4 November, 2024
HomePosts Tagged "Claudio Abbado"

[bing_translator]

Un concerto di solidarietà così importante nella Riviera del Corallo non si vedeva da tanti anni. Sabato 15 dicembre lo spazio de “Lo Quarter” sarà teatro di un evento speciale sia nell’obbiettivo che per gli artisti sul palco. Il fine è il più nobile di tutti, raccogliere fondi per le famiglie bisognose della città di Alghero. Anzi, si tratta di mettere benzina nel motore dell’associazione che da anni porta avanti un’intensa attività di distribuzione di beni di consumo primario nella città catalana, “Approdo Onlus” fondata e diretta da Efisio Ganau. L’idea di una manifestazione musicale di tale portata è di Marco Domenico Lai, sottoufficiale dei Carabinieri con la passione per la musica. Lai è autore infatti di diversi brani musicali tra cui “Mister”, scritto al ritorno dalla missione a Nassyria e della cui esperienza racconta, e dell’evento segue la direzione artistica. 

Headliner di Live Alguer è Alberto Bertoli, figlio dell’indimenticato Pierangelo. Anche lui cantautore come il padre, Alberto ovviamente nasce sotto il segno della musica, impara fin dapiccolo quella magia e soprattutto i valori che questa porta dentro. Ed è così che incontra sia Lai che un altro dei grandi protagonisti di Live Alguer, Marco Baroni. Insieme, a sei mani nel 2012 scrivonoSafà”, brano di beneficenza per l’associazione Africa nel cuore che si occupa della costruzione di opere primarie per la sopravvivenza in alcuni villaggi del Kenya. Marco Baroni è conosciuto ai più soprattutto per “L’immagine che ho di te”, brano con cui ha raggiunto la finale della sezione giovani del Festival di Sanremo 2007, ma è anche un paroliere molto stimato, con e per Nek ha scritto diverse canzoni tra cui “E da qui”, disco di platino con le oltre 50 mila copie vendute. Non solo, per Baroni come per Bertoli il valore fondamentale nella vita anche in quella professionale è la solidarietà e infatti l’anno scorso insieme hanno scritto “Chiamami”, singolo scelto da Telefono Amico come proprio inno.

Il Live Alguer vuole essere anche motivo di incontro tra cantanti di fama nazionale è artisti sardi. Ed è così che oltre ai due musicisti che arrivano dalla Penisola sul palco de Lo Quarter ci saranno anche il noto cantautore algherese Franco Calvia, la stimata interprete della tradizione musicale sarda Lucia Budroni, l’eclettico Giampaolo “Barcelloneta” Frulio che per l’occasione sarà accompagnato dal gruppo minifolk Su Rodu di Sa Costanza, il compositore Raimondo Dore capace di una carriera spettacolare che lo ha portato a collaborare anche il grande Maestro Claudio Abbado, e lo showman sassarese Claudio Caggiari che interpreta magistralmente famosi brani italiani e internazionali. A presentare la serata Nicola Nieddu, giornalista e operatore culturale algherese.

Live Alguer è un evento patrocinato dal comune di Alghero e dalla Fondazione Alghero, e ha come official media partner Catalan Tv e Radio Onda Stereo.

La line up della manifestazione è davvero importante, con nomi celebri del panorama musicale sardo e soprattutto nazionale ma “la solidarietà vien dal basso” sta a significare che i protagonisti veri sono sotto il palco, il pubblico che con la loro presenza può davvero cambiare in meglio la vita di tante famiglie algheresi. 

[bing_translator]

Paolo Fresu presenterà il 22 marzo a Bologna, nella Sala “Luca Savonuzzi” di Palazzo d’Accursio, la sede del Municipio in piazza Maggiore, il 31° Festival “Time in Jazz”, in programma a Berchidda dall’8 al 16 agosto 2017.

Interverranno all’incontro con i giornalisti, con il direttore artistico Paolo Fresu, l’assessore della cultura del Comune di Bologna Bruna Gambarelli e Pierluigi Stefanini, presidente del Gruppo Unipol, tra i principali sponsor del festival di Berchidda.

