26 November, 2024
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La Giunta regionale ha stanziato 1 milione e 850mila euro per garantire il trasporto degli studenti.
«La Regione garantisce il trasporto per tutti gli studenti sardi – ha detto l’assessore della Pubblica istruzione Claudia Firino -, sostiene i Comuni nel pagamento dei costi di gestione del trasporto scolastico: mezzo, conducente e carburante, nell’attesa del perfezionamento delle procedure di acquisto e allestimento degli scuolabus, assicuriamo le risorse, aumentandole rispetto agli anni passati, per garantire la mobilità degli studenti. Ai Comuni oggetto di dimensionamento, garantiamo un finanziamento aggiuntivo che si somma all’ordinario, confermando l’attenzione più volte ribadita.»
Per la prima volta l’assegnazione dei fondi avverrà con avviso pubblico e secondo criteri chiari, tra i quali il tempo di percorrenza e il numero degli studenti da trasportare.
Inoltre, per i Comuni che gestiranno il servizio di trasporto in forma associata, è prevista una premialità aggiuntiva rispetto al finanziamento di base, per un totale di 185mila euro.
Claudia Firino copia

 

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Premio Dessi 2012 - Cerimonia premiazio ni (studio foto Casti . Villacidro)

Fervono i preparativi, a Villacidro, per il Premio “Giuseppe Dessì”: il concorso letterario intitolato allo scrittore sardo (1909-1977) si accinge a tagliare l’importante traguardo della trentesima edizione con un’intensa settimana culturale, dal 14 al 20 settembre.

Il ricco carnet di appuntamenti tra letteratura, teatro, musica e arte – con ospiti del calibro, tra gli altri, di Eugenio Finardi, Giovanni Lindo Ferretti, Moni Ovadia e Vinicio Capossela – culminerà domenica 20 settembre nella cerimonia di proclamazione e premiazione dei vincitori delle due sezioni letterarie, narrativa e poesia, in cui si articola il concorso. La serata conclusiva avrà altri due protagonisti: il vincitore del Premio Speciale della Giuria e il vincitore del Premio Speciale, assegnato dalla Fondazione Giuseppe Dessì, riconoscimento che torna nell’edizione del trentennale.  

Ragguardevole, anche quest’anno, il livello di partecipazione delle più rappresentative case editrici nazionali con 373 volumi giunti alla segreteria del premio entro la scadenza del bando, lo scorso 20 giugno.

Fra i 239 titoli in gara per la sezione narrativa, e i 134 per la poesia, la giuria presieduta da Anna Dolfi (eminente italianista dell’Università di Firenze, socia dell’Accademia Nazionale dei Lincei e tra le massime studiose dell’opera di Dessì) ha selezionato i finalisti, tre per ciascuna delle due sezioni letterarie, i cui nomi verranno annunciati, insieme a quello del vincitori dei premi speciali, nel corso della conferenza stampa di presentazione in programma venerdì 4 settembre a Cagliari, presso l’assessorato della Pubblica Istruzione, Beni culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Autonoma della Sardegna, in viale Trieste n. 186.

All’incontro con i giornalisti, con inizio alle 10.30, è prevista la partecipazione dell’assessore regionale della Pubblica Istruzione e Beni Culturali Claudia Firino, del sindaco di Villacidro, Teresa Maria Pani, di Duilio Caocci in rappresentanza della giuria del Premio, e del presidente della Fondazione Dessì, Christian Balloi.

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Per il quindicesimo anno Cagliari si trasforma in una capitale della musica colta nel Mediterraneo: dal 24 agosto al 1° settembre la città ospita la XVAccademia internazionale di musica di Cagliari, la prestigiosa manifestazione che dà ai giovani talenti provenienti da tutto il mondo la possibilità di perfezionarsi accanto a grandi maestri, star indiscusse del panorama della musica colta di tutto il pianeta.

Come da tradizione, l’Accademia di musica, in collaborazione con il Teatro lirico di Cagliari, coglie questa opportunità per proporre, accanto allo studio, il festival “Le notti Musicali”: tre serate, dal 28 al 31 agosto, in cui al pubblico è offerta l’imperdibile opportunità di assistere ai concerti dei grandi virtuosi mondiali della classica, in città in qualità di docenti.

