20 November, 2024
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«In un periodo come quello attuale, dove tutti stiamo condividendo il dramma provocato dal Covid-19, che nell’Isola conta allo stato attuale circa 800 contagiati e 40 deceduti, ci sembra opportuno fare una riflessione. Tutti da anni stiamo lamentando lo stato di salute della sanità sarda, indistintamente da tutte le parti. Tutti ci stiamo dicendo che dovrebbero essere fatti nuovi e cospicui investimenti. E allora, perché, ci chiediamo noi, in un momento come questo, il presidente Christian Solinas e la maggioranza che lo sostiene ha deciso di dare manforte alle strutture sanitarie private dell’isola, promuovendone ben 3 al ruolo di ospedale Covid: il Mater Olbia, il Policlinico Sassarese e la clinica Città di Quartu?»

E’ molto duro l’intervento del segretario regionale di Articolo UNO Luca Pizzuto, sulla gestione delle risorse regionali in campo sanitario.

«Non ci sono forse strutture pubbliche pronte ad esercitare lo stesso servizio? Siamo addirittura a conoscenza di reparti pubblici già pronti a partire per affrontare questa incredibile crisi aggiunge Luca Pizzuto. Gli ultimi provvedimenti della Regione confermano un’idea che noi abbiamo da tempo: il governatore della Regione ha in testa un progetto ben chiaro di privatizzazione della sanità, in parte già applicato da alcuni suoi colleghi di marchio leghista (vedi Lombardia e Veneto per esempio), rendendo sempre più costosa e gravosa ai cittadini sardi la possibilità di curarsi. Sappiamo che questo non è il tempo delle polemiche, ma sarebbe da ignavi far finta di niente e lasciar cadere le cose come se niente fosse.»

«Noi ci permettiamo di suggerire al Presidente di sostenere e promuovere le professionalità delle tante persone impegnate nelle strutture pubbliche, di investire tutte le risorse possibili nella sanità Pubblica, apprendo nuovi reparti nelle realtà già esistenti e sfruttando tutte le strutture esistenti comprese quelle periferiche. Non è tempo conflitti ma di operare tutti per una soluzione comuneconclude il segretario regionale di Articolo UNO -. Noi siamo pronti a prenderci le nostre responsabilità. Speriamo che lo sia anche il presidente Christian Solinas e la maggioranza consiliare.»

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Lo scorso 26 marzo la Giunta regionale ha pubblicato una delibera sul funzionamento dei Centri antiviolenza e delle Case di accoglienza durante l’emergenza Covid-19. Il documento stabilisce che gli accessi nei Centri antiviolenza dovranno essere contingentati, consentendo lo svolgimento di consulenze in sede solo nei casi di estrema urgenza, mentre le attività in loco delle sedi operative e degli sportelli dei Centri antiviolenza sono sospese.

Su questo tema è stata presentata oggi una mozione firmata dalle consigliere e dai consiglieri del gruppo dei Progressisti.

«È fondamentale che tutti gli sportelli d’ascolto e le sedi operative rimangano aperti, riorganizzando le loro attività nel rispetto degli standard sanitari necessari – scrivono i Progressisti – questa delibera è lacunosa e dannosa per la sicurezza delle donne vittime di violenza domestica, costrette, in queste settimane, ad una convivenza forzata con i loro aguzzini».

Come riferito dagli stessi Centri antiviolenza, nelle prime due settimane di marzo, le chiamate arrivate al numero verde 1522 sono diminuite di circa il 50%.

«Il dato è allarmante ed è evidente che le donne fatichino a inviare un messaggio di aiuto dalle loro abitazioni – dichiara Maria Laura Orrù, prima firmataria. – Esiste poi la delicatissima questione delle autocertificazioni. Le donne che riescono a uscire di casa, per chiedere aiuto, devono dichiarare il luogo in cui stanno andando e il motivo per cui si stanno allontanando dalla loro abitazione. Come possiamo pretendere da loro una cosa del genere? Non tutte lo vogliono fare, per paura di essere scoperte dal loro maltrattante o per timore che l’agente che effettua il controllo le possa conoscere, soprattutto nei piccoli comuni

Conclude Laura Caddeo, consigliera dei Progressisti: «Temiamo fortemente che siano molte le donne che, in questo momento di forzato isolamento, vivono in un clima di paura per se stesse e per i propri figli, spesso minori, per i quali la violenza assistita comporterà danni psicologici gravi e spesso insanabili».