La conferenza stampa introdurrà anche l’evento in programma giovedì 23 marzo all’Unipol Auditorium di via Stalingrado 37, il primo di un trittico di incontri e presentazioni che toccheranno poi Roma (il 24 marzo) e Milano (il 28), per raccontare la “storia” di Time in Jazz e parlare dell’importanza della cultura e del segreto della longevità di questo festival.

L’evento, patrocinato dal comune di Bologna, si aprirà alle 20.00, con una conferenza sui trent’anni di Time in Jazz: insieme a Paolo Fresu, è prevista la partecipazione del ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini, del presidente delle Regioni d’Europa Stefano Bonaccini, di una rappresentanza istituzionale della Regione Autonoma della Sardegna, del sindaco di Bologna Virginio Merola, del sindaco di Berchidda Andrea Nieddu, dell’assessore alla cultura della Regione Emilia-Romagna Massimo Mezzetti, di Pierluigi Stefanini, presidente del Gruppo Unipol, di Gianpiero Calzolari, presidente del Gruppo Granarolo, altro sponsor di primo piano del festival, dello scrittore Marcello Fois e del regista Gianfranco Cabiddu, responsabile della sezione cinema di Time in Jazz. Conduce la giornalista Federica Galli. Finale di serata in musica con Paolo Fresu in duo con il bandoneonista Daniele di Bonaventura, un sodalizio artistico tra i più interessanti nella vasta produzione musicale del trombettista sardo. Il concerto è aperto gratuitamente al pubblico fino a esaurimento posti.

Dopo Bologna, il racconto di Time in Jazz prosegue venerdì 24 facendo tappa a Roma: dalle 19.30, nella Sala Ospiti dell’Auditorium Parco della Musica, Paolo Fresu e ancora Gianfranco Cabiddu conversano sul festival insieme al giornalista musicale Luigi Onori. L’incontro precede un concerto, presentato dalla Fondazione Musica per Roma, del Devil Quartet, collaudatissima formazione attiva da oltre un decennio, che vede accanto a Paolo Fresu (tromba, flicorno, effetti), Bebo Ferra alla chitarra, Paolino Dalla Porta al contrabbasso e Stefano Bagnoli alla batteria: sul palco della Sala Sinopoli a partire dalle 21.00 (biglietti a 20 e 25 euro).

L’ultimo appuntamento, martedì 28 marzo, è a Milano: in collaborazione con la Civica Scuola di Musica “Claudio Abbado”, all’Auditorium Lattuada (in corso di Porta Vigentina, 15), Paolo Fresu completa il suo racconto del festival che ha ideato e fondato nel 1988 nella sua Berchidda, in compagnia di un’altra firma nota del giornalismo e della critica musicale: Enzo Gentile. A seguire, un incontro informale del trombettista sardo con gli studenti della Scuola di Musica “Claudio Abbado” e in particolare dei Civici Corsi di Jazz.

[bing_translator]

Giornata intensa, domani (venerdì 9) a Cagliari, per la decima edizione di Creuza de Mà, il festival di musica per il cinema diretto dal regista Gianfranco Cabiddu, in corso fino a domenica 11 (con un’appendice finale il 16).

La mattina, dalle 10.00 alle 13.00, l’aula “Porrino” del Conservatorio di Musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina” ospita l’ultima delle tre sessioni previste della masterclass sul suono nel cinema. In cattedra, per una lezione sulla presa diretta e la sala mix, Gaetano Musso, fonico di missaggio con all’attivo più di ottanta titoli tra film, documentari, corti, serie televisive e progetti sperimentali, come, tra gli altri, “Lo scambio” di Salvo Cuccia, “Wax” di Lorenzo Corvino, “Poli opposti” di Max Croci, “Gli uomini di questa città io non li conosco” di Maresco e “La scelta” di Michele Placido.