I dettagli e le novità dell’edizione 2015 dell’Accademia e della kermesse “Le Notti musicali” saranno illustrati lunedì 24 agosto, alle ore 11.00, nell’aula magna del conservatorio “G.P. Da Palestrina”, in piazza Porrino 1, a Cagliari, nella conferenza stampa che precederà la cerimonia d’apertura.

Otre al direttore artistico dell’Accademia internazionale di Cagliari, Cristian Marcia, e al suo presidente, il fratello Gianluca, interverranno: la direttrice del conservatorio Elisabetta Porrà, il presidente del conservatorio, Gianluca Floris, l’assessore regionale della Cultura, Claudia Firino, l’assessore alla cultura del comune di Cagliari, Enrica Puggioni, l’assessore al Turismo del comune di Cagliari, Barbara Argiolas, gli studenti e i docenti.

Conservatorio di Cagliari 35 copia

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Centinaia di docenti hanno partecipato questa mattina, davanti al Palazzo della Regione, a Cagliari, alla manifestazione organizzata a difesa della “Scuola Sarda”, contro la “Buona Scuola” del Governo Renzi. «Scuola Sarda, Docenti Sardi» riportava un grandissimo striscione esposto davanti al Palazzo della Regione. La manifestazione odierna è giunta al terzo giorno di protesta dei docenti che chiedono di non essere costretti ad emigrare. Lunedì l’assessore regionale della Cultura, Claudia Firino, ha chiesto un incontro al ministro della Pubblica Istruzione, Stefania Giannini, per affrontare i problemi sollevati dal mondo della scuola e cercare di trovare insieme una soluzione al caso Sardegna. Il primo obiettivo è una sospensiva sui termini di presentazione delle domande di assunzione in scadenza tra poche ore, alle 14.00 di venerdì 14 agosto 2015.

Alla manifestazione ha partecipato il deputato di Unidos, Mauro Pili. «Stanno svendendo la scuola sarda per non disturbare Renzi & compagni – ha scritto l’ex presidente della Regione nel suo profilo facebook -. Una regione di incapaci. Si sono accorti del rischio di perdere 1.000 posti di lavori un giorno fa e adesso a Roma non gli rispondono nemmeno al telefono. Hanno il coraggio di lasciare migliaia di famiglie senza risposta. Latitanti assessore e Presidente, incapaci di una benché minima risposta ai comitati riuniti in viale Trento. Non vadano in vacanza, ma vadano invece a Roma a chiudere subito questa partita».

Da Roma non arrivano buone notizie nella prospettiva di eventuali modifiche alle norme appena approvate. Pur dichiarandosi disponibile all’incontro richiesto dall’assessore della Pubblica istruzione della Regione Sardegna per affrontare il problema della mobilità dei docenti, infatti, il sottosegretario dell’Istruzione, Gabriele Toccafondi, ieri, nel corso delle celebrazioni per la Liberazione di Firenze, ha affermato che «non è possibile avere per tutti il posto sotto casa. La mobilità a scuola, come anche in tutti i settori del lavoro pubblico e privato, esiste – ha aggiunto il sottosegretario dell’Istruzione -, ed è impossibile da evitare completamente: cerchiamo di evitarla per quanto possibile».

Manifestazione scuola 2 Manifestazione scuola 6Manifestazione scuola 5 Manifestazione scuola 4 Manifestazione scuola 3  Manifestazione scuola 1

 

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Il mondo della scuola in Sardegna è in rivolta contro la riforma della “Buona scuola” e la Giunta regionale si è dichiarata pronta alla battaglia e a raccogliere quindi il grido d’allarme dei docenti sardi che non vogliono emigrare. Ieri l’assessore regionale della Pubblica Istruzione, Claudia Firino, ha incontrato sotto il palazzo di viale Trento docenti e maestre ed ha anticipato quelle che potrebbero essere le strategie della Regione, ad iniziare dalla richiesta di una sospensiva dei termini per la presentazione delle domande che scadono venerdì 14 agosto 2015.

I docenti hanno consegnato all’assessore Claudia Firino un documento, nel quale viene chiesto alla Regione di impugnare la “Buona scuola” davanti alla Corte Costituzionale. Il deputato di Unidos Mauro Pili ha detto che la Giunta regionale può impugnare subito la legge sulla “Buona scuola”, per ottenere risposte immediate, visti i tempi ristrettissimi a disposizione.

La battaglia di docenti e maestre proseguirà questa mattina, a Cagliari, a partire dalle 11.00, davanti al Palazzo della Regione, in viale Trento.

