26 December, 2024
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«Alla politica degli annunci e delle parole preferiamo quella dei fatti e di un’azione a tutto campo per la Sardegna.»

Lo ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas, dopo la seduta della Giunta di ieri. «Abbiamo approvato provvedimenti importanti – ha aggiunto Christian Solinas – a cominciare dai 18 milioni per la continuità aerea, per proseguire con le risorse per garantire agli studenti sardi gli sconti sui bus regionali, soltanto promessi da chi ci ha preceduto e a suo tempo aumentò le tariffe. Avanti anche sul riconoscimento dei diritti dei lavoratori di Forestas: abbiamo finalmente aperto i cassetti in cui era rimasta la procedura per risolvere la vertenza. Poi ci sono i 2 milioni di euro stanziati per lo sport e altre misure a favore dei Comuni. Questa è una Giunta – ha aggiunto il presidente – che lavora senza grandi proclami e che alle polemiche strumentali risponde con gli atti. Non ci appartiene la logica di apparire sui media per dire “faremo” ma solo per comunicare ciò che abbiamo fatto. Giorno per giorno stiamo costruendo quella Sardegna capace di dare nuove opportunità alle giovani generazioni e un’altra possibilità a chi, non più giovane, in questi anni ha visto crollare le proprie certezze.»

«Stiamo lavorando dal primo giorno senza sosta mettendo in campo risorse indispensabili per la crescita dell’economia sarda, dalla sanità al lavoro, dall’industria al turismo – ha sottolineato l’assessore regionale della Programmazione Giuseppe Fasolino -. Non solo. Dopo cinque anni disastrosi di governo del centrosinistra che hanno fatto retrocedere la Sardegna nel gruppo delle Regioni meno sviluppate, ci siamo subito rimboccati le maniche anticipando i tempi sulla programmazione dei fondi comunitari 2021-2027, per garantire a tutti i sardi, alle imprese, ai Comuni, ai nostri giovani, un futuro di benessere e serenità. E questo – ha concluso l’assessore della Programmazione – è solo l’inizio di un percorso innovativo che proseguirà per tutta la legislatura.»

 

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«Abbiamo dato una risposta concreta ai tanti lavoratori che attendevano da troppo tempo, rispettando gli impegni presi.»

Così il presidente della Regione Christian Solinas ha commentato la notizia della revoca dello sciopero proclamato per il 31 luglio dai sindacati per la vertenza Forestas.

Ieri, la Giunta regionale ha approvato la delibera, proposta dall’assessore degli Affari generale e del Personale, Valeria Satta, d’intesa con l’assessore della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, che definisce gli indirizzi per la contrattazione collettiva affidata al Coran, dando avvio alla procedura per il passaggio del personale dall’Agenzia al comparto regionale. 

«Il nuovo inquadramento permetterà una piena operatività – ha aggiunto Christian Solinas –, così Forestas potrà garantire le finalità per le quali è nata, collaborando con gli enti locali e mettendosi a disposizione dell’intera comunità per tutto l’anno, non solo in caso di eventi calamitosi o attività di protezione civile.»

La delibera stabilisce gli indirizzi per il Coran, a cui spetta il compito di avviare le fasi negoziali necessarie per definire la struttura complessiva del comparto unico del personale regionale ed autorizza l’Agenzia Forestas a svincolare le somme accantonate nel fondo contenzioso, destinandole in gran parte alla costituzione di una nuova disponibilità che finanzi il transito del personale assunto a tempo indeterminato dell’Agenzia al contratto collettivo regionale. Fondo che coprirà anche i costi dell’estensione dei contratti dei dipendenti a tempo determinato dell’Agenzia regionale, «creando le basi per porre fine al precariato che si trascina da anni, conservando e valorizzando la professionalità finora acquisita – ha spiegato l’assessore Valeria Satta -. La soluzione alla vertenza Forestas è un importante traguardo che ho perseguito fin dal mio insediamento».

«In queste settimane ho constatato il profondo senso del dovere del personale di Forestas impegnato nella campagna contro gli incendi – ha detto l’assessore Gianni Lampis – e sono soddisfatto per la responsabilità dimostrata dai sindacati e dai lavoratori dell’Agenzia che hanno revocato lo sciopero proclamato.»

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Definendo gli indirizzi per la contrattazione collettiva da affidare al Comitato per la rappresentanza negoziale (Coran), la Giunta regionale ha sbloccato la vertenza Forestas, dando avvio alla procedura per il transito del personale assunto a tempo indeterminato dall’Agenzia al comparto regionale.

La proposta, approvata su proposta dell’assessore degli Affari generale e del Personale, Valeria Satta, d’intesa con l’assessore della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, stabilisce gli indirizzi per il Coran, a cui spetta il compito di avviare le fasi negoziali necessarie per definire la struttura del comparto ed autorizza l’Agenzia Forestas a svincolare le somme accantonate nel fondo contenzioso (16.630.841,26 euro), destinandole in gran parte (12.992.080,10 euro) alla costituzione di un nuovo fondo che finanzi il transito del personale assunto a tempo indeterminato dell’Agenzia al contratto collettivo regionale. Questo fondo sarà altresì destinato a coprire i costi della progressiva estensione del periodo annuale di lavoro dei dipendenti con contratto semestrale.

