«La Sardegna porta a casa un altro grande risultato, che non è solo significativo in termini di avanzamento della ricerca e della Scienza al servizio dell’umanità ma è importante anche e, soprattutto, dal punto di vista della riqualificazione: abbiamo dato vita a un luogo che non aveva più un’anima, che rappresentava un problema, e oggi possiamo gioire per il risultato raggiunto nei pozzi minerari della Carbosulcis, un risultato straordinario che conferma come la Sardegna sia il luogo ideale per gli investimenti in ricerca e alta tecnologi.»
Il presidente della Regione, Christian Solinas, ha commentato così il successo ottenuto con la distillazione del primo argon nell’impianto Seruci-0 di Aria, frutto del progetto dell’impianto prototipo in funzione nella miniera di Monte Sinni di Carbosulcis.
Il risultato positivo, come ha sottolineato anche l’Istituto nazionale di fisica nucleare, INFN, apre la strada alle attività scientifiche di DarkSide-20k, un esperimento di ultima generazione per la ricerca di materia oscura che verrà realizzato presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’INFN, la cui tecnologia si basa proprio sull’utilizzo di argon purissimo.
«All’innovazione e agli investimenti in alta tecnologia e in ricerca – ha spiegato il presidente della Regione, Christian Solinas – abbiamo dedicato impegno e dedizione con l’obiettivo di consolidare sempre di più l’immagine di una Sardegna conosciuta e apprezzata non solo per le sue bellezze turistiche e paesaggistiche ma anche come ecosistema favorevole per l’innovazione, la ricerca, lo sviluppo. Due esempi sono proprio la riconversione dei pozzi minerari della Carbosulcis, che hanno sempre rappresentato un problema e sono diventati una risorsa con il progetto Aria, e l’impegno per la realizzazione dell’Einstein Telescope a Lula, finalmente candidata ufficiale dell’Italia. Oggi – ha concluso il presidente Christian Solinas – con il successo che riguarda il progetto di Aria possiamo dire a gran voce di aver imboccato la strada giusta per garantire un futuro diverso e migliore alla Sardegna, facendo della Scienza uno dei più importanti attrattori per la Sardegna.»
Tecnicamente, l’obiettivo del progetto Aria è la purificazione mediante distillazione criogenica di argon a bassissima radioattività, estratto in pozzi sotterranei in Colorado, che sarà impiegato dal rivelatore DarkSide-20k nella ricerca di particelle di materia oscura, un tipo di materia di cui supponiamo l’esistenza, sulla base delle nostre osservazioni astrofisiche, ma che ad oggi non abbiamo ancora mai osservata.
Il progetto, ripreso e analizzato anche dalla rivista internazionale The European Physical Journal C, descrive le misure sperimentali effettuate per la prima volta con la colonna prototipo Seruci-0 dell’impianto di Aria relative alla distillazione criogenica isotopica dell’argon. L’impianto di Aria, progetto dell’INFN e dell’Università di Princeton, e con il supporto finanziario della Regione Autonoma della Sardegna, sarà costituito da una colonna di distillazione criogenica di 350 metri composta di 28 moduli identici al prototipo Seruci-0, ed è in fase di installazione in un pozzo a Seruci.
Poche ore prima dell’annuncio da parte dell’Istituto nazionale di fisica nucleare (INFN) del primo grande risultato raggiunto, i lavoratori di Fondazione Aria hanno diffuso una nota nella quale spiegano che «in data 4 maggio 2023, successivamente alla manifestazione dei Lavoratori di Fondazione Aria, è stata pubblicata la delibera di Giunta regionale approvata il 6 aprile scorso che autorizza la firma al rinnovo dell’Accordo Regione/INFN da parte del presidente Christian Solinas. Ad oggi nonostante ripetute sollecitazioni e interlocuzioni sindacali l’accordo di programma non è stato ancora firmato e non riusciamo a capire le motivazioni. Per tale motivo siamo di fronte alla paradossale situazione di un progetto finanziato dalla legge di Stabilità e bloccato dal vertice politico della Regione. La firma e l’attuazione di quell’Accordo consentirà a Fondazione Aria di procedere ai rinnovi dei contratti di lavoro e a sostenere la continuazione dei lavori del Progetto già programmati e gli interventi aggiuntivi necessari sulle pertinenze minerarie della Carbosulcis».
«Per questo motivo, se non sarà firmato l’Accordo di Programma tra Regione/INFN da parte del presidente Solinas per il Progetto già finanziato dalla legge di Stabilità e inspiegabilmente non ancora firmato dal Presidente – aggiungono -, i 19 lavoratori della Fondazione Aria impegnati nel progetto, il 30 giugno 2023 perderanno il lavoro perché non gli sarà rinnovato il contratto e i lavori saranno bloccati definitivamente perché i fondi non saranno più sufficienti per la prosecuzione dei lavori. Per tanto se in settimana non arriverà una soluzione al problema – concludono – saremo costretti venerdì 16 giugno 2023, nostro malgrado, a manifestare la nostra preoccupazione presso la Presidenza della Giunta regionale, non escludendo ulteriori manifestazioni se non si risolverà una volta per tute il problema. Auspichiamo una rapida e urgente soluzione da parte del presidente della Regione Sardegna.»