28 December, 2024
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«L’agonia che sta lentamente portando alla morte la sanità sassarese è sotto gli occhi di tutti ormai. Tutti i reparti sono in sofferenza, con il personale ridotto all’osso. Medici, infermieri e sanitari fanno i salti mortali per andare avanti ma sono impotenti per quanto riguarda le decisioni necessarie a far ripartire la macchina con un deciso cambio di passo, e con nuove assunzioni prima di tutto. Se il personale ospedaliero potesse prendere decisioni sono certa lo farebbe. Mentre chi governa questa Regione, chi ha il dovere di scegliere, se ne frega. Questo governo regionale sin dal suo insediamento non si è mai preoccupato di nominare un Commissario per l’Aou di Sassari. Le forze interne ai diversi partiti non riescono a mettersi d’accordo su un nome. E mentre in via Roma si litiga per chi debba averla vinta e si prende tempo con irresponsabili giochini di palazzo, a Sassari le decisioni e le scelte che potrebbero salvare il salvabile non vengono prese da nessuno. Mentre i nostri politici probabilmente prendono un aereo per andare a curarsi altrove, a subire sono ancora una volta i cittadini.»

È un duro attacco al presidente Christian Solinas e alla Giunta quello della capogruppo del M5S Desirè Manca sulla mancata nomina del commissario dell’Aou di Sassari. Non il primo, dato che la capogruppo del Movimento Cinque stelle ha da sempre sollecitato la nomina di una guida per il Nord Sardegna.

Desirè Manca, la settimana scorsa inoltre, ha presentato una mozione per chiedere che i protocolli di cura per la sclerosi multipla siano resi disponibili anche nel Centro e Nord Sardegna e non solo negli ospedali cagliaritani. Evidenziando come questo governo stia trascurando un’enorme parte di territorio regionale.

«In attesa che venga nominato un Commissario dell’Aou, le decisioni fanno capo a un facente funzioni. Ciò equivale a dire che di fatto le decisioni importanti non ricadono su nessuno. Occorre subito nominare una guida. Prima di pensare a grandi progetti come la costruzione di nuovi ospedali, questo governo dovrebbe preoccuparsi di non togliere l’ossigeno a quelli esistenti. È questione di priorità. Ma si sa, i grandi proclami acchiappano voti e consensi, mentre aiutare i pazienti che oggi, oggi e non domani, hanno bisogno di cure e servizi adeguati no. Perciò Presidente – conclude Desirè Manca – la ringraziamo per questa grande riforma sanitaria che sta predisponendo ma prima di tutto cerchi di impegnarsi nelle scelte fondamentali e di primaria importanza.»

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Che il comparto alluminio stia attraversando un periodo non certamente felice è sotto gli occhi di tutti, ma la cosa più drammatica è questo silenzio assordante.
L’unica strada percorribile è lo stato di agitazione che, tuttavia, non è mai cessato e proprio per questo motivo il sindacato ed i lavoratori tutti scendono nuovamente in campo ed il nuovo appuntamento – come ha detto Angelo Diciotti, segretario CUB – è a Villa Devoto, per sollecitare il presidente della Regione, Christian Solinas, affinché il Mise fissi un incontro con il Sindacato perché la problematica Energia trovi definitivamente una soluzione.
Armando Cusa