«E’ terminata la fin troppo lunga attesa dei lavoratori – ha detto il presidente Christian Solinas -. La Giunta ha mantenuto gli impegni, fornendo una risposta concreta che in tempi brevi porterà al nuovo inquadramento del personale dell’Agenzia, permettendone la piena operatività e garantendo a Forestas di rispondere alle finalità per le quali è stata creata, con una collaborazione attiva con gli enti locali, a disposizione dell’intera comunità durante l’intero arco dell’anno, e non solo in caso di eventi calamitosi o, in generale, per le sole attività di protezione civile.»

Sono stati approvati anche gli indirizzi per il Coran per avviare la contrattazione collettiva integrativa per la progressiva estensione del periodo di lavoro dei dipendenti con rapporto semestrale: «Con l’obiettivo di risolvere al più presto – ha spiegato l’assessore Valeria Satta – l’annoso problema del precariato che caratterizza il personale dipendente a tempo determinato di Forestas, conservandone e valorizzandone al contempo la professionalità acquisita».

L’avvio del progressivo aumento del periodo di lavoro dei dipendenti semestrali, sino alla durata di dodici mesi, comporterà per tali lavoratori la conversione del rapporto di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato, come previsto nella legge regionale 6/2019 ed in conformità al piano triennale dei fabbisogni dell’Agenzia Forestas, obiettivo che dovrebbe concludersi entro il 2021 e che rende necessario procedere ad una contrattazione integrativa. Il Coran, perciò, dovrà prevedere e disciplinare la progressiva estensione del periodo di lavoro dei dipendenti, nel rispetto dei limiti assunzionali e delle risorse stanziate annualmente in bilancio. Le assunzioni a tempo determinato avverranno in un unico turno annuale, che ricomprenda necessariamente i sette mesi da aprile ad ottobre, per facilitare le assunzioni e aumentare la presenza di personale nel periodo in cui ha particolarmente luogo l’attività antincendio

Le delibere verranno ora comunicate al Consiglio regionale per gli adempimenti.

 

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«Per la prima volta, in una sede importante qual è la Conferenza delle Regioni, viene riconosciuto il principio dell’insularità con una compensazione della discontinuità territoriale.»

Lo ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas, oggi a Roma, dove ha partecipato alla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, commentando gli esiti dell’incontro odierno con il ministro per il Sud, Barbara Lezzi, sul tema della programmazione dei fondi europei 2021-2027.

La Conferenza delle Regioni ha chiesto all’esponente del Governo di «avviare il discorso sui criteri di riparto delle risorse tra le Regioni, prevedendo misure normative e programmatorie specifiche per lo sviluppo delle regioni che presentano gravi e permanenti svantaggi strutturali o demografici, quali quelle insulari, transfrontaliere e di montagna, e la compensazione della discontinuità territoriale, basata sull’indice di perifericità insulare».

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La 58ª Fiera dell’Artigianato artistico della Sardegna, in programma a Mogoro dal 27 luglio al 1° settembre 2019, questa sera, alle 19.00, aprirà i cancelli con l’inaugurazione ufficiale alla presenza delle Autorità regionali e locali.

Il sindaco Sandro Broccia, a nome della Giunta comunale, ha invitato al taglio del nastro il presidente della Regione Christian Solinas e l’assessore regionale dell’artigianato Giovanni Chessa che, con l’assessore della Pubblica istruzione e dell’Artigianato Luisa Broccia e il direttore artistico Marcello Muru, affiancheranno tutti gli artigiani che parteciperanno all’edizione 2019.

L’apertura al pubblico è invece prevista per sabato 27 luglio, alle 10.00.

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«Ripartono finalmente i cantieri per completare infrastrutture di importanza vitale per la Sardegna.»

Con queste parole il presidente della Regione, Christian Solinas, oggi a Roma per partecipare alla Conferenza delle Regioni, ha espresso la propria soddisfazione per lo sblocco deciso dal Cipe dei fondi destinati alla Sardegna, ottenuto grazie al decisivo impegno del Governo più volte sollecitato dalla Giunta regionale. Si tratta di 256 milioni di euro con i quali, in tempi rapidi, saranno realizzati interventi sulla rete viaria come il primo lotto della Alghero Olmedo sulla strada statale 291 della Nurra, il rifacimento di tratti della Sulcitana, la Ss 195, e due interventi sulla 131. Una parte significativa dei finanziamenti è destinata anche a interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico.

La Conferenza delle Regioni, intanto, ha approvato oggi un ordine del giorno proposto dal presidente Solinas, sulla nomina dei commissari straordinari per le grandi opere, secondo quanto previsto dal decreto sbloccacantieri.

