25 November, 2024
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Durissima presa di posizione del Movimento Partite Iva Sulcis Iglesiente contro l’aumento delle aliquote Irpef e Irap deliberato ieri dal Consiglio regionale.

«Di tutto ci saremo attesi, tranne che la giunta regionale dei professori adottasse provvedimenti di tale portata. Sottrarre risorse alle imprese e ai lavoratori con l’aumento delle aliquote Irap e Irpef è un insulto – afferma il Movimento Partite Iva Sulcis Iglesiente -. Questa sempliciotta misura mette in evidenza l’inadeguatezza di professori, evidentemente  abituati a fare esercizi accademici, e che mal si concilia con la necessità di positive azioni tangibili di riduzione di sperperi e di rilancio economico per il salvataggio della Sardegna.»

Paolo Bullegas, presidente del Movimento Partite Iva: «Non aver messo in atto alcun provvedimento per sanare sprechi e limitare sciali, e nel contempo chiedere di sborsare ulteriori imposte che graveranno pesantemente sui consumi, sulle produzioni e sull’occupazione è un insulto nei confronti di chi, giorno dopo giorno, è impegnato a far quadrare i conti e tenta di restare in piedi, tanto tra le imprese, quanto nelle famiglie.»

«I sardi, ulteriormente indebitati con il recente mutuo di 700 milioni di euro stipulato dai professori a metà 2015 – aggiungono i vicepresidenti Corrado Di Bartolo e Elio Cancedda – sono nauseati della conduzione scandalosa delle vertenze industriali, delle proposte indecenti di riforma degli Enti territoriali, così come della riforma sanitaria. Tutto questo è ben lontano da quelle che sono le esigenze dei Sardi.»

Una bocciatura totale, quella del Movimento Partite Iva Sulcis Iglesiente, che ritiene oramai indifferibile la mobilitazione generale, e invita a partecipare alle Assemblee popolari programmate: 8 gennaio a Portoscuso; 12 gennaio a Sant’Antioco, 15 gennaio ad Iglesias.

Movimento partite iva

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Accordo raggiunto, lunedì scorso, a Sant’Antioco, tra Movimento Partite Iva e Movimento Artigiani e Commercianti Liberi, ora riuniti in un unico organismo. Entro 40 giorni, un comitato congiunto avrà la responsabilità di realizzare il progetto organico di unificazione delle attuali sigle operanti nel Sulcis Iglesiente. Intorno allo stesso tavolo si sono seduti i referenti del Movimento Artigiani e Commercianti Liberi: Franco Matta, Enrico Sabiu, Gianfranco Ghisu e Antonello Cannas e i referenti del Movimento Partite Iva, Paolo Bullegas, Elio Cancedda, Corrado Di Bartolo e Angelo Loi.

«Sulla carta si presentava come un obiettivo ambizioso e di difficile attuazione – si legge in una nota -, tuttavia a prevalere è stato il senso di unità e la condivisione dei medesimi valori. Ma anche la consapevolezza della necessità di aprire confronti istituzionali con maggiore forza contrattuale, considerata la gravissima situazione nel quale versano le imprese e le professioni operanti nel territorio.»

Il comitato congiunto, coordinato da Corrado Di Bartolo e Enrico Sabiu, avrà la responsabilità di affrontare tutta la fase preparatoria per dar vita alla più grande e motivata organizzazione del lavoro autonomo del Sulcis Iglesiente.

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Le partite Iva del Sulcis Iglesiente lavorano ad un’unica organizzazione di rappresentanza territoriale.

In vista della mobilitazione generale del territorio lanciata dalle rappresentanze sindacali dei lavoratori, il Movimento Partite Sulcis Iglesiente chiama a raccolta gli “opinion leaders” dei movimenti presenti sul territorio per affrontare un percorso di unificazione.

«Crediamo fortemente nella necessità di una sintesi delle rappresentanze – affermano Paolo Bullegas, Corrado Di Bartolo, Elio Cancedda, dell’ufficio di presidenza del Movimento Partite Iva -. Solo con la condivisione di esperienze e valori, in un percorso comune, possiamo proporre con l’autorevolezza necessaria, relazioni istituzionali capaci di affrontare il grande tema della precarietà del territorio.»

