22 November, 2024
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E’ durissimo il giudizio del deputato di Unidos Mauro Pili sugli sviluppi negativi della vertenza Alcoa, con l’annuncio dell’avvio dello smantellamento degli impianti e della riqualificazione del sito fatto oggi da Rob Bear, vice presidente delle attività di Transformation di Alcoa.

«Alcoa cala vergognosamente la maschera – ha detto questa sera Mauro Pili -. La decisione di smantellare gli impianti è l’ultimo risultato di una farsa durata 4 anni che ha
visto Governo e Regione responsabili e protagonisti di un imbroglio senza precedenti ai danni dei lavoratori e di un intero territorio. Si tratta di una mazzata finale costruita in ogni singola mossa dal governo di Matteo Renzi e Claudio De Vincenti, il governo delle promesse, dei rinvii, delle procedure europee inventate. Un governo che ha trovato una regione complice, inutile e incapace che ha avvallato questa ciclopica presa in giro.»

«Si tratta di un piano drammatico per il Sulcis – ha aggiunto Mauro Pili -. Occorre reagire con forza e determinazione senza accettare una  sconfitta grave e letale per l’intero territorio. Questa conclusione sarebbe una pietra tombale sul futuro economico e produttivo del  Sulcis. Per questa ragione – ha concluso Pili – serve un decreto Sulcis alla pari di quello dell’Ilva per reagire e non morire di stenti dinanzi alla negligenza di Stato e Regione.»

Mauro Pili copia

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Si è svolto questa mattina, a Palazzo Chigi, l’ennesimo incontro sulla vertenza Alcoa, alla presenza del sottosegretario Claudio De Vincenti, il ministro Carlo Calenda, il vice ministro Teresa Bellanova, il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e il coordinatore del Piano Sulcis, Salvatore Cherchi.

«Il Governo – si legge in una nota stampa – ha informato FIM FIOM E UILM della messa a punto della proposta in materia di costo dell’energia che, sulla base dell’interlocuzione con la Commissione Europea circa le norme generali di sistema, è stata comunicata ieri a GLENCORE (la multinazionale  interessata allo smelter di Portovesme) e di Contratto di sviluppo a sostegno del piano di investimenti che il potenziale acquirente mette in campo.

Durante la riunione l’Esecutivo ha assicurato ai Sindacati che sulla base di tale proposta (giudicata da tutti i presenti molto positiva) verrà accelerato il confronto con il Gruppo svizzero per il necessario chiarimento sull’acquisizione o meno dell’impianto del Sulcis.

In ogni caso – è stato chiarito – il Governo intende mantenere aperta ogni possibile prospettiva di ripresa per lo stabilimento sardo.

Governo e Regione – conclude la nota stampa del Governo – procederanno, infine, ad una verifica sull’utilizzabilità di strumenti di politiche attive per il lavoro connessi alla formazione in funzione delle opere che il Piano Sulcis ha avviato.»

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Alcoa a Cagliari 24 maggio 2016 6 Alcoa a Cagliari 24 maggio 2016 5 Alcoa a Cagliari 24 maggio 2016 3 Alcoa a Cagliari 24 maggio 2016 2 Alcoa a Cagliari 24 maggio 2016 1Alcoa a Cagliari 24 maggio 2016 4

E’ ripartita per l’ennesima volta, questa mattina, la mobilitazione dei lavoratori ex Alcoa, per tenere alta l’attenzione sulla vertenza infinita per la cessione dello stabilimento di Portovesme, chiuso ormai da alcuni anni.

Un centinaio di lavoratori all’alba sono partiti da Portovesme alla volta di Cagliari, dove hanno manifestato davanti al Palazzo del Consiglio regionale., per una nuova protesta sotto il palazzo del Consiglio regionale.

Due mesi fa i tre sindacalisti Rino Barca, Daniela Piras e Roberto Forresu posero fine all’occupazione di uno dei silos dello stabilimento, dopo l’impegno assunto pubblicamente dal presidente del Consiglio dei ministri per la soluzione della vertenza. Da lì a 15 giorni i lavoratori avrebbero dovuto ricevere conferme ma in quel lasso di tempo, come si ricorderà, maturarono le dimissioni del ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, poi sostituito nel Governo con il nuovo ministro Carlo Calenda, e i tempi si sono notevolmente allungati.

Tre settimane fa le organizzazioni sindacali hanno incontrato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti, e il viceministro del Mise, Teresa Bellanova, che si sono impegnati a cercare al più presto una soluzione per la vertenza e a convocare un tavolo per la fine di maggio. Fine maggio è ormai arrivata da le risposte no! Una delegazione di lavoratori domani si recherà nuovamente a Roma per ricordare al Governo gli impegni presi.

