26 November, 2024
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La Seconda commissione, a conclusione dell’audizione dell’assessore della Cultura, Claudia Firino, ha espresso, a maggioranza, parere favorevole alla delibera n. 29/3 del 12 giugno 2015, sulla nomina dei componenti per la consulta regionale per il cinema, e alla delibera n. 31/5 del 17 giugno 2015 contenente la ripartizione dei fondi disponibili per lo sviluppo delle attività musicali popolari.

Relativamente alla deliberazione di nomina della consulta per il cinema (è l’organo di consulenza tecnica della Regione per le questioni attinenti la materia ed è normata dall’articolo 22 della legge n. 15 del 20 settembre 2006) l’assessore Firino ha dichiarato che si è trattato di una proposta condivisa con gli operatori del settore.

Il presidente della commissione, Gavino Manca (Pd), ha quindi portato all’attenzione dell’assessore della Cultura le criticità emerse nel corso dell’audizione del 24 giugno con l’associazione “Moviementu – Rete cinema Sardegna” in ordine alla ripartizione delle risorse  (su cui pende anche un ricorso al Tar che sarà discusso il prossimo 8 luglio) ed alla scarsa pubblicità e trasparenza che caratterizzerebbe la gestione della “Sardegna Film commission”.

L’assessore Claudia Firino, nell’ammettere il perdurare di tensioni tra gli operatori del settore, ha garantito ai componenti la commissione che le risorse destinate al cinema saranno ripartite nel rispetto della normativa vigente ed ha evidenziato che tale determinazione non è ancora stata assunta dall’assessorato della Cultura. «Il ricorso al Tar – ha spiegato Firino – non è infatti indirizzato all’assessorato da me diretto ma all’assessorato della Programmazione perché riguarda stanziamenti contenuti nella legge finanziaria a favore della “Film commission” che superano la percentuale stabilita nella legge n. 15». L’assessore ha inoltre confermato la volontà di aprire un tavolo di confronto tra operatori, Film commission e assessorato dello Spettacolo e della Cultura.

Nell’illustrazione della delibera n. 31/5 per la ripartizione delle risorse alle attività musicali popolari, l’assessore Firino ha sottolineato l’equa ripartizione dei fondi disponibili (1.200.000 euro) per le annualità 2014 (600.000 euro) e 2015 (600.000) ed all’interno di esse tra le attività musicali istituzionali (300.000 euro) e le attività di formazione musicale (300.000 euro), così come da indirizzo politico fornito dal Consiglio regionale.

Sul punto è intervenuta la consigliera del Pd, Rossella Pinna, che ha ricordato l’impegno assunto dall’assessore della Programmazione per fare fronte agli impegni del 2014 con i cosiddetti residui di bilancio. Impegni che invece risultano “coperti” dallo stanziamento del 2015 ed alla luce di tale considerazione l’esponente del Pd, seguita dal suo collega di gruppo e di partito, Piero Comandini, e poi confortata dall’intervento dell’assessore, ha auspicato un incremento degli stanziamenti a favore dello sviluppo delle attività musicali popolari, in sede di assestamento di bilancio.

Il presidente della commissione, Gavino Manca, ha quindi sottoposto alla delegata alla Cultura della giunta Pigliaru, le problematiche denunciate dai rappresentanti delle fondazioni culturali a carattere scientifico, nel corso dell’audizione dello scorso 23 giugno. Dante Olianas (Iscandula) e Salvatore Cubeddu (Fondazione Sardinia), in rappresentanza delle fondazioni operanti nell’Isola, avevano, infatti, denunciato l’assenza di contributi per le attività svolte nel 2014 e l’esiguità dei fondi a disposizione per il 2015 (soltanto 70mila euro da ripartire tra tutte le associazioni) con alcune eccezioni, rappresentate da organizzazioni che beneficiano di norme ad hoc che garantiscono negli anni stanziamenti e contribuzione costante delle attività svolte.

