22 November, 2024
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Il 27 maggio i segretari dei circoli PD di Carbonia, il segretario cittadino del PD e il segretario provinciale di Carbonia Iglesias, della Provincia hanno scritto una lettera al Premier Matteo Renzi e ai segretari regionale e nazionale del PD, Renato Soru e Matteo Renzi sulla crisi socio-economica di Carbonia.

«La lettera è stata inoltrata giovedì 28 maggio per conoscenza ai deputati eletti nel nostro territorio, Emanuele Cani e Francesco Sanna, al capogruppo PD in Consiglio regionale Pietro Cocco, al sindaco Giuseppe Casti e al capogruppo cittadino Pietro Morittu – spiega Cinzia Grussu, segretaria cittadina del PD -. Dal Premier Renzi e dal segretario Soru ad oggi non abbiamo avuto alcuna risposta.»

«Ho proposto i temi della lettera – conclude Cinzia Grussu – nel mio intervento in Assemblea Provinciale del PD che si è tenuta a Cortoghiana lunedì 25 maggio.»

Questo il testo integrale della lettera.

Caro Presidente,

per la nostra Città di Carbonia e il suo territorio, sono stati sottoscritti protocolli da firme prestigiose della politica italiana, i quali sono ancora alla fase della elaborazione, insieme ai memoranda, ai documenti definiti nei tavoli istituzionali, gli accordi di programma Stato-Regione-Province-Comuni, i piani di sviluppo territoriali, includendo le Delibere di Consiglio, Regionale e Comunale, che impegnano le Giunte a sostenere azioni decise verso lo stesso Governo dello Stato o Regionale a seconda delle istanze avanzate.

Veramente un gran lavoro politico che a oggi non ha prodotto grandi risultati in termini di risoluzione fattiva del tema a noi più caro: il Lavoro. Gli ultimi dati rappresentano una situazione per la quale lasciamo parlare i numeri: al 31/12/2014 su 37.408 disoccupati totali nel territorio, 9.073 sono di Carbonia, il 24,25%!!!

Sulla homepage della Regione Sardegna, se attiviamo la ricerca della parola “Protocollo” si ottengono 15.660 risultati, per “Protocollo d’intesa” 5.788, per “Sulcis” 12.752, numero che, lavoratrice più lavoratore meno corrisponde alle cessazioni complessive di rapporti di lavoro del 2014. Quasi un protocollo o un documento o una delibera per unità lavorativa ormai fuori dal mercato del lavoro del nostro territorio, dunque come abbiamo messo in evidenza un immenso lavoro politico.

Chiaramente siamo consapevoli dell’arbitrarietà che accosta questi numeri a persone, ma d’altra parte anche nel piano di dismissione della Carbosulcis si accostano numeri razionalizzanti a unità lavorative , senza dimenticare che, mutuando lo slogan caro ai lavoratori in lotta del nostro territorio, dietro ogni lavoratrice/lavoratore c’è una famiglia.

Anni di pianificazione del territorio e della nostra Città ha portato Carbonia a ottenere grandi risultati, sotto il profilo urbanistico con il Premio del Paesaggio per il progetto “Carbonia Landscape Machine”; per la più bella Piazza d’Italia dove la Piazza Roma si è classificata tra le prime dodici; dal punto di vista dell’offerta dei servizi che pone la nostra Città in posizione baricentrica per i Comuni minori del Sulcis nella fruizione dei servizi commerciali, sanitari.

Sanità. Un altro punto di forte criticità. Pensavamo che con la sostituzione del Commissario della ASL avessimo risolto i nostri problemi perlomeno relazionali e  comunicativi in termini di un cambiamento netto nella programmazione e progettazione dell’organizzazione dei servizi sanitari per i cittadini. Per contro, mentre ancora oggi non sono ben chiari e definiti gli orizzonti della Sanità nel nostro territorio, diversi servizi  ritenuti importanti( per esempio l’emodinamica e l’ADI) vengono rimaneggiati, a torto o a ragione, senza che vi sia stata una preventiva concertazione con i livelli locali di governo del territorio, causando malumori e disagi tra la popolazione che usufruisce dei suddetti servizi.

