18 July, 2024
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Domani, giovedì 17 settembre, alle 15.00, l’aula magna “Maria Lai” del dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Cagliari, in via Nicolodi n. 112, ospita l’inaugurazione di “Sui generis 2015 – Le Giornate cagliaritane sulle pari opportunità”. I diritti delle donne (maternità, ricerca, cultura e lavoro, disabilità e diritti esigibili), la violenza (autori, nell’adolescenza, dipendenza) e lavoro (gender pay gap), con particolare attenzione ai rapporti che li legano all’etica, sono al centro dell’evento organizzato dagli Ordini di medici, psicologi e avvocati. La tre giorni viene trasmessa in streaming dai siti web dei tre Ordini professionali.

Etica, ricerca e diritto” è la cornice dell’incontro di apertura, alle 15.30, coordinato da Fulvio Giardina (presidente Consiglio nazionale Ordine psicologi) con la partecipazione di Maria Del Zompo (rettore Università Cagliari), Guido Alpa (avvocato e docente diritto privato, La Sapienza, Roma) e Monica Toraldo di Francia (Comitato nazionale bioetica, Firenze).

“Sui Generis” prosegue fino a sabato 19 settembre e ha in scaletta interventi e tavole rotonde con oltre cento esperti locali e nazionali. Tra questi, Gian Luigi Gessa, Claudia Romanelli, Marisa Marrosu, Roberto Pirastu, Gianni Monni, gli assessori regionali Luigi Arru, Claudia Firino e Virginia Mura. La segreteria scientifica è composta da Anna Rita Ecca, Maria Annunziata Baldussi, Rosanna Mura, Angela Quaquero e Susanna Pisano.

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LICEO Lussu Sant'Antioco copia

Si è svolta stamane, nella riunione della II commissione, l’audizione dell’assessore regionale della Pubblica Istruzione, Claudia Firino, che ha illustrato al parlamentino presieduto da Gavino Manca (Pd), l’attuazione del piano di dimensionamento scolastico regionale.

L’assessore e il presidente Manca, nel corso dei loro interventi, hanno evidenziato che, all’avvio dell’anno scolastico 2015-2016, non sono state rispettate le indicazioni formulate dal Consiglio regionale e dalla Giunta in merito al Liceo “Lussu” di Sant’Antioco e all’Alberghiero di Budoni. Nel primo caso il ministero dell’istruzione non ha riconosciuto Sant’Antioco meritevole delle deroghe che sono previste per le cosiddette isole minori mentre la scuola alberghiera di Budoni è stata accorpata con quella di Siniscola invece che con quella di Arzachena (così come era stato deciso dalla Regione). Quest’ultima situazione – così ha riferito l’assessore Firino – è stata portata all’attenzione del ministro Stefania Giannini nel corso del recente incontro tenutosi a Roma ed il disguido sarebbe stato causato dalla mancata modifica, in sede ministeriale, dei relativi codici meccanografici. L’assessore si è detta invece “stupita” delle valutazioni fatte dal ministero a proposito delle deroghe non riconosciute a Sant’Antioco («per il Miur non è ricompreso nelle isole minori») e con Gavino Manca ha rimarcato le prerogative della Regione in materia di dimensionamento scolastico, insieme con la necessità che queste trovino piena attuazione. Il vice presidente della commissione, Ignazio Locci (FI), ha quindi insistito sul riconoscimento dell’isola di Sant’Antioco tra le isole minori ed ha citato i numerosi casi in cui le norme nazionali lo attestano.

A questo proposito, il presidente della II commissione non ha escluso l’elaborazione di un’apposita risoluzione sull’argomento ed ha voluto manifestare la protesta della commissione «perché sono state disattese le indicazioni della Giunta e del Consiglio regionale sul piano di dimensionamento scolastico regionale in riferimento all’autonomia scolastica del Liceo “Lussu” di Sant’Antioco ed all’accorpamento dell’istituto alberghiero di Budoni».

