22 November, 2024
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L’Associazione Ottovolante Sulcis, nell’ambito del progetto “A Sant’Antioco per Antichi Sentieri”, finanziato dalla Fondazione di Sardegna, dal 19 al 29 settembre ospiterà in residenza artistica presso la Home Gallery di Sant’Antioco tre artisti sardi selezionati con specifico bando. La residenza artistica, a cura dell’architetto ed artista antiochense Claudio Rosa, intende promuovere percorsi di arricchimento culturale e di crescita artistico-professionale degli artisti emergenti attivi in Sardegna. Il progetto “Antichi sentieri” parte da una mappatura, realizzata con la partecipazione di esperti e appassionati di percorsi e mappe antiche, e si arricchisce di esperienze artistiche, musicali e visive, strettamente connesse al patrimonio naturale e umano di Sant’Antioco.

Le opere prodotte durante la residenza artistica comporranno un documento espressivo dei sentieri e dei luoghi dell’isola, interpretati secondo la sensibilità degli artisti visivi partecipanti al progetto. Gli artisti selezionati sono: Mattia Barbata (Iglesias, 1984) Diplomato all’Università di Sassari nella Facoltà di Scienze dei Beni Culturali, si avvicina alla fotografia, con un approccio all’antropologia visuale dopo studi svolti in Bolivia. Dal profondo legame con la sua terra d’origine scaturisce un forte interesse verso la rivalutazione, per mezzo del reportage fotografico, di siti in decadenza presenti sul territorio.

Rita Deidda (Cagliari, 1990) Durante il liceo scopre la fotografia e da allora prosegue il suo percorso alla scoperta della tecnica e della poesia di questo medium che le dà la possibilità di esplorare e con cui comunica. Ad essa ha unito nel tempo altre arti, tra le quali il collage, la legatoria, la scrittura, gli origami e il cucito.

Alessandra Sarritzu (Cagliari, 1991): La sua ricerca si concentra sul tema dell’identità, del senso di appartenenza, della memoria e dello scorrere del tempo e si sviluppa attraverso vari linguaggi come la fotografia, il suono e le installazioni. Fa parte del collettivo artistico Transhumanza che aspira a creare una connessione tra la ricerca artistica contemporanea e le zone rurali della Sardegna.

Inoltre, per favorire la conoscenza e l’interscambio tra artisti, dall’Associazione Ottovolante di Bologna sono stati invitati a partecipare:

James Beghelli  (nome d’arte di Andrea Baraldi) (Bologna, 1989) Diplomato al corso di Decorazione dell’Ambiente all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Assimila competenze in differenti ambiti, unendo illustrazione, stampa, fotografia e videomaking al fine di creare una figura poliedrica e funzionale. Il suo stile è trasversale alle discipline che padroneggia presenti nei suoi lavori.

Giampaolo Parrilla (Bologna, 1994) Dopo aver frequentato i corsi di Fumetto e Illustrazione presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, ha collaborato a diversi progetti di integrazione di rifugiati politici attraverso la pittura ed il fumetto. Il suo interesse è rivolto a disegnare spettacoli dal vivo attraverso la musica ed il teatro.

Sofia Cordoba (Montevideo, 1986) Regista e artista, incorpora differenti linguaggi al fine di comunicare più incisivamente. È interessata soprattutto alla regia cinematografica, alla fotografia e allo sviluppo creativo multimediale. Negli ultimi anni ha diretto numerosi documentari, video musicali, videoarte, video istituzionali e commerciali, focalizzandosi sullo sviluppo concettuale e visuale. A conclusione dell’esperienza di residenza artistica nei giorni 28 e 29 settembre il presidente dell’Associazione Ottovolante Sulcis, Paolo Balia, presenterà le opere prodotte in una esposizione, a cura di Claudio Rosa, aperta a tutta la comunità. 

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Sotto il segno dell’Arte, anello di congiunzione tra passato e presente, linguaggi contemporanei ed espressioni antiche si incontrano al Museo Archeologico Ferruccio Barreca di Sant’Antioco. Ritorna EstArte, manifestazione culturale rientrante nel cartellone di eventi estivi allestito dall’Amministrazione comunale di Sant’Antioco, la cui inaugurazione è prevista per sabato 16 settembre prossimo a partire dalle 21.00, con ingresso gratuito. La mostra, al cui allestimento partecipano anche gli studenti del Liceo Emilio Lussu di Sant’Antioco nell’ambito del progetto alternanza scuola lavoro in collaborazione con la Cooperativa Archeotur, resterà in esposizione fino al 24 settembre.

