24 November, 2024
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Migrazioni, questo il tema al centro della prima edizione di “Angolazioni” che si è svolta in paese nei giorni scorsi coinvolgendo le scuole ed il centro di aggregazione sociale. Ho potuto seguire solo parzialmente la rassegna ed in particolare due serate, quelle del 13 e del 14 dicembre ed ho visto “Italiani d’Eritrea” di Giampaolo Montesanto, “Anastasia di Biserta” di Mahmoud Ben Mahmoud, ed il giorno dopo “Italiani dell’altra riva” ancora di Mahmoud Ben Mahmoud. Le cronache di questi ultimi anni, raccontano dei tentativi di diversi ragazzi algerini, per la gran parte uomini, di raggiungere l’Europa, e quindi cambiare le loro vite, arrivando in Sardegna. Per le nostre comunità l’impatto di questi barchini, per la maggior parte stipati nelle dipendenze della Capitaneria di Porto di Sant’Antioco e poi venduti o bruciati, è poco eclatante, manca quasi completamente il confronto con gli autoctoni, le persone vengono registrate ed inviate al Centro di Accoglienza di Monastir da dove per la gran parte, vengono riaccompagnati al loro paese, solo pochi riescono a rimanere in Europa e magari a raggiungere amici e famiglie in Francia o Germania. L’Italia e ancora meno la Sardegna, non sono luoghi appetibili. Tuttavia, i sentimenti di ostilità verso questi imprenditori, perché per partire verso luoghi sconosciuti lasciandosi alle spalle “Su connottu” bisogna essere imprenditori di se stessi, esistono. Spesso sono latenti ed emergono nelle chiacchiere per strada.
Abbiamo poca memoria, non ci ricordiamo nemmeno che i nostri ragazzi e ragazze, per non parlare di zii e nonni, come loro, partono alla ricerca di condizioni di vita migliori, di un lavoro, esattamente come loro, solo che i nostri sono “privilegiati” cittadini della UE e questo cambia un pochino le loro prospettive. Eppure le nostre rive, ricordiamoci che la Sardegna è molto più vicina all’Algeria ed alla Tunisia che all’Italia, non sono tanto distanti, e dalle nostre parti qualcuno sul finire dell’800 è andato proprio da quelle parti a lavorare, accolto normalmente e inserito. Mio bisnonno fece per alcuni anni il bottaio proprio a Bona, per gli algerini Annaba, portandosi appresso la famiglia tant’è che mia nonna, classe 1895, frequentò le elementari in quella città. I contatti commerciali fra le due rive erano molto più intensi. Ma noi, voltiamo le spalle alla sponda sud del Mediterraneo, preferiamo guardare al Nord. Dobbiamo cominciare a modificare le nostre prospettive, a considerarci, come siamo, gente di mezzo, ad intessere rapporti più forti con le rive meridionali del nostro mare. In questo senso la rassegna di questi giorni apre una finestra sull’Africa, su un pezzo dimenticato di storia patria quale quello legato alla “conquista” dell’Eritrea, agli italiani e ai figli degli italiani che malgrado la fine dell’Impero lì sono voluti rimanere e ce lo ha raccontato splendidamente il film di Montesanto. Gli imperi crollano ma la risacca lascia dietro di se persone con le loro vite, le loro attività, i loro affetti. E così è per il pezzo di Russia zarista che andò a cercare asilo in Tunisia raccontata in “Anastasia di Biserta”, quel porto rappresentò il riparo per una parte della flotta che era rimasta fedele allo zar con il suo equipaggio formato non solo dai marinai ma anche dalle famiglie di quanti scappavano dalla rivoluzione. E in Africa Anastasia ha deciso di vivere come molti dei suoi connazionali, una nuova vita. Così come Anastasia, gli “Italiani dell’altra riva”, raccontati ancora da Mahmoud Ben Mahmoud, ci racconta di una comunità di nostri connazionali, provenienti per la maggior parte dalla vicina Sicilia, presenti in Tunisia dalla fine del 1800, che in parte da noi sono tornati basti pensare alla grande Claudia Cardinale, o all’ex sindaco di Napoli e poi parlamentare italiano Maurizio Valenzi. Insomma per anni è stato possibile convivere e crescere insieme al di la delle differenze di credo religioso e politico. È possibile ripetere questi esempi, rimanere aperti al confronto ed alla crescita con comunità diverse dalle nostre, parlarsi fra le due rive per costruire, per quanto possibile, un mondo migliore.

