22 November, 2024
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Un documento comune, un testo condiviso che Sardegna, Corsica e Baleari hanno scritto insieme e che invieranno ognuno al proprio Governo. Al centro, la richiesta di affiancare le tre regioni insulari nel confronto con l’Europa, perché l’articolo 174 del Trattato di funzionamento europeo che norma l’insularità non resti sulla carta ma venga finalmente attivato. Ciò significherebbe dare anche alle isole non classificate oggi come “ultraperiferiche” la possibilità di mitigare gli svantaggi strutturali determinati dalla discontinuità territoriale ed avere pari opportunità di sviluppo ed accesso al mercato unico rispetto alle altre regioni d’Europa.
I presidenti della Sardegna, della Corsica e delle Isole Baleari consegneranno la lettera questo pomeriggio al Commissario europeo per la politica regionale Corina Cretu, a Bruxelles, per poi indirizzarla ognuno al Capo del proprio Governo.
Le tre regioni insulari hanno stretto un accordo di collaborazione nel 2016 nell’ambito della loro partecipazione ai lavori del Comitato europeo delle regioni, e da allora portano avanti un lavoro comune che parte dalla constatazione di come le regioni insulari non comprese in quelle ultraperiferiche condividano una situazione di svantaggio strutturale sinora non riconosciuta. Sostenute da studi specialistici, Sardegna, Corsica e Baleari hanno individuato i nodi cruciali, dalla mobilità al regime fiscale e chiedono che tale situazione debba invece trovare attenzione e spazio nella programmazione della politica di coesione post 2020, così come nella normativa europea.

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Torna l’attenzione sulle isole nell’aula del Comitato delle Regioni, che si è riunito in seduta plenaria ieri e oggi a Bruxelles, nell’emiciclo del Parlamento europeo. Al centro dei lavori – ai quali ha preso parte il presidente della Regione Francesco Pigliaru insieme ai rappresentanti di Corsica, Baleari e Creta – sono stati i temi della politica di coesione post-2020 declinati dal punto di vista dei territori d’Europa ed esposti alla commissaria per le Politiche regionali Corina Cretu, che ha partecipato al dibattito.

Questa volta al centro è stata la riforma dei programmi di cooperazione interregionale dopo il 2020, affrontata nel Parere portato al tavolo di discussione dalla Corsica e approvato dall’aula. Il documento si inserisce nel pacchetto dei Pareri che le regioni europee presentano alla Commissione UE avendo come obiettivo la difesa dei fondi strutturali e l’ottenimento di una politica di coesione non indebolita dai tagli di bilancio ma, al contrario, rafforzata, semplificata ed attenta alle esigenze e allo sviluppo locali. Nello specifico, il Parere si oppone al testo proposto dalla Commissione chiedendo il mantenimento della cooperazione interregionale transfrontaliera marittima, e quindi diretta tra le regioni insulari, anche dopo il 2020.

«Come abbiamo spesso denunciato, la Commissione Europea fa ancora oggi fatica a riconoscere le molte implicazioni legate alla condizione di insularità – ha detto il presidente Francesco Pigliaru, esprimendo soddisfazione per l’approvazione dell’aula e ringraziando la relatrice Nanette Maupertuis -. Con il parere firmato dalla Corsica, con cui da tempo portiamo avanti un lavoro comune che coinvolge anche le Baleari, ribadiamo le nostre posizioni su punti ben definiti e, ancora una volta, sottolineiamo la necessità e l’urgenza dell’attuazione dell’articolo 174 del Trattato di Funzionamento UE sull’insularità. Solo facendo chiarezza sulle regole – ha aggiunto Francesco Pigliaru -, incidendo sulla normativa e ottenendo la possibilità di utilizzare le nostre risorse in modo mirato, senza il timore di incorrere in sanzioni,  possiamo mitigare concretamente e significativamente gli svantaggi strutturali dati dalla discontinuità territoriale. È una questione di pari opportunità, un diritto di cittadinanza che spetta a chi, nelle regioni insulari, vive e lavora, ed è tempo che venga riconosciuto», ha concluso Francesco Pigliaru, ricordando che a breve sarà presentato un nuovo passaggio nell’azione politica congiunta di Sardegna, Corsica e Baleari e ribadendo, nell’incontro con il presidente di Creta Stavros Arnaoutakis, l’apertura ad altre importanti realtà insulari europee.

