22 November, 2024
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Palazzo della Regione 1 copia

La Giunta regionale ha approvato oggi numerose delibere. Tra le più importanti, quella sulla peste suina proposta dal presidente Francesco Pigliaru: la Giunta, nel rispetto de tempi concordati con il Ministero, ha adottato il piano di contrasto e di eradicazione della peste suina che, prima della approvazione definitiva, dovrà avere il via libera dal ministero della Sanità, dalla Commissione Europea e dal Consiglio Regionale.
Su proposta dell’assessore Virginia Mura, l’esecutivo ha approvato una delibera che incrementa di 1 milione e 845mila euro i fondi per le politiche attive del lavoro e per le misure di Flexicurity. La somma sarà utilizzata per rendere più appetibile il “bonus occupazionale” che passerà da 6.000 a 7.500 euro per l’attivazione di un contratto a tempo indeterminato per almeno 1.300 persone disoccupate o non più nelle condizioni di usufruire di ammortizzatori sociali. Le risorse finanziarie provengono da una rimodulazione del POR FSE 2007-2013.
Via libera, su proposta dell’assessore Elisabetta Falchi, alla riprogrammazione delle economie del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013. La delibera, di fatto, consente di non compromettere l’impegno e la spesa dei fondi residui da parte dei GAL. Gli interventi riguardano gli Assi sulla qualità della vita nelle zone rurali e la diversificazione dell’economia rurale, e l’attuazione dell’approccio leader. Le risorse saranno destinate a progetti strategici di valenza regionale. Ammontano a poco più di un milione di euro, invece, i fondi destinati alle organizzazioni di produttori agricoli non ortofrutta, inseriti in un’altra delibera proposta dall’assessore. Le risorse derivano dalla precedente programmazione Argea (803mila euro, giacenti nel bilancio dell’Agenzia) e dal bilancio regionale 2014 (200mila euro). La somma assicura la copertura finanziaria dell’annualità 2015 dei programmi di attività e dei programmi di avviamento approvati e in corso di approvazione, e gli interventi che erano stati finanziati nelle precedenti annualità. «Il nostro obiettivo – ha detto l’assessore Falchi – è contrastare l’estrema polverizzazione dell’offerta produttiva, con aziende di dimensione spesso non adeguate a competere sui mercati, e favorire l’accorpamento delle imprese per dare valore aggiunto alla filiera agroalimentare».
La giunta, su proposta dell’assessore Cristiano Erriu, ha approvato la delibera con la quale viene sciolto il Consiglio comunale di Orani. L’esecutivo ha nominato Francesco Pani commissario straordinario per la provvisoria gestione del Comune sino alle prossime elezioni previste a maggio. Nel novembre dell’anno scorso, era stato il commissario ad acta ad approvare il bilancio.
Si va verso una nuova governance dell’Azienda Speciale Parco di Porto Conte, l’ente di gestione del Parco Naturale regionale di Porto Conte. La Giunta, su proposta dell’assessore Donatella Spano, ha approvato un DL di modifica della legge regionale istitutiva del Parco. Il nuovo quadro normativo nazionale (legge Severino) rende incompatibile l’attuale assetto istituzionale dell’Azienda Speciale, la cui assemblea coincide con il consiglio comunale in carica e il presidente è individuato al suo interno. Una nuova legge regionale dovrà risolvere l’attuale situazione di incompatibilità.
Oltre alle due delibere su Igea, la Giunta, su proposta dell’assessore Maria Grazia Piras, ha approvato una delibera che autorizza il commissario liquidatore del Consorzio ZIR di Tempio Pausania a concedere in comodato gratuito alla Regione, per la durata di 25 anni, un’area di proprietà dello stesso Consorzio, da destinare all’installazione di un modulo prefabbricato per realizzarvi una rete d’accesso in fibra ottica nella zona industriale.
Approvato, su proposta dell’assessore Luigi Arru, il censimento del patrimonio immobiliare dell’Azienda Sanitaria numero 3 di Nuoro. Via libera anche alla ripartizione tra le Aziende Sanitarie Locali dei fondi regionali per la prevenzione del randagismo e il controllo delle nascite degli animali di affezione. Approvati, infine, la convenzione con la direzione regionale per la Sardegna dei Vigili del Fuoco per il servizio di elisoccorso sanitario nel 2015, e il finanziamento dei contratti di Formazione Specialistica per la frequenza delle Scuole di Specializzazione in discipline mediche delle Facoltà di Medicina e chirurgia di Cagliari e Sassari.
Su proposta dell’assessore Gianmario Demuro, è stata approvata la copertura delle spese relative al soggiorno degli END (Esperti Nazionali Distaccati) presso la sede estera. La delibera stabilisce la corresponsione dell’indennità speciale in misura pari al 90 per cento di quella stabilita per i dipendenti regionali all’estero.
Su proposta dell’assessore Paolo Maninchedda, è stata approvata una delibera che stanzia 80 mila euro a favore dell’Azienda Regionale per l’Edilizia Abitativa (AREA). Le risorse regionali, assegnate al Fondo sociale, riguardano l’assegnazione dello stanziamento 2014 e saranno destinate alla fascia più debole di assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica.
Su proposta dell’assessore dei Trasporti, Massimo Deiana, è stata decisa la ricapitalizzazione della SOGEAAL con 11 milioni e 700 milioni di euro (la ricostituzione del capitale sociale e la copertura delle perdite richiede un intervento di 7 milioni e 754 milioni). La SOGEAAL, società di gestione dell’aeroporto di Alghero, domani riunirà l’assemblea dei soci. Essendo però l’obiettivo finale quello di irrobustire la società e rilanciarne l’attività, l’esecutivo ha poi deciso di collocare sul mercato parte della quota di partecipazione azionaria in capo alla Regione. L’assemblea dei soci, in base a un atto di indirizzo della Giunta, dovrà garantire che resterà pubblico il 20% del capitale sociale e stabilire che sulla quota azionaria eccedente quel 20% non venga esercitato il diritto di opzione. Alla sottoscrizione delle quote dovranno essere ammessi solo soggetti che svolgano attività nel settore aeroportuale o delle infrastrutture per la mobilità e la valutazione dovrà avvenire selezionando la migliore offerta economica rispetto al valore nominale delle azioni.
Su proposta dell’assessore Claudia Firino, è stato approvato il finanziamento del programma per il 2014 delle attività proposte dal Comitato regionale del Coni e autorizzato l’anticipazione pari al 60% del contributo totale che è pari a 360.180 euro. I finanziamenti sono così suddivisi: 40mila euro alle Delegazioni Provinciali Coni per spese di gestione e funzionamento; 40mila a Scuola dello Sport; 118mila per Monitoraggio e Banca Dati impianti sportivi e Albo regionale delle società sportive; 12.180 euro per i Giochi della Gioventù; 40mila al Progetto Sport di Classe; 90mila per organizzazione e promozione di Turisport. Infine, 20mila euro finanzieranno attività di ricerca, studi e convegni per progetti sul territorio.
La Giunta, su proposta dell’assessore Raffaele Paci, ha preso atto dell’approvazione da parte della Commissione Europea della rimodulazione di una parte dei fondi Fesr non spesi all’interno della programmazione 2007-2013.

