6 January, 2025
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Il presidente della Regione, Christian Solinas, ha incontrato questa mattina monsignor Giuseppe Baturi, che domani 5 gennaio sarà ordinato arcivescovo di Cagliari nella basilica di Nostra Signora di Bonaria.

«Con la Chiesa sarda – ha detto il presidente Solinas, salutando e ringraziando l’arcivescovo uscente, monsignor Arrigo Miglio – abbiamo subito avviato e rinsaldato un dialogo produttivo in uno spirito di costante collaborazione. L’attenzione della Giunta per un concreto sostegno alle diocesi di tutta l’Isola è massima, come dimostrato dal recente stanziamento di importanti risorse destinate a creare nuovi oratori, presidi di formazione e cultura nel territorio e centro di crescita e di sviluppo per le nostre nuove generazioni. A monsignor Giuseppe Baturi vanno i migliori auguri, miei e di tutta la Giunta, per un sereno e proficuo lavoro.»

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L’on. Carla Cuccu (M5S) ha presentato una nuova interrogazione al presidente della Regione Christian Solinas e all’assessore alla Sanità Mario Nieddu, con la quale chiede se sia possibile trasferire il servizio di zooantropologia assistenziale presso l’unità operativa di chirurgia dell’ospedale C.T.O. di Iglesias. Nel testo dell’interrogazione – a cui non è stata ancora data risposta – la consigliera pentastellata Carla Cuccu spiega il motivo del perché considera necessario un urgente intervento in merito.
«E’ di fondamentale importanza individuare il prima possibile la sede definitiva di questo indispensabile servizio diventato un punto di riferimento per tante famiglie. Inoltre, è importante che si restituiscano agli animali gli adeguati spazi, ricordando che nell’attività di zooantropologia l’animale è coinvolto e non sfruttato.»
«Non resteremo – aggiunge Carla Cuccu – ad assistere come spettatori inermi al continuo sabotaggio della sanità iglesiente, da sempre eccellenza regionale e nazionale per cure primarie, specialistiche ed all’avanguardia.»
«Gli iglesienti – conclude Carla Cuccu – hanno diritto a prestazioni sanitarie efficienti da erogarsi in tempo reale ed immediato.»

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Angelo Cremone (Sardegna pulita).

Le Associazioni Sardegna Pulita, Assemblea Permanente Villacidro e Cagliari Social Forum, lunedì 6 gennaio, alle ore 11.00, accompagneranno le 3 Befane che depositeranno all’ingresso del Palazzo della Giunta regionale di viale Trento a Cagliari, un grande sacco pieno di carbone dedicato al presidente Solinas e suoi assessori.
In una breve nota, il presidente della Giunta regionale Christian Solinas viene definito «l’uomo delle Centrali a Carbone, della Metanizzazione e del Rigassificatore a Giorgino, dei Fanghi Rossi e delle Industrie Inquinanti a Portoscuso», alla guida di una «Giunta Regionale delle Servitù Militari e della fabbrica di bombe Rwm di Domusnovas».

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«Stiamo lavorando perché la nostra Isola diventi un centro di riferimento nazionale per i progetti legati a ricerca e innovazione nel settore aerospaziale e siamo impegnati quotidianamente per creare le condizioni affinché si sviluppi sempre più un ecosistema attrattivo che ci permetta di cogliere le sfide tecnologiche globali, anche grazie alla collaborazione con l’Agenzia spaziale italiana (Asi) e il Dass, il Distretto aerospaziale della Sardegna.»

Lo ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas, dopo l’approvazione da parte della Giunta regionale della delibera sulla compatibilità ambientale per la costruzione di un banco di prova per motori a liquido (LRE, Liquid rocket engines) e di un impianto per la realizzazione di componenti in carbon-carbon nel comune di Perdasdefogu.

Il documento, approvato su proposta dell’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, descrive l’intervento – il cui costo complessivo è stimato in 33 milioni di euro – che si inserisce nell’attuazione del progetto di ricerca e sviluppo “Space Propulsion Test Facility (SPTF)” cofinanziato dalla Regione, dal ministero per lo Sviluppo economico e dalla società proponente Avio Spa.

La durata dei lavori di realizzazione delle opere è di 18 mesi e nei primi tre anni di svolgimento del progetto prevede l’impiego di 21 persone, che arriveranno fino a 35 unità lavorative altamente specializzate, rappresentate da ingegneri, chimici, informatici, e tecnici.