Il pomeriggio prende il via alle 16.00, al MiniMax del Teatro Massimo, con la proiezione di “L’Orchestra – Claudio Abbado e i musicisti della Mozart (’60): seguendo in tournée l’ultimo progetto del grande direttore d’orchestra scomparso due anni fa, il documentario (del 2014) offre uno sguardo privilegiato sul lavoro di Abbado e sugli aspetti artistici e privati di alcuni musicisti dell’Orchestra. Nel film trovano spazio due lunghe interviste inedite ed esclusive al maestro e riprese durante i concerti e le prove di Bologna, Lucerna, Vienna, Madrid e Palermo. A seguire, un incontro con gli autori del documentario, il musicologo e giornalista Helmut Failoni e il regista Francesco Merini, intervistati dal musicista e compositore Riccardo Giagni, uno dei conduttori “storici” delle chiacchierate di fronte al pubblico del festival con gli ospiti di Creuza de Mà.

Un’altra orchestra, testimonianza del potere universale della musica di abbattere i confini geografici, è al centro dello schermo alle 18 con il secondo film in visione, in anteprima per la Sardegna: “Yo-Yo Ma e i musicisti della via della seta”, un documentario sul celebre violoncellista cino-americano e sul Silk Road Ensemble, il variegato collettivo di musicisti internazionali da lui fondato nel 2000. Il regista Morgan Neville segue i pellegrinaggi di alcuni di questi artisti dipingendo attraverso le loro storie il ritratto vivido di un coraggioso esperimento musicale fatto di passione, talento e sacrificio. 

Alle 21.00, microfoni e riflettori si trasferiscono all’Auditorium del Conservatorio (in piazza Porrino) per seguire le note del pianoforte di Daniele Furlati che accompagnano dal vivo le immagini in bianco e nero di una serie di pellicole mute degli anni Dieci del secolo scorso in un progetto realizzato in collaborazione con la Cineteca di Bologna: “Italien – Napoli” (1911), “A travers les ruines de la Rome antique” (1911), “L’industria dei cappelli di paglia” (1911), “Un giorno con Puccini” (1915), “La città di Rimini” (1912), “Bologna monumentale” (1912), “Chokoladen und Bombonsfabrikation”, i film di Charlie Chaplin “Easy Street” e “The Immigrant” (1917).

Autore della musica di film come “Viva San Isidro!”, “Il vento fa il suo giro”, “L’uomo che verrà” e “Un giorno devi andare”, attualmente impegnato in teatro con Ivano Marescotti nello spettacolo “Bestiale… Quel giro d’Italia!”, Daniele Furlati verrà introdotto da una conversazione con Riccardo Giagni. 

Sabato (10 dicembre) Creuza de Màprosegue con un’altra giornata densa di appuntamenti che si apre nel pomeriggio al MiniMax del Teatro Massimo con due proiezioni accompagnate dal consueto spazio di confronto di Riccardo Giagni con gli ospiti del festival. Si comincia alle 16 con il documentario di Annarosa Morri e Mario Canale “La musica per il cinema (2000, 46′). Alle 18.00, è quindi la volta del film di Peter Marcias “Un attimo sospesi” (2008, 90′), seguito da un incontro con il regista oristanese e l’autore delle musiche del film, il compositore, pianista e arrangiatore Fabio Liberatori. La giornata si chiude all’Auditorium del Conservatorio dove, alle 21.00, l’attore Elio Germano e il musicista Teho Teardo portano in scena Viaggio al termine della notte”, uno spettacolo tra teatro, musica e reading letterario che propone una versione completamente rinnovata dell’omonimo capolavoro di Céline. Affiancano la voce narrante di Elio Germano e la chitarra e i live electronics di Theo Teardo, gli archi di Elena De Stabile al violino, Ambrachiara Michelangeli alla viola e Laura Bisceglia al violoncello.

helmut-failoni-e-francesco-merini-m the-music-of-strangers-yo-yo-ma-and-the-silk-road-ensemble-3mdaniele-furlati the-music-of-strangers-yo-yo-ma-and-the-silk-road-ensemble-5m

[bing_translator]

Seconda giornata domani (domenica 1 novembre) a San Sperate per “Incontro col liutaio”, la manifestazione dedicata alla chitarra organizzata dall’associazione culturale Mani in arte in collaborazione con la Scuola civica di musica di San Sperate.