Si è aperta ieri a Cagliari la conferenza internazionale promossa dal ministero per i Beni e le attività culturali e il turismo nell’ambito del Semestre di presidenza europea in collaborazione con Regione, Provincia e comune di Cagliari. Riti sacri, cibo, artigianato, folclore, musica: Europa e Maghreb si confrontano sul patrimonio culturale immateriale nel Mediterraneo quale volano per il dialogo politico e lo sviluppo sostenibile. Ha aperto i lavori il Sottosegretario di Stato, Francesca Barracciu. Sono intervenuti il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, l’assessore regionale alla cultura, Claudia Firino, il prefetto di Cagliari, Alessio Giuffrida. Stamane, lavori proseguono – dalle 10.00 alle 12.30 all’Hotel Regina Margherita e al Palazzo Vice Regio. Nelle sale della Prefettura – previsto l’intervento del presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru – le delegazioni straniere determineranno la “Dichiarazione di Cagliari 2014″. Il testo avrà per riferimento politiche, strategie e cooperazioni inerenti gestione e ruolo – anche sulla pace e lo sviluppo economico e sociale – del patrimonio immateriale culturale. Alle 12.30, nella sala del Palazzo Viceregio – piazza Palazzo, Cagliari – il sottosegretario Francesca Barracciu e i rappresentanti di Unesco, Unione Europea e di Marocco, Tunisia, Algeria ed Egitto presentano alle testate giornalistiche il documento “Dichiarazione di Cagliari”. Il documento contiene le linee guida su gestione e sviluppo del Patrimonio culturale immateriale.

La VI commissione ha dato il via libera all’introduzione del reddito Isee con tetto massimo a 35mila euro per poter partecipare all’assegnazione degli assegni di merito. La decisione è arrivata a conclusione dell’audizione dell’assessore della Pubblica Istruzione, Claudia Firino, che ha illustrato nel dettaglio la deliberazione dello scorso 2 dicembre che stabilisce criteri e modalità di attuazione degli interventi relativi agli assegni di merito. «La decisione di affiancare ai meriti scolastici anche il requisito del reddito per essere ammessi ai benefici di legge – ha dichiarato, Gavino Manca – è giustificata principalmente dalla sensibile riduzione delle risorse a disposizione, infatti, si è passati dai circa 12 milioni di euro di stanziamenti dello scorso anno agli attuali tre milioni di euro».

La posizione espressa dal presidente, che ha fatto sintesi delle diverse dichiarazioni in proposito rese dai consiglieri appartenenti sia ai gruppi di maggioranza che dell’opposizione, è in linea anche con quanto dichiarato in proposito dall’assessore Claudia Firino: «Gli assegni di merito sono destinati a chi vanta un ottimo curriculum studiorium ma in un contesto di riduzione delle risorse, di crisi e dinanzi al drastico calo delle iscrizioni nelle università dell’Isola, ho ritenuto opportuno introdurre un limite al reddito per l’ammissibilità della domande». Restano invariati i criteri riguardanti la votazione del titolo di studio: (85/100) per i diplomati nell’anno scolastico 2012/2013 e iscritti nell’anno accademico 2013/2014 alla prima annualità di un corso di laurea o di laurea magistrale in una delle Università italiane; e la richiesta di votazione non inferiore a 100/110 per gli iscritti nell’anno accademico 2012/2013 alla prima annualità di un corso di laurea magistrale con titolo di diploma di laurea triennale.

In sede di formazione delle graduatorie degli studenti beneficiari dell’assegno regionale, in caso di parità di punteggio, saranno presi in considerazione: la votazione media, lo status di studente “fuori sede” o “in sede” e il minor reddito.

L’assegno di merito ha inoltre spiegato l’assessore Firino è cumulabile con i finanziamenti per la partecipazione ai programmi comunitari (Socrates ed Erasmus) ed è integrabile con il contributo “fitto casa” (legge regionale n. 2/2007). La somma massima concedibile per studente è di 2.800 euro per gli studenti in sede e di 6.000 euro per quelli fuori sede.

Per quanto attiene alla possibilità di estendere anche agli studenti delle facoltà umanistiche l’attribuzione degli assegni di merito, l’assessore Firino si è detta disponibile a valutare positivamente l’invito della commissione per una modifica della legge regionale n. 3 del 5 marzo 2008 laddove stabilisce che siano riservati solo ai giovani studenti iscritti in corsi di laurea in area scientifica.

La Seconda commissione ha inoltre dato parere favorevole alla deliberazione n. 48/30 del 2 dicembre 2014 che ha previsto uno stanziamento straordinario di 1.485.636,81  euro per il diritto alla studio ai sensi della legge regionale n. 31/1984, per l’anno scolastico 2014-2015.

I fondi sono destinati ai Comuni che, a seguito dei provvedimenti di soppressione di classe e scuole dell’infanzia, primarie e secondarie, hanno dovuto provvedere ad organizzare il servizio di trasporto pubblico degli alunni residenti presso le sedi scolastiche ubicate in altri Comuni.

Nella medesima deliberazione della Giunta, ulteriori 14.363 euro sono stati destinati in favore dei Comuni che, per errori materiali, non hanno potuto usufruire delle risorse nazionali del “Welfare dello studente”, concernente l’incremento dei servizi per favorire l’accesso e la frequenza dei corsi scolastici agli studenti con disabilità ai sensi della legge n. 104 del 5 febbraio 1992.

Il presidente della commissione, Gavino Manca, ha invece rinviato il parere alla deliberazione 48/24 del 2 dicembre 2014 sul piano di dimensionamento delle istituzioni scolastiche e di ridefinizione della rete scolastica e dell’offerta formativa per l’anno scolastico 2015/2016. «Serve una valutazione approfondita sui contenuti e le linee guida – ha dichiarato Manca – e il tema sarà oggetto di confronto anche all’interno dei singoli gruppi consiliari e delle forze della maggioranza.»