L’area dove sarà realizzata l’opera ha un estensione di circa 6,5 ettari all’interno del Poligono sperimentale di interforze di Salto di Quirra. Il banco di prova LRE è destinato all’esecuzione di test per lo sviluppo e la qualifica di motori aerospaziali a propulsione liquida: si tratta di motori alimentati a propellenti criogenici ad alto contenuto tecnologico e di innovazione.

«Abbiamo creduto in questa iniziativa, oltre che per l’indiscutibile valenza tecnologica in grado di dare una nuova prospettiva alla ricerca in Sardegna, anche per le ricadute socio-economiche attese sul territorio. Siamo convinti di assicurare una nuova prospettiva di crescita e occupazione e per questo abbiamo coinvolto le amministrazioni locali», ha puntualizzato l’assessore Gianni Lampis.

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«Il sistema cooperativistico regionale rappresenta uno strumento di valorizzazione e crescita sostenibile del lavoro e dell’economia che garantisce equità e partecipazione. Dotare la nostra Isola di uno strumento che regoli le funzioni e gli ambiti di azione di queste insostituibili realtà era una necessità che adesso ci permette di allinearci alle altre Regioni a Statuto speciale.»

Lo afferma il presidente della Regione, Christian Solinas, a seguito dell’approvazione da parte della Giunta regionale del disegno di legge sul riordino del sistema cooperativistico.

Il documento – che ha avuto il via libera su proposta dell’assessore del Lavoro e Cooperazione Sociale, Alessandra Zedda – è composto da 36 articoli.

«Con questo provvedimento riconosciamo formalmente il ruolo delle associazioni maggiormente rappresentative quali ‘portatori di interesse’ con cui realizzare azioni partecipate di sviluppo. Questa legge – che presenta un aspetto significativo in termini di semplificazione normativa – è nata con l’obiettivo di valorizzare il ruolo della Regione e salvaguardare l’autonomia del sistema cooperativistico», ha osservato il presidente Solinas, sottolineando che «il percorso che ha dato luce al disegno di legge è frutto del dialogo e della concertazione».

Tra i punti cardine del disegno di legge si evidenzia l’istituzione della Commissione regionale per il sistema cooperativistico, mentre un altro elemento importante del provvedimento è rappresentato dalla descrizione delle diverse provvidenze e contributi che andranno meglio adeguati in dipendenza dalle condizioni economiche e di mercato. Nel documento approvato si parla anche di cooperative sociali, di tipo A e B, ma una delle novità è che si va verso la semplificazione delle procedure per la ridefinizione dell’Albo regionale con l’innovazione della possibilità della doppia iscrizione.

«Dopo molte attese abbiamo voluto dare una risposta al mondo delle cooperative, adesso ci attiveremo affinché si acceleri l’ultimo passaggio in Consiglio regionale. Questo provvedimento nasce dall’ascolto e dal lavoro con le associazioni di categoria e il mondo rappresentativo delle cooperative: era ormai improcrastinabile l’esigenza di dare vita a questa legge con la quale vogliamo regolamentare un settore strategico per la nostra economia. La Regione Sardegna, infatti, sia attraverso i finanziamenti, sia con le leggi di settore, sta creando quel forte legame con le cooperative e le piccole e medie imprese, che sono il vero tessuto economico-sociale che meglio opera nel territorio della nostra Regione», ha spiegato l’assessore regionale del Lavoro, Alessandra Zedda, che ha rimarcato l’importanza nel DL del «raccordo con l’attività dei servizi sociali, assistenziali, sanitari, educativi, di formazione professionale e di educazione permanente e di inserimento lavorativo».

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Il M5S contesta le nuove norme urbanistiche della Regione.

«Camere più ampie, centri benessere, servizi di supporto alle strutture ricettive. In altre parole: crescita esponenziale delle volumetrie. Non in città ma lungo la fascia costiera, entro i 300 metri dal mare. Nuove colate di cemento sulle nostre spiagge. Questi sono i piani del presidente Christian Solinas che dal prossimo anno rischiano di compromettere seriamente le coste sarde. Tutte. Ampliamento non è sinonimo di miglioramento. Le coste della Sardegna, lo ribadiamo, devono essere preservate. Le strutture ricettive necessitano di attente opere di recupero e di riqualificazione da effettuarsi nel massimo rispetto dell’ambiente. Soltanto attraverso la tutela del territorio la nostra regione riuscirà ad attrarre un maggior numero di visitatori e ad ottenere maggior competitività. Come ben sappiamo le nostre spiagge vengono apprezzate e amate in tutto il mondo soprattutto per la loro caratteristica bellezza di luoghi incontaminati. Chi arriva in Sardegna cerca un paradiso d’altri tempi, non cataste di lettini sulla battigia, centri benessere in riva al mare, ristoranti e hotel dalle proporzioni immense. La favola di Natale di quest’anno non ha esattamente un lieto fine. Certo c’è la stalla, ci sono il bue e l’asinello, ci sono i pastori con il loro latte a prezzo stracciato ed i loro agnelli sottocosto ma in questa storia di Natale il protagonista non sarà un bambinello, la vera protagonista, come troppo spesso accade alle nostre latitudini è la Mangiatoia.»