«Siamo certi che questo sia un interesse condiviso – concludono i dirigenti del Movimento -, per questo abbiamo intrapreso un percorso di avvicinamento, per creare al più presto una unica associazione movimentista per il mondo del lavoro autonomo, anche in vista della grande mobilitazione territoriale che necessariamente deve trovarci preparati, uniti e più forti che mai.»

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Il Movimento Partite Iva insorge contro la perdurante chiusura della sede di Carbonia della Camera di Commercio.

«Doveva essere una normale chiusura legata al periodo feriale invece, passati i mesi di agosto e settembre – si legge in una nota del Movimento -, la sede distaccata di Carbonia della Camera di Commercio resterà sbarrata ancora per tutto il mese di Ottobre. Ma c’è chi sostiene che non aprirà più.»

A nulla è servita la vibrata protesta del Movimento Partite Iva Sulcis Iglesiente, che nella lettera inviata al presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e al commissario straordinario della Cciaa, Paola Piras, denunciava l’omissione del preminente interesse pubblico al corretto funzionamento dei servizi camerali, con l’evidente pregiudizio per la collettività ed in particolare per le imprese e i loro consulenti professionisti operanti nella circoscrizione di Carbonia Iglesias.

Lettera che concludeva con due richieste: di tempestivo ripristino del servizio; e di incontro urgente, anche per conoscere il reale fondamento delle voci circolate sulla chiusura definitiva della sede distaccata del Sulcis.

Da parte sua l’ente in un successivo comunicato si giustificava così: «L’attuale chiusura è dovuta al pensionamento dell’unica risorsa dedicata all’ufficio periferico di Carbonia e alla necessaria e conseguente riorganizzazione».

Mentre un recente comunicato pubblicato sul sito istituzionale dell’Ente avverte: «Nelle more del perfezionamento di uno specifico progetto operativo per la sede periferica di Carbonia, finalizzato a contemperare le esigenze degli utenti locali con quelle dell’Amministrazione, la chiusura proseguirà per tutto ottobre».

«Giustificazioni inaccettabili – tuona il presidente del Movimento Partite Iva, Paolo Bullegas -. È inammissibile che un Ente con una pianta organica di oltre 70 dipendenti attenda un pensionamento, senza disporre provvedimenti utili al proseguo del servizio. Ma ancor di più inaccettabile un abbandono del territorio che traspare tra le righe. Le imprese del Sulcis Iglesiente pagano a costo di grandi sacrifici il cosiddetto “diritto camerale”, denaro che nelle finalità dell’ente deve essere restituito in servizi alle Partite Iva. Abbiamo stimato che nelle casse dell’Ente ogni anno versiamo oltre 1 milione di euro – aggiunge Bullegas -. Non possiamo accettare che questi soldi siano utilizzati nell’esclusivo interesse della provincia di Cagliari. Per questi motivi, non condividiamo il contenuto di un volantino, affisso negli uffici camerali di Carbonia da una associazione di categoria di livello nazionale, ove si rende disponibile al rilascio dei certificati presso la propria sede; meglio avrebbero fatto ad esprimere la propria disapprovazione alla persistente chiusura degli uffici che sta creando danni alla comunità del Sulcis.»

Alle critiche del presidente Bullegas, si aggiungono quelle dei vicepresidenti del Movimento – Corrado Di Bartolo e Elio Cancedda – nei confronti dei sindaci: «Questo territorio continua a subire un progressivo abbandono sotto il silenzio assordante degli amministratori locali. I sindaci, a partire da quelli del capoluogo, devono dire se hanno intenzione di intervenire per arrestare questo disastroso percorso. Non possiamo accettare che venga tolta dignità al Sulcis Iglesiente senza che si faccia nulla per evitarlo, e soprattutto pensando di non assumersi le proprie pesanti responsabilità. I sindaci si impegnino formalmente affinché sia scongiurata la chiusura della Camera di commercio, e per rafforzare le attività di sostegno alle imprese per lo sviluppo dell’economia locale».

«Chiediamo rispetto per ciò che rappresentano le Partite Iva – conclude Paolo Bullegas –, intendiamo offrire alle istituzioni il nostro contributo su un tavolo permanente di monitoraggio dei dati economici, con l’obiettivo di fornire puntuali informazioni utili ad indicare linee di intervento strategiche per sostenere la ripresa produttiva; perché sostenere le 9mila imprese del territorio significa soprattutto tutelare gli oltre 22mila addetti: la più importante forza produttiva del Sulcis Iglesiente.»

