20 November, 2024
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E’ polemica sulla nomina dei due consulenti del presidente della Giunta regionale, Christian Solinas, Franco Magi e Christian Stevelli. A sollevare il problema oggi è Desirè Manca, capogruppo del Movimento 5 Stelle.

«Vorrei chiedere al presidente Christian Solinas – attacca Desirè Manca – quale metro di valutazione sia stato adottato per la scelta dei suoi due consulenti. Questi incarichi sono un insulto. Un insulto, per tutti i nostri professionisti che hanno dovuto lasciare l’Isola per trovare un lavoro. Un insulto per chi invece è rimasto e fatica ad andare avanti. Un insulto per la società tutta, perché i ruoli di prestigio sono spesso già occupati da chi non ha competenze, a discapito di tutti noi che chiediamo professionalità, e ci ritroviamo a dover avere a che fare con l’amico di turno.»

«Requisito essenziale per poter diventare consulente regionale è “l’alta e specifica professionalità” – sottolinea Desirè Manca -, la stipula dei contratti è avvenuta infatti sulla scorta di una legge regionale del 1988 che fissa questa unica e semplice condizione.»

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Il presidente del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, Tarcisio Agus, ha inviato una nota alle segreterie delle organizzazioni sindacali, CGIL Filcams, CISL fisascat, UIL Tucs, USB Lavoro privato, FILCOM FISMIC Sarda Confsal e UGL Terziario, e per conoscenza al presidente della Giunta regionale Christian Solinas e agli assessori del Lavoro Alessandra Zedda, dell’Ambiente Gianni Lampis e dell’Industria Anita Pili, nonché ai componenti del Consiglio direttivo e ai componenti del Comitato Tecnico Scientifico, sui temi legati al progetto Parco Geominerario e Bonifiche.

Nella nota, Tarcisio Agus ha ricostruito l’esperienza in atto sull’utilizzo dei lavoratori previsto dalla legge regionale 34/2016 e le competenze dello stesso Parco sulla base dell’art. 2 del decreto istitutivo, ed è ritornato alle origini, quando i 550 lavoratori iniziarono il progetto con l’esecuzione dei lavori propedeutici alla nascita del Parco (1 ottobre 1998).

«Ora il Parco esiste ed in alcune parti ha avviato attività produttive, vedi “Miniere Rosas”, “Miniere Montevecchio”, “Centro Italiano della Cultura e del Carbone”, “Porto Flavia”, “Galleria Henry”. Poca roba rispetto al vasto patrimonio presente nelle otto aree minerarie, ma già questi avrebbero necessità di interventi manutentori, legati anche all’allargamento degli spazi di visita e di spazi per l’insediamento di piccole e medie attività produttive (incubatori, posti letto, atelier).»

Tarcisio Agus ha citato l’esempio del birrificio di Montevecchio che oggi occupa 12 unità e le strutture di luoghi di visita già attivi e quelli di prossima apertura che possono diventare luoghi di stabilizzazione dei lavoratori impiegati o prospettive per i loro figli. Ed ha approfondito i temi delle bonifiche, sottolineando se non sia il caso di ritrattare con il ministero dell’Ambiente l’intesa che affidò all’ATI, poi chiamatosi Geoparco (oggi cessata), la bonifica delle aree, non andate in porto per l’esclusione di Igea Spa, titolare delle aree da bonificare.

«L’intesa tra il titolare del patrimonio da bonificare, nonché, oggi, capace nel progettare e gestire, in associazione con chi ha avviato con successo attività di ricerca, in concorso con le università sarde, vedi Carbosulcis, con i progetti della “Spirulina”, “Aria”, “Energy Storage” e “Ulisse”, potrebbero essere i nuovi beneficiari delle risorse che lo Stato è tenuto a mettere a disposizione – ha sottolineato Tarcisio Agus -. La compagine pubblica, a totale controllo regionale, potrebbe diventare la testa di un’operazione di ricerca e risanamento, affidando all’esterno, interventi complessi e delicati, mentre, in particolare ad imprese locali, i lavori di operai, movimento terra o trasporto materiali, nonché servizi di impiantistica. Ciò consentirò ai territori martoriati dalle attività estrattive, un minimo di ristoro economico e speriamo una serie riconversione “industriale”, basata sulla ricerca scientifica e tecnologica delle georisorse, dei materiali innovativi, dell’ambiente, del patrimonio culturale e del paesaggio e delle fonti innovative, come recita l’ultima parte della lettera f del comma 2 dell’art. 2 del decreto istitutivo del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna.»

«Sarei pertanto onorato potessimo incontrarci lunedì 5 agosto, alle 11.00, presso la sede del Parco, in via Monteverdi 16, a Iglesias – ha concluso Tarcisio Agus -. Con la pausa estiva imminente, questo primo scambio di opinioni, potrebbe essere terreno di riflessione, per poi riprendere i lavori, se reputati di interesse, a settembre con l’istituzione regionale.»