«Si tratta di un invito fondamentale per dare celerità alla realizzazione di infrastrutture strategiche importanti per ogni territorio – ha spiegato il presidente Christian Solinas illustrando il provvedimento -. Per quanto riguarda soprattutto le infrastrutture della viabilità è apparsa all’orizzonte l’ipotesi che si individui l’Anas come soggetto commissariale. Questo per noi è un rischio in quanto l’Anas è già soggetto attuatore di queste opere e non riesce a dare impulso a quelli che sono cantieri indispensabili per la crescita e lo sviluppo socioeconomico del nostro territorio. Ed è per questo – ha aggiunto il presidente della Regione – che ho ritenuto di proporre alla Conferenza di sensibilizzare il Governo verso l’ipotesi di una nomina commissariale in capo ai presidenti delle Regioni perché rappresentano una figura istituzionale di assoluto rilievo in ciascun territorio e possono realmente coordinare in tempi rapidi e certi l’esecuzione di questi lavori.»

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«Ritengo positiva la sinergia che si è instaurata nell’incontro di ieri e auspico che sia l’inizio di una proficua collaborazione che porti sviluppo nella nostra Sardegna, rendendola sempre più a misura di donna.»

Lo ha affermato la consigliera regionale Carla Cuccu (M5S), dopo l’incontro che si è svolto ieri in Consiglio regionale tra il direttivo dell’Associazione Coordinamento3 – Donne di Sardegna e le consigliere regionali Sara Canu (Lega Salvini Sardegna), Annalisa Mele (Lega Salvini Sardegna), Elena Fancello (M5S), Maria Laura Orrù (Progressisti) e Laura Caddeo (Progressisti). Un incontro che ha voluto mettere le basi per progettare insieme una Sardegna che superi tutti gli ostacoli di natura economica, sociale, politica e istituzionale che impediscono la piena valorizzazione delle donne, nell’interesse dell’intera società e per il pieno sviluppo delle sue potenzialità, a partire dai 5 punti della Carta di Impegni per la Parità, proposta dal Coordinamento3 e sottoscritta a suo tempo dal Presidente Christian Solinas. Una volontà “condivisa”, emersa nel primo incontro istituzionale fra le consigliere regionali ed il Direttivo dell’Associazione Coordinamento3 – Donne di Sardegna, guidato dalla presidente Carmina Conte. All’incontro, che si è svolto prima della seduta del Consiglio regionale, è stato coordinato dall’on.le Carla Cuccu, segretaria dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio e ha visto la partecipazione e gli interventi delle consigliere Sara Canu, Annalisa Mele, Elena Fancello, Maria Laura Orrù e Laura Caddeo e delle rappresentanti del Coordinamento3, giunte da diverse parti dell’Isola.

Sono state poste le basi per la costruzione di una efficace e proficua comunicazione fra donne elette nella massima assemblea legislativa regionale e mondo femminile, presente in Coordinamento3 nella più ampia gamma di posizioni e appartenenze politiche, istituzionali, sociali e civili.

Si è trattato di un incontro speciale, che apre una pagina nuova nello spirito di forma eccelsa di democrazia aperta, trasversale, compiuta: c’è un filo conduttore fortissimo, che guiderà tutte le azioni future, in cui a valere sono i diritti delle donne, prima di tutto ed oltre ogni appartenenza, ideologica o partitica.

E’ stato osservato come l’introduzione della norma sulla doppia preferenza di genere nella legge elettorale, ottenuta dopo anni di battaglie unitarie delle donne sarde, pur non avendo rimosso tutti gli ostacoli al principio di uguaglianza tra uomini e donne nell’accesso alla vita politico-istituzionale, così come dal dettato costituzionale, ha consentito di raddoppiare il numero delle donne elette da 4 a 8 . Un risultato, pur modesto, ma che è un incoraggiamento a proseguire la battaglia che il Coordinamento3 ha intrapreso sulla democrazia paritaria, punto di partenza di una staffetta che passa il testimone alle donne elette il 24 febbraio scorso. La loro presenza in Consiglio regionale è garanzia di un raccordo permanente fra la massima istituzione sarda e le donne presenti nella società, affinché vengano attuati i punti chiave, quali l’istituzione dell’Assessorato regionale alle Pari Opportunità; la trasformazione della CRPO in Commissione Consiliare Regionale, al pari di tutte le altre; l’attuazione della parità di genere in tutti gli Enti e Istituzioni di competenza della Regione; la realizzazione di un piano straordinario per l’occupazione femminile, con l’incremento dei servizi socio-assistenziali; l’attuazione del percorso salute donna Ospedale Territorio e l’attivazione piena delle Breast Unit per la prevenzione e la lotta ai tumori femminili e l’attivazione dell’Osservatorio sula Violenza di Genere, accompagnato da un rafforzamento delle azioni per i centri antiviolenza, per la prevenzione e la lotta a tutti i livelli contro la violenza di genere.

Per l’occasione Pupa Tarantini, assessora del comune di Oristano, componente del Direttivo Coordinamento3, ha donato a Carla Cuccu una scarpetta rossa in ceramica, icona della campagna nazionale contro il femminicidio “Città della Ceramica”, di cui è capofila il comune di Oristano.

Tutte le intervenute hanno manifestato la volontà di procedere, in un profondo e intenso spirito di collaborazione, affinché vengano rimossi i numerosi ostacoli sociali e culturali all’interno della massima assemblea e parallelamente dei partiti di appartenenza, che ancora impediscono la piena e libera partecipazione delle donne alla vita pubblica.