    

Consiglio regionale 2 copia

Il Consiglio regionale ha abolito il Crel ed ha approvato gli interventi straordinari a favore delle società sportive dilettantistiche e la legge che semplifica i procedimenti in materia di difesa del suolo.

Il consigliere Anna Maria Busia (Misto-Cd) ha illustrato la proposta di legge n. 64, ricordando le motivazioni che portarono all’istituzione del Crel sottolineando però che, nel tempo, le stesse si sono gradualmente esaurite. «Il Crel – ha aggiunto – si riunisce sporadicamente: l’ultima relazione sintetica è del dicembre 2010, l’ultimo seminario del 2009, l’ultimo quaderno pubblicato del lontano 2005. Inoltre i dati dell’Osservatorio legislativo interregionale ci dicono che alcune Regioni non hanno mai istituito il Crel ed alcune lo hanno già soppresso, in coerenza con un indirizzo nazionale che porterà all’abolizione del Cnel, strumento ormai obsoleto alla luce del nuovo sistema di relazioni sociali». «Con questo provvedimento – ha concluso – la Sardegna non vuole certamente rinunciare all’ascolto parti sociali ma solo eliminare un ente che non ha svolto attività consistente, sia per raggiungere obiettivi di risparmio che per iniziare un percorso di snellimento della burocrazia e della macchina regionale».

Il consigliere Marco Tedde (Forza Italia) ha osservato che «approvando questa legge stiamo indubbiamente alleggerendo e sfrondando, ma avremmo fatto meglio ad intervenire in sede di assestamento di bilancio con un semplice tratto di penna approvando il nostro emendamento; così è solo un bizantinismo della politica». «Comunque – ha precisato Tedde – condividiamo la proposta e la sosteniamo; a livello nazionale il Cnel è ormai un elefante che sa di muffa istituzionale, drena risorse pubbliche che, per poche che siano, meritano altra e migliore destinazione. Del resto sarà soppresso anche il Cnel che stranamente si sta mostrando attivissimo in questo periodo, nonostante l’inchiesta della Corte dei conti su 5 milioni di consulenze sospette».

Subito dopo è intervenuto il capogruppo di Sel Daniele Cocco che ha subito annunciato il voto favorevole all’abolizione del Crel ringraziando la prima firmataria della proposta di legge Anna Maria Busia per l’iniziativa assunta.

Non essendoci altri iscritti a parlare, il presidente Ganau ha dato la parola all’assessore agli Affari Generali, Gian Mario Demuro, che ha espresso parere favorevole al provvedimento. «Apprezzo il coraggio di questo Consiglio che decide di rivedere le decisioni del passato – ha detto Demuro – il Crel è oggi un organismo lontano dai motivi che ne avevano determinato la costituzione. La Giunta in ogni caso favorirà i presidi di discussione con le parti sociali».

Il presidente Ganau ha quindi posto in votazione il passaggio agli articoli che è stato approvato all’unanimità dall’Aula. Subito dopo il Consiglio ha dato il via libera al testo integrale della legge con 48 voti a favore e uno contrario.

Il presidente del Consiglio ha quindi aperto la discussione sulla proposta di legge n. 141 e il consigliere del Pd, Lorenzo Cozzolino, ha illustrato la Proposta di legge (Cocco Pietro e più) “Interventi straordinari per la promozione e la diffusione della pratica sportiva a sostegno delle associazioni sportive dilettantistiche per la partecipazione ai campionati nazionali ed europei”. Il provvedimento, ha spiegato il relatore della maggioranza, garantisce un contributo una tantum alle società dilettantistiche sarde per garantire la partecipazione ai campionati federali nazionali ed europei. Partecipazione, così ha dichiarato Cozzolino, che è stata messa a rischio dall’alto costo delle trasferte, dalle spese federali e da tutti gli altri oneri che penalizzano atleti e squadre isolane. «Un supporto straordinario per garantire la prosecuzione dei campionati», ha dichiarato il consigliere del centrosinistra che ha però più volte rimarcato il carattere straordinario dell’intervento della Regione. Cozzolino ha quindi richiamato la funzione sociale della pratica sportiva e lo “spirito” della legge 17 del 1999 che riconosce la funzione educativa dello sport. Il relatore ha proseguito illustrando i tre articoli di legge: il primo prevede, in conformità a quanto stabilito dall’articolo 31 delle legge regionale 17/99, la corresponsione alle associazioni sportive dilettantistiche della Sardegna di un contributo integrativo una tantum per la copertura delle spese sostenute per l’annualità sportiva 2013-2014; il secondo contiene la norma finanziaria prevedendo una copertura finanziaria di un milione di euro e l’ultimo disciplina l’entrata in vigore.

La consigliera di Forza Italia, Alessandra Zedda, ha ribadito che la norma nasce per fare fronte alla crescenti difficoltà cui vanno incontro le società dilettantistiche sarde impegnate nei campionati nazionali ed europei. Zedda ha inoltre rimarcato l’opportunità di interventi adeguati per la promozione della pratica sportiva ed ha definito un «provvedimento doveroso e tempestivo» quello in discussione in Aula. Alessandra Zedda ha quindi auspicato una soluzione anche per l’annualità sportiva in corso (2014-2015) e non solo per quella del 2013-2014, così come previsto nella Pl 141.

L’esponente della minoranza ha quindi invitato l’assessore a procedere con il relativo  impegno di spesa entro il 31 dicembre 2014 e a garantire l’erogazione delle somme immediatamente dopo l’approvazione della finanziaria regionale.

Alessandra Zedda ha ricordato che i benefici della legge riguardano 77 società dilettantistiche e ha concluso con l’augurio che lo stanziamento di un milione di euro a valere sull’articolo 31 della legge 17\99 possa rappresentare un valido sostegno alle compagini sportive e agli atleti della Sardegna.

Il consigliere dei Riformatori sardi, Luigi Crisponi, ha ricordato in apertura del suo intervento il precedente passaggio in Consiglio della proposta di legge per il sostegno alle società dilettantistiche sarde ed in particolare la pregiudiziale, approvata dall’Aula su richiesta del consigliere Pd, Ruggeri, per far tornare in commissione l’intero provvedimento. Crisponi nel dichiarare che quella in esame è una proposta migliore, rispetto alla proposta originaria, ha criticato la copertura finanziaria perché, a suo giudizio, sottrae risorse all’assessorato del Turismo e del Commercio («è un’autentica lotta tra poveri»). L’esponente della minoranza ha inoltre espresso dubbi in ordine all’applicazione delle disposizioni contenute nella Pl 141 ed ha denunciato l’esclusione, tra le 77 società destinatarie dei benefici di legge, della Handball Club Nuoro che partecipa la campionato di A1 di pallamano. «Se non sarà eliminata questa discriminazione – ha concluso Crisponi – preannuncio il voto contrario alla Pl 141».