“Cercheremo di reperire altri fondi, altre risorse importanti per tamponare e coprire in buona parte le 381 richieste ammesse al contributi ma senza copertura finanziaria”. Lo ha assicurato l’assessore regionale del Turismo Gianni Chessa, per rispondere e chiarire il quadro sulla pianificazione dei contributi in base alla L.R. 7/55, dopo alcune dichiarazioni polemiche rilasciate da qualche consigliere regionale. “Ci sta tutto – ha detto Gianni Chessa – fa parte della politica ma quando si fanno promesse che poi non si possono mantenere ecco che scoppiano le polemiche. Ad oggi ci sono 381 istanze ammesse che non hanno copertura finanziaria. 148 sono quelle ritenute idonee e già finanziate. In totale per il 2019 sono arrivate 511 domande di richiesta di contributo in base ai requisiti e criteri dettati dalla delibera della Giunta Pigliaru del 22 gennaio 2019. Contributi per l’annualità 2019.” “Devo chiarire che le false aspettative sono legate a questo bando. E’ un bando, quindi un concorso – prosegue Chessa – quindi dobbiamo cominciare a dire alla varie Associazioni richiedenti che, prima di fare qualsiasi iniziativa, devono aspettare la certezza di avere i soldi. Perché poi non si devono lamentare per motivi diversi se fanno le loro iniziative senza i soldi. Il bando con delibera di Giunta è stato fatto il 22 gennaio 2019, un mese prima delle elezioni, dal Centrosinista. A fine marzo mi insedio e troviamo con un bando già fatto, una marea di richieste i cui termini di presentazione scadono il 18 marzo, tre giorni prima delle elezioni regionali. Guarda caso.” Come riparare i danni fatti? Cercando di reperire altre risorse impotanti- sottolinea Gianni Chessa – ma quando parliamo di milioni di euro, parliamo di soldi sottratti ad altre iniziative di importanza strategica per il turismo e quindi per il mio assessorato, sia chiaro. Un milione di euro l’ho già messo. C’è, lo ribadisco, l’intenzione dell’assessorato di coprire in buona parte le 381 richieste ammesse senza copertura finanziaria. Mancano altri 7 milioni. Il fabbisogno complessivo per finanziare tutti i progetti in base alla L.R. 7/55 è di 15,98 milioni di euro. Il totale finanziato è di 8 milioni e 690 mila euro. Mancano a coprire tutte le richieste idonee circa 7 milioni.“Il nuovo bando che faremo sarà con criteri più selettivi e più rigidi in modo da dimostrare realmente se le associazioni richiedenti fanno realmente promozione. Ribadisco che la scelta di questo assessorato è quella di trovare risorse e aumentare i beneficiari con copertura finanziaria, perché i beneficiari sappiamo che ci sono. Il vero problema è quello di trovare la copertura finanziaria per le 381 domande che non hanno copertura finanziaria. Il nuovo bando sarà fatto e impostato già in questi prossimi mesi, dando una certezza che chi sarà ammesso, gli aventi diritto con copertura finanziaria, lo saprà al massimo ad aprile. Perché non può essere che ogni anno i beneficiari a dicembre non sapessero ancora se avevano diritto ad avere il finanziamento per fare quell’iniziativa oppure no. Bisogna programmare e se le iniziative sono previste per agosto, le associazioni devono sapere che sono beneficiarie del contributo, altrimenti si creano false aspettative. “Questo bando l’ho ereditato – dice ancora Gianni Chessa -, ed è fatto con false aspettative, tanto che, lo ribadisco per l’ennesima volta, 381 richiedenti non hanno le coperture finanziarie. Questi 381 beneficiari senza copertura finanziaria valgono quasi 7 milioni di euro. Quindi bisogna trovare questa somma per dare totale copertura. Poi però dobbiamo fare una domanda al contrario: che senso ha fare un bando se poi dobbiamo premiare tutti? Un milione in più lo abbiamo già trovato e messo come integrazione di risorse. Di questi sei milioni ho già trovato una parte dai residui dei capitoli di spesa di questo assessorato. Ora voglio fare una riflessione con il presidente della Regione Christian Solinas e con il presidente della Commissione e con la parte politica della maggioranza che capire l’entità dell’importo se può essere finanziato tutto. Sia chiaro, che i soldi che togliamo per coprire questo bando verranno a mancare dalle iniziative di comunicazione e promozione di questo assessorato che mira a portare turisti in Sardegna. Nel prossimo nando che verrà fatto le premialità saranno una vera garanzia. Devono essere quelle della vera promozione per portare gente e turisti. Non possono essere solo Feste fatte tra di noi e per noi. E’ chiaro che dobbiamo fare un salto anche sulla qualità delle iniziative che finanziamo. Faremo un ragionamento in Giunta per definire i criteri di chi debba accedere ai contributi sulla Promozione e chi no. Altri accederanno con altri assessorati”.