Una grande sintonia dunque e condivisione dei temi, che ha visto per la prima volta tutte le espressioni femminili in campo convergere perché la democrazia paritaria non è la sfida che le donne sarde hanno lanciato con la doppia preferenza di genere, ma è un patrimonio ineludibile di civiltà per il benessere dell’intera società, da tutelare e valorizzare.

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Il Consiglio regionale ieri ha approvato l’ordine del giorno sugli interventi finalizzati alla predisposizione di una legge di riforma del sistema agricolo regionale e al finanziamento della legge regionale n. 15 del 2010.

La seduta è stata aperta dal presidente Michele Pais. Dopo le formalità di rito, il presidente ha comunicato le dimissioni dalla carica di consigliere regionale di Paolo Truzzu, recentemente eletto sindaco di Cagliari. Successivamente, è stata disposta la convocazione immediata della Giunta delle elezioni per la presa d’atto e la conseguente surroga con il primo dei non eletti. Per questi adempimenti, il presidente ha sospeso la seduta per 10 minuti.

Alla ripresa dei lavori il presidente Pais ha letto la nota della Giunta per le elezioni, sulla base della quale Fausto Piga risulta essere il primo dei non eletti nella lista “Fratelli di Italia”, collegio di Cagliari, in cui fu eletto l’on. Paolo Truzzu. Pertanto, a seguito delle dimissioni dell’on. Paolo Truzzu, il presidente Michele Pais ha invitato l’on. Piga a entrare in Aula e a prestare giuramento.

Il presidente Michele Pais ha chiesto all’Aula un minuto di silenzio per commemorare Emanuela Loi e tutte le vittime della strage di via D’Amelio.

L’on. Piero Comandini (Pd) ha esordito dicendo che “dal 21 maggio il presidente Christian Solinas Solinas non si presenta in Aula e questo è un fatto di una gravità inaudita. Dal 28 maggio chiediamo al presidente Christian Solinas di riferire sulla vertenza del porto canale e ancora nulla si sa, nonostante la vicenda si sia aggravata a causa del diniego paesaggistico. Cosa ha fatto finora il presidente Solinas per questa vertenza?”.

Di seguito, l’on. Francesco Agus (Progressisti) ha ricordato che “dal 28 giugno la Giunta ha nominato i nuovi direttori generali ma a oggi tre direzioni sono ancora vacanti. E si tratta di direzioni generali strategiche come la Protezione civile e il Personale”.

L’assessore Andrea Biancareddu ha chiesto di ricordare in Aula il tragico incendio di Curraggia in Gallura che il 28 luglio 1983 portò un pesantissimo bilancio di nove vittime, sei feriti e oltre 18 mila ettari bruciati. Il presidente Pais ha dunque ordinato all’Aula un minuto di silenzio.

L’on. Eugenio Lai ha invece suggerito al presidente Pais di sospendere i lavori per consentire a una delegazione di “incontrare i lavoratori dell’Aias e quelli del porto canale, che da giorni protestano sotto il Consiglio regionale”.

Lo stato di agitazione dei dipendenti di Forestas è stato richiamato invece dall’on. Giovanni Satta (Psd’az), che ha detto: “Chiedo alla vicepresidente della Giunta di dare in fretta risposte sul tema del contratto dei lavoratori di Forestas”.

Per l’assessore Alessandra Zedda “la Giunta ha già preso l’impegno con i lavoratori di Forestas e ci stiamo assumendo la responsabilità di occuparci di loro”.

Anche l’on. Daniele Cocco (Sinistra) ha caldeggiato l’incontro con i lavoratori  di Forestas e ha annunciato una mozione sul tema.

Il presidente Pais ha sospeso i lavori per indire subito una conferenza dei capigruppo.

Alla ripresa ha comunicato gli esiti della conferenza: una delegazione dei lavoratori del porto canale di Cagliari e dell’Aias sarà ricevuta al termine dei lavori dell’Aula.

Alla ripresa dei lavori, il Consiglio ha iniziato l’esame della mozione n. 19 (Tunis e più) sulla riforma del sistema agricolo regionale, sospesa in una precedente seduta nella fase della dichiarazioni di voto.

Il primo firmatario Stefano Tunis (Sardegna 20/20), prendendo la parola sull’ordine dei lavori, ha affermato che, avendo registrato una convergenza ampia sul contenuto del documento, si rendono necessarie attraverso un emendamento orale alcune correzioni per chiarire, ha precisato, che ciò che viene messo sotto accusa è in realtà il risultato operativo di una burocrazia con cui è difficile dialogare soprattutto in materia di pagamenti a conclusione delle istruttorie condotte dalle agenzie agricole. Si tratta quindi, ha sintetizzato, di una posizione difensiva e non offensiva dell’assessorato. Inoltre, ha concluso, è opportuna anche la modifica di una parte del dispositivo per sottolineare il valore dell’ampio coinvolgimento della commissione e del Consiglio sulla legge di riforma del sistema agricolo regionale.

Il consigliere dell’Udc Giorgio Oppi ha espresso dissenso sulla proposta di emendamento orale, che quindi decade.

Il capogruppo del Psd’Az Franco Mula, dopo aver ricordato che l’emendamento orale era stato concordato, ha chiesto una sospensione della seduta che il presidente ha accordato.