Soddisfazione per l’attività svolta dalla Seconda commissione è stata espressa dal consigliere regionale di Forza Italia, Edoardo Tocco. «Apprendo con dispiacere le parole dell’amico Crisponi», ha affermato spiegando che l’obiettivo della “leggina” è di porre rimedio alle problematiche legate allo sport e che spera in un suo ripensamento. «Plauso va alla commissione per il lavoro svolto, abbiamo discusso anche animatamente, ma abbiamo usato il buonsenso. Credo – ha continuato – che questa sia la cosa più importante perché siamo riusciti a trovare una soluzione». Tocco ha ricordato i grandi sacrifici che le società sportive stanno sostenendo e ha proposto all’assessore un intervento di valorizzazione e promozione della pratica sportiva perché la Sardegna abbia un’immagine importante a livello nazionale.

Per il capogruppo del Centro democratico, Roberto Desini, «con questo dispositivo di legge stiamo andando a sanare la situazione di 77 società. Stiamo ponendo rimedio a un disegno di legge che, magari per la fretta,  non andava bene». La legge 17 del ‘’99, secondo Desini, è una delle migliori leggi sullo sport in tutto territorio nazionale. Con questo provvedimento si pone fine – ha continuato – alla confusione sulle competenze dovuta al fatto che i finanziamenti erano in capo a Sardegna promozione. «Ringrazio per il lavoro fatto l’assessore Morandi». Desini ha poi auspicato che l’applicazione degli articoli della 17 in capo alle Province, «che da due anni non stanno più espletando queste funzioni,  ritorni in capo alla Regione». Per il consigliere dei Riformatori sardi, Michele Cossa, «è evidente che questa legge mette riparo a un pasticcio, che ha origini profonde, e viene incontro a società che hanno già sostenuto spese». Secondo l’esponente dell’opposizione è una situazione del sostegno allo sport da rivedere, perché si sta mischiando la promozione dell’Isola con la promozione dello sport. Non si capisce, ha continuato, quale destino attende tutte le altre società sportive, tutte quelle che non prendono soldi o di quelle che aspettano soldi del 2013 e «se va bene li avranno nelle primavera 2015».

«Assessore lei deve mettere mano a una nuova legge di promozione dell’attività sportiva e non soltanto per le società agonistiche ma per tutte quelle piccole società che non chiedono niente e svolgono una vera attività sociale, educando allo sport centinaia e centinaia di bambini. Il mio voto – ha concluso Cossa –  dipenderà molto dalla risposta che darà l’assessore». (eln)

A nome della Giunta, l’assessore della Pubblica istruzione e Sport Claudia Firino ha apprezzato i numerosi interventi del Consiglio che hanno sottolineato la natura eccezionale del provvedimento, determinata dalle vicende di Sardegna promozione. E’un provvedimento per tutti, ha continuato l’assessore, «e c’è anche la società citata dal consigliere Crisponi, abbiamo operato con correttezza seguendo un indirizzo coerente; sul piano generale è indubbio che il tema dello sport abbia bisogno di innovazione anche se la legge attuale è buona perchè bilancia professionismo dilettantismo e sport di base». «Per quanto riguarda i finanziamenti – ha poi precisato esponente della Giunta, «bisogna accorciare i tempi, ma voglio chiarire che i ritardi sono dovuti anche al fatto che c’era molto arretrato, risalente in qualche caso al 2010». «Dall’anno prossimo – ha concluso – seguiremo con particolare attenzione l’attività sportiva di base con strumenti già presenti nella 17 ed altri che vorrà individuare il Consiglio».

Sull’ordine dei lavori il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis, rivolto all’assessore, ha detto che la società di Nuoro che risulterebbe esclusa è l’Hc handball «ed occorre quindi una correzione».

L’assessore Firino ha assicurato una puntuale verifica, fermo restando che non risultano esclusioni di società dotate dei requisiti e che un eventuale inserimento a posteriori non è possibile per via amministrativa.

Il consigliere Luigi Crisponi (Riformatori sardi) ha affermato di non capire «se l’allegato fa parte della legge o no; è’un problema di giustizia sportiva, quella di Nuoro è l’unica società di pallamano che milita in A1, nel massimo campionato».

Il presidente Ganau ha tenuto a precisare che «non c’è nessun allegato formale alla legge, le società con requisiti potranno inoltrare apposita domanda».

Il consigliere Angelo Carta (Psd’Az) ha sottolineato che il provvedimento «è stato un parto laborioso con molte contraddizioni, o stiamo rivalutando Sardegna promozione o stiamo facendo altro, è il solito provvedimento eccezionale dove come sempre c’è chi prende e chi non prende, non riesco a votare a favore».

Il consigliere Luigi Ruggeri (Pd) si è detto «un po’ in imbarazzo, è un provvedimento straordinario che riapre la disponibilità della legge 17, con beneficiari individuati dall’art.31 della stessa legge, che hanno risposto ad un bando». «E’ stata solo introdotta – ha precisato – una procedura diversa per la rendicontazione, che fa riferimento alla promozione sportiva e non di marchi; modo per incrementare i contributi a tutte le società che hanno sostenuto spese rilevanti, cosa che giustifica l’intervento straordinario ed irripetibile».

Il consigliere  Giorgio Oppi (Udc) ha espresso dubbi sulla fondatezza della perplessità del consigliere Ruggeri che «ha fatto una specie di patto del Nazareno di serie B: la verità è che 1 milione è una cifra insignificante, fermo restando che le società sportive non possono entrare ed uscire da porte girevoli».

Il consigliere Alessandra Zedda (Forza Italia) ha dichiarato che il consigliere Oppi ha fatto chiarezza; «l’elenco delle società presente nell’allegato è del 2013, le valutazioni saranno fatte sulla base di quanto contenuto nel piano triennale a seconda dell’importanza e dei campionati cui partecipano le diverse società». «La legge – ha concluso – non risolve tutti i problemi ma dà boccata di ossigeno, sono favorevole senza riserve e preciso che, contrariamente a quanto è stato scritto, non sono dirigente di nessuna società sportiva e non lo sono mai stata».