Si parte alle ore 10.00 con la mostra di liuteria che vedrà esposti diversi esemplari di chitarre costruite dai principali maestri liutai della Sardegna: Rinaldo Vacca, Livio Lorenzatti, Giovanni Locci, Riccardo Mudu.

Alle 11.30 è in programma un concerto degli studenti delle Scuole Civiche e delle Scuole Medie a Indirizzo Musicale, che suoneranno gli strumenti costruiti proprio dai liutai partecipanti alla mostra.

Nel pomeriggio, oltre all’esposizione, nuovamente visitabile dalle 17.00, il cartellone propone, alle 18.30, un concerto di Riccardo Cogoni e Gabriele Lissia.

Il piatto forte della giornata arriva alle 19,30 con l’esibizione del grande virtuoso delle sei corde Josué Arody Garcìa, vincitore dell’ultima edizione del Premio delle arti intitolato a Claudio Abbado, con cui si chiude questa quarta edizione di “Incontro col liutatio”. Garcìa proporrà una concerto incentrato, tra l’altro, su musiche di Domenico Scarlatti, Johan Kaspar Mertz e Augustìn Barrios.

Josè Arody Garcìa 3 Josè Arody Garcìa 4 Josè Arody Garcìa 6

[bing_translator]

Lunedì 31 agosto, però, Luciana Serra, uno dei soprani di coloratura più apprezzati al mondo, canterà nel Teatro Lirico di Cagliari, nell’ultima serata del festival Le notti musicali. E’ questa la sorpresa che la celebre artista (ha debuttato nel 1966 con opere del Settecento e da allora ha calcato i palcoscenici dei più prestigiosi teatri italiani e internazionali diretta da maestri del calibro di Edoardo Muller, Claudio Abbado, Georg Solti, Nikolaus Harnoncourt), entusiasta per l’accoglienza e il clima festoso respirato in questi giorni, ha deciso di fare all’Accademia internazionale di musica di Cagliari, dove si trova in qualità di docente della classe di “Tecnica vocale e interpretazione”.

Luciana Serra proporrà al pubblico un’aria carica di phatos scritta da W. A. Mozart nel 1786: Ch’io mi scordi di te?… Non temer, amato bene, K 505.

L’artista nel mese di maggio 2016 festeggerà i cinquant’anni di carriera con un recital nel Teatro Alla Scala di Milano che il direttore artistico, Alexander Pereira, ha voluto appositamente per renderle omaggio.

«La mia carriera ha avuto una svolta inaspettata nel 1979, quando il maestro Edoardo Muller mi chiese se avessi mai cantato La nottambula di Bellini – ricorda Luciana Serra -. Aveva bisogno, per lo spettacolo al Comunale di Bologna, di una sostituta del soprano, che era stata male. Io dissi sì: proprio l’anno precedente la mia Nottambula aveva debuttato a Sassari». Fu l’inizio di un percorso che non ha mai ceduto alle lusinghe del mercato, ma ha sempre guardato in primo luogo alla qualità: «Non ho mai fatto cose di routine, ma, con grande umiltà, ho scelto ciò che volevo presentare al pubblico. Avrei potuto fare di più? Forse, ma ho preferito il “poco ma buono” al commerciale», conclude l’artista.

