19 July, 2024
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«Un atto fondamentale di questa Giunta, che rappresenta non solo un doveroso esercizio di programmazione, ma anche un forte atto politico per garantire a tutti i ragazzi sardi il diritto allo studio.»

Il presidente della Regione Christian Solinas commenta così il Piano di dimensionamento scolastico per la scuola sarda, presentato stamane dall’assessore della Pubblica istruzione Andrea Biancareddu. «E’ un’impresa difficile ma importantissima – aggiunge il presidente Christian Solinas -. In una Regione vasta e con bassa densità demografica, razionalizzare il servizio scolastico è arduo, ma il nostro obiettivo è stato quello di mantenere in vita tutte le scuole e tutte le autonomie. Con questo piano, afferma il Presidente, combattiamo in modo efficace il fenomeno della dispersione. Nostro obiettivo è quello di garantire ai ragazzi l’accesso a scuola con viaggi meno lunghi e più agevoli».

Con la presentazione del Piano di dimensionamento scolastico e dell’offerta formativa della Sardegna per l’anno scolastico 2020/2021, si gettano le basi di atto fondamentale di programmazione che risponde alle dichiarazioni programmatiche della maggioranza di governo per garantire a tutti il diritto allo studio. Nel corso della conferenza stampa di stamane, l’assessore regionale della Pubblica istruzione Andrea Biancareddu ha sottolineato l’importanza di assicurare a tutti il diritto allo studio, come garantito della Costituzione.

«L’impegno è stato mantenuto, afferma l’assessore, non a parole ma con fatti concreti. Restano in vita tutti i Punti di Erogazione e tutte le Autonomie anche nei Paesi dove è più difficile per lo scarso numero dei ragazzi. Con un lavoro certosino siamo riusciti a raggiungere questo risultato che è frutto anche delle Conferenze provinciali le cui risultanze ho voluto sempre seguire nel rispetto della volontà e delle indicazioni degli Enti locali. Ma, soprattutto, afferma l’assessore, si è cercato di produrre linee guida che consentano di evitare la dispersione scolastica da cui la Sardegna è afflitta. Abbiamo il 23 per cento di dispersione; uno dei metodi per combatterla è garantire punti di erogazione anche nei paesi più sperduti, e mettere i nostri ragazzi di frequentare con meno disagi e viaggi meno lunghi.»

In questa prima fase della legislatura, la Giunta ha destinato alla scuola e al mondo accademico risorse significative: 16 milioni all’Università di Cagliari, 9 milioni a quella di Sassari, 4 milioni e 400mila per le borse di dottorato di ricerca, 500mila euro per le competenze linguistiche, 850mila euro destinati ai corsi di specializzazione, 5 milioni e 700mila per l’Università diffusa, 3,7 per l’Università della Terza Età, 13 milioni e 650mila per le borse di studio, 3 milioni e 700mila per il trasporto scolastico, 10 milioni e ottocentomila per le disabilità.

 

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«Il problema della continuità territoriale in Sardegna si fa sempre più grosso, e a risentirne è, soprattutto, Cagliari, che rischia ogni giorno che passa di restare sempre più isolata.»

Lo afferma Edoardo Tocco, presidente del Consiglio comunale di Cagliari, che prosegue la sua battaglia in difesa dei passeggeri penalizzati.
«Il capoluogo ormai è a terra – prosegue Edoardo Tocco -. Dopo il disastro delle festività appena trascorse, la situazione non è ancora stata risolta.»

Il presidente dell’Assemblea cittadina lancia un appello alla Giunta regionale: «Sono certo che il presidente Christian Solinas riuscirà a trovare una soluzione a questa vicenda e saprà risolverla al meglio, ma bisogna agire presto, ormai non c’è più tempo. Cagliari e l’intera Sardegna rischiano di restare fortemente penalizzate, la stagione turistica è alle porte e non possiamo permetterci di farci trovare in queste condizioni».