Manifestazione per la scuolaPalazzo della Regione 3 copia

 

 

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Arrivano le risorse per il cinema sardo. La Giunta Pigliaru ha stanziato per il settore 3,4 milioni di euro con una delibera proposta dall’assessore della Cultura Claudia Firino.
«La ripartizione rispecchia quanto più volte affermato pubblicamente e negli incontri con gli operatori, ovvero il proposito di farla in tempi rapidi e seguendo la normativa. D’altronde – ha sottolineato l’assessore Firino – non avremmo potuto fare diversamente, e spero che questa delibera sia un segnale importante anche per chi, presentando un ricorso al Tar, aveva il timore che la Giunta volesse discostarsi dalla legge.» 
Dei 3.410.000 di euro stanziati complessivamente, le tranche più consistenti riguardano, come sottolineato dall’esponente dell’esecutivo, 1.309.600 euro per la coproduzione di lungometraggi, 250.000 euro per la produzione di cortometraggi, i 467.000 euro per Sardegna Film Commission e i complessivi 500.000 euro per rassegne e festival.
«Con quest’atto diamo un segno concreto della volontà di mettere fine all’assenza dei bandi per il cinema che si protrae dal 2010. Adesso siamo nelle condizioni di procedere in questa direzione e riprendere un discorso interrotto da troppo tempo. Inoltre – ha concluso Claudia Firino – con queste cifre importanti dimostriamo la serietà degli impegni presi nei confronti degli operatori, con l’obiettivo di rispondere alle esigenze di chi fa cinema in Sardegna e in generale di favorire lo sviluppo del settore.»
Claudia Firino 3

 

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La Giunta ha approvato le modifiche ai criteri e alle modalità di programmazione per l’annualità 2014 relative ai contributi per il potenziamento economico delle cooperative e dei loro consorzi. Il provvedimento, proposto dall’assessore Virginia Mura, dispone di eliminare la possibilità di elevare il tetto massimo di spesa ammissibile, da 40mila a 70mila euro, se preventivamente certificati e allo stesso tempo di aumentare il limite del tetto a 45mila euro. Saranno dunque finanziabili solo programmi di investimento entro i 45mila euro senza necessità di alcuna certificazione, e sarà sospeso per l’annualità 2015 il divieto di partecipazione temporaneo in caso di revoca totale delle agevolazioni. È stata quindi approvata, in deroga alle Linee guida dei tirocini formativi e di orientamento, una durata non inferiore ai tre mesi, anziché a sei, per l’esecuzione degli stessi tirocini di inserimento al lavoro attivati esclusivamente nell’ambito dell’avviso esplorativo alle Province, sul finanziamento Asse II Occupabilità del POR FSE 2007/2013.
La Giunta regionale ha approvato, su proposta dell’assessore della Programmazione e del Bilancio, Raffaele Paci, il riaccertamento dei residui attivi e passivi, ovvero dei crediti e dei debiti della Regione. Previsto dal decreto legislativo 118 del 2011, che impone i nuovi principi contabili a cui le amministrazioni pubbliche devono adeguarsi, il riaccertamento ha un duplice scopo: prima di tutto verificare se ci sono residui iscritti in bilancio ma privi dell’Obbligazione giuridica e, dunque, da cancellare perché non sussistono più i presupposti della loro esistenza. Secondo, reimputare i residui al relativo ed effettivo anno di scadenza.
L’Esecutivo ha designato, su proposta dell’assessore della Sanità, Luigi Arru, il rappresentante regionale del consiglio di amministrazione dell’azienda pubblica dei servizi alla persona “Istituto ciechi della Sardegna Maurizio Falqui”. È Diego Bagiella, nato a Nuoro il 21 marzo 1964, assunto all’Unione ciechi e ipovedenti di Nuoro dal 1992 come segretario provinciale e dirigente amministrativo. Dal 2013 è in servizio all’Agenzia regionale del Lavoro come funzionario amministrativo.
Sono state assegnate le risorse per Province e Comuni relative all’organizzazione dei servizi di supporto all’istruzione per gli alunni con disabilità per l’anno scolastico 2015-2016. La delibera, proposta dall’assessore Claudia Firino, prevede un importo pari a 4,781 milioni di euro. Il finanziamento è da considerarsi aggiuntivo a quello degli Enti locali, a condizione che le amministrazioni garantiscano almeno il mantenimento della spesa sostenuta nell’anno precedente con stanziamenti propri e che questo sia utilizzato esclusivamente per il miglioramento della qualità e quantità del servizio per ogni studente con disabilità.
Su proposta dell’assessore Gianmario Demuro, infine, è stato approvato il budget e il Piano per gli obiettivi 2015 della società in house della Regione SardegnaIt.
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La Sesta commissione, presieduta dal socialista Raimondo Perra, ha sentito oggi in audizione l’assessore regionale della Cultura e dello Sport, Claudia Firino, in merito alla pubblicazione del bando in base alla legge n. 17/05/1999, sui provvedimenti a favore dello sviluppo dello sport in Sardegna.