Il tema sanità, come il tema dell’organizzazione degli EE.LL., le politiche del lavoro o le politiche sociali, devono certo partire da una proposta di governo, ma una proposta che deve condividersi con noi, che viviamo il territorio, che amministriamo adesso e che vorremmo continuare a farlo anche in futuro.   

Non ci dilunghiamo nell’elencazione degli altri contesti problematici pensiamo che i due evidenziati siano più che rappresentativi.

Ciò che per contro ci preme sottolineare meglio è la difficoltà comunicativa che  evidentemente abbiamo nei confronti del nostro Governo regionale se ancora a distanza di sedici mesi non si è capito che la priorità delle priorità dopo il disastro politico-istituzionale del governo precedente è la mancanza di lavoro. Certo non dovremmo suggerirti noi quale teoria economica sia la più adatta al nostro territorio, sicuramente possiamo per contro dire che quella attuata è finora troppo poco incisiva. Siamo molto coscienti delle difficoltà e della scarsità di risorse e anche coscienti delle azioni importanti che sono state fatte; l’ultima sull’educazione e sui progetti scolastici ci soddisfa pienamente, e ci gratifica; ma 16/sedici mesi per rendere operativo il progetto politico che dia quelle risposte che abbiamo sentito nella campagna elettorale sono tanti per non dire decisamente troppi. Tutto questo tempo è uno spreco di risorse, della risorsa più preziosa, il tempo appunto.

La coesione della nostra comunità locale e territoriale non si regge più, e segno di questa situazione sono anche gli eventi intimidatori violenti nei confronti degli amministratori con i recenti attentati alla vita delle persone dei Presidenti di Consiglio di Iglesias e di Carbonia e dei loro familiari.     

In conclusione, la nostra azione politica e amministrativa è sempre più in bilico e sempre più difficile.

È per questo che vogliamo invitare il nostro Governatore a trascorrere del tempo, che qui è ben utilizzato e non sprecato, nella nostra Città a parlare con la gente, con i disoccupati e con le loro famiglie che vanno alla Caritas per il cibo, o che fanno la fila dal Sindaco come fossero dal medico per chiedere un sussidio straordinario, o quelli che invece per dignità nemmeno chiedono.

Sappiamo che è una rappresentazione della società comune ad altre realtà della nostra Regione, da noi però c’è la possibilità di sbloccare questa situazione con un surplus di impegno politico per la bonifica dei territori minerari dismessi e industriali, per la riapertura delle fabbriche (a partire dalla vertenza Alcoa sulla quale da mesi non abbiamo notizie), per dare risposte anche a privati che hanno possibilità di investire, nel rispetto delle rigide norme ambientali, per la definizione della rete del Gas, per dare veramente avvio a un’economia turistica che richiede infrastrutture e impegno certo di risorse economiche e umane.

Non abbiamo voluto dilungarci, e non per risparmiare parole, semplicemente perché abbiamo parlato così tanto e tutti, che siamo anche piuttosto indignati per questa impotenza e per il fatto che tutte queste parole dette e scritte non sortiscano effetti, eppure mi sembrava così efficace la frase di Sciascia circa la dinamica propria delle «parole che non sono come i cani che fai un fischio e tornano indietro».

Ti chiediamo e ti proponiamo, dunque, un momento di incontro per condividere e per definire gli interventi prioritari nel nostro territorio e la tempistica d’attuazione, per incontrare la nostra Comunità, i nostri giovani o quelli che sono rimasti legati alla loro terra a costo di enormi sacrifici, le famiglie che la crisi la vivono drammaticamente.

Questo chiediamo, una vicinanza umana e politico-istituzionale.

Ti salutiamo cordialmente e attendiamo un tuo riscontro.

I segretari dei circoli di Carbonia Giuseppe Aru, Fulvio Cabiddu, Marco Murru; la Segretaria cittadina Cinzia Grussu; il Segretario provinciale Daniele Reginali.

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La segretaria cittadina del Partito Democratico, Cinzia Grussu, replica al consigliere comunale Massimo Usai che con una comunicazione al presidente del Consiglio comunale, Ignazio Cuccu, al capogruppo del partito, Pietro Morittu e al sindaco, Giuseppe Casti, ha annunciato la sua autosospensione dal gruppo consiliare del Partito Democratico.

