4 January, 2025
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Il presidente della Regione Christian Solinas ha emesso nella giornata odierna a seguito dell’emergenza relativa al virus Covid-19 un’ordinanza che riguarda, all’art. 1, «tutti gli individui che hanno fatto ingresso in Sardegna da oggi, provenienti dalla Regione Lombardia e dalle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Padova, Treviso, Venezia, che hanno obbligo:

  • di comunicare tale circostanza al proprio medico di medicina generale ovvero al pediatra di libera scelta o all’operatore di sanità pubblica del servizio di sanità pubblica territorialmente competente;
  • di osservare la permanenza domiciliare con isolamento fiduciario, mantenendo lo stato di isolamento per 14 giorni;
  • di osservare il divieto di spostamenti e viaggi;
  • di rimanere raggiungibile per ogni eventuale attività di sorveglianza; in caso di comparsa di sintomi, di avvertire immediatamente il medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta o l’operatore di sanità pubblica territorialmente competente per ogni conseguente determinazione»

«Art. 2. Nei porti e negli aeroporti della Sardegna i passeggeri provenienti dalle zone di cui all’art. 1, sono tenuti a dichiarare al personale addetto ai controlli attivati dalla Regione Sardegna il domicilio nel quale osserveranno l’isolamento fiduciario per 14 giorni ed un recapito di reperibilità, mediante compilazione dell’apposito modulo allegato alla presente ordinanza sotto la lettera “A” per farne parte integrante e sostanziale.

La mancata osservanza degli obblighi previsti dall’ordinanza è sanzionata come per legge (art. 650 c.p. salvo che il fatto non costituisca più grave reato).

I prefetti territorialmente competenti assicurano l’esecuzione delle misure disposte con la presente ordinanza.»

Ordinanza del presidente Christian Solinas

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«Il confronto con le parti sociali e la ricerca dell’unità è fondamentale per attivare una risposta unitaria ed efficace all’emergenza occupazionale, economica e sanitaria. Il presidente della Regione, Christian Solinas, non taccia sulla richiesta del Sindacato e sullo stesso invito del presidente della Repubblica ad un’unità di intenti.»

Lo scrive, in una nota, Gavino Carta, segretario generale della CISL Sardegna.

«Il messaggio del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sulla necessità inderogabile di uno sforzo comune e di unità d’intenti, per meglio rispondere ai problemi posti dall’emergenza coronavirus, e alle conseguenze nefaste sull’economia e sulla intera società del Paese – aggiunge Gavino Carta -, deve essere immediatamente accolto dalla Regione Sardegna, e in primo luogo dal suo presidente, Christian Solinas, al quale rinnoviamo, ancora una volta, l’urgenza di un immediato incontro per affrontare e decidere, ciascuno per le proprie funzioni e responsabilità, su una comune strategia, di breve e lungo periodo, sulle emergenze sanitarie, sugli atti necessari a governare l’impatto dei provvedimenti varati a livello nazionale, sui drammatici problemi del lavoro e delle crisi aziendali e produttive, sulle questione insolute dei trasporti e della insularità, dell’energia, dell’industria e dell’ambiente, della formazione e delle politiche attive del lavoro, in primo luogo.»

«Sono le stesse drammatiche condizioni del mondo del lavoro e dei problemi strutturali dell’Isola che necessitano, per essere meglio affrontate e risolte, di risposte immediate e tempestive, da inserire in una strategia che non può non partire dalla manovra economica e finanziaria per il 2020 e dai provvedimenti straordinari utili ad affrontare le conseguenze dell’emergenza sanitaria, e ormai anche economica e produttiva. Tutti aspetti che debbono vedere l’immediato coinvolgimento delle rappresentanze economiche e sociali, così come da qualche settimana sta già facendo il Governo nazionale, e che ancora aspettiamo di vedere dalla Giunta regionale – rimarca Gavino Carta -. La crisi del mercato del lavoro isolano, le vertenze aziendali che la Regione deve gestire con migliore protagonismo (Air Italy ed altre), gli effetti nefasti del lungo esercizio provvisorio, i pagamenti e la spesa della Regione in forte ritardo soprattutto sui Fondi europei, le riforme di settore da costruire e avviare, sono tutte emergenze che, sommandosi a quella sanitaria, necessitano della massima unità e del coinvolgimento di chi rappresenta i lavoratori e le imprese della Sardegna.»