L’assessore Firino non ha potuto che confermare quanto emerso nel corso dell’audizione con gli operatori culturali, spiegando che la dotazione di bilancio, ai sensi degli articoli 20 e 21 della legge 14 del 20 settembre 2006, pari per il 2015 a 390.000 euro, si riduce a 70.000 euro da ripartire tra tutte le fondazioni culturali a carattere scientifico, per effetto delle disposizioni contenute nella legge 3/2009 (articolo 9 comma 10 lettere “z” e “g”) che stanziano 190.000 euro all’anno alla Fondazione Giuseppe Dessì e 130.000 anno all’Isprom.

Il presidente della commissione, Gavino Manca, ha quindi dichiarato di assumere l’impegno politico di portare all’attenzione del presidente della Giunta e dell’assessore della Programmazione la situazione di difficoltà in cui versano le fondazioni culturali a carattere scientifico e di proporre uno stanziamento di ulteriori 350.000 euro, già in sede di assestamento di bilancio.

Conclusa l’audizione dell’assessore Firino e al termine della votazione dei pareri di competenza sulle due deliberazioni di Giunta, la commissione ha proceduto con l’audizione dell’associazione “Tenores di Sardegna”.

L’associazione costituitasi a seguito del riconoscimento dell’Unesco che nel 2006 ha inserito il canto a tenore dei pastori nella lista del “Patrimonio immateriale dell’umanità. Tra gli obbiettivi dichiarati dall’associazione, rappresentata dal suo presidente, Franco Davoli, il censimento dei gruppi a tenore (se ne contano circa 70 e sono in costante aumento), degli stili e delle aree di diffusione del canto, nonché la creazione di un albo dei tenores insieme con la salvaguardia e la trasmissione del patrimonio musicale attraverso l’istituzione di scuole di canto ed anche con borse di studio e ricerca.

Gli interventi del presidente Davoli e quelli dei componenti il cda dell’associazione (Sebastiano Pilosu, Peppino Cidda, Tore Ghisu e Ilario Fois) hanno offerto ai commissari il quadro dell’impegno dell’associazione dei cantori in limba per promuovere e divulgare il canto a tenore, la lingua e la cultura sarda ed in generale la tradizione orale dell’Isola. L’associazione, che non gode di contributi regionali è sostenuta con il volontariato e gli aiuti degli Enti locali e per alcuni progetti anche dal Banco di Sardegna, ha svolto iniziative nelle scuole e nei diversi centri della Sardegna ed ha richieste di partecipazione ad una serie di eventi organizzati dai circoli dalle federazioni degli emigrati sardi, sia in Italia che all’estero.

I tenores hanno ribadito la necessità di una legge regionale per la tutela e la valorizzazione della lingua sarda e dunque delle tradizioni orali ancora vive in Sardegna.

I consiglieri Paolo Zedda (Soberania e Indipendentzia) e Efisio Arbau (Sardegna Vera) hanno ricordato le due distinte proposte di legge per la limba presentate in Consiglio regionale ed il presidente della commissione, Gavino Manca, auspicandone l’ampia condivisione e la conseguente unificazione, ha ipotizzato per il prossimo settembre il termine per la discussione.

