16 November, 2024
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Questo pomeriggio, alle ore 15.00, presso l’Aula Boscolo della Cittadella Universitaria di Monserrato, si svolgerà un evento dal titolo: “Prevenzione primaria del tumore alla mammella: una proposta UNICA”. L’incontro avrà come obiettivo presentare i risultati di uno studio che vede tra i fattori di rischio di tumore alla mammella anche il consumo di alcol.

Sarà inoltre occasione per divulgare e rendere disponibile gratuitamente una applicazione realizzata da un gruppo multidisciplinare dell’Università di Cagliari che permetterà alle donne di aumentare la conoscenza dei fattori di rischio prevenibili del tumore alla mammella.

Al gruppo appartengono i docenti del dipartimento di Scienze biomediche Roberta Agabio, Fabrizio Angius e Monica Deiana; Claudia Sardu, Alessandra Mereu, Sofia Cosentino, Clelia Madeddu, Elena Massa, Carola Politi, Luigi Minerba e Paolo Contu del dipartimento di Scienze mediche e sanità pubblica; Matteo Fraschini, docente del dipartimento di Ingegneria elettrica ed elettronica. Fa parte del gruppo anche Julia Sinclair, docente della University of Southampton.

Lo studio è partito dal presupposto che fino al 40% dei tumori alla mammella possa essere prevenuto attraverso il controllo dei fattori di rischio modificabili quali obesità, inattività fisica e consumo di alcol. In particolare, il lavoro di ricerca si è concentrato sulla relazione esistente tra consumo di alcol e rischio di sviluppare il tumore alla mammella. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, in Europa oltre il 50% delle donne consuma alcol e, tra le donne che assumono alcol, un quarto ne assume elevate quantità.

Tuttavia, uno studio inglese ha riscontrato che meno del 20% delle donne che partecipavano a programmi di screening per il tumore alla mammella aveva identificato nell’alcol un fattore di rischio. Il gruppo di ricerca ha replicato lo studio inglese trovando esattamente gli stessi risultati: l’alcol è stato identificato da meno del 20% delle donne partecipanti allo studio come fattore di rischio per il tumore, nonostante la maggior parte abbia riferito di assumere bevande alcoliche.
In base a questi risultati, ci si è posti l’obbiettivo di aumentare la conoscenza e la consapevolezza della popolazione generale della relazione esistente tra alcol e rischio di sviluppare il tumore alla mammella. Per raggiungere questo obbiettivo, grazie ad un finanziamento della Fondazione di Sardegna, è stata realizzata un’applicazione interattiva a partire dalla versione inglese “Abreast of Health” (a braccetto con la salute) dell’Università di Southampton. Il gruppo dell’Università di Cagliari ha adattato l’applicazione per il suo uso in Italia e svolto uno studio per valutarne accettabilità, comprensione ed efficacia in un campione di donne italiane.

 

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Le principali novità medico-scientifiche nella terapia del tumore dell’ovaio e della mammella, le relazioni di eccellenze specialistiche, i racconti di alcune pazienti nel personale cammino nella malattia. Ancora, dalle tematiche della biologia del tumore alle terapie personalizzate nel rispetto della centralità della paziente e per la salvaguardia del suo benessere fisico, psicologico e spirituale.

Attorno a questi e altri temi si articola la giornata di studi dal titolo “Novità nella terapia del tumore dell’ovaio e della mammella Una strada insieme” in programma a Cagliari sabato 25 novembre, dalle ore 9,00, presso l’Aula Magna del Pontificio Seminario Regionale Sardo, in via Monsignor Parraguez 19.

L’importante appuntamento organizzato dal dott. Antonio Macciò, responsabile del reparto di Ginecologia Oncologica dell’Ospedale A. Businco di Cagliari in collaborazione con l’Associazione Sarda per la Ricerca in Oncologia Ginecologica – ONLUS e la Fondazione Taccia – Ricerca sul Cancro, si snoderà in due distinti momenti: prettamente di carattere scientifico le tre sessioni della mattina dalle ore 9,30 alle ore 13.00, invece il pomeriggio le tematiche saranno affrontate secondo un approccio olistico e psicosociale.