«Il senso di responsabilità del sindacato ha per ora portato a evitare una forte contrapposizione con la massima istituzione di rappresentanza della Regione, proprio per la dimensione delle emergenze in atto e per la ricerca di una unità che anche in Sardegna deve essere messa in campo. Al presidente della Regione chiediamo ancora una volta di rompere subito gli indugi e di convocare con urgenza il Sindacato, che ha già formulato una precisa richiesta di incontro e che non ha avuto però risposta. Un comportamento che non ha precedenti nella storia dei rapporti tra Sindacato e Regione – conclude il segretario generale della CISL Sardegna -, neppure in momenti di aspro e duro confronto che hanno portato a scioperi e manifestazioni per il merito non condiviso dei provvedimenti, ma mai per il rifiuto di pervenire a un confronto con le rappresentanze sociali.»

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La consigliera regionale Carla Cuccu (M5S) ha presentato un’interrogazione al presidente della Regione, Christian Solinas, ed all’assessore all’ Igiene e Sanità, Mario Nieddu, riguardo le intenzioni dell’amministrazione in merito alle procedure concorsuali riservate al personale non dirigenziale, in modo da superare il precariato nelle pubbliche amministrazioni.

«Reputo possa essere una scelta giusta ed importante quella di indire dei concorsi riservati al personale non dirigenziale, in numero non superiore al 50% dei posti disponibili, che chiaramente risultino possedere determinate caratteristiche – spiega Carla Cuccu –. Per risultare idonei il candidato deve risultare titolare di un contratto di lavoro flessibile presso l’amministrazione che bandisce il concorso. In più, deve aver maturato, alla data del 31 dicembre 2017, almeno tre anni di contratto, anche non continuativi ma svolti negli ultimi otto anni, ovviamente presso l’amministrazione che il concorso lo ha bandito. Questa operazione è pensata per incidere sul superamento del precariato e sulla valorizzazione della professionalità acquisita dal personale con rapporto di lavoro a tempo determinato.»

«Visto che – aggiunge Carla Cuccu – da quanto emerge dalle conclusioni del direttore generale dell’Azienda ospedaliera Brotzu, sono complessivamente trenta le persone in possesso dei requisiti adatti (tra l’altro ognuno con le sue specificità). Visto che si è appresa la notizia che le procedure concorsuali riservate al personale in oggetto, da stabilizzare con rapporto di lavoro a tempo indeterminato, parrebbero a tutt’oggi non essere state bandite. Ritenuto necessario ed urgente provvedere in merito all’assunzione di personale sanitario nelle strutture ospedaliere che ne sono prive, chiedo – conclude Carla Cuccu – di conoscere le posizioni in merito dell’amministrazione regionale, di sapere il termine entro il quale tali procedure si concluderanno e per quali qualifiche professionali ed infine se non ritengano di dover provvedere quanto prima anche alla luce dell’emergenza sanitaria Coronavirus

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Il presidente Tarcisio Agus ha inviato una nota all’assessore regionale dell’Ambiente, Gianni Lampis, e al presidente della Regione, Christian Solinas, nella quale conferma la ricandidatura del Parco Geominerario al Geopark Unesco.

«Gent.mo assessore Gianni Lampis – scrive Tarcisio Agus – il Consiglio direttivo del Parco, nella seduta dell’8 novembre 2019, con la deliberazione n. 40, ripropone la ricandidatura nella rete dei Geoparks Unesco, oltre che avviare il percorso per le candidature nelle liste mondiali del patrimonio materiale ed immateriale UNESCO, delle aree minerarie della Sardegna. Nello specifico della ricandidatura nella Rete mondiale dei Geopark Unesco, l’iter prevede che entro il primo luglio di quest’anno venga inviata una nota di comunicazione e, a seguire, la domanda di ricandidatura. Il documento che ci permette di capire le ragioni dell’esclusione e, di una possibile ricandidatura, è senza dubbio la relazione delle ispettrici, che si allega in copia, dalla quale possiamo trarre un percorso possibile.»

«In particolare – aggiunge Tarcisio Agus – vorrei ricordare la constatazione sulla gestione, che mi pare piuttosto esplicita:

Per il funzionamento di un così grande geoparco con 1,6 milioni di persone e 86 comuni questa costellazione non è accettabile in quanto organizzazione attrezzata adeguata. I comuni e la regione sono convinti del valore di UGGp Sardegna. Dovrebbero assumersi maggiori responsabilità e esaminare le possibilità di aumentare il sostegno strutturale, finanziario e delle risorse umane per la gestione di UGGp Sardegna.

Così pure mi pare significativa tutta la parte F. Discussione, ed in particolare i capoversi 1 e 2 delle Principali raccomandazioni:

1. “Creare una forte rete attiva alla quale partecipano tutti i comuni, il governo regionale della Sardegna, le università, le organizzazioni turistiche ed altre organizzazioni importanti per lo sviluppo del Geoparco”.