Il consigliere Ignazio Locci (Forza Italia) anch’egli favorevole, ha sollecitato «una riflessione su vicenda che non ha nulla a che vedere con Sardegna promozione con cui invece si è incrociata in modo strano in Consiglio, che non ha fatto bella figura; non dobbiamo consentire a nessuno di farci la morale, soprattutto a chi non hanno titoli».

Il consigliere Marco Tedde (Forza Italia) ha messo l’accento positivamente sul fatto che «tanti colleghi ed alcuni assessori si sono spesi per raggiungere un obiettivo importante, il contesto di riferimento premia le società che hanno i requisiti senza esclusioni, è una legge che va incontro allo sport migliore che ha una grande funzione sociale, nell’educazione e nella formazione dei giovani».

Il consigliere del Psd’Az Angelo Carta ha annunciato che il suo gruppo non parteciperà al voto.

Non essendoci altri iscritti a parlare, il presidente Ganau ha messo in votazione il passaggio agli articoli e gli articoli della legge, approvati con 42 voti favorevoli e 2 astensioni.

Prima dello scrutinio finale, per dichiarazione di voto, il consigliere dei Riformatori sardi Michele Cossa ha annunciato voto favorevole, prendendo atto positivamente «delle dichiarazioni dell’assessore; dobbiamo fare giustizia per sanare la situazione venutasi a creare ed è apprezzabile l’impegno per altre società non inserite nel piano triennale, società spesso molto piccole, che svolgono una funzione molto importante ed infine, sullo sfondo, resta la questione dello sport di base».

La legge è stata poi approvata con 42 voti favorevoli e 2 astensioni.

Subito dopo il via libera alla legge  per gli interventi straordinari a favore delle società sportive dilettantistiche, l’Aula è passata all’esame del Testo Unificato di semplificazione amministrativa in materia di difesa del suolo. Il Testo, approvato dalla Quarta Commissione il 26 novembre scorso, è la sintesi di due diversi provvedimenti: la proposta di legge n. 41 (primo firmatario Eugenio Lai) e il disegno di legge n. 100 della Giunta regionale.

Il presidente Ganau ha aperto la discussione generale dando la parola al relatore della maggioranza Eugenio Lai (Sel). «Si tratta di un provvedimento importante che consentirà di arrivare a una semplificazione amministrativa in materia di difesa del suolo – ha esordito Lai – la delicatezza delle problematiche relative all’individuazione delle aree pericolose e a rischio idrogeologico impone sia una costante e precisa opera di pianificazione della mitigazione del rischio sia un’attenta valutazione delle reali emergenze». Tra le priorità indicate dai proponenti, la separazione puntuale delle competenze di Regione e amministrazioni comunali: le strutture regionali si occuperanno delle emergenze mentre ai comuni spetterà l’approvazione degli studi di compatibilità idraulica, geologica e geotecnica.

Lai si è poi soffermato sull’aspetto delle risorse disponibili per dare attuazione alla norma: «Saranno utilizzati i fondi di cui all’articolo 5, comma 3 della legge regionale n. 7 del 2014 – ha detto Lai – e si individuerà uno stanziamento minimo per gli anni successivi eventualmente integrabile con le successive manovre finanziarie. Ciò che è significativo è che la spesa prevista, per quanto certamente non sufficiente, ha carattere permanente e costituisce un chiaro sintomo di una scelta di semplificazione irreversibile». Il relatore di maggioranza ha quindi concluso il suo intervento auspicando il voto favorevole dell’Aula «che consentirà di semplificare la burocrazia attuale, circa 700 pratiche ferme, e di incentivare, attraverso i progetti associati (Unione dei Comuni), la condivisione e l’unità di intenti nel territorio».

Il presidente Ganau ha quindi dato la parola al relatore di minoranza Giuseppe Fasolino (Forza Italia) che ha riconosciuto, da subito, l’importanza del provvedimento all’esame dell’Aula chiarendo i motivi dell’astensione in Commissione dei rappresentati dell’opposizione. «Le perplessità – ha affermato Fasolino – erano legate all’esiguità delle risorse finanziarie disponibili, insufficienti a garantire il funzionamento delle strutture incaricate di mandare avanti le istruttorie, e all’aggravamento dei compiti affidati ai comuni. Tuttavia riconosciamo l’importanza di questo Testo Unificato che si propone di invertire la tendenza in un ambito così delicato». Fasolino ha quindi concluso il suo intervento auspicando un’effettiva ed immediata velocizzazione di tutte le procedure autorizzatorie di competenza regionale. «Queste, infatti, sempre più numerose e penetranti, determinano un intollerabile freno alle varie iniziative economiche ed imprenditoriali che vengono programmate nel territorio, spesso con l’input decisivo delle amministrazioni comunali».

Il consigliere del Pd, Salvatore Demontis, ha dichiarato di condividere lo spirito della norma ed ha ribadito l’opportunità del provvedimento che mira a eliminare la sovrapposizione di competenze tra diverse amministrazioni pubbliche. «Ma insieme con le competenze – ha dichiarato l’esponente della maggioranza – serve trasferire ai Comuni le risorse necessarie». Demontis ha quindi definito insufficienti gli stanziamenti indicati nel testo unificato ed ha manifestato perplessità per la copertura finanziaria a valere sul fondo unico per gli Enti Locali. «Con una mano si dà e con l’altra si toglie», ha spiegato il consigliere dei democratici che ha sottolineato come le risorse con tale decisione saranno vincolate nell’utilizzo. «Avrei individuato un’altra copertura – ha concluso Demontis – e auspico che il fondo per gli Enti locali sia presto incrementato degli importi che oggi vengono indicati nel testo unificato all’esame dell’Aula».

Il consigliere dei Riformatori sardi, Michele Cossa, si è dichiarato a favore del provvedimento in discussione perché, a suo giudizio, restituisce ai Comuni competenze e funzioni che gli sono propri e libera l’autorità di bacino di incombenze inutili. L’esponente della minoranza ha affermato di condividere le perplessità espresse dal consigliere Demontis in rodine alla scarsità delle risorse e alla prevista copertura finanziaria. Cossa ha auspicato che ai Comuni sia inoltre garantito anche un opportuno supporto tecnico ed ha preannunciato il voto a favore al testo unificato 41-100.