La commissione ha lamentato un’errata procedura dal punto di vista legislativo, oltre che di rispetto istituzionale, visto che ancora mancava il parere da parte della Commissione e l’approvazione definitiva del programma annuale da parte della Giunta. Il presidente Perra, a nome di quasi tutti i componenti della commissione, ha chiesto il ritiro del bando perché suscettibile di impugnazione e di ricorsi e, quindi, di possibili danni per le stesse società sportive.

L’assessore Firino ha evidenziato che non c’è stata alcuna volontà di tenere in poca considerazione le prerogative della commissione e del Consiglio, ma soltanto la volontà di rendere disponibile la modulistica per le società. L’assessore non ha però ritenuto errata la procedura.

Claudia Firino copia

Il Consiglio regionale ha approvato questo pomeriggio le norme di attuazione dello Statuto per la tutela della lingua sarda e la proposta di legge per la realizzazione di campagne pubblicitarie degli attrattori e dei prodotti della Sardegna attraverso le società sportive.

La seduta si è aperta sotto la presidenza del presidente Gianfranco Ganau, il quale ha comunicato l’adesione del consigliere Alessandro Collu al gruppo di Soberania e Indipendentzia e del consigliere Edoardo Tocco al gruppo di Forza Italia Sardegna.

Il presidente ha poi aperto la discussione sul primo punto all’ordine del giorno: lo “Schema di norme di attuazione n. 3/XV/A. Norme di attuazione dello Statuto speciale della Regione Sardegna per il trasferimento delle funzioni in materia di tutela della lingua e della cultura delle minoranze linguistiche storiche nella Regione”.

Il testo approvato dalla Prima commissione, con il parere favorevole della Seconda, prevede che lo Stato trasferisca alla Regione le funzioni in materia di tutela della lingua e della cultura delle minoranze sarde e catalane, in modo da avere autonomia legislativa, pur nel rispetto delle norme nazionali generali.

Un provvedimento importante ha affermato il relatore, Roberto Deriu (Pd), che deve far gioire il Consiglio, vista l’importanza di un tema così centrale per la Sardegna. Con l’articolo 4, ha spiegato il relatore, viene liberato il legislatore da ogni vincolo per poter attuare l’articolo 3: inserire l’uso della lingua sarda negli uffici e presso il giudice di pace, la distribuzione dei finanziamenti, ma anche l’utilizzo della lingua della minoranza nella scuola dell’infanzia, scuole primarie e secondarie di primo grado. Per Deriu è importante che la Sardegna attui appieno lo Statuto speciale.

Per Marco Tedde (Fi) è un giorno parzialmente felice, perché secondo il consigliere la Giunta Pigliaru ha avuto una battuta d’arresto, dopo il duro lavoro portato avanti negli ultimi 10 anni per la tutela e la valorizzazione della lingua sarda, ma anche del tabarchino, del catalano di Alghero e del gallurese. Battuta d’arresto che si è manifestata nell’incapacità della maggioranza di tutelare le minoranze linguistiche sarde e che ha visto la bocciatura dell’emendamento dell’on. Luciano Uras (Sel) in Senato che prevedeva l’inserimento della lingua sarda nelle trasmissioni della Rai.

Tedde ha affermato che avrebbe preferito che negli articoli 3 e 5 fosse stata fatta una distinzione tra il sardo e il catalano algherese.