Successivamente, l’assessore della Pubblica Istruzione ha relazionato sul problema del trasporto degli alunni ricordando come le azioni programmate dalla Regione si muovono lungo due direttrici principali: l’acquisto dei mezzi e i sostegni finanziari ai Comuni che garantiscono il servizio. Per quanto attiene l’acquisto degli scuolabus l’assessore si è detta «sinceramente dispiaciuta per il fatto che i bus non siano ancora disponibili» ed ha illustrato le procedure in corso ed il relativo bando da otto milioni (più Iva) suddiviso in tre lotti a valere sui fondi Feasar. Il ritardo, imputabile unicamente all’iter amministrativo, è stato comunicato ai Comuni in tempi congrui per predisporre le opportune iniziative e l’assessore ha sottolineato la “proficua collaborazione” tra la Regione e gli Enti locali. La responsabile della Pubblica istruzione ha quindi riferito della recente approvazione in Giunta della delibera che stanzia ulteriori fondi ai Comuni che gestiscono il servizio di trasporto degli alunni e che prevede premialità per i centri che sono stati interessati dalle misure dell’ultimo piano di dimensionamento scolastico («ma andremo a sostenere anche i Comuni che negli ultimi quattro anni sono stati interessati dai precedenti piani») e per quei Comuni che gestiscono il servizio in forma associata.

Un ulteriore approfondimento ha riguardato il trasporto degli alunni disabili e le complessità nella gestione per effetto dell’attuale situazione finanziaria delle amministrazioni provinciali e per l’incertezza del quadro di riforma delle competenze e delle funzioni degli Enti locali. «A fronte dello stanziamento di sei milioni – ha spiegato Claudia Firino – ne abbiamo impiegato già 1.400.000 euro (1.200.000 per la sola Provincia di Sassari) ed abbiamo chiesto agli amministratori straordinari delle otto province una quantificazione del fabbisogno per garantire un servizio essenziale alle nostre comunità».

A conclusione dell’intervento dell’assessore Firino, il presidente Manca ha introdotto il secondo punto all’ordine del giorno inerente il regolamento per la ripartizione dei fondi stanziati dalla legge 3 del 2015 a favore dell’emittenza televisiva privata in Sardegna. Gavino Manca ha evidenziato il ritardo con il quale si procede ed ha raccomandato un’accelerazione nella predisposizione del regolamento anche alla luce del perdurare della crisi che investe l’intero comparto dell’editoria isolana. L’assessore Firino ha ripercorso l’iter del provvedimento e ne ha scandito i passaggi politico-amministrativi, ad incominciare dalla notifica alla commissione Ue. Procedura conclusa nei primi giorni di settembre e che consentirà quindi di varare un regolamento che tenga conto della necessità del sostegno all’emittenza televisiva e della salvaguardia dei livelli occupazionali.

«Puntiamo sulla qualità – ha concluso Firino – e vogliamo che i contributi rappresentino un’occasione per rilanciare la progettualità e le produzioni delle nostre emittenti.»

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Il presidente della Fip Bruno Perra, il sindaco Giuseppe Casti e l’assessore dello Sport del comune di Carbonia Fabio Desogus, hanno presentato stamane nella Sala Giunta del comune di Carbonia, il 1° Trofeo Città di Carbonia in programma il 21 settembre, tra i campioni d’Italia della Dinamo Banco di Sardegna Sassari e il Galatasaray di Istambul.

Il sindaco Casti ha ringraziato il presidente della Fip per aver scelto Carbonia per lo svolgimento di un evento così importante ed ha auspicato che questa prima edizione possa essere solo l’inizio di una proficua collaborazione, per organizzare altri eventi nei prossimi anni, anche più importanti, magari con un torneo in più giorni. Giuseppe Casti ha sottolineato l’enorme entusiasmo generatosi in città e in tutto il territorio, che ha portato all’esaurimento dei biglietti disponibili in tre ore («se avessimo avuto a disposizione 5.000 biglietti, forse non sarebbero stati ancora sufficienti a soddisfare tutte le richieste»); ha aggiunto che sarà assicurato l’ingresso ai ragazzi della squadra di basket cittadina e ad alcune associazioni, in particolare ai giovani diversamente abili. Il sindaco non ha escluso, infine, che i biglietti residui, in numero purtroppo limitato, possano essere messi in vendita nelle prossime ore.

Per preparare al meglio l’evento, è stato messo a punto un programma di interventi per la pulizia dell’impianto e delle aree circostanti, la sistemazione del parquet per eliminare ogni piccola imperfezione generata dal tempo ed è stato aggiornato il tabellone. Il comune di Carbonia ha messo a disposizione delle squadre e delle persone al seguito, che alloggeranno al Lù Hotel, la piscina comunale, i campi da tennis e tutti gli altri servizi utili per assicurare il miglior soggiorno possibile. All’evento di lunedì sera è stata invitata anche l’assessore regionale dello Sport, Claudia Firino.

