18 July, 2024
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I problemi delle Università isolane legati all’utilizzo dei costi standard ai fini della determinazione del finanziamento statale, sono stati affrontati oggi a Roma nel corso di un incontro svoltosi al ministero di viale Trastevere, tra il ministro dell’Istruzione, università e ricerca, Stefania Giannini, il governatore della Sardegna, Francesco Pigliaru, l’assessore regionale della Pubblica istruzione, Claudia Firino, e i rettori delle Università di Cagliari, Maria del Zompo, e Sassari, Massimo Carpinelli.

«Abbiamo sottolineato che c’è un caso specifico, in Sardegna, legato all’insularità e alla bassa densità di popolazione. L’attuale metodo di valutazione è tarato a livello nazionale e non tiene conto delle dimensioni del bacino di attrattività degli studenti che di fatto penalizza la Sardegna – ha dichiarato Pigliaru chiedendo alla Ministra la revisione dell’attuale disegno di sanzioni e premi -. La Ministra ha riconosciuto il caso specifico della Sardegna e si è impegnata a prevedere apposite modifiche perequative all’attuale sistema già per il 2016, mentre per gli anni successivi c’è l’impegno a riconoscere a livello strutturale la discriminante dell’insularità, legata alla bassa densità di popolazione tipica della Sardegna. Attendiamo nei prossimi giorni la proposta con la quantificazione della perequazione, che valuteremo con attenzione.» 

In ragione dell’insularità, della bassa densità di popolazione e dell’alto tasso di abbandono scolastico, infatti, la Sardegna ha un bacino di studenti universitari inferiore di circa il 50% rispetto a un ateneo del Nord Italia. Ciò significa che gli atenei sardi non giocano in condizioni di pari opportunità con gli altri, per ragioni che nulla hanno a che fare con le performance dell’Università.

«La Sardegna sta puntando sull’istruzione e sull’innalzamento del numero dei laureati, non si può permettere di perdere finanziamenti su un settore così sensibile e strategico. Non va bene prevedere un sistema univoco, in condizioni differenti: l’universitario regolare dovrebbe pesare maggiormente dove è più difficile attrarre studenti» ha dichiarato l’assessore Claudia Firino, che ha inoltre sottolineato l’importanza di avere certezze sui finanziamenti statali alle borse di studio attualmente in calo, imprescindibili per potenziare gli Atenei sardi. L’assessore della Pubblica Istruzione ha concluso avanzando l’esigenza di prevedere modifiche ai parametri Isee e Ispe che incidono sull’efficacia delle misure del diritto allo studio.

Il sistema dei parametri legati al “costo standard di formazione per studente in corso”, come definito nel Decreto n. 893 del 2014, attualmente incide per il 25% nella definizione dell’assegnazione del fondo statale ordinario e ha già determinato una significativa diminuzione dei fondi per le Università sarde.

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Mauthausen 1

L’assessore regionale della Pubblica Istruzione e Cultura, Claudia Firino, è intervenuta stamane all’iniziativa “Per non dimenticare” all’istituto Alberghiero di Monserrato “Antonio Gramsci”, organizzata per presentare il libro “Sonderkommando Auschwitz” di Shlomo Venezia, alla presenza della moglie Marika Venezia, che ha raccontato agli studenti i suoi 55 anni di vita trascorsi accanto al marito, sopravvissuto al campo di sterminio di Auschwitz Birkenau dove era stato deportato.

«Le testimonianze dirette, lo studio della storia più recente, come i fatti della Shoah – ha detto Claudia Firino -, sono momenti di fondamentale importanza per la formazione dei più giovani e degli studenti, ed è per questa ragione che gli insegnanti e le scuole devono essere in prima linea nell’educare i ragazzi alla rielaborazione e alla trasposizione più attuale di questi accadimenti. Il senso di questa giornata è tutto nelle parole di Primo Levi: Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario. Ed è fondamentale che resti sempre vivo l’orrore di ogni forma di discriminazione, sfociata sino allo sterminio di massa, perché tutto ciò non si ripeta. Penso alla situazione odierna, e il mio pensiero va – solo per fare un esempio di attualità – ai migranti e alle oggettive difficoltà che loro vivono.»