Un evento capace di coniugare l’arte contemporanea di 37 artisti con sfiziose degustazioni enogastronomiche e musica di qualità, nella suggestiva cornice del #MAB, spazio museale ricco e prezioso, scrigno del passato di un luogo unico: Sant’Antioco.

Le distanze temporali si annullano e la creatività diviene la principale connessione tra le opere esposte e gli oggetti antichi, tra ciò che siamo stati e le molteplici espressioni del nostro tempo che, attraverso la sperimentazione, rivelano una spiccata tensione verso il futuro. La mostra d’arte contemporanea vede il coinvolgimento di differenti artisti, una miscellanea di opere che spaziano dalla pittura alla scultura, dal collage al riciclo, dall’utilizzo di tecniche sperimentali alla fotografia.

La sezione fotografica della mostra, rappresentata da 17 scatti del “Circolo fotografico f 7.1 – Isola di Sant’Antioco”, offrirà un’originale lettura del patrimonio culturale dell’isola di Sant’Antioco.  Partendo dalle testimonianze della prima presenza dell’uomo sull’isola durante la preistoria, si percorreranno le diverse epoche storiche attraverso monumenti e oggetti nuragici, fenici, punici e romani, per giungere alla storia moderna e contemporanea rappresentata da torri costiere, fari, postazioni militari e impianti industriali dismessi. Il racconto di luoghi antichi, oggi profondamente trasformati dal trascorrere del tempo, viene immortalato dallo sguardo contemporaneo di Gloria Asunis, Giorgio Baghino, Alessandra Balia, Angelo Balia, Fedele Balia, Cristian Calabrò, Massimo Calabrò, Davide Cau, Viviana Frau, Virginia Locci, Fiorella Meloni, Paola Mercenaro, Stefano Puddu, Sergio Pusceddu, Alessandro Siddi, Marco Siddi, Stelio Usai.

Oltre ai diciassette fotografi del “Circolo fotografico f 7.1 – Isola di Sant’Antioco”, saranno presenti venti artisti con due opere ciascuno: Gianmarco Basciu, Chiara Caredda, Giuliana Cauli, Nicola Derf, Fabio, Marco Fontana, Francesco Garau, Luca Lindiri, Antonietta Mascia, Federica Nocco, Bruno Piga, Maristella Portas, Claudio Rosa, Serena Salis, Antonello Sanna, Ines Sitzia, Giuseppe Tuveri e Marco Vigo. Una sezione della mostra sarà inoltre dedicata al maestro Gianni Salidu con l’esposizione di quindici opere sagomate dalle sue sapienti mani nei legni locali di ginepro, olivastro e limone, ma anche nell’onice, l’alabastro e la trachite. La sua arte richiama radici ancestrali legate al mare, alle fede cristiana espressa dai presepi e dalle rappresentazioni di Cristo, con una evidente sensibilità nella raffigurazione di soggetti sofferenti. Ciò che spicca maggiormente sono le figure femminili, legate in modo indissolubile alla terra e alla fertilità, elementi fondanti dell’arte umana fin da epoche remote.

Il tutto sarà accompagnato dalle degustazioni di prodotti gastronomici tipici del territorio e produzioni locali di Carignano a Km zero, con le cantine private “Arrevesa”, “Binu Forti”, “Primu” e “Xabarra”. Cosa può mancare ancora ad EstArte se non la magia di musiche originali e vintage? Spazio, dunque, alle sonorità del trio jazz creato dalla fusione dei linguaggi musicali di Andrea Schirru al piano, Massimo Spano al contrabbasso e Alessandro Garau alla batteria. E dopo l’attesissima esibizione di musica jazz, la serata proseguirà con le variopinte melodie delle “The Longuettes”, un frizzante trio vocale accompagnato dal piano di Andrea Schirru e creato dalle vocalità di Daniela Puggioni, Michela Mura e Silvia Follesa. Un viaggio musicale che fa tappa per i grandi classici swing e le armonie delle grandi big band, attraversa il ritmo sfrenato dei boogie-woogie del pre e del dopo guerra, passa per l’easy pop al femminile e approda ad alcune indimenticabili hit italiane e straniere dei magici anni ’60.