Alla ripresa dei lavori, il consigliere Stefano Tunis (sempre sull’ordine dei lavori) ha affermato che in sede di coordinamento del testo basterebbe precisare meglio soltanto il passaggio riguardante il coinvolgimento del Consiglio.

Il consigliere Roberto Deriu ha chiesto se Aula può dare indirizzi al coordinamento formale di una mozione.

Il presidente Michele Pais ha riposto di sì.

Il consigliere Francesco Agus (Progressisti) ha ricordato che il regolamento parla di coordinamento dei testi legislativi e non delle mozioni, per cui o si ritira la mozione trasformandola in ordine del giorno, oppure si mantiene il testo approvandolo o respingendolo, fermo restando che comunque il tema richiede serietà e maggiore attenzione da parte dell’Aula.

Per dichiarazione di voto, Emanuele Cera di Forza Italia ha ringraziato i proponenti della mozione per aver portato all’attenzione del Consiglio la crisi dell’agricoltura sarda. Una crisi, ha aggiunto, che impone a tutti di impegnarsi a fondo per la riforma a cominciare dalla chiusura positiva della vicenda riguardante il prezzo del latte e le difficoltà del comparto ovi-caprino. Va riconosciuto tuttavia, ha proseguito, che la legge 15/10 non ha raggiunto i risultati che si prefiggeva e si è trasformata impropriamente in uno strumento di sostegno al reddito, soluzione inadeguata per il settore che ha bisogno di interventi strutturali, fra i quali semmai va compreso anche al settore bovino.

Il consigliere Gian Franco Satta dei Progressisti ha sottolineato che la mozione Tunis contiene una proposta di riforma del sistema agricolo che però è in contraddizione con il riferimento positivo alla legge 15, che lo stesso Cera ha poco fa criticato. Ha poi annunciato il voto contrario.

Il consigliere Roberto Deriu (Pd), sull’ordine dei lavori, ha detto di voler prendere sul serio la mozione che vorremmo votare confrontandoci con la maggioranza che però ha difficoltà interne. Il punto di incontro non c’è e manca chiarezza all’interno della coalizione, ha spiegato, quindi se maggioranza vuole confrontarsi siamo disponibili altrimenti voteremo contro.

Daniele Cocco di Leu ha affermato di non capire come si sta procedendo perché prima emergono differenze sul documento e poi si torna alle dichiarazioni di voto sul testo originario che peraltro, di fatto, suona come una sfiducia nei confronti dell’assessore; a questo punto meglio una proposta di legge affidata all’esame delle commissioni e poi al Consiglio

Il consigliere Stefano Tunis (Sardegna 20/20), nel comprendere le difficoltà perché il tema richiede approfondimenti e non solo qualche sospensione, ha proposto una votazione per parti, eliminando il periodo controverso.

Il presidente Michele Pais ha definito la proposta di buon senso.

Il consigliere Daniele Cocco di Leu, ha puntualizzato che si deve mettere in votazione ogni parte.

Il consigliere Pietro Moro, ha osservato che non è una questione di vita o di morte approvare un provvedimento a tutta velocità; ci vogliono contenuti più solidi perché di fronte alla vertenza latte non possiamo girarci dall’altra parte ed è meglio rimandare.

Il presidente Michele Pais ha invitato i consiglieri a formulare proposte accoglibili ed ha sostenuto che quella del voto per parti lo è.

Il consigliere Piro Comandini (Pd), d’accordo col collega Deriu, ha sollecitato una intesa ed ha proposto una sospensione.

Analogamente si è espresso Gian Franco Satta dei Progressisti.

Il presidente Michele Pais ha quindi sospeso la seduta.

Alla ripresa dei lavori il consigliere Stefano Tunis ha comunicato la trasformazione della mozione in ordine del giorno, posto che l’ampia condivisione è fondamentale sul tema, che ha bisogno del contributo di tutta la politica e di tutto il mondo agricolo, arrivare a superamento legge 15/10 e nello stesso tempo avere uno strumento transitorio da notificare alla Ue in attesa di quadro organico. L’ordine del giorno, ha chiarito, ripercorre sostanzialmente il testo dalla mozione (a parte un paragrafo) e riafferma la necessità del coinvolgimento pieno del Consiglio.

Il consigliere dei Progressisti Francesco Agus ha eccepito che i tempi non coincidono col regolamento perché la trasformazione di una mozione in ordine del giorno può avvenire al termine della discussione generale e non nella fase della dichiarazione di voto, per cui si deve votare la mozione.

Il presidente Michele Pais, di diverso avviso, ha sostenuto la regolarità dell’ordine del giorno, purchè provvisto della firma di 8 consiglieri.

Il consigliere Massimo Zedda, sempre dei Progressisti, ha rilevato la presenza di alcuni errori materiali e si è comunque associato alla tesi di Agus.

Il consigliere Piero Comandini ha sollecitato il parere della Giunta.

Il consigliere dei Progressisti Gian Franco Satta ha valutato con favore il passo indietro della maggioranza ma ha preso le distanze dal modo, suggerendo il rinvio della discussione ad un momento successivo.