Carlo Floris

 

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Sant’Efisio, con il suo tripudio di fede e tradizione, ha catturato ieri il pubblico che ha gremito la maison dell’Unesco di Parigi per “Cagliari, la Sardaigne: une ile de la Méditerranée”, l’evento organizzato dall’Accademia internazionale di musica di Cagliari in collaborazione con l’Amministrazione comunale del capoluogo.

Per Cagliari e la Sardegna si è trattato di un’occasione unica di promozione: presentata dall’attrice Caterina Murino, la serata, che quest’anno ha avuto per tema “La musica e i percorsi identitari delle tradizioni e del cibo”, è stata aperta da Marzia Cilloccu, assessore al Turismo del comune di Cagliari, che ha illustrato le origini e diversi momenti che scandiscono la Festa di Sant’Efisio, un cammino di fede candidato a diventare Patrimonio immateriale dell’umanità dell’Unesco.

Per l’occasione hanno fatto parte del pubblico anche un centinaio di studenti dell’Institut Catholique de Paris (che, insieme all’Ambasciata della Città del Vaticano all’Unesco, ha collaborato nell’organizzazione dell’appuntamento ) che sul martire guerriero scriveranno una relazione.

Nella serata spazio anche alla proiezione del filmato “Cagliari the life you want”, prima di lasciare il posto alla musica, con il solisti dell’Accademia internazionale di Cagliari, tra cui il suo stesso direttore artistico Cristian Marcia, apprezzato chitarrista che ha presentato i suoi ultimi lavori, frutto di una lunga ricerca nel patrimonio musicale sardo e nel jazz.

Entusiasta della Sardegna e delle sue tradizioni si è mostrata l’attrice Claudia Cardinale, madrina della serata, che ha promesso di venire nell’isola il prossimo anno, in occasione dell’edizione 2017 dell’Accademia internazionale di musica di Cagliari, dal 2008 annoverata dall’Unesco tra i suoi più prestigiosi partner.

«Continua il nostro sogno di vedere Cagliari e la Sardegna protagonisti in una sede unica al mondo – è il commento del direttore dell’Accademia di musica di Cagliari, Gianluca Marcia – Vedere l’entusiasmo di personaggi come Claudia Cardinale e Caterina Murino nel presentare e valorizzare la nostra terra mi inorgoglisce e fa capire quanto Cagliari e la Sardegna possano diventare un riferimento internazionale importante del Mediterraneo.»

«E’ stato bello vedere anche quest’anno come Cagliari sia ormai diventata capitale della musica a livello internazionale – afferma il direttore artistico dell’Accademia, Cristian Marcia – presentare le mie opere in un palcoscenico importante come l’UNESCO è il compimento di un percorso che mi ha portato a riscoprire e a reinterpretare le tradizioni musicali sarde. Questo fa capire quanto la nostra terra ha da dare e da trasmettere.»

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Giovedì 24 novembre nella principale sede dell’Organizzazione mondiale per l’educazione, la scienza e la cultura, l’Accademia internazionale di musica di Cagliari presenta “Cagliari, la Sardaigne: une ile de la Méditerranée”, appuntamento imperdibile per la promozione dell’isola, che avrà come presentatrice l’attrice sarda Caterina Murino.

Organizzato in collaborazione con il comune di Cagliari, che sarà rappresentato dall’assessora al Turismo Marzia Cillocu, quest’anno l’evento avrà per filo conduttore “La musica e i percorsi identitari delle tradizioni e del cibo”. Forte del successo della XVI edizione, svoltasi a fine estate, l’Accademia internazionale di musica di Cagliari, nata da un’idea dei fratelli Gianluca e Cristian Marcia, presenterà le sue attività, ma anche le ultime composizioni di Cristian Marcia (chitarrista oltre che direttore artistico dell’Accademia), frutto di una lunga ricerca nella tradizione musicale sarda e nel jazz. Ancora: la candidatura di Sant’Efisio a patrimonio immateriale dell’umanità sarà ulteriormente rafforzata attraverso una sezione (organizzata in collaborazione con l’Institut Catholique de Paris e l’Ambasciata della Città del Vaticano all’Unesco) interamente dedicata al cammino in onore del santo come pellegrinaggio che ha saputo unire un intero popolo. La Sardegna sarà in vetrina anche grazie alle sue eccellenze enogastronomiche, protagoniste di un evento di promozione costruito dallo chef Gabriele Piga partendo dalla dieta mediterranea che, nel 2010, l’Unesco ha riconosciuto Patrimonio culturale immateriale dell’umanità.