«Apprendiamo dalla stampa la notizia delle dimissioni del compagno Massimo Usai dal Gruppo Consiliare del PD – scrive Cinzia Grussu in una nota -. E, dunque, c’è solo da prendere atto di questa sua decisione. Ebbene sì, utilizzo ancora la parola “compagno”. Sarò nostalgica, forse, ma ha un significato e un peso. Ed è per questo che non si comprendono le sue argomentazioni.»
«Ritengo che siamo più noi di sinistra più noi consapevoli del disagio sociale più noi attenti alla protezione dei nostri concittadini compagni e amici la cui vita lavorativa familiare economica è legata alle nostre scelte amministrative – sottolinea Cinzia Grussu -. Scelte che hanno portato al mantenimento dei servizi, pur con i tagli radicali dei trasferimenti governativi, alla riduzione di alcune delle tariffe più sensibili per la famiglie della città, asilo nido, mensa scolastica. Nella rimodulazione del servizio di ritiro differenziato dei rifiuti abbiamo in primo luogo richiesto, come gruppo e come maggioranza, la riduzione del costo del servizio all’origine, pur esigendo il mantenimento del livello occupazionale vale a dire delle 47 persone che sono occupate nel medesimo servizio. Dunque, la tutela dei 47 dipendenti che operano nel servizio di raccolta dei rifiuti è stata una delle precondizioni, comunque prevista nella tipologia contrattuale, e tuttavia qualche esponente di centro destra si smarcava da questa posizione. Tutto questo ha un significato nella direzione dell’essere di sinistra del prestare attenzione a chi è in difficoltà e dunque vedersi garantire anche quell’esiguo contributo dell’amministrazione che aiuta le persone con le bollette. Però è chiaro che ci si deve prendere la responsabilità di votare gli atti, è chiaro che l’opinione e il punto di vista personale deve integrarsi e fondersi con quello collettivo, a volte prevale a volte è fagocitato dal collettivo.
«Mi permetto di mutuare una formula molto efficace, che fa parte del patrimonio espressivo dei numerosi lavoratori delle industrie del nostro territorio ancora in lotta. Negli striscioni che portano in corteo con tanta grinta, emerge questo “Ogni Operaio Una famiglia” questo vale anche per i 47 lavoratori occupati nel servizio di raccolta dei rifiuti e vale anche per i 33 lavoratori della Somica, la partecipata dell’Amministrazione, come vale per gli operatori della piscina comunale. Noi – conclude la segretaria del PD di Carbonia -, di queste cose ci stiamo occupando.»