Per Paolo Zedda (Soberania e Indipendentzia) «è nostro dovere votare a favore dello schema di attuazione». Secondo Zedda, che ha svolto tutto il suo intervento in sardo, sono fondamentali gli articoli 3 e 4  perché consentiranno alla Regione di avere l’autorità e la capacità di legiferare per tutelare appieno la cultura e la lingua sarda. Per il consigliere è molto importante l’insegnamento del sardo nelle scuole e lo stanziamento delle risorse. Ma la strada è ancora lunga, ha affermato, riferendosi a quanto accaduto in Senato con la bocciatura dell’emendamento dell’on. Uras. «Un fatto grave, gravissimo», ha detto, ricordando che il Consiglio regionale aveva espresso chiaramente la sua volontà con l’approvazione dell’ordine del giorno 36 (Paolo Zedda e più), il 10 marzo scorso, che chiedeva al Parlamento «di garantire un’effettiva salvaguardia delle lingua sarda e del catalano di Alghero prevedendo, all’interno della Carta, un innalzamento del livello di tutela in particolare nei settori dell’insegnamento e dell’informazione; di procedere con ogni consentita urgenza a completare l’iter parlamentare per la ratifica da parte dell’Italia della Carta europea delle lingue regionali o minoritarie».

Per Angelo Carta (Psd’Az) «la bocciatura dell’emendamento presentato dall’on. Uras in Senato è la bocciatura della possibilità di parlare con la lingua dei nostri padri». Il consigliere sardista ha confermato la volontà di approvare l’ordine del giorno sullo schema di attuazione, ma ha affermato che non si può parlare di testo unitario perché è stato sottoscritto solo da alcuni partiti. Carta avrebbe preferito che venisse inserito nel testo il rammarico per quanto accaduto in Senato e ha auspicato che il presidente Pigliaru difenda la Sardegna davanti al premier Renzi.

Il presidente Ganau ha poi dato la parola all’assessore della Cultura, Claudia Firino. Per la prima volta, ha affermato l’esponente della Giunta, la regione sarda  può disciplinare la tutela e la valorizzazione della cultura e della lingua sarda attraverso una politica linguistica che coinvolga, soprattutto, le nuove generazioni. Anche per Firino questo è un giorno felice perché si è raggiunto un risultato importante ricercato e perseguito da tanto tempo. L’assessore ha poi condiviso la gravità della bocciatura da parte del Senato dell’emendamento che inseriva la lingua sarda nelle trasmissioni regionali Rai e ha annunciato dure prese di posizione nei confronti del Governo.

Il presidente Ganau ha poi annunciato all’Aula che è pervenuto un ordine del giorno (Agus e più) che esprime parere favorevole sullo schema di norme di attuazione dello Statuto speciale per il trasferimento delle funzioni in materia di tutela delle lingua e della cultura sarda.  I consiglieri sardisti Solinas e Carta hanno chiesto una piccola sospensione dei lavori per valutare se ci fossero le condizioni per arrivare a un ordine del giorno unitario.

Il presidente ha accolto la richiesta e sospeso i lavori per cinque minuti.

Alla ripresa dei lavori, il presidente ha annunciato la presentazione di un altro ordine del giorno, firmato dai consiglieri sardisti Angelo Carta, Christian Solinas e Marcello Orrù che «impegna la Giunta ad attivarsi con i parlamentari sardi per modificare alla Camera il testo approvato in Senato».

Il presidente ha messo in votazione il primo testo (Agus e più) che è stato approvato con 39 voti favorevoli e due voti contrari.

Successivamente il Consiglio ha iniziato l’esame di un altro punto dell’ordine del giorno, la proposta di legge n.237/A, che ha come primo firmatario il consigliere Roberto Desini (Sdl) ma è stata sottoscritta da altri consiglieri di maggioranza ed opposizione, relativa alla “Realizzazione di campagne pubblicitarie degli attrattori e dei prodotti della Sardegna”.

Il presidente ha quindi dato la parola al relatore, il consigliere di Sdl Roberto Desini. Nel suo intervento Desini ha affermato che «con il provvedimento si intende fare chiarezza in un contesto caratterizzato dal confine molto sottile fra sponsorizzazioni e sostegno alle società sportive; scopo della legge quindi è consentire alla Regione di avviare campagne pubblicitarie attraverso società sportive professionistiche, ottimo veicolo di una comunicazione articolata che non si limita alla citazione di un brand ma si estende ad una serie di attività collaterali». «Si tratta di una legge semplice e snella che fra l’altro – ha concluso Desini – assegna alla Giunta il compito di definire le modalità concrete ed i criteri di attuazione della stessa legge e prevede, per il 2015, un investimento di oltre 2 milioni di euro».