Il capogruppo del Psd’Az Franco Mula, ricordando l’impegno ad un incontro con i lavoratori Aias, ha criticato il la richiesta di un parere della Giunta per una semplice modifica.

Il consigliere Roberto Deriu (Pd) ha raccomandato la specificazione della parte collegata alla “misura ponte” notificabile alla Ue, a testimonianza della transitorietà del testo.

Il capogruppo di Leu Daniele Cocco, pur dicendo di non voler fare ostruzionismo, ha sostenuto che di fatto l’ordine del giorno non c’è, meglio dunque aderire alla proposta del consigliere Moro di rinviare a martedì, altrimenti voterà contro.

Il capogruppo della Lega Dario Giagoni, a favore, ha sollecitato l’inserimento dei problemi riguardanti la pesca.

Il presidente Pais, sul punto regolamentare, ha definito l’ordine del giorno la sommaria illustrazione di un documento già noto.

Il consigliere di Leu Eugenio Lai ha ribadito la richiesta del parere della Giunta e della disponibilità del testo.

Il presidente Pais ha poi disposto la sospensione della seduta per la distribuzione del testo.

Il capogruppo del Pd Gianfranco Ganau, sostenendo la necessità del parere della Giunta, ha ricordato che deve essere obbligatoriamente espresso prima della votazione.

Il presidente Pais ha sospeso brevemente la seduta per la distribuzione del testo.

Alla ripresa dei lavori l’assessore dell’Agricoltura Gabriella Murgia ha fornito il parere della Giunta dichiarando la sua posizione favorevole.

Successivamente è stato messo ai voti l’ordine del giorno, che il Consiglio ha approvato con 33 voti favorevoli, 22 contrari ed 1 astenuto. Il documento impegna fra l’altro il presidente della Regione e lo stesso assessore dell’Agricoltura a “predisporre una legge di riforma agraria coinvolgendo tutte le parti politiche presenti in Consiglio, a modificare la legge 15/10 per rispondere in maniera adeguata alle esigenze del comparto, ad integrare la legge con ulteriori capitoli di spesa ed a riorganizzare il sistema burocratico al fine di dare un supporto reale agli operatori del settore”.

Subito dopo, per partecipare all’incontro dei capigruppo con una delegazione di lavoratori Aias, il presidente Pais ha lasciato la guida dell’Assemblea al vice presidente Giovanni Satta.

La presidenza è stata assunta dal vicepresidente Giovanni Antonio Satta (Riformatori sardi).

Ha quindi chiesto la parola Eugenio Lai (Leu) per proporre all’Aula, vista l’assenza dei capigruppo, del presidente del Consiglio e di parte della Giunta regionale di rinviare la discussione delle interpellanza ad altra data e di sospendere la seduta.

Il vice presidente Giovanni Antonio Satta ha deciso per il proseguo dei lavori. Il capogruppo del Psd’Az, Franco Mula, ha proposto di terminare con l’ultimo punto in discussione e dopo incontrare i lavoratori.  Michele Cossa (capogruppo dei Riformatori sardi) ha esortato i colleghi a un po’ di moderazione e a continuare con l’esame delle interpellanze. Anche il capogruppo di Fratelli d’Italia è intervenuto per sollecitare una rapida conclusione dei lavori in modo da incontrare i lavoratori.

Il vice presidente Satta ha, quindi, dato la parola per l’illustrazione dell’Interpellanza n. 9 “sulle criticità ambientali e gestionali della discarica consortile Spiritu Santu a Olbia” al consigliere del Movimento 5 Stelle, Roberto Li Gioi, primo firmatario del testo.

Il consigliere, rivolgendosi all’assessore dell’Ambiente, Gianni Lampis, gli ha ricordato che già da aprile gli aveva parlato delle problematiche della discarica consortile di Spiritu Santu. “Le avevo fatto presente come su quel paradiso, che è l’Area Marina protetta di Tavolare, insiste in maniera devastante una vera e propria bomba ecologica: la discarica di Spiritu Santu. Lei mi aveva assicurato un suo interessamento alla questione”. E ha aggiunto che “gli abitanti di Murta Maria sono le vittime esasperate di un modus operandi inaccettabile che li ha visti subire per decenni angherie inenarrabili, mentre osservavano impotenti l’elevarsi di una montagna di rifiuti”. Roberto Li Gioi ha poi proseguito: “Una discarica strutturata nel 1991 dal Cipnes su un sito in cui era già presente una discarica “gravemente inquinante”. Un sito che, secondo il consigliere, subisce “innumerevoli ampliamenti in barba alle direttive europee” e alle delibere delle varie giunte, tra cui quella del 2013 che imponeva al Cipnes di individuare un nuovo sito per il conferimento dei rifiuti.

Roberto Li Gioi ha anche sottolineato che c’è “una percentuale di tumori tra gli abitanti di Murta Maria clamorosamente al di sopra delle medie nazionali” e ha ricordato che un dossier è stato depositato presso la Procura della Repubblica di Tempio Pausania da un coraggioso comitato di cittadini di Murta Maria e Porto San Paolo” e ha evidenziato l’ulteriore richiesta di ampliamento da 40mila a 150mila tonnellate di rifiuti l’anno con la creazione di un impianto di biogas (“gas di pessima qualità”). “Un progetto abnorme dovuto all’emergenza rifiuti, che porta ingenti contributi pubblici nelle casse del Cipnes e disincentiva la raccolta differenziata dei rifiuti da parte dei cittadini”.