Consiglio comunale Carbonia 17 copia

Non si placano le tensioni nel PD di Carbonia dopo il NO di tre consiglieri, Luisa Poggi, Francesco Cicilloni e Ignazio Cuccu, presidente del Consiglio comunale, al bilancio di previsione 2015.
L’Assemblea Cittadina del Partito Democratico si è riunita ieri sera con all’ordine del giorno “la relazione della segretaria sugli incontri tenuti nelle frazioni della città, la programmazione delle attività del partito e l’analisi politica alla luce degli ultimi avvenimenti, segnatamente la votazione contraria al bilancio di previsione 2015 da parte di tre consiglieri del Gruppo del Partito Democratico”.
«Abbiamo rilevato negli incontri tenuti nelle frazioni maggiori di Cortoghiana e Bacu Abis e nell’ultima tenutasi a Is Gannaus – si legge in una nota del presidente Rita Vincis e del segretario Cinzia Grussu – l’esigenza di confrontarsi con gli amministratori, e recuperare attraverso il partito cittadino, il dialogo diretto con i rappresentanti istituzionali. I cittadini intervenuti hanno posto sul tavolo della discussione temi inerenti nella maggior parte dei casi la viabilità, dunque strade e marciapiedi da sistemare, ponevano quesiti sui temi più sensibili all’economia delle famiglie quali tributi e tariffe, ai quali sono stati dati chiarimenti, rassicurazioni e presi impegni per la riqualificazione viaria che potranno essere mantenuti, vista la disponibilità di risorse con le quali definire le priorità di interventi nella città nel suo complesso.»
«Per quanto riguarda la programmazione delle attività – aggiungono Rita Vincis e Cinzia Grussu – abbiamo preparato un nutrito programma di incontri, tra i quali ne segnaliamo due: le riunioni nelle frazioni storiche di Serbariu e Barbusi, nelle quali, oltre chiaramente lasciare libera interlocuzione con gli amministratori, vorremmo finalizzare il ragionamento e la discussione con una presentazione dettagliata circa le novità del nuovo appalto di raccolta dei rifiuti che dalla rimodulazione del servizio hanno permesso la riduzione di circa il 15% della bollettazione alle utenze con un consistente risparmio per le famiglie.
Nella seconda riunione pensiamo di accompagnare il dialogo tra cittadini e Amministrazione, con la condivisione di quella parte di bilancio che traduce in numeri e quantità i servizi offerti nelle politiche sociali con particolare riferimento alle risorse utilizzate. È un lavoro politico e amministrativo importantissimo che porta ad una analisi delle misure introdotte quest’anno, ad una comparazione del contesto attuale con le situazioni precedenti e dove verranno verificate le dinamiche delle situazioni di disagio sociale e delle persone che purtroppo contraggono patologie gravi. Sarà un lavoro di ampio respiro, dunque, che rifletterà uno spaccato della nostra comunità che ci permetterà anche di capire e approfondire quale politica di intervento sia più efficace e far fronte in questo modo alle situazioni di estremo disagio e quali infine possono essere le più opportune misure di sostegno.»
La nota di Rita Vincis e Cinzia Grussu si conclude con «qualche considerazione sulla situazione politica del dopo Bilancio». «L’analisi politica non richiede troppe energie da spendere verso chi non ha votato il bilancio. Visione diversa che su dati oggettivi è però difficilmente comprensibile. I dati oggettivi quali la riduzione certificata della TARI; una riduzione delle tariffe sensibili alle famiglie quali quella sul servizio mensa o quella dell’asilo nido. Anche l’azione di recupero di crediti evasi è stata criticata adducendo argomenti deboli quali l’azione indiscriminata dell’amministrazione sugli evasori. Completamente fuorviante, poiché è già in atto l’azione di sostegno dell’amministrazione alle famiglie che hanno difficoltà nel pagamento delle bollette, nel contempo è necessario stanare chi non lo fa perché non vuole farlo e non perché non può. Dunque il Gruppo del Partito Democratico cittadino è stato responsabile di fronte alla città che ha il suo strumento contabile e sul quale può contare per ricevere i sussidi economici per avere aperti gli impianti sportivi per fruire della stagione culturale per essere amministrata con serietà e responsabilità. Di tutto il resto a noi non resta che prendere atto, vale a dire, con la votazione contraria al bilancio di previsione viene meno qualunque argomentazione, mai proposta peraltro nelle sedi di Partito o di maggioranza. Di fatto – concludono Rita Vincis e Cinzia Grussu senza mai nominare Luisa Poggi, Francesco Cicilloni e Ignazio Cuccu – si sono estromessi da un ragionamento di partito cittadino che sostiene e governa la nostra città, dal progetto amministrativo che i cittadini hanno votato e del quale anche loro hanno fatto parte per un tratto di percorso e che adesso hanno deciso, loro, di abbandonare.»

Il Consiglio comunale di Carbonia ha approvato ieri il nuovo piano finanziario della Gestione del Servizio dei Rifiuti.

«Il nuovo Piano Finanziario – commentano Cinzia Grussu, segretaria cittadina del PD e i segretari dei circoli Giuseppe Aru, Fulvio Cabiddu e Marco Murru – determina una sostanziale riduzione della TARI nella misura di circa il  15%, che per l’anno 2015 si applicherà su 8 mesi di tassazione, e per il 2016 e seguenti coprirà tutto l’anno, dunque con un risparmio più evidente nella bollettazione, che riteniamo sia un punto cardine di tutto il nuovo impianto. Un risparmio dettato dalla riduzione del costo base complessivo del capitolato al quale si aggiungerà il ribasso d’asta nella gara d’appalto.»

