24 November, 2024
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Chiusura all’insegna della festa, la notte di Ferragosto a Nureci, per la diciassettesima edizione di Dromos: nella terza e ultima serata di Mamma Blues arriva nel piccolo paesino dell’Alta Marmilla un concerto da non perdere. Insieme sul palco – ore 22.00, Arena Mamma Blues – il sassofonista Orlando Julius, autentico pioniere dell’afrobeat e gli Heliocentrics, la band con base a Londra già apprezzata per la sua collaborazione con un altro grande protagonista della musica africana, Mulatu Astatke.

Nigeriano, classe 1943, Orlando Julius – atteso alle 20 anche dal consueto incontro con il pubblico nella Corte Saba – è stato un artista cruciale per la nascita, lo sviluppo e la diffusione dell’afro-pop a partire dagli anni Sessanta, fondendo ritmi e sonorità tradizionali africane con quelli del pop, del soul e del rhytm & blues: una formula consegnata nel 1966 alle tracce dell’album “Super Afro Soul” che l’ha reso famoso in patria ma che ha anche contribuito a plasmare il movimento funk negli Stati Uniti. In questa occasione l’artista incrocia note e strumenti con il psychedelic-combo londinese guidato dal batterista Malcom Catto, coadiuvato da Jack Yglesias (percussioni) e da Latoya Ekemode (vocals e percussioni), Adrian Owusu (chitarra), Jamie Lawrence (basso), Tom Dennis (tromba) e Michael Underwood (sax baritono). Rielaborando e riarrangiando alcune sue composizioni degli anni ’60 e ’70, Julius insieme agli Heliocentrics spinge le sue sonorità verso nuove e progressive direzioni, aggiungendo tocchi psichedelici e nuovi imprevedibili arrangiamenti per una festa di Ferragosto tra ritmi e sonorità tradizionali africane, pop, soul e rhytm & blues.

Dopofestival nei Giardini del sottomonte – dalle 24.00 – con Livio Svenson Blues Experience (Livio “Svenson” Cherchi a chitarra elettrica, chitarra slide , voce e armonica, Cristiano Cherchi al Basso Elettrico e Enrico “Kikko” Cabras alla batteria). I biglietti per la serata finale di Mamma Blues costano dieci euro, i tagliandi si possono acquistare nei punti vendita del circuito Box Office Sardegna.

La festa finale di Dromos, con il concerto di Orlando Julius, è il culmine di un’edizione particolarmente ricca e apprezzata del festival, che ha visto sfilare negli otto centri toccati dalla manifestazione (Oristano, Baratili San Pietro, Bauladu, Mogoro, Morgongiori, Nureci, San Vero Milis, Villa Verde) artisti e formazioni del calibro, tra gli altri, di Chucho Valdés, Baba Sissoko, Don Moye e Antonello Salis, Criolo, il duo OY, Erik Truffaz & Mauro Sigura, Valerio Corzani, Stefano Saletti, King Naat Veliov & the original Kočani Orkestar e che ha potuto accogliere la testimonianza di uno dei massimi esperti mondiali di non violenza come il sociologo e matematico norvegese Johan Galtung, animatore di una giornata-evento che, il 7 agosto, ha trasformato il piccolo paese di Baratili San Pietro in un laboratorio di ricerca sulla pace con al centro la tematica dello straniero.

Orlando JuliusPressPic1 (m) Orlando Julius (m)

Si arricchisce di nuovi concerti, mostre e proiezioni la 17ª  edizione del Festival Dromos, organizzato dall’omonima associazione culturale in vari centri dell’Oristanese dal 30 luglio al 15 agosto. L’elenco dei comuni in cartellone – Baratili San Pietro, Bauladu, Mogoro, Morgongiori, San Vero Milis e Villa Verde, oltre al capoluogo Oristano – si allunga con la conferma, anche per quest’anno, di Nureci con la “storica” tre giorni di Mamma Blues, in programma dal 13 al 15 agosto nel suggestivo borgo dell’Alta Marmilla: un festival nel festival che per la sua ottava edizione ospita il cantante e chitarrista inglese Ian Siegal (il 13), Faris Amine con il suo “desert blues” (il 13 e il 14), i Bud Spencer Blues Explosion (il 14) e, per il gran finale della notte di Ferragosto, il sassofonista nigeriano Orlando Julius, pioniere dell’afrobeat, in concerto con gli Heliocentrics. Ma le novità non finiscono qui: nel cast del diciassettesimo Dromos entra infatti anche il pianista Danilo Rea, atteso il 5 agosto a Bauladu con un tributo a Fabrizio De Andrè.

