Il generale Manlio Scopigno ed il colonnello Corrado Carlini difendono il ruolo del #poligono militare di Teulada.
Le recenti polemiche sulla presenza militare in Sardegna, con le rivendicazioni avanzate da una parte, dal presidente della Giunta regionale Francesco Pigliaru, che nel corso della seconda Conferenza nazionale sulle servitù militari ha sostenuto che «in un mondo in cui tutto cambia e si trasforma, solo la dimensione delle servitù militari della Sardegna rimane immutata. Ora è tempo di cambiare», dall’altra dai movimenti che storicamente si battono per la riduzione del peso delle servitù e, da qualche tempo, dal deputato di Unidos Mauro Pili, ex presidente della Regione, che sta portando avanti una durissima battaglia contro le servitù militari, sono state al centro dell’intervento del comandante della “Brigata Sassari”, generale Manlio Scopigno, stamane a Teulada, nel corso della cerimonia del cambio del comandante del #3° Reggimento Bersaglieri della “Brigata Sassari”.
Sottolineando il ruolo della “Brigata Sassari”, il generale Scopigno s’è detto preoccupato per il clima pesante che si vive da qualche tempo in Sardegna, creato soprattutto da certi politici che non sono mossi nella loro azione dalla volontà di fare il bene dei sardi e della Sardegna, ma da secondi fini. Il comandante della “Brigata Sassari” ha aggiunto che, qualora si arrivasse ad un ridimensionamento della presenza militare, si correrebbe il rischio di pregiudicare l’addestramento del #3° Reggimento Bersaglieri, sottolineando ancora di non voler neppure pensare a cosa accadrebbe nel caso si giungesse addirittura alla chiusura del poligono, rimarcando che il trasferimento del 3° Reggimento in altre sedi, che secondo alcuni sarebbe possibile, comporterebbe disagi enormi, difficilmente superabili sia per i militari sia per i loro familiari. Il generale Scopigno ha invitato tutti a difendere il patrimonio rappresentato dal poligono di Teulada e dal #3° Reggimento Bersaglieri, che con il 1° Reggimento Corazzato, rappresentano un’importantissima realtà economica per il territorio.
Il colonnello Corrado Carlini, al termine della cerimonia, ha detto di condividere le parole del generale Scopigno, sottolineando anche lui l’importanza del poligono per l’addestramento dei militari. A precisa domanda, sulla reale necessità di tutti gli oltre 7.000 ettari per lo svolgimento delle esercitazioni, Corrado Carlini, ha risposto di sì e che anzi ne servirebbero anche di più. I problemi – ha aggiunto – vanno affrontati con il dialogo, probabilmente si potrebbe modificare qualcosa, ma per arrivare a dei risultati non è la strada dello scontro quella giusta. Si è in forte ritardo, se si fosse iniziato a dialogare tempo fa, oggi si sarebbe già arrivati a conclusioni soddisfacenti per tutti. Ora bisogna cercare di recuperare il tempo perduto. Non bisogna mai dimenticare – ha concluso Corrado Carlini – che il poligono è fonte di sostegno economico per oltre 1.500 famiglie.