 

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Si è svolto questa mattina, all’assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente, un incontro per l’esame della procedura per il riavvio della produzione nello stabilimento Eurallumina. All’incontro hanno partecipato il presidente della Regione, Francesco Pigliaru; gli assessori dell’Industria e dell’Ambiente, Maria Grazia Piras e Donatella Spano, con i rispettivi staff; l’amministratore straordinario dell’ex provincia di Carbonia Iglesias, Giorgio Sanna; il coordinatore del Piano Sulcis, Tore Cherchi; la direttrice dell’assessorato regionale dell’Ambiente, Paola Zinzula; e, infine, la RSU Eurallumina.

L’incontro, previsto in un primo momento venerdì 6 maggio, al rientro della delegazione dei lavoratori da Roma, dove hanno tenuto un presidio durato alcuni giorni ed hanno incontrato il Premier Matteo Renzi, il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti con la responsabile del ministero del Lavoro Rita Camusso, e i sottosegretari Luca Lotti e Claudio De Vincenti, in concomitanza con le iniziative di mobilitazione messe in campo dai lavoratori, è stato spostato ad oggi per concomitanti impegni già calendarizzati dal presidente Pigliaru e dagli assessori interessati.

«L’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, – scrive in una nota la RSU Eurallumina – ha confermato la condivisione del progetto di ripartenza della fabbrica, già ratificato dall’inserimento nel Piano energetico del Piano energetico regionale, della realizzazione del nuovo impianto di cogenerazione per l’autoproduzione.

L’assessore dell’Ambiente, Donatella Spano, ha ribadito il massimo livello di attenzione degli uffici dell’assessorato, che hanno accolto la richiesta dell’azienda di un ulteriore lasso di tempo per completare le risposte alle integrazioni richieste ed il confronto costante e collaborativo con il ministero dell’Ambiente che ha fornito pieno supporto e disponibilità.»

L’amministratore straordinario dell’ex provincia di Carbonia Iglesias, Giorgio Sanna, ha testimoniato che l’azienda proponente sta operando e mettendo in atto tutte le richieste del Servizio ambientale dell’ente, dal completamento della barriera idraulica, all’emungimento e trattamento delle acque, alla messa in sicurezza operativa, con ottimi risultati, come documentato dalle ultime analisi certificate all’interno dei parametri richiesti dalle norme.

Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha evidenziato la sinergia e il contatto diretto con il Governo per una vertenza considerata di interesse nazionale, seguita direttamente dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, supportato dal confronto costante con il capo di Gabinetto della Presidenza del Consiglio Nicola Centrone ed il sottosegretario Claudio De Vincenti, tutti impegnati affinché all’interno delle regole che tutelano il lavoro, l’ambiente e la salute, possano finalmente partire gli investimenti propedeutici alla ripresa produttiva di Eurallumina, che hanno una strategica valenza per il sistema industriale italiano insieme ad una imprescindibile ed importante valenza sociale, economica ed occupazionale, per il Sulcis Iglesiente e la Sardegna.

«La RSU Eurallumina, le lavoratrici e i lavoratori – conclude la nota della RSU Eurallumina – monitoreranno con sempre maggiore determinazione ogni passaggio della restante parte dell’iter autorizzativo, sino al raggiungimento dell’obiettivo che li ha visti impegnati senza sosta in anni di lotta e sacrifici.»

Eurallumina a Roma 1

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Entro due settimane la multinazionale svizzera Glencore comunicherà al Governo le proprie decisioni riguardo la trattativa in corso per l’acquisizione dello stabilimento ex Alcoa. E’ emerso questa mattina, a Palazzo Chigi, nel corso dell’incontro convocato per fare il punto sulla trattativa, tra il sottosegretario della Presidenza del Consiglio dei ministri, Claudio De Vincenti, e dal vice ministro dello Sviluppo economico, Teresa Bellanova.

Il sottosegretario, dopo aver ribadito che il nodo del costo dell’energia è stato affrontato con una proposta compatibile con la normativa europea in materia e che però consente di tenerlo ai livelli più bassi in Europa, ha assicurato ancora una volta il massimo impegno ad operare affinché rimangano aperte le prospettive di ripresa produttiva del sito del Sulcis. «Il Governo – ha detto Claudio De Vincenti – è determinato a non gettare la spugna.» 