«La Regione ha sostenuto dei viaggi per giovani studenti nei lager nazisti – ha aggiunto Claudia Firino – perché siamo convinti che essere fisicamente in quei luoghi aiuti a capire, almeno in parte, la tragicità della storia che studiamo sui libri e della cui espressione più concreta abbiamo poca contezza. Le discriminazioni nascono spesso da banalità, da preconcetti che diventano cattive politiche prive di umanità. Giornate come questa, testimonianze forti come quelle di Marika Venezia, hanno l’alto valore morale di raggiungere un obiettivo: evitare che gli uomini ripetano i loro errori nella ciclicità che spesso la storia propone.»

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Palazzo della Regione 3 copia

La Giunta regionale, su proposta dall’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano d’intesa con l’assessore dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza Sociale, Luigi Arru, ha approvato gli obiettivi generali e le priorità strategiche dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente (ARPAS). Gli indirizzi strategici prevedono che l’Agenzia concorra a garantire la sicurezza del territorio, la prevenzione e la gestione dei rischi e che contribuisca alla conoscenza dello stato dell’ambiente, alla valutazione e controllo delle fonti di pressione e alla salute pubblica.
Su proposta dell’assessore della Pubblica Istruzione Claudia Firino, la Giunta ha approvato definitivamente il piano di dimensionamento scolastico per l’anno 2016/2017. È previsto l’accorpamento dei Punti di erogazione del servizio (Pes) presenti nel comune di Sant’Antonio di Gallura (infanzia, primaria, e secondaria di primo grado) all’istituto “A. Compagnone” di Palau, e viene confermata l’attivazione di un corso a indirizzo musicale per l’istituto Comprensivo di Orosei. Confermata anche la richiesta dell’ITGC “Attilio Deffenu” di Olbia di istituire all’interno dell’indirizzo trasporti e logistica l’opzione “conduzione del mezzo navale” come indicazione per attivare la sede staccata dell’ITN di La Maddalena a Olbia. I corsi serali saranno declinati con vari indirizzi: all’IIS ITC “Beccaria” a Santadi e Villamassargia sarà attribuito lo sviluppo rurale, articolazione e commercializzazione dei prodotti del territorio; all’ISS “Garibaldi” de La Maddalena conduzione del mezzo navale e apparati marittimi; all’ITGC “Falcone – Borsellino” di Palau i corsi di amministrazione, finanza e marketing e costruzione; all’Ipia “Meucci” di Cagliari va, infine, l’indirizzo ottico e produzioni audiovisive. È stata inoltre approvata dalla Giunta la relazione annuale dell’esercizio finanziario 2014 delle Università isolane sul corretto utilizzo delle risorse, secondo quanto previsto dai parametri che normano i rapporti tra gli Atenei e la Regione.
E’ stata approvata definitivamente la delibera sulle linee guida delle cure primarie territoriali e l’accordo integrativo con i pediatri di libera scelta, che la Regione finanzia con un contributo pari a 2.841.181 euro ripartiti per alimentare fondi distinti aventi finalità, livello e modalità di erogazione differenti.
L’esecutivo, infine, ha nominato, come richiesto dall’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras, il nuovo commissario del consorzio ZIR di Tempio. Si tratta di Marco Satta, 47 anni, laureato in economia e commercio, funzionario della Regione al servizio Demanio e Patrimonio e Autonomie Locali.