Le nuove entrate affiancano dunque i nomi già annunciati: il duo OY (atteso il 31 luglio a San Vero Milis), Criolo (il primo agosto a Mogoro), Erik Truffaz & Mauro Sigura Quartet (il 2 agosto a Oristano), Valerio Corzani e Stefano Saletti (il 3 agosto, sempre nel capoluogo), Chucho Valdés con Irakere 40 (il 7 agosto a Baratili San Pietro), il progetto Jazz(R)Evolution di Baba Sissoko, Famoudou Don Moye e Antonello Salis (l’8 agosto a Villa Verde), King Nat Veliov & The original Kocani Orkestar (il 9 agosto a Morgongiori).

Anche la sezione di Dromos dedicata alle arti visive conta una nuova proposta: è la mostra “Mancai Barrosas”, ospitata dal 5 agosto (con inaugurazione alle 19.30) fino al 12 a Bauladu nella Casa Zoccheddu – Erdas. Attraverso gli scatti fotografici di Gianluca Vassallo, un video di Aldo Tanchis e interviste di Antonello Carboni, il progetto curato da Ivo Serafino Fenu con la direzione artistica di Salvatore Corona, racconta la pionieristica esperienza imprenditoriale, tutta al femminile, della Cooperativa Allevatrici Sarde (che ha prodotto e presentato l’iniziativa tre anni fa a Oristano, in occasione del cinquantesimo anniversario della sua costituzione).

Anche per questa edizione del festival Dromos, la maggior parte degli appuntamenti è a ingresso gratuito; si paga il biglietto per il concerto di Criolo a Mogoro il primo agosto (cinque euro), per quello di Danilo Rea il 5 agosto a Bauladu (cinque euro incluso l’ingresso per il film “Faber in Sardegna”), per quello di Chucho Valdés a Baratili San Pietro il 7 agosto (dieci euro) e per ciascuna delle tre serate di Mamma Blues a Nureci dal 13 al 15 agosto (dieci euro; abbonamento per l’intera rassegna a 20 euro). I biglietti si potranno acquistare nei punti vendita del circuito Box Office Sardegna.

Il diciassettesimo Dromos Festival è organizzato con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato allo Spettacolo e Attività Culturali e Assessorato al Turismo), dei Comuni di Oristano, Baratili San Pietro, Bauladu, Mogoro, Morgongiori, Nureci, San Vero Milis e Villa Verde, della Fondazione Banco di Sardegna, della Banca di Sassari con la collaborazione di Pinacoteca “Carlo Contini” di Oristano, O.S.V.I.C., Ministero Affari Esteri Cooperazione allo Sviluppo, Biblioteca di Oristano, Centro per l’Autonomia PLUS Oristano – Asl 5, Hotel Mistral 2, Cantine Contini, Carta Giovani, Associazione La Volantina e Consulta giovani di Bauladu.

Bud Spencer Blues Explosion_(C)_Il aria_Magliocchetti_Lombi (s) Danilo Rea - foto Beniamino Girotti (s) Faris Amine - Mississippi to Sahara (s) Gianluca Vassallo - Mancai Barrosas (s) Ian Siegal EBC_2015 (s) Orlando Julius (s)

Dal 30 luglio al 15 agosto a Oristano e in altri 7 comuni della sua provincia (Baratili San Pietro, Bauladu, Marrubiu, Mogoro, Morgongiori, San Vero Milis, Villa Verde) si svolgerà il 17° festival Dromos.

Un’edizione che ha come insegna “I have a dream  L’utopia necessaria”, titolo ispirato al celebre discorso di Martin Luther King, padre della lotta degli afroamericani per i diritti civili, e in omaggio al grande scrittore uruguaiano Eduardo Galeano, scomparso lo scorso aprile.