A fine mese le organizzazioni sindacali saranno convocate per un nuovo aggiornamento sugli sviluppi.

«L’incontro odierno tra il Governo nazionale e le organizzazioni sindacali sulla vertenza Alcoa – si legge in una nota della Fsm Cisl del Sulcis Iglesiente – ha prodotto un ulteriore rinvio di due settimane dopo le quali Glencore dovrà definitivamente esprimersi sul merito del pacchetto di strumenti, recentemente proposto ai suoi massimi responsabili, per l’abbattimento(di un ulteriore euro) dei costi delle tariffe energetiche che andrebbero ad attestarsi in questo momento al di sotto dei 29 euro per MWh. Una tariffa estremamente conveniente per chiunque voglia produrre alluminio in Europa. Certamente questo rinvio potrebbe apparire come l’ennesima “fase interlocutoria perpetua e permanente” che ha caratterizzato la vertenza negli ultimi due anni. In realtà la sensazione è quella che, in un senso o nell’altro, la vertenza stia improrogabilmente arrivando all’epilogo finale con Glencore che imperterrita cerca di capitalizzare al massimo i propri interessi specifici, Alcoa che fa ostruzionismo e nega l’accesso ai dati a qualsiasi nuovo potenziale acquirente (Sider Alloys, ad esempio) e col Governo che, dopo mesi di ritardi, rinvii e tentennamenti per timore di una risposta negativa da parte della dalla multinazionale svizzera, ha presentato la sua proposta immodificabilmente definitiva.»

«L’altro dato certo, ecco spiegati i motivi degli innumerevoli rinvii del passato, è che nell’eventualità di un fallimento della vertenza, non esistono alternative credibili all’orizzonte nel breve e medio periodo per la sopravvivenza e la ricollocazione di migliaia di lavoratori tra occupati diretti, indiretti e indotto territoriale. L’auspicio è che si arrivi velocemente a una soluzione o quantomeno a una risposta. I lavoratori in lotta – conclude la segreteria Fsm Cisl del Sulcis Iglesiente – lo meritano.»

Claudio De VIncenti 10 copia

 

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Qualcosa si muove nella difficile vertenza Alcoa e domattina, alle 11.00, i lavoratori si ritroveranno nell’assemblea generale convocata ai cancelli dello stabilimento di Portovesme.

Il presidente del Consiglio dei ministri ha incontrato a Palazzo Chigi il presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru, presente anche il sottosegretario della presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti, per un esame della vertenza Alcoa. Matteo Renzi, in constante contatto telefonico con il ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, ha condiviso l’impegno già espresso dal Governo ad operare affinché rimangano aperte le prospettive di ripresa del sito e le misure predisposte – nel rispetto delle normative italiana ed europea – per il contenimento del costo dell’energia ed andare così incontro alle esigenze poste dalla Glencore, la multinazionale svizzera dichiaratasi disponibile a rilevare lo stabilimento e rilanciare la produzione di alluminio a Portovesme.

«Da Roma arriva la conferma degli impegni degli ultimi giorni su Vertenza ex Alcoa da parte del presidente del Consiglio Matteo Renzi con il presidente della Regione Francesco Pigliaru – ha commentato Roberto Puddu, segretario generale della Camera del Lavoro CGIL del Sulcis Iglesiente -. Si tratta di una notizia importante che fa il paio con la conferma della Glencore del suo interesse e della volontà di trattare per l’acquisizione dello Smelter di Portoscuso. Non è la soluzione – ha concluso Roberto Puddu – ma le parti possono discuterne e la lotta continuerà fino alla ripresa produttiva dello stabilimento, del lavoro e della dignità!»

Queste novità, mentre prosegue la protesta dei tre segretari confederali dei metalmeccanici Roberto Forresu (FIOM-CGIL), Rino Barca (FSM-CISL) e Daniele Piras (UILM-UIL), hanno portato le organizzazioni sindacali a convocare l’assemblea generale di tutti i lavoratori per domani mattina, alle 11.00, davanti ai cancelli dello stabilimento di Portovesme.

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Alcoa 22 marzo 2016 B

«Apprezziamo le parole del presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi, riguardo un impegno più forte di tutto il governo per un positiva soluzione della vertenza Alcoa . Era un intervento che sollecitavamo da tempo, da aggiungere al lavoro del ministro Federica Guidi e del sottosegretario Claudio De Vincenti.»

Lo ha detto, questa sera, Marco Bentivogli, segretario generale della Fim Cisl.

