5 November, 2024
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L’associazione Marevivo e il Consorzio EcoTyre hanno recuperato gli pneumatici fuori uso (PFU) abbandonati a terra e a mare a La Maddalena, nell’ambito della seconda edizione di ‘PFU Zero nelle Isole Minori’ con la collaborazione del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena e il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, di Federparchi-Europarc Italia e il Corpo Forestale dello Stato e in collaborazione con l’ANCIM-Associazione Nazionale Comuni Isole Minori e la Capitaneria di Porto-Guardia Costiera.

L’evento di raccolta straordinaria gratuita a La Maddalena è uno degli appuntamenti della campagna europea Let’s Clean Up Europe contro il littering (l’abbandono di rifiuti nell’ambiente). Hanno partecipato: Fabio Canu, vice sindaco e assessore dell’Ambiente di La Maddalena; Giuseppe Bonanno, presidente del Parco Nazionale Arcipelago di La Maddalena; Ciro Pignatelli, direttore dell’Ente Parco; Alessandro Petri, comandante della Capitaneria di porto di La Maddalena; Claudio Confalonieri, comandante della Scuola Sottufficiali M.M. La Maddalena; Carmen Di Penta, direttore generale di Marevivo; e, infine, Enrico Ambrogio, presidente di EcoTyre.

Grazie al prezioso lavoro della divisione sub di Marevivo e del Nucleo SDAI (Servizio Difesa Antimezzi Insidiosi) della Marina Militare, sono stati individuati e raccolti gli pneumatici che giacevano in fondo al mare nella zona del porto dell’isola sarda. Nel frattempo, sulla banchina, Gummy, la mascotte di EcoTyre, ha spiegato agli alunni dell’Istituto Comprensivo de La Maddalena e Palau l’importanza di una corretta gestione degli PFU e quanto il recupero di questi rifiuti sia necessario per la salvaguardia dell’ambiente e in particolare del mare e dei suoi abitanti.

Marevivo

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Venerdì 27 marzo, alle ore 10.30, nel porto di Cala Gavetta, a La Maddalena, verrà inaugurata l’opera “Monolito sardo” di Fiorenzo Zaffina, vincitore della prima edizione della Biennale “Arte e Natura” del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena. L’opera dell’artista Fiorenzo Zaffina sarà donata alla comunità maddalenina nel corso della cerimonia che si svolgerà alla presenza del presidente del Parco, Giuseppe Bonanno, del direttore, Ciro Pignatelli, e delle autorità del comune di La Maddalena. Parteciperanno alla manifestazione gli alunni dell’Istituto comprensivo di Via Carducci e l’Istituto San Vincenzo.

L’artista ha presentato un blocco di marmo scolpito con l’obiettivo di rimandare a una simbologia antica, quella del monolite, arricchendo la stessa con i tratti della storia circostante. La giuria ha riconosciuto il valore dell’opera «per la raffinata rielaborazione di un materiale come la pietra intagliata con pennellate cromatiche di sorprendente armonia con il contesto naturale».

Il concorso “Biennale Arte e Natura” ideato dal Parco intende esaltare il connubio tra contemplazione del “bello” che genera l’osservazione della natura e l’ispirazione artistica che da essa scaturisce, con la creazione di opere che raccontino la natura, i suoi elementi ed il rapporto che, nelle varie forme, la lega all’uomo, alla storia e alle tradizioni.

 «L’opera di Zaffina raccoglie pienamente la sfida e la provocazione che abbiamo provato a lanciare con la “Biennale Arte e Natura” – spiega il presidente Giuseppe Bonanno -. Un dono  che abbiamo deciso di fare all’Amministrazione comunale e all’intera comunità di La Maddalena. Un altro tassello di un mosaico di iniziative che il Parco Nazionale sta costruendo per valorizzare il territorio dell’Arcipelago: un affascinante museo a cielo aperto all’interno del quale: ambiente e cultura, storia, natura e paesaggio recitano un ruolo determinante anche in funzione di attrattori turistici. Proviamo in questo modo ad andare oltre il mare e al di là dei limiti imposti dalla stagione estiva per promuovere le valenze e le specificità del territorio utilizzando diversi generi di forme espressive. In questo senso abbiamo ritenuto che l’espressione artistica sia un valido strumento per veicolare le valenze culturali dell’Arcipelago.»