Il presidente della Fip, Bruno Perra, ha ringraziato il comune di Carbonia per il lavoro fatto, sottolineando le caratteristiche del Palazzetto, adeguato per ospitare eventi di questo tipo. Bruno Perra ha detto che, conoscendo la passione che anima il territorio, che in diverse discipline ha sempre avuto una grande tradizione ed ha espresso grandi atleti e squadre di valore, era fiducioso in una grande risposta ad un appuntamento così prestigioso, ma ha aggiunto che la stessa è andata al di là delle migliori aspettative.

Bruno Perra ha sottolineato che Dinamo e Galatasaray arriveranno in città domenica pomeriggio, reduci dal Trofeo Città di Cagliari (in programma venerdì e sabato) e si alleneranno al Palazzetto di via delle Cernitrici, a porte aperte. Gli appassionati potranno così vedere da vicino i grandi campioni fin dalla vigilia.

L’assessore dello Sport, Fabio Desogus, ha rimarcato l’impegno, anche economico, dell’Amministrazione comunale al fine di rendere la partita accessibile per tutti. L’impegno del Comune ha permesso, infatti, di contenere il costo del biglietto (10 euro più 2 euro di prevendita), consentendo a tutti di assistere ad un così importante e atteso spettacolo. E ha concluso sottolineando che il 1° trofeo Città di Carbonia è stato anche l’occasione per tirare a lucido il Palazzetto che lunedì sera si presenterà nella sua veste migliore per ospitare il grande spettacolo dei giganti del basket italiano ed europeo.

Conferenza stampa x 1° Trofeo Città di Carbonia 2Conferenza stampa x 1° Trofeo Città di Carbonia 3Bruno Perra e Giuseppe Casti Bruno Perra 1

Scudetto Dinamo 7Fila x i biglietti della partita Dinamo-Galatasaray del 21 settembre copiaPalazzetto

 

 

I giganti della Dinamo Sassari sono arrivati ad Expo per rappresentare tutte le eccellenze dello sport isolano. Anche oggi la Sardegna al centro degli eventi dell’Esposizione universale con uno degli appuntamenti più attesi: l’inedita amichevole pre-season di alto livello internazionale, tra i campioni d’Italia di basket e l’Aek Atene. Il tutto su un campo ridotto, allestito per l’occasione dalla Federazione pallacanestro. Le due corazzate europee si sono contese il primo trofeo ‘Sardegna Expo Milano 2015’ e, infine, la coppa è stata sollevata ancora una volta dai sassaresi. I divertenti tre contro tre hanno registrato un 52 a 49 per la squadra sarda, con una straordinaria partecipazione del pubblico che ha tifato sino alla fine per gli autori del triplete.
«Siamo orgogliosi che la Dinamo giochi oggi all’interno di una manifestazione importante come Expo, in rappresentanza dello sport isolano e come campioni d’Italia – ha detto l’assessore della Cultura, Claudia Firino – L’auspicio è che lo sport sardo possa sempre essere ambasciatore e protagonista nelle vetrine internazionali.» 
Il match è stato preceduto da una conferenza di presentazione, al Media Centre, con l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio, Francesco Morandi, il direttore generale e il responsabile delle relazioni esterne di Padiglione Italia e naturalmente, con le squadre al completo. Meo Sacchetti e Jack Devecchi, per i sassaresi, Dragan e Dusan Sakota per gli ateniesi, hanno risposto alle domande dei giornalisti. «Oggi è stata la giornata dei giganti della Dinamo, ambasciatori nel mondo della qualità della vita in Sardegna – ha detto l’assessore Morandi – nonché testimonianza concreta di come si possano affrontare grandi sfide e raggiungere risultati importanti con obiettivi chiari e misurabili. La squadra sassarese – ha aggiunto l’assessore del Turismo – è anche un veicolo di promozione per il turismo attivo e sportivo: l’isola si propone come terra dove è possibile praticare molte discipline atletiche, in scenari unici, grazie a un clima eccezionale quasi tutto l’anno».
«Con l’iniziativa di oggi abbiamo chiuso il cerchio del claim ‘Sardegna Isola della qualità della vita e dei Giganti’: dalle statue archeologiche di Mont’e Prama, ai campioni d’Italia della Dinamo per arrivare ai nostri Giganti del cibo. Una storia antica di tradizioni e innovazione che con il cannonau e il vermentino, i pecorini e i carciofi, passando per gli olivi millenari e lo zafferano, abbiamo raccontato all’Esposizione universale dedicata al cibo. Le nostre eccellenze agroalimentari sono Giganti nella qualità del made in Italy e lo saranno ancora di più nel promuovere la Sardegna nel mondo», ha detto l’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi.
È stata anche l’occasione per la presentazione delle nuove divise, realizzate apposta con i loghi Expo 2015, Sardegna “Isola senza fine” e con i profili dei Giganti di Mont’e Prama, che dall’inizio dell’anno campeggiano sulle casacche biancoblu. Simbolo della campagna pubblicitaria della Regione che ha identificato le imponenti statue rinvenute a Cabras con i grandi della pallacanestro. Quindi la passeggiata lungo il Decumano dove gli atleti della formazione isolana si sono intrattenuti con centinaia di tifosi e curiosi. Veri ambasciatori di Sardegna, i cestisti hanno portato in giro per le strade dell’Esposizione l’immagine, il prestigio e l’orgoglio di una regione che presenta le sue eccellenze al mondo.
Si conferma, intanto, il grande successo di pubblico nello spazio Sardegna. L’allestimento a pochi passi dal padiglione Italia è stato visitato, sino alle 18.00, da più di 45mila persone, italiani e stranieri, con il picco di 25mila presenze nei primi due giorni di apertura. Ieri e oggi la media è stata, quotidianamente, di circa 10mila ospiti.