La Giunta regionale ieri ha approvato le direttive per l’attribuzione delle borse di studio agli studenti universitari per l’anno accademico 2015-16. La delibera, proposta dall’assessore della Pubblica Istruzione, Claudia Firino, va nel senso di garantire nella maniera più ampia possibile il diritto allo studio e l’accessibilità all’Università.
La previsione dei criteri generali a cui gli Ersu dovranno attenersi nel predisporre i bandi per i 6milioni 390mila euro stanziati dalla Giunta regionale permetterà di procedere con l’iter, e dunque con l’erogazione delle borse, nei tempi dovuti, in coincidenza con l’inizio dell’anno accademico. Invariata la soglia Isee di riferimento, il cui abbassamento avrebbe causato una diminuzione importante nel numero delle borse erogabili.
«In tal modo abbiamo ottenuto un importante risultato, aumentando da meno del 50% al 75% la percentuale degli studenti idonei che usufruiranno della borsa. Questo è già un risultato notevole, che permette di onorare la promessa fatta agli studenti universitari. Obiettivo per il prossimo anno è comunque di arrivare alla copertura completa degli idonei» ha detto l’assessore Claudia Firino annunciando anche è allo studio l’elaborazione di una norma che per l’anno prossimo consentirà di scaglionare l’importo della tassa in base alla fascia di reddito. Saranno tre le fasce di reddito in corrispondenza dei diversi importi e saranno mantenute tutte le attuali esenzioni.

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Gli istituti scolastici della Sardegna pubblici e privati, comprese le scuole dell’infanzia, possono presentare le proposte per l’insegnamento e l’utilizzo veicolare della lingua sarda in orario curricolare. Lo rende noto l’assessorato regionale della Pubblica istruzione che oggi ha pubblicato il bando, con uno stanziamento per il 2015 di novecentomila euro.
Le domande dovranno essere inviate entro le ore 13.00 del 26 settembre 2015.
Maggiori informazioni potranno essere richieste al Servizio Lingua e cultura sarda:
Carla Uras, tel. 070 6065092, e-mail: curas@regione.sardegna.it
Cristina Baiocchi, tel. 070 6064544, e-mail: cbaiocchi@regione.sardegna.it .

«Come ribadito più volte – ha detto l’assessore Claudia Firino -, investire nell’insegnamento del sardo nelle scuole è il modo migliore per difendere e diffondere la conoscenza della nostra lingua e cultura. L’uso veicolare, che consente di insegnare una disciplina nella lingua sarda grazie all’affiancamento in classe di un insegnante sardofono, permette con efficacia di tener viva o riportare in vita la nostra lingua, a partire dalle generazioni più giovani. Ecco il perché di questo stanziamento importante, che non ha precedenti all’interno delle scuole.»

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I problemi delle 257 scuole paritarie per l’infanzia della Sardegna sono approdati questa mattina in Consiglio regionale, nel corso dell’audizione nella riunione congiunta della Seconda e della Terza commissione, della presidente del Fism (Federazione italiana scuole materne), Marcella Addis, e della coordinatrice regionale della Cdo O.E. (Compagnia delle opere – Opere educative), Marinella Salaris.

I mancati trasferimenti degli stanziamenti regionali fanno sì che la situazione delle scuole paritarie nell’Isola, una realtà che conta circa duemila dipendenti e offre servizi educativi ad oltre 13mila bambini, sia caratterizzata dalla chiusura di alcune scuole e da un generalizzato ritardo nei pagamenti delle retribuzioni ad educatrici, gestori, docenti e assistenti. Ritardi che in alcuni casi superano i dieci mesi in arretrato a cui si aggiungono una serie di comunicazioni di sfratto che mettono a rischio la sopravvivenza di un autentico presidio educativo e sociale, quale è quello rappresentato dalle scuole paritarie, in alcuni dei piccoli centri della Sardegna.

Marinella Salaris, nel corso del suo intervento, ha inoltre evidenziato come, le scuole paritarie per l’infanzia, in circa cinquanta realtà dell’isola rappresentino l’unico servizio educativo, alla luce della progressiva chiusura delle strutture statali, ed ha evidenziato che lo stipendio della maggior parte delle dipendenti delle scuole dell’infanzia, rappresenta l’unico reddito per molte famiglie sarde, soprattutto per quelle delle zone interne.