I Progressisti chiedono chiarezza al presidente Christian Solinas ed alla commissione regionale per le Pari opportunità, su una posizione che è difforme e più restrittiva rispetto alla normativa nazionale.

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L’allarme è suonato da tempo e gli interventi possibili per evitare la paralisi hanno le ore contate. Il sistema formativo professionale, in particolare le Agenzie formative accreditate in Sardegna, è in grave affanno in seguito alla diffusione epidemiologica da Covid-19. Dai banchi dell’opposizione è arrivata una richiesta di intervento urgente indirizzata al presidente Christian Solinas, che mette in risalto la criticità della situazione.

«E’ importante sottolineare come la sospensione di tutte le attività in affidamento al sistema della formazione professionale, in questo contesto di complessa emergenza per la Regione, ha determinato l’interruzione di tutte le attività formative, con conseguenti ripercussioni sulle relazioni educative tra i giovani utenti dei corsi professionali e i docentiscrivono i consiglieri del Partito democratico, primo firmatario Gianfranco Ganau, in una lettera rivolta al presidente Christian Solinas -. Inoltre, il blocco delle attività crea un grave danno economico per le Agenzie formative, in quanto ciò non consente alle stesse di poter rendicontare i costi fissi dei progetti in essere al momento della sospensione, aggiungendosi alle difficoltà già esistenti sia di carattere finanziario, quali il ritardo delle liquidazioni da parte dell’amministrazione regionale, sia di carenza nella programmazione delle attività di formazione destinate a soddisfare al fabbisogno formativo individuato nel territorio isolano.»

La soluzione individuata dal gruppo Pd, per non compromettere il conseguimento degli obiettivi del progetto formativo sardo, è quella di procedere con urgenza all’erogazione del servizio attivando tutte le misure necessarie per l’avvio della formazione a distanza. Ma non solo: al fine di garantire la piena operatività delle Agenzie formative accreditate e consentire che le stesse possano assicurare il loro importante ruolo in questo momento di emergenza, i consiglieri del Partito democratico chiedono al presidente Christian Solinas che «l’Amministrazione regionale si adoperi, al pari di quanto sta avvenendo per le aziende di altri settori produttivi, per individuare tutte le soluzioni organizzative e procedurali, in modo da non indebolire la capacità del sistema di formazione professionale e delle politiche attive del lavoro in Sardegna di sostenere adeguatamente gli investimenti immateriali strategici nel capitale umano necessari a superare la fase di crisi che la regione sta attraversando».

Per il momento, però, dalla Regione non è arrivato un riscontro adeguato alla drammaticità della situazione del settore e alle proposte presentate dalle associazioni rappresentative delle Agenzie formative. «E’ importante invece che, data la rilevanza sociale, culturale ed economica della funzione svolta dalle Agenzie, la Regione si faccia carico di sostenere il ruolo della formazione, ancora di più in un momento così difficile per la Sardegna e per il mondo del lavoro in generale», concludono i consiglieri regionali del Partito democratico.

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I cittadini di Carbonia come stanno vivendo l’emergenza sanitaria legata al Covid-19? E’ una domanda che si pongono in tanti e se la sono posta anche i promotori del gruppo Facebook Carbonia.net – Una miniera di notizie, che hanno predisposto un questionario per conoscere come i lettori del loro gruppo stanno vivendo l’emergenza, ovviamente condividendolo nei loro social, ovvero sul primo gruppo Facebook di Carbonia e sulla loro pagina ufficiale.