Scudetto Dinamo 7

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Domani, martedì 15 settembre, alle 10.30, la sala convegni dell’Ordine dei medici di Cagliari – via dei Carroz n. 14 – ospita la conferenza stampa di presentazione della terza edizione di “Sui generis 2015 – Le Giornate cagliaritane sulle pari opportunità”. I diritti delle donne (maternità, ricerca, cultura e lavoro), la violenza (autori, nell’adolescenza), con particolare attenzione ai rapporti che li legano all’etica, sono al centro dei lavori.

I lavori si aprono giovedì 17 nell’aula “Maria Lai” – facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche – e si chiudono sabato 13 settembre. Il convegno tratta, tra l’altro, di Violenza, diritti, genere e professioni. In scaletta relazioni, interventi, tavole rotonde con la partecipazione di un centinaio di specialisti. Tra questi, il rettore Maria Del Zompo, gli specialisti Monica Toraldo di Francia, Gian Luigi Gessa, Guido Alpa, Fulvio Giardina, Claudia Romanelli, Marisa Marrosu, Roberto Pirastu, Gianni Monni, gli assessori regionali Luigi Arru, Claudia Firino e Virginia Mura. La tre giorni di “Sui Generis” viene trasmessa in streaming.

Alla conferenza di presentazione del convegno alle testate giornalistiche prenderanno parte Francesco Mola, pro rettore vicario Università di Cagliari, il presidente e il consigliere dell’Ordine dei medici di Cagliari, Raimondo Ibba e Anna Rita Ecca, Rita Dedola (presidente Ordine avvocati), Angela Quaquero (Ordine psicologi Sardegna), Susanna Pisano (avvocato, segreteria scientifica Sui Generis), Elisabetta Dettori (presidente Commissione pari opportunità, Comune di Cagliari) e Rosanna Mura (avvocato, Comitato pari opportunità).

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Riprendono la prossima settimana i lavori delle commissioni consiliari regionali. Martedì 15 settembre, alle ore 17.30, la Sottocommissione della Quinta Commissione “Attività Produttive” si occuperà della predisposizione del testo unificato dei seguenti progetti di legge: P.L. 180 (Istituzione dell’Autorità per l’energia Sardegna e disciplina in materia di politiche energetiche); D.L 201 (Disposizioni in materia di attestati di prestazione energetica degli edifici e di impianti termici civili nel territorio della Sardegna); P.L. 184 (Norme in materia di risparmio energetico a sostegno dell’edilizia sostenibile e della prestazione energetica degli edifici in attuazione della direttiva 2010/31/CE); P.L 200 (Impiego di risorse legnose ai fini produttivi e energetici).

I lavori dell’organismo consiliare, presieduto da Luigi Lotto (Pd), proseguiranno mercoledì 16 settembre 2015 alle ore 9,30 con il medesimo ordine del giorno.

Sempre mercoledì, ma alle 10.30, è convocata la IV commissione “Governo del territorio, ambiente, infrastrutture e mobilità presieduta da Antonio Solinas (Pd). All’ordine del giorno l’esame del Doc. N. 8/XV (Comitato istituzionale dell’autorità di bacino – Studio di dettaglio e approfondimento del quadro conoscitivo della pericolosità e del rischio da frana nel sub bacino n. 3 Coghinas-Mannu-Temo. Progetto di variante generale e di revisione del Piano per l’assetto idrogeologico della Regione autonoma della Sardegna, di cui all’articolo 37, comma 1, delle vigenti norme di attuazione) e del D.L. 218 (Legge forestale della Sardegna).