Marcella Addis ha ribadito ruolo e funzioni delle istituzioni scolastiche paritarie ed ha evidenziato la scarsità delle risorse messe a disposizione dalla Regione per il loro funzionamento. A fronte dei 18 milioni di euro previsti in bilancio – a giudizio delle rappresentanti di Fism e Cdo – servirebbe un ulteriore incremento di sette milioni di euro nella prossima finanziaria e nell’immediato servirebbero invece due milioni di euro in sede di assestamento di bilancio, insieme con il ripristino dello specifico capitolo destinato agli interventi di “manutenzione e arredi” con una dotazione di almeno un milione di euro. La responsabile del Fism ha inoltre posto l’accento sulla necessità di garantire la certezza delle risorse e soprattutto i tempi di erogazione delle stesse, per poter assicurare una puntuale ed efficace programmazione delle attività educative.

La situazione in cui versano le scuole paritarie dell’infanzia è stata definita “gravissima” dal presidente della Terza commissione, Franco Sabatini (Pd), che insieme con il suo omologo della Seconda commissione, Gavino Manca (Pd) ha ricordato gli stanziamenti di bilancio ed i relativi ritardi nei trasferimenti.

Lo stanziamento del 2014 pari a 20 milioni è stato infatti ridotto a poco più di 14 milioni e la cifra non è stata ancora erogata alle scuole, anche se, a questo proposito, il presidente del parlamentino del Bilancio ha comunicato un recente accredito di 5 milioni di euro e un ulteriore intervento che dovrebbe concretizzarsi nei prossimi giorni, ma che in ogni caso non coprirebbe la cifra di 14 milioni di euro.

Resta il fatto che i 18 milioni di euro previsti per il 2015 (la cifra è stata giudicata insufficienti dalle rappresentanti di Fism e Cdo) non solo non sono stati trasferiti ma non risultano neppure impegnati nei capitoli di spesa del bilancio regionale, nonostante l’anno scolastico sia già terminato.

Sul punto sono intervenuti per sollecitare opportuni interventi da parte della Giunta, i consiglieri della minoranza Ignazio Locci (Fi) («spetta all’assessore della Programmazione proporre lo strumento con il quale liberare i residui del bilancio») e Alessandra Zedda (Fi), che ha chiesto una immediata audizione degli assessori della Pubblica Istruzione, Claudia Firino e dell’assessore della Programmazione, Raffaele Paci («chiediamo precise garanzie sull’impegno in bilancio delle risorse destinate alla scuole paritarie dell’infanzia nell’isola»).  