2. “Sviluppare un’organizzazione funzionante per il Geoparco che disponga di risorse e capacità finanziarie e umane sufficienti per implementare e realizzare le misure necessarie. Tenendo conto delle dimensioni del Geoparco e dei compiti di un geoparco come descritto nelle linee guida dell’UGGP”.

Per far sì che la Sardegna possa essere accolta e riconosciuta come l’area “Unesco” più vasta d’Europa e tra le più significative al mondo, non è sufficiente, come più volte sottolineato anche nella relazione delle ispettrici, che a farsene carico sia solo ed esclusivamente il Parco Geominerario. La “Sardinia UNESCO Global Geopark” potrebbe essere, senza ombra di dubbio il brand del futuro, in termini di visibilità nazionale ed internazionale, nonché di promozione turistica ed economica, se ci crediamo, prima di tutto, noi sardi.

Ritengo che, questa iniziativa, con la Presidenza della Regione e la partecipazione degli assessorati più coinvolti, come l’Industria, il Turismo e la Pubblica Istruzione, nonché delle Università isolane, con il coordinamento del suo Assessorato apre una nuova e straordinaria prospettiva. Allora mi chiedo, perché non riuniamo tutti i Parchi nazionali e regionali dell’isola in un progetto condiviso ed unitario? Già la dislocazione territoriale dei parchi nell’isola, compreso il Geominerario, coprono l’intero territorio isolano e tutti attuano azioni e compiti che rientrano pienamente nelle linee guida dell’Unesco Global Geopark.

Potremmo costituire un robusto coordinamento di gestione, anche in risposta alla sottolineatura rimarcata nella relazione, ove si ribadisce che:

“Il programma UNESCO Geoscience and Geoparcos richiede membri forti e di alta qualità nel seguire la filosofia e i criteri definiti negli statuti e nelle linee guida”.

Nonché ribaltare la proposta di non dare una carta verde:

“Data la situazione in cui sono stati compiuti progressi insufficienti sulle raccomandazioni dell’ultima valutazione e sul fatto che non esiste un territorio unificato con un’identità comune, nessun approccio strategico sull’unificazione o la creazione di un’identità comune e un’organizzazione assolutamente non adeguatamente equipaggiata per quanto riguarda le risorse umane, entrambi i rivalidatori non vedono alcuna possibilità di consigliare al Consiglio UGGp l’assegnazione di una carta verde”.

Sono certo che questa sfida può esser vinta, se riusciamo a coordinare tutte le azioni che normalmente i parchi isolani attuano con i propri programmi, credo che basterebbe solo questo per ribaltare la proposta che ci ha privato del cartellino verde.

Un primo approccio è quello di un incontro da Lei promosso – entro la fine del mese di marzo – del Consorzio del Parco Geominerario con i Parchi regionali, i Parchi nazionali e le Aree Marine Protette della Sardegna sulla quale lavorare assieme.

Certo che voglia valutare la suddetta riflessione – conclude Tarcisio Agus –, nell’attesa porgo cordiali saluti.»

                                                                                                    

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«Ripristinare con urgenza l’ex struttura sanitaria di terapia intensiva del Presidio Ospedaliero Santa Barbara di Iglesias. La Sardegna deve essere pronta ad affrontare un eventuale emergenza.» Lo scrive, in una nota, Carla Cuccu, consigliera regionale del M5S, in un’interrogazione al presidente della Regione, Christian Solinas, ed all’assessore dell’Igiene e sanità, Mario Nieddu.
«Per fronteggiare l’emergenza Coronavirus – spiega Carla Cuccu – il ministero della Salute ha disposto di aumentare del 50% i posti letto nelle terapie intensive degli ospedali di tutta Italia. I locali dell’ex terapia intensiva del Santa Barbara sono ad oggi inutilizzati, in seguito al trasferimento della struttura sanitaria di terapia intensiva proprio dal Santa Barbara al Presidio Ospedaliero CTO di Iglesias.»
«Questa struttura – aggiunge Carla Cuccu – è dotata di macchinari necessari e quindi risulterebbe idonea e pronta ad assistere adeguatamente tutti coloro che ne necessitano, in caso di contagio da Coronavirus. Inoltre, è baricentrico e facilmente raggiungibile dalle zone periferiche, essendo perfettamente collegato. In più, potrebbe fungere da centro di riferimento e/o smistamento qualora sopraggiungessero emergenze da altre zone della Sardegna evitando il sovraffollamento.»
«Ritengo opportuno, proprio come il sindaco e l’assessore delle Politiche sociali del comune di Iglesias – conclude Carla Cuccu –, mobilitarci per ripristinare i locali dell’ex terapia intensiva dell’ospedale Santa Barbara, per garantire un servizio efficiente in caso di emergenza.»