«Per conseguire la necessaria riduzione del costo è stata sostenuta e gestita una rimodulazione del servizio che conosciamo – aggiungono i quattro esponenti del PD -. L’amministrazione per l’esperienza pregressa nella gestione del servizio di questi anni, e tenendo conto dell’esperienza e delle testimonianze dei cittadini raccolte nelle assemblee pubbliche, ha valutato di inserire nel nuovo capitolato importanti modifiche rispetto al precedente. Avremo una riduzione nel ritiro delle frazioni differenziate riciclabili (Carta, Vetro, Plastica) che passerà ad una frequenza quindicinale; verrà incrementato l’orario di apertura dell’Ecocentro Comunale a 36 ore settimanali; sarà istituito il servizio di Ecocentro mobile nelle due Frazioni maggiori; saranno dislocate in Città delle fontane dell’acqua che contribuiranno pertanto alla diminuzione della produzione del rifiuto-plastica e dodici isole ecologiche due delle quali sperimentali con tessera magnetica; è previsto nel capitolato un punteggio per il ritiro degli oli esausti da cucina e per la videosorveglianza, per citare alcuni punti principali. Altre voci rimarranno invariate come il ritiro trisettimanale della frazione umida, il ritiro settimanale della frazione residua indifferenziata, e soprattutto è garantito il mantenimento dei livelli occupazionali di 47 unità lavorative per far fronte al servizio, che riteniamo fondamentale.«

I segretari del Partito Democratico di Carbonia concludono sottolinenando il buon lavoro svolto da tutti i soggetti che hanno partecipato alla definizione di questo progetto: cittadini, consiglieri comunali, assessori, Sindaco e staff tecnico del Comune.

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La segretaria cittadina del PD, Cinzia Grussu, replica all’on. Ignazio Locci sulle vicende Carbosulcis.

«L’on. Locci  bacchetta i dirigenti di Partito e deresponsabilizza se stesso e il suo partito e il suo ex Governatore – ascrive in una nota Cinzia Grussu -. Come possiamo tutti notare non un parola di preoccupazione per le sorti del nostro territorio, non un riferimento ad una qualsiasi forma di autocritica sulle azioni compiute o le omissioni, che possa lasciare un seppur minimo dubbio circa l’aver studiato o perlomeno pensato  opzioni differenti per la vita aziendale. E invece nessun dubbio li ha colti a proposito delle conseguenze della procedura ormai avviata di dismissione se non l’accettazione dell’ineluttabile fine. Il tema dal nostro punto di osservazione è precisamente questo, vale a dire essere arrivati alla pianificazione della dismissione dell’azienda e non aver tentato l’impossibile per evitarlo. Non ci siamo proprio. Pensiamo che persone diverse avrebbero portato a risultati differenti, certo di ciò non c’è contezza ma non vi è per contro alcun dubbio dell’esistente, delle situazioni vissute e che si vivranno, frutto di precise quanto identificate scelte politiche e questi sono fatti.»

«Come è un dato di fatto che il mandato degli attuali amministratori nominati dal centrodestra è scaduto il 31/12/2014 e che fatti salvi gli adempimenti di bilancio comunque terminano il loro mandato. È un fatto che sugli amministratori pende una mozione di sfiducia deliberata dal Consiglio regionale precedente e totalmente disattesa. E ancora è un fatto che il piano di dismissione non è stato approvato dalle OO.SS. a nessun livello, come confermano i diretti interessati e come è evidente dall’assenza di un progetto condiviso di riconversione industriale o di alternativa a quella realtà di elevata rilevanza economica e sociale per il territorio. E, infine, vi sono indagini e provvedimenti giudiziali in corso. Sarebbe stato un gesto di elevata etica politica rimettere il mandato in occasione del cambio del Governo, o ancora meglio in occasione della sfiducia del parlamento regionale ma così non è stato. Tutt’altro, oggi si irride chi per correttezza istituzionale, e certamente non per debolezza politica, ha atteso anche troppo tempo per la sostituzione dei dirigenti.