Il consigliere Mario Floris ha detto che la proposta appare rivolta ai soggetti più capaci di attrarre attenzione ed investimenti ma, in realtà, «consiste in un provvedimento tappabuchi che sana solo in parte una situazione che era sfuggita di mano; sarebbe invece necessaria una riflessione più ampia sul turismo sardo ed una visione strategica del settore». Se l’obiettivo qualificante della legge, ha sostenuto ancora Floris, «è quello di destagionalizzare i flussi turistici è condivisibile ma occorre spingersi più avanti se si vuole guardare alla Sardegna del futuro, ad una Sardegna in grado di proporsi per tutto l’anno con natura arte e tradizioni uniche al mondo; la pubblicità, sotto questo profilo, è una sorta di campo minato, un terreno da azzeccagarbugli, perché il convitato di pietra è la capacità della Regione di essere se stessa ed attrarre flussi turistici ed investimenti». In questi anni, a giudizio di Floris, «la Regione ha perso smalto ed il riordino degli enti di settore si è rivelato deludente, perché si è cancellato tutto (compresa l’agenzia Sardegna promozione) accorpando ogni competenza sull’assessorato con risultati molto scadenti e velleitari rispetto alle ambizioni». Nel merito, ha concluso il consigliere, «la proposta è insufficiente rispetto alle progettualità che avrebbe dovuto esprimere».

Il consigliere Ignazio Locci (Forza Italia) ha sostenuto che la condivisione della proposta da parte del gruppo di Forza Italia «nasce dalla necessità di promuovere la Sardegna attraverso le società sportive professionistiche, in particolare il Cagliari calcio e la Dinamo Sassari; si tratta di una iniziativa meritoria e tuttavia abbiamo formulato con due emendamenti alcune proposte a favore dello sport e degli atleti sardi che primeggiano nelle varie discipline come il velista Andrea Mura, anche per ovviare alle lacune della legge 17».

Il consigliere Luigi Crisponi (Riformatori sardi), ha dichiarato che «quello della legge è un intento nobilissimo che mette in luce il ruolo delle società sportive professionistiche ma in realtà non è cosa molto diversa dalle campagne di co-marketing svolte in precedenza, anzi è una specie di auto-goal perché preleva risorse dal sistema turistico già abbondantemente saccheggiato, visto che non è stato emanato un bando degno di nota, e si ripete la commistione con l’assessorato allo sport che ha compiti completamente diversi». «Il problema dell’attrattività della Sardegna come sistema – ha aggiunto Crisponi – è un problema enorme che non si può risolvere con uno stanziamento così esiguo e limitato, con una leggina che in realtà è sotto-dimensionata se vuole dare una risposta forte all’esigenza di richiamare nuovi flussi turistici nazionali ed internazionali verso la Sardegna». «Se vogliamo rilanciare l’economia regionale – ha proseguito Crisponi – non possiamo trascurare il turismo che sta dando oltretutto buoni risultati ma dobbiamo farlo con strumenti e risorse adeguate».

Il consigliere Luigi Ruggeri (Pd) ha espresso chiaramente il suo parere contrario alla legge, «una legge sostanzialmente inutile che aggiunge surretiziamente risorse all’assessorato al turismo che già dispone di fondi per interventi istituzionali, non ultimo l’abbinamento della Dinamo Sassari con i Giganti di Mont’Prama». Sarebbe stato meglio, a suo avviso, «lasciare inalterato lo spazio esistente presso l’assessorato per interventi specifici su singoli obiettivi, mentre va detto anche che per quanto riguarda la distinzione fra sponsorizzazione e comunicazione pubblicitaria il problema esiste ma non basta una legge regionale a risolverlo; anzi, con la legge si alimenteranno nuovi equivoci non molto diversi da quelli registrati con Sardegna Promozione, senza dimenticare che, sotto un altro aspetto, si introducono nuove spese obbligate che non appaiono in linea con una corretta politica di intervento pubblico nello sport». «Non è nemmeno etico –  ha continuato Ruggeri – spendere risorse pubbliche per comporre il budget della società sportive o pagare parte degli ingaggi degli atleti; era ed è giusto intervenire ma con strumenti del tutto diversi».

Ha quindi preso la parola il consigliere di Forza Italia Marco Tedde che ha rimarcato la ratio della norma: sostenere le attività sportive che contribuiscono a diffondere l’immagine della Sardegna in Italia e all’estero. «Abbiamo ben presente la differenza tra sponsorizzazione e pubblicità – ha detto Tedde – qui si parla di soggetti che sono in grado di calamitare l’attenzione del mondo nei confronti dell’Isola che ha una grande necessità di essere promossa. Molti non conoscono ancora la Sardegna ma solo la Costa Smeralda, se questo è vero non ci possiamo dimenticare delle squadre che partecipano a campionati nazionali e contribuiscono a promuovere gli attrattori e i prodotti dell’Isola».