L’evento chiude il ciclo di attività per il 2016 dell’Accademia internazionale di musica, dal 2008 partner dell’Unesco in virtù della sua capacità di dare anche ai giovani musicisti sardi,  penalizzati per via dell’insularità della Sardegna,  la possibilità di perfezionarsi e misurarsi con i grandi maestri e altri giovani musicisti da tutto il mondo che ogni anno, a fine estate, si riversano sul capoluogo sardo per le masterclass di alto perfezionamento.

Hanno già annunciato di voler essere presenti all’appuntamento importanti personalità mondiali della cultura e dello spettacolo: dall’attrice Claudia Cardinale, che anche quest’anno sarà madrina della manifestazione, al direttore generale dell’Istituto del mondo arabo, uno tra i musei più moderni e controversi della storia, a numerosi ambasciatori all’Unesco di paesi come la Germania, il Giappone o la Corea.

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Un pubblico affascinato dalla tante suggestioni della Festa di Sant’Efisio ha seguito stasera, all’Unesco di Parigi, “Il pellegrinaggio come fenomeno sociale. Il caso della Festa di Sant’Efisio: una tradizione, un popolo, una cultura”, primo convegno internazionale dedicato al Martire guerriero, la cui festa e il rito di scioglimento del voto sono candidati a divenire patrimonio mondiale dell’umanità.

L’occasione è stata offerta da “Cagliari, la Sardaigne un ile de lé Méditerranée”, la manifestazione organizzata dall’associazione Sardegna in Musica con il sostegno e il contributo del comune di Cagliari.

Nel tempio mondiale della cultura, le origini della festa, insieme ai diversi momenti che la scandiscono, sono stati ripercorsi dall’assessore al Turismo del Comune di Cagliari, Barbara Argiolas, e da eminenti studiosi internazionali (Barbara Terenzi, antropologa delle religioni all’università La Sapienza di Roma, Joëlle Rostkowski, docente nella Ecole des hautes etudes en sciences sociales e direttrice della prestigiosa Galerie Orenda, ed Emmanuelle Bruyère- Buvat, docente alla Sorbona) che hanno sottolineato, oltre alla dimensione fortemente spirituale della solennità, anche i punti di contatto con pellegrinaggi come il Cammino di Santiago di Compostela, in Spagna, o altre feste religiose celebrate nel sud Italia, come quella di San Michele Arcangelo Gargano, in Puglia.

«Il rito di scioglimento del voto di Sant’Efisio e il cammino religioso che da 360 anni attraversa  mare, lagune, siti archeologici, comunità con i loro saperi e il loro saper fare, rappresenta la sintesi più alta del nostro patrimonio materiale e immateriale – ha detto nel suo intervento Barbara Argiolas -. Siamo convinti che solo attivando politiche culturali e turistiche in grado di valorizzare l’identità e l’autenticità del territorio sia possibile creare un modello di sviluppo secondo i criteri della sostenibilità.»

Il convegno è stato solo il primo atto della serata di gala che l’Accademia internazionale di  musica di Cagliari (nata dall’associazione Sardegna in Musica, e partner Unesco) organizza nella sede dell’Organizzazione mondiale per la cultura e l’educazione ormai da quindici anni, per promuovere la Sardegna e i giovani talenti isolani che ogni estate partecipano alle sue masterclass di alto perfezionamento musicale. Pochi minuti fa, dopo la proiezione del video promozionale della città capoluogo della Sardegna, “Cagliari, the life you want”, l’importante appuntamento ha preso il via con il discorso di apertura del direttore artistico dell’Accademia, Cristian Marcia: «Sono fiero di questo progetto con cui contribuiamo alla formazione musicale di tanti giovani – ha detto -. Con l’Accademia internazionale di musica le vie di Cagliari e quelle di Parigi si incontrano con le vie della musica che è un elemento per fare e trasmettere cultura».

