22 December, 2024
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Un raffinato liutaio, Pietro Contu, ma soprattutto un Teuladino della cui arte si potrebbe scrivere a lungo, elogiando la competenza e la capacità costruttiva raggiunte in anni di lavoro appassionato e tenace. Un Teuladino, dunque, che non dimentica le proprie origini, pur vivendo da molti anni in Germania e ci tiene, anzi, a dire da dove viene! Nel suo sguardo e nelle sue parole si percepiscono cenni di una “teuladinità” sempre viva e presente, che fa pensare ad un benefico influsso sulla sua creatività, certamente innata, ma indubbiamente favorita da paziente operosità. Quell’operosità, ci viene da pensare, che ha permesso a molti “Teuladesus” di raggiungere traguardi notevoli in vari campi, una volta lasciata “sa bidda”. Sarà per desiderio di emergere, sarà per orgoglio di appartenenza ad una comunità unita e fiera, che non si vuol deludere, sarà per una spinta che viene dal cuore e consente di guardarsi intorno per afferrare le opportunità più consone su cui far convergere ogni sforzo, ogni massimo impegno, sarà per tanto altro ancora…. ma il fatto resta che per Pietro Contu la buona volontà, la passione e lo spirito di sacrificio sono stati determinanti nel fargli intraprendere una strada che lo ha portato ben lontano, a chiara fama e notorietà in un campo assolutamente di alta specializzazione, l’Arte Liutaia. Divenuta, dunque, traguardo di una “carriera” iniziata in “bidda” con la rivelazione di una istintiva propensione per lavori di intaglio e di intarsio sul legno e gratificata, via via, dagli apprezzamenti di chi sapeva distinguere l’abilità delle sue mani. La voglia di nuovi orizzonti, comune a molti nel fiore degli anni, portò Pietro lontano dalla sua terra, in Germania, alla ricerca di nuove opportunità, in grado di soddisfare le aspettative comuni a tanti giovani come lui. E qui, per lui autentica terra promessa, la scelta giusta per la sua vita! Che implicò fin da subito la prospettiva di un cammino duro ed impegnativo, “illuminato”, sì, dall’incontro con musicisti provetti, ma   soprattutto segnato da studio serio e costante di materie quali Statica, Fisica, Matematica, Acustica, oltre che della Storia dell’Arte, che gli consentisse di realizzare strumenti perfetti quanto ad equilibrio fra i vari componenti ed armonia nel suono. Studio ancor oggi affiancato da una ricerca  minuziosa nell’ambito della grande Arte Liutaia Italiana, perché le sue “creature” ne esprimano al meglio il rigoroso “spirito costruttivo, i principi estetici, la sonorità, la tecnica”. Di tutto ciò ci parla, questi giorni, la bella “Mostra Fotografica d’Arte Liutaia” allestita nei locali della Casa Baronale di Teulada, una mostra che ripercorre le fasi  di un processo stupefacente, che parte dalla scelta accurata dei materiali e prosegue con i vari momenti di un assemblaggio certosino, secondo i modi di illustri predecessori, quali Amati, Guarnieri e Stradivari. Una testimonianza significativa di come Pietro Contu, sempre affiancato nel suo lavoro dalla moglie, Pamela Glaser, maestra liutaia anche lei, oltre che partner preziosa e brillante violinista, possa essere, a buona ragione, annoverato fra protagonisti di prim’ordine nella grande Arte Liutaia europea. E, quasi a “rendere onore” ad una storia iniziata con semplici prospettive ed arrivata ad essere “nobilitata” dalla magia dei suoni ammalianti di strumenti unici, con un concerto per violino e pianoforte si è voluto inaugurare la mostra, al pianoforte Claudio Mosca, al violino proprio Pamela Glaser, che hanno eseguito brani della migliore tradizione musicale, d’epoca Barocca, con Vivaldi e Handel, d’epoca Classica, con Mozart e Beethoven, d’epoca Romantica, con Brahms e d’epoca Moderna, con Rachmaninoff. Un concerto che ha voluto essere anche autentico omaggio a Teulada e pensiero d’affetto per i suoi abitanti e che si ripeterà il 26 luglio, alle ore 21.00.