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Sono stati approvati oggi in Giunta regionale la proroga dei piani personalizzati di sostegno alle persone con grave disabilità e l’avvio dei nuovi piani (Legge 162/1998). Il provvedimento adottato servirà a garantire la continuità degli interventi già in corso e l’avvio dei nuovi piani assistenziali per il secondo semestre 2015, tenendo conto delle modifiche normative dell’Isee, e ancora dell’esigenza di assicurare la copertura finanziaria sia dei piani in corso che dei nuovi piani che verranno presentati ai Comuni. L’obiettivo è tutelare le situazioni di maggiore gravità, senza penalizzare le fasce di destinatari meno gravi. Inoltre, è stato dato il via libera alla sperimentazione del nuovo sistema di valutazione, finanziamento e monitoraggio dei piani personalizzati per il fondo regionale non autosufficienza. Sempre su proposta del titolare della Sanità, la Giunta ha approvato una rimodulazione dei tetti di spesa per l’acquisto, da soggetti privati accreditati, di prestazioni di assistenza ospedaliera per il resto del 2015. Il totale regionale ammonta a 99 milioni e 286mila euro. Secondo la rimodulazione, le Asl si atterranno a precisi vincoli di spesa: la Asl 1 di Sassari avrà un tetto pari a 8 milioni e 939mila euro per il policlinico sassarese, la Asl 4 di Lanusei potrà spendere sino a 5 milioni e 474mila euro per il Tommasini Jerzu, e la Asl 5 di Oristano avrà 9 milioni e 879mila euro per la clinica Madonna del Rimedio. Alla Asl 8 di Cagliari sarà imposto un limite di spesa pari a 74 milioni e 993mila euro da ripartire tra le cliniche private. Otto milioni e 842 mila euro andranno alla clinica Lay, 5 milioni e 863mila a Sant’Anna, 12 milioni all’ospedale privato città di Quartu, 9 milioni e 557mila al Sant’Antonio, 6 milioni e 818mila all’istituto Villa Elena, mentre 11 milioni e 520mila euro sarà il tetto massimo di spesa per la Nuova Casa di Cura di Decimo. Non si potrà sforare la cifra di 20 milioni e 372mila euro per la Polispecialistica Sant’Elena. La Giunta ha quindi recepito un documento congiunto di scorporo e incorporazione dei presidi ospedalieri Businco e Microcitemico dalla ASL 8 all’Azienda Ospedaliera Brotzu e i relativi indirizzi operativi.
Sarà dedicato all’artista Maria Lai, su proposta dell’assessore Virginia Mura, il circolo degli emigrati sardi “Associazione Culturale A.C.R.A.S.E. I sardi a Roma”: la Giunta ha dato il via libera alla integrazione dell’intestazione con il nome dell’artista ogliastrina.
Via libera, su proposta dell’assessore Claudia Firino, al nulla osta ai bilanci di previsione dell’Ersu di Cagliari e Sassari. Via libera anche ai contributi a favore delle iniziative organizzate dal Coni per il 2015.
Su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, è stato approvato il contributo per l’abbattimento dei costi di funzionamento per l’attività istituzionale dei Consorzi di bonifica. Deliberato inoltre il pagamento dei premi assicurativi per 4 milioni e 430 mila euro per il 2015 per i danni alle produzioni agricole. L’aiuto, erogato come contributo sui costi dei premi assicurativi, si rifà al regolamento dell’Unione Europea e alla normativa nazionale. Sono considerate avversità assimilabili a calamità naturali le condizioni atmosferiche che distruggano più del 30% della produzione media annua di un agricoltore.
L’esecutivo ha definitivamente approvato le modifiche all’articolo 19 delle direttive di attuazione della legge regionale 40 del ‘93, “Interventi creditizi a favore dell’industria alberghiera”.
Approvato il Programma per la Banda ultra larga nelle aree rurali del territorio della Sardegna e il relativo Accordo di Programma. L’Agenda Digitale Europea (ADE) assegna all’impiego diffuso delle infrastrutture a Banda Larga un ruolo fondamentale per la competitività delle imprese, l’inclusione sociale e l’occupazione e fa proprio l’obiettivo della strategia Europa 2020 che mira a una crescita sostenibile, inclusiva e intelligente, cioè ad assicurare che entro il 2020 tutti gli europei dispongano di connessioni superiori a 20 Mbps e che almeno il 50% delle famiglie europee possa fruire di connessioni superiori a 100 Mbps. L’Accordo di partenariato per il raggiungimento degli obiettivi prevede a livello nazionale un impegno complessivo di 2.103 milioni di euro di cui 257 del Fondo Feasr e 1.845 del Fesr.

 

A quatto giorni dalla conquista dello scudetto nell’indimenticabile serata di gara 7 al Palabigi di Reggio Emilia, la Dinamo Banco di Sardegna è stata ricevuta questa mattina in Consiglio regionale.

Nel suo intervento di saluto, il presidente dell’Assemblea Gianfranco Ganau (sassarese ed ex sindaco di Sassari) ha ringraziato la squadra e la società per il «risultato eccezionale che ha superato di slancio anche le più rosse aspettative; un risultato nel quale si riconosce tutta la Sardegna come già accadde per lo scudetto del Cagliari nel ’70, il cui ricordo resta ancora vivo».