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Nuovo tassello nel lavoro comune sull’insularità portato avanti da Sardegna, Corsica e Baleari, ora con il coinvolgimento anche di Creta. L’iniziativa, dal titolo “Le sfide dell’insularità nella politica di coesione post 2020”, in programma domani, venerdì 16 novembre, alle ore 9.00, al THotel di Cagliari, è organizzata dalla Regione Sardegna insieme al Comitato europeo delle Regioni, all’interno della più ampia serie di incontri su “Il futuro dell’Europa”. Il dibattito politico, riprendendo il filo dell’azione politica condotta finora, verterà infatti sulla necessità di uno specifico scenario europeo dedicato alle isole e sulle opportunità che le politiche europee potrebbero – o dovrebbero – offrire alle isole e ai loro abitanti, imprese e territori.

Ad aprire i lavori, dopo i saluti istituzionali, una riflessione sulla “Politica europea per le isole” condotta dai rappresentanti governativi delle isole del Mediterraneo, membri del Comitato delle Regioni. Con il presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru, interverranno il presidente della Regione Corsica, Gilles Simeoni, il presidente di Creta, Stavros Arnaoutakis, la vicepresidente del Governo delle Isole Baleari, Isabel Busquets i Hidalgo, Tonino Picula, vicepresidente dell’Intergruppo del Parlamento Europeo Mari, fiumi, isole e zone costiere, Jan Mikołaj Dzięciołowski, rappresentante del Gabinetto della Commissaria Europea per la politica Regionale e Urbana, Corina Crețu.

L’evento proseguirà con una discussione sulle politiche per le imprese e per l’occupazione nei territori insulari e vedrà la partecipazione, insieme all’assessore della Programmazione, Raffaele Paci, del direttore del Servizio Formazione dell’assessorato del Lavoro, Roberto Doneddu, di Monika Mroczek-Comparetto, capo della Divisione Strumenti Finanziari e Attuazione – Direzione delle operazioni di finanziamento – della Banca Europea per gli Investimenti, Tereza Krausova, Programme manager per le Politiche UE di Italia e Malta della DG Regio, Philip Von Brockdorff, economista, consulente e membro del comitato di direzione del sindacato Voce dei lavoratori (UHM), membro del Comitato economico e sociale europeo (CESE), Henri Malosse, 30esimo presidente del Comitato economico e sociale europeo, membro del Consiglio di Amministrazione della Camera di commercio e dell’industria francese, del Comitato economico e sociale europeo (CESE) e membro onorario dell’Accademia Europea delle Regioni, (AER), e di altri esponenti del mondo delle istituzioni europee. Il dibattito sarà moderato da Giuseppe Sciacca, segretario esecutivo della Commissione Isole della Conferenza delle Regioni Periferiche Marittime d’Europa (CRPM), di cui fa parte anche la Sardegna.

L’iniziativa si inquadra nell’ambito della Settimana Europea delle regioni e delle città 2018, a cui la Regione Sardegna ha partecipato in qualità di capofila di un partenariato costituito da una rete di isole periferiche mediterranee denominata “Green Islands for sustainable cohesion policy”, di cui fanno parte le Isole Baleari, Corsica e Creta. Si tratta anche di un importante momento per riflettere sulle opportunità offerte dalle politiche europee a sostegno dei territori insulari, ed è inoltre un’occasione proficua per coinvolgere i cittadini in un dibattito sull’importanza della politica di coesione nella dimensione quotidiana e per il futuro dell’Europa. Sono invitati a partecipare rappresentanti istituzionali delle autonomie locali e regionali, del mondo della ricerca, delle imprese e del lavoro, della società civile, studenti e cittadini.