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Il presidente della Regione, Christian Solinas, e l’assessore regionale dell’Industria, Anita Pili, questa mattina hanno aperto ufficialmente il tavolo sui temi dell’energia e dell’industria: «Con questo primo appuntamento diamo il via ad un nuovo metodo di confronto con le parti sociali, lavorando insieme sui grandi temi che riguardano l’Isola. I tavoli verranno insediati tutti a Villa Devoto e poi proseguiranno negli Assessorati di rispettiva competenza».

«Da un lato dobbiamo affrontare una serie di emergenze e criticità, a cominciare da quelle del Sulcis, e dall’altro bisogna agganciarsi al dibattito che si sta sviluppando intorno alla metanizzazione con la realizzazione della dorsale in Sardegna – ha sottolineato il presidente Christian Solinas, davanti ai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil della Sardegna, Michele Carrus, Gavino Carta e Francesca Ticca -. Il nodo centrale è la tariffa del metano: non possiamo accettarne una differente dal resto del Paese, tanto meno Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) può imporla ai Sardi, facendo pesare due volte il costo dell’insularità.»

«E’ anche necessario – ha aggiunto Christian Solinas – dare vita ad un tavolo nazionale per avviare un ragionamento complessivo sull’industria metallurgica non ferrosa, composta da aziende fortemente energivore. Per essere competitivi col resto del mercato serve un intervento importante. Perciò, la questione energetica e la ripresa industriale in Sardegna devono essere affrontate in una vertenza unica e con un fronte unito davanti al Governo, che veda schierati fianco a fianco Regione, sindacati e industria. E’ anche indispensabile che l’iniziativa sia in capo alla Regione, così da poter convocare i tavoli che vedono la partecipazione dei Ministeri competenti.»

«Il 2025 è troppo vicino, abbiamo la necessità che i tempi del phase out dal carbone vengono allungati di qualche anno ha detto l’assessore Anita Pili -. Inoltre, dobbiamo garantire la metanizzazione dell’Isola con una tariffa competitiva, così da permettere alle nostre realtà industriali di proseguire la loro attività. Serve un fronte unito che risponda alle esigenze del nostri territori. Dal Governo nazionale ci aspettiamo risposte in tempi brevi su alcune questioni fondamentali per la ripresa dell’attività industriale.»

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«La proroga della convenzione tra AIAS e Regione sino al 31 dicembre 2020 non pone fine ai problemi accumulati negli anni. Occorre una programmazione a lungo raggio, azioni mirate e concrete.»

Lo sostiene Carla Cuccu (M5S), segretaria della commissione Sanità del Consiglio regionale.

“A tutt’oggi – aggiunge Carla Cuccu – i tanti proclami della campagna elettorale non trovano riscontro concreto alla sempre più insostenibile ed inaccettabile vertenza AIAS. Perfino gli interventi consiliari parrebbero cadere nel vuoto. Parrebbero non servire nemmeno le due interpellanze protocollate dalla sottoscritta, ancora in attesa di risposte effettive e risolutorie. Si continua ad assistere ad un’alternanza di politici nelle stanze dei bottoni ma parrebbe non esserci interesse alcuno per i problemi dei sardi. Le categorie più deboli e svantaggiate dovrebbero essere considerate e tutelate tutto l’anno e non soltanto in periodo di campagna elettorale.»

«La Giunta ed il presidente Christian Solinas – conclude Carla Cuccu –, avrebbero dovuto, già da tempo e responsabilmente, provvedere a porre in essere tutte le misure previste dalla normativa vigente in materia anziché continuare a temporeggiare esasperando sempre più operatori e pazienti.»

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Sarà la vertenza del porto canale di Cagliari una delle priorità del consiglio comunale. L’annuncio arriva dal presidente dell’assemblea cittadina Edoardo Tocco.

«Con il sindaco Paolo Truzzu ed i capigruppo dovremo definire l’agenda dei prossimi impegni dell’emiciclo di Palazzo Bacaredda. Non ci sono dubbi sul fatto che la crisi dello scalo portuale diventi una tematica da affrontare per tentare di ridare linfa agli investimenti delle compagnie nel sud dell’Isola.»

Sull’argomento è già intervenuto il presidente della Regione Christian Solinas, ammonendo il Governo sui vincoli paesaggistici che gravano attorno alle banchine di Macchiareddu.