“L’Europa, la Sardegna e la questione insulare. Un bilancio dopo 20 anni (1999-2019)”. E’ il titolo del convegno organizzato dall’associazione degli ex consiglieri regionali della Sardegna in programma lunedì, a Cagliari, nella sala transatlantico del Consiglio regionale. I lavori prenderanno il via nel pomeriggio alle 15.30 e saranno introdotti dal presidente dell’Associazione “ex consiglieri regionali” Eliseo Secci. Subito dopo sono previste le relazioni di Lina Panella (Università di Messina), Paolo Fois (Università di Sassari) e Beniamino Moro (Università di Cagliari) che si soffermeranno sul tema dell’insularità e i suoi profili giuridici ed economici. Dell’applicazione in Sardegna del principio di insularità parleranno invece Michele Comenale (Università di Sassari), Alessandra Camba (Direttore Area legale della Regione Sardegna) e Gianluca Cadeddu (Centro programmazione regionale). Due professori spagnoli, Joan David Janer (Università delle Isole Baleari) e Luis Javier Capote Perez (Università delle Canarie) illustreranno, infine, la situazione delle isole iberiche schierate sullo stesso fronte della Sardegna nella battaglia per il pieno riconoscimento del principio di insularità da parte dell’Unione europea. All’assise saranno presenti il presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Michele Pais, e il presidente della Regione Sardegna Christian Solinas.

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La sala conferenze del Centro Ricerche Sotacarbo, nella Grande Miniera di Serbariu, ha ospitato stamane un seminario di approfondimento sullo stato di avanzamento del Piano Sulcis, per delegati e dirigenti delle federazioni territoriali del Sulcis Iglesiente, organizzato dalla CISL Sulcis Iglesiente.

I lavori, dopo la proiezione di un filmato sulla nascita di Carbonia e di quella del polo industriale di Portovesme, seguita alla chiusura delle miniere, sono stati aperti dalla relazione introduttiva del commissario UST Sulcis Iglesiente, Piero Ragazzini. Tore Cherchi, ex coordinatore del Piano Sulcis, ha svolto un’ampia relazione sullo stato di avanzamento dell’importante strumento che con uno stanziamento di oltre un miliardo e 200 milioni di euro, 805 milioni dei quali di fondi pubblici, prevede una lunga serie di interventi in vari settori: dai programmi destinati  alla salvaguardia dell’area industriale metallurgica ed alla diversificazione e all’innovazione del modello di sviluppo – quelli con maggiore impatto in termini di occupazione -, alla fiscalità di vantaggio per le micro e piccole imprese; dai bandi per incentivi alle imprese agli interventi nella filiera dell’agroalimentare, dal rilancio del Parco Geominerario al progetto ARIA; dalle bonifiche delle ex aree minerarie, dell’ex Sardamag e dell’area industriale di Portovesme, alle infrastrutture di porti, approdi e viabilità, tra i quali l’intervento più rilevante è quello previsto a Sant’Antioco, al centro da alcuni anni di un acceso dibattito; e, infine, l’interconnessione dei bacini del Sulcis Iglesiente.

Tore Cherchi ha sottolineato i ritardi accumulati ma, al tempo stesso, la rilevanza degli interventi in itinere e di quelli ancora in cantiere che vanno seguiti con grande attenzione. Il coordinatore del Piano Sulcis è il presidente della Regione Christian Solinas che, contrariamente a quanto fece il suo predecessore Francesco Pigliaru con Tore Cherchi, non ha ancora affidato la delega ad un esterno.

Nel corso di un breve dibattito, sono intervenuti, tra gli altri, l’ex segretario regionale della FSM Cisl, Rino Barca, ed Antonello Pirotto, leader della RSU Eurallumina, che ha rimarcato la necessità di una forte mobilitazione a difesa della realtà industriale, indispensabile per dare un futuro al territorio. L’attenzione principale è stata dedicata alle ormai note vicende legate al processo di decarbonizzazione che prevede il phase-out entro il 2025, termine ritenuto non attuabile in Sardegna, unica regione in Italia priva del metano, per la quale il Governo non intende concedere né deroghe per il phase-out né il via libera alla realizzazione della dorsale del gas, sostenendo in alternativa la realizzazione di un cavidotto per l’approvvigionamento dalla Sicilia e di piccoli depositi di accumulo costieri.

E’ poi intervenuto Gavino Carta, segretario generale USR Sardegna, che ha rimarcato la necessità di una forte mobilitazione a difesa di ciò che resta dell’industria in Sardegna e in particolare nel Sulcis Iglesiente, con una forte sensibilizzazione, e sollecitazione alla Giunta regionale, perché faccia pressione sul Governo affinché modifichi la sua rigida posizione su phase-out e dorsale del gas, per evitare il tracollo del polo industriale e quindi dell’intero territorio.