Il questionario era composto da 10 domande e, pur subendo le criticità dovute alla rappresentatività del campione (numero di partecipanti all’indagine e mezzo comunicativo utilizzato), i risultati emersi potrebbero offrire utili informazioni all’Amministrazione comunale nel predisporre le azioni utili a supportare i propri cittadini in questo difficile momento.
L’articolo con i risultati ed il report da scaricare si trovano a questo indirizzo: https://www.carbonia.net/paure-e-consigli-comuni-i-risultati-del-questionario-sul-coronavirus/

Osservatorio Permanente Emergenza Coronavirus Carbonia.net

Carbonia

Emergenza Coronavirus

Osservatorio continuativo

Report 1

Carbonia 29 marzo 2020

Scheda Metodologica

Metodologia: Indagine quantitativa campionaria continuativa

Metodo di raccolta dati: on-line (Google Forms)

Numerosità campionaria: 279 casi

Periodo di rilevazione: dal 26 al 29 marzo 2020

Indagine condotta dal portale Carbonia.net

Osservatorio Permanente Emergenza Coronavirus Carbonia.net

Composizione del Campione

Genere:

Maschio 77

Femmina 202

Età:

18-24 anni 9

25-34 anni 54

35-44 anni 86

45-54 anni 67

55-64 anni 42

65 anni e oltre 19

Altro 2

Abitazione:

Carbonia 220

Cortoghiana 11

Is Gannaus 10

Bacu Abis 7

Barbusi 7

Serbariu 3

Altre frazioni/zone di  Carbonia 7

Altro Comune 14

Quanto sei preoccupato dell’emergenza Coronavirus?

La maggioranza del campione analizzato dall’indagine risulta essere preoccupato dall’emergenza Covid-19.

– 84% chi è preoccupato o seriamente preoccupato;

– 14% di chi è moderatamente preoccupato;

– 2% è la percentuale di chi è poco o per nulla preoccupato.

Cosa ti preoccupa di più di questa emergenza?

Diverse sono state le risposte a questa domanda aperta, ma quelle riscontrate con maggiore frequenza sono legate alla preoccupazione per la salute propria o dei propri cari e le conseguenze economiche.

Di seguito l’elenco completo:

– 39% è preoccupato per la salute propria o dei propri cari;

– 20% è preoccupato per il lavoro e il sostentamento economico;

– 12% è preoccupato per la sostenibilità del sistema sanitario regionale;

– 9% è preoccupato per la durata e l’incertezza;

– 5% è preoccupato per l’irresponsabilità degli altri;

– 3% è preoccupato per le restrizioni imposte;

– 2% ha sfiducia nelle istituzioni;

– 10% ha altro tipo di preoccupazione.

Quanto sei d’accordo con le restrizioni imposte a livello nazionale?

Le percentuali sul grado di accordo con le restrizioni imposte a livello nazionale sembrano riflettere quelle sul grado di preoccupazione per la pandemia in corso.

Infatti:

– 81% è d’accordo o molto d’accordo;

– 13% è moderatamente d’accordo;

– 1% è la percentuale di chi è poco o per nulla d’accordo.

Come pensi che il Sindaco del tuo Comune stia affrontando l’emergenza?

Il giudizio positivo sull’operato del proprio Sindaco predominante tra le risposte del campione intervistato.

– 41% ritiene che il Sindaco stia affrontando bene o molto bene l’emergenza.

– 34% ritiene che il Sindaco stia affrontando moderatamente bene

l’emergenza;

– 25% ritiene che il Sindaco non stia affrontando bene l’emergenza;

Suggerimenti verso l’Amministrazione comunale riguardo l’emergenza

Circa un terzo degli intervistati non ha suggerimenti da dare all’Amministrazione comunale o ha espresso suggerimenti isolati. Maggiori controlli e restrizioni, presenza più assidua e più informazione sono stati i suggerimenti più frequenti.

– 31% consiglia più controlli e maggiori restrizioni

– 16% consiglia maggiore informazione e presenza

– 7% consiglia la sanificazione delle strade

– 3% consiglia di distribuire dispositivi di protezione alla popolazione

– 2% consiglia le dimissioni

– 34% ha lasciato altri consigli/non ha consigli

Come pensi che il presidente della Regione Sardegna stia affrontando l’emergenza?

Diverso invece il giudizio del campione riguardo l’operato del Presidente della Regione Sardegna. Più della metà degli intervistati ritiene che Christian Solinas stia affrontando poco o per niente bene l’emergenza.

– 56% ritiene che Solinas non stia affrontando bene l’emergenza;

– 22% ritiene Solinas stia affrontando moderatamente bene l’emergenza;

– 22% ritiene Solinas stia affrontando bene o molto bene l’emergenza.

