La sezione di Carbonia del Movimento Partite Iva Sulcis Iglesiente ha inscenato un flash mob contro l’amministrazione comunale guidata da Giuseppe Casti. I commercianti del centro cittadino, uniti agli operatori del mercato civico, hanno voluto manifestare la propria rabbia al grido di “siamo le Partite iva ingabbiate da un’amministrazione sorda e insensibile”, per l’irragionevole chiusura della piazza Ciusa. «La piazza recintata quasi integralmente, ha allontanato molti dei nostri clienti» – affermano praticamente in coro gli operatori riuniti venerdì sera, dall’interno di una delle “gabbie” utilizzate per la recinzione della piazza e che ne hanno interdetto la viabilità da una settimana. Conseguenza logica: il crollo delle vendite.
«Abbiamo inviato all’amministrazione comunale una lettera con oggetto “Emergenza partite iva”, individuando alcuni temi di elevata criticità con lo scopo di avviare un confronto urgente per analizzare i problemi, individuare le cause, e le possibili soluzioni”; ma la nostra lettera datata 13 aprile è stata evidentemente accantonata nonostante il quadro di gravissima emergenza» – afferma sconsolato il presidente del Movimento Paolo Bullegas.
«La crisi generale è certamente sentita da tutti, ma la chiusura di decine di attività economiche nel centro cittadino e la conseguente perdita di posti di lavoro mostrano chiaramente problemi al centro che vanno al di là della crisi» – aggiungono, Corrado Di Bartolo e Elio Cancedda, vicepresidenti del Movimento Partite Iva del Sulcis Iglesiente.
Davide Salvagnolu – consigliere del Movimento – entra nel merito dei lavori di rifacimento della piazza Ciusa denunciando che «il sindaco ha disatteso gli impegni assunti! Nel corso della presentazione del progetto aveva promesso che la viabilità non sarebbe stata compromessa poiché i lavori si sarebbero svolti “per settori”. Così non è stato». E le ricadute dell’infausta scelta si è immediatamente riverberata sui registratori di cassa: fermi per mancanza di clienti.
Le perdite di questi giorni sono testimoniate da un calo delle vendite tra il 30 e il 40 percento. Ma c’è chi disperato ammette di aver battuto solo tre scontrini nell’intera giornata. «Così non si può andare avanti» aggiungono gli operatori del centrale mercato civico.
Sotto esame il problema dei parcheggi, poiché il progetto studiato dall’amministrazione prevede la cancellazione di ben 48 stalli per il parcheggio degli autoveicoli; mentre il sindaco Casti minimizzava che al massimo si sarebbero tolti 20 parcheggi. E se è vero, come è vero, che oggi il consumatore medio esige un servizio di parcheggio in prossimità, i guai per le Partite iva non saranno limitati al tempo necessario per i lavori nella piazza. C’è dunque da aspettarsi ulteriori cessazioni e posti di lavoro sprecati, in una città che si confronta con il triste primato di disoccupati.
Mentre c’è chi si chiede se Carbonia avesse bisogno di una ulteriore piazza laddove in un raggio di cinquecento metri ve ne sono altre sette, c’è anche chi è più preoccupato di altri per il peso del decremento degli introiti. Enrico Lepuri, titolare del supermercato Conad city testimonia: «Ho aperto l’attività nel 2013 e ci lavoravamo in 13, oggi siamo in 9 e la chiusura della piazza sta compromettendo seriamente il futuro». Ma cosa potrebbe riportare i consumatori nei negozi del centro? L’imprenditore non ha dubbi: «E’ prioritario modificare i parcheggi blu a pagamento, in parcheggi a disco orario: è ciò che ci chiedono i clienti!»
Il flash mob è terminato dopo le 21.00, ma la protesta continua. Le Partite iva hanno deciso di intensificare la protesta perché siano ascoltati con carattere di urgenza i loro rappresentanti. Primo appuntamento Lunedì 11 maggio, alle 08.15, raduno dei commercianti davanti all’ingresso del municipio per inscenare una occupazione pacifica. Secondo appuntamento mercoledì 13 maggio, presso la sala polivalente di piazza Roma (sotto la torre civica littoria), in occasione del Consiglio comunale previsto alle 17.30.
«Ci auguriamo che il sindaco Casti, seppure tardivamente – conclude il presidente Paolo Bullegas -, voglia accettare la nostra offerta di collaborazione e incontrarci proficuamente ad un tavolo per condividere le giuste soluzioni possibili.»