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«Vogliamo dare risposte concrete alle richieste di infrastrutture che arrivano dalle aree più colpite dalla crisi, contrastando fattori di svantaggio territoriale con interventi che favoriscano nuovi processi di sviluppo e il conseguente potenziamento dell’occupazione.»
Lo ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas, commentando la pubblicazione del bando, da parte dell’assessorato regionale dell’Industria, relativo alle sovvenzioni per la realizzazione di opere infrastrutturali nelle aree di crisi delle province di Sassari, Nuoro ed Ogliastra.

«Stiamo lavorando per assicurare una prospettiva di crescita all’interno di quei territori strutturalmente svantaggiati o al centro di criticità che limitano la competitività degli insediamenti produttivi e delle aziende – ha osservato il presidente -. Le risorse che saranno impiegate per finanziare questo programma ammontano a 7 milioni e 710mila euro. Sono destinatari di tale intervento le amministrazioni comunali, le associazioni di Comuni, le Unioni di Comuni e i Consorzi Industriali Provinciali.»

«Il bando per le aree di crisi rappresenta il primo passo verso la riattivazione di tutte quelle opere necessarie a rendere le aree industriali di nuovo competitive sul mercato. È necessario che le imprese siano messe nelle condizioni di operare con le stesse opportunità di quelle che si trovano in territori dotate di infrastrutture adeguate – ha spiegato l’assessore regionale dell’Industria, Anita Pili -. Il nostro impegno è focalizzato sull’estensione di ulteriori risorse alle altre aree di crisi della nostra Isola.»

Sono ammessi alle sovvenzioni regionali le manutenzioni straordinarie e la messa in sicurezza di opere pubbliche e infrastrutture già esistenti, il completamento di opere pubbliche già realizzate, la bonifica e il recupero di insediamenti produttivi abbandonati o dismessi e la realizzazione (ex novo) di opere pubbliche e infrastrutture di interesse comunale o sovracomunale.

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«Sono al lavoro con la Giunta per predisporre in tempi rapidi nuovi provvedimenti a sostegno del tessuto economico e imprenditoriale sardo. L’azione della Giunta non si ferma qui.»
Lo ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas, dopo il via libera del Consiglio regionale alle due proposte di legge per fronteggiare l’emergenza Coronavirus, entrambe nate su iniziativa della Giunta, che prevedono interventi di sostegno alle imprese del settore turistico e disposizioni urgenti contro la diffusione del virus. «Nuovi provvedimenti – ha aggiunto il presidente Christian Solinas – arriveranno nei prossimi giorni per sostenere le imprese e i lavoratori che rischiano di pagare il prezzo più alto di questa situazione di incertezza globale».

«Dopo aver avviato la prima fase, quella del governo delle emergenze, che ha portato Protezione civile e Unità di crisi a stabilire protocolli e percorsi per tutelare la salute dei sardi, abbiamo deciso – ha rimarcato il Presidente – di tutelare il nostro sistema economico e produttivo con misure concrete per il turismo, soprattutto per quelle aziende che si stavano preparando ad assumere lavoratori per affrontare la stagione e si trovano purtroppo a fronteggiare un’ondata di cancellazioni e una contrazione violenta degli arrivi. Con i provvedimenti approvati oggi veniamo incontro a tutte le imprese del comparto con interventi che incidono sul costo del lavoro e danno flessibilità, e stiamo studiando un fondo di rotazione per concedere un’anticipazione di liquidità che si potrà poi restituire nell’arco di un quinquennio con un tasso particolarmente agevolato.»

«La Regione è impegnata senza sosta, grazie all’impegno di tutte le sue articolazioni, per tutelare la salute dei cittadini sardi, sia con la prevenzione sia, laddove i casi si verifichino, con un’adeguata risposta sanitaria. Il mio ringraziamento va prima di tutto ai tanti che sono impegnati, della struttura regionale e dei volontari, delle tante associazioni che in questi giorni stanno lavorando con grande generosità per garantire tutto questo. Siamo un popolo generoso e solidale. Sono sicuro – ha concluso Christian Solinas – che supereremo questo momento di difficoltà, e che dimostreremo di essere tutti impegnati in un’unità di intenti per poter garantire una serena via d’uscita da questa emergenza.»