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Si terrà domani, 26 febbraio alle ore 9.30, nella Sala Anfiteatro di via Roma 253, a Cagliari, l’iniziativa promossa dall’assessorato della Cultura “Limba faeddada, limba bia”. I lavori verranno aperti dall’assessore regionale della Cultura, Claudia Firino, a seguire interverranno l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu, il direttore de L’Unione Sarda Anthony Muroni ed esperti di lingua sarda coordinati da Antonio Ignazio Garau, tra i quali Bachisio Bandinu, Carlo Sechi, direttore de l’Obra cultural de l’Alguer, Michele Ladu, operatore dello Sportello linguistico regionale, e ancora insegnanti, dirigenti scolastici ed esponenti del mondo accademico. Nel pomeriggio i lavori riprenderanno alle 15.30, e sarà Tore Cubeddu a coordinare i rappresentanti della politica comunale, regionale e nazionale.
Claudia Firino copia

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Le lacrime di Gramsci - cm 80x120 - Tecnica mista su tela -

E’ in programma sabato 27 febbraio ad Ales, l’evento di inaugurazione dell’Anno gramsciano, promosso dall’Associazione Casa Natale Antonio Gramsci di Ales, in collaborazione con l’amministrazione comunale. Nell’occasione, è prevista la cerimonia di premiazione degli oltre 100 detenuti di 29 istituti di pena di tutta Italia che hanno partecipato al concorso di pittura intitolato alla memoria di Peppinetto Boy “Gramsci visto da dietro le sbarre”.
«L’iniziativa ha un valore simbolico molto forte ed è legata alla vita e ai trascorsi del grande pensatore e intellettuale sardo, grazie al coinvolgimento della popolazione carceraria da sempre a rischio di esclusione sociale, se non inserita in contesti di stimolo culturale – ha detto stamane l’assessore della Cultura e Pubblica Istruzione Claudia Firino, durante la conferenza stampa nel Palazzo di Viale Trieste a Cagliari per la presentazione dell’evento di inaugurazione dell’anno gramsciano, e delle prime iniziative del Programma annuale pensato per celebrare l’intellettuale isolano -. Ecco perché è importante la partecipazione del Guardasigilli Andrea Orlando».
Sarà il ministro della Giustizia Orlando, sabato 27 febbraio alle ore 17.00 ad Ales, a premiare le opere di tre carcerati scelte da una giuria composta dagli artisti Pinuccio Sciola, Alberto Scalas e Massimo Spiga. I vincitori riceveranno un premio in denaro, mentre sarà consegnato a tutti un attestato di partecipazione e una copia de La vita di Antonio Gramsci di Peppino Fiori. Le opere saranno esposte in una mostra allestita nei locali del comune di Ales e resterà aperta al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 14, e il fine settimana dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 17.00 alle 19.00. Il prossimo mese la mostra sarà trasferita a Lecce.
«L’anno gramsciano prevede un programma a tappe, che si snoderà sino al 27 aprile 2017 – ha aggiunto Claudia Firino – nel quale la Regione ha coinvolto enti locali e associazioni, il mondo della scuola e quello accademico e le amministrazioni dei comuni legati alla vita e allo studio delle opere dell’intellettuale. Vogliamo creare nuove iniziative rispetto a quelle già esistenti, come il concorso rivolto agli studenti delle scuole “Immaginando Gramsci”, metterle in rete e connessione tra di loro in maniera coerente e produttiva, con una attenzione particolare soprattutto alle nuove generazioni. Vorrei che il pensiero di Gramsci fosse ripreso, rielaborato e fatto proprio dai ragazzi e dagli studenti. Ancora, molto importante, dobbiamo allargare l’orizzonte del nostro progetto al di là dei confini isolani e nazionali. Sappiamo che la figura di Gramsci è più studiata all’estero che in Sardegna e in Italia. L’istituzione dell’anno gramsciano da parte della Giunta è una scelta legata anche a questa consapevolezza, e alla volontà di riportare l’attenzione e approfondire gli studi sul pensatore sardo. In Sardegna dobbiamo essere i primi studiosi e i primi conoscitori dell’intellettuale, poiché questa terra gli ha dato i natali. Dobbiamo formare generazioni di persone orgogliose di un pensatore riconosciuto a livello mondiale.»
La delibera dell’istituzione dell’anno gramsciano, che si conclude il 27 aprile 2017, è stata approvata dall’Esecutivo il 19 gennaio 2016. «E’ prevista la creazione di un Comitato che – ha concluso la titolare della Cultura – ha lo scopo di mettere attorno a un tavolo associazioni, enti e università che negli ultimi anni si sono occupate di Gramsci, perché lavorino insieme». In questi giorni sarà formalizzata la composizione del Comitato, presieduto dalla Regione, con l’Università di Cagliari e Sassari, i Comuni di Ales, Ghilarza, Santu Lussurgiu, Sorgono, le associazioni come l’Istituto Gramsci della Sardegna, l’Associazione Casa Natale Antonio Gramsci Ales, l’Associazione Casa Museo Antonio Gramsci Ghilarza e Terra Gramsci, insieme alla Fondazione Sardegna.