Il consigliere azzurro ha poi annunciato il voto favorevole all’emendamento presentato da alcuni esponenti di Forza Italia (primo firmatario Ignazio Locci) con il quale si propone di finanziare anche atleti e squadre che, pur non svolgendo attività professionistica, partecipano a campionati e manifestazioni di rilevanza nazionale e internazionale.

Forti perplessità sull’impianto della proposta di legge ha espresso Christian Solinas (Psd’Az). «Ho votato contro la copertura finanziaria di questa legge in Commissione. Anziché affrontare le emergenze e risolvere i nodi della crisi della Sardegna ci intratteniamo in argomenti di scarsa rilevanza – ha affermato Solinas – qui si stanziano 2,1 milioni di euro senza conoscere la reale situazione di cassa della Regione».

Il consigliere sardista ha poi ricordato la drammatica situazione del bilancio della Sanita, con circa 350 milioni di deficit, e la possibilità «che a settembre non si riesca a sostenere le spese ordinarie». Al termine del suo intervento, Solinas ha invitato l’Aula a interrompere la discussione del provvedimento: « Forse – ha concluso l’esponente dei Quattro Mori – sarebbe meglio impegnare il nostro tempo ad esaminare il consuntivo della Regione e a delineare una prospettiva di sviluppo per la Sardegna».

Il capogruppo del Psd’Az Angelo Carta ha rimarcato la necessità di restituire dignità alle politiche per il turismo e al ruolo dell’assessorato competente. «L’industria delle vacanze ci permette di attenuare gli effetti devastanti della crisi che ha colpito la nostra Isola – ha detto Carta – l’assessorato al Turismo ha sempre svolto un’azione di supporto fondamentale. Nel disegno di legge non basta parlare di attrattori per nascondere il fatto che stiamo sminuendo il ruolo dell’assessorato al Turismo, ormai ridotto a un mero esecutore di ordini».

Il capogruppo sardista ha infine auspicato la bocciatura del provvedimento: «Non si può dire all’assessorato al Turismo come deve utilizzare le risorse per poi sottrargli 3,7 milioni di euro dal settore dell’artigianato per trasferirli al trasporto locale. La proposta di legge va cassata ed eliminata dalla discussione»

Gianluigi Rubiu, capogruppo di Area Popolare Sarda ha aperto il suo intervento annunciando il voto contrario al provvedimento. «Stiamo snaturando il ruolo dell’assessorato al Turismo – ha detto Rubiu – si vuole dare denaro a chi ha già denaro, in legge per correttezza si dovrebbero indicare anche i nomi delle società professionistiche a cui andranno le risorse».

Secondo l’esponente dell’opposizione «lo sport va sostenuto ma non si può pensare solo alle società professionistiche. Ci sono atleti e squadre che hanno necessità di denaro e vengono sistematicamente ignorate. Avete idea di quanto costa una trasferta a una squadra non professionistica – ha affermato Rubiu – la maggior parte vive grazie all’autofinanziamento delle famiglie e dei sostenitori. Con questa legge si regalano due milioni di euro, non c’è rispetto per i ragazzi che portano il nome della Sardegna nel mondo. Occorre cassare il termine “professionistiche” e aprire a tutti la possibilità di accedere ai finanziamenti».

Il presidente  Ganau ha quindi dato la parola all’assessore al Turismo Francesco Morandi per la replica.

L’esponente della Giunta ha difeso la proposta di legge e invitato l’Aula ad esprimere un voto favorevole. «Si tratta di una proposta interessante – ha sottolineato Morandi – già nel titolo sono chiari gli obiettivi. Vogliamo utilizzare alcuni canali privilegiati per promuovere i prodotti e le bellezze della Sardegna così come fanno altre regioni italiane».

Nessun rischio, secondo l’assessore, di sostenere finanziariamente società professionistiche. «Si tratta di pubblicità – ha affermato Morandi – in legge vengono definiti con chiarezza mezzi, strumenti e tempi delle procedure. Non c’è sostegno alle società ma si parla solo di pubblicità attraverso soggetti con un’elevata potenzialità di diffusione del messaggio promozionale, in grado di raggiungere un pubblico ampio e diversificato».