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È risultato negativo al Coronavirus il test eseguito sulla paziente ricoverata all’ospedale Brotzu per una polmonite. Immediata la mobilitazione nel nosocomio di Cagliari per l’attivazione dei protocolli di sicurezza in via precauzionale. «Una risposta adeguata del nostro sistema sanitario – afferma il presidente della Regione, Christian Solinas l’attenzione è massima e stiamo applicando tutte le misure necessarie scrupolosamente e con il coordinamento puntuale delle forze in campo.»

Un’allerta, quella del Brotzu, scattata a poche ore dal caso trovato positivo ai test, ma di cui si attende ancora conferma dall’Istituto superiore di Sanità.

«Se da Roma dovesse arrivare la conferma – precisa l’assessore della Sanità, Mario Nieddupossiamo comunque dire che il contagio non è avvenuto in Sardegna, dove non abbiamo focolai di infezione. La situazione è sotto controllo, siamo impegnati a tutto campo per garantire la salute e la sicurezza dei cittadini.»

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«La situazione è sotto controllo e costantemente monitorata. Ogni evoluzione è seguita con la massima attenzione e le misure di sicurezza sono operative su tutto il territorio. Anche in questo caso, di cui stiamo attendendo conferma dall’Istituto superiore di sanità, il sistema regionale ha risposto rapidamente e con il massimo scrupolo per garantire la sicurezza dei cittadini.»
Lo ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas, commentando il caso del paziente che, a Cagliari, è risultato positivo al Covid-19 in seguito ai primi accertamenti.

«Il paziente – ha aggiunto l’assessore regionale della Sanità, Mario Niedduè assistito al Santissima Trinità e presenta un infezione acuta alle vie respiratorie. Il suo quadro clinico è stabile e scrupolosamente monitorato. Le procedure per arrivare ai primi risultati sono state attuate in maniera corretta, il paziente si è rivolto al numero per le emergenze e questo ha consentito di svolgere le prime valutazioni e di prestargli assistenza nella massima sicurezza. La task force si è subito mobilitata per mettere sotto vigilanza attiva i familiari e le persone con cui è stato a stretto contatto, così come definito dalle disposizioni nazionali.»
Prosegue, intanto, l’attività della protezione civile che, in queste ore, sta procedendo all’allestimento delle tende per i percorsi dedicati presso i pronto soccorso del territorio.

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«Siamo costantemente al lavoro per rafforzare tutte le misure di sicurezza che garantiscano la salute pubblica e la sicurezza dei cittadini nelle eventuali situazioni di criticità. Con questo obiettivo la protezione civile, in raccordo con il sistema sanitario regionale, provvederà a posizionare davanti ai pronto soccorso le tensostrutture che saranno utilizzate per i pre-triage delle persone che presentano problemi alle vie respiratorie.»

Lo ha detto il presidente della Regione Christian Solinas, riferendosi ai tendoni/ambulatorio che saranno allestiti presso i Pronto soccorso dell’Isola.

«Si tratta di una misura precauzionale per realizzare un percorso dedicato alle persone che manifestano una sintomatologia compatibile con il Coronavirus anche se non si tratta di casi sospetti, garantendo così la massima sicurezza a tutte le persone che si recano al pronto soccorso», ha aggiunto l’assessore della Sanità, Mario Nieddu.

Sul corretto comportamento da tenere in caso di dubbi sul proprio stato di salute, l’assessore ha ribadito: «E’, comunque, fondamentale non recarsi direttamente in ospedale o ai pronto soccorso. Bisogna telefonare al proprio medico di base, al pediatra di libera scelta o, nel caso, alla guardia medica, che saranno in grado di valutare la situazione e attivare tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza del paziente, evitando situazioni rischio».

L’assessore della Sanità ha annunciato, inoltre, l’arrivo di nuovi macchinari all’ospedale Santissima Trinità, a Cagliari: «Strumenti per la ventilazione di ultima generazione, per il trattamento dei pazienti con problemi respiratori acuti. Un potenziamento per l’ospedale che punta a massimizzare la qualità delle cure in ogni evenienza».

A margine della comunicazione sulle attività di prevenzione il presidente Christian Solinas ha concluso, infine, con un ringraziamento agli organizzatori della SoloWomenRun: «La decisione di rinviare la manifestazione in programma a Cagliari il prossimo 8 marzo, dimostra una grande sensibilità e cautela in un momento delicato che, senza allarmismi, continuiamo a seguire con la massima attenzione e scrupolo nell’interesse della salute dei cittadini», ha sottolineato il presidente della Regione.