E’ prevista, inoltre, l’audizione del Direttore generale dell’Agenzia regionale del distretto idrografico della Sardegna sul Doc. N. 9/XV (Autorità di bacino regionale della Sardegna – Predisposizione del complesso di “Studi, indagini,elaborazioni attinenti all’ingegneria integrata, necessari alla redazione dello studio denominato progetto di Piano stralcio delle fasce fluviali (PSFF)”. Approvazione del PSFF ). I lavori proseguiranno eventualmente nel pomeriggio, alle ore 16.00.

Alle 11.30, si riunirà invece la II commissione “Cultura e Lavoro”, guidata da Gavino Manca (Pd) per l’audizione dell’assessore della Pubblica Istruzione, Claudia Firino sul piano di dimensionamento scolastico 2015/16 e sull’attuazione della legge regionale n. 3/2015 (emittenti televisive locali). I lavori proseguiranno nel pomeriggio, alle 15.30 in seduta congiunta con la I commissione “Autonomia e Ordinamento regionale”, presieduta da Francesco Agus (Sel). In programma l’audizione degli assessori agli Affari generali Cristiano Erriu e al Lavoro, Virginia Mura, sulle problematiche del precariato.

Al termine dell’audizione degli assessori, i lavori della Seconda Commissione andranno avanti con l’esame del D.L 216 (Misure urgenti in materia di disciplina dei servizi e delle politiche per il lavoro. Modifiche alla legge regionale 5 dicembre 2005, n. 20 (Norme in materia di promozione dell’occupazione, sicurezza e qualità del lavoro. Disciplina dei servizi e delle politiche per il lavoro. Abrogazione della legge regionale 14 luglio 2003, n. 9 in materia di lavoro e servizi all’impiego) e l’audizione  dell’Associazione culturale “BOCHES A TENORE” sulle problematiche del settore.

Palazzo del Consiglio regionale 3 copia

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«La vicenda della mancata erogazione degli assegni di merito ai circa 700 studenti sardi “meritevoli” ha dell’incredibile. Dopo quasi due anni dalla chiusura del bando (datato novembre 2013), i giovani studenti isolani attendono ancora il pagamento delle somme loro spettanti. E se fino a qualche mese fa si pensava che le responsabilità fossero addebitabili ai ritardi nella formazione delle graduatorie, oggi è chiaro che le colpe sono tutte del trio Firino-Paci-Pigliaru. Con lo sfondo, in un ruolo da protagonista, occupato dall’accordo patacca sul pareggio di bilancio, che di fatto impedisce l’erogazione delle somme. Un accordo che gli illustri professori Raffaele Paci e Francesco Pigliaru hanno fatto passare per un traguardo storico, ma che di fatto si sta rivelando sempre più fonte di problemi. E a pagarne le spese, questa volta, sono gli studenti.»

Lo dice stamane Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo Forza Italia Sardegna.

«È inaccettabile – aggiunge Locci – che i giochetti economici della Giunta dei professori vengano fatti sulle spalle dei sardi, ai quali si chiede di pagare un conto non loro. E mi chiedo se gli artefici di questa sonora fregatura non si vergognino almeno un po’, dato che stanno frustrando le aspettativi di chi, con fatica e sudore, cerca di costruirsi un futuro migliore in questa terra.»

«Si tratta di 700 studenti “meritevoli” che da troppo tempo attendono l’intervento dell’Assessore regionale all’Istruzione Claudia Firino. La quale, evidentemente, non ha il coraggio di spiegare ai ragazzi come stanno realmente le cose. Direi che a questo punto è arrivato il momento che la Firino si assuma le responsabilità e chiarisca la situazione. E se possibile – conclude il consigliere regionale di Sant’Antioco – percorra eventuali strade utili a sbloccare le somme destinate agli studenti.»

Ignazio Locci 7 copia

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Cala Gonone 2 copia 2Cala Gonone 2Angelo Carta 1 copia

Il comune di Dorgali attacca duramente l’assessorato della Pubblica istruzione, Beni culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, per la decisione di far coincidere la 36ª edizione del Turisport a Cagliari, con la Bitas 2015 a Dorgali e Cala Gonone, già programmata per il 2, 3 e 4 ottobre 2015.