I lavori sono stati conclusi dall’intervento di Luigi Sbarra, segretario generale aggiunto della CISL, che ha svolto un’ampia relazione, partendo dal Piano Sulcis, spaziando poi per le emergenze nel polo industriale, con particolare riferimento alla vertenza energetica, e ai rapporti con il nuovo Governo, sui temi della politica energetica ed industriale.

I lavori sono stati preceduti da una visita guidata al Museo del Carbone.

Alleghiamo alcune fotografie e, a breve, stralci degli interventi di Gavino Carta e Luigi Sbarra.

                                 

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«Vogliamo restituire centralità ai rapporti tra Regione ed Enti locali, e l’appuntamento di oggi vuole segnare un punto fermo di una nuova stagione di collaborazione con le realtà rappresentative della nostra Isola.»

Lo ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas, oggi a Villa Devoto, aprendo i lavori della Conferenza permanente Regione-Enti locali. All’incontro erano presenti gli assessori regionali degli Enti locali, Quirico Sanna, e degli Affari regionali, Valeria Satta, ed i rappresentanti di Anci, Cal, Città metropolitana di Cagliari e Coordinamento associazioni enti locali.

«Vogliamo aprire una stagione di confronto vero con le autonomie locali – ha aggiunto Christian Solinas – per scrivere una riforma che definisca con chiarezza un ruolo di programmazione e controllo della Regione e un ruolo attivo di tutti i Comuni, con le Province come unico ente intermedio. Questo è un assetto che consentirà di dare risposte immediate ai cittadini e di far funzionare finalmente una cinghia di trasmissione vera tra le istituzioni centrali e le aree periferiche e le zone interne della Sardegna.»

«Non rimarremo sordi alle richieste dei territori – ha sottolineato l’assessore Quirico Sanna – ma le ascolteremo con attenzione per dare corpo a una riforma che dovrà avere i contributi di tutti, indispensabili poi per fare sintesi. Questo percorso non potrà essere scollegato dalla riforma della Regione, perché proprio l’alleggerimento della Regione comporterà un potenziamento del ruolo delle nostre autonomie locali, a vantaggio di tutta la Sardegna.»

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«Al ministro abbiamo proposto due grandi temi cruciali per la Sardegna: la continuità territoriale aerea e marittima e il gap infrastrutturale che ci divide dalle altre regioni italiane e che può e dev’essere ridotto con investimenti importanti sul settore ferroviario e sul trasporto pubblico locale.»

Lo ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas, al termine della riunione della Conferenza delle Regioni alla quale ha partecipato il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Paola De Micheli.

«È stato un incontro apprezzabile dal punto di vista del metodo, con un approccio pragmatico – ha aggiunto il presidente Christian Solinas -. Il ministro si è impegnato a visitare quanto prima tutte le regioni per rendersi meglio conto delle problematiche di ogni singola realtà, compresa quella della nostra Isola.»

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E’ stato approvato il progetto definitivo per la realizzazione di tre interventi nel comune di Gairo (finanziamento di 2 milioni di euro) finalizzati alla messa in sicurezza e mitigazione del rischio idrogeologico. L’assessore regionale dei Lavori pubblici, Roberto Frongia, in qualità di soggetto attuatore nominato dal presidente Christian Solinas, Commissario straordinario delegato per la realizzazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico, ha approvato il progetto definitivo per l’esecuzione delle opere che riguardano due macro aree nel territorio di Gairo: Borgo di Gairo vecchio e frazione di Gairo Taquisara, classificata come espansione residenziale.

«La realizzazione di questi interventi, il cui finanziamento risale addirittura al 2010, ha un significato rilevante dal punto di vista della messa in sicurezza delle persone e dei beni – spiega l’assessore dei Lavori pubblici, Roberto Frongia -. E’ evidente la necessità di caratterizzare i territori con opere pubbliche di buona qualità, che necessitano di una pianificazione efficace degli interventi ma anche di tempi brevi di esecuzione.»

«La Sardegna – aggiunge Roberto Frongia – è esposta a una serie di rischi naturali che vanno dalle frane, alluvioni alle mareggiate, generate da fenomeni atmosferici violenti: è obiettivo di questa Giunta dare massimo supporto a tutte le comunità locale e i territori più deboli, costieri o inseriti nelle fasce esterne, di grandi o piccole dimensioni. Nel caso di Gairo – conclude l’assessore dei Lavori pubblici – le opere ammesse al finanziamento vanno sotto la voce di livello di rischio alto eppure il finanziamento di 2 milioni risale addirittura a nove anni fa: abbattere i tempi delle progettazioni e velocizzare l’esecuzione dei lavori è un punto fermo di questo Assessorato.»

