19 November, 2024
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All’esito delle interlocuzioni con l’UE e le Direzioni Generali Concorrenza e Mobilità e Trasporti della Commissione europea, il presidente della Regione Christian Solinas ha convocato per domattina Alitalia. «Non c’è tempo da perdere: dobbiamo intervenire subito per garantire ai sardi una continuità territoriale che affermi insieme al diritto alla mobilità, quello dell’accessibilità dell’Isola in funzione di uno sviluppo del tessuto economico produttivo e del turismo. Sono già state spese troppe parole, è tempo di passare ai fatti. Per questo già da domattina ho convocato Alitalia», sottolinea il Presidente.

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«Siamo fiduciosi che il presidente Solinas riuscirà a portare a Bruxelles le istanze dei sardi e la necessità di una reale continuità territoriale da e per la Sardegna.»

Lo afferma il segretario regionale della Uiltrasporti William Zonca a proposito della odierna riunione che il neo governatore della Regione Sardegna Christian Solinas avrà in videoconferenza con Bruxelles per dibattere il controverso problema dei voli da e per la Sardegna.

«I sardi hanno urgente bisogno di un collegamento stabile con il resto dell’Italia – afferma William Zonca –. Ecco perché, pur essendo necessarie condizioni favorevoli per i turisti che vogliono raggiungere la nostra isola, in modo da garantire una crescita economica per tutto il territorio sardo, riteniamo sia però necessario che la Regione evidenzi con forza la condizione di insularità che i cittadini e le aziende sarde subiscono quotidianamente, magari chiedendo all’Unione Europea la possibilità di una compensazione pubblica per la riduzione le tasse aeroportuali per i soli residenti. Tutto ciò sarebbe garantito da una tariffa unica sul costo-volo del vettore, sia per i residenti che per i turisti, che può essere differenziata per i residenti sulla forte incidenza di costo delle tasse aeroportuali. Il regime attuale, reso ancora più incerto dai ricorsi di Ryanair e dalla scelta di Airitaly di coprire gratuitamente le tratte da e per Olbia nella prima metà di aprile pur accollandosi gli oneri di servizio (senza però aver messo ancora in vendita i biglietti), dovrà sicuramente essere migliorato – conclude William Zonca – ma senza mettere a rischio il diritto alla mobilità dei sardi.»

 

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Si è svolto questo pomeriggio, a Villa Devoto, il passaggio di consegne tra il governatore uscente, Francesco Pigliaru ed il neo presidente, Christian Solinas, proclamato mercoledì scorso dalla Corte d’Appello di Cagliari. L’incontro, avvenuto in un clima di cordialità, è iniziato alle 17.00 ed è tutt’ora in corso. La cerimonia è stata aperta con la tradizionale stretta di mano. I due hanno poi approfondito alcuni dei temi più significativi legati alle questioni più urgenti con le quali si dovrà confrontare il nuovo presidente.

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L’ufficio elettorale della Corte d’appello ha consegnato in Consiglio regionale questa mattina, poco prima delle 14.00, il plico contenente i nomi degli eletti della XVI legislatura. Ecco l’elenco degli eletti (oltre al presidente della Regione Christian Solinas e a Massimo Zedda), in ordine di preferenze:

Piero Comandini  PD 5.225 preferenze; Giuseppe Meloni PD 5.100, Angelo  Cocciu Forza Italia 4.629, Cesare Moriconi  PD 4.369, Giovanni Chessa Partito Sardo D’azione 4.065, Gianfranco Ganau PD 3.951, Michele Pais Lega Salvini Sardegna 3.686, Antonello Peru Forza Italia 3.638, Nanni Lancioni Partito Sardo d’Azione 3.543, Valter Piscedda PD 3.469, Alessandra Zedda Forza Italia 3.321, Fabio Usai Partito Sardo d’Azione 3.287, Giovanni Satta, Partito Sardo d’Azione 2.930, Andrea Biancareddu Pro Sardinia – Unione di Centro 2.811, Stefano Tunis Sardegna20venti – Tunis 2.790, Piero Maieli Partito Sardo d’Azione 2.775, Desiré Alma Manca Movimento 5 stelle 2.752, Stefano Schirru Partito Sardo d’Azione 2.693, Antonio Piu  Futuro comune con Massimo Zedda 2.621, Giuseppe Talanas Forza Italia 2.522, Salvatore Corrias PD 2.493, Eugenio Lai Liberi e Uguali Sardigna Zedda Presidente 2.460, Pietro Moro Sardegna 20venti – Tunis 2.448, Gianluigi Piano PD 2.424, Paolo Truzzu Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale 2,375, Francesco Agus Campo progressista Sardegna 2,375, Giorgio Oppi Pro Sardinia-Unione di Centro 2.373, Roberto Deriu PD 2,339, Emanuele Cera Forza Italia 2,319, Michele Cossa Riformatori sardi 2,305, Franco Mula Partito Sardo d’Azione 2.269, Pierluigi Saiu Lega Salvini – Sardegna 2.209, Alfonso Marras Riformatori sardi 2.137, Andrea Piras Lega Salvini Sardegna 2.051, Nico Mundula Fratelli d’Italia Alleanza Nazionale 2.042, Domenico Gallus Sardegna 20venti Tunis 1.973, Daniele Secondo Cocco Liberi e Uguali Sardigna – Zedda Presidente 1.891, Michele Ciusa Movimento 5 stelle 1.709, Giovanni Antonio Satta Riformatori sardi 1.618, Aldo Salaris Riformatori sardi 1.552, Maria Laura Orrù Sardegna in Comune con Massimo Zedda 1.528, Dario Giagoni Lega Salvini Sardegna 1.450, Elena Fancello Movimento 5 stelle 1.443, Ignazio Manca Lega Salvini Sardegna 1.363, Gian Franco Satta Campo Progressista Sardegna 1.349, Gian Filippo Sechi Pro Sardinia – Unione di Centro 1.340, Roberto Franco Michele Li Gioi Movimento 5 stelle 1.277, Francesco Mura Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale 1.272, Annalisa Mele Lega Salvini Sardegna 1118, Carla Cuccu Movimento 5 stelle 1.097, Franco Stara Futuro comune con Massimo Zedda 1.041, Valerio De Giorgi Fortza Paris 972, Michele Ennas Lega Salvini Sardegna 877, Alessandro Solinas Movimento 5 stelle 865, Sara Canu Lega Salvini Sardegna 830, Diego Loi Noi la Sardegna con Massimo Zedda 789, Roberto Caredda Sardegna Civica 694, Laura Caddeo Noi la Sardegna con Massimo Zedda 620.

Il Sulcis Iglesiente, dunque, ha eletto due soli consiglieri regionali, a fronte dei 4 previsti per la circoscrizione di Carbonia Iglesias. Gli eletti sono Fabio Usai della lista del Partito Sardo d’Azione e Michele Ennas della lista Lega Salvini Sardegna. Sono stati eletti altri due candidati di Iglesias, Giorgio Oppi della lista Pro Sardinia – Unione di Centro e Carla Cuccu del Movimento 5 Stelle, entrambi candidati nella circoscrizione di Cagliari.

Il testa a testa tra Gianluigi Rubiu, il più votato della lista Fratelli d’Italia, ed il collega di partito della circoscrizione di Oristano Francesco Mura, si è risolto con l’elezione di quest’ultimo.

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A distanza di oltre due settimane, sono state finalmente completate le operazioni di scrutinio nelle sezioni elettorali ed ora è in corso la verifica negli uffici dei tribunali. Così, finalmente, a giorni dovrebbe avvenire la proclamazione dei 59 consiglieri eletti che comporranno il XVI Consiglio regionale con il presidente neo eletto Christian Solinas. Resta ancora incertezza sull’assegnazione di uno dei tre seggi spettanti alla lista Fratelli d’Italia, per il quale sono in corsa Gianluigi Rubiu, candidato nella circoscrizione di Carbonia Iglesias, e Francesco Mura, candidato nella circoscrizione di Oristano.