Riprendendo la definizione di “squadra di pazzi” con cui è stata sintetizzata l’impresa della Dinamo, il presidente del Consiglio ha ricordato che, oltre allo scudetto, «la Dinamo ha raggiunto anche il traguardo storico del cosiddetto “Triplete” vincendo la Supercoppa e la Coppa Italia, un obiettivo che la colloca nella storia della pallacanestro e rende la stagione appena conclusa ancora più entusiasmante».

«La bellezza della pazzia – ha concluso Ganau – è stata quella di riuscire a far convivere la grande sofferenza di alcune partite ed alcuni momenti del campionato, con la forza irresistibile espressa nei momenti chiave, come nella splendida rimonta della gara finale.»

L’assessore della programmazione, Raffaele Paci, che ha salutato la Dinamo anche a nome del presidente Pigliaru impegnato a Bruxelles, ha rivolto alla squadra ed alla società «i complimenti di tutta la Sardegna per uno straordinario risultato sportivo che va oltre lo sport ed esprime ad un livello di eccellenza una identità sarda tutta unita».

Per l’assessore dello Sport, Claudia Firino, «l’eccezionalità dell’impresa sportiva della Dinamo sta non solo nelle tre stupende vittorie ottenute nel corso della stagione ma nella capacità di crescere con umiltà fino ad arrivare a bruciare le tappe; è un segnale che la Sardegna deve cogliere, si può andare avanti anche partendo da situazioni di svantaggio se si è capaci di utilizzare al meglio le proprie risorse». «E’ un segnale – ha aggiunto l’assessore dello Sport – che premia meritatamente anche il modo innovativo e civile con cui la Dinamo ha vissuto ed interpretato la sua presenza nel tessuto sociale della nostra comunità».

L’assessore del Turismo Francesco Morandi ha poi messo l’accento sul legame fra il fantastico risultato sportivo e l’immagina della Sardegna in Italia e nel mondo veicolata dalla Dinamo Sassari. «Un grande progetto di comunicazione – ha affermato Morandi – fondato sul messaggio Giganti nello sport, Giganti nella vita, che anche in prospettiva rappresenta una idea nuova, forte ed efficace, per presentarsi sul mercato».

L’allenatore Meo Sacchetti, dopo aver salutato i presenti anche a nome degli atleti americani, ha ricordato in una brevissima sintesi della stagione la forza di un gruppo che «ha saputo superare i momenti difficili, mostrando tutta la forza del suo carattere», un carattere che in qualche modo discende da quello del popolo sardo, di cui Sacchetti ha detto di sentirsi parte.

Anche dall’intervento del presidente della Dinamo, Stefano Sardara, sono emersi gli elementi dell’orgoglio e del carattere. «Da sardo sono orgoglioso di essere qui, consapevole del fatto che anche per la nostra terra questa vittoria vale il doppio e forse il triplo; abbiamo saputo mettere in campo una grande voglia sapendoci anche mettere in discussione quando è stato necessario». «Dalla nostra vittoria –ha concluso Sardara – abbiamo imparato una lezione, quella di non accontentarci mai e di non mollare di fronte ai momenti negativi».

Successivamente, il presidente Ganau ha donato a Sacchetti e Sardara una medaglia ricordo del Consiglio regionale. Alla fine, spazio al doveroso omaggio ai campioni: foto con la grande coppa sullo sfondo, palloni da “autenticare”, selfie, immagini e video.

La Dinamo in Consiglio regionale 1 La Dinamo in Consiglio regionale 2 La Dinamo in Consiglio regionale 3