Nell’attesa della sua esibizione di lunedì, la kermesse Le notti musicali domani prosegue con altrettanti grandi nomi della musica classica internazionale, anch’essi in città come docenti dell’Accademia giunta quest’anno alla XV edizione. La serata si apre alle 21.00 con un brano virtuosistico dalle caratteristiche inconsuete: il Poema elegiaco per violino e piano op.12 di Eugène Ysaye, eseguito dall’eclettica violinista Marianne Piketty, accompagnata al pianoforte da Denis Pascal, musicista applauditissimo dalle platee di tutto il mondo. Si prosegue con il Trio in la minore per clarinetto, violoncello e piano  op.114 di J. Brahms, che vedrà impegnati sul palco il clarinettista Florent Heau, il pianista Denis Pascal e il violoncellista Marc Coppey. La seconda parte della serata sarà interamente dedicata al genio compositivo di J. Brahms: Pavel Gililov (pianista che suona regolarmente in coppia con il grande violoncellista Mischa Mayski), Stephanie Marie Degand, Marc Coppey e il violista israeliano Yuval Gotlibovich (la sua carriera musicale lo ha visto impegnato come violista, compositore e pedagogo in Europa, Israele, Stati Uniti) proporranno l’appassionato Quartetto per pianoforte e archi n. 1 op. 25.

Accanto al festival Le notti musicali, negli spazi del T Hotel, partner consolidato dell’Accademia di musica e luogo sempre aperto a ospitare eventi culturali, prosegue la rassegna Venti di note. Dal mondo a Cagliari talento in musica, che vede i giovani virtuosi dell’Accademia esibirsi in un contesto meno informale rispetto a quello di un teatro. I prossimi appuntamenti sono previsti oggi, domani 29 agosto e il 31 agosto, sempre alle ore 18.00.

Luciana Serra 2- OlivariophotoLuciana SerraLuciana Serra durante una lezione- Olivariophoto

Marianne PikettyYuval Gotlibovich 32 Yuval Gotlibovich 02   Denis Pascal

Gli studenti del Conservatorio di Cagliari “G. P. Da Palestrina” fanno incetta di premi all’XI edizione del Premio delle arti intitolato a Claudio Abbado. Il concorso, che si è svolto nelle scorse settimane in 19 diversi conservatori italiani, ha incoronato ben tre vincitori provenienti dall’istituzione musicale cagliaritana. Si tratta di: Ettore Agati, vincitore del primo premio della sezione Canto lirico, di Francesca Ajossa che si è aggiudicata il secondo premio della sezione Organo, del duo composto da Claudia Foddai e Sara Piseddu, che hanno conquistato il secondo premio della sezione Percussioni.

Non ha vinto alcun premio ma è riuscito comunque ad arrivare in finale il violoncellista Fabio Lambroni.

I risultati definitivi della competizione sono stati resi noti dal Miur (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca) che li ha pubblicati sul proprio sito internet alla fine della lunga selezione che per ogni sezione del concorso ha visto impegnata una giuria di qualità, i cui componenti sono stati scelti tra nomi di spicco del panorama dell’arte e della cultura in modo che, così come recita il bando del concorso, fosse garantito lo standard di elevato livello artistico dei vincitori.

Grande soddisfazione per i risultati raggiunti dagli allievi provenienti da Cagliari è stata espressa dalla direttrice del conservatorio “G. P. Da Palestrina”, Elisabetta Porrà: «Questo risultato – dice – mette in luce l’eccellenza del nostro Conservatorio, la bravura dei nostri docenti e il talento dei nostri student». «Un’eccellenza – continua Porrà – messa in evidenza non solo dai premi assegnati ma anche dal fatto che ben 12 dei nostri ragazzi siano riusciti ad accedere alle selezioni del Premio».

