Parte il confronto sulle problematiche agropastorali sarde
La Quinta commissione del Consiglio regionale, presieduta da Piero Maieli ha dato il via al confronto, in vista dell’istituendo tavolo tecnico, sulle problematiche del comparto agropastorale in ordine alla Pac 2023-2027. Il
Aprendo i lavori, Piero Maieli ha invitato le associazioni di categorie e la rappresentanza del movimento spontanei dei pastori (presenti in audizione) a fornire elementi e dati utili per argomentare le rivendicazioni del mondo dell’allevamento in Sardegna. Sul punto, i consiglieri dei gruppi delle opposizioni (Gianfranco Satta, Progressisti; Salvatore Corrias, Pd ed Alessandro Solinas, M5S) hanno espresso perplessità, insistendo sull’opportunità di formulare quesiti e, dunque, ottenere risposte, dai tecnici presenti alla seduta, ad incominciare dal direttore generale dell’assessorato regionale dell’Agricoltura.
Fabio Pisu e Gianuario Falchi hanno riaffermato le ragioni della protesta del movimento dei pastori, contestando l’operato della Regione nelle fasi di confronto della programmazione della Pac e ribadendo una perdita netta di risorse di circa 23 milioni di euro l’anno. «La Pac penalizza l’intera Sardegna – queste le loro parole – e non solo il comparto agropastorale, ad incominciare dall’ovicaprino, e attendiamo di capire se la Regione sarà al nostro fianco». Sulla stessa lunghezza d’onda l’intervento di Roberto Congia (Liberi agricoltori) che ha sottolineato l’importanza e la strategicità del comparto dell’allevamento nell’Isola.
«Un ruolo più politico della commissione consiliare», è stato l’auspicio del presidente di Legacoop, Claudio Atzori che non ha mancato di rimarcare l’assenza delle organizzazioni professionali. «La nuova Pac può essere ancora modificata – ha spiegato Claudio Atzori – e la programmazione regionale non può sopperire agli errori comunitari sulla programmazione agricola». «La poco soddisfacente qualità della spesa in agricoltura», è stata invece al centro dell’intervento del presidente di Agci Sardegna, Sergio Cardia, che ha detto «di voler conoscere quale sia la prospettiva dell’agricoltura sarda, alla luce anche della mancanza di un quadro chiaro per la destinazione degli interventi.»
Sollecitato dai consiglieri regionali delle opposizioni il direttore generale dell’assessorato, Agostino Curreli, ha chiarito i principali rilievi mossi nel corso delle audizioni, riconoscendo una riduzione, al livello europeo, delle risorse destinate alla nuova Pac nella misura del 15% (circa 34 milioni) e ricordando l’anomalia, conseguente alla crisi pandemica da Covid.
Piero Maieli ha quindi richiesto a tecnici e dirigenti dell’assessorato, delle agenzie Laore, Agris e Argea, la predisposizione di una relazione puntuale e circostanziata sull’argomento, così da poter essere sottoposta alla discussione nella prossima riunione della commissione convocata sul tema.
Antonio Caria