22 November, 2024
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L’assessore della Pubblica istruzione Claudia Firino ha avviato il confronto con le parti sociali sulla nuova annualità del programma Tutti a Iscol@. Ieri è stato il turno dei sindacati confederali; nei prossimi giorni i contenuti riguardanti il nuovo anno scolastico saranno illustrati ai rappresentanti di Anci Sardegna e ANP, l’Associazione nazionale presidi.
L’assessore Firino si è soffermata soprattutto sui temi che riguardano il personale scolastico e sulle novità di quest’anno, anche alla luce delle criticità registrate nella prima annualità, che sono state immediatamente individuate ed eliminate.

Claudia Firino copia

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La Giunta regionale ha approvato l’attivazione di due nuovi corsi di istruzione tecnica superiore. Si tratta di un canale formativo di livello post secondario, assicurato da scuole ad alta specializzazione tecnologica. I corsi sono: Tecnico superiore per il risparmio energetico nell’edilizia sostenibile e per la riqualificazione del patrimonio edilizio, proposto dall’Istituto Tecnico superiore – Efficienza Energetica – Sardegna, di Macomer (25 allievi, per un finanziamento complessivo di 108mila 747 euro); e Tecnico superiore per la mobilità delle persone e delle merci – Conduzione del Mezzo Navale articolato per 12 Allievi ufficiali di navigazione e 8 per Allievi ufficiali di macchine, proposto dall’Istituto Tecnico Superiore per la mobilità sostenibile di Cagliari (circa 87mila euro). La Regione destinerà ai due interventi oltre 123mila euro a valere sul bilancio 2016, mentre le risorse statali ammontano a complessivi 72mila euro. Con la stessa delibera la Giunta ha assegnato 20mila euro all’Istituto Tecnico Superiore Filiera Agro-Alimentare della Sardegna di Sassari, per il corso iniziato nell’anno scolastico 2015/2016.
«Crediamo molto nella formazione data dagli Istituti Tecnici Superiori – spiega l’assessore della Pubblica istruzione Claudia Firino – che rispondono all’esigenza delle imprese di nuove ed elevate competenze tecniche e tecnologiche. Con lo stanziamento di quest’anno, la Regione dà continuità nel tempo all’investimento avviato l’anno scorso, in modo da dare certezza ai corsi già in essere e, allo stesso tempo, di favorire nuovi corsi e nuovi ITS che rispondano alle esigenze reali del mercato del lavoro.»

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L’attivazione della terza classe della prima media della scuola di Oliena è stata annunciata dal direttore dell’ufficio scolastico regionale, Francesco Feliziani, nel corso dell’audizione nella Seconda commissione  che sul punto, aveva registrato in precedenza le rassicurazioni offerte in tal senso dall’assessore della Pubblica Istruzione, Claudia Firino, intervenuta nel corso dei lavori del parlamentino presieduto da Gavino Manca (Pd). «Abbiamo ufficializzato nella giornata di ieri – ha dichiarato il direttore Usr – le risorse necessarie per attivare la terza classe della prima media della scuola di Oliena che potrà così contare su una classe al tempo prolungato e due al tempo ordinario».

Dovrà invece attendere il prossimo anno scolastico il comune di Segariu che nei giorni scorsi aveva ribadito alla commissione Pubblica Istruzione del Consiglio regionale la richiesta per la riapertura delle scuole elementari, soppresse in occasione del primo piano di dimensionamento scolastico (anno scolastico 2014-2015) e che a detta degli amministratori locali, presenterebbe i requisiti per la riapertura della scuola ponendo così fine all’accorpamento con quella ubicata nel comune di Furtei. Il problema a giudizio dell’assessore e di Francesco Feliziani è rappresentato dal ritardo con il quale sarebbe stata richiesta la riattivazione del punto di erogazione del servizio scolastico (Pes) di Segariu che non escluderebbe, in ogni caso, la formazione della cosiddette pluriclassi.