Lucia Tanas

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Si conclude questa sera, presso la Torre Sabauda di Calasetta, il Festival letterario LiberEvento. Alle ore 22.00 sarà ospite la scrittrice Manuela Pompas con il libro Siamo tutti Sensitivi; come moderatrice ci sarà la giornalista Serena Cirina. Alle ore 23.00 invece inizierà il concerto Music Every Where con Angelica Perra al flauto e Claudio Mosca al pianoforte.

Manuela Pompas, giornalista e scrittrice, è nata a Milano sotto il segno dell’Acquario, ma con radici mediterranee, profondamente sentite. Ha discendenze greche e spagnole (il suo cognome deriva da Ponepax, porta la pace). E’ sposata con Carlo Biagi, musicista e pubblicitario, autore di libri sui viaggi fuori dal corpo. Insieme hanno fatto un percorso di ricerca interiore e anche un figlio, Francesco, oggi adolescente. Redattrice di Gioia fino al 2000, negli anni ’70 si è occupata soprattutto di spettacolo e ha svolto inchieste legate ai problemi femminili. Poi, dopo un’inchiesta sui sensitivi, si è occupata prevalentemente di parapsicologia, con inchieste su medium, sensitivi e pranoterapeuti. Da allora conduce inchieste nel campo della medicina olistica, del mondo paranormale e delle discipline New Age. Il suo fine, nello scrivere, non è quello di fare sensazione, ma di trovare le chiavi per scoprire il mondo interiore e trovare la via del benessere, per vivere meglio e connettersi con le dimensioni dello spirito.

Torre Calasetta 20 copia

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Dal 6 al 8 agosto, alla Torre Sabauda di Calasetta, ritorna il Festival Culturale LiberEvento, organizzato dall’Amministrazione comunale del centro sulcitano, in collaborazione con l’Associazione Culturale ContraMilonga e sotto la direzione artistica del poeta Claudio Moica. Una tre giorni densa di incontri letterari, musicali ed artistici, in occasione della quale la Torre Sabauda si trasformerà, ancora una volta, in un esclusivo teatro di suoni, voci e  colori.

Tre giornate all’insegna dell’intrattenimento di qualità, durante le quali sfileranno i grandi nomi della letteratura regionale e nazionale ma anche del teatro e della musica. Il Libro sarà come di consueto il motore propulsore del Festival. Dalla poesia alla prosa passando per la saggistica, e attorno al cuore della kermesse letteraria ruoteranno una serie di appuntamenti paralleli, strettamente connessi al mondo dell’arte, della musica e del teatro.

Un’esclusiva fiera della cultura che sarà inaugurata il 6 agosto alle ore 22.00 con l’incontro della scrittrice giornalista del Corriere della Sera Elvira Serra ed il suo primo capolavoro “L’altra”, presentata da Ilaria Muggianu Scano.

A seguire, alle 23,00, la fisarmonicista Loredana Sanna intratterrà il pubblico con il suo concerto “Fisarmonicando”.

Venerdì 7 agosto, sempre alle ore 22.00, presso la Torre Sabauda, Cinzia Micheletti dialogherà con Rossana Copez in occasione dell’uscita del suo ultimo libro “Avanti Marsch”. A seguire, alle 23.00, le attrici Marta Proietti Orzella e Carla Orrù metteranno in scena lo spettacolo “Donne Underground”: Lo spettacolo è stato replicato con successo in occasioni diverse per un pubblico vasto (anche per le scuole, con workshop “Dal testo alla scena”), sia nei teatri che in spazi all’aperto. Lo spettacolo è un libero adattamento da “La topastra di S. Benni”, “Storia della monaca” di Sergio Atzeni (quest’anno ricorre il ventennale dalla sua morte) e “La notte di Madame Lucienne” di Copi. Recentemente è stato replicato il 25 novembre, in occasione della Giornata Internazionale contro  la violenza sulle donne. Lo spettacolo affronta con molta ironia la ribellione e la voglia di uscire da una  condizione di sottomissione, di emarginazione (donne dell’underground, appunto) di tre donne: la Topastra, la sorella della morta (personaggio esilarante di Sergio Atzeni, della società degli “umili”), la donna delle pulizie di un teatro (personaggio grottesco di Copi) che ci regala un finale  sorpresa.