E rivolgendosi all’assessore Lampis ha sottolineato che il 1 luglio è stato concesso dalla Giunta un finanziamento di 1.082 milioni per adeguamento della discarica con dichiarazione firmata da Lampis. “Questa è la prima risposta che la Giunta regionale vuole dare alle comunità locali? Si tratta dell’ennesima intollerabile presa in giro a cittadini, che mi onoro di rappresentare”. E ha sottolineato che quella si Spiritu Santu è “una bomba ecologica”. Roberto Li Gioi ha poi ricordato all’assessore che “la terra avvelenata non ha colore e ogni centimetro di terra avvelenata è un centimetro di Sardegna che muore”

Giovanni Antonio Satta ha dato quindi la parola al capogruppo della Lega Salvini Sardegna, Dario Giagoni, per l’illustrazione dell’interpellanza n. 20/A (Giagoni e più)  “in merito alle alle criticità gestionali, ai gravi rischi ambientali, ai pericoli per la salute, alle risorse finanziarie di recente destinate relativamente all’attività della discarica consortile in località “Spiritu Santu” (Comune di Olbia)”.

“Oltre l’importanza ambientale e sanitaria, riteniamo doveroso dar voce alle legittime richieste di chiarimenti delle popolazioni locali”, ha affermato il consigliere. “Il polo rifiuti di Spiritu Santu già da anni è oggetto azioni non propriamente cristalline” e “si configura come un ecomostro di altezza spropositata”, non solo dannoso per la salute ma motivo di grave perdita economico per il settore turistico, derivanti dall’inquinamento dell’aria e del suolo.

Dario Giagoni ha spiegato che la discarica è gestita dal Cipnes, che ha beneficiato negli anni di ingenti risorse collettive, provenienti dal Comune e dalla Regione. “Oggi la discarica si presenta allo stato attuale ben lontana dagli standard imposti dalle normative nazionali e comunitarie e prosegue con l’avanzamento di pretese economiche”, ha detto, “Sarebbe dovuto essere dismesso chiuso e bonificato entro il 2009, non solo non è avvenuto ma anzi ci sono stati progressivi ampliamenti” fino a quello che ha portato dallo smaltimento 40mila a 150mila tonnellate di rifiuti. Per Giagoni c’è un conflitto di interessi visto che “c’è coincidenza tra soggetto operante e soggetto preposto al per monitoraggio, ossia al Cipnes”. Nell’Interpellanza il capogruppo della Lega chiede: se ritengano opportuno che il Cipnes possa garantire opportuno operato visto il maxi impianto da 150mila tonnellate/anno, riguardante anche lo stoccaggio di rifiuti ad elevato potere calorifero. E se l’opera che prevede la produzione di biometano risponda ai criteri di opportunità, fattibilità e convenienza, visti i rischi, costi e benefici per la popolazione. Dario Giagoni ha chiesto anche se l’Arpas abbia effettuato i rilievi dei livelli di inquinamento. E chiede di conoscere la finalità precisa delle risorse economiche, pari a oltre 1 milione di euro, recentemente assegnate al Cipnes.

Per la Giunta è intervenuto l’assessore regionale dell’Ambiente, Gianni Lampis, il quale ha evidenziato come il Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani è rispondente a una corretta gestione dei rifiuti, in armonia con quanto stabilito dalle norme comunitarie e nazionali. Al fine di conseguire una corretta infrastrutturazione del Nord Sardegna, il Piano regionale, sin dagli anni ‘90 ha ubicato nel comune di Olbia una piattaforma consistente in diverse sezioni. Gianni Lampis ha spiegato che il Cipnes aveva individuato altri siti, ma non ha trovato l’accordo del Comune interessato. L’assessore ha quindi aggiunto che è in corso di valutazione ambientale il progetto di ampliamento della piattaforma e, dati tecnici alla mano, ha spiegato che sarà concesso e ha spiegato che l’ampliamento della discarica di Spiritu Santu è prevista per far fronte ai fermo impianti del termovalorizzatore di Macomer, cui andranno conferiti i rifiuti indifferenziati della provincia di Sassari e di Nuoro. “Non sono stati rinvenuti motivi ostativi alla loro autorizzazione”, ha detto. Lampis ha, inoltre, affermato che “non stiamo creando ulteriori disagi ma stiamo cercando di limitarli” e che è previsto un costante monitoraggio dell’aria da parte dell’Arpas, attraverso le stazioni fisse, ma che si potrà valutare l’utilizzo delle stazioni mobili per approfondire i valori nell’area in cui insiste la discarica di Spiritu Santu. E ha ricordato che tutti i dati sono disponibili nel sito internet “Sardegna Ambiente”.

Gianni Lampis ha anche reso noto che confluiscono nella discarica rifiuti speciali, fanghi da trattamento dei reflui delle acque urbane, provenienti dalla Campania, gestiti con scrupolose misure gestionali per evitare i rischi.