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«Il fondo è stato toccato oggi, con una vergognosa assenza che vale più di mille parole. Davanti all’imminente catastrofe che sta per piombare addosso alla nostra Isola, dal 16 aprile privata della continuità territoriale aerea, il presidente Christian Solinas e l’assessore dei Trasporti Giorgio Todde hanno disertato la riunione di Consiglio in cui al primo punto all’ordine del giorno era prevista la proprio questa discussione. I diretti i responsabili di questo disastro amministrativo non si sono nemmeno presentati.»

Questa l’amara denuncia dei consiglieri regionali del M5S Desirè Manca, Roberto Li Gioi, Michele Ciusa, Alessandro Solinas, alla luce di quando accaduto oggi in Consiglio regionale.

«Oggi, assieme a tutti i consiglieri di opposizione, abbiamo occupato i banchi della giunta. Un segnale forte per prendere le distanze dall’immobilismo, dall’incuria e dall’incapacità che contraddistingue questo governo regionale, orientato ad accontentare le lobby del potere, a moltiplicare le poltrone e che in dieci mesi non è stato in grado di compiere un solo passo verso il futuro, un solo passo per il bene dei sardi e della Sardegna – hanno aggiunto i quattro consiglieri regionali del M5S -. Le prenotazioni da e per l’Isola sono congelate, la stagione turistica rischia il peggior record negativo di sempre e l’economia della Sardegna ha già subito i primi durissimi colpi. Abbiamo chiesto – spiega Roberto Li Gioi, vice presidente della Commissione Trasportiche il Consiglio fosse convocato con urgenza, quantomeno per poter conoscere quali sono i piani della Giunta. Ma la nostra richiesta è caduta nel vuoto. Stiamo rischiando danni economici enormi e la giunta con oggi ha dimostrato una volta di più la mancanza di volontà nel risolvere il problema. Questa è pura irresponsabilità.»

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Martedì 28 gennaio, alle 15.00, presso il Circolo Unificato Esercito del Palazzo “La Vallèe”, sede del Comando Militare Esercito Sardegna, in via Principe Amedeo, a Cagliari, si terrà il convegno “Caserme Verdi – per un Esercito all’avanguardia in un Paese moderno”, alla presenza del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Salvatore Farina, del prefetto di Cagliari, dottor Bruno Corda, del presidente della Giunta regionale della Sardegna on. Christian Solinas, del sindaco della città di Cagliari, dottor Paolo Truzzu, del comandante del Comando Militare Esercito Sardegna, Generale di Brigata, Francesco Olla, e di numerose altre autorità e qualificati esponenti del mondo universitario, industriale, della ricerca e dei media.

L’incontro consentirà di illustrare l’importanza dell’ammodernamento del parco infrastrutturale dell’Esercito attraverso la modernizzazione, la razionalizzazione, l’efficientamento energetico e il basso impatto ambientale di caserme già esistenti, che consentiranno di ridurre i costi di manutenzione, migliorare la qualità degli ambienti di lavoro e , al contempo, di innalzare il livello qualitativo delle strutture destinate al benessere del personale, mediante la realizzazione di asili nido, centri sportivi multidisciplinari e strutture socio ricreative che saranno rese disponibili anche alle comunità locali.

Per ciò che afferisce alla Sardegna il progetto, che coinvolge complessivamente 26 caserme dell’Esercito, riguarderà la caserma “Mereu – Riva di Villasanta – Monfenera” di Cagliari e la caserma “S. Pisano” di Teulada.

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«Pressapochismo, disprezzo delle norme e nessuna trasparenza hanno portato al blocco della Regione che non ha bilancio, non ha fatto niente sulla sanità e sta mettendo a rischio il diritto dei sardi alla continuità territoriale.»

Sono le dure accuse rivolte al governo regionale ed al presidente della Regione dal capogruppo dei Progressisti Francesco Agus in un incontro al quale hanno partecipato esponenti di tutta la minoranza. Agus, col supporto di un dettagliato dossier su tutte le inadempienze dell’esecutivo, si è poi soffermato in particolare sulle recenti nomine “a tempo” dei direttori generali che, a suo giudizio, sarebbero viziate da irregolarità insanabili tanto è vero, ha ricordato, che il direttore generale del personale ha lasciato il suo incarico. Chiediamo il ritiro immediato di questi atti, ha concluso il capogruppo dei Progressisti, e lo faremo anche inviando una nota al Governo nazionale.