Madrina della serata è l’attrice cagliaritana Caterina Murino.

Tra il pubblico, che ha fatto registrare il tutto esaurito, spiccano numerose personalità del mondo della cultura, del giornalismo internazionale e dello spettacolo, come l’attrice Claudia Cardinale, ambasciatrice di buona volontà dell’Unesco. Presente  anche l’eurodeputato Renato Soru.

E’ saltato invece l’intervento del presidente della Regione, Francesco Pigliaru, che è dovuto tornare in Sardegna per seguire da vicino le operazioni legate alla gestione dell’allerta meteo.

Durante la serata si esibiranno i virtuosi mondiali della musica classica (molti fanno parte del corpo docente dell’Accademia internazionale di musica di Cagliari), lo stesso Cristian Marcia, apprezzato chitarrista, e i giovani virtuosi sardi che si sono maggiormente distinti nell’ultima edizione dell’Accademia internazionale: il tenore Mauro Secci e i chitarristi Luca Micheletto e Raffaele Putzolu.

Serata di gala 2015Un momento del convegno 2 Un momento del convegno (Olivario's photo)  L'assessore Argiolas apre il convegno (Olivario's photo)

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Cagliari e la Sardegna protagoniste a Parigi nella sede dell’Unesco, per una serata nel segno della cultura, delle tradizioni e della musica classica. L’Accademia internazionale di musica di Cagliari rinnova l’appuntamento nella sede della più importante istituzione culturale al mondo per l’ottavo anno consecutivo.

In una serata che avrà per titolo “Cagliari, La Sardaigne, une ile de la Méditerranée” (Cagliari, la Sardegna: un’isola del Mediterraneo), le eccellenze culturali dell’isola e del suo capoluogo saranno presentante nella Sala 1 della Maison Unesco (la sala da 1.600 posti che l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, le scienze e la cultura riserva agli eventi di più alta rilevanza), davanti ad autorità e personalità internazionali della cultura e dello spettacolo.

L’evento sarà il momento più importante delle attività per il 2015 dell’Accademia internazionale di musica che, dal 24 agosto al 1° settembre, ha avuto il merito di trasformare Cagliari in una capitale della musica, ospitando in città oltre 200 giovani talenti di tutto il mondo che hanno partecipato ai corsi di alto perfezionamento tenuti nel conservatorio “G. P. Da Palestrina”.

L’edizione 2015 dell’appuntamento parigino, organizzato con il sostegno e il contributo del comune di Cagliari, presenta alcune novità.

Cagliari e il Sud Sardegna sono al centro del primo convegno internazionale intitolato: «Il pellegrinaggio come fenomeno sociale. Il caso della Festa di Sant’Efisio: una tradizione, un popolo, una cultura». Sarà l’occasione per analizzare e ripercorrere le peculiarità culturali, storico e religiose dell’Isola attraverso il Rito di scioglimento del voto e la Festa di Sant’Efisio, candidati al riconoscimento come Patrimonio immateriale dell’umanità dell’Unesco, in relazione ad esperienze simili, dai pellegrinaggi dei devoti musulmani alla Mecca, fino all’esperienza del Cammino di Santiago de Compostela. Il convegno vedrà gli interventi dell’assessore al Turismo del comune di Cagliari, Barbara Argiolas, di Barbara Terenzi, antropologa delle religioni all’università La Sapienza di Roma, di Joëlle Rostkowski, docente nella Ecole des hautes etudes en sciences sociales (la più importante scuola di studi etnoantropologici e di scienze sociali in Francia) e direttrice della prestigiosa Galerie Orenda, di Emmanuelle Bruyère- Buvat, docente alla Sorbona.

Andiamo avanti con determinazione per ottenere il riconoscimento Unesco per il Rito di scioglimento del Voto e la Festa di Sant’Efisio – ha commentato l’assessore Argiolasche rappresenta un punto fermo per la valorizzazione delle nostre tradizioni, della nostra identità e della nostra cultura”. “Abbiamo scommesso concretamente in questa candidatura, il cui esito positivo potrà contribuire allo sviluppo economico di tutto un territorio.”