Questi i risultati riferiti ai candidati alla Presidenza della Regione:
Christian Solinas (Centrodestra) 47,81%, 363.946 voti
Massimo Zedda (Centrosinistra) 32,91%, 250.560 voti
Francesco Desogus (Movimento 5 Stelle) 11,18%, 85.046 voti
Paolo Maninchedda (Partito dei Sardi) 3,34%, 25.478
Mauro Pili (Sardi Liberi) 2,30%, 17.568 voti
Andrea Murgia (Autodeterminatzione) 1,82%, 13.907 voti
Vindice Lecis (Sinistra Sarda) 0,60%, 4.275 voti

Schede bianche 6.880

Schede nulle 810

Schede contenenti errori 15.131

Per quanto riguarda le liste, questi i risultati su 1.805 sezioni:
Centrodestra: 51,76%
Centrosinistra: 30,17%
Movimento 5 stelle: 9,72%
Partito dei Sardi: 3,69%
Sardi Liberi: 2,14%
Autodeterminatzione: 1,91%
Sinistra Sarda: 0,60%
Voti percentuali dei partiti
Pd: 13,48%
Lega: 11,34%
Psd’Az: 9,89%
FI: 8,07%
Riformatori: 5,02%
FdI: 4,73%
Sardegna Venti20: 4,13%
LeU: 3,81%
Pro Sardinia-UdC: 3,68%
Campo Progressista: 3,17%
Noi, la Sardegna: 2,81%
Futuro Comune: 2,63%
Sardegna in Comune: 2,47%
Cristiano popolari e socialisti: 1,35%
Sardegna civica: 1,64%
Fortza Paris: 1,63%
Uds: 1,10%
Energie per l’Italia – Sardegna: 0,49%
Progetto comunista per la Sardegna: 0.43%

I dati pubblicati, in fase di aggiornamento, si riferiscono alle comunicazioni pervenute dai Comuni e non sono ufficiali.
L’ufficializzazione dei risultati rientra nella competenza degli Uffici centrali circoscrizionali dei tribunali e dell’Ufficio centrale regionale che attualmente stanno svolgendo le verifiche e gli accertamenti di loro competenza previsti dalle leggi regionali in materia elettorale.

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Orietta Mura non è più assessore dei Servizi Socio-Assistenziali, della Famiglia e della Pubblica istruzione del comune di Portoscuso. Il 12 marzo il sindaco Giorgio Alimonda ha firmato il decreto di rimodulazione delle deleghe assessoriali e di assegnazione di una nuova delega alla consigliera Elena Marras, che fa il suo ingresso in Giunta in sostituzione di Orietta Mura, con altre deleghe.

Ora la Giunta comunale di Portoscuso è così composta.

Sindaco: Giorgio Alimonda.

Vice sindaco ed assessore dell’Urbanistica e Territorio, Tutela Ambiente e Bonifiche, Sanità e Industria: Ignazio Salvatore Atzori.

Assessore della Pubblica Istruzione, Cultura e Beni culturali, Turismo e Spettacolo, Servizi Socio-Assistenziali: Sara Marrocu.

Assessore dei Lavori pubblici, del Patrimonio e Politiche della Casa e della Famiglia, Rapporti con le associazioni: Attilio Sanna.

Assessore dei Servizi tecnologici e manutentivi, Igiene urbana, Politiche attive per il lavoro e misure attuative per il contrasto alla povertà: Enrico Cristiano Atzei.

Assessore della Portualità e Demanio, Decoro urbano, Randagismo e Progetti e sviluppo del verde pubblico: Elena Marras.

Il decreto richiama quanto previsto dall’articolo 78 del decreto legislativo 267/2000 (Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali) ed il decreto di nomina della prima Giunta, il n° 2 del 15 giugno 2017.

La decisione di Giorgio Alimonda è arrivata il 12 marzo 2019, esattamente 16 giorni dopo le elezioni Regionali, nelle quali il sindaco di Portoscuso è stato candidato alla carica di consigliere regionale nella lista Sardegna Civica (1.014 preferenze personali), a sostegno del candidato presidente Christian Solinas, poi eletto nuovo governatore; elezioni che hanno visto candidata anche Orietta Mura, nella lista di Fratelli d’Italia (289 preferenze personali), nella stessa coalizione di centrodestra che sosteneva la candidatura alla carica di presidente di Christian Solinas. La tempistica collega, inevitabilmente, i due fatti, fa discutere e farà discutere sicuramente anche nella prossima seduta del Consiglio comunale, già fissata per martedì 19 marzo, alle 17.00, nella sala consiliare, nella quale la comunicazione della rimodulazione delle deleghe assessoriali è inserita al 7° punto dell’ordine del giorno.

Orietta Mura era assessore al secondo mandato. L’11 giugno 2017 è stata rieletta consigliera comunale nella lista Portoscuso Insieme guidata da Giorgio Alimonda, confermato nella carica di sindaco, risultando la più votata con 346 preferenze personali.