Nel corso dell’audizione dell’assessore Firino, la commissione ha inoltre affrontato il tema dei contributi straordinari ai Comuni, nei quali sono state soppresse le scuole, per la gestione del trasporto scolastico ed il cui parere alla relativa deliberazione di Giunta – come ha evidenziato il presidente della commissione consiliare – è stato richiesto in data successiva a quella dell’emanazione della determinazione dirigenziale che dava operatività alle disposizioni contenute nella delibera n. 47 del 30 agosto 2016. Il confronto con l’assessore si è sviluppato in maniera particolare sugli indirizzi stabiliti dall’esecutivo regionale per la ripartizione dei 2.600.000 euro destinati ai Comuni e alle Unioni dei Comuni.

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La Basilica di Saccargia copia

Cattedrale Santa Chiara Iglesias

Si è insediata questa mattina la Cabina di regia istituita dal Protocollo d’intesa Regione-Conferenza Episcopale sarda. Ai lavori, presieduti dall’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu, hanno preso parte l’assessore dei Beni culturali Claudia Firino, i direttori generali e i capi di gabinetto degli assessorati dei Lavori pubblici, del Turismo, della Sanità e Politiche sociali, del Centro di programmazione regionale e dell’Anci Sardegna. La delegazione della CES era guidata dal presidente, monsignor Arrigo Miglio, e dal segretario, monsignor Sebastiano Sanguinetti.
Nei prossimi giorni saranno convocati tre tavoli tecnici tematici: uno si occuperà di inclusione sociale e sanità, un altro di patrimonio (beni culturali e architettonici, nell’ottica del miglioramento degli standard di offerta e fruizione nelle aree di attrazione turistica) e il terzo di istruzione, formazione e lavoro. Su indicazione della Cabina di regia, lavoreranno alla stesura degli elenchi dei beni e delle priorità d’intervento (chiese, archivi storici, musei) e l’individuazione dei progetti con il pieno coinvolgimento dei territori attraverso le Unioni di Comuni. Regione e Conferenza Episcopale co-finanzieranno gli interventi, tenendo conto di alcuni progetti sostenuti dalla CES.
La complessità della programmazione richiede il prossimo coinvolgimento nei tavoli tecnici di Assessorati della Programmazione, del Lavoro e dell’Agricoltura, per la parte relativa al POR (che può garantire risorse dedicate ai beni culturali considerati sottoutilizzati) e ai fondi comunitari FSE e FEASR.
«Questo Protocollo d’intesa – sottolinea l’assessore Erriu – consente molteplici modalità d’intervento in ambito culturale, sociale e turistico. Sin dai primi colloqui preparatori, tutti i soggetti coinvolti hanno mostrato piena disponibilità alla collaborazione per il raggiungimento di obiettivi comuni. Per la Regione Sardegna, la partnership della Conferenza Episcopale è un’opportunità straordinaria che ci permette di affrontare tematiche di strettissima attualità come quelle dei migranti, dei minori a rischio e delle nuove povertà, ma anche di offrire ai territori nuove opportunità di sviluppo.»
Nel patrimonio della Regione figurano numerosi immobili, tra chiese e canoniche, disseminati in tutta l’Isola. La loro valorizzazione potrà passare anche per l’eventuale trasferimento ai Comuni di riferimento.

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«Una sede fissa nella città di Cagliari per il Liceo artistico-musicale Foiso Fois», è l’auspicio formulato dal presidente della Seconda commissione, Gavino Manca (Pd), che a conclusione dell’audizione del dirigente scolastico, Ignazia Chessa e dei rappresentanti dei docenti, dei genitori e degli studenti, ha preannunciato una nota indirizzata all’assessore regionale della Pubblica istruzione e a quello degli Enti Locali, per rappresentare le difficoltà e i disagi dell’artistico, nonché la necessità di un intervento presso l’amministratore straordinario della Provincia di Cagliari al fine di favorire, in accordo con i vertici dell’istituto superiore,  la risoluzione dei problemi legati all’individuazione delle sede.

Studenti, genitori e docenti del Fois  hanno quindi ribadito alla commissione le ragioni della protesta che questa mattina si è conclusa davanti al palazzo del Consiglio regionale per affermare il diritto ad una sede fissa in città, considerato che la Provincia ha comunicato, nel giorno di apertura dell’anno scolastico, la sede del Besta a Monserrato in aggiunta a quelle di via Sant’Eusebio a Cagliari e di via Bixio a Pirri.