Il capogruppo dei Progressisti, infine, ha criticato la proposta di ripristino dei Cda negli enti regionali, proposta sulla quale lo stesso Christian Solinas, da consigliere, era contrario.

D’accordo con Francesco Agus, il capogruppo del Pd Gianfranco Ganau ha attribuito lo stallo politico ai profondi contrasti interni alla maggioranza, mettendo poi l’accento sulle scadenze ravvicinate della continuità territoriale. Ne parliamo con un anno di ritardo nonostante ripetute richieste solo grazie ad una nostra mozione, ha protestato, ma i fatti parlano chiaro: la Giunta ha impostato una trattativa al ribasso senza coinvolgere il Consiglio e la società sarda ed ora i problemi stanno cadendo addosso ai sardi perché c’è il rischio concreto del totale isolamento della Sardegna a partire da aprile.

Sul ripescaggio dei Cda Gianfranco Ganau ha assicurato che l’opposizione userà tutti gli strumenti regolamentari per bloccare il provvedimento, sia perché crea 34 “poltrone” in più con un costo aggiunti di 1.5 milioni l’anno, sia perché non risolve il problema dell’efficienza degli regionali i quali, semmai, hanno bisogno di direttive chiare e precise degli organi di governo e degli assessorati.

Desirè Manca, capogruppo del M5S, ha rilanciato le critiche alla maggioranza sardo-leghista che ormai da 9 mesi non governa la Regione. La produzione legislativa è praticamente inesistente, ha affermato, ed anche le nostre proposte (alcune della quali presentate all’inizio della legislatura) non sono mai arrivate nemmeno in commissione, determinando danni gravissimi per i sardi.

Riferendosi alla reintroduzione dei Cda, Desirè Manca ha definito la proposta l’ennesimo spreco di risorse pubbliche esattamente come i 7 milioni destinati agli oratori che, dal primo gennaio, sono diventati 22.

Ancora per i Progressisti, il consigliere Massimo Zedda ha osservato che gli argomenti portati avanti dalla minoranza, di solito, sarebbe stati oggetto di valutazioni politiche di metà legislatura. Invece siamo costretti a farle adesso, ha aggiunto, perché la Giunta ha raggiunto in appena 9 mesi il massimo dell’inefficienza, tranne che sulla lottizzazione delle poltrone.

«Nomine negli Enti, moltiplicazione delle Province e delle Asl – ha aggiunto Massimo Zedda -, sono parti di un disegno pericoloso per la Sardegna che viene da lontano, da quando Christian Solinas annunciò di voler usare il manuale “Cencelli”: quanto sta accadendo è solo la conseguenza di quella impostazione sbagliata.»

 

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«Il Job day si rinnova, raccogliendo le sfide di un mercato del lavoro in continua evoluzione non solo su base europea ma mondiale, imprimendo una svolta netta nel senso dell’internazionalizzazione, sempre più necessaria per garantire un futuro ai nostri giovani.»

Lo ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta oggi a Villa Devoto per presentare l’International Job Meeting, il più importante evento dedicato al mondo del lavoro in Sardegna, organizzato dall’assessorato regionale del Lavoro e promosso dall’Aspal, l’Agenzia sarda per politiche attive del lavoro.

Tre giorni ricchi di appuntamenti, incontri e confronti, dove lo scambio di informazioni e contatti saranno un’occasione di crescita personale e professionale. Creatività e innovazione saranno i temi dell’evento. Numerose e varie sono le attività previste: convegni con esponenti del mondo politico ed economico che affrontano temi attuali e rilevanti, seminari con rappresentanti del settore aziendale e imprenditoriale, laboratori con esperti e addetti ai lavori nel campo del recruitment, per l’Italia e per l’estero, della formazione. Rispetto alla scorsa edizione, una giornata sarà interamente dedicata al Salone dello studente a voler rappresentare l’idea di orientare il mondo dei giovani che si trova davanti a una scelta fondamentale per il prosieguo della propria vita professionale, fornendo un panorama completo sulle possibilità di studio e formazione post diploma.