Il consigliere regionale del Partito sardo d’Azione, Angelo Carta, sindaco di Dorgali, ha presentato un’interrogazione, con richiesta di risposta scritta, all’assessore regionale Claudia Firino, per conoscere: se la decisione di anticipare il Turisport e fissarlo in concomitanza con la Bitas 2015 era nota all’assessorato della Pubblica Istruzione; in caso di risposta affermativa, quale ruolo ha avuto l’assessorato regionale in questa decisione; se l’assessorato della Pubblica istruzione investe risorse nel Turisport; se condivide l’inopportunità di svolgere due manifestazioni di questa portata negli stessi giorni; e, in caso di risposta affermativa, come intende intervenire per modificare questa decisione.

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L’assessore regionale della Pubblica Istruzione, Claudia Firino, ha incontrato questa mattina il ministro Stefania Giannini sui diversi temi della scuola sarda. Il confronto si è aperto sulle istanze degli insegnanti precari isolani, per trovare soluzioni che possano limitare il loro trasferimento nelle scuole oltre Tirreno.
«Ho ricevuto rassicurazioni dal Ministro sugli strumenti messi in campo per limitare i trasferimenti extra regionali, come la pubblicazione anticipata delle supplenze, e ancora sul numero di docenti che realmente saranno chiamati a insegnare fuori dall’isola: numeri, che sulla base delle analisi tutt’ora in corso, sono inferiori alle previsioni iniziali.»
L’assessore Firino ha tuttavia ribadito al ministro Giannini il fatto che l’insularità è un oggettivo fattore di svantaggio, e la necessità di aprire un confronto tra Ministero e Regione sulla determinazione dell’organico in base alle specificità e problematiche dell’isola.
«Ho chiesto al ministro Giannini, che si è resa disponibile al dialogo – ha aggiunto l’assessore Firino – che già dal prossimo anno vengano ridefiniti i criteri nella assegnazione degli organici, per i quali non si può non tenere conto di fattori come la dispersione scolastica. Inoltre, la Regione vuole avere un ruolo decisionale per ciò che concerne l’organico potenziato: queste scelte devono infatti essere coerenti con i progetti già messi in campo in questi mesi dalla giunta Pigliaru per combattere la dispersione scolastica e potenziare il tempo pieno.»
Sui progetti, l’assessore regionale dell’Istruzione ha proposto al ministro Giannini la sottoscrizione del Protocollo d’intesa tra Ministero e Regione, perché il Governo contribuisca finanziariamente e riconosca il punteggio nelle graduatorie al personale docente e non docente.
Claudia Firino copia

 

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Sono iniziate questa mattina e si concluderanno domenica, a Buggerru, le celebrazioni per ricordare l’eccidio del 1904, gli avvenimenti e la figura di un protagonista della storia sarda, “Giuseppe Cavallera”, in tre giorni di eventi, incontri e spettacoli, lungo i sentieri della memoria. La manifestazione è organizzata dal comune di Buggerru con il contributo dell’assessorato della Cultura della Regione Sardegna. 

Stamane è stata celebrata la Santa Messa in memoria dei caduti  nella Piazza intitolata ai morti dell’eccidio di Buggerru del 1904 ed ha poi avuto inizio il convegno su “Giuseppe Cavallera” nella Sala convegni “La Centrale”. Una giornata dedicata al pioniere del socialismo in Sardegna e al ricordo dei tre minatori uccisi, simbolo della lotta di un’intera isola per il riscatto sociale e l’affermazione dei diritti dei lavoratori per una esistenza libera e dignitosa, valori richiamati in seguito nella nostra Costituzione.

Buggerru, domenica 4 settembre 1904. Due giorni prima i minatori della miniera di Malfidano, gestita da una società francese, la Societé anonime de mines de Malfidano, si erano visti ridurre di  un’ora dalla direzione la pausa tra i due turni di lavoro, quello mattutino e quello pomeridiano: era il  momento più caldo della giornata. La reazione fu immediata, cominciò lo sciopero dei lavoratori.

La “piccola Parigi”, così veniva chiamato allora il paese dell’Iglesiente, perché i dirigenti minerari, francesi e non solo, che si erano trasferiti nel borgo con le rispettive famiglie avevano anche ricreato un certo ambiente culturale. Ma i minatori lavoravano in condizioni disumane, sottopagati e costretti a turni massacranti, spesso vittime di incidenti mortali sul lavoro. Si erano organizzati nella Lega di resistenza di Buggerru, che contava circa 4mila iscritti. Moltissimi erano gli operai addetti all’estrazione dei minerali, senza contare le donne e i bambini impiegati nelle attività collaterali di cernita e lavatura.