Il consigliere del Psd’Az, Angelo Carta, ha affermato che la proposta in discussione semplifica e accelera i processi autorizzativi in capo ai Comuni ed ha dichiarato che le norme contenute nel testo approvato in Quarta commissione «vanno nella giusta direzione e restituiscono ai Comuni funzioni che gli competono». Carta ha quindi definito “insufficienti” le coperture finanziarie previste e si è detto sicuro che la Giunta in sede di finanziaria saprà garantire le risorse necessarie agli Enti locali.

Parere positivo alla proposta di legge è stato espresso dal capogruppo di Sel, Daniele Cocco, il quale ha annunciato il voto favorevole del suo gruppo. «Questa proposta di legge dimostra quanto sia importante la presenza dei sindaci in quest’aula perché conoscono i problemi che vivono i cittadini e i Comuni». Cocco ha evidenziato gli aspetti importanti del testo: la semplificazione dell’attività amministrativa e l’attribuzione delle funzioni ai Comuni per quanto attiene ai Pai. L’esponente della maggioranza ha anche rilevato positivamente la sinergia che c’è stata tra la Giunta e il Consiglio.

Per il capogruppo del Centro democratico, Roberto Desini, «la proposta di legge fa chiarezza in materia di competenze e trasferisce ai Comuni le giuste funzioni». Desini ha spiegato che spesso all’Autorità di bacino, di cui fa parte, arrivano pratiche minime che potrebbero essere gestite dai Comuni velocizzando la risposta da dare agli utenti. Per il consigliere del Centro Democratico i fondi stanziati non sono sufficienti per l’aggiornamento dei Pai e ha proposto un aumento. «Saranno soddisfatti i Comuni – ha detto – ma anche i cittadini perché questa proposta di legge va nei loro interessi».

«Sosteniamo questa proposta di legge e avrà il voto del Partito democratico», ha affermato il capogruppo del Pd, Pietro Cocco, e ha ricordato che questa legge porterà a una semplificazione e a una velocizzazione dell’approvazione delle pratiche relative al dissesto idrogeologico. Per Cocco la Regione deve mettere a disposizione dei Comuni figure specializzate e una dotazione finanziaria adeguata. «Ho proposto -. ha concluso – un emendamento all’articolo 3 che aumenta l’importo da 200mila euro a 600mila euro, che vanno calcolati come aggiuntivi al Fondo unico».

L’assessore degli Enti Locali Cristiano Erriu ha messo l’accento in apertura che si tratta di un problema già emerso nella precedente legislatura. «Ci sono criticità evidenti nell’agenzia – ha spiegato – un ingorgo che porta i 13 dipendenti ad occuparsi di un po’ di tutto, spesso di cose molto complesse e delicate e, nello stesso tempo, di numerosissime pratiche minute, col risultato che sono circa 800 le pratiche arretrate». Un problema che può essere facilmente risolto, ha aggiunto, «con una delega ai Comuni, relativa peraltro ad interventi inerenti solo il territorio comunale di riferimento, non a studi di caratterizzazione idro-geologica perché su quelle la Giunta ed il Consiglio sono già intervenuti con oltre 2 milioni il 7 novembre scorso, così come per studi relativi ai Puc». «La delega quindi – ha continuato l’assessore Erriu – può essere estesa a Comuni ed alle Unioni di Comuni sia per una migliore organizzazione che per una più elevata qualità dei servizi al cittadino, seguendo una strada simile a quella delle autorizzazioni paesaggistiche». Per quanto riguarda i 600.000 euro aggiuntivi rispetto al Fondo, ha concluso, «servono a potenziare gli uffici tecnici degli enti locali, soprattutto dei Comuni più piccoli dove certe figure non sono presenti e ci sarà un help desk (una sorto di pronto soccorso per situazioni particolari e specifiche), mentre l’Agenzia si potrà specializzare su questioni più complesse, come il Piano contro il rischio-alluvione».

Prima del voto sul passaggio agli articoli, hanno preso la parola diversi consiglieri per dichiarazione di voto.

Il consigliere Giuseppe Fasolino (Forza Italia) ha annunciato il voto favorevole dopo l’ emendamento proposto dal capogruppo del Pd Pietro Cocco. «E’ un buon esempio, ha detto, «di sinergia fra Giunta e Consiglio come ha detto anche il capogruppo di Sel Daniele Cocco, che per quanto ci riguarda ci sarà sempre sulle cose concrete che interessano i cittadini».

Il consigliere Paolo Truzzu (Sardegna-Fdi) si è espresso in modo favorevole, suggerendo di «sfruttare apposite convenzioni con l’ordine dei geologi per sviluppare la pianificazione urbanistica».

Il consigliere Marco Tedde (Forza Italia) ha affermato che «si tratta di una legge che meritava da tempo un intervento perché troppo centralista, si prosegue ora l’idea della Giunta Cappellacci del 2013, riducendo i tempi per i cittadini ed aiutando i Comuni a lavorare meglio».

Voto favorevole è stato annunciato anche da Michele Cossa (Riformatori sardi) che ha espresso apprezzamento per la volontà della Giunta di offrite un supporto tecnico ai comuni. «Per i comuni avere una struttura di riferimento sarebbe un passaggio fondamentale – ha detto Cossa – credo che questa sia la migliore soluzione economica e anche la più efficace».

Alessandra Zedda ha manifestato perplessità sulla capacità delle strutture comunale, soprattutto quelle dei centri più piccoli, di esercitare le competenze trasferite dalla legge. «Per questo – ha detto Zedda – ben vengano le Unioni dei Comuni ma sarebbe auspicabile confermare la convenzione con l’Ordine dei Geologi che in passato ha dato risultati importanti.»

Il capogruppo del Centro Democratico, Roberto Desini, dopo aver annunciato il suo voto favorevole ha definito “fondamentale” il provvedimento portato oggi all’esame del Consiglio. «Ci saranno enormi benefici per gli amministrati – ha detto Desini – le somme non intaccheranno il Fondo Unico per gli Enti locali e finalmente si darà vita a una una sburocratizzazione senza precedenti».

Il presidente Ganau ah quindi posto in votazione il passaggio agli articoli che l’Aula ha approvato all’unanimità. Subito dopo l’Assemblea è passata all’esame dell’art.1 al quale è stato presentato un emendamento aggiuntivo che estende le competenze dei Comuni agli interventi per la conduzione delle attività agricole, silvoculturali e pastorali. Articolo ed emendamento hanno ottenuto il via libera del Consiglio. Subito dopo sono stati messi in discussione l’articolo 2 e il relativo emendamento sostitutivo parziale che aumenta la dotazione finanziaria annuale per l’attuazione della legge da 200.000 a 600.000 euro. Anche in questo caso l’Aula ha dato parere favorevole. Si è quindi passati alla votazione finale del Testo Unico che è stato approvato all’unanimità.