«La nostra attenzione vuole essere rivolta ai 50mila che sono in cerca di lavoro e non riescono ad arrivare neanche alla fase selettiva del colloquio – ha sottolineato il presidente Christian Solinas – perché in fase di preselezione i loro curricula vengono scartati non avendo le skill necessarie per una valutazione positiva. L’International Job Meeting rappresenta un momento importante perché consente di accompagnare i giovani in un percorso che è quello dell’autoimpresa, e dà la possibilità di capire quali siano le professionalità emergenti, quali siano le richieste del mercato per creare percorsi il più possibile individuali che tendano a valorizzare le capacità professionali di ogni singolo nell’ottica di una dinamica del lavoro che è profondamente mutata nel tempo.»

«L’International Job Meeting racchiude essenzialmente tutto ciò che è stato messo in campo insieme dall’Assessorato del Lavoro con Aspal, con lo scopo principale di dare occupazione attraverso le misure del programma TVB (tirocini, bonus e voucher) e che vogliamo rafforzare con questo evento internazionale», ha sottolineato l’assessore regionale del Lavoro Alessandra Zedda.

«Creatività e innovazione sono le chiavi di lettura più opportune in un mercato del lavoro sempre più globalizzato, ed abbinate alla nostra identità sarda possono abbattere il muro della disoccupazione. I lavori creativi uniti alle tecniche digitali più avanzate rappresentano il nuovo mondo del lavoro, senza dimenticare le nostre professioni tradizionali», ha concluso l’esponente della Giunta Solinas.

All’incontro ha partecipato anche il direttore generale dell’Aspal, Massimo Temussi: «Lo scopo dell’IJM – ha spiegato – è quello di dare uno spaccato di ciò che succede a livello internazionale, sui nuovi mercati, sui corsi di studio, sulle nuove figure professionali».

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Nonostante il nuovo pronunciamento favorevole del ministero dell’Ambiente per la realizzazione del tratto nord della dorsale del gas in Sardegna, il M5S continua la sua battaglia tesa a contrastare il progetto. La nuova iniziativa di opposizione arriva da 14 parlamentari: Pino Cabras, Luciano Cadeddu, Emanuela Corda, Paola Deiana, Elvira Evangelista, Emiliano Fenu, Maria Lapia, Ettore Licheri, Alberto Manca, Gianni Marilotti, Nardo Marino, Mario Perantoni, Lucia Scanu e Andrea Vallascas, secondo i quali «con il passare delle settimane stiamo leggendo ormai quotidianamente dichiarazioni mirabolanti sulla dorsale del gas come infrastruttura salvifica e risolutrice di ogni male esistente in Sardegna. Sentiamo parlare di numeri legati ai fabbisogni e ai consumi, ma i numeri ufficiali che l’Autorità per l’Energia ha commissionato alla società di ricerca RSE saranno disponibili soltanto nel prossimo mese di aprile. Solo su quei numeri e solo allora si potrà fare una valutazione sul sistema di trasporto gas, come espresso in modo inequivocabile dal Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (Pniec). A che cosa servirebbe infatti un tubo se la sua convenienza non fosse più che certificata? Ogni analisi che oggi sta circolando sulla base di numeri immaginari ha i piedi saldamente piantati sulle nuvole».

«Dopo aver fatto la campagna elettorale contro la dorsale del metano, il presidente della Regione Christian Solinas ha cambiato idea e vuole fare arrivare nell’isola costosissimi sistemi di approvvigionamento energetico, vecchi ed obsoleti, che ancora una volta condannerebbero la Sardegna all’arretratezza – sostengono i 14 parlamentari del M5S  –. L’obiettivo del governo nazionale ed il nostro è invece di garantire ai cittadini e alle imprese sarde un sistema energetico moderno, competitivo e coerente con la sfida climatica che tutti noi ci siamo impegnati ad affrontare. La Sardegna merita una discussione seria e costruttiva su come gestire una transizione energetica che sia rispettosa del clima e dell’ambiente e sia basata su numeri e bisogni veri, non sui numeri immaginari che oggi riempiono le cartelline dei lobbisti.»