Già nei primi mesi del 1904 i minatori, per cercare una risposta alle loro rivendicazioni e ottenere un miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, avevano attuato un’ondata di scioperi. Dirigente della Lega, insieme ad Alcibiade Battelli, era un militante socialista, Giuseppe Cavallera, piemontese, medico, pioniere del socialismo in Sardegna. Quel 4 settembre a trattare con il direttore della miniera, l’ingegnere turco, naturalizzato greco, Achille Georgiades, c’era anche lui. Gli operai si erano riuniti di fronte alla sede della direzione generale, per sostenere i loro delegati. Nel frattempo i titolari della società di gestione chiamarono l’esercito, che fece fuoco sui manifestanti: Salvatore Montixi, Felice Littera, Giustino Pittau morirono sul colpo, molti altri furono feriti. Quella domenica viene ricordata come l’eccidio di Buggerru.

Erano i tempi del secondo Governo Giolitti, che con il suo riformismo moderato non riusciva a rispondere alle esigenze del sempre più emergente proletariato agricolo e industriale, in particolare del Meridione. In seguito a quel tragico episodio le organizzazioni sindacali promossero il 16 settembre del 1904 il primo sciopero generale nazionale, al quale aderirono i lavoratori di tutte le categorie. Fu l’inizio di una nuova era nella storia della rivendicazione dei diritti della classe operaia: la storia del sindacalismo in Italia parte da un piccolo centro dell’Iglesiente, Buggerru. Da quel movimento di lotta e di protesta prese anche avvio il processo che portò tutte le Camere del Lavoro e le Federazioni di settore a unirsi fino alla nascita della Confederazione Generale del Lavoro (CGIL), il primo ottobre del 1906.

Giuseppe Cavallera nacque nel 1873 a Villar San Costanzo, in provincia di Cuneo. Aveva aderito giovanissimo alle idee socialiste. Nel 1895 fu costretto a lasciare il Piemonte a causa delle persecuzioni poliziesche a cui fu sottoposto per la sua militanza politica. Si trasferì a Cagliari, dove – come aveva stabilito la direzione del Partito Socialista – avrebbe potuto continuare i suoi studi in Medicina e allo stesso tempo dedicarsi all’attività politica in Sardegna, dove il suo partito era ancora privo di organizzazione e strutture. Vinse una borsa di studio della Facoltà di Medicina dell’Università di Cagliari, dove si laureò nel 1896.

In meno di un anno, in gran parte per la sua azione, nell’Isola erano sorti dieci circoli socialisti. Svolse la sua attività sociale e politico-sindacale soprattutto a Carloforte, a partire dal 1897, dove organizzò la Lega dei Battellieri e portò le idee del socialismo. In seguito fu attivo propagandista del socialismo e dell’organizzazione sindacale tra i minatori del bacino minerario del Sulcis Iglesiente Guspinese, dove ebbe un ruolo determinante nell’organizzare le Leghe dei minatori, associazioni operaie che fondevano gli obiettivi politici dei circoli socialisti con quelli sindacali.

Arrestato nel 1900 per gli scioperi verificatosi a Carloforte tra il 1897 e il 1899, venne condannato dal tribunale di Cagliari a sette mesi di carcere. Nel 1901 costituì le Società riunite dei lavoratori del mare, una sorta di Camera del lavoro alla quale facevano capo tutte le organizzazioni di categoria. Per suo volere, sull’esempio dei marittimi di Carloforte, i minatori dell’Iglesiente si unirono in leghe di resistenza. Nel 1904 fu eletto segretario della Federazione Regionale dei minatori sardi, che aveva sede a Iglesias. Nel 1906 venne eletto sindaco di Carloforte, nel 1913 deputato, e nel 1948, dopo la proclamazione della Repubblica, senatore per il Fronte democratico popolare. Sposatosi con una ragazza carlofortina, Anna Vassallo, ebbe sei figli. A lui è dedicato a Carloforte il Cineteatro Cavallera, costruito dai battellieri a memoria del lungo cammino di riscatto del proletariato. Morì a Roma nel 1952 e fu sepolto a Carloforte.

