25 November, 2024
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La squadra delle vecchie glorie dell’Iglesias ha vinto il 1° Memorial di Calcio intitolato all’ex calciatore del Carbonia Claudio Sulas, scomparso 13 mesi fa all’età di 61 anni. La squadra rossoblu s’è imposta sulle vecchie glorie della squadra del Carbonia ai calci di rigore (i due tempi di 15 minuti ciascuno erano terminati sul 2 a 2) e sulle vecchie glorie della squadra di San Giovanni Suergiu per 3 a 1. Nella terza partita, le vecchie glorie del Carbonia hanno superato quelle di San Giovanni Suergiu per 2 a 0. Le partite sono state dirette dalla terna formata da Maurizio Tocco, Paolo Pinna e Peppino Fiorito che si sono alternati nelle tre partite. Il Memorial è stato organizzato dalla famiglia, dagli amici di Claudio e dalla società Fermassenti, con il patrocinio del comune di San Giovanni Suergiu.

Prima della prima mini partita, sono stati consegnati diversi ricordi degli ex compagni di squadra e amici che hanno organizzato il Memorial, del sindaco di San Giovanni Suergiu Elvira Usai, del presidente del Carbonia Calcio di quando giocava Elvio Verniani (Claudio Sulas fu grande protagonista del Carbonia promosso in serie D nella stagione 1977/78), del presidente della Fermassenti Antonio Massenti, alla moglie Donatella e alla figlia Giulia. Subito dopo è stato osservato un minuto di silenzio.

La carriera calcistica di Claudio Sulas ha avuto il suo periodo più brillante con la maglia del Carbonia, con la quale, proveniente dal settore giovanile, fece il suo esordio nel campionato di Promozione regionale nella stagione 1973/74, a soli 17 anni, sotto la guida di Toto Cesaracciu. Nonostante la giovanissima età, collezionò 9 presenze nel ruolo di ala destra, realizzando un goal nella vittoriosa partita interna con l’Oristanese, 4 a 0, il 13 gennaio 1974. La stagione successiva fu per lui meno fortunata, giocò una sola partita e venne ceduto in prestito al San Giovanni Suergiu, la squadra del suo paese.

Rientrò a Carbonia nell’estate del 1977, diventando titolare inamovibile fino al pareggio interno per 2 a 2 con il Villacidro disputato il 12 marzo 1978 per la 7ª giornata del girone di ritorno, perché venne poi bloccato da un grave infortunio ad un ginocchio fino al termine della stagione, nella squadra che con l’indimenticabile Toto Cesaracciu in panchina, conquistò la promozione in serie D, nello spareggio del Quadrivio di Nuoro con il Porto Torres, deciso dal lancio della monetina dopo che sia i tempi regolamentari sia quelli supplementari, si conclusero sul risultato di parità, 1 a 1 (reti di Floriano Congiu per il Carbonia e dello stopper Pantera per il Porto Torres). Chiuse quella stagione con 21 presenze e 2 reti, realizzate in due vittoriose trasferte, a Quartucciu, il primo goal del 3 a 1 finale sulla Ferrini, e a Cagliari con la Torpedo, 1 a 0.

Lasciato il Carbonia, continuò a giocare per alcune stagioni nelle categorie minori ma abbandonò definitivamente il calcio ancora in giovane età e si dedicò presto al lavoro di agente di commercio, che ha portato avanti fino a che le condizioni di salute glielo hanno consentito.

Nonostante la carriera relativamente breve, ha conservato tantissimi amici nel mondo del calcio e non solo, che ne hanno pianto la prematura scomparsa e ieri lo hanno ricordato con il 1° Memorial a lui intitolato.

 

 

                                                 

 

                       

   

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Il Carbonia che ha disputato il campionato di Lega Giovanile 1974/75.

La chiesa di San Giovanni Battista, a San Giovanni Suergiu, s’è riempita questo pomeriggio per l’estremo saluto a Claudio Sulas, agente di commercio, ex calciatore, scomparso ieri per un male incurabile, all’età di 61 anni.

In tanti si sono stretti intorno alla moglie Donatella e alla figlia Giulia, parenti, amici, conoscenti, diversi ex calciatori che hanno giocato con lui o che lo hanno conosciuto come avversario negli anni ’70.

La messa è stata celebrata dal parroco della chiesa di San Giovanni Battista, Antonino Bellu, e dal parroco della chiesa di Is Urigus, frazione nella quale Claudio Sulas è cresciuto, don Giuseppe Zusa.

La carriera calcistica di Claudio Sulas ha avuto il suo periodo più brillante con la maglia del Carbonia, con la quale, proveniente dal settore giovanile, fece il suo esordio nel campionato di Promozione regionale nella stagione 1973/74, a soli 17 anni, sotto la guida di Toto Cesaracciu. Nonostante la giovanissima età, collezionò 9 presenze nel ruolo di ala destra, realizzando un goal nella vittoriosa partita interna con l’Oristanese, 4 a 0, il 13 gennaio 1974. La stagione successiva fu per lui meno fortunata, giocò una sola partita e venne ceduto in prestito al San Giovanni Suergiu, la squadra del suo paese.

