22 November, 2024
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Alessandra Zedda 4

«Con la firma del protocollo d’intesa per la messa in sicurezza e bonifica del sito e il riavvio degli impianti, è stato fatto un passo in avanti importante che premia un lavoro corale, un impegno costante e la tenacia dei lavoratori, che hanno lottato con responsabilità e senza mai perdere la speranza.»

Sono queste le parole dell’ex assessore regionale dell’Industria, Alessandra Zedda, attualmente vice capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, sugli sviluppi positivi della vertenza Eurallumina.

«Con la Giunta Cappellacci – aggiunge Alessandra Zedda – abbiamo lottato passo dopo passo, firmato l’accordo che apriva la strada alle soluzioni odierne, ma se il risultato oggi è a portata di mano, lo dobbiamo anche al fatto che di fronte avevamo un sottosegretario come Claudio De Vincenti che ha dedicato attenzione alla vertenza e la volontà determinata dell’azienda. Il pensiero va ai lavoratori e alle loro famiglie, che insieme alle istituzioni si battono quotidianamente per la riapertura.»

Claudio De VIncenti 10 copiaEurallumina.

Il viceministro dello Sviluppo economico Claudio De Vincenti è stato nominato sottosegretario della presidenza del Consiglio nel posto lasciato vacante dal neo ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio. Claudio De Vincenti conosce molto bene la situazione di crisi in cui versa la Sardegna, avendo seguito in prima persona, prima da sottosegretario del ministero dello Sviluppo economico, poi da viceministro dello stesso Ministero, le vicende legate alle vertenze Alcoa ed Eurallumina e più complessivamente il Piano Sulcis. Il neo sottosegretario della presidenza del Consiglio faceva parte della delegazione ministeriale del Governo Monti che quel 13 novembre 2012 giunse alla Grande miniera di Serbariu, per firmare il Piano Sulcis, in una giornata che rimarrà scolpita nella storia del territorio anche per la “ripartenza in elicottero dalla Grande Miniera” dei ministri dello Sviluppo economico Corrado Passera, del ministro per la Coesione territoriale Fabrizio Barca e dello stesso Claudio De Vincenti, in un clima di grandissima tensione.

Claudio De VIncenti 10 copiaFirma del Piano Sulcis 2 copia22 novembre 2012  Mise sottoscrizione protocollo d ' intesa per l' eurallumina

Il deputato del Partito Democratico Emanuele Cani ha presentato una nuova interrogazione al Governo sulla vertenza Alcoa.

«Visto l’allungarsi dei tempi per la definizione della vertenza Alcoa – spiega l’on. Cani – ho ritenuto utile proporre al governo, nello specifico al viceministro Claudio De Vincenti un question time sull’argomento. Più precisamente ho chiesto chiarimenti sulla questione legata al nodo energia a cui il Governo ha risposto che “ il Governo ha lavorato assiduamente per costruire gli scenari di riduzione del costo dell’energia elettrica per lo smelter di Portovesme compatibili con il quadro normativo nazionale e con la disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato”. Nella replica il rappresentante del Governo ha risposto anche alla richiesta sul tema bonifiche, per cui ha manifestato ottimismo e su cui sono stati messi in agenda incontri tecnici.»

«Quanto spiegato dal rappresentante del Governo – conclude Emanuele Cani – indica un passo avanti nella vertenza.»

Emanuele Cani 2 copiaClaudio De VIncenti 10 copiaAttendati Alcoa 2

Palazzo della Regione 1 copia

Nuova manifestazione di protesta dei lavoratori ex Alcoa di Portovesme, questa mattina, per sollecitare un’accelerazione della trattativa di cessione dello stabilimento da Alcoa a Glencore, la multinazionale che ha manifestato ufficialmente il proprio interesse ed attende dal Governo e dalla Regione risposte certe sui temi delle bonifiche e delle tariffe energetiche. Un centinaio di operai sono partiti dallo stabilimento di Portovesme e, arrivati in viale Trento, davanti al Palazzo della Regione, hanno organizzato un presidio. L’auspicato incontro con il presidente della Regione, purtroppo, non c’è stato, per altri impegni del governatore. I lavoratori, comunque, hanno chiesto un incontro per i prossimi giorni, al suo capo di gabinetto, Filippo Spanu.

Spanu ha rassicurato ancora una volta i lavoratori, che erano stati informati sullo stato della vertenza in un incontro tenutosi la scorsa settimana, sul massimo impegno del Presidente Pigliaru nel condurre la trattativa, ed ha garantito loro un tempestivo aggiornamento delle informazioni a seguito dell’incontro fra il presidente e il sottosegretario Claudio De Vincenti che si terrà nei prossimi giorni.