«Sono parole importanti – ha aggiunto Marco Bentivogli -, che devono essere impegnative nei confronti della realtà del Paese che più di tutte ha pagato la crisi con un contributo di disoccupazione inaccettabile per un paese civile. Vigileremo affinché dalle parole si giunga finalmente ai fatti.

Mi Auguro, che dentro la giornata di domani si costruiscano le condizioni, a fronte di una valutazione comune con i lavoratori, affinché: Rino, Daniela e Roberto, scendano dal silos e possano passare la Pasqua, come meritano, con le loro famiglie.»

«Questi giorni a 60 metri di altezza, in condizioni atmosferiche e ambientali proibitive – ha concluso Marco Bentivogli – non dovrebbero essere, il prezzo da pagare per poter richiedere, da parte di lavoratori onesti attenzione al loro futuro.»

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A distanza di quasi 24 ore, il presidente della Regione ha spiegato oggi in una breve nota, l’esito dell’incontro avuto ieri a Roma con il sottosegretario della Presidenza del Consiglio dei ministri, Claudio De Vincenti, sulla vertenza Alcoa.
«Ieri a Roma ho incontrato il sottosegretario della Presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti. Il Governo conferma il suo impegno ad operare con determinazione affinché rimangano aperte le prospettive di ripresa del sito Alcoa di Portovesme, a partire dalla proposta all’esame di Glencore. Nei prossimi giorni saremo tutti impegnati a lavorare ancora di più per raggiungere rapidamente questo obiettivo, come ho avuto modo di riferire anche ai consiglieri regionali che mi hanno contattato prima di recarsi a Portovesme a manifestare solidarietà ai lavoratori.»
Il governatore ha aggiunto di essere rimasto in costante contatto con i rappresentanti sindacali di Alcoa che da tre giorni occupano il tetto del silo.
«Abbiamo chiesto loro di scendere per proseguire le interlocuzioni con le istituzioni e portare avanti la lotta per la salvaguardia dei posti di lavoro nelle forme ordinarie – ha detto Francesco Pigliaru -. In questo momento, oltre alla forte unità di intenti che non è mai stata in discussione, è più che mai necessaria una fattiva collaborazione da parte di tutti gli attori in gioco: Governo, Regione, sindacati e investitori. In una fase delicata e cruciale come questa, oltre alla garanzia del massimo impegno da parte delle istituzioni – ha concluso Francesco Pigliaru -, è essenziale che il lavoro di tutti i soggetti sia messo in campo con la maggiore serenità e concentrazione.»
Francesco Pigliaru 3321

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Alcoa 22 marzo 2016 2 Alcoa 22 marzo 2016 1Silos occupato

Mentre prosegue l’occupazione di uno dei silos dello stabilimento Alcoa di Portovesme, iniziata ieri mattina da tre sindacalisti confederali dei metalmeccanici, Roberto Forresu della CGIL, Rino Barca della CISL e Daniela Piras della UIL, è in corso, a Roma, l’atteso incontro tra Governo e Regione. Anche stamane diverse decine di lavoratori hanno solidarizzato con i colleghi sul piazzale davanti al presidio ed hanno ricevuto anche la visita di una delegazione dei lavoratori degli appalti della vicina centrale elettrica Grazie Deledda dell’Enel. In tutti era grande l’attesa di conoscere l’esito dell’incontro tra la presidenza del Consiglio dei ministri, il ministero dello Sviluppo economico e il presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru.

«Ieri il ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi – come riporta una nota stampa del Mise – ha sollecitato una risposta da parte della Glencore in merito all’Alcoa di Portovesme ed ha confermato il massimo impegno per l’occupazione nel Sulcis.

Nei giorni scorsi, si è svolto presso il Mise un incontro, al quale hanno partecipato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti e il presidente della Regione Sardegna Francesco Pigliaru, con i vertici di Glencore per verificare le intenzioni della multinazionale svizzera all’acquisizione dello smelter Alcoa, alla luce delle proposte dettagliate in materia di energia formulate dal GovernoGlencore ha chiesto il 15 marzo nuove delucidazioni che il ministro Guidi ha fornito con una lettera del 18 marzo nella quale viene espressamente confermata la volontà del Governo – prosegue la nota – di creare le condizioni di sostegno all’investimento attraverso gli strumenti di carattere generale vigenti nel sistema italiano, ampiamente conosciuti e coerenti con la disciplina comunitaria».