E dunque sì, la nostra è esattamente una critica strumentale, che utilizza appunto lo strumento della critica per sostenere una posizione politica precisa – conclude Cinzia Grussu -, vale a dire di far valere interessi differenti dalla parte politica che rappresenta il consigliere.»

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Il segretario provinciale del Partito Democratico Daniele Reginali e la segretaria cittadina Cinzia Grussu, intervengono sulla delicata vertenza della Carbosulcis.

«La Regione deve dare risposte immediate sulla Carbosulcis, l’azienda mineraria della Regione proprietaria del sito carbonifero di Monte Sinni a Nuraxi Figus – scrivono in una nota Daniele Reginali e Cinzia Grussu -. A oggi non si conoscono ancora quali siano le intenzioni dell’amministrazione regionale in merito al futuro del sito minerario. Ossia se le intenzioni siano quelle di accompagnare il progetto di dismissione con un piano di riconversione, mantenendo un presidio strategico e un polo scientifico e tecnologico. Ancora non si conosce quale sarà la sorte delle maestranze impiegate all’interno dell’azienda mineraria. E’ necessario inoltre capire quali sono le decisioni della Regione in merito al gruppo dirigente che guida la società mineraria. Servono risposte chiare e concrete che a oggi non sono ancora arrivate. A nostro avviso è doveroso che dall’azionista unico dell’azienda mineraria arrivino risposte sul futuro sia del sito sia dei lavoratori. E di tutti i progetti e programmi di cui si è parlato in questi anni. L’attenzione del Partito Democratico – concludono Reginali e Grussu – continuerà in maniera costante su ciò che accade all’interno dell’azienda e sul suo futuro.»

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Si è insediata ieri l’Unione cittadina del Partito Democratico di Carbonia. In apertura di lavori, l’assemblea, su proposta della segretaria, Cinzia Grussu, ha eletto all’unanimità il nuovo presidente, Rita Vincis.

Nel corso del dibattito, l’assemblea ha discusso di coinvolgimento degli iscritti e dei cittadini elettori del Partito Democratico della città e delle frazioni sui temi valoriali del Partito e di questioni più operative come i ragionamenti sulla composizione del nuovo Bilancio di Previsione 2015; il tema dell’ambiente in relazione ad una filiera argomentativa e comunicativa che prende avvio dall’acquisto di beni di consumo dal packaging differenziabile fino alla bollettazione della Tari; il tema attualissimo del riordino degli Enti locali correlato alle necessità di una democrazia diffusa che accolga le esigenze dei cittadini residenti in un territorio comunale come il nostro, vasto e costellato di piccoli nuclei abitativi; i temi del lavoro in relazione alla ripresa economica delle aziende del territorio fino alle fattuali certezze politiche e amministrative di operare  per creare migliori e più agevoli condizioni per l’inserimento di attività economiche e produttive in città e nel territorio.

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Centro direzionale ASL 7

Sei consiglieri comunali della maggioranza di centrosinistra del comune di Carbonia, Giuseppe Casti, Gianluca Arru, Francesco Cicilloni, Cinzia Grussu, Marco Murru, Luisa Poggi e Matteo Sestu, hanno preso posizione sulle vicende polemiche legate alla gestione della ASL n. 7 e al contenzioso in atto tra la Direzione generale e i dipendenti, chiedendo le dimissioni del Direttore generale della ASL n. 7, Maurizio Calamida, «per manifesta incapacità nella gestione dell’Azienda e delle risorse umane, in ottemperanza agli artt. 7, 8 della legge regionale n.21/2012 secondo cuiI direttori generali delle aziende sanitarie […] al fine di procedere alla proposta di ristrutturazione della rete ospedaliera aziendale, assicurano la consultazione: dei rappresentanti degli enti locali del territorio della ASL […]. Il mancato rispetto […] comporta la decadenza del legale rappresentante dell’azienda” e, se ciò non avvenisse, si appellano al neo-eletto Presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru, ed ai consiglieri regionali eletti nel collegio di Carbonia Iglesias (Pietro Cocco, Luca Pizzuto, Gianluigi Rubiu e Ignazio Locci, n.d.r.), «affinché questi pongano in essere un’inversione di rotta nella gestione dell’Azienda Sanitaria attraverso segni di discontinuità che passino anche tramite la revoca dell’incarico all’attuale Direttore Generale a causa dell’inottemperanza al dettato della legge e procedano  all’individuazione dei nuovi vertici aziendali».