Sulla manifestazione dei lavoratori ex Alcoa, interviene Emanuele Cani, deputato del Partito Democratico.

«Manifestiamo il nostro pieno sostegno ai lavoratori, diretti e degli appalti, dello stabilimento Alcoa di Portovesme che oggi hanno manifestato a Cagliari – dice Cani -. Pur rimanendo fiduciosi per la strada intrapresa per affrontare una vertenza delicata e complicata ribadiamo la necessità di accelerare gli interventi relativi alla risoluzione dell’intero problema. In questa fase, manifestando attenzione e fiducia per la strada aperta anche dal Governo nell’affrontare la situazione – conclude il deputato del PD – ribadiamo il pieno sostegno ai lavoratori.»

Anche il segretario provinciale del PD, Daniele Reginali, ha diffuso una nota sulla manifestazione odierna.

«Ai lavoratori dell’Alcoa e degli appalti che oggi stanno manifestando a Cagliari va tutto il sostegno e il supporto del Partito Democratico che, da tempo, ha manifestato tutta la sua attenzione e il suo impegno, anche attraverso i suoi rappresentanti presenti nelle istituzioni, verso una serie di vertenze molto importanti e delicate per  il nostro territorio – scrive Reginali -. Proprio per questo motivo il Partito Democratico della Provincia di Carbonia Iglesias ha deciso di promuovere per le prossime settimane una giornata di studio, confronto e approfondimento sul tema industriale. Ossia una giornata con addetti ai lavori, esperti ed esponenti del PD presenti anche nelle istituzioni per fare il punto proprio sulla questione industriale. E quindi – conclude il segretario del PD – parlare sia di quanto è stato fatto ma di quello che ancora si può e si deve fare.»

Un nuovo passo avanti nella vertenza Eurallumina è stato copmpouti il 1 dicembre scorso a Roma. Ne dà notizia, con un comunicato, la RSU aziendale.

«Come comunicato nel corso dell’ultima assemblea – si legge nella nota -, il 1° dicembre 2014 era in programma, presso il ministero dello Sviluppo Economico  a Roma, una riunione per definire alcuni aspetti concernenti l’Accordo/ Protocollo sul sito di stoccaggio dei residui di lavorazione. Alla riunione, estremamente ristretta, hanno partecipato il vice ministro Claudio De Vincenti, il direttore generale del ministero dell’Ambiente e custode giudiziario del sito di stoccaggio, Maurizio Pernice, l’amministratore delegato di Eurallumina, Vincenzo Rosino e, in rappresentanza della Regione Sardegna, il delegato del presidente per l’attuazione del Piano Sulcis, Salvatore Cherchi. Il tema in discussione era di fondamentale importanza: il parere positivo riguardante il documento, già espresso nei mesi scorsi dal ministero dello Sviluppo economico, dalla Regione Sardegna, dal comune di Portoscuso, dal Consorzio Industriale di Portovesme e dall’Arpas Sardegna, doveva trovare la condivisione tra i soggetti principali che sono il ministero dell’Ambiente e Azienda Eurallumina, per arrivare in seguito alla sottoscrizione dello stesso documento da parte di tutte le parti coinvolte. La condivisione è stata trovata e l’obiettivo è stato raggiunto, in quanto le parti hanno concordato di poter procedere alla sottoscrizione dell’Accordo/ Protocollo. Il testo definitivo del documento, scaturito dall’ultima riunione e contenente gli ultimi elementi condivisi, è stato  consegnato all’Azienda oggi oenerdì 5 dicembre, dalla Regione Sardegna  referente istituzionale del ministero dell’Ambiente che materialmente dirama l’atto (dopo un’opera di costante  sollecitazione della RSU partita già da lunedì sera) e con la procedura più rapida nella tempistica, verrà sottoposto come d’obbligo al Consiglio di Amministrazione della RUSAL, che dovrà autorizzare l’amministratore delegato di Eurallumina alla firma dell’accordo/ protocollo.»