«Contemporaneamente ha però chiesto a Glencore di chiarire se le delucidazioni fornite sono definitivamente ritenute sufficienti per confermare la volontà di rilevare l’impianto. L’impegno del Governo per dare prospettive all’Alcoa di Portovesme non solo è confermato – conclude la nota del Mise -, ma proseguirà fino all’individuazione di una soluzione che dia risposte concrete alle esigenze occupazionali e di sviluppo del territorio coinvolto.»

La nota del ministro dello Sviluppo economico ha creato non poca preoccupazione tra i lavoratori, perché rischia di condizionare negativamente la trattativa in corso con Glencore per la cessione dello stabilimento e la ripresa dell’attività produttiva.

L’incontro in questo momento è in corso. A breve aggiornamenti, con gli interventi fatti stamane dal tetto del silos dai tre sindacalisti Rino Barca, Roberto Forresu e Daniela Piras.

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«Per illustrare i contenuti della finanziaria riguardanti i Lavori pubblici potrebbero bastare poche battute, dato che la presidenza del Consiglio ha deciso di cassare, ritenendole norme intruse, alcune disposizioni contenute nell’art. 5 in materia di gestione dei flussi finanziari in entrata ed ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse disponibili; mi limiterò ad esporre quali erano gli effetti sperati in base al testo della Giunta.»

Lo ha dichiarato l’assessore dei Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, davanti alla quarta commissione (Governo del territorio) presieduta dall’on. Antonio Solinas (Pd), che ha completato per la parte di competenza il ciclo di audizioni dedicato alla manovra finanziaria.

«Si tratta in particolare – ha spiegato Maninchedda – dei commi 7,8,9 e 10 dell’art.5 che prevedevano rispettivamente la possibilità per le cooperative di cedere in tutto o in parte i fabbricati realizzati, l’istituzione di una quota dell’1.5% del mutuo per le infrastruttura da destinare al monitoraggio ed all’assistenza tecnica (misura sollecitata dalla Magistratura), l’eliminazione di alcuni passaggi burocratici per le opere assegnate (di importo superiore a 6 milioni) ad Enti locali che hanno strutture tecniche adeguate, la costituzione dell’Osservatorio regionale sui contratti pubblici (richiesta dall’Anas).»

«Per quanto riguarda l’Osservatorio – ha aggiunto l’assessore dei Lavori pubblici – esiste quello nazionale ma sarebbe molto utile una struttura analoga anche in Sardegna, in coerenza a quanto sollecitato a suo tempo dalle Procure che hanno focalizzato la loro attenzione su 3 punti: embargo su tutte le informazioni prima della pubblicazione dei bandi, costituzione della commissioni di gare esclusivamente con esperti interni alle amministrazioni e, appunto, monitoraggio sull’esecuzione dei contratti.»

«Per quanto riguarda il bilancio – ha detto ancora Maninchedda – contiene il crono-programma dettagliato di tutti le opere previste, anche se non escludiamo interventi in itinere per facilitare al massimo l’attuazione del Piano delle infrastrutture.»

A questo proposito, il presidente della commissione Antonio Solinas ha espresso alcune preoccupazioni ed ha chiesto un chiarimento, partendo dal dato di fondo che la realizzazione della maggior parte delle opere è affidata alle ex Province, ora in fase di trasformazione per effetto della riforma degli Enti locali.

Sul punto, l’assessore Maninchedda ha ricordato che «circa 15 giorni fa si è tenuta una riunione ufficiale con tutti i commissari, i quali hanno assicurato il rispetto degli impegni contenuti nel crono-programma, fatta eccezione per 2 casi (su oltre 100) che riguardano però la difficoltà di spendere le risorse assegnate entro l’anno in corso».

Soffermandosi poi sul tema (sollevato dal consigliere Salvatore Demontis) delle risorse per la viabilità, collocate prevalentemente all’interno del Fondo sviluppo e coesione, Maninchedda ha segnalato la prossima definizione del secondo stralcio del Piano nazionale «che il Governo centrale intende disciplinare attraverso “patti” sottoscritti con le Regioni affidati alla “regia” del Sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio de Vincenti».

«Con i Patti – ha detto infine l’assessore – si tratta in sostanza di decidere cosa fare nel 2016 e nel 2017 e qui la competizione sarà molto dura perché si vince solo se quella determinata opera viene considerata cantierabile; per la Sardegna sarà un impegno ancora più difficile perché non disponiamo di fondi per la progettazione ed è quindi urgente prendere una decisione.»

Nel dibattito sono intervenuti i consiglieri regionali Gianni Lampis (Misto-Fdi) e Salvatore Demontis.

Paolo Maninchedda 35 copia