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Il Movimento Partite Iva Sulcis Iglesiente chiede al comune di Carbonia di fermare l’aggiudicazione dell’appalto del parcheggio multipiano.

«Mentre 2 imprese si candidano a gestire nel centro di Carbonia il sistema delle aree di sosta a pagamento con l’impiego di ausiliari, un nuovo clamoroso dettaglio emerge dalla lettura degli atti di gara predisposti dall’Amministrazione comunale – si legge in una nota del Movimento -: i 120 parcheggi a pagamento del multipiano, tra via Verona e Via Gramsci, potenzialmente non produrranno alcun aggio per le casse del comune. Lo si apprende dalla “Relazione tecnico illustrativa” allegata agli atti della procedura di appalto.»

«Secondo quanto riportato nel documento – si legge ancora nella nota -, l’Amministrazione comunale stima che il parcheggio multipiano possa generare ricavi presunti per 12.600 euro annui. Fin qui nulla da eccepire, se non fosse prescritto che – art. 23 capitolato speciale d’appalto – “La ditta concessionaria avrà l’obbligo di corrispondere al Comune un aggio percentuale da applicarsi alle somme incassate superiori a 25.000 euro, su base annua, per la sosta a pagamento nel parcheggio multipiano di via Verona”. In sostanza il comune, secondo la sua stessa previsione, non incasserà nemmeno un centesimo di euro dai 120 posti auto del multipiano dato in concessione. Sul web infiammano le proteste. Tra commenti ironici e la disapprovazione più dura, l’Amministrazione comunale è accusata di scriteriate scelte ai danni dei cittadini, ed al solo vantaggio delle imprese continentali che si contendono l’appalto. Ma c’è pure chi parla di gara potenzialmente viziata da anomalie tali da inficiarne la validità. Sotto accusa pure la tariffa derivante dalla prosecuzione della sosta oltre il tempo già pagato, “extra-time” fissata in 5 euro, da corrispondere al concessionario anche solo per il ritardo di qualche minuto.»

«Proteste più che giustificate – commentano Corrado Di Bartolo e Elio Cancedda, dirigenti del Movimento Partite Iva Sulcis Iglesiente -. Abbiamo depositato oltre 3mila  e 300 firme contro i parcheggi a pagamento nel centro città. Numero sufficiente per attivare una consultazione referendaria; pur tuttavia vi abbiamo rinunciato, nella considerazione che il sindaco Casti comprendesse il messaggio politico lanciato dal Movimento, e meditasse la necessità di fare un passo indietro. Da parte nostra, e in rappresentanza delle migliaia dei cittadini firmatari della petizione, non possiamo che rivolgere un ulteriore accorato richiamo affinché si prenda atto della volontà popolare e si sospenda velocemente l’aggiudicazione!»

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Il Movimento Partite Iva del Sulcis Iglesiente, interviene sui dati relativi all’applicazione della fiscalità di vantaggio, diffusi qualche giorno fa dal coordinatore del Piano Sulcis, Salvatore Cherchi.

«Solo 3.282 imprese, su 4.375 aventi diritto, hanno utilizzato le agevolazioni – si legge in una nota stampa del Movimento Partite Iva del Sulcis Iglesiente -. Un’impresa su quattro, in pratica, non ha avuto un giro d’affari tale da dover pagare imposte sul reddito e imposte regionali sulle attività produttive, non possiede immobili di proprietà strumentali all’impresa sul quale pagare l’Imu, e non ha dipendenti sul quale compensare parte del carico contributivo. Un quadro assai triste che riguarda un quarto delle piccole e medie imprese locali.»

«E’ un quadro desolante, ma non ci sorprende – aggiunge Paolo Bullegas, presidente del Movimento -. Abbiamo ben chiara la situazione. Il dato era già stato osservato nei precedenti report, l’aggiornamento ci restituisce una ulteriore conferma, tant’è che abbiamo scritto al MiSE per sollecitare un intervento legislativo tale da ampliare le agevolazioni ai contributi Inps IVS della gestione artigiani-commercianti, così da andare incontro in maniera particolare a tutte quelle micro realtà che fanno perfino fatica a pagare i propri contributi previdenziali.»

