Rete Sarda Difesa Sanità Pubblica: «I servizi di emergenza del CTO di Iglesias e del Sirai di Carbonia ancora sotto l’attacco della disorganizzazione della Asl Sulcis»
I servizi di emergenza del CTO di Iglesias e del Sirai di Carbonia ancora sotto l’attacco della disorganizzazione della ASL Sulcis. La denuncia arriva dalla Rete sarda Difesa Sanità pubblica, rappresentata dalla portavoce regionale Claudia Zuncheddu e dalla portavoce del coordinamento del Sulcis Iglesiente Rita Melis.
«Ancora una volta, con il pretesto “della presenza di soli otto dirigenti medici, di cui due esonerati dai turni notturni, per il Pronto soccorso dell’ospedale Sirai di Carbonia e per il Punto di Primo intervento del CTO di Iglesias, al fine di garantire la funzionalità dell’Emergenza/Urgenza cui è deputato il Sirai, è necessario procedere, in via temporanea, alla chiusura del Punto di Primo intervento del CTO di Iglesias, dalle ore 20.00 del 20 dicembre sino a nuove disposizioni. Pertanto, tutti gli interventi dovranno essere dirottati verso il Pronto soccorso del Sirai di Carbonia – denunciano Claudia Zuncheddu e Rita Melis -. E’ con questa circolare del 20/12/2022 che la Asl Sulcis comunica l’ennesima chiusura del Punto di Primo intervento dell’ospedale CTO di Iglesias, omettendo la conseguente ed inevitabile implosione del servizio di emergenza/urgenza del Sirai e la pesante casistica per i mancati soccorsi a pazienti acuti.»
«La Rete sarda per la Difesa della Sanità pubblica, denuncia ancora una volta lo stato di emergenza sanitaria nella vasta area geografica del Sulcis Iglesiente e l’inadeguatezza di chi ha il potere decisionale sulle soluzioni possibili del problema – aggiungono Claudia Zuncheddu e Rita Melis -. Ribadiamo che la soluzione della crisi dei pronto soccorso degli ospedali, in tutta la Sardegna, non si risolve con la “deportazione” dei pazienti acuti, da una città all’altra. Le esperienze pregresse dimostrano tristemente, che già nel trasporto da Iglesias a Carbonia e nelle lunghe attese per l’accesso al Pronto soccorso del Sirai di Carbonia, si gioca la salute e spesso la vita dei cittadini.»
«Chiediamo alla Asl-Sulcis e alle massime autorità sanitarie della Sardegna – concludono Claudia Zuncheddu e Rita Melis – interventi adeguati alle emergenze ed assunzione di responsabilità.»