«Il kit dei lobbisti che promettono il nuovo paradiso terrestre, prevede poi sempre qualche frase disperata che vorrebbe isolare la sottosegretaria Alessandra Todde, incaricata di esprimere la linea del Governo, una linea che in tanti fanno finta di dimenticare: il gas si deve portare dove serve e si deve irrobustire la rete elettrica sarda per aumentare la produzione da fonti rinnovabili in sicurezza e per poter perseguire gli obiettivi di de-carbonizzazione del 2025 e del 2050 – aggiungono i 14 parlamentari del M5S -, invece sentiamo parlare di autorizzazioni per la dorsale mentre ancora non esistono i decreti ministeriali del ministero dell’Ambiente e di quello dello Sviluppo economico. Inoltre, non vi è però alcun dibattito, ma proprio nessuno, su dove questo gas debba approdare e su come alimenterà la dorsale. Dove sono le approvazioni dei rigassificatori in Sardegna a parte i depositi costieri di Oristano, che da soli non possono certo alimentare la dorsale?»

«Il resto del pianeta parla di mobilità e infrastrutture elettriche con auto e treni elettrici sempre più efficienti – concludono i 14 parlamentari 5 Stelle -, ovunque si moltiplicano comunità energetiche che si autoproducono l’energia da fonti rinnovabili e biometano. In Sardegna invece troppi invece sembrano essere solamente interessati a trasformare la nostra isola in un distributore di gas in conto terzi.»

 

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«Il momento è delicato, critico, ma anche segnato da contraddizioni interne. Ebbene, mentre la Giunta Solinas è impegnata a sfornare poltrone d’oro i dipendenti della grande macchina amministrativa regionale vivono da anni in una situazione di precarietà lavorativa. Ecco cosa sta accadendo dal momento che la giunta non ha ancora completato l’attuazione del ruolo unico del Comparto regionale, indispensabile per l’ottimale gestione dei dipendenti e dei dirigenti della Regione e degli Enti regionali. Istituito con la legge regionale numero 21 del 18 giugno 2018, il ruolo unico dei dipendenti attende ancora la sua completa attivazione all’interno dei numerosi enti e delle agenzie regionali interessate, oltre all’amministrazione regionale: le Agenzie agricole AGRIS, ARGEA e LAORE, gli ERSU di Cagliari e di Sassari, ENAS, AREA, ISRE, ASE, Agenzia Sardegna Ricerche, Agenzia Forestas, Agenzia della Conservatoria delle Coste ed ASPAL. Sino al 30 novembre 2018, infatti, i lavoratori, non dirigenti, assegnati temporaneamente all’amministrazione centrale erano 35, mentre quelli in assegnazione temporanea presso altre amministrazioni erano 57. Anche per quanto riguarda i dirigenti, alla stessa data, 13 su 91 provenivano in assegnazione temporanea da enti e agenzie del comparto. Com’è evidente siamo in presenza di una situazione di precarietà che crea notevoli disagi, in primis ai dipendenti, che in alcuni casi non vengono retribuiti adeguatamente a seconda dell’incarico attribuito loro di volta in volta. La mancata assegnazione definitiva del personale proveniente dalle altre amministrazioni del Comparto Regione e del Sistema Regione sta creando situazioni altamente critiche nelle strutture regionali interessate.»

Questa la premessa del consigliere regionale del M5S Michele Ciusa, primo firmatario di una mozione (sottoscritta dai consiglieri del M5S Desirè Manca, Roberto Li Gioi, Alessandro Solinas) che impegna il presidente Christian Solinas e la Giunta ad adottare gli atti necessari per dare immediata operatività al ruolo unico del personale regionale.