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Claudia Firino copia

L’assessore regionale della Pubblica Istruzione, Claudia Firino, ha detto che, in occasione dell’audizione alla Camera della Commissione della Conferenza Stato Regioni sul diritto allo studio, ha fatto pervenire le osservazioni della Regione Sardegna, e «sul diritto allo studio Universitario e il ripensamento dei parametri Isee e Ispe abbiamo riscontrato, dopo varie interlocuzioni, una apertura positiva da parte del Ministero. In questi mesi, infatti, la Regione ha posto in diverse occasioni il problema, chiedendo al Governo l’aumento delle soglie Isee e l’annullamento dell’Ispe, per consentire agli universitari sardi un accesso equo e maggiore ai servizi loro dedicati».
Nel corrente Anno Accademico si è registrato un aumento delle borse di studio erogate, rispetto agli anni precedenti, con un +10% sui dati del 2014/2015 e +38% sui numeri del 2013/2014. «Questo importante risultato, possibile grazie a un grande sforzo della Regione – ha affermato l’assessore Firino – che ha destinato allo strumento delle borse di studio circa 12 milioni di euro tra fondi regionali e comunitari (Po Fse), non ci distoglie dalla consapevolezza che esistano dei contestuali fattori negativi, come la corrispondente diminuzione degli studenti idonei (- 22%). Il 60% delle domande risulta non idoneo a causa del reddito superiore alle soglie; il 70% di queste lo è per effetto dell’aumento dell’Ispe.
Preoccupa inoltre che in questo scenario siano penalizzate soprattutto le matricole rispetto agli studenti degli anni successivi al primo, provocando un evidente impatto sulle iscrizioni anche in prospettiva futura. Il numero degli studenti è infatti un dato importante per la ripartizione dei finanziamenti nazionali agli Atenei».
«Riteniamo che nella prospettiva di una revisione organica della normativa sul diritto allo studio, in particolare attraverso l’introduzione dei livelli essenziali delle prestazioni (Lep), sia auspicabile il ripristino del precedente sistema di calcolo perché non venga vanificato lo sforzo della Regione che ha investito in maniera importante nel diritto allo studio. Una volta definiti i parametri e i relativi margini di manovra da parte del Governo per le Regioni, la nostra decisione – ha concluso l’assessore Firino – sarà quella di applicare le soglie maggiormente favorevoli e inclusive per i nostri studenti.»

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Palazzo del Consiglio regionale 3 copia

Slitta a domani per le 11.30 il parere, inizialmente previsto per oggi, della Seconda commissione sulla Manovra finanziaria 2016-2018. L’annuncio è stato dato dal presidente della commissione Lavoro e Cultura, Gavino Manca (Pd), a conclusione delle audizioni degli assessori Virginia Mura e Claudia Firino. Nel documento saranno contenute – così ha dichiarato Gavino Manca – le proposte integrative che la commissione formulerà anche alla luce delle indicazioni e dei suggerimenti emersi nel corso del ciclo di audizioni con il mondo del lavoro, della cultura e dello spettacolo.