In precedenza la commissione aveva ascoltato il sindaco, gli amministratori comunali, i rappresentanti dei docenti e degli alunni dei Comuni di Segariu e Oliena. Nel paese del Campidano la protesta riguarda la mancata riattivazione delle elementari nonostante, così ha sostenuto il sindaco, Andrea Fenu, sussistano tutti i requisiti per l’apertura della scuola, ponendo così fine all’accorpamento, deciso nel 2015, con Furtei.

Ad Oliena il problema riguarda invece la mancata attivazione della terza classe della prima media che ha comportato la formazione di due classi, rispettivamente, da 27 alunni (tempo prolungato) e 24 alunni (tempo ordinario). Il sindaco del Comune del nuorese, Martino Salis, unitamente con gli amministratori, docenti e genitori ha rappresentato al parlamentino presieduto da Gavino Manca, le oggettive difficoltà riscontrate per garantire adeguati livelli di istruzione e, soprattutto, i rischi connessi ad una difficile situazione sociale che ha fatto registrare preoccupanti fenomeni di microcriminalità e bullismo.

A conclusione del breve dibattito che è seguito alle audizioni ed al quale hanno partecipato i consiglieri Rossella Pinna (Pd), Roberto Desini (Pds), Pietro Pittalis (FI), Luigi Crisponi (Riformatori), Paolo Zedda (Rossonori) e Mario Tendas (Pd), il presidente della commissione ha assunto l’impegno di portare all’attenzione dell’assessore della Pubblica Istruzione, Claudia Firino,  e del direttore dell’ufficio scolastico regionale, Francesco Feliziani, convocati in due distinte audizioni in programma nella mattinata di giovedì 6 ottobre, i casi delle scuole di Oliena, Segariu e Goni (oggetto di un incontro con la conferenza dei capi gruppo nei giorni scorsi) perché siano individuate le opportune soluzioni.

Palazzo del Consiglio regionale A

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Nella pausa dei lavori del Consiglio fino alla prossima settimana, riprendono domani i lavori delle commissioni.

Domani (mercoledì 5 ottobre), alle 10.30, l’assessore dell’Ambiente, Donatella Spano, illustrerà alla quinta commissione Agricoltura e Attività produttive, presieduta dall’on. Luigi Lotto (Pd) il Piano faunistico venatorio regionale.

Il giorno successivo (giovedì 6 ottobre), sempre alle 10.30, l’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, sarà ascoltata sul Dl n. 386 – Giunta regionale – Modifiche alla legge regionale 6/08, legge quadro in materia di Consorzi di bonifica, e sulla legge regionale 5/15, Finanziaria 2015.

La commissione Pubblica istruzione, presieduta dall’on. Gavino Manca (Pd), è convocata per giovedì 6 ottobre alle ore 11.00, con all’ordine del giorno il Piano relativo ai contributi straordinari per la gestione del servizio di trasporto scolastico nei Comuni in cui sono state soppresse scuole, ed al Piano sugli interventi regionali per lo sviluppo di attività musicali popolari. Sui due provvedimenti riferirà l’assessore della Pubblica istruzione Claudia Firino.

All’attenzione della commissione anche il Piano di dimensionamento delle istituzioni scolastiche per il periodo 2016-2017. Sul Piano sarà sentito il Direttore dell’ufficio scolastico regionale.

Giovedì alle 10.00, infine, la commissione Sanità presieduta dall’on. Raimondo Perra (Psi) sarà impegnata nell’audizione dell’assessore della Sanità, Luigi Arru, che riferirà sulle problematiche della riabilitazione.

All’attenzione della commissione anche i criteri di accreditamento istituzionale dei servizi di diagnostica e di laboratorio esterno e dei relativi punti di prelievo.

Sul programma 2016 per lo sviluppo dello sport in Sardegna, infine, è prevista una relazione dell’assessore dello Sport, Claudia Firino.