Gianni Lampis ha poi evidenziato che alla richiesta del Consorzio per l’aumento della volumetria di 25mila tonnellate è stato dato dall’assessorato dell’Ambiente parere favorevole, sottolineando che  le volumetrie devono essere riservate ai rifiuti urbani prodotti dal bacino territoriale Olbia-Tempio e a quelli derivanti dal loro trattamento.

Il consigliere Roberto Li Gioi si è detto non soddisfatto della risposta, seppur tecnicamente impeccabile, perché non tiene conto dei gravi disagi per i cittadini. Soddisfatto, invece, il consigliere Giagoni, per l’approccio costruttivo e la volontà di risolvere la situazione, anche se ha sottolineato che la Sardegna non deve prendere i rifiuti che arrivano da altre regioni.

E’ poi intervenuto il consigliere Giuseppe Meloni (Pd), il quale ha proposto ai colleghi Roberto Li Gioi e Dario Giagoni di trasformare le interpellanze in mozione. Il vice presidente Giovanni Antonio Satta ha chiuso la seduta. Il Consiglio sarà convocato a domicilio.

 

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Uno stanziamento di circa 3 milioni di euro, provenienti da risorse inutilizzate in Ats, consentirà all’Aou di Sassari l’assunzione di personale sanitario necessario. La notizia del finanziamento è arrivata nel pomeriggio di ieri, dopo la chiusura della riunione della Giunta regionale.

Si tratta di una sicura boccata d’ossigeno per l’Aou sassarese, considerata la necessità di potenziare la dotazione di alcune unità operative in sofferenza per la carenza di personale. Sarà possibile, inoltre, garantire l’attività di ricovero, aumentata dopo la chiusura del Policlinico di viale Italia.

«Ringraziamo il presidente della Regione Christian Solinas e l’assessore della Sanità Mario Nieddu per il rispetto degli impegni assunti nei confronti della nostra azienda – commenta il direttore generale dell’Aou di Sassari Nicolò Orrù – che si è fatta carico delle prestazioni di ricovero garantite dal Policlinico sassarese sino a novembre scorso. In questo modo per l’Aou sarà possibile superare una parte delle criticità segnalate in tema di dotazione organica e sostituzione del personale.»

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Cosa hanno in comune personaggi come il leggendario “cantadore” Gavino De Lunas e il teologo Pietro Paolo Prunas, o gli accademici Giovanni Antonio Virdis, Giovanni Pinna Farrà e Carlino Sole? E ancora  l’insegnante e politico Orazio Porcu e gli esponenti sardisti Salvatore Sale, Antonio Cambule e Totoi Mura?

Le loro origini: erano tutti di Padria.

Per scoprire le storie degli uomini e le personalità che più hanno caratterizzato questa antica comunità della Sardegna, sabato 27 luglio, alle 18.00, nell’ex Convento Francescano di Padria, l’Istituto Camillo Bellieni in collaborazione con l’Amministrazione comunale organizza l’evento “Coscienza di paese – personaggi e vicende padriesi”.

Dopo i saluti del sindaco Alessandro Mura e dell’assessora alla Cultura, Pangela Dettori, interverranno Michele Pinna, direttore scientifico del Bellieni, Stefano Alberto Tedde, esperto di archivistica e Giuseppe Zichi dell’Università di Sassari. Tra le autorità, salvo contrattempi, è attesa anche la partecipazione del presidente della RAS, Christian Solinas.

Tra i padriesi più celebri di cui si parlerà sabato, vi è certamente Gavino Luna, meglio conosciuto come “De Lunas”, voce indimenticabile della tradizione canora, tra i primi a incidere sui 78 giri in vinile i suoi capolavori alla “logudoresa”. Lo attendeva però un destino tragico. Sarebbe stato trucidato dai nazisti nelle fosse ardeatine.

Altra importante figura presa in esame sarà quella del teologo Pietro Paolo Prunas, che diede il suo sostegno economico, attraverso il sistema allora in uso dell’associazione, per la pubblicazione delle opere di Pietro Martini, Giovanni Siotto Pintor e Pasquale Tola, divenuti classici della storia della Sardegna.

Saranno passate al setaccio le vite dei padriesi che hanno fatto strada nel mondo accademico. A iniziare da Giovanni Dettori Virdis, due volte rettore dell’Università di Sassari, poi Giovanni Pinna Ferrà, ordinario di Economia politica e Carlino Sole, docente associato dell’Ateneo turritano e autore di numerosi saggi.

Si spazierà anche nell’ambito di chi abbia ricoperto il ruolo di attivista politico. Tra questi l’insegnante Orazio Porcu, che fece parte del “gruppo maestri” della rivista “Ichnusa” fondata e diretta da Antonio Pigliaru, fu sindaco di Berchidda e consigliere regionale sotto la presidenza di Mario Melis.

Quindi tre grandi sardisti, a iniziare da Salvatore Sale, successore di Camillo Bellieni alla guida del Psd’az, caposcuola e maestro di una lunga tradizione politica che a Padria avrebbe coinvolto anche Antonio Cambule e Totoi Mura.