«Riprenderemo a sollecitare una soluzione che possa andare oltre l’attuale impostazione degli aiuti – sottolinea da parte sua Elio Cancedda, vicepresidente del Movimento -. E’ impensabile lasciare risorse bloccate; perché c’è pure chi ha esaurito il suo plafond e con il perdurare della crisi è ripiombato nell’incubo dei costi e delle tasse insostenibili, anche a causa di una pressione fiscale locale divenuta insopportabile e sempre meno commisurata alla redditività.»

«Le soluzioni alternative le avevamo portate all’attenzione dei decisori politici e istituzionali – aggiunge Corrado Di Bartolo, vicepresidente vicario del Movimento – ma non sono state tenute in debita considerazione. Fin dal nascere del provvedimento abbiamo significato le nostre perplessità nell’adottare un bando di assegnazione chiuso. La soluzione “a sportello” avrebbe dato maggiore dinamica alla misura che potenzialmente avrebbe avuto il solo limite della “De Minimis”, ovvero 200 mila euro per azienda in tre anni. Così si sarebbe potuto favorire quegli imprenditori pronti a sostenere investimenti e occupazione. Invece il limite delle somme assegnate, 28 milaeuro in media, non permette ai più audaci imprenditori di innescare un solido piano di investimenti. Ma ancor di più, un’impresa che nascesse oggi, si troverebbe nell’impossibilità di poter accedere alle agevolazioni della Zona Franca Urbana, e tutto ciò costituisce un freno che rallenta il potenziamento del tessuto imprenditoriale.»

«Il Movimento – conclude il presidente Bullegas – in ogni caso proseguirà la sua azione di sensibilizzazione istituzionale, nella fiducia che il governo si renda disponibile a emendare il decreto istitutivo della Zona Franca Urbana del Sulcis Iglesiente, preso atto che così com’è non permette di esprimere tutto il potenziale per il quale è stato adottato.»

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Dura presa di posizione del Movimento Partite Iva Sulcis Iglesiente contro la chiusura degli uffici di Carbonia della Camera di Commercio.

“Avviso all’utenza: prosecuzione chiusura della sede di Carbonia – gli uffici territoriali della Camera di Commercio resteranno chiusi per tutto il mese di Settembre”. «Questo il sintetico comunicato pubblicato sul sito ufficiale della Camera di Commercio di Cagliari e affisso nella locale sede di via Fertilia a Carbonia – scrive il presidente del Movimento Partite Iva, Paolo Bullegas, in una nota -. Nulla di più sulla data di riapertura.»

Le ferie estive sono finite ma gli uffici di Carbonia della Camera di commercio industria artigianato e agricoltura, resteranno chiusi ancora per tutto il mese di settembre. E questo fatto preoccupa il Movimento Partite Iva che, rappresentando il malessere del mondo imprenditoriale del Sulcis Iglesiente, ha scritto al presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ed al commissario straordinario della Camera di commercio, Paola Piras, per esprimere il proprio disappunto.

«Nostro malgrado – aggiunge Paolo Bullegas – dobbiamo osservare che, la sospensione dell’attività dell’ufficio camerale sta omettendo il preminente interesse pubblico al corretto funzionamento dei servizi camerali, con l’evidente pregiudizio per la collettività ed in particolare per le imprese ed i loro consulenti professionisti operanti nella circoscrizione di Carbonia Iglesias, oltre che generare profonda collera degli imprenditori nei confronti del governo dell’istituzione camerale.»

Un deciso atto di accusa nei confronti del commissario straordinario che non assicura il corretto servizio di assistenza alle imprese del Sulcis Iglesiente, sul quale operano oltre 9mila imprese nei vari settori.

«Ma ciò che preoccupa maggiormente – affermano Corrado Di Bartolo e Elio Cancedda, vicepresidenti del Movimento – è l’abbandono istituzionale del territorio. E’ sotto gli occhi di tutti il fatto incontestabile che dopo il commissariamento della provincia, il Sulcis Iglesiente stia subendo un arretramento progressivo delle presenze istituzionali. E non permetteremo che questo prosegua anche con la chiusura della sede della Camera di commercio. Risulterebbe uno schiaffo in faccia a chi cerca di affrontare la precaria situazione economica con grandissimi sacrifici. Non ce lo possiamo permettere.»