Palazzo del Consiglio regionale 3 copia

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«La Giunta regionale è in ritardo anche nell’erogazione dei contributi straordinari ai Comuni per la gestione del servizio di trasporto scolastico. Non è certo una novità che la Regione e la sua incancrenita burocrazia accumulino ritardi nella concessione dei servizi al cittadino. In questo caso, tuttavia, “fa notizia” perché si tratta di impegni chiari e precisi assunti a suo tempo dalla Giunta e in particolare dall’assessore dell’Istruzione Claudia Firino, per sostenere economicamente quei Comuni isolani nei quali sono state soppresse scuole a seguito del Piano di ridimensionamento scolastico che, evidentemente, ha prodotto solo danni. E meno male che lo spirito del contributo è favorire la frequenza scolastica e combattere i fenomeni della dispersione e dell’abbandono scolastico. Ma se questi sono i tempi della politica, possiamo anche prepararci a un ulteriore segno meno.»

Lo scrive, in una nota, Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo Forza Italia Sardegna.

«I contributi sono fuori tempo massimo – aggiunge Ignazio Locci -. Sarebbero dovuti servire per riparare alla chiusura di numerose scuole (in particolare nei piccoli Centri isolani, che già vanno incontro al fenomeno dello spopolamento), mettendo i bambini nelle condizioni di andare quotidianamente a scuola servendosi del servizio di trasporto ad hoc. Ma i fondi non sono stati ancora trasferiti, mentre l’anno scolastico è già iniziato. I Comuni, con bilanci sempre più risicati, dovranno affrontare anche queste emergenza: il rischio è ricevere i soldi quando non potranno più essere spesi. Questi – conclude il consigliere regionale di Sant’Antioco – sono i risultati della cosiddetta “buona scuola” (oltre lo slogan restano solo macerie), e di una Giunta regionale sempre più indaffarata a risolvere le proprie beghe interne e sempre più distante dai bisogni dei cittadini.»

 

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Il consigliere regionale e segretario regionale di Sinistra Ecologia Liberà Luca Pizzuto interviene nella vicenda della chiusura del Museo del bisso di Sant’Antioco, per il quale il comune di Sant’Antioco ha imposto lo sfratto per un problema con l’impianto elettrico.

«Torniamo sulla vicenda dello smantellamento del Museo del bisso di Sant’Antioco, in occasione della sua chiusura – scrive in una nota Luca Pizzuto -, per portare la nostra massima solidarietà alla signora Chiara Vigo. Ci siamo attivati a livello regionale per cercare ancora una volta di arrivare ad una soluzione. Chiediamo con forza al sindaco – conclude Luca Pizzuto – di provare altre strade per scongiurare la chiusura di questa una perla della cultura sulcitana, meta ogni anno di numerosissimi visitatori e conosciuta in tutto il mondo per la sua bellezza e specialità.»
Anche il Circolo SEL Antonio Gramsci di Sant’Antioco ha diffuso un comunicato stampa con il quale rivolge un appello all’amministrazione in carica nella figura del primo cittadino Mario Corongiu e del suo vice ed assessore alla cultura Marco Massa, «affinché mettano immediatamente in atto gli strumenti amministrativi che hanno a disposizione atti a bloccare la procedura di sgombero dei locali del Monte Granatico, ci rendiamo disponibili oltremodo a creare un canale con l’amministrazione regionale, se di problemi legati a risorse per la ristrutturazione dei locali si tratta, porti ad un coinvolgimento dell’assessorato competente e dell’assessore Claudia Firino, affinché si recuperino le risorse, ove sia possibile, per mettere a norma gli stabili e si riassegni alla signora Vigo il locale, così che lei possa proseguire nell’opera maestra di promozione territoriale del nostro comune entro e fuori i confini nazionali. Questa è una delle cose che la politica può e deve fare – ha concluso il Circolo SEL Antonio Gramsci di Sant’Antioco – per salvaguardare quel pacchetto di peculiarità che sono parte integrante ed esclusiva della magnifica cittadina in cui risiediamo».

Fino ad oggi tute le azioni messe in atto per opporsi alla decisione del comune di Sant’Antioco ri sono rivelate inutili, ad iniziare dal ricorso al TAR di Chiara Vigo, fino alla petizione online promossa dall’attrice Maria Grazia Cucinotta che il 30 luglio ha visitato il Museo del bisso.