L’assessore del Lavoro, Virginia Mura, ha quindi illustrato le parti di competenza della Manovra 2016 ed ha sottolineato la priorità nella spesa dei fondi europei (Fse, Feasr, Fesr), evidenziando che un primo monitoraggio della stessa è previsto nel 2018 a metà cioè del ciclo di programmazione (2014-2020).

Tra le attività programmate sono cinque le azioni mirate per la formazione professionale che contano su 46.705.000 euro di stanziamento (26.100.000 solo per la formazione nell’ambito dello sviluppo della green e blue economy) mentre gli avvisi già pubblicati ammontano a poco più di 7 milioni di euro (5.300.000 per la formazione nell’ambito della Flexicurity – 2,5 milioni – e 2,8 milioni di quota dell’avviso relativo al contratto di ricollocazione per il quale si sono accreditate 14 agenzie formative). Sempre nell’ambito della formazione professionale, nel paragrafo relativo alle attività territoriali, si evidenziano 1.292.000 euro di spese per le attività formative presso le sedi dei centri regionali di formazione professionale. Per l’occupazione giovanile sono disponibili 36.100.000 euro (14 milioni per i tirocini a valere sul programma garanzia giovani) e per le azioni mirate per l’occupazione femminile le risorse ammontano a 10.600.000 euro (7 milioni per i percorsi di sostegno alla creazione di impresa e al lavoro autonomo). Per la creazione di impresa (auto imprenditorialità, sostegno alle start up innovative) le disponibilità sono pari a 15.700.000 euro, mentre il fondo rotativo per il microcredito prevede un impegno di 78.500.000 (le domande per il 4° avviso sono 1.065). L’assessore ha quindi fatto un elenco di otto situazioni non contemplate nella proposta di finanziaria che richiederebbero un integrazione di fondi pari a 7 milioni di euro: si va dai 100.000 euro che servirebbero per l’acquisto dei materiali necessari per i corsi nei centri regionali di formazione professionale, ai 2.5 milioni di euro per la quota del fondo per l’occupazione rivolta agli operatori del sistema della formazione ma ci sono anche i 650.000 euro del fondo regionale per l’occupazione, relativi agli interventi a sostegno dei lavoratori in mobilità, da restituire all’Inps per oneri contributivi.

A seguire, l’assessore della Cultura e dello Spettacolo, Claudia Firino, ha illustrato le parti del bilancio di competenza della commissione ed ha ricordato che, l’ammontare  dei fondi a disposizione, nel complesso, è di importo pari a quello del 2015. Tra le scelte definite “qualificanti l’azione dell’assessorato”, Claudia Firino, ha evidenziato la particolare attenzione per alcuni settori “in sofferenza”. A questo proposito l’assessore ha rimarcato le poste in aumento per lo spettacolo (da 6.5 a 7.5 milioni di euro) e per il comparto cinema (da 3.4 milioni a 4 milioni di euro), nonché la costituzione di un nuovo capitolo di bilancio con dotazione pari a 500mila euro per il fondo emergenze archeologiche. Per la pubblica istruzione da segnalare gli interventi sul trasporto degli studenti disabili (da 6 milioni aumentano di 3 milioni per arrivare a 9 milioni) mentre risultano confermati gli stanziamenti del 2015 (22 milioni di euro) per le università di Cagliari e Sassari.

Sul tema del diritto allo studio, Claudia Firino, ha quindi annunciato che, in vista del prossimo anno scolastico, la Regione applicherà la soglia massima consentita per i parametri Isee, la cui modifica in termini più restrittivi promossa dal governo, ha comportato una riduzione del 22% della platea degli idonei nelle graduatorie per borse di studio, accesso ai servizi dell’Ersu e all’esenzione dal pagamento delle tasse universitarie.