Sabato 8 agosto, alle ore 22,00, chiuderà la quarta edizione di LiberEvento la giornalista scrittrice Manuela Pompas che diletterà il pubblico parlando di reincarnazione e sopranaturale tratti dal suo libro “Siamo tutti sensitivi” con la giornalista Serena Cirina.

A chiusura della seconda edizione del Festival Culturale Liberevento, alle ore 23,00, “Music Every Where”, con due giovani talenti isolani: Angelica Perra, flauto; Claudio Mosca, pianoforte.

Per il quarto anno consecutivo, dunque, LiberEvento si propone come momento di diffusione e promozione della cultura letteraria ai più alti livelli, un’occasione unica di crescita culturale e artistica per il territorio, nonché importante elemento di richiamo per il turismo culturale.

Il festival letterario si potrà seguire anche attraverso il sito web www.liberevento.it , le sua pagine di Facebook, Twitter e Instagram.

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Angelica Perra (2) Angelica Perra foto per locandina  Claudio Mosca Claudio Mosca (2m)

Domenica 31 maggio, a Cagliari, per la 18ª rassegna Forma e Poesia nel Jazz, sono in programma due appuntamenti.

In mattinata, consueto appuntamento domenicale della serie “(Con) Fusion”, progetto nato da un’idea condivisa con la Cooperativa Sant’Elia 2003 e Sustainable Happiness, che prevede musica, interazioni e installazioni artistiche al borgo nei pressi del mercato. Di scena, intorno alle 11, un protagonista della scena rock isolana, Alberto Sanna, poliedrico cantautore e musicista, qui in versione “one man band”: voce, chitarra, armonica e grancassa.

Nel tardo pomeriggio, alle 18, tappa invece al Jazz’Art in via Lamarmora, nello storico quartiere di Castello, dove è di scena il duo “EveryWhere flute & piano” della flautista Angelica Perra e del pianista Claudio Mosca: un progetto nato alla fine del 2013 con l’obbiettivo di compiere un ideale viaggio in musica attraverso i brani di compositori del periodo a cavallo tra Otto e Novecento come Claude Debussy, Carlos Gardel, Erik Satie, Bela Bartok, George Enescu, Gabriel Fauré e Scott Joplin.

Nata nel 1989, Angelica Perra ha iniziato lo studio del flauto traverso all’età di cinque anni, per poi laurearsi a diciannove al conservatorio di Cagliari, sotto la guida di Elena Cecconi. Ha partecipato a numerose masterclass e stage di alto perfezionamento accademico dedicate al flauto solo e alla musica contemporanea, esibendosi in prestigiose sale italiane come solista, con ensemble cameristici e orchestre. Fondatrice del trio “Le muse del flauto” nel 2012, è musicista protagonista di uno spot pubblicitario internazionale e ospite di importanti manifestazioni culturali come solista. La formazione classica le consente di coltivare l’interesse e approfondire la conoscenza del tango, ma anche di frequentare generi come jazz, pop e bossa nova collaborando con la cantante Adele Grandulli e il cantautore Flavio Secchi.

Percorso di formazione analogo, quello di Claudio Mosca: cagliaritano, anche lui classe 1989, intraprende gli studi di pianoforte a cinque anni, nel 2009 si diploma al conservatorio della sua città sotto la guida di Francesca Giangrandi, e nel 2012 conclude col massimo dei voti il biennio di secondo livello a indirizzo solistico presso il conservatorio “Nino Rota” di Monopoli sotto la guida di Benedetto Lupo. Ha frequentato corsi con docenti di fama internazionale tra cui Oscar Martin, Claudio Martinez Mehner, Fabio Bidini, Paola Bruni, Marisa Somma, Beatrice Antonioni, e si è distinto in diversi concorsi nazionali e internazionali nei quali ha ottenuto il primo premio. Oltre all’attività solistica e da camera, Claudio Mosca svolge quella di Maestro Collaboratore, Maestro accompagnatore e Pianista in Orchestra. Ha collaborato con direttori di fama internazionale quali Claudio Martinez Mehner, Fabio Bidini, Paola Bruni, Marisa Somma, Beatrice Antonioni, e, dal 2009 al 2013, ha fatto parte dell’Ensemble del XX secolo dell’Accademia del Teatro alla Scala.