Questo l’affondo della capogruppo del M5S Desiré Manca in replica alle ultime dichiarazioni del presidente Christian Solinas. Desirè Manca ribadisce l’opposizione del M5S alla legge urbanistica in cantiere che permetterà nuovi motivi di scempio e punta il dito anche contro la riforma della Sanità.

«La strada battuta per quanto riguarda l’edilizia viene riproposta: nuovi ospedali, nuove poltrone e nessun interesse per il recupero dell’esistente. In Sardegna non servono nuovi ospedali, dobbiamo restituire dignità a quelli esistenti. Occorre assumere nuovi medici, poter ridurre le liste d’attesa oggi infinite, acquistare medicinali, strumenti e apparecchiature all’avanguardia.»

«A cosa servono nuovi ospedali se non riusciamo a far funzionare quelli esistenti? Dobbiamo recuperare i presidi ospedalieri del territorio, garantire migliori condizioni di vita alle persone che soffrono e ai sardi il diritto di potersi curare nella propria terra.»

«Dopo i regolari nove mesi di gestazione questa giunta ha partorito poltrone e cemento. Per tutti. Il miracolo di Natale ha moltiplicato le ASL e le cubature edilizie, preferendo la facile via del qui ed ora di un immediato ritorno di consensi alla via più impervia di una visione lungimirante che avrebbe consentito la protezione del nostro territorio dagli attacchi scellerati dei cementificatori ad ogni costo.»

«Grazie alla moltiplicazione delle ASL, e delle cariche connesse, nessuno resterà in piedi, e grazie alla dorsale del gas, altro esempio di lungimiranza, potremo realizzare il sogno dei sardi di diventare una stazione di servizio al centro del mediterraneo, sacrificando una vasta porzione di territorio di un’isola ancora considerata verde e che tende sempre di più al grigio, con i soliti prenditori che prosperano e le solite briciole per i sardi.»

«A questo punto attendiamo con una certa apprensione la stella cometa e l’arrivo dei Magi, abbiamo la sensazione che Gaspare, Melchiorre e Baldassarre sostituiranno oro incenso e mirra con nuove/vecchie province e relativi presidenti e assessori – conclude Desirè Manca -. Le seggiole sono pronte e la mangiatoia è servita, buon appetito a tutti, tranne che al popolo di Sardegna.»

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Al via la Scuola politica dei Riformatori sardi, fiore all’occhiello della strategia politica 2020 dei Riformatori sardi. Rivolta ai giovani e a tutti coloro che intendono acquisire nuove competenze in materia, si presenta con un’offerta formativa di assoluto rilievo, ospiti politici di carattere nazionale ed un parco docenti di altissimo profilo ed indiscusse capacità ed esperienza.

Tre giornate piene di politica, divise tra i lavori della mattina e quelli del pomeriggio, con tematismi che spaziano dalla macchina regionale e la sanità (prima giornata di lavoro dal titolo “Capacità di governo”) all’economia, innovazione e comunicazione (“Capacità di visione” è il titolo scelto per la seconda giornata di lavoro) fino ad entrare nello specifico di temi quali l’insularità, con focus specifici sugli effetti della condizione di insularità nei diversi comparti della nostra economia (“Identità e coesione sociale” è il titolo della terza giornata).

Una scuola di politica che punta sulla formazione, trasversale agli schieramenti politici, concentrata sul momento storico che stiamo vivendo ma già proiettata sui nuovi trend politici, economici e sociali.

In apertura della prima giornata, il 18 gennaio, il senatore del Pd Luigi Zanda. Seguiranno gli interventi sul funzionamento della macchina regionale con Gianmario De Muro, costituzionalista e docente universitario e Riccardo Porcu, direttore generale assessorato regionale degli Affari generali. Pomeriggio interamente dedicato alla sanità con ospiti d’eccezione quali Francesco Nicola Zavattaro, direttore generale Azienda Zero Friuli VG, Giovanni Raimondi, presidente Gemelli e amministratore delegato Mater Olbia, Paolo Cannas, Commissario Ospedale Brotzu, Marcello Giannico, direttore generale dipartimento finanziario Sanità Lazio.

