22 November, 2024
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La seconda commissione ha proseguito il ciclo di audizioni sulle problematiche conseguenti alla procedura di affidamento dei servizi integrati di portierato e vigilanza armata in tutte le amministrazioni della Regione, con particolare riferimento alle questioni inerenti i servizi resi all’Ats e all’Aou di Sassari.

Nella riunione dello scorso 18 luglio una delegazione dei lavoratori aveva, infatti, denunciato irregolarità nel cosiddetto cambio appalto e il mancato rispetto delle clausole sociali per ciò che attiene il mancato riassorbimento di circa 50 lavoratori precedentemente in servizio nel Gruppo Secur. I lavoratori avevano inoltre evidenziato l’assenza di intese sindacali e la chiamata in servizio di nuovo personale da parte del raggruppamento vincitore della gara (Coopservice, Vigilpol, la Nuorese, Italpol, Alarm system) a discapito del personale Secur. La responsabile della centrale di committenza, insieme ai vertici di Aou e Ats, avevano invece ridimensionato le denunce dei lavoratori e nel ribadire la correttezza delle procedure avevano fornito alla commissione i verbali degli accordi sindacali con l’impegno di procedere in una puntuale verifica del personale impiegato dalle imprese aggiudicatrici.

Nell’ultima riunione del parlamentino del Lavoro presieduto da Piero Comandini (Pd) sono intervenuti i rappresentanti dei sindacati Ugl sicurezza (Federica Bandinu e Claudia Garau), Filcams-Cgil (Maria Teresa Sassu e Simona Panzecco), Confintesa-Tucs (Anna Rita Canu) e Mariangela Campus (federazione sindacale indipendente) che hanno sottolineato la mancata sottoscrizione da parte della Cgil dell’accordo per il personale da impiegare nell’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari, mentre hanno riconosciuto la validità di quello siglato con l’Azienda Tutela della salute. La segretaria generale di Sassari della Filcams-Cgil ha motivato la mancata intesa definendo «illegittimo, non trasparente e corretto il verbale di accordo».

La rimodulazione dei servizi a favore della vigilanza armata e a discapito del portierato è stato, dunque, evidenziato da tutte le rappresentanze sindacali che hanno in sostanza confermato l’impiego, da parte della società aggiudicatarie, di nuovo personale senza che siano stati richiamati in servizio  i 50 addetti della Secur che risulterebbero attualmente esclusi.

Sollecitati anche dalle richieste di chiarimento e dagli interventi dei consiglieri Antonello Peru (Fi), Angelo Carta (Psd’Az- La Base), Valerio Meloni (Pd) e Daniele Cocco (Art. 1 – Sdp) le rappresentanze sindacali hanno confermato anomalie nelle varie procedure del cambio appalto e incongruenze nella organizzazione dei servizi di vigilanza armata.

Il presidente della commissione, Piero Comandini, a conclusione dei lavori, ha quindi preannunciato la convocazione dei rappresentanti delle imprese che si sono aggiudicate il bando per i servizi del Nord Sardegna e per con confermare l’attenzione e l’impegno politico del Consiglio sui temi dei diritti e del lavoro, ha ricordato l’approvazione nell’assemblea sarda della risoluzione del maggio 2015, finalizzata al riconoscimento della salvaguardia sociale nelle procedure del cambio appalto.