«La Direzione Centrale regionale di Committenza (CRC), incardinata nella Presidenza, ad esempio – aggiunge Michele Ciusa – si trova in una forte difficoltà operativa in quanto sono presenti circa 13 dipendenti in assegnazione temporanea su un organico complessivo di 49 persone.»

«Con l’istituzione del ruolo unico invece, tutte le procedure di assegnazione e di mobilità interna del personale tra le strutture del comparto (direzioni generali, enti, agenzie e aziende) potranno finalmente rientrare nella competenza del Direttore generale del personale dell’amministrazione centrale, senza la necessità quindi di autorizzazioni, pareri o nulla osta da parte delle amministrazioni di provenienza o assegnazione – conclude Michele Ciusa -. Consentendo così una gestione ottimale dei dipendenti e dei dirigenti della Regione e degli Enti regionali.»

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Martedì 21 gennaio, alle ore 10.00, a Villa Devoto, via Oslavia 2 a Cagliari, il presidente della Regione Christian Solinas presenterà nel corso di una conferenza stampa l’International Job Meeting, il più grande evento dedicato al mondo del lavoro in Sardegna in programma al Quartiere Fieristico di Cagliari, dal 28 al 30 gennaio 2020. All’incontro parteciperanno l’assessore regionale del Lavoro, Alessandra Zedda, ed il direttore generale dell’Aspal, Massimo Temussi.

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«Stiamo costruendo una Regione moderna, che risponda alle esigenze delle famiglie e delle imprese, tagliando costi e burocrazia per avere maggiore efficienza e più risorse da investire per lo sviluppo. La semplificazione normativa e amministrativa che abbiamo avviato va in questa direzione ed è fondamentale per affiancare tutte le riforme che stiamo portando avanti.»
Lo ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas, commentando il via libera della Giunta, nel corso dell’ultima seduta, al disegno di legge “Semplificazione 2020” finalizzato a ridurre i costi e gli oneri amministrativi che gravano su cittadini ed aziende.

Il provvedimento contiene importanti novità, a cominciare dal riordino e dalla riduzione dello stock normativo grazie all’abrogazione di circa 400 leggi regionali del periodo 1970-1980. «Questo meccanismo taglia-leggi è indispensabile – evidenzia il presidente Christian Solinas – perché nel corso dei decenni si è stratificata una produzione normativa abnorme che appesantisce ogni tipo di procedimento, con richieste complesse e adempimenti spesso non necessari, rallentando i tempi di risposta dell’amministrazione».

Nel ddl è poi prevista l’istituzione di un Rappresentante unico per consentire alla Regione, in particolare nella conferenza di servizi simultanea, di partecipare alla riunione con un unico soggetto abilitato a esprimere la posizione dell’intera amministrazione. Per le conferenze di servizi indette da pubbliche amministrazioni statali o locali viene creato un punto di contatto della Regione che diventa l’interlocutore unico e celere per ottenere un provvedimento comprensivo di tutte le autorizzazioni necessarie.

Nuove disposizioni anche in tema di Suape (lo Sportello unico per le attività produttive e l’edilizia) ed Enti locali. «Il disegno di legge – sottolinea l’assessore regionale dell’Industria, Anita Piliporta con sé una serie di semplificazioni procedimentali di cui beneficeranno i Comuni. In particolare, per il Suape ci sarà la possibilità di gestire il servizio sia in forma associata, attraverso l’Unione dei Comuni, sia in forma autonoma. Abbiamo legittimato qualcosa che avevamo già modificato con un’interpretazione delle linee guida ma che dev’essere supportato da una norma che semplifichi il procedimento».

In arrivo anche una nuova disciplina per facilitare le dismissioni degli immobili di proprietà delle società partecipate della Regione. «Norme particolarmente importanti per i beni dell’Igea – conclude Anita Pili – per i quali spesso l’assessorato dell’Industria sigla dei comodati d’uso gratuiti per i Comuni. Con una delibera di Giunta si potrà decidere quali sono gli immobili cedibili agli Enti locali e in che modo. Così favoriremo il riutilizzo di un grande patrimonio culturale che può essere sfruttato a fini turistici».