Negli undici capitoli di spesa riferiti alla Lingua sarda le risorse ammontano a 2.5 milioni di euro e tale importo è stato oggetto della sottolineatura critica del consigliere dei Rossomori, Paolo Zedda, che ha dichiarato: «Serve fare di più perché tale importo rappresenta la metà della cifra minima che veniva stanziata nella scorsa legislatura». La consigliera del Pd, Rossella Pinna, ha invece invitato l’assessore a promuovere iniziative concrete per risolvere il problema del trasporto degli studenti del piccolo comune di Segariu.

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Il Gruppo consiliare Sovranità, Democrazia e Lavoro ha presentato un’interpellanza in Consiglio regionale chiedendo al presidente Pigliaru, all’assessore dei Trasporti, Massimo Deiana, e all’assessore allo Sport, Claudia Firino, di intervenire presso Alitalia per porre fine a una vera e propria beffa che l’ex compagnia di bandiera riserva alle società sportive sarde.

In base a un accordo biennale siglato nell’aprile 2015 fra Alitalia e Coni,  la compagnia aerea applica delle agevolazioni tariffarie e servizi dedicati agli iscritti alle federazioni sportive italiane. In particolare da dicembre 2015 e fino a giugno 2016 le società sportive possono godere di una tariffa speciale, chiamata “Sport light”, riservata ai  gruppi di viaggiatori  formati da almeno 5 persone che viaggiano insieme sulla stessa rotta, e si applica a itinerari Andata/Ritorno nell’arco temporale tra il giorno precedente e quello successivo alla gara. Si tratta di condizioni tariffarie particolarmente vantaggiose per le gare in trasferta delle società sportive, dato che rendono possibile raggiungere Milano o Roma con volo A/R da un altro aeroporto italiano con una spesa estremamente contenuta. Ma da questa agevolazione sono escluse le società sportive sarde. Alitalia ha giustificato questa esclusione ricordando l’esistenza del contratto di servizio del vettore aereo con la Regione Sardegna al fine di garantire la continuità territoriale dell’Isola, e che tale contratto prevede già una tariffa (onerata) agevolata per i passeggeri dei voli Cagliari-Roma Fiumicino e ritorno e Cagliari-Milano Linate e ritorno.

«In realtà, la tariffa agevolata prevista dal contratto di servizio tra la Regione Sardegna e Alitalia mira a compensare i disagi connessi alla condizione di insularità, riportando i Sardi in una situazione di parità con i residenti nelle altre Regioni italiane e scongiurando il rischio dell’isolamento geografico – sostengono i componenti di Sdl guidati dal presidente del gruppo consiliare, Roberto Desini -. Pertanto, l’esclusione degli sportivi sardi dalle agevolazioni concordate da Alitalia con il Coni, crea una nuova disparità di trattamento rispetto al resto della Nazione e rischia, così, di vanificare l’obiettivo conseguito con il regime di continuità territoriale». Anche perché, continuano gli esponenti di Sdl, «le tariffe agevolate della continuità territoriale sui suddetti voli Andata e Ritorno sono mediamente più elevate di quelle che risulterebbero dall’applicazione della promozione Sport light».

Quindi, sostiene Sdl, dato che il regime di continuità territoriale, così come stabilito il Decreto Ministeriale n. 61 del 21 febbraio 2013, non impedisce l’estensione di ulteriori agevolazioni sulle tratte aeree interessate, ma fissa solamente le tariffe massime, si chiede al presidente Pigliaru e agli assessori Firino e Deiana: «Se non ritengano opportuno prendere urgentemente contatto con la compagnia aerea Alitalia per verificare le ragioni della perdurante mancata estensione della tariffa “Sport light” agli sportivi sardi; quali misure intendano adottare per garantire al più presto, considerato che la tariffa “Sport light” si applicherà soltanto fino al mese di giugno di quest’anno, la possibilità per le società sportive sarde di accedere alle stesse agevolazioni tariffarie concesse da Alitalia alle altre società sportive italiane, superando, in tal modo, l’evidente discriminazione imputabile soltanto alla natia condizione di insularità».