«A questo punto – si legge ancora nella nota -, il passaggio successivo sarà la convocazione dei soggetti firmatari, nella prima data utile disponibile, che noi, ovviamente, vorremmo coincidesse con  il periodo che precede le festività di fine anno 2014. La convocazione dovrebbe essere diramata dal ministero dello Sviluppo economico che, con la risoluzione dei punti inseriti nel protocollo d’intesa del 22 novembre 2012 e tutte le altre problematiche, anche di tipo emergenziale che successivamente nel tempo si sono presentate  e che dovevano assolutamente essere superate, ha di fatto concluso il suo iter con  la sottoscrizione del contratto di sviluppo per il concorso agli investimenti, un contratto di finanziamento stipulato tra Governo Italiano, Invitalia e Azienda Eurallumina e ratificato il 22 luglio scorso. Dopo la sottoscrizione del contratto di sviluppo, tutta l’attenzione e gli sforzi congiunti delle organizzazioni sindacali e delle parti istituzionali aventi titolo, sono stati indirizzati sull’ultima ma determinante e fondamentale questione inerente il sito di stoccaggio dei residui di lavorazione. Il MISE essendo titolare nella sua interezza della vertenza Eurallumina, sta  svolgendo in questo caso la funzione di supervisore, non potendo incidere su questioni, pertinenze e competenze che sono proprie del ministero dell’Ambiente.»

«Le lavoratrici e i lavoratori Eurallumina sanno – scrive ancora la RSU aziendale -, perché sperimentato sulla propria pelle, che in questi anni di lotta mai niente ci è stato regalato, così è stato in precedenza e così sarà per il futuro, compreso l’accordo /protocollo per il sito di stoccaggio dei residui di lavorazione, faticosamente raggiunto, che sarà uno degli elementi portanti da allegare alla documentazione tecnico scientifica che supporterà la richiesta da presentare al magistrato competente per ottenere l’esercibilità dell’intero sito, oggi parzialmente dissequestrato (Area “C” e sala pompe). Per dare corso al progetto di ripresa produttiva, per far partire gli ingenti investimenti presenti nel piano industriale, con le ricadute di carattere occupazionale, economiche e sociali, per il sistema industriale complessivo del territorio, della Sardegna e dell’intero paese, del comparto alluminio, che questa prospettiva comporta,  è necessario avere la totale disponibilità del sito di stoccaggio.»

«Come sempre abbiamo fatto in questi anni – conclude la RSU Eurallumina -, manteniamo la giusta moderazione insieme alla visione realistica dell’evoluzione della vertenza, anche nell’acquisizione di indubbi passi avanti, continuando nel lavoro, nell’impegno, con la determinazione che sino ad oggi ci ha caratterizzato, sino al raggiungimento dell’obiettivo completo.»

Eurallumina.

Attendati alcoa 1

 

E’ stato firmato nel tardo pomeriggio, il Memorandum tra la presidenza del Consiglio dei ministri, il ministero dello Sviluppo economico, la Regione Autonoma della Sardegna e la multinazionale svizzera Glencore, sugli impegni condivisi perché la stessa Glencore possa avviare la trattativa per l’acquisizione dell’impianto ex Alcoa di Portovesme.

Il Governo era rappresentato dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Graziano Delrio, dal ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, dal vice ministro dello Sviluppo Economico Claudio De Vincenti, la Regione dal presidente Francesco Pigliaru, e Glencore International AG, dall’Amministratore Delegato Ivan Glasenberg, in data odierna.

Il Governo e la RAS perseguono l’obiettivo della ripresa della produzione nello smelter di Portovesme, cessata per decisione della proprietà Alcoa. Tale obiettivo è perseguito sulla base degli accordi fra Governo, RAS, Enti locali, Parti sociali e Alcoa che prevedono anche l’impegno di Alcoa a favorire, in assoluta buona fede, il riutilizzo produttivo dell’Impianto.

Il Governo e la RAS hanno pertanto invitato tutti gli operatori potenzialmente interessati a verificare le condizioni per rilevare l’impianto, prospettando a tutti identiche condizioni di contesto.
In questa prospettiva, il Governo e la RAS, come fatto anche con altri operatori, hanno invitato Glencore, proprietaria nella stessa area di Portovesme di altro impianto di produzione di metalli non ferrosi, a discutere quali condizioni fondamentali debbano sussistere per considerare la possibilità di riavviare l’impianto. Glencore è pronta a proseguire attraverso ulteriori approfondimenti in questa opportunità.
Il Protocollo rappresenta lo stato attuale, alla data della sottoscrizione, delle discussioni avviate da Governo, RAS e Glencore. Pertanto, il suo contenuto non costituisce in alcun modo vincolo contrattuale per nessuna delle Parti né potrà costituire fonte di affidamento per terzi.
Il confronto fra Governo, Regione e Glencore, si è sviluppato prevalentemente: sulle condizioni economiche di fornitura dell’energia; sulle possibilità di sostenere con risorse pubbliche gli investimenti necessari; sul miglioramento delle condizioni di contesto infrastrutturale.
L’Intesa conseguita fra Governo, RAS e Glencore, sul complesso dei suddetti punti, è basata su soluzioni di mercato e sul rispetto delle regole della concorrenza dell’UE e della Repubblica.