Il vicepresidente della Regione e assessore della Programmazione e del Bilancio, Raffaele Paci, è intervenuto dinanzi alla Sezione regionale del controllo per la Sardegna della Corte dei Conti, dove si sta svolgendo la Verifica del Rendiconto generale della Regione per il 2014. Sono presenti anche gli assessori della Sanità, Luigi Arru, dell’Industria, Maria Grazia Piras, della Pubblica Istruzione, Claudia Firino, e i direttori generali degli assessorati.
«Ci siamo autoimposti il rigore e la trasparenza che solo il bilancio armonizzato può garantire per risanare le casse della Regione ma ci saremmo aspettati che anche il Governo facesse la stessa cosa, invece non andrà in bilancio armonizzato né quest’anno né il prossimo, e questo potrà crearci qualche problema – ha detto Raffaele Paci -.
Ringrazio la Corte per questo importante confronto, che non è solo un passaggio formale ma un’importante occasione di riflessione comune.»
Il vicepresidente ha ricordato alla Corte i «pesanti vincoli delle spese obbligatorie della Regione. Non basta certamente un anno per cambiare la situazione, serve almeno una legislatura, considerando anche la flessione delle entrate dovuta alla crisi economica». Spaventosa, poi, la situazione dei residui passivi e attivi che a fine 2013 erano rispettivamente di 5 e 4 miliardi di euro. «Abbiamo lavorato moltissimo e dimezzato questa forbice, avviando una gestione positiva dei residui – ha ricordato Paci -. Non avremo mai più il problema delle perenzioni grazie al bilancio armonizzato, perenzioni che ammontano a 2 miliardi e 300 milioni per il 2013 e a 2,7 per il 2014. Intanto, abbiamo istituito un fondo di 530 milioni per affrontare adeguatamente il problema. Il bilancio della Regione dunque, considerate le tante novità, è in itinere, dinamico, un bilancio che stiamo cercando di ripulire e portare a chiarezza e trasparenza».
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La Giunta regionale, presieduta da Francesco Pigliaru, nella seduta odierna ha deciso di opporsi al ricorso presentato dal Comune di Cossoine e altri Comuni sardi contro il Piano di dimensionamento scolastico della Regione per l’anno 2015-2016. L’esecutivo ha inoltre nominato i tre revisori dei conti di Enas: si tratta di Enrico Rinaldi, Francesco Ruiu e Elisabetta Lai.
Su proposta dell’assessore Elisabetta Falchi, la Giunta ha deciso di prorogare la gestione commissariale del Consorzio di bonifica del Cixerri e di nominare commissario straordinario Graziella Carta. Il commissario resterà in carica per un periodo non superiore ai 6 mesi con lo specifico mandato di provvedere alla gestione dell’Ente nel rispetto delle direttive e degli indirizzi della Regione e di dare prosecuzione al percorso di accorpamento del Consorzio di Bonifica del Cixerri con quelli del Basso Sulcis e della Sardegna meridionale. Approvata anche una delibera sul Regime di Condizionalità con la quale viene dato il via libera all’elenco dei criteri di gestione obbligatori (CGO) e delle norme per il mantenimento dei terreni in buone condizioni agronomiche e ambientali (BCAA). La delibera, inoltre, dà mandato all’agenzia Laore perché avvii un’intensa attività di informazione e divulgazione sull’applicazione a livello aziendale.
Su proposta dell’assessore Claudia Firino, l’esecutivo ha stanziato 500mila euro come integrazione regionale dei contributi statali erogati agli Enti locali per la tutela delle minoranze linguistiche storiche.
Accogliendo la richiesta dell’assessore Luigi Arru, la Giunta ha dato il via libera al censimento del patrimonio immobiliare dell’Azienda Sanitaria 7 di Carbonia. Il provvedimento, ha spiegato il titolare della Sanità, è determinato dalla necessità di procedere alla corretta classificazione dei beni: l’ultimo censimento, infatti, risale agli anni ’90.
La Giunta, su proposta dell’assessore Raffaele Paci, ha approvato la rimodulazione di un milione e 400 mila euro a favore della Fondazione San Giovanni Battista di Ploaghe per la realizzazione di interventi strutturali e impiantistici necessari per la messa in sicurezza e la piena agibilità dei locali nei quali è svolta l’attività a favore dell’utenza e per eventuali ulteriori adeguamenti strutturali. L’esecuzione dei lavori deve essere affidata entro il 31 dicembre 2015, pena la revoca dei finanziamenti.
L’esecutivo, su proposta dell’assessore Cristiano Erriu, ha approvato la delibera che individua i litorali urbani ai sensi dell’articolo 17 della legge regionale sulle “Norme per la semplificazione e il riordino di disposizioni in materia urbanistica ed edilizia e per il miglioramento del patrimonio edilizio”. Questi i litorali urbani individuati e inseriti nella delibera: Il Lido di Alghero, il Poetto di Cagliari, la Spiaggia delle Saline di Calasetta, la spiaggia La Maddalena di Capoterra, la Prima, la Terza, la Quarta e la Quinta Spiaggia di Golfo Aranci, la spiaggia di Bados e di Pittulongu di Olbia, Torregrande a Oristano, Sant’Isidoro a Porto Torres, la Spiaggia di Portoscuso, il Poetto e la spiaggia di Margine Rosso di Quartu. Sempre su proposta dell’assessore Erriu è stato nominato il commissario straordinario del Comune di Villasalto. Si tratta di Michele Lavra.
Autorizzato dalla Giunta l’utilizzo del personale dell’Ente Foreste della Sardegna fuori dai compendi forestali. In particolare, il personale sarà impegnato nel progetto che prevede il taglio di piante di eucalipto, in condizioni di precarietà statica, nell’area di proprietà regionale di Fordongianus data in concessione alla società Terme di Sardegna.