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E’ stata presentata questa mattina la fiction ambientata in Sardegna, a Carloforte, Sant’Antioco, Portoscuso, Calasetta, Carbonia e a Cagliari, protagonista Gianni Morandi insieme a Chiara Baschetti e Michele Rosiello per la regia di Umberto Carteni. Si intitola “Dott. Pietro” e sarà trasmessa su Canale 5 in sei episodi. È un progetto promosso dall’assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio in collaborazione con la Fondazione Sardegna Film Commission e prodotto dalla LUX Vide, società italiana leader in Europa. Oggi la presentazione alla stampa a Villa Devoto con il protagonista, il presidente Francesco Pigliaru, gli assessori Francesco Morandi e Claudia Firino, gli amministratori dei Comuni coinvolti, i produttori Matilde e Luca Bernabei e il direttore della Film Commission, Nevina Satta.
«Vogliamo che la Sardegna sia terra di turismo e di investimenti, e per questo è necessario che sia sempre più conosciuta in Italia e all’estero – ha dichiarato il presidente della Regione Francesco Pigliaru -. Iniziative come quella che presentiamo oggi, di forte impatto mediatico e con dietro un preciso progetto di valorizzazione, sono occasioni importanti per accrescerne la visibilità e irrobustirne l’immagine.»
«Un’esperienza fondamentale per la regione che consente di completare il panel degli strumenti di comunicazione sul panorama nazionale – ha detto l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio – la fiction garantisce grande visibilità e racchiude un progetto articolato e complesso di promozione del sud-ovest Sardegna, un’area simbolo dell’isola che ha bisogno di sviluppo e di attenzione. Il tema chiave del progetto è l’identità forte del territorio, la credibilità e l’autenticità delle nostre tradizioni culturali: tutto ciò è coerente con le strategie di posizionamento del prodotto Sardegna basate sulla qualità della vita – ha continuato -. Monitoreremo quindi i risultati dell’iniziativa, che comprende diversi spot, minidocumentari, servizi giornalistici, utili a rafforzare la rappresentazione di Sardegna in un periodo immediatamente precedente l’apertura della stagione, prima della Pasqua 2017.»
«C’è un grande lavoro dietro questo risultato, frutto della collaborazione tra le amministrazioni locali, territorio, Regione e operatori del cinema – ha commentato l’assessore della Cultura, Claudia Firino -. Abbiamo messo molte risorse nel settore, e in questo progetto il 50 per cento degli operatori impegnati nell’iniziativa saranno sardi. Una grande occasione ed esperienza per le nostre professionalità. Gli strumenti messi in campo a sostegno del cinema sardo servono anche per attrarre produzioni esterne, che possano valorizzare il territorio, specie il sud dell’isola, rappresentativo della qualità della vita della nostra regione.»
In chiusura della conferenza stampa, le parole di Gianni Morandi: «Ho già potuto ammirare immagini incredibili della Sardegna, posti bellissimi: ringrazio il presidente Pigliaru per questo incontro e raccolgo tanto entusiasmo attorno al progetto. Affronterò questa avventura con gioia, approfitterò dell’esperienza per conoscere e scoprire meglio la vostra terra, nonostante non da oggi abbia intrattenuto tanti legami con i sardi».
L’accordo prevede la realizzazione immediata – oggi l’inizio delle riprese – e la messa in onda in prima serata sulla rete Mediaset l’anno prossimo. La serie televisiva assicurerà grande visibilità sul mercato nazionale, è destinata a raggiungere un’audience amplissima ed arricchisce le azioni di comunicazione della Regione, con la ricerca di nuovi canali di promozione del prodotto Sardegna sul mercato. Prosegue dunque l’attività per stimolare nuove motivazioni di viaggio con la valorizzazione del territorio isolano tramite il racconto visivo, dopo l’accordo di collaborazione con la Fondazione Film Commission che garantirà il supporto tecnico. Il progetto interessa soprattutto il Sulcis, una regione della Sardegna dalle grandi potenzialità che non è stata ancora pienamente valorizzata, in stretto accordo con il comune di Carloforte.
Pietro è il medico di un piccolo paesino affacciato sul mare. Vedovo da anni, vive dedicandosi alla sua professione, fino al giorno in cui riappare nella sua vita la figlia Elena, giovane poliziotta. Sarà proprio lei ad indagare sul crollo di una vecchia tonnara che qualcuno ha deciso di fare esplodere proprio mentre si svolgeva una festa tra ragazzi. Ma chi può arrivare a voler uccidere un gruppo di diciottenni? Elena dovrà scoprire la verità, collaborando con l’ultima persona accanto alla quale vorrebbe stare: il suo primo amore che ha dovuto abbandonare a causa di un segreto inconfessabile, un amore che forse rinascerà pur sembrando impossibile. Questo e molti altri i misteri animeranno la serie TV, dove i toni del giallo e del mistery si uniranno ad un melodramma ricco di emozioni. Una storia di rinascita che vede al centro un personaggio come Pietro, carismatico, sempre pronto a ricominciare, anche quando messo davanti ad una realtà che gli sconvolgerà la vita. Un padre che aiuterà la figlia ad affrontare i fantasmi del suo passato e che collaborerà a far si che la sua comunità possa rinascere.
La fiction “Dott. Pietro” rispetta il protocollo ambientale della Sardegna Film Commission. A partire dal 2014 e, come prima regione in Italia, la Fondazione si è impegnata a favorire le produzioni green sull’isola e a comunicare l’importanza di una filiera cine-tele-audiovisiva sempre più sostenibile anche dal punto di vista sociale ed economico. Il “Sardegna Green Film Shooting” è una guida che ha il triplice scopo di aiutare filmmaker e società di produzione ad adottare soluzioni semplici e pratiche per limitare l’impatto ambientale dei set, ma anche per risparmiare risorse e condividere un modello di sviluppo innovativo, rispettoso della strategia Europa 2020. Gli accorgimenti pratici proposti possono essere applicati da qualsiasi società – anche in caso di piccoli budget – e aiutano ad ottimizzare le risorse disponibili utilizzando le cosiddette Smart Strategies. L’adozione del protocollo consente di beneficiare di 5 punti di “premialità green” previsti dai bandi della Fondazione, documentando in fase di rendicontazione gli accorgimenti ecosostenibili messi in atto.