Al termine del suo intervento, Morandi ha assicurato che «l’assessorato non verrà privato della possibilità di definire gli strumenti per la promozione turistica».

Il presidente Ganau ha quindi posto in votazione il passaggio agli articoli che è stato approvato dall’Aula. Si è quindi passati all’esame dell’articolo 1 e dell’unico emendamento presentato alla legge.

Non essendoci iscritti a parlare, il presidente ha posto in votazione il primo articolo che ha ottenuto il via libera dal Consiglio.

L’Aula è poi passata all’esame dell’emendamento. Il primo firmatario, Ignazio Locci (Forza Italia), ha chiarito l’obiettivo della sua proposta: sostenere atleti non professionisti che partecipano a manifestazioni sportive di grande rilevanza internazionale come il velista Andrea Mura che viene escluso da questa norma.

Edoardo Tocco (Forza Italia), firmatario della proposta di legge, ha espresso un giudizio positivo sull’emendamento «che consente di inserire società non professionistiche in senso stretto ma che hanno un ruolo fondamentale nei campionati nazionali. Non sono tantissime, si tratta di trovare la formula giusta per consentire a queste società di continuare ad operare».

Favorevole all’emendamento anche il capogruppo del Psd’Az Angelo Carta. «Una sua approvazione mitigherebbe gli effetti negativi della legge – ha detto Carta – prevedere un sostegno anche agli atleti non professionisti eviterebbe una destinazione specifica della legge, sarebbe un buon segnale da parte del Consiglio».

Il consigliere dei Riformatori Luigi Crisponi ha ricordato che, senza una correzione, dai benefici della legge sarebbero esclusi campioni come il velista Gaetano Mura e il pugile Alessandro Goddi, entrambi vincitori di numerose manifestazioni nazionali e internazionali. «Si tratta di personaggi che da anni portano in giro nel mondo una bella immagine della Sardegna. A questi atleti orgogliosi occorre dare il sostegno della Regione. Basta un semplice sì all’emendamento».

Il presidente Ganau ha quindi messo in votazione l’emendamento che è stato bocciato con 27 voti contrari e 18 a favore.

Subito dopo il voto, il consigliere Ignazio Locci ha annunciato il ritiro della sua firma dalla proposta di legge.

Si è poi passati alla votazione dell’articolo 2 per il quale il capogruppo di Area Popolare Sarda Gianluigi Rubiu ha chiesto il voto a scrutinio segreto. La norma è stata approvata con 24 sì e 21 no.

Via libera anche all’articolo 3 (a scrutinio palese), mentre per la votazione al testo finale della legge è stato richiesto ancora una volta lo scrutinio segreto. Questo l’esito del voto: votanti 45, favorevoli 24,  contrari 21.

Al termine della votazione è stata convocata la conferenza dei Capigruppo.Alla ripresa dei lavori, il presidente Ganau ha dichiarato chiusa la seduta e aggiornato i lavori a domani alle 10.30.

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L’assessore regionale dello Spettacolo, Claudia Firino, ieri pomeriggio ha ricevuto una rappresentanza delle associazioni dello spettacolo dal vivo, per discutere della revisione dei criteri per la concessione dei contributi. Nel corso della riunione, l’assessore s’è impegnata a modificare i criteri stabiliti dalla delibera del 2013, a discutere sulla revisione della legge di settore, dello sviluppo della progettualità legata ai fondi Por e alle residenze artistiche e della realizzazione di una rete di servizi che sostenga gli operatori anche dal punto di vista progettuale e organizzativo.
«So che il fattore tempo è importante, per questo entro settembre decideremo sulla revisione dei criteri, proseguendo il processo partecipato che ho attuato fin dall’inizio – ha affermato l’assessore Firino -. Premesso che lo stanziamento complessivo non è diminuito dallo scorso anno, ma c’è l’esigenza di una ripartizione più efficace tra gli organismi. Compito di chi governa è anche fare sintesi delle forze in campo e uscire dalle contrapposizioni fra portatori di interessi. Soggetti sostanzialmente diversi, che operano con finalità diverse, hanno bisogno di veder riconosciuta questa differenza.«
L’assessore Firino, infine, ha detto che dal prossimo anno scolastico partiranno ulteriori risorse, nell’ambito delle attività extracurricolari di Iscol@, che intercetteranno il mondo dello spettacolo.
Claudia Firino copia