In una nota, i sei consiglieri comunali contestano le scelte del Direttore generale e sottolineano che «non può essere ritenuto “non sostanziale” il contenuto della recente delibera adottata Direzione Generale n. 342 del 27 febbraio 2014, con la quale le strutture complesse di Traumatologia, Lungodegenza e Chirurgia Pediatrica di Iglesias nonché la struttura complessa di Ortopedia del “Sirai” di Carbonia vengono trasformate in strutture semplici dipartimentali».

«A scanso di equivoci – si legge ancora nella nota -, il contenuto delle direttive circa il riassetto dei servizi ospedalieri territoriali va contestato alla Regione Sardegna, che dimostra ancora una volta la volontà di depotenziare e di impoverire la Sanità sui livelli locali per favorire l’accentramento dei servizi verso le strutture di Cagliari. Al Direttore Generale della ASL n. 7 contestiamo invece le modalità con cui si prende atto di tali direttive, sistematicamente eludendo la consultazione obbligatoria ex lege degli Enti Locali. Preoccupazioni analoghe alle nostre, nell’approcciarsi all’analisi delle direttive regionali e della gestione dell’ASL n. 7, devono avere avvertito anche la Provincia e l’Assemblea dei Sindaci, se è vero che, come anche appreso dagli organi di stampa regionali, queste hanno dapprima espresso forti perplessità sul piano di riassetto dei servizi sanitari sul territorio e poco dopo bocciato il bilancio consuntivo 2011 della ASL n. 7. Anche in relazione all’ Atto Aziendale 2012, diversi Comuni del territorio hanno motivato il mancato parere sull’Atto medesimo attraverso un documento parallelo, in cui si evidenziano punti condivisibili e criticità.»

«Vogliamo inoltre ricordarescrivono ancora i sei consiglieri comunali – il “ridimensionamento” (ma noi preferiamo parlare più concretamente di chiusura) del reparto di Pediatria dell’Ospedale “Sirai” di Carbonia: i posti letto per ricovero azzerati, gli utenti (i bambini e le loro famiglie) rinviati presso altre strutture, anche con episodi di “rimbalzo” presso strutture non facenti capo alla ASL n.7 . Diverse segnalazioni di disagi ci pervengono da famiglie che, rivoltesi al “Sirai”, specie nelle ore notturne, si sono viste dirottate presso altre strutture dopo visite mediche effettuate da medici in reperibilità, spesso dopo attese non esattamente celeri. Il tutto foscamente coerente con il tentativo di accentrare i servizi presso le strutture cagliaritane, anche attraverso il depotenziamento della Chirurgia Pediatrica di Iglesias.

Possiamo ancora citare gli episodi relativi alle “chiusure estive” di diversi reparti delle strutture ospedaliere locali (reparto Ortopedia del “Sirai” e Chirurgia Pediatrica presso le strutture iglesienti), motivate dalla Direzione Generale con la necessità di concedere le ferie al personale medico. Ci chiediamo se una gestione più accorta del personale non avrebbe potuto evitare la concessione di ferie per tutto il personale medico indispensabile proprio nei mesi di luglio-agosto.

Ancora possiamo citare – concludono i sei consiglieri comunali – la temporanea interruzione degli esami istologici disposti a seguito della campagna di screening gratuiti relativamente al carcinoma della cervice uterina, il taglio dei fondi utili al mantenimento delle Commissioni per l’accertamento delle invalidità, la persistenza di interminabili liste d’attesa relativamente ad alcune specialità mediche (ad esempio le visite fisiatriche domiciliari), le difficoltà a reperire anestesisti per cui la ASL n. 7 si avvale di prestazioni di professionisti operanti presso altre strutture (solo oggi, con notevoli ritardi, si procede all’indizione del bando di concorso per anestesisti).»