Altra novità, quest’anno l’Accademia potrà fregiarsi per le sue iniziative del patrocinio Unesco: un riconoscimento importante per l’Accademia, già dichiarata, nel 2008, partner Unesco in virtù del prezioso lavoro educativo a favore del perfezionamento musicale dei giovani talenti.

Il programma.

Il 30 settembre “Cagliari, La Sardaigne, une ile de la Méditerranée” prenderà il via alle 16.00, con il convegno dedicato al pellegrinaggio come fenomeno sociale.

Alle 19.30, come da tradizione, si prosegue con una serata di gala presentata dall’attrice cagliaritana, da tempo residente a Parigi, Caterina Murino. Presenzierà anche l’attrice Claudia Cardinale, ambasciatrice di buona volontà dell’Unesco. Presenti: l’Assessore al Turismo del Comune di Cagliari, Barbara Argiolas, la direttrice generale dell’Unesco, Irina Bokova e il direttore artistico dell’Accademia internazionale di musica di Cagliari, Cristian Marcia.

In apertura dell’appuntamento sarà proiettato il video promozionale della città di Cagliari Cagliari. The life you want.

A seguire, il concerto, che vedrà alcuni prestigiosi nomi della musica classica mondiale come il clarinettista Florent Heau, considerato l’ultimo esponente della grande tradizione francese del clarinetto, Stephanie Marie Degand, violinista ammirata in tutta Europa per le sue esibizioni sia come solista sia nelle formazioni da camera, Vanessa Benelli Mosell, pianista che a soli 27 anni è già una stella di primordine nel panorama mondiale, sino all’apprezzato chitarrista Cristian Marcia, misurarsi sulle musiche di Verdi, Donizetti, Scriabine, Albeniz e Rossini.

Il concerto sarà anche l’occasione per far conoscere i giovani talenti sardi che più si sono distinti nella recente edizione dell’Accademia di Cagliari: si tratta del tenore Mauro Secci e dei chitarristi Luca Micheletto e Raffaele Putzolu.

Storia, cultura, paesaggi e tradizioni musicali per un’intera serata saranno assoluti protagonisti nel tempio mondiale della cultura: «Per i giovani musicisti sardi, che pagano lo scotto dell’insularità, costruirsi una carriera è sempre più difficile – dice il direttore artistico dell’Accademia internazionale di musica di Cagliari, Cristian Marcia -. Aiutarli a dare una svolta alla loro formazione e al loro futuro artistico è di primaria importanza: loro rappresentano il futuro della nostra isola. In quindici anni d’Accademia abbiamo fatto grandi sforzi in questa direzione».

L’Assessore Barbara Argiolas commenta così «L’appuntamento di Parigi rappresenta ormai una scadenza fissa e quest’anno in particolar modo, si inserisce straordinariamente con la strategia turistica posta in essere dall’Amministrazione guidata dal Sindaco Zedda. Siamo stati presenti a luglio in Expo a Casa don Bosco e Cascina Triulza, nel padiglione della società civile e con un fuori Expo ai Chiostri di San Barnaba. Torneremo ad Ottobre a Milano ospiti del Padiglione Kip International patrocinato dalle Nazioni Unite per una settimana di incontri sulle politiche poste in essere dal Comune di Cagliari relative la costruzione di modelli di sviluppo sostenibili. Proseguiremo fino a fine anno in stretta sinergia con la rete delle Camere di Commercio con degli workshop in Europa».

«La musica e la cultura sono occasioni di sviluppo e di dialogo che in un momento di crisi economica e di identità come quello che stiamo vivendo vanno valorizzati – dice Gianluca Marcia -. Con il nostro lavoro creiamo occasioni di confronto tra le nuove generazioni e i grandi talenti delle grandi scuole musicali come quelle di Parigi, Londra, Berlino, New York, Tokyo, Seul o Salisburgo. Il fatto che l’Unesco abbia riconosciuto i nostri sforzi prima dichiarandoci suoi partner, adesso concedendoci il patrocinio, ci riempie d’orgoglio.»

cardinale-700x450 Claudia-Cardinale-e-Cristian-Marcia-2-700x450 Cristian Marcia e Caterina Murino nella passata edizione Cristian-Marcia-e-Caterina-Murino-700x450 CristianMarcia-UNESCO-700x450 Florent Heau

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Prende il via oggi la XV Accademia Internazionale di musica di Cagliari, il prestigioso evento che ogni anno trasforma il capoluogo sardo in una capitale della musica colta. Fino al 1° settembre più di 200 giovani talenti della musica provenienti da ogni parte del pianeta  arriveranno in città per affinare le proprie capacità durante i corsi di alta formazione tenuti, negli spazi del Conservatorio “G.P. Da Palestrina”, da indiscusse stelle del panorama mondiale della classica.