I lavori si aprono alle ore 9,30 con il programma scientifico che prevede l’alternanza tra medici, esperti autorevoli e rappresentanti di associazioni, tra queste ultime spiccheranno gli interventi di Albachiara Bergamini, consigliere in carica della Fondazione Taccia – Ricerca sul cancro e referente per la Sardegna per il progetto “Mai Più Sole”, Anna Maria Massetti dell’associazione “Sinergia Femminile” e Rita Nonnis dell’Associazione “aBRCAdaBRA”.

La voce del mondo clinico e degli esperti sarà rappresentata dalla dottoressa Clelia Madeddu con una relazione su “Il microambiente tumorale ed il suo ruolo nell’etiopatogenesi del carcinoma della mammella e dell’ovaio”, la dottoressa Margherita Piras parlerà di “Cancro e trombosi: un comune fattore di crescita”, il dott. Daniele Farci con “La neoangiogenesi quale fattore di prognosi e terapia”, la dottoressa Daniela Guerzoni con “Il platino ed i suoi derivati: sinergismo d’azione con il bevacizumab”, la dottoressa Luciana Tanca illustrerà “Il problema insoluto della farmaco-resistenza nel carcinoma dell’ovaio: la trabectedina e le sue azioni immunomodulanti; quale ruolo della neoangiogenesi?” e la dottoressa Chiara Porcu con “La miglior terapia nel carcinoma della mammella tra efficacia e miglior qualità della vita: la doxorubicina liposomiale e l’associazione taxolo e bevacizumab”.

Al pomeriggio,a partire dalle 14.30, le varie tematiche affrontate secondo aspetti olistici e psicosociali faranno il punto sui rapporti con la fede, il perdono, la psiconcologia e le esperienze di vita personali. Tra i principali in terventi quelli di don Antonio Mura “Fede e dolore: la salute dell’anima”, del professor Mauro Carta su “Psiche e cancro”, il dottor Antonio Macciò con un’accurata analisi de “La vita dopo la morte: traguardo o sconfitta?”, il dott. Daniel Lumera con “La Cura del Perdono: la relazione con sé stessi, con la malattia e con la vita”, la dottoressa Nadia Brusasca con l’intervento “Dal corpo alla corporeità: io senza di me non posso esistere”.

A seguire prenderanno la parola le pazienti Daniela Cadeddu e Rita Meleddu che racconteranno la loro personale esperienza di vita legata alla malattia, delle esigenze e necessità che si incontrano nel percorso di cura. Inoltre interverranno le varie associazioni con Monica Melis e Ivana Congiu, Referenti regionali di aBRCAdaBRA; il dott. Donato Ortu, presidente UnitixlaVita; Ezia Caredda, presidente Karalis Pink Team Daniela Secchi, Adele Lai consigliere dell’associazione Idea Onlus e Denise Murgia, presidente di Libera.

L’evento è stato accreditato con n. 4 crediti formativi ECM per la categoria professionale di medico chirurgo (Ematologia, Medicina Interna, Oncologia, Radioterapia, Chirurgia Generale, Ginecologia e Ostetricia, Anatomia Patologica, Anestesia e Rianimazione, Medicina Nucleare, Radiodiagnostica, Medicina Generale, Continuità Assistenziale, Cure Palliative, Medicina di Comunità), psicologo, infermiere, biologo, tecnico sanitario di laboratorio biomedico. Saranno accolte con priorità le richieste degli operatori sanitari che svolgono la loro attività in reparti/strutture che si occupano delle tematiche scientifiche dell’evento. L’iscrizione è gratuita, ma obbligatoria.