La giornata odierna proseguirà, alle 17.00, con i Percorsi della Memoria, visite guidate ai luoghi simbolo del 4 settembre 1904: Palazzina Beni Beni (che fungeva da foresteria per gli azionisti, per i dirigenti della miniera o anche per gli ospiti del direttore), Piazza delle Cernitrici (che ricorda la morte sul lavoro nel 1913 di quattro giovani donne addette alla cernita del minerale nella miniera di Gennarenas), il Museo del Minatore (luogo della memoria e dell’identità di Buggerru, ospitato in una struttura restaurata un tempo officina meccanica e falegnameria, scenario della rivolta del 1904, punto di riferimento dei minatori all’arrivo dei soldati) e la Galleria Henry (la più importante opera della grande miniera di Planu Sartu, scavata nel 1865, posta a 50 metri sul livello del mare, che consentiva il trasporto dei minerali per mezzo di una rotaia dai cantieri sotterranei alle laverie). Le visite alle quattro “stazioni” sono curate della Cooperativa Piccola Parigi di Buggerru.

Alle 20.00, narrazione sui piatti tipici della tradizione sulcitana e degustazione di vini  nella Sala delle Macchine del Museo minerario: il racconto della preparazione dei piatti tipici della tradizione locale con la partecipazione di chef esperti e degustazione di vini delle migliori cantine del Sulcis Iglesiente. Sarà proposto un menù degustazione a base di pesce spada pescato da pescatori buggerrai nei mari della Sardegna (costo: 12,00 euro a persona).

Alle 21.30 il Concerto musicale del duo “Su scannu sessions”, nel Cortile del Museo minerario. “Su scannu” è il nome di un progetto creato da alcuni ragazzi under 30, un format Web, ora anche live, dedicato all’interazione tra musica live e paesaggio. Un duo di chitarre e voce, Flavio Secchi e “Frank Sinatra”, con un repertorio che parte dalle canzoni di protesta americane di Bob Dylan fino alla musica italiana d’autore di Dalla e De André. Il concerto è organizzato in collaborazione con l’Associazione Enti locali per lo spettacolo.

Sabato 5, dalle 20.00, Artigianato e prodotti del Sulcis Iglesiente“, nel Piazzale del Porto Turistico: una fiera-mercato con espositori dell’artigianato e dei prodotti dell’enogastronomia del territorio, a cura della Cooperativa Piccola Parigi di Buggerru

Alle 21.30 va in scena La Bilancella, nella Banchina del Porto turistico, spettacolo teatrale scritto e interpretato da Gianluca Medas, con Emilio Puggioni, Glenda Cannas e Maurizio Liscia. Un omaggio al duro lavoro svolto dai minatori sulla Bilancella, imbarcazione utilizzata nel secolo scorso per il trasporto del minerale, simbolo fortemente evocativo delle tradizioni minerarie buggerraie, come testimonia la sua doppia figura riportata nel gonfalone del Comune di Buggerru.

Una bilancella al porto, alcuni galanzieri pronti alla partenza, un giovane marinaio, da avviare al mestiere, accolto come si fa con i neofiti, il figlio di Cicciu Rosso, un leggendario (immaginario) marinaio capace di trascinare una bilancella da solo in mare. Un pretesto, questo battesimo dell’acqua, per il racconto corale di un’epopea: quella dei Galanzieri, marinai abili, agili, fortissimi e coraggiosi, perennemente in gara con il tempo, con la fame, con le correnti capricciose, con il vento, con le furberie delle società minerarie, sempre pronte ad inventarsene una pur di pagare qualcosa di meno. Questi marinai con le loro imbarcazioni hanno svezzato migliaia di giovani. Una vita di corsa, senza fiato. Forza e grida: forza per arrivare per primi agli approdi e ai vagoni, poi ai luoghi dello scarico, e grida per difendere la paga dagli estimatori, persone legate alle società, con il compito di calcolare il materiale trasportato e perciò la paga. Le battaglie per la paga, gli scioperi, il Cavallera, la prigione, le fazioni… E poi il mare, mai davvero amico, infido e traditore…

Le tre giornate di “Giuseppe Cavallera a Buggerru” si chiudono domenica 6 settembre. Alle 9.30 Sulla rotta del minerale: dal Porto di Buggerru a Cala Domestica”, evento di ecoturismo con due itinerari diversi, via mare e via terra, per andare incontro a tutti gli appassionati di escursionismo. La partenza per i due percorsi proposti è prevista in contemporanea dal porto di Buggerru: la regata sulla rotta del minerale sarà guidata dall’imbarcazione d’epoca “La Bilancella”; l’altro itinerario seguirà i sentieri dei minatori e potrà essere percorso a piedi, a cavallo e mountain bike. All’arrivo dei gruppi a Cala Domestica è previsto un piccolo ristoro per tutti i partecipanti.

 Locandina

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