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Nuove scoperte e nuove sfide attendono, anche quest’anno, i “delfini guardiani” di La Maddalena: da pochi giorni, infatti, è ripartito, per oltre 70 giovanissimi, l’omonimo progetto di educazione ambientale, ideato da Marevivo e organizzato dal Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena.

Pronti e impazienti di imparare come proteggere il proprio territorio, gli studenti delle scuole primarie di Moneta e Palau, con la guida degli operatori Marevivo, hanno già “macinato” la prima tappa di questo percorso didattico, che, a giugno, li porterà a conseguire il brevetto di “delfino guardiano dell’isola”: l’esplorazione delle Fortezze sul mare.

Le classi coinvolte – le due quarte elementari di via Carducci, la terza elementare di Moneta e la quinta elementare di Palau – hanno, infatti, visitato la fortificazione di Candeo, struttura con funzione di batteria antinave, che risale alla seconda guerra mondiale, periodo storico che ha lasciato segni profondi.

Partiti dalla “Casa di Casula”, i futuri “delfini guardiani” hanno percorso il sentiero che attraversa tutta la ricca vegetazione a macchia mediterranea tipica dell’isola di Caprera e, dopo circa 1 km, sono giunti ai primi caseggiati del forte. Lì, osservando la stazione di tiro, sono stati al centro della spiegazione e delle domande dei bambini i segreti dell’ingegneria militare dell’epoca, le caratteristiche del granito, di cui tutto l’arcipelago si compone, e persino il vecchio, ormai sconosciuto strumento del telemetro.

Nei prossimi mesi sono in programma diverse tappe – dal sea watching all’osservazione della migrazione degli uccelli – che coinvolgeranno anche la Marina Militare, la Capitaneria di Porto e le associazioni sul territorio.

L’obiettivo del progetto “Delfini Guardiani” – che coinvolge le isole del Giglio, Capri, Ischia, Ponza, Lampedusa e Linosa e, da due anni, La Maddalena – è formare piccole eco sentinelle attive nella salvaguardia del proprio territorio, attraverso la conoscenza della storia, della cultura e, soprattutto, dell’ambiente in cui i ragazzi vivono.

«Negli ultimi anni l’esperienza dei “Delfini Guardiani” sta crescendo fino a creare un vero e proprio network per la tutela ambientale, perché solo una coscienza diffusa, che parta proprio dai più giovani, può provocare un cambiamento di rotta, indispensabile per proteggere un territorio tanto prezioso e fragile come le piccole isole del nostro Paese», afferma Rosalba Giugni, presidente di Marevivo.

«L’educazione ambientale nelle scuole rappresenta un punto qualificante dell’offerta dell’Ente Parco – spiega il presidente Giuseppe Bonanno –. Questa collaborazione avviata lo scorso anno con Marevivo si inserisce perfettamente nelle attività che il Parco  svolge quotidianamente per tutta la comunità di La Maddalena».

«Dopo il successo del primo anno, continuiamo questo progetto con Marevivo anche con maggiore entusiasmo – commenta il direttore del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, Ciro Pignatelli -. Far scoprire ai giovani studenti particolarità del proprio territorio rendendoli consapevoli dell’importanza della tutela ambientale è un percorso che va avviato sin dalla tenera età. Le attività svolte in gruppo mirano sostanzialmente alla crescita del singolo, per formarlo ad una coscienza civica che sia da esempio anche nei confronti degli adulti.»