Aeroporto Elmas 1 copia

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Search engine friendly contentIstruzione, inclusione, contrasto alle povertà, sono stati al centro della conferenza regionale “Un piano triennale per il contrasto delle povertà in Sardegna”, organizzato dall’assessorato regionale delle Politiche sociali, in collaborazione con l’Alleanza contro la povertà e che ha visto la partecipazione degli assessori del Lavoro e della Pubblica Istruzione, Virginia Mura e Claudia Firino, insieme a quello della Sanità, Luigi Arru.

Quest’ultimo ha aperto i lavori sottolineando la stretta relazione tra conoscenza, povertà e possibilità di accesso al mondo del lavoro: «Cerchiamo di fare uno sforzo perché si incrocino le solitudini, lavoriamo insieme laici e cattolici con le istituzioni, facciamo rete, è la scommessa è superare le barriere».

L’assessore Mura è partita dall’assunto che «non bisogna dare per carità ciò che spetta per diritto alla persona». «Solo in Italia e in Grecia, tra gli Stati europei – ha aggiunto – non esiste un reddito minimo garantito. Ora si sta facendo uno sforzo a livello nazionale, anche alla luce del fatto che c’è stato un aumento preoccupante del tasso di povertà». Mura ha poi ricordato gli interventi messi in campo dall’assessorato al Lavoro per l’inclusione sociale e l’accordo con i comuni di Cagliari e Sassari per un progetto sperimentale nei quartieri degradati. «Dobbiamo dare speranza alle famiglie, sostenendole con servizi personalizzati e con lo sviluppo di competenze che accompagniano verso un’attività lavorativa».

L’importanza di lavorare insieme tra assessorati e tra Regione e associazioni è stata ribadita anche dall’assessore Claudia Firino: «La povertà è sempre più diffusa, non è esclusiva di un settore, ma tocca tanti ambiti. Povertà e istruzione hanno un legame importante e certificato: una buona istruzione determina capacità di futuro, lo strumento di ascesa e riscatto. La Sardegna – ha aggiunto – ha una altissima dispersione scolastica, un giovane su cinque dopo lo medie ha difficoltà a proseguire il suo percorso».

Claudia Firino ha poi citato alcune delle azioni poste in essere dall’assessorato all’Istruzione, partendo dall’ultima in ordine di tempo: «Con Tutti a Iscola abbiamo stanziato 29 milioni per diversi interventi e, tra questi, c’è la presa in carico delle situazioni di fragilità sociale, grazie a psicologi, pedagogisti, mediatori per i tanti bambini e adulti migranti».

Infine un appello ad avere il coraggio di dotare anche la Sardegna di una misura di sostegno alle persone in difficoltà: «Lavoriamo per il reddito di cittadinanza, uno strumento di inclusione sociale che prevede il patto tra Stato e cittadino, che si impegna a determinate azioni».

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Si è concluso stamane il confronto tra Regione e Usr per la definizione degli ambiti territoriali scolastici per la Sardegna. L’assessore della Pubblica istruzione, Claudia Firino, ha incontrato il Direttore dell’Ufficio scolastico regionale Francesco Feliziani nella sede dell’assessorato regionale, per discutere alcune criticità segnalate nei giorni scorsi durante gli incontri con sindacati e rappresentanti degli Enti locali (Anci e Ups). Tra i problemi riscontrati, e recepiti dall’Usr, l’appartenenza di alcuni territori ad ambiti che risultano poco funzionali per l’organizzazione dei servizi scolastici.

«L’auspicio in generale – ha detto l’assessore Firino – è che gli ambiti siano quanto più possibile coincidenti con il nuovo assetto istituzionale degli enti locali e con i distretti socio-sanitari.»

Claudia Firino ha inoltre ribadito durante la riunione che ci sarà massima collaborazione da parte della Regione nel momento in cui si andrà a disegnare la configurazione definitiva che «terrà conto – ha concluso l’assessore della Pubblica istruzione – degli elementi emersi in queste giornate di confronto».

Claudia Firino copia