 

VBA:Olimpia:Torino

La Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, Claudia Firino, ha approvato oggi la delibera che definisce il programma e i criteri di ripartizione dei singoli interventi. La spesa prevista per il Programma annuale 2015 degli interventi per lo sviluppo dello sport in Sardegna, ammonta a 6 milioni e 130 mila euro.
La quota più consistente (oltre 4,3 milioni di euro) riguarda il sostegno alle squadre per la partecipazione ai campionati nazionali federali di maggior rilievo. Il contributo per l’organizzazione di manifestazioni sportive nazionali e internazionali ammonta invece a 482mila euro. Per l’attività sportiva giovanile a carattere dilettantistico sono destinati 459mila euro (93mila andranno a sostegno delle attività sportive non agonistiche a favore dei disabili intellettivi). Il programma prevede inoltre l’assegnazione di 368mila euro a favore del Comitato Regionale del CONI e 370mila euro per l’attività istituzionale degli Enti di promozione e delle Federazioni Sportive. Infine, ammonta a 49mila euro il contributo per l’organizzazione dei Giochi Sportivi Studenteschi.

Entro il mese di giugno saranno resi pubblici i bandi previsti dalla legge n. 3 del 2009, per l’utilizzo veicolare della lingua sarda nelle scuole. A seguire, saranno pubblicati inoltre i bandi per i materiali didattici per l’insegnamento del sardo. Lo ha annunciato oggi l’assessore regionale della Pubblica Istruzione, Claudia Firino.
«Riappropriarsi dell’identità, a partire dalla lingua, è un processo che deve essere strutturato e trovare spazio già nella più tenera età, e dunque deve essere centrato nelle scuole, comprese quelle per l’infanzia – ha detto l’assessore Firino -. Parlare di scuola significa anche, come detto in diverse occasioni e ripetuto anche nei più recenti incontri di presentazione del progetto Iscol@, destinare un posto di rilievo alla lingua sarda, prima espressione dell’identità da cui proveniamo e che ci appartiene. Perciò abbiamo concentrato la maggior parte delle risorse per la lingua sarda nella scuola.»
Il bando, che rimarrà aperto fino all’inizio dell’anno scolastico per permettere la predisposizione dei progetti, si rivolge agli istituti scolastici della Sardegna (comprese le scuole dell’infanzia) che vengono invitati a presentare proposte per la sperimentazione dell’insegnamento e dell’utilizzo veicolare della lingua sarda in orario curricolare. La dotazione finanziaria è di 450mila euro.

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