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Si è riunito a Tramatza, il coordinamento regionale di Energie Per L’italia Sardegna, guidato dal coordinatore Tore Piana. Nel corso della riunione, è stato analizzato il voto del 24 febbraio e del futuro del movimento politico EPI Sardegna. Da tutti i presenti è stata espressa soddisfazione per la vittoria della coalizione di Centro destra Sardista e Autonomista, che ha visto eletto il presidente Christian Solinas. EPI Sardegna, presentandosi per la prima volta a una elezione nell’Isola e raccogliendo lo 0,5 % dei voti, esprime soddisfazione per il risultato ottenuto. Ritiene  questo risultato, come  un punto di partenza, per l’azione politica sul territorio regionale.

La direzione, dopo ampia discussione, ha deciso di attivarsi sui territori per radicarsi in tutta la Sardegna, per questo ha deciso di attivare un tesseramento, che si chiuderà il 30 maggio 2019, per poter svolgere entro il 15 giugno prossimo, un’assemblea regionale degli iscritti, per l’elezione della dirigenza. L’assemblea del 15 giugno, servirà anche come assemblea programmatica di EPI Sardegna. La direzione regionale, ha inoltre discusso di partecipare ove possibile, con liste EPI, alle elezioni amministrative del prossimo 26 maggio.

«La Sardegna, ha bisogno oggi, di una guida forte, decisa e di discontinuità rispetto a quanto ha governato la giunta, guidata da Francesco Pigliaru e dal PD, afferma Tore Piana. Crediamo ed abbiamo tutta la fiducia nell’operato del presidente Christian Solinas, al quale offriamo la nostra collaborazione, come alleati della coalizione, pur non avendo rappresentanza eletta in Consiglio regionale.»

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Ora è ufficiale: il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, eletto consigliere regionale da candidato alla presidenza della coalizione “Progressisti di Sardegna” alle elezioni dello scorso 24 febbraio, ha protocollato le proprie dimissioni dalla carica di primo cittadino e farà il capo dell’opposizione di centrosinistra nell’Aula di via Roma.

«La scelta di dimettersi prima della proclamazione degli eletti in Consiglio regionale – si legge nella nota pubblicata sul sito internet del comune di Cagliari – è legata anche al fatto di permettere “alle cittadine e ai cittadini di scegliere, nel più breve tempo possibile e democraticamente, chi guiderà la nostra città”.»

Nella lettera di dimissioni, indirizzata al comune di Cagliari, al presidente del Consiglio comunale, al segretario generale ed alla Giunta, Massimo Zedda ringrazia «di cuore tutte le persone che hanno lavorato per la crescita della nostra città».
Considerato che ora il Testo Unico sull’Ordinamento degli Enti locali prevede 20 giorni di tempo, durante o al termine dei quali il sindaco dimissionario potrà confermare o ritirare la decisione presa oggi, il 31 marzo ci saranno ancora i tempi tecnici (55 giorni per la convocazione dei comizi elettorali) necessari per poter fissare la data delle nuove elezioni per il 26 maggio, quando quasi certamente verranno fissate le elezioni Amministrative, considerato che per lo stesso giorno sono state già fissate le elezioni Europee.
Con le dimissioni odierne di Massimo Zedda, tramontano definitivamente le altre due ipotesi ventilate alla vigilia: la nomina di un commissario da parte della Giunta regionale o il passaggio della delega al vicesindaco Luisanna Marras, per circa un anno, fino alla tornata elettorale della Primavera 2020.
Massimo Zedda, 43 anni, venne eletto una prima volta consigliere regionale nel 2009, all’età di 33 anni, quando si candidò nella lista “La Sinistra”, risultando eletto con 947 preferenze. Dopo soli due anni rinunciò al seggio nell’Aula di via Roma per candidarsi a sindaco di Cagliari, accettando la sfida delle primarie, nelle quali, indicato da un piccolo partito, SEL, superò clamorosamente uno dei big del PD, il senatore Antonello Cabras. E venne poi eletto sindaco di Cagliari, risultando il più votato al primo turno con il 45,15% dei voti ed eletto al ballottaggio con il candidato della coalizione di centrodestra Massimo Fantola, con il 59,43% dei voti. Cinque anni dopo è stato rieletto al primo turno con il 50,86% dei voti.