Suggerimenti verso il presidente Solinas riguardo l’emergenza

Gli intervistati hanno dato un maggior numero di consigli al presidente Christian Solinas, coerentemente al livello di gradimento inferiore riservato al presidente Solinas e al suo operato rispetto al Sindaco del proprio Comune.

– 19% consiglia le dimissioni;

– 12% consiglia maggiori restrizioni;

– 12% consiglia più DIP distribuiti tra gli operatori della Sanità;

– 9% consiglia di bloccare gli ingressi nell’isola;

– 8% ritiene che avrebbe dovuto agire prima;

– 7% consiglia una maggiore presenza;

– 4% consiglia di interpellare maggiormente gli esperti in materia;

– 4% consiglia maggiori aiuti economici;

– 3% consiglia di chiedere le dimissioni dell’Assessore alla Sanità;

– 2% consiglia di effettuare un numero maggiore di tamponi;

– 20% ha lasciato altri consigli/non ha consigli

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«La Regione dà una prima risposta concreta a tutte le imprese aventi diritto ad accedere alla cassa integrazione in deroga per l’emergenza Covid-19.»

Lo ha dichiarato l’assessore regionale del Lavoro, Formazione e Cooperazione Sociale, Alessandra Zedda, comunicando che domani 3 aprile sarà pubblicato, su www.sardegnalavoro.it, l’avviso contenente le specifiche per la presentazione, da parte dei datori di lavoro o loro delegati, delle domande per l’attivazione della cassa integrazione in deroga, il cui invio potrà essere effettuato per via telematica a partire dalle ore 9.00 del giorno mercoledì 8 aprile 2020.

«La Regione sta agendo tempestivamente per tutelare lavoratori e imprese e siamo consapevoli che questa è una fase emergenziale che richiede interventi immediati ha spiegato l’assessore regionale del Lavoro -. A seguito della sottoscrizione dell’accordo quadro del 26 marzo 2020, tra il presidente della Regione, Christian Solinas, l’assessore del Lavoro, le associazioni sindacali e datoriali, tutti i datori di lavoro del settore privato aventi unità produttive o operative di qualsiasi dimensione situate in Sardegna, a partire da mercoledì prossimo, potranno chiedere il trattamento di integrazione salariale in deroga (CIGD) per i propri dipendenti a cui sia stata totalmente sospesa o ridotta parzialmente la prestazione lavorativa a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19.»

«Abbiamo deciso di pubblicare l’Avviso con qualche giorno di anticipo rispetto all’otto di aprile – data dalla quale sarà possibile trasmettere le domande – al fine di consentire a tutti di conoscere le modalità di presentazione delle istanze sulla piattaforma regionale dedicata alla CIGD ‘Emergenza Covid-19’. Per prevenire un potenziale intasamento del sistema informaticoha concluso l’assessore Alessandra Zeddasarà consentito il recupero delle vecchie anagrafiche per tutti coloro che le avessero già caricate sulla piattaforma SIL dedicata alla CIGD 2016.»

La CIGD può essere riconosciuta retroattivamente a decorrere dal 23 febbraio 2020 a tutti i lavoratori subordinati, in qualsiasi forma contrattuale, già in forza alla medesima data, indipendentemente dall’anzianità di effettivo lavoro maturata presso le aziende richiedenti il trattamento.

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I consiglieri del gruppi di LeU Sardigna, Daniele Secondo Cocco ed Eugenio Lai, hanno chiesto stamane al presidente della Regione, Christian Solinas, l’introduzione del reddito di emergenza, strumento ritenuto indispensabile, per dare risposte ai tantissimi sardi che in questo momento sono in gravissima difficoltà per la crisi economica, acuita dall’emergenza sanitaria. A tal fine, propongono lo stanziamento di almeno 100 milioni di euro.

Vediamo un breve intervento del capogruppo di LeU Sardigna, Daniele Secondo Cocco.