Il presidente Ganau ha dichiarato chiusa la seduta. Il Consiglio sarà convocato a domicilio.

Il miglioramento e l’innovazione della scuola sarda passano anche attraverso l’organizzazione della rete scolastica. Ne è fermamente convinta l’assessore regionale della Pubblica Istruzione, Claudia Firino, che riassume così gli obiettivi delle linee guida del Piano di dimensionamento delle istituzioni scolastiche e di ridefinizione della rete scolastica e dell’offerta formativa per l’anno scolastico 2015-2016, approvato ieri dalla Giunta regionale presieduta da Francesco Pigliaru: «Garantire un livello di istruzione nel territorio sardo equo, accessibile e di qualità per tutti gli studenti sardi».

Impietosi, infatti, i dati attuali sulla scuola sarda, che fanno rilevare scarse competenze in lettura per il 27,3% degli studenti sardi (contro il 19,5% in Italia, dati OCSE-PISA), e in matematica 33% (contro il 24,7% Italia, dati ISTAT-DPS); un tasso di dispersione scolastica pari al 24,7%, superiore di 7,4 punti alla media nazionale e di 3,3 alla media del mezzogiorno e una percentuale stimata al 28% di giovani tra i 15 e i 19 anni che rinunciano agli studi.

Il sistema scolastico, priorità dichiarata di questa Giunta regionale, punta dunque all’innalzamento qualitativo degli studi a tutti i livelli, alla riduzione della dispersione, al miglioramento delle competenze degli studenti e a una migliore articolazione e distribuzione delle scuole nel territorio. «È nostra volontà dotare la Regione Sardegna di criteri propri per realizzare un’adeguata offerta formativa a partire dalla costituzione di un sistema scolastico integrato e promuovendo nuove scuole ispirate ai più avanzati modelli didattici», dichiara l’assessore Firino. «Intendiamo superare il modello delle pluriclassi, sostenere la creazione di poli territoriali scolastici e la cooperazione tra i Comuni e garantire la presenza della scuola nei territori che vivono situazioni di marginalità geografica ed economico-sociale. Le linee guida su cui abbiamo aperto il confronto mirano a consentire un’offerta di eccellenza portando innovazione e stabilità alle istituzioni scolastiche della Sardegna», sottolinea, infine, l’assessore della Pubblica Istruzione.

Nella medesima seduta di Giunta, sono stati anche approvati criteri e modalità per l’erogazione di 3 milioni di euro per gli assegni di merito a favore degli studenti universitari che ne abbiano i requisiti, finalizzata alla crescita del capitale umano e al superamento delle carenze delle competenze in materie tecnico-scientifiche e che saranno ripartiti tra il competente Servizio dell’assessorato della Pubblica Istruzione e gli Enti regionali per il Diritto allo Studio (ERSU) di Cagliari e di Sassari.

«La modifica dei criteri va soprattutto a favore degli studenti meritevoli e privi di mezzi perché le pari opportunità devono essere garantite anche nel diritto allo studio», commenta l’assessore. Ulteriori 3 milioni sono stati inoltre destinati ad abbattere i costi del fitto casa per gli studenti sardi che frequentano corsi universitari fuori dai comuni di residenza. Da ultimo, e sempre nell’ottica di garantire un’equità di trattamento e la fruibilità delle lezioni, dal Piano di interventi straordinari e imprevisti per il diritto allo studio è stato stanziato 1milione e 500mila euro ai Comuni che si trovano nell’impossibilità di fronteggiare i costi di trasporto degli alunni che, a causa del dimensionamento, frequentano presso sedi scolastiche ubicate in Comuni o frazioni diverse da quelli di residenza.

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Verrà inaugurata domani, giovedì 4 dicembre, la 14ª Mostra del libro in Sardegna “Di Passi sardi. Segnalibri dell’Anima” che si svolge a Macomer, fino a domenica 7 dicembre nell’area fieristica delle ex Caserme Mura.

«Abbiamo fortemente voluto confermare questo evento, perché l’editoria sarda abbia ancora modo di esprimere tutte le proprie qualità e mettere in mostra il lavoro che svolge malgrado le crescenti difficoltà» ha detto l’assessore regionale della Cultura Claudia Firino intervenuta alla conferenza stampa di presentazione che si è svolta questa mattina presso l’assessorato regionale della Pubblica Istruzione, a cui hanno partecipato anche il sindaco di Macomer, Antonio Onorato Succu, e gli assessori Tiziana Atzori e Giovanni Biccai.

«Non solo un ricco calendario di eventi – ha proseguito Claudia Firino – ma un appuntamento che travalica i confini della Sardegna aprendo una finestra con la Fiera della piccola editoria “Più libri più liberi”, di Roma in cui si saranno uno stand e collegamenti in diretta. Siamo attenti e vicini al mondo editoriale e alla promozione della lettura, che riteniamo attività prioritaria nell’ambito delle nostre iniziative culturali.» 

Il programma prevede incontri con gli autori locali e nazionali, dibattiti, cinema, fumetto, poesia, laboratori, esposizioni e spettacoli. Grande l’attenzione riservata ai giovani e al coinvolgimento delle scuole. La Mostra, finanziata dalla Regione e dal comune di Macomer, è organizzata in collaborazione con la Biblioteca comunale, l’Associazione editori sardi e l’Associazione Librai Sardi Indipendenti.

 

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Su proposta dell’assessore della Pubblica Istruzione, Claudia Firino, la Giunta regionale ha approvato le linee guida del Piano di dimensionamento delle istituzioni scolastiche e di ridefinizione della rete scolastica e dell’offerta formativa per l’anno scolastico 2015-2016, i nuovi criteri e le modalità per l’erogazione degli assegni di merito (3 milioni di euro) a favore degli studenti universitari che ne abbiano i requisiti e i contributi (altri 3 milioni) per il “fitto casa” da assegnare a studenti sardi che frequentino corsi universitari in Sardegna o in Atenei fuori regione. Sempre su proposta della titolare della Cultura, dal Piano di interventi straordinari e imprevisti per il diritto allo studio è stato stanziato 1milione e 5mila euro ai Comuni che si trovano nell’impossibilità di fronteggiare i costi di trasporto degli alunni residenti presso sedi scolastiche ubicate in altri Comuni o frazioni.