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Nuovo tassello nel lavoro comune sull’insularità portato avanti da Sardegna, Corsica e Baleari, ora con il coinvolgimento anche di Creta. L’iniziativa, dal titolo “Le sfide dell’insularità nella politica di coesione post 2020”, in programma per venerdì 16 novembre, alle ore 9.00, al THotel di Cagliari, è organizzata dalla Regione Sardegna insieme al Comitato europeo delle Regioni, all’interno della più ampia serie di incontri su “Il futuro dell’Europa”. Il dibattito politico, riprendendo il filo dell’azione politica condotta finora, infatti, verterà sulla necessità di uno specifico scenario europeo dedicato alle isole e sulle opportunità che le politiche europee potrebbero – o dovrebbero – offrire alle isole e ai loro abitanti, imprese e territori.

Ad aprire i lavori, dopo i saluti istituzionali, una riflessione sulla “Politica europea per le isole” condotta dai rappresentanti governativi delle isole del Mediterraneo, membri del Comitato delle Regioni. Con il presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru, interverranno il presidente della Regione Corsica, Gilles Simeoni, il presidente di Creta, Stavros Arnaoutakis, la vicepresidente del Governo delle Isole Baleari, Isabel Busquets i Hidalgo, Tonino Picula, vicepresidente dell’Intergruppo del Parlamento Europeo Mari, fiumi, isole e zone costiere, Jan Mikołaj Dzięciołowski, rappresentante del Gabinetto della Commissaria Europea per la politica Regionale e Urbana, Corina Crețu.

L’evento proseguirà con una discussione sulle politiche per le imprese e per l’occupazione nei territori insulari e vedrà la partecipazione, insieme agli assessori della Programmazione, Raffaele Paci, e del Lavoro, Virginia Mura, di Monika Mroczek-Comparetto, capo della Divisione Strumenti Finanziari e Attuazione – Direzione delle operazioni di finanziamento – della Banca Europea per gli Investimenti, Tereza Krausova, Programme manager per le Politiche UE di Italia e Malta della DG Regio, Philip Von Brockdorff, economista, consulente e membro del comitato di direzione del sindacato Voce dei lavoratori (UHM), membro del Comitato economico e sociale europeo (CESE), Henri Malosse, 30° presidente del Comitato economico e sociale europeo, membro del Consiglio di Amministrazione della Camera di commercio e dell’industria francese, del Comitato economico e sociale europeo (CESE) e membro onorario dell’Accademia Europea delle Regioni, (AER), e di altri esponenti del mondo delle istituzioni europee. Il dibattito sarà moderato da Giuseppe Sciacca, Segretario Esecutivo della Commissione Isole della Conferenza delle Regioni Periferiche Marittime d’Europa (CRPM), di cui fa parte anche la Sardegna.

L’iniziativa si inquadra nell’ambito della Settimana Europea delle regioni e delle città 2018, a cui la Regione Sardegna ha partecipato in qualità di capofila di un partenariato costituito da una rete di isole periferiche mediterranee denominata “Green Islands for sustainable cohesion policy”, di cui fanno parte le Isole Baleari, Corsica e Creta. Si tratta anche di un importante momento per riflettere sulle opportunità offerte dalle politiche europee a sostegno dei territori insulari, ed è inoltre un’occasione proficua per coinvolgere i cittadini in un dibattito sull’importanza della politica di coesione nella dimensione quotidiana e per il futuro dell’Europa. Sono invitati a partecipare rappresentanti istituzionali delle autonomie locali e regionali, del mondo della ricerca, delle imprese e del lavoro, della società civile, studenti e cittadini.