Prossimo appuntamento in calendario per la rassegna Forma e Poesia nel Jazz giovedì 4 giugno: in arrivo al “Jazzino” (ore 21.45) il sassofonista americano (ma da tempo di casa in Spagna) Paul Stocker, in quartetto con Juan Vinuesa al sax tenore, Hector Oliveira al contrabbasso e Dani Garcia alla batteria.

Claudio MoscaMatteo SabattiniCGJ Collective (2) Luca Mannutza Gregory Hutchinson  

Chiusura di settimana densa di impegni per la diciottesima rassegna Forma e Poesia nel Jazz, in pieno svolgimento a Cagliari (ha preso il via l’8 di questo mese e andrà avanti fino al 6 del prossimo) per l’organizzazione dell’omonima cooperativa. Quattro serate consecutive in altrettanti spazi cittadini caratterizzano la penultima tranche del cartellone. La prima è in programma domani sera (giovedì 28) al “Jazzino”: di scena il CGJ Collective, formazione nuorese frutto di un progetto nato nel 2013 per impulso del festival Cala Gonone Jazz e dell’associazione culturale Intermezzo con la collaborazione del pianista e compositore Antonio Ciacca e con l’idea di creare nel tempo un repertorio col contributo di tutti i suoi componenti. Nove i musicisti sul palco del jazz club in via Carloforte a partire dalle 21.45: Elias Lapia, Mauro Usai e Marco Di Cesare ai sassofoni, Emanuele Dau alla tromba, Fabio Coronas al trombone, Gianpaolo Selloni al pianoforte, Giuseppe Chironi alla chitarra, Pierluigi Manca al contrabbasso e Luca Deriu alla batteria. In scaletta composizioni originali e arrangiamenti di Antonio Ciacca di brani hard bop, alcuni blues e un arrangiamento di “Yardbird Suite” di Gianpaolo Selloni.

L’input iniziale del CGJ Collective è stato l’idea dell’associazione Intermezzo di inserire, nell’ambito del ventiseiesimo festival Cala Gonone Jazz, un workshop dedicato alla musica per big band tenuto da Antonio Ciacca e Andy Farber, e suggellato con un concerto nel luglio del 2013. All’indomani di quell’esperienza, l’Intermezzo ha accettato con entusiasmo la proposta di costituire un’orchestra stabile, composta per la maggior parte, se non esclusivamente, da musicisti nuoresi, fornendo loro supporto logistico e la possibilità di inaugurare il progetto all’interno del diciannovesimo festival Internazionale ANIMANERA. Lo scorso novembre si è svolta una nuova collaborazione con Antonio Ciacca, che ha diretto il CGJ collective, formazione di nove elementi, in due concerti che si sono tenuti a Nuoro come anteprima della rassegna ANIMANERA edizione 2014.

Venerdì (29 maggio), alle 21.15, sarà invece il Teatro delle Saline a far da cornice al concerto dell’Insanity Quintet (biglietti a 12,50 euro in prevendita Box Office di Cagliari; tel. 070657428), un collettivo di recente formazione caratterizzato da una forte componente ritmica e un sound di concezione moderna. Nelle sue file, musicisti di grande esperienza: gli ideatori, il pianista Luca Mannutza e il sassofonista Matteo Sabattini, Enrico Bracco alla chitarra e Luca Fattorini al contrabbasso, più uno special guest del calibro del batterista americano Greg Hutchinson (che nel pomeriggio, dalle 15.30 alle 18.30, sarà anche impegnato in una masterclass al “Jazzino”.

Nuova tappa al Lazzaretto, sabato sera (30 maggio; ingresso a cinque euro con consumazione), dove stavolta a tener banco sono i Signor Palomar con il repertorio, riarrangiato per l’occasione, del nuovo disco, “OsareSognare” (in uscita a settembre e anticipato proprio in questi giorni dal video, tutto in animazione, del primo estratto). Insieme a Cristiano Sanna Martini (testi, melodie, batteria e percussioni), dalla cui idea è nata cinque anni fa, la band cagliaritana sarà sul terrazzo del centro d’arte e cultura nel quartiere Sant’Elia a partire dalle ore 20.00 con Alice Marras alla voce, Gianluca Piras al basso e le chitarre di Michele Sanna e Alessandro Deiana.

