o in cui siano già presenti reparti e cliniche pediatriche sopperendo anche alle necessità del nord Sardegna.»

Lo chiede la Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza Grazia Maria De Matteis in una lettera inviata al presidente della Regione Christian Solinas, all’assessore regionale della Sanità Mario Nieddu ed al presidente della commissione Salute Domenico Gallus.

«Nel Piano di riconversione anti covid della rete ospedaliera regionale approvato nei giorni scorsi dalla Sesta Commissione  scrive la Garante nella letterasono previsti alcuni posti di terapia intensiva pediatrica presso l’ospedale Santissima Trinità di Cagliari.»

«Siamo sulla strada giustaafferma Grazia Maria de Matteisè impensabile che ancora oggi in Sardegna non ci siano reparti di rianimazione pediatrica. Il Piano di riconversione deve però incardinare la terapia intensiva per i minori in strutture specializzate nella cura dei più piccoli e dislocate su tutto il territorio regionale.»

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«È urgente razionalizzare subito il funzionamento degli uffici regionali per dare risposte immediate agli utenti ed alle organizzazioni di categoria». A chiederlo è la consigliera regionale del Movimento Cinque Stelle, Carla Cuccu, che ha presentato un’interrogazione al presidente della Regione, Christian Solinas, e all’assessore regionale al Personale, Valeria Satta, per chiedere l’attuale composizione dell’Ufficio Ispettivo.
«Quest’ultimospiega Carla Cuccuè preposto ad effettuare ispezioni ordinarie presso l’Amministrazione e gli Enti per accertare la regolare applicazione delle leggi, dei regolamenti e della regolarità amministrativo-contabile nonché l’adeguata e corretta utilizzazione del personale tenendo conto anche delle segnalazioni dell’utenza e delle organizzazioni di categoria, e a effettuare inchieste e ispezioni di carattere straordinario che si rendano necessarie in determinati uffici dell’Amministrazione e degli Enti.»
La sua richiesta è anche quella di conoscere il numero delle posizione di dirigente ispettore risultanti vacanti, il numero delle ispezioni effettuate nell’anno 2019 e nel corrente anno così come gli obiettivi da raggiungere.
«Non è più possibile conclude l’esponente pentastellatache si continui a navigare a vista con una macchina burocratica azzoppata e farraginosa preposta, invece, a dare risposte concrete ed immediate alle numerose emergenze dei cittadini.»
A.C.