Rientrò a Carbonia nell’estate del 1977, diventando titolare inamovibile fino al pareggio interno per 2 a 2 con il Villacidro disputato il 12 marzo 1978 per la 7ª giornata del girone di ritorno, perché venne poi bloccato da un grave infortunio ad un ginocchio fino al termine della stagione, nella squadra che con l’indimenticabile Toto Cesaracciu in panchina, conquistò la promozione in serie D, nello spareggio del Quadrivio di Nuoro con il Porto Torres, deciso dal lancio della monetina dopo che sia i tempi regolamentari sia quelli supplementari, si conclusero sul risultato di parità, 1 a 1 (reti del centravanti Aresu per il Carbonia e dello stopper Pantera per il Porto Torres). Chiuse quella stagione con 21 presenze e 2 reti, realizzate in due vittoriose trasferte, a Quartucciu, il primo goal del 3 a 1 finale sulla Ferrini, e a Cagliari con la Torpedo, 1 a 0.

Lasciato il Carbonia, continuò a giocare per alcune stagioni nelle categorie minori ma abbandonò definitivamente il calcio ancora in giovane età e si dedicò presto al lavoro di agente di commercio, che ha portato avanti fino a che le condizioni di salute glielo hanno consentito.

Nonostante la carriera relativamente breve, ha conservato tantissimi amici nel mondo del calcio e non solo, che oggi ne piangono la prematura scomparsa.

«Claudio Sulas era un moto perpetuo di centrocampo – ricorda Checco Fele, suo compagno di squadra nelle prime due stagioni al Carbonia – sempre pronto a tappare i buchi che si creavano, calciatore e persona molto generosa, non molto fortunata. Con la sua scomparsa perdiamo un’altra pedina nello scacchiere biancoblu che contribuì a far rinascere il Carbonia dopo la Carbosarda.»

Una formazione del Carbonia della stagione 1973/74 con Claudio Sulas (il secondo accosciato dalla sinistra).

Claudio Sulas.

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Il calcio sulcitano piange Claudio Sulas, grande protagonista del Carbonia promosso in serie D nella stagione 1977/78. Lo ha stroncato un male incurabile, aveva 61 anni. Lascia la moglie Donatella e una figlia, Giulia, fresca di laurea.

La carriera calcistica di Claudio Sulas ha avuto il suo periodo più brillante con la maglia del Carbonia, con la quale, proveniente dal settore giovanile, fece il suo esordio nel campionato di Promozione regionale nella stagione 1973/74, a soli 17 anni, sotto la guida di Toto Cesaracciu. Nonostante la giovanissima età, collezionò 9 presenze nel ruolo di ala destra, realizzando un goal nella vittoriosa partita interna con l’Oristanese, 4 a 0, il 13 gennaio 1974. La stagione successiva fu per lui meno fortunata, giocò una sola partita e venne ceduto in prestito al San Giovanni Suergiu, la squadra del suo paese.

Rientrò a Carbonia nell’estate del 1977, diventando titolare inamovibile fino al pareggio interno per 2 a 2 con il Villacidro disputato il 12 marzo 1978 per la 7ª giornata del girone di ritorno, perché venne poi bloccato da un grave infortunio ad un ginocchio fino al termine della stagione, nella squadra che con l’indimenticabile Toto Cesaracciu in panchina, conquistò la promozione in serie D, nello spareggio del Quadrivio di Nuoro con il Porto Torres, deciso dal lancio della monetina dopo che sia i tempi regolamentari sia quelli supplementari, si conclusero sul risultato di parità, 1 a 1 (reti di Floriano Congiu per il Carbonia e dello stopper Pantera per il Porto Torres). Chiuse quella stagione con 21 presenze e 2 reti, realizzate in due vittoriose trasferte, a Quartucciu, il primo goal del 3 a 1 finale sulla Ferrini, e a Cagliari con la Torpedo, 1 a 0.

Lasciato il Carbonia, continuò a giocare per alcune stagioni nelle categorie minori ma abbandonò definitivamente il calcio ancora in giovane età e si dedicò presto al lavoro di agente di commercio, che ha portato avanti fino a che le condizioni di salute glielo hanno consentito.

Nonostante la carriera relativamente breve, ha conservato tantissimi amici nel mondo del calcio e non solo, che oggi ne piangono la prematura scomparsa.

«Claudio Sulas era un moto perpetuo di centrocampo – ricorda Checco Fele, suo compagno di squadra nelle prime due stagioni al Carbonia – sempre pronto a tappare i buchi che si creavano, calciatore e persona molto generosa, non molto fortunata. Con la sua scomparsa perdiamo un’altra pedina nello scacchiere biancoblu che contribuì a far rinascere il Carbonia dopo la Carbosarda.»

San Giovanni Suergiu darà l’estremo saluto a Claudio Sulas venerdì 28 aprile, alle 15.30, nella chiesa di San Giovanni Battista, a San Giovanni Suergiu.

Una formazione del Carbonia della stagione 1973/74 con Claudio Sulas (il secondo accosciato dalla sinistra).

Claudio Sulas.