Altri suoni e atmosfere per chiudere il weekend di Forma e Poesia nel Jazz, domenica 31 alle 18.00, al Jazz’Art in via Lamarmora: protagonista il duo formato da Angelica Perra (flauto) e Claudio Mosca (pianoforte) con “EveryWhere Flute & Piano”, progetto battezzato alla fine del 2013 con l’obbiettivo di compiere un viaggio ideale attraverso pagine di musica di compositori influenti dell’Ottocento e Novecento, come Claude Debussy, Nino Rota, Astor Piazzolla, Erik Satie, Bela Bartok, George Enescu, Gabriel Fauré, Scott Joplin.

Quattordici concerti, tre masterclass, laboratori per bambini, una mostra fotografica, un’installazione video, degustazioni e altro ancora. Così, dall’8 maggio al 6 giugno, Forma e Poesia nel Jazz festeggia a Cagliari la sua diciottesima edizione. Un traguardo importante per questa rassegna, organizzata dall’omonima cooperativa, cresciuta nel corso del tempo, fino a diventare uno degli appuntamenti più consolidati e apprezzati da pubblico, critica e addetti ai lavori nel panorama jazzistico sardo.

Diciotto candeline da spegnere con un un fitto cartellone di appuntamenti distribuiti in vari spazi cittadini (lo spazio Jazz’Art, l’Auditorium del Conservatorio, il Teatro delle Saline, il Ghetto, il Jazzino, il Lazzaretto), con un occhio di riguardo per il jazz italiano di qualità e uno sguardo sulla scena musicale (non solo jazzistica) locale, più un pizzico di internazionalità attraverso collaborazioni con la Spagna.

Tra i nomi di spicco, Fabrizio Bosso col suo quartetto (atteso a Cagliari il 14 maggio), il Doctor 3 di Danilo Rea, Enzo Pietropaoli e Fabrizio Sferra (sabato 23 maggio), l’Insanity Quintet (29 maggio), il quartetto del sassofonista americano (ma da tempo di casa in Spagna) Paul Stocker (il 4 giugno), il duo del chitarrista Antonio Forcione con il percussionista Emiliano Caroselli (sabato 6 giugno). E, ancora, Riccardo Melis (8 maggio), il duo Clorinda Perfetto – Robert Witt (10 maggio), il DRC Trio (sempre il 10), il quartetto del chitarrista Carlo Ditta (17 maggio) e quello della cantante Eloisa Atti (22 maggio), il gruppo Musica ex Machina (24 maggio), il CGJ Collective (28 maggio), Signor Palomar (il 30), il duo “EveryWhere flute & piano” di Angelica Perra e Claudio Mosca (il 31).

Organizzata dall’omonima cooperativa, la diciottesima edizione di Forma e Poesia nel Jazz si avvale del contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato dello Spettacolo e Attività Culturali e Assessorato del Turismo) e del Comune di Cagliari, con la collaborazione di Unica Radio, Radio Chinchilla, Dabo, Clamshell record, Calagonone Jazz, Jazz in Sardegna, Conservatorio Statale di Musica “G. Pierluigi da Palestrina”, Cooperativa Sant’Elia 2003, Azienda Vitivinicola Colline del Vento (Villasimius), Fattorie Orro (Tramatza) e Sustainable Happiness.

I biglietti per i concerti di Fabrizio Bosso (20 euro), Doctor 3 (22,50 euro) e Insanity Quintet (12,50 euro) si possono acquistare al Box Office di Cagliari, in viale Regina Margherita, 43 (tel. 070 657428). Abbonamento a 43 euro. Quindici euro invece il prezzo del biglietto per il concerto del 6 giugno di Antonio Forcione e Emiliano Caroselli in vendita tramite Solidando Onlus (tel. 339 7678703 e 345 0368674). Ingresso con degustazione per le serate al Lazzaretto e al Ghetto.

 Jazz Doctor 3 (2)Jazz Antonio Forcione (3m) Jazz Fabrizio Bosso - foto SimoneCecchetti (m) Jazz Paul Stocker