Otto anni dopo, a meno di due anni e mezzo dalla conclusione della seconda consiliatura, dunque, ha deciso di fare il percorso inverso, prima per affrontare la corsa verso la carica di governatore della Sardegna ed ora, essendo giunto secondo alle spalle del neoeletto governatore Christian Solinas, per guidare l’opposizione di centrosinistra in Consiglio regionale.

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Giovedì 14 marzo, alle 12,30, si riunisce il Consiglio regionale. on quello nuovo che dovrebbe scaturire dalle elezioni svoltesi il 24 febbraio, perché non essendo ancora terminato lo scrutinio delle schede di alcune sezioni in sospeso (8 per il presidente e 15 per le liste, sulle 1.840 complessive), non è stata ancora ufficializzata la proclamazione dei 59 consiglieri che affiancheranno il neo presidente della Regione, Christian Solinas, ma quello uscente che avrebbe dovuto terminare il suo mandato quinquennale. All’ordine del giorno c’è la proposta di legge in materia di differimento delle elezioni dei presidenti e dei consigli provinciali (qualora perfezionato). La conferenza dei capigruppo è stata convocata alle 13.00 di mercoledì 13 marzo, per la programmazione dei lavori.

 

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Archiviate le elezioni regionali, i Riformatori sardi riprendono la battaglia per il riconoscimento del principio di insularità. La trattativa avviata dalle regioni ricche del nord (Lombardia, Emilia Romagna e Veneto) per nuove forme di autonomia preoccupa i vertici del partito: «Il regionalismo differenziato di cui si parla oggi va contro gli interessi della Sardegna – ha detto l’ex deputato dei Riformatori sardi Pierpaolo Vargiu – noi non osteggiamo una riforma che punta a una sana competizione tra le regioni e combatte le politiche assistenzialiste per il Mezzogiorno. Chiediamo però di poter combattere ad armi pari. La Sardegna è una regione con problemi speciali che vanno affrontati in un tavolo specifico. Siamo un’isola e per giunta periferici, nessuna altra regione è nelle nostre condizioni di svantaggio. Per questo, già da due anni, stiamo portando avanti la battaglia per l’inserimento del principio di insularità in Costituzione e per la restituzione dei diritti economici sulle accise».

Sulla stessa lunghezza d’onda i componenti del Centro Studi del partito, Gianbattista Melis e Stefano Altea: «Il riconoscimento del principio di insularità e la definizione della partita sulle accise ci consentirebbe di drenare nuove risorse – ha detto Gianbattista Melis – anche se non basterebbe a risarcire la Sardegna per i danni ambientali provocati dall’Industria».

«La nostra non è una richiesta di assistenzialismo – ha aggiunto Stefano Altea – la Sardegna deve avere le stesse opportunità delle altre Regioni. La nuova formulazione dell’art. 119 della Costituzione apre la strada all’accoglimento delle nostre istanze.»

Alla conferenza stampa è intervenuto anche il leader di Fortza Paris Gianfranco Scalas che ha suggerito di tener presente il tema della lingua sarda: «Siamo la più grande minoranza linguistica della Repubblica italiana – ha detto Gianfranco Scalas – questo ci dà più forza nel confronto con lo Stato e, soprattutto, con l’Europa. E’ un elemento da sfruttare per veder riconosciuta la nostra specialità».

Dal riconoscimento del principio di insularità passa il futuro della Sardegna, secondo il coordinatore regionale dei Riformatori sardi, Pietrino Fois: «Occorre che il nuovo esecutivo regionale concluda al più resto il contratto con lo Stato – ha detto Pietrino Fois – la Sardegna ha un bilancio ingessato con una massa manovrabile molto ridotta. Senza nuove risorse la nostra Regione è destinata ad arrancare».

I temi cari ai Riformatori sardi saranno posti con forza all’attenzione del nuovo presidente della Regione Christian Solinas: «Abbiamo sollecitato a più riprese la giunta uscente e lo stesso faremo con la maggioranza di centrodestra di cui facciamo parte – ha detto ancora Pierpaolo Vargiu – chiediamo a tutti i sardi e a tutte le forze politiche rappresentate in Parlamento di unirsi alla nostra battaglia sull’insularità e sulle accise».