Via alla seconda giornata di formazione il venerdì 31 gennaio, con il deputato della Lega, già sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti in apertura. Seguirà una sessione dedicata all’economia e all’innovazione, con il presidente dell’Osservatorio Banche Imprese Salvatore Matarrese e Rodolfo Panbianco, Academic Fellow Università Bocconi, per proseguire con esempi virtuosi, tutti made in Sardinia, che punteranno a disegnare il profilo della Sardegna che verrà, con esempi pratici di aziende già proiettate sul futuro: Daniela Ducato con la sua Edilana, Pierluigi Pinna con Ab Insula, Alessandro Vagnozzi con  J-Service. Pomeriggio dedicato alla comunicazione con Francesco Di Costanzo, presidente di PA Social, esperto di comunicazione e uso dei social network nel pubblico e Fabrizio Meloni, giornalista ed autore del libro “Comunicare la Salute”.

Ad aprire la terza ed ultima giornata, nel corso della quale è prevista la partecipazione del presidente della Regione Christian Solinas, il parlamentare europeo, già ministro delle Politiche regionali, Raffaele Fitto. Tema principe della mattinata sarà l’insularità, di cui si parlerà con Tommaso E. Frosini, Costituzionalista, docente universitario e vicepresidente Cnr, Michele Cossa, presidente della Commissione speciale per l’insularità, Roberto Frongia, presidente del Comitato promotore insularità e Assessore regionale, Maria Antonietta Mongiu, presidente del Comitato scientifico per l’insularità. Spetterà invece ad Alessandra Todde, sottosegretaria MISE, fotografare gli effetti dell’insularità sui costi energetici. L’economia italiana, le prospettive future, le leve da spingere e i freni allo sviluppo economico nell’intervento di Carlo Stagnaro, economista dell’Istituto Bruno Leoni. Chiuderà i lavori della giornata e la Scuola di formazione politica dei Riformatori sardi, Mario Segni.

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Una scuola di politica che punta sulla formazione, trasversale agli schieramenti, concentrata sul momento storico che stiamo vivendo ma già proiettata sui nuovi trend politici, economici e sociali. In apertura della prima giornata il senatore del Pd Luigi Zanda, in apertura della seconda giornata il deputato della Lega, già sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, in apertura della terza ed ultima giornata il Parlamentare europeo, già ministro delle Politiche regionali, Raffaele Fitto. È prevista la partecipazione del presidente della Regione Christian Solinas, a cui si aggiunge, sempre per rimanere in ambito politico,  l’intervento della sottosegretaria allo Sviluppo economico Alessandra Todde. Chiuderà la tre giorni di formazione, il professor Mario Segni.

La “Scuola politica” nasce con l’intendo di fornire nuovi strumenti utili per facilitare la comprensione dei meccanismi di governo dell’Isola e, in prospettiva, favorire la partecipazione attiva alla vita politica regionale e/o nazionale dei partecipanti. Facendo leva sulle indiscusse competenze del parco docenti, intende “formare” tutti quei giovani appassionati di politica  e attenti osservatori di sistemi di governo che intendono accrescere le competenze in materia. L’offerta formativa punta infatti ad approfondire il sistema politico, economico, sociale della Sardegna.

Tre giornate full immersion (sabato 18 gennaio, venerdì 31 gennaio e sabato 15 febbraio), calibrate su tre moduli di lavoro che danno il titolo alle tre giornate di studio. “Capacità di governo”, il titolo della prima giornata; “Capacità di visione” il titolo della seconda giornata; “Identità e coesione nazionale” il titolo della terza giornata.

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«Una riforma profonda, meditata, studiata per garantire ai sardi una sanità più utile e più vicina. Cancelliamo parzialmente un modello calato dall’alto, che non ha funzionato, e ne creiamo uno nuovo che ha la sua origine nelle richieste dei cittadini e dei territori.»

Con queste parole il presidente della Giunta regionale, Christian Solinas, ha presentato il disegno di legge approvato oggi in Giunta, che traccia il profilo della nuova organizzazione del servizio sanitario in Sardegna.