«Il blocco degli investimenti sembra ogni giorno più inspiegabile, proprio alla luce della situazione particolarmente difficile quale è quella del porto. La gravità della situazione viene tutta a scaricarsi sulle spalle dei lavoratori, delle loro famiglie e del territorio già tanto provato. Il porto di Cagliari per le sue caratteristiche è uno scalo internazionale, classificato nelle reti europee come hub di grande prospettiva. È necessario un immediato intervento del Governo con la convocazione di un tavolo nazionale urgente, che abbia l’obiettivo di trovare una soluzione ai problemi dello scalo industriale di Cagliari, a cominciare dalla salvaguardia dei posti di lavoro.»

Solo la rimozione dei vincoli paesaggistici potrebbe garantire la ripartenza commerciale e turistica della mega infrastruttura che si espande da via Roma sino all’area industriale ai bordi della Sulcitana. Un ostacolo non da poco per la ripresa delle attività ed il rilancio delle infrastrutture. Il verdetto del ministero dei Beni culturali tiene ancora in sospeso i progetti per l’espansione del polo.

«Non è possibile aspettare oltre per trovare una soluzione, sottraendo lacci e lacciuoli che ingessano il decollo dello scalo e generano sofferenza per il sistema produttivo dell’Isola. Per queste ragioni, confermando il pieno appoggio agli operatori dello scalo e garantendo massima attenzione a tutte le società che operano nel porto, chiediamo un confronto diretto con il Governo sulla tematica. Siamo fermamente convinti che l’attività di transhipment e il traffico turistico siano fondamentali per lo sviluppo del Porto di Cagliari e per il suo ruolo strategico nel Mediterraneo – conclude Edoardo Tocco -. Rimane inteso che il Consiglio comunale e la Regione continueranno a lavorare per ridare competitività al polo marittimo di Cagliari riconosciuto come scalo di livello internazionale, una grande risorsa della Sardegna al servizio dello sviluppo del Mezzogiorno e di tutto il Paese.»

 

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«C’è il massimo impegno della Regione per far crescere in Sardegna un ecosistema favorevole allo sviluppo delle attività aerospaziali.»
Lo ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas, che stamattina a Villa Devoto ha incontrato una delegazione di operatori del settore aerospaziale guidata dal professor Giacomo Cao, presidente del Dass (Distretto aerospaziale della Sardegna), in occasione delle iniziative previste per il 50° anniversario dello sbarco sulla Luna.

«Bisogna consolidare l’idea – ha aggiunto il presidente Christian Solinas – che la Sardegna non può essere solo turismo, solo ambiente, solo agricoltura, ma può e deve diventare, grazie ai suoi grandi punti di forza e alle sue eccellenze, anche un centro di riferimento nazionale per i progetti legati alla ricerca e all’innovazione.»

Oltre al professor Giacomo Cao, erano presenti all’incontro anche Gaetano Bergami, presidente del distretto aerospaziale dell’Emilia-Romagna, Marco Brancati, chief technology officer di Telespazio, Alessio Bucaioni, ceo di Wes Trade e coordinatore del progetto Bat, che vede coinvolta anche Airbus, Alberto Scanu, amministratore delegato della Sogaer, e Marcello Spagnulo, autore del libro “Geopolitica dell’esplorazione spaziale – La sfida di Icaro nel terzo millennio”.

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L’assessore regionale del Lavoro, Alessandra Zedda, questa mattina ha presentato, a Villa Devoto, tre iniziative realizzate col Fondo sociale europeo (Fse) 2014-2020, nel campo dell’occupazione, della formazione e dell’istruzione: “Destinazione Sardegna lavoro”, “Programma Master and back – Alta formazione” e “Programma Best”. Slla presentazione ha partecipato il presidente Christian Solinas, che ha sottolineato la necessità di «investire sui nostri giovani, dando loro nuove ed importanti opportunità, fondamentali per la crescita e lo sviluppo dell’economia della Sardegna».

Per favorire la ripresa del settore turistico e migliorare la competitività delle imprese sarde sono stati stanziati 6 milioni di euro, da utilizzare per incentivare l’estensione della durata dei contratti di lavoro stagionali e l’allungamento della stagione turistica 2019. “Destinazione Sardegna lavoro” è un avviso ‘a sportello’ che punta a ridurre i costi di esercizio delle strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere, con particolare riferimento al costo del lavoro, ed a favorire il mantenimento dei posti di lavoro oltre i consueti quattro mesi di occupazione stagionale (da giugno a settembre). L’Avviso, infatti, riguarda anche i cosiddetti mesi ‘di spalla’: marzo, aprile, maggio (con effetto retroattivo per i contratti già stipulati), ottobre, novembre e dicembre. I lavoratori devono essere residenti in Sardegna, emigrati oppure in possesso di regolare permesso di soggiorno. «Rispetto ai precedenti avvisi – ha sottolineato l’assessore Alessandra Zedda – che erano limitati alle sole strutture alberghiere, abbiamo ampliato la platea dei potenziali beneficiari a tutto il comparto della filiera del turismo.»