Location definitive fiction Gianni Morandi

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«L’esito positivo del bando a favore delle testate giornalistiche on line ci conforta e dimostra la necessità di questo provvedimento, messo in campo per la prima volta, e rafforza la nostra volontà di continuare a prestare la massima attenzione verso un settore in crescita». A dirlo è l’assessore dell’Informazione Claudia Firino, a seguito della chiusura del bando per i contributi alle testate on line. «Il bando riconosce l’importanza dei nuovi media – ha proseguito Firino – e sostiene la pluralità dell’informazione, l’occupazione e la valorizzazione della qualità professionale dei giornalisti».
Dai primi dati emersi dalle domande presentate in assessorato sono 13 le testate che hanno avanzato la richiesta di contributo per l’attività svolta lo scorso anno, al momento al vaglio degli uffici che ne verificheranno i requisiti per l’erogazione delle risorse stanziate.
«Emerge già da un primo esame – ha concluso l’assessore – la necessità di incrementare i finanziamenti annuali per il comparto. Riteniamo inoltre che l’intervento sperimentale possa presto diventare strutturale e sempre più efficace, anche con il contributo di tutti gli operatori coinvolti. Nell’ambito della proposta di modifica della Legge sull’editoria e l’informazione (L.R. 22/1998), che sarà presto all’esame della giunta, le testate on line verranno riconosciute.»

Mercoledì 28 settembre, alle 10.30, intanto, i dieci piccoli editori che hanno inviato una lettera aperta all’assessore regionale Claudia Firino, nella quale hanno esternato la delusione per i requisiti e i criteri scelti per l’ammissione ai contributi del “Sostegno alle testate giornalistiche on line”, verranno ricevuti in audizione dal Corecom, in via Cavour, a Cagliari, alla presenza di Celestino Tabasso dell’Assostampa. I piccoli editori sostengono che l’impostazione del contributo come rimborso delle «spese ammissibili sostenute» nell’anno precedente alla delibera, ha vanificato l’intenzione di aiutare i piccoli editori, che spesso devono fare i conti con una struttura organizzativa ancora in fase embrionale e che quindi contavano sul «sostegno» con l’obiettivo di far crescere e migliorare la propria attività editoriale.

Qualche giorno fa l’assessore Firino ha ricevuto una rappresentanza, accompagnata da un collega dell’Assostampa Sarda, ma non ha ritenuto opportuno intervenire in questa annualità, che è scaduta il 21 settembre.

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