«L’attuale sistema – aggiunge il presidente della Regione –, ha allontanato i cittadini dalla sanità pubblica, percepita come una macchina confusa, arretrata, ritardataria nelle risposte. Oggi siamo fra le regioni più sofferenti in Italia secondo tutti gli indicatori, e abbiamo un disavanzo tra i più alti. Questo ci impone di cambiare modello introducendo più qualità, una medicina più vicina ai cittadini, con la collaborazione degli enti locali e una forte spinta all’innovazione tecnologica. La riforma riavvicina i manager sanitari ai reali bisogni del cittadino, lasciando alla politica il coordinamento del sistema. È falso affermare che guardiamo alle poltrone: guardiamo semmai ai posti letto, alle liste d’attesa, alla qualità delle prestazioni, all’eliminazione della burocrazia che ha spesso danneggiato la qualità – conclude il presidente Christian Solinas -, nonostante l’impegno di tanti professionisti di valore che operano nelle strutture pubbliche con spirito di servizio e di abnegazione, misurandosi quotidianamente con emergenze inaccettabili.»

«Abbiamo mantenuto gli impegni presi con i sardi – spiega l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu – con una riforma che supera un modello, quello di Ats, che non ha raggiunto gli obiettivi prefissati. Siamo soddisfatti per il lavoro svolto in questi mesi. Con le Asl riportiamo la sanità vicino ai cittadini e ai bisogni dell’utenza. Le funzioni in grado di garantire economie di scala, come la gestione del personale, patrimonio e centrale di committenza, resteranno accentrate in Ares. Questo rendendo ancora più qualificante e specifico il ruolo delle aziende socio-sanitarie locali, che erogano i servizi sul territorio, e che avranno come unico compito quello di rispondere ai problemi e alle esigenze d’assistenza, con l’obiettivo di garantire la maggior qualità possibile.»

Oltre all’Azienda regionale della salute (Ares), il nuovo assetto del sistema sanitario dell’Isola sarà strutturato in otto Aziende socio sanitarie locali (Asl), due Aziende ospedaliere universitarie (Aou Cagliari e Sassari), l’Azienda di rilievo nazionale ad alta specializzazione “G. Brotzu” (Arnas) e l’Azienda regionale dell’emergenza urgenza (Areus).

Cambierà anche il meccanismo di selezione dei manager. Per razionalizzare la scelta e la selezione degli esperti che dovranno gestire le aziende sanitarie sarde, il disegno di legge istituisce appositi elenchi regionali degli idonei alle cariche di vertice.

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Il Sulcis Iglesiente riavrà la sua ASL: è scritto nel disegno di legge approvato oggi dalla Giunta regionale.

«Nell’ambito della scomposizione dell’ATS, fortemente voluta dal governo regionale di centrodestra, la re-istituzione della ASL del Sulcis Iglesiente è un riconoscimento e conquista fondamentale per il nostro territorio che grazie a questo atto riacquista la sua identità e autonomia in campo sanitario – commenta Michele Ennas, consigliere regionale della LEGA eletto nella circoscrizione del Sulcis Iglesiente -. Voglio ringraziare in primo luogo il presidente Christian Solinas ed il mio collega di partito, l’assessore Mario Nieddu, garanti delle istanze dei territori e veri artefici della concretizzazione in fatti di queste istanze. Il Sulcis Iglesiente ha fatto sentire la propria voce e espresso con determinazione la propria volontà di autonomia ma per raggiungere un risultato importante come questo occorre che dall’altra parte ci sia qualcuno disponibile ad ascoltare. Non credo che in caso di vittoria del centrosinistra il nostro territorio avrebbe avuto la medesima considerazione, prova ne è quanto accaduto nella scorsa legislatura sia con la riforma sanitaria sia con la riforma degli enti locali – aggiunge Michele Ennas -. I problemi che oggi viviamo nella sanità nascono da un preciso disegno, basato sul modello dell’Azienda Unica ATS, rivolto a cancellare la maggior parte dei presidi periferici. La strategia è stata il taglio progressivo dei servizi e un cappio al collo per i piccoli ospedali condannati a una lenta agonia. Nella nuova riforma le ASL non saranno concepite come in passato. La gestione di alcune funzioni sarà accentrata e questo sarà una garanzia per tutti i territori: con il nuovo assetto sarà impossibile sbilanciare risorse e servizi verso un territorio a discapito di un altro. Proseguiamo – conclude il consigliere regionale Michele Ennas – il nostro incessante lavoro per garantire il diritto alla salute in un territorio, quello del Sulcis Iglesiente, che per troppo tempo è stato trascurato.»