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«La collaborazione da parte della sanità militare con la Regione Sardegna prosegue con l’invio di medici e infermieri della Difesa a supporto delle strutture sanitarie di Sassari ed Olbia. Ho comunicato sia al prefetto Maria Luisa D’Alessandro sia all’assessore Mario Nieddu che, come da loro richiesta, la Difesa ha disposto l’invio di medici ed infermieri in supporto ai colleghi del Servizio Sanitario Nazionale che operano nel Nord Sardegna. In particolare, 2 medici e 4 infermieri andranno presso le case di cura di Sassari, mentre altri 3 medici e 8 infermieri collaboreranno con le autorità sanitarie per aiutare la piena funzionalità del Mater Olbia, individuato quale Covid-19 hospital per il Nord Sardegna.»

Lo rende noto il sottosegretario di Stato della Difesa, Giulio Calvisi.

«L’invio di medici e infermieri presso le strutture sanitarie di Sassari e Olbia è, quindi, un ulteriore sostegno che la Difesa mette in campo a favore dei cittadini e che segue le attività dello scorso 25 marzo, nell’ambito delle quali un team sanitario del Policlinico Militare Celio ha svolto un’attività di campionamento per la ricerca del nuovo Coronavirus in strutture residenziali assistite del sassarese e già interessate da focolai di epidemia – aggiunge Giulio Calvisi -. Il personale sanitario impiegato avrà al seguito propri DPI, per non gravare sulle scorte disponibili degli operatori sanitari locali.»

Il dispiegamento di risorse che la Difesa sta mettendo in campo per fronteggiare la crisi della pandemia, coinvolge non solo i nostri medici e infermieri. Nei giorni scorsi, per velocizzare la distribuzione di materiali sanitari, equipaggi dell’Aviazione dell’Esercito, della Guardia Costiera e dell’Aeronautica hanno trasportato, per conto della Protezione Civile, indumenti e materiali di protezione al Covid-19 presso le città di Cagliari, Catania, Venezia, Milano, Torino, Trento, Bolzano, Verona, Bari, Lamezia Terme e Palermo.

«Queste attività confermano ulteriormente l’impegno e l’elevata professionalità delle nostre Forze Armate, impegnate senza sosta a dare il loro prezioso contributo al Paese in un momento così drammatico e doloroso»conclude Giulio Calvisi.

La Banca d’Italia ha donato 2 milioni di euro alla Regione Sarda per sostenere le attività in corso per l’emergenza Covid-19. Lo ha comunicato stasera il governatore Ignazio Visco al presidente Christian Solinas, con una lettera.
«Ringrazio il governatore Ignazio Visco per la sensibilità dimostrata nei confronti della Sardegna. Si trattaha detto il presidente Christian Solinas -, di un gesto significativo di solidarietà e vicinanza al popolo sardo. Un ringraziamento doveroso va anche al Cavaliere del Lavoro Franco Argiolas, componente il Consiglio Superiore di Banca d’Italia da 9 anni, prestigioso imprenditore nel settore vitivinicolo, che si è fatto promotore dell’iniziativa presso l’Istituto bancario di Via Nazionale.»
Rimarca il valore dell’iniziativa anche l’assessore dell’Ambiente Gianni Lampis, che coordina su delega del Presidente le attività di Protezione civile. «E’ un aiuto importantesottolinea l’assessore dell’Ambiente -, che ci consente di potenziare tutte le attività che in questa emergenza i nostri uomini e i volontari stanno mettendo in campo per garantire aiuto e sicurezza ai cittadini.»

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La Giunta regionale ha approvato il piano di misure economico-sociali per fronteggiare l’emergenza, da portare al confronto con i capigruppo di tutte le forze politiche del Consiglio regionale, secondo il percorso di condivisione concordato nei giorni scorsi.