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L’assessore regionale della Pubblica istruzione, Claudia Firino, ha commentato i dati, peraltro già noti, sulla dispersione emersi dalla relazione conoscitiva presentata ieri dalla Commissione Cultura della Camera dei Deputati, che vede la Sardegna fanalino di coda con il 25,8%.
«Verifico con piacere che su prevenzione e contrasto della dispersione scolastica ci stiamo muovendo lungo sulla stessa analisi della presidente della Camera Laura Boldrini, che sottolinea l’urgenza di elaborare strategia e anagrafi integrate – dice Claudia Firino –. Strumenti, a livello regionale, in parte da noi già realizzati e in parte in via di realizzazione perché dispersione è una piaga contro la quale stiamo mettendo in campo energie e risorse.»
Solo pochi giorni fa, all’incontro con gli amministratori del Nuorese, lo stesso presidente Pigliaru aveva ribadito: «Stiamo aggredendo la dispersione scolastica ad iniziare dall’edilizia scolastica e presto proporremo al dibattito una proposta progettuale su didattica e nuove tecnologie».
«Abbandonando la logica degli interventi a pioggia – aggiunge l’assessore regionale della Pubblica istruzione -, la grossa novità, che a breve presenteremo nel dettaglio, consiste nel varo di una strategia strutturale che ci porti, nel giro di pochi anni, ad abbassare di almeno 10 punti il tasso attuale. Questa Giunta ha cominciato in maniera imponente dall’edilizia scolastica e stiamo per aprire il confronto su un progetto innovativo di interventi strutturali che coinvolge tutti i soggetti e le relazioni all’interno della comunità educante, per tutto l’arco della scolarità. Rafforzare i punti di forza individuali e le competenze, attuare forme di tutoraggio e favorire il cambiamento organizzativo e ambientale sono i punti fondamentali su intendiamo scommettere. Novità assoluta, è la recente e già attivata Anagrafe degli studenti, strumento imprescindibile per conoscere la situazione nel dettaglio e poter intervenire sui fattori di rischio a livello individuale, di istituto e territoriale.»

 

Le scuole civiche di musica non chiuderanno. Lo assicura l’assessore regionale della Cultura Claudia Firino la quale, sebbene come per gli altri settori si sia trovata ad operare con un bilancio redatto dalla giunta precedente, ha comunque trovato il modo di permettere allo scuole civiche di musica di proseguire nella loro attività.
«Non è mai stata intenzione di questo assessorato sottrarre i fondi alle scuole civiche di musica, che godono invece del pieno sostegno della Regione – ha dichiarato l’assessore Firino -, come ho già avuto occasione di affermare, credo molto nel ruolo di diffusione dell’educazione musicale che le scuole civiche hanno nel territorio, soprattutto tra i giovani e i meno giovani con maggiori difficoltà di accesso ai percorsi tradizionali di formazione artistica. Per questo abbiamo fatto in modo che i fondi che verranno stanziati nella finanziaria 2015 possano essere utilizzati per coprire anche le spese sostenute nell’anno che si sta per concludere, assicurando dunque la permanenza dei posti di lavoro e la continuità formativa di musicisti ed aspiranti musicisti.»
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La Giunta ha deciso di stanziare 520mila euro, cioè 115mila euro in più rispetto al 2013, in favore delle organizzazioni dei lavoratori per consentire loro di partecipare all’elaborazione dei programmi di sviluppo economico e di studi e ricerche per l’approfondimento dei problemi e sociali della Sardegna. La quota fissa di 15.000 euro è stata assegnata a Cgil, Cisl e Uil, ovvero alle associazioni più rappresentative, mentre quella di 17.000 euro è stata ripartita fra CISAL, Cisna, Css, Ugl, Confsal per una somma totale di 130mila euro. L’importo residuo di 390mila euro sarà ripartito per il 50% rispetto al numero delle sedi (195mila euro) e per il restante 50% per definire la rappresentatività sindacale in sede di contrattazione collettiva.
Su proposta dell’assessore dell’Ambiente, Donatella Spano, è stato approvato il programma di spesa complessivo di 228.296 euro, che sarà attuato dalla direzione generale della Protezione Civile, per erogare contributi per le spese sostenute e rendicontati dai Comuni in caso di calamità naturali. Sono state inoltre programmate le risorse, 2 milioni e 400mila euro stanziate a luglio, per la realizzazione del quinto stralcio del “Programma di interventi urgenti in difesa della fascia costiera dai fenomeni di erosione e dissesto geomorfologico”: in particolare, saranno erogati 2 milioni per la sistemazione e rinaturalizzazione delle difese litoranee, bonifica e sistemazione della fascia costiera e opere marittime di difesa del litorale (completamento funzionale del secondo lotto) e 400mila euro per interventi urgenti di messa in sicurezza del litorale di Marritza a Sorso. Sempre su proposta dell’assessore Spano, infine, la Giunta ha espresso parere positivo sulla compatibilità ambientale dell’“Impianto per la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile eolica in ambito agricolo della potenza di 200 Kw” del comune di Siurgus Donigala: l’impianto ha un costo di circa 800mila euro ed è collocato a 6,5 chilometri circa dal centro abitato. Il progetto non sarà sottoposto alla valutazione d’impatto ambientale a condizione che siano rispettate le condizioni imposte dal Servizio di sostenibilità ambientale, valutazione impatti e sistemi informativi ambientali: l’impianto dovrà avere impatto minimo sul suolo e al termine dei lavori dovranno essere ripristinare le condizioni nell’area di intervento.
La Giunta ha approvato l’atto di indirizzo per l’acquisizione al patrimonio regionale di immobili costieri della Società Bonifiche Sarde di particolare rilevanza paesaggistica e ambientale.
L’esecutivo Pigliaru, su proposta dell’assessore Claudia Firino, ha approvato il Progetto “CultuRas 2”, ovvero una serie di interventi mirati a realizzare forme di aggregazione giovanili finalizzati a offrire aggiornamento e formazione per avvicinare i giovani ad arti e mestieri della tradizione e della cultura locale, valorizzare talento e creatività rispetto a professioni legate ad arti visive, musica e multimedialità, promuovere la cultura della legalità. Il progetto è finanziato con fondi statali e regionali per un importo complessivo di 262.928 euro, di cui 210.342 del Fondo nazionale politiche giovanili e 52.585 euro di cofinanziamento regionale. È stato poi approvato definitivamente, dopo il parere in sesta commissione del Consiglio regionale, il Piano triennale dello Sport in Sardegna, per il 2014 e 2013-2015.