Nel dettaglio, gli interventi previsti sono tre. Il primo riguarda la messa in sicurezza dei versanti a monte della zona abitata e delle strade. Si tratta, nello specifico, dei versanti sovrastante e sottostante la Strada Statale 198 km 76 +600 (interventi strutturali e non strutturali). Per quanto riguarda invece la frazione di Gairo Taquisara attraverso il finanziamento si potrà procedere con la posa in opera di strutture di intercettazione di potenziali crolli e rotolamenti di materiale roccioso.

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La sostenibilità del Golfo degli Angeli come hub del mediterraneo, il rilancio del Porto Canale, l’attuazione della Zona Franca e la trasformazione del porto storico di Cagliari in un hub mondiale per il turismo marittimo. Sono questi alcuni degli argomenti sui quali si discuterà nel corso dell’appuntamento organizzato dall’Associazione degli Agenti Marittimi della Sardegna in programma venerdì 25 ottobre a Cagliari nei locali del Convento di San Giuseppe, con inizio alle ore 9,30.

Significativo il tema dell’incontro: “Golfo degli Angeli…non dei fantasmi”, quasi una provocazione ma focalizzato per fare il punto sul futuro del Golfo che si affaccia su Cagliari e Sarroch, una importante risorsa del territorio che necessità tuttavia di significative azioni di rilancio.

A Giancarlo Acciaro, presidente degli Agenti Marittimi della Sardegna, sarà affidata l’introduzione dei lavori, che proseguiranno con gli interventi di alcuni degli esponenti nazionali più rappresentativi del settore marittimo e della logistica. In programma gli interventi di Alessandra Todde, sottosegretario dello Sviluppo economico; Paolo Truzzu, sindaco di Cagliari; Salvatore Mattana, sindaco di Sarroch; Giuseppe Minotauro, Direttore Marittimo Sud Sardegna; Giorgio Todde, assessore regionale dei Trasporti; Gianni Chessa, assessore regionale del Turismo; Massimo Deiana, presidente AdSP del Mare di Sardegna; Betty Schiavoni, vice presidente Fedespedi.

A testimoniare l’importanza dell’appuntamento, la presenza del presidente della Regione Sardegna Christian Solinas, che concluderà i lavori.

«Desideriamo richiamare l’attenzione delle istituzioni e degli attori principali del territorio sui problemi che riguardano il golfo di Cagliari e la rada di Sarroch e che sono lo specchio della crisi economica e industriale dell’intera Sardegna. Ma vogliamo soprattutto provare a dare il nostro contributo per descrivere alcune delle opportunità uniche di rilancio che per la prima volta possono essere concretizzate«, sottolinea Giancarlo Acciaro.

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«A conclusione dell’Assemblea del Sistema delle imprese aderenti ad Agrinsieme (CIA Confagricoltura, CopagriAgciConfcooperative Legacoop) si ritiene necessariun netto cambio di rotta da parte della Giunta regionale per quanto concerne la programmazione e lo sviluppo dell’agricoltura e si auspica un nuovo modello di relazioni tra l’assessorato dell’Agricoltura e le organizzazioni agricole.»

Lo scrive, in una nota, Legacoop Sardegna.

«A distanza di alcuni mesi dall’insediamento della Giunta regionale, le organizzazioni costituenti Agrinsieme, non hanno ancora ravvisato una linea strategica e gli obiettivi che il governo regionale intende perseguire ai fini della tutela e sviluppo dell’agricoltura sarda – aggiunge Legacoop Sardegna -. Il confronto tra le Organizzazioni agricole riconosciute e presenti al “Tavolo Verde” e la nuova assessora dell’agricoltura non hanno sinora consentito di comprendere con quali idee e quali strumenti si intende intervenire nel settore per affrontare le emergenze e costruire una prospettiva che restituisca competitività all’agricoltura sarda.»

«Per i motivi sopra citati, riteniamo sia opportuno e costruttivo un tavolo di confronto con il presidente della regione Christian Solinas viste le problematiche e le emergenze che il mondo agricolo sta da troppo tempo affrontando – conclude Legacoop Sardegna -. Pertanto, chiediamo ufficialmente, come Agrinsieme, al presidente della Giunta regionale un incontro urgente per discutere della situazione del comparto agricolo sardo