Il programma “Master and back – Alta formazione” è riservato a coloro che non abbiano ancora compiuto 36 anni (41 anni nel caso di persone disabili) e che abbiano conseguito la laurea con un voto non inferiore ai 100/110 (in caso di voto inferiore serve l’ammissione ad un Master erogato da una delle prima 30 università al mondo) ed ha uno stanziamento di 5.5 milioni di euro.

«Vogliamo consentire ai giovani sardi di frequentare master in università di eccellenza per aumentare competenze ed accrescere potenziale professionale e occupazionale», ha spiegato l’assessore del Lavoro.

Con il programma “Best”, invece, la Regione ha realizzato la prima partnership in Italia con Invitalia e Fulbright, consentendo agli studenti sardi under 35 selezionati di sviluppare competenze manageriali: sono state già assegnate tre borse di studio da 35mila euro, delle cinque istituite, per frequentare corsi intensivi in aziende degli Stati Uniti d’America.

«L’obiettivo finale è quello dell’autoimpiego con la creazione di imprese innovative in seguito alla frequenza di corsi intensivi in entrepreneurship e management», ha concluso l’assessore Alessandra Zedda.

 

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«Sono trascorsi più di sei mesi dalle ultime tristi notizie sul progetto Matrìca. Un progetto ambizioso che puntava a fare di Porto Torres un polo della chimica verde in Sardegna e che oggi, invece, sopravvive solo sulla carta. La Joint Venture Matrìca S.p.A. non ha fornito alcuna garanzia sugli investimenti previsti per la terza fase del Progetto di rilancio dell’industria, e di conseguenza, nessuna garanzia sulla salvaguardia dei livelli occupazionali dell’ex polo petrolchimico. A regnare è l’incertezza. Credo sia urgente a questo punto che il nostro Governatore e gli assessori competenti si siedano a un tavolo per capire in che direzione si sta andando e, nel caso in cui si intraveda soltanto un binario morto, propongo che si valutino strade alternative. Lo dobbiamo a tutti i lavoratori che da tempo sperano nella riqualificazione professionale e nel ricollocamento.»

Desirè Manca, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, interviene così sulla vertenza dei lavoratori di Porto Torres, con un’interrogazione che attende risposta scritta da parte del Governatore Christian Solinas. Un atto deciso, volto alla salvaguardia del diritto al lavoro degli addetti – diretti e indiretti – dell’ex polo petrolchimico alla luce dell’evidente incertezza sul completamento degli investimenti previsti.

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Domani, venerdì 19 luglio, a Villa Devoto, alle ore 10.00, si terrà la conferenza stampa di presentazione degli incentivi per l’estensione della durata dei contratti di lavoro stagionali e per l’allungamento della stagione turistica, del programma “Master and back – Alta formazione” e del programma “Best” per lo sviluppo di competenze manageriali. Interverranno il presidente della Regione, Christian Solinas, e l’assessore regionale del Lavoro, Alessandra Zedda.

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Il presidente della Regione, Christian Solinas, ha incontrato oggi, a Roma, il viceministro dell’Economia e delle Finanze, Massimo Garavaglia, sulla vicenda degli accantonamenti.

«Si tratta di una vicenda complessa che dura da anni e che ha bisogno di una trattativa seria che riaffermi in maniera strutturata e organica i diritti dei sardi – ha detto il presidente della Regione al termine dell’incontro -. La nostra prima preoccupazione è stata quella di avere una proroga del termine ultimo per l’accordo fino a settembre per poter affrontare la trattativa in maniera definitiva e soddisfacente. L’atto sarà oggetto di un passaggio nella Conferenza delle Regioni previsto per domani. Il Governo si è impegnato ad accordare la proroga impegnandosi ad inserire l’emendamento nel primo provvedimento legislativo utile. Nel frattempo questo non avrà effetti negativi sulla Sardegna.»
«Durante l’incontro è stato riaffermato il principio dell’incidenza del contributo che la Sardegna deve dare per il risanamento della finanza pubblica – ha aggiunto Christian Solinas -. Che non può essere – come fino ad ora – irragionevolmente sovradimensionato rispetto alle Regioni del Mezzogiorno. In particolare, si è insistito sull’obiettivo di allineare il contributo all’1,14 per cento del Pil come avviene per la Regione Sicilia, rispetto all’attuale 1,60 per cento, con una evidente riduzione rispetto al passato. L’accordo dovrà avere una dimensione strutturale e, pertanto, andrà inserito nella prossima legge di bilancio, unitamente al recupero delle somme riconosciute da sentenze già intervenute della Corte costituzionale e altre sentenze che avevano per oggetto la compartecipazione sul gettito dei redditi da capitale – ha concluso il presidente della Regione -, alle riserve erariali sulle tasse automobilistiche e ai trasferimenti per funzioni non fondamentali degli enti di area vasta.»