La musica, come sempre, fa la parte del leone. Il programma completo del festival verrà annunciato prossimamente nel corso di una conferenza stampa, ma gli organizzatori anticipano i protagonisti e gli appuntamenti già confermati.

Il 31 luglio, a San Vero Milis si esibirà il duo OY, sodalizio con base a Berlino formato dalla cantante e musicista svizzero-ghanese Joy Frempong e dal batterista e compositore Lleluja-Ha.

Il primo agosto fa invece tappa a Mogoro il tour mondiale del cantante e rapper Criolo, uno degli artisti attualmente più vitali, popolari e socialmente influenti in Brasile.

Domenica 2 agosto la musica di Dromos sbarca a Oristano con il quartetto del suonatore di oud Mauro Sigura, più un ospite prestigioso come il trombettista francese Eril Truffaz.

Si resta ancora nella città di Eleonora la sera dopo (lunedì 3) con il progetto “Caracas” di Valerio Corzani e Stefano Saletti, che hanno composto, arrangiato, suonato e prodotto il recentissimo album omonimo.

Tra i concerti da non perdere va segnato in calendario quello del 7 agosto: protagonista uno dei più rappresentativi esponenti del jazz afrocubano, Chucho Valdés, atteso a Baratili San Pietro con Irakere 40.

Altri suoni e atmosfere, sabato 8 agosto a Villa Verde: di scena il progetto Jazz (R)Evolution del cantante e musicista maliano Baba Sissoko con due compagni di viaggio del calibro di Famoudou Don Moye, batterista dell’Art Ensemble of Chicago, e Antonello Salisal pianoforte e alla fisarmonica.

Un trascinante concerto di melodie e ritmi meticci, tra Oriente e Occidente, nella migliore tradizione delle fanfare balcaniche, il 9 agosto a Morgongiori, con King Naat Veliov & the original Kocani Orkestar.

Chiusura all’insegna della festa, la notte di Ferragosto, con il sassofonista nigeriano Orlando Julius, autentico pioniere dell’afrobeat, in arrivo in Sardegna con gli Heliocentrics.

Come da tradizione, Dromos affida alle arti visive il compito di sviluppare il filo conduttore su cui fa perno il cartellone. Tre le mostre che si inaugurano alla Pinacoteca Carlo Contini a Oristano il 30 luglio, allestite in collaborazione con la Pinacoteca e curate da Ivo Serafino Fenu. Due sono fotografiche: la prima, di Egle Picozzi, si intitola “SM”, acronimo della malattia che da circa un anno condiziona gli stati d’animo e le condizioni fisiche dell’artista oristanese, ovvero la sclerosi multipla. La seconda è “Sorridere all’Utopia”, tredici scatti di Lorenzo dell’Uva: volti, panorami e scenari catturati dal reporter e fotografo napoletano nei suoi viaggi per il mondo. “L’Utopia negata” è invece una collezione di Antonio Manca con lavori di Nobuyoshi Araki, Paolo Bianchi, ConiglioViola, Gregory Crewdson, Alberto di Fabio, David LaChapelle, Tatsuo Miyajima, Nino Mustica, Elena Nemkova, Panamarenko, Flavio Piras, Sebastian Piras, Roberto Pugliese, Arash Radpour, Mario Schifano, Ronald Ventura e Entang Wiharso.

Proseguendo nel percorso intrapreso già da anni, Dromos rilancia anche in questa edizione la sua riflessione su temi come l’integrazione e il dialogo attraverso una conferenza di Moni Ovadia (“Le belle utopie”), uno degli artisti più rappresentativi della cultura ebraica in Italia, il 3 agosto a Oristano coadiuvato da Valerio Corzani, e il convegno “Utopie all’orizzonte”, in programma a Baratili San Pietro il 7 agosto: ospite prestigioso Johan Galtung, mediatore di conflitti e fondatore della disciplina accademica di Studi per la Pace. Il sociologo e matematico norvegese dialogherà con Vinicio Busacchi, professore associato di Filosofia Teoretica all’Università di Cagliari.

Baba Sissoko 2 copia Antonello Salis 7Allegato di posta elettronica Chucho Valdes (m) Orlando Julius (m) OY (3m)