L’esito dell’operazione è tuttavia subordinato al completamento da parte di Glencore di una esaustiva due diligence in relazione all’impianto e alle condizioni della sostenibilità della gestione delle attività sul lungo termine.
Il Governo e la RAS faranno tutto quanto in loro potere per facilitare il buon esito dell’operazione.

«Finalmente si garantiscono le condizioni affinché un soggetto industriale (che non era stato preso in considerazione due anni fa) – ha commentato Roberto Puddu, segretario della Camera del Lavoro del Sulcis Iglesiente – possa interessarsi seriamente per la possibile ripresa produttiva dello smelter e, per noi, della ripresa di tutta la filiera industriale ed energetica, che può garantire ancora innovazione, sviluppo economico e lavoro. La strada è ancora lunga ed è merito dei lavoratori che non si sono arresi e con i quali, l’intero territorio e tutta la nostra organizzazione non mollerà mai!»

Claudio De VIncenti 10 copia
Si è svolto ieri al #Mise il primo incontro sulla proroga della essenzialità per le centrali elettriche, al termine del quale, l’assessore regionale dell’Industria, Maria Grazia Piras, ha affermato che è stato raggiunto un primo importante risultato in merito alla richiesta avanzata dalla Regione ed è stato intrapreso un percorso comune per arrivare all’obiettivo da noi auspicato.
All’incontro hanno partecipato il viceministro del #MiseClaudio De Vincenti, una delegazione di sindaci, i proprietari della centrale #Ottana Energia ed i rappresentanti sindacali.
«Il Mise ha riconosciuto le nostre ragioni – ha sottolineato Maria Grazia Piras – ed attuerà la sua moral suasion nei confronti di Terna perché recepisca le richieste della Sardegna di parametrare i costi energetici con il resto d’Italia.»
«La questione dell’essenzialità, che riguarda anche le altre centrali sarde, è fondamentale per il tessuto economico e produttivo dell’isola e lo è, soprattutto, per le aziende della Sardegna centrale. La Giunta – ha concluso l’assessore Piras – sta velocizzando il processo che porterà alla metanizzazione della Sardegna e sta procedendo sul piano energetico regionale.»
Il prossimo incontro tecnico si terrà a Roma il 29 settembre. Il tavolo unitario con il #Mise sarà riconvocato entro fine ottobre.

 

Claudio De VIncenti 10 copiaRSU Alcoa

Nonostante la decisione ufficializzata lunedì dai vertici di #Alcoa di chiudere definitivamente lo smelter di alluminio primario, considerato non più competitivo, non abbia costituito una sorpresa rispetto a quanto l’azienda aveva detto e fatto negli ultimi due anni, tra i lavoratori, alcune decine dei quali presidiano lo stabilimento ormai da quasi quattro mesi a #Portovesme, la preoccupazione per il futuro cresce ogni giorno di più. Ciò che non è piaciuto a lavoratori e sindacati, è la tempistica dell’annuncio, accompagnato dalla considerazione sulla non competitività che potrebbe pesare sulle trattative in corso per l’acquisizione degli impianti da parte di un’altra multinazionale (l’ipotesi più accreditata è quella che vede interessata la svizzera Glencore, con la quale è in corso il confronto con Governo e Regione Sardegna).

Anche l’atteso incontro svoltosi ieri a Portovesme tra Azienda e Sindacati, al quale peraltro non si sono presentati i massimi vertici di Alcoa, non ha portato novità, se non la conferma della chiusura definitiva dello stabilimento. Ora, è evidente, la situazione venutasi a determinare richiede un’accelerazione delle trattative per il passaggio di consegne tra Alcoa ed il nuovo soggetto imprenditoriale. Al futuro dello stabilimento è legato quello di circa 600 lavoratori diretti ed almeno altrettanti indiretti, in un territorio già messo in ginocchio da una crisi profonda, la più grave degli ultimi 30 anni, che oggi non può assolutamente permettersi una nuova perdita così rilevante, in assenza di alternative occupative a breve e medio termine.

Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ed il viceministro dello Sviluppo economico, Claudio De Vincenti, impegnato ormai da un paio d’anni nella #vertenza Alcoa e nella più complessiva #vertenza Sulcis, hanno assicurato che l’annuncio dato da Alcoa non modifica i termini della trattative in corso per cercare di dare un futuro allo stabilimento, ma è chiaro che ai lavoratori, molti dei quali ormai da mesi non ricevono neppure gli ammortizzatori sociali, queste rassicurazioni non bastano e c’è il rischio che la situazione possa precipitare, diventando poi difficilmente controllabile anche dal punto di vista.

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La multinazionale #Glencore, già presente nel Sulcis con la #Portovesme srl, è interessata all’acquisizione dello stabilimento #Alcoa. E’ questo l’elemento più importante emerso oggi nel nuovo vertice svoltosi al ministero dello Sviluppo economico, per l’esame della vertenza, tra il Governo, rappresentato dal viceministro Claudio De Vincenti, la Giunta regionale guidata dal governatore Francesco Pigliaru, e le organizzazioni sindacali nazionali e territoriali. A questo punto, anche se non c’è niente di ufficiale, la trattativa con l’altra multinazionale, la Klesch, sembra perdere quota.

La trattativa per la cessione dello stabilimento, come auspicano la Giunta regionale, i sindaci (alcuni anche oggi erano presenti a Roma), e soprattutto, i lavoratori, potrebbe andare incontro ad un’accelerazione ma resta ancora irrisolto il problema principale, quello relativo alle tariffe energetiche. Per arrivare ad una conclusione positiva, è necessario ed indispensabile arrivare ad un prezzo dell’energia intorno ai 30 euro a MWh. Alcoa, inoltre, ha ribadito di non aver ancora ricevuto alcuna offerta né tantomeno un piano industriale.

I tempi sono sempre più stretti, perché il 31 luglio terminerà il periodo di manutenzione.

Durante lo svolgimento dell’incontro, i 150 lavoratori arrivati ieri dalla Sardegna hanno manifestato rumorosamente ed uno di loro è stato colto da malore e soccorso da un’ambulanza.

«Questa vertenza va affrontata con totale senso di responsabilità da parte di tutti, costruendo un clima di fiducia – ha detto il Governatore Pigliaru -. È chiaro che si tratta di una trattativa difficile, ma è importante ricordare che, fino a poco tempo fa, trattativa non ce n’era alcuna. Noi ci siamo impegnati, sin dalla prima ora, nel creare condizioni stabili perché un nuovo potenziale investitore, tra quelli che abbiamo chiamato in campo, riavvii lo stabilimento.»

Il verbale d’incontro redatto dal Mise spiega che «Governo e Regione agiscono perché si possa pervenire, in accordo con primario operatore nazionale, ad una positiva condivisione nei tempi più rapidi dell’istruttoria sulla questione energia con l’obiettivo di individuare condizioni di mercato che possano favorire la economica gestione nel lungo periodo dell’impianto di Portovesme. Il confronto in corso ha l’obiettivo da parte di Governo e Regione di arrivare alla sottoscrizione di un Memorandum of Understanding (MOU) tra investitore e istituzioni al quale potrà immediatamente seguire la manifestazione di interesse ad Alcoa ed il conseguente avvio del confronto diretto tra i soggetti imprenditoriali. Infine, Governo e Regione hanno comunicato al gruppo industriale interessato che intendono sostenere la ripresa della produzione e dell’occupazione mettendo a disposizione anche lo strumento del Contratto di Sviluppo e completando le infrastrutture in tempi certi». 

«La nostra richiesta, che è anche il nostro impegno – ha concluso il presidente Pigliaru – è quello di chiudere il Memorandum of Understanding entro il mese di agosto. Il tavolo è aperto e continueremo a lavorare.»

Claudio De VIncenti 10 copia

Mercoledì 23 luglio è in programma un nuovo vertice al #ministero dello Sviluppo economico, sulla vertenza #Alcoa. La delegazione ministeriale guidata dal viceministro Claudio De Vincenti incontrerà le parti per fare il punto sulla trattativa di cessione dello stabilimento e, presumibilmente, nell’occasione si saprà se la trattativa con #Klesch che ultimamente sembra aver perso quota, è ancora in piedi e se quella con #Glencore ha fatto dei progressi rispetto all’ultimo incontro.

Una delegazione di lavoratori partirà per Roma domani eseguirà l’andamento dell’incontro davanti al ministero dello Sviluppo economico. Il clima alla vigilia è un misto tra la preoccupazione derivante dai tempi lunghi della vertenza, e la speranza in una svolta che possa portare nel breve e medio termine alla cessione dello stabilimento ad una nuova proprietà e quindi all’avvio del processo di riavvio degli impianti e di rilancio produttivo.

Attendati Alcoa 1 copia