Dal 3 all’8 maggio il Conservatorio di Cagliari ha ospitato per la prima volta il Premio, occupandosi delle prove riguardanti la sezione “Musica da Camera”, valutate da una commissione giudicatrice formata dal violista Jean Philippe Vasseur, dalla flautista Silvia Careddu e dal violista Giovanni Pasini. Prove (a cui è stata affiancata anche una rassegna concertistica ospitata nei suggestivi spazi della Galleria comunale d’arte) che hanno richiamato in città 25 giovani allievi provenienti dai diversi conservatori italiani. Per questa sezione il primo premio è stato assegnato al duo pianistico formato da Victoria Merkulyeva e Anna Antonova (Conservatorio Santa Cecilia di Roma). Il secondo premio è andato invece al quartetto di percussioni composto da Alessandro Beco, Giulio Calandri, Dimitri Fabrizi e Giacomo Bacchio (Istituto Superiore di Studi Musicali “G. Briccialdi” di Terni), il terzo al duo pianistico Miroirs, formato da Claudio Soviero e Antonello D’Onofrio (Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano), il quarto al duo di violoncello e pianoforte composto da Amarmend Davaakhuu e Nomingua Badrakh (Conservatorio “Benedetto Marcello” di Venezia).

Istituito dal ministero dell’Università e della ricerca per sostenere la formazione artistica promuovendone le eccellenze, il Premio per le arti intitolato al grande maestro Claudio Abbado prevede l’assegnazione di un totale di 235 riconoscimenti, per un montepremi di quasi un milione di euro. Al primo classificato andrà un premio in denaro d’importo tra i sette mila e i cinque mila euro, in base alla fascia di reddito. La cerimonia di premiazione dei vincitori dell’edizione 2015 del concorso  si svolgerà nelle prossime settimane, in una serata speciale in programma a Roma.

Dopo la due giorni di lunedì e martedì dedicata all’esibizione dei giovani finalisti arrivati dai diversi conservatori d’Italia, domani, giovedì 7 maggio, l’XI Premio delle arti intitolato al maestro “Claudio Abbado” prosegue con il penultimo concerto inserito nella rassegna concertistica abbinata al concorso.

A partire, dalle 18.00, nella Galleria comunale d’arte di Cagliari, si esibiranno due quartetti, composti da studenti del Conservatorio “G.P. Da Palestrina”, che per il loro elevato livello il 26 aprile sono stati invitati a esibirsi nel prestigioso Museo del violino “Antonio Stradivari” di Cremona nella rassegna intitolata “Le vie del quartetto: poetica, vigore e vitalità”.

Si tratta del quartetto composto da Marta Collu (violino), Tommaso Delogu (viola), Pierpaolo Pais (violoncello), Marco Schirru (pianoforte), che proporranno il Quartetto d’archi in sol minore di W.A. Mozart K 478, e del quartetto formato da Giulia Greco (violino), Gabriele Piras (viola), Fabio Lambroni (violoncello) ed Eros Usai (pianoforte) che suoneranno il Quartetto per pianoforte in mi bemolle maggiore op. 47 di F. Schumann.

L’XI Premio delle Arti “Claudio Abbado” si chiude venerdì 8 maggio con l’ultimo concerto della rassegna concertistica, in programma alle 18, sempre nella Galleria comunale d’arte.

Per il ridotto numero dei posti a sedere, è richiesta la prenotazione, telefonando al numero 070 6776454 (dalle 10.00 alle 18.00) Ingresso: 6 € (ridotto studenti 2,50 €).

Dal 3 all’8 maggio il Conservatorio di musica “G.P. Da Palestrina” ospita per la prima volta le prove finali del prestigioso “Concorso nazionale per le arti Claudio Abbado”, istituito dal Ministero dell’Università e della ricerca per sostenere la formazione artistica promuovendone le eccellenze. L’evento (il Conservatorio ha ospitato le prove finali della sezione Musica da Camera) è preziosa occasione non solo per avere in città i giovani più promettenti del panorama nazionale, ma anche per assistere a una imperdibile rassegna musicale organizzata in collaborazione con gli altri conservatori d’Italia.

L’iniziativa è realizzata con il patrocinio di: Regione Autonoma della Sardegna, Provincia di Cagliari, Comune di Cagliari – Assessorato alla Cultura, Musei civici di Cagliari, Cagliari 2015, Associazione culturale Orientare, T Hotel.

Conservatorio di Cagliari 35 copia