Anche stavolta, per permettere al più alto numero possibile di giovani di sfruttare le molteplici opportunità che quest’esperienza offre, l’Accademia, in collaborazione con il conservatorio, assegna agli allievi sardi 30 borse di studio.

Nonostante la crisi economica, arriva dunque a festeggiare un anniversario importante la coraggiosa iniziativa nata da un sogno del suo direttore artistico, l’apprezzato chitarrista Cristian Marcia, insegnante nel conservatorio Chopin di Parigi, e di suo fratello Gianluca, presidente dell’associazione Sardegna in musica da cui 15 anni fa tutto è cominciato.  Un sogno, quello di aiutare le giovani promesse sarde a perfezionarsi senza affrontare tutte le difficoltà legate all’insularità dell’isola, che nel 2008 all’Accademia è valso il riconoscimento dell’Unesco, l’Agenzia delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura, che l’ha inserita tra i suoi prestigiosi partner. Negli anni questo progetto ha ripagato ampiamente, con tanti giovani sardi che hanno avuto la possibilità di perfezionare la loro formazione e di entrare in importanti circuiti musicali. Tra questi ci sono la violinista Anna Tifu, i pianisti Elisabetta Locci, Giulio Biddau, Andrea Tusacciu e Veronica Mereu, il flautista Enzo Lai, sino ad Alberto Pibiri che, partito da una formazione classica, ora lavora negli USA dove è un acclamato jazzista. Tra i non sardi che hanno partecipato all’Accademia, oggi sono star della musica classica il pianista Giuseppe Andaloro, il violoncellista Joannes Moser, il Quartetto Modigliani (che oggi è anche direttore artistico del celebre Festival di Evian, frequentato dalla grande élite della musica e in passato diretto da personalità come Rostropovich), sino al soprano Omo Bello, vincitrice dell’oscar della musica in Francia.

In questi 15 anni di attività dell’Accademia sono state numerose le star arrivate come docenti: dal soprano Katia Ricciarelli al pianista Bruno Canino. Dal celeberrimo violista e direttore dei Solisti di Mosca, Yurji Bahmet, al violista Bruno Giuranna, senza dimenticare il violista Gerard Caussé, i violinisti Pierre Amoyal  e Kohichiro Harada (quest’ultimo è fondatore del famoso String Quartet di Tokyo) sino al flautista giapponese Shigenori Kudo, prediletto dal grande Direttore d’Orchestra Seiji Ozawa, e ai pianisti Fabio Bidini e Jean Marc Luisada. Una lista che potrebbe continuare ancora e da cui si evincono il prestigio e lo spessore dell’iniziativa che ha per base il capoluogo della Sardegna.

Sono diverse le novità che l’edizione numero XV dell’Accademia internazionale di musica di Cagliari  offre. A cominciare dall’arrivo, per la prima volta tra i suoi docenti, di virtuosi del calibro di Pavel Gililov o Dmitri Alexeev (entrambi pianisti applauditissimi dalle platee di tutto il mondo), o del violista israeliano Yuval Gotlibovich, amatissimo dai giovani. Nomi che si vanno ad aggiungere alla lista dei docenti, tutte stelle della musica colta, molte delle quali sono ormai di casa all’Accademia: si tratta, solo per citarne alcune, del grandissimo violoncellista Marc Coppey, della violinista Stephanie Marie Degand o del soprano Luciana Serra, docente di Tecnica vocale all’Accademia della Scala di Milano, che, arrivata all’Accademia internazionale di musica di Cagliari per la prima volta lo scorso anno, volentieri ha voluto esserci anche questo. 