Lo ha comunicato il presidente Christian Solinas, aprendo il consueto appuntamento serale con i giornalisti sardi.
«Un’importante misura che deve garantire l’erogazione immediata di liquidita’ per famiglie e imprese sarde, duramente provate dalla paralisi di molte attività economiche, ha detto il Presidente. Abbiamo raggiunto un’intesa con tutti i capigruppo; sarà, dunque, un provvedimento ampiamente condiviso a seguito di un ulteriore confronto in programma nelle prossime 48 ore, per accogliere ulteriori suggerimenti e contributi, nella determinazione di approvarlo in Consiglio in tempi strettissimi.» 
Il presidente Christian Solinas ha inoltre annunciato importanti novità sull’approvvigionamento delle attrezzature medicali. Con la collaborazione preziosa dei Vigili del Fuoco è stata ricevuta all’aeroporto di Elmas la fornitura dei primi 10mila kit rapidi per la verifica ematologica sul Coronavirus (che si aggiungono ai 1.000 arrivati nei giorni scorsi) per il personale e gli ospiti delle strutture sanitarie.
La Regione ha inoltre ricevuto una prima parte delle altre forniture acquistate: si tratta di 100mila mascherine FFP2, un primo lotto in attesa della consegna del restante materiale, ulteriori 900mila pezzi FFp2, che sarà recapitato il 4 aprile. Sono in arrivo 1 milione di mascherine chirurgiche e 1 milione di FFP3, che copriranno un fabbisogno calcolato in oltre 30mila mascherine al giorno solo per il personale medico e sanitario.

«La struttura regionaleha sottolineato il presidente della Regione è al lavoro per la distribuzione di tutti i materiali, ai quali si aggiungono i proventi di varie donazioni e forniture della protezione Civile Nazionale. Un carico e’ arrivato la notte scorsa con un volo militare ed e’ stato raccolto dagli uomini della Brigata Sassari. Una volta soddisfatto il fabbisogno delle strutture ospedaliere, il materiale sarà messo a disposizione delle Forze dell’Ordine e delle organizzazioni di volontariato, che stanno continuando a prestare quotidianamente la loro preziosa opera su tutto il territorioha concluso Christian Solinas -, in attesa di una distribuzione capillarizzata che coinvolgerà l’intera popolazione.»

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Un appello alla coesione e all’unità di intenti di tutte le forze politiche di maggioranza e opposizione, delle organizzazioni sindacali e datoriali, per combattere l’emergenza non solo sul fronte sanitario, ma anche su quello economico sociale e del lavoro. Così il presidente della Regione, Christian Solinas, si è rivolto ai capigruppo in Consiglio regionale, con i quali si è riunito in videoconferenza nel pomeriggio.
E’ stato lo stesso presidente Christian Solinas, aprendo il consueto punto-stampa della sera, a comunicare ai giornalisti il contenuto del suo intervento in conferenza dei capigruppo.
«Occorre mettere in campoha detto Christian Solinas -, misure che assicurino liquidità in tempi brevissimi ai cittadini e alle imprese, per dare risposta a questa grande emergenza che si sta manifestando in interi e vasti settori dell’economia e della società sarda. Autonomi, stagionali, artigiani commercianti, partite iva che non possono sviluppare attività e reddito, oggi necessitano di un sostegno immediato e dignitoso per garantire sostentamento alle proprie famiglie. Questa è l’emergenza nell’emergenza e non può attendere, esattamente come quella sanitaria.»
«Servirà mettere in campo un piano straordinario per rilanciare tutti i settori economico produttivi appena si concluderà questa fase di restrizioni ed investire almeno un miliardo di euro nel sistema Sardegna – ha aggiunto il presidente della Regione -, per attuare misure integrative rispetto a quelle già individuate ed alimentare la crescita. Dovremo lavorare tutti insieme per essere pronti a riprendere le quote di mercato delle nostre aziende o le conseguenze saranno devastanti. Abbiamo sottoscritto un Accordo Quadro di livello ed avanzato da attuare per quanto concerne la cassa integrazione in deroga con la massima urgenza e con procedure semplici e snelle.»
«Su questi punti essenzialiha rimarcato Christian Solinasho chiesto alla classe dirigente della Sardegna di fare fronte comune: le emergenze non hanno colore politico e non devono essere terreno di scontro. Il popolo sardo ci giudicherà sulla base della nostra capacità di trovare, oggi, unità di intenti e mettere in campo soluzioni condivise e adeguate. Ringrazio i capigruppo per il clima costruttivo dimostrato oggi, che ha consentito di iniziare un percorso.»
«Entro 48 ore la Giuntaha concluso il presidente Christian Solinas -, presenterà una serie di provvedimenti destinati al sostegno dei settori economici e sociali, che affiancheranno l’impegno quotidiano dell’intera macchina regionale sul fronte dell’emergenza sanitaria.»