Altra novità è l’inserimento tra le location, per la prima volta nella storia dell’Accademia, dell’area di pertinenza del conservatorio “G. P. Da Palestrina” del Parco della musica: sarà questa la splendida cornice del concerto finale di migliori allievi dell’Accademia, una festa (in programma il 1° settembre) pensata per salutare l’edizione 2015 della nove giorni di full immersion musicale.

L’Accademia ha preso il via questa mattina nell’Aula Magna del Conservatorio “G.P. Da Palestrina”: dopo l’inaugurazione ufficiale, alla presenza degli artisti partecipanti e delle autorità, si entra subito nel cuore delle attività, con le lezioni delle masterclass durante il giorno (si va da quelle di violino a quelle di pianoforte, passando per le lezioni di oboe e di tecnica vocale) e concerti la sera. Come consuetudine l’Accademia offre alla città, infatti, la grande opportunità di vedere esibirsi i docenti  nel suggestivo festival, realizzato in coproduzione con il Teatro lirico, “Le notti musicali”, in programma dal 28 al 31 agosto. Nomi di prestigio che, se da un lato accendono quest’ultimo scorcio di estate cagliaritana di nuovi bagliori, rendendo a tutti gli effetti la città  una capitale della musica colta nel Mediterraneo, dall’altro rappresentano per i giovani allievi dell’Accademia una doppia garanzia: quella di avere solidi punti di riferimento da cui attingere nuove competenze e consapevolezze e quella di coltivare preziosi contatti per il futuro.

Come da tradizione, durante i giorni dell’Accademia ai migliori giovani talenti sarà data la possibilità di esibirsi davanti al pubblico in diversi contesti. A partire dalla rassegna – altra novità di quest’anno –  Venti di note. Dal mondo a Cagliari, talento in musica” che il 25, 26, 28, 29 e 31 agosto nel T Hotel, partner consolidato dell’iniziativa e luogo sempre aperto a ospitare eventi culturali, vedrà gli studenti, ma anche i docenti, esibirsi ciascuno  in brevi performance. Ognuna delle serate in programma (inizio alle 18.00) sarà l’occasione per conoscere più da vicino la musica colta e apprezzarne tutta la bellezza in un contesto più informale rispetto a quello di un teatro.

Altra occasione pensata per offrire una vetrina ai migliori allievi di quest’anno è il concerto finale in programma il  1° settembre: alle 19.00 nello spazio del conservatorio del Parco della Musica l’appuntamento è con le stelle di domani della classica, per un evento che vuole salutare l’edizione 2015 dell’Accademia.

L’Accademia, con i suoi concerti e i suoi progetti d’altissimo livello formativo,  si conferma ancora una volta volano per lo sviluppo turistico di Cagliari: ogni anno, grazie ai suoi corsi, si riversano sul capoluogo isolano centinaia di turisti provenienti da tutto il mondo. Non solo studenti e grandi maestri della musica classica, accompagnati spesso da qualche amico o parente, ma anche giornalisti specializzati e appassionati della musica colta che, mescolandosi con i cittadini e con gli altri turisti, danno vita a un colorato melting pot capace di trasformare la città in una vera capitale della cultura nel Mediterraneo.

La nove giorni di appuntamenti cagliaritani è solo il preludio dell’attività targata 2015 dell’Accademia, che il 30 settembre sarà a Parigi, ospite dell’Unesco, per una serata d’eccezione volta alla promozione e alla valorizzazione delle eccellenze dell’isola. Un appuntamento ormai consolidato e diventato un’importante vetrina per la Sardegna nel mondo. Negli anni la manifestazione parigina ha  potuto contare su madrine d’eccezione: da Katia Ricciarelli a Claudia Cardinale, senza dimenticare le attrici Marisa Berenson, Caterina Murino e Macha Méril, nome d’arte della principessa Marie-Madeleine Gagarin. La serata quest’anno avrà per titolo “Cagliari, la Sardaigne: une île de la Méditerranée”, presentatrice e madrina dell’evento sarà, ancora una volta, l’attrice Caterina Murino. Ha già assicurato la sua presenza anche Claudia Cardinale che ha ormai sposato a pieno lo spirito dell’Accademia.

Cristian Marcia, durante una lezioneStephanie Marie Degand Pavel Gililov Marc Coppey, durante una lezione Luciana Serra Gianluca Marcia, direttore associazione Incontri Musicali Florent Heau