«Resta tuttavia la rabbia – conclude la nota del Movimento – di chi in questi giorni, negli uffici ospitati nei locali dell’ex sede della provincia di via Fertilia, trova un avviso con su scritto: “Per le normali attività amministrative contattare gli uffici camerali della sede di Cagliari”. Mentre non dato sapere a chi rivolgersi per quelle pratiche ‘non normali'”.

 

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Il Movimento partite iva Sulcis Iglesiente ha avviato una petizione popolare con la raccolta di 3.300 firme contro i parcheggi blu a Carbonia.

La raccolta firme arriva nel palazzo comunale in un plico di centinaia di pagine. I numeri ci sono tutti . secondo il Movimento – per avviare una consultazione referendaria tra i cittadini di Carbonia, sarebbe la prima volta che si attiva l’articolo 47 dello statuto comunale, ma gli stessi ritengono non sia necessario.

«La petizione, seppure sottoscritta da oltre 3.300 cittadini, e pertanto ben oltre il quorum previsto per la richiesta di referendum – spiega Paolo Bullegas, presidente dell’associazione Movimento partite iva Sulcis Iglesiente, nella lettera che accompagna le migliaia di firme –, non vuole avere effetto giuridico, bensì un valore politico per guidare l’amministrazione comunale verso giusti provvedimenti conseguenti l’espressione democratica della volontà popolare.»

I commercianti se ne lamentano da tempo, accusano i parcheggi blu quale concausa della desertificazione commerciale. Il Movimento sottolinea che «l’Amministrazione comunale non ha dato peso alle rimostranze; tant’è che è in procinto di selezionare l’impresa che vorrà cimentarsi nella gestione dei parcheggi a pagamento per altri 5 anni. Un appalto che si profila molto rischioso, considerato l’oneroso investimento richiesto in macchinari e attrezzature nuovi di zecca, e gli introiti tutt’altro che ricchi. Tuttavia l’Amministrazione comunale per cercare di rendere attraente l’appalto decide di aumentare gli stalli a pagamento con l’affidamento del parcheggio multipiano tra via Verona e via Gramsci; fino ad oggi l’unico polmone di parcheggio libero che era rimasto disponibile nel centrale crocevia di piazza Matteotti, via Nuoro, via Gramsci. Così i parcheggi blu passerebbero da circa 300 a 405. Ma i commercianti del centro sono pronti a dare battaglia con l’invito ai cittadini a non utilizzare i parcheggi blu, diversamente al comune si chiederà conto dei parcheggi comunali dei sottopiani delle torri di piazza Marmilla. Mentre nessuno si sogna di sottoscrivere un abbonamento mensile che costerà 48 euro per il parcheggio sulla strada e 30 euro nel multipiano. Cifre tutt’altro che abbordabili in un territorio dove la precarietà è padrona.»

«Alla luce delle migliaia di cittadini che hanno manifestato una decisa presa di posizione, dal palazzo di Piazza Roma si attendono responsabili atti di sensibile attenzione – affermano i vicepresidenti del Movimento partite iva, Corrado Di Bartolo e Elio Cancedda – perché ora abbiamo messo all’attenzione del Sindaco l’espressione di migliaia di consumatori che spontaneamente sono entrati nelle attività per sottoscrivere la petizione. E tutto ciò senza minimamente aprire ad una sollecitazione pubblica in tavoli o gazebo, come d’uso normalmente operare per la raccolta di firme». «I cittadini – ribadiscono Di Bartolo e Cancedda – ci hanno chiesto di poter apporre la propria firma su un provvedimento ritenuto urgente; parlando con loro abbiamo identificato i fattori psicologici che inducono ad allontanarsi dal centro, e l’onere del tagliando di sosta è al primo posto. Ora si rispetti dunque la volontà popolare».

«Siamo fiduciosi che davanti a queste migliaia di firme l’amministrazione Casti – conclude il presidente Bullegas – abbia a decidere correttamente in favore dei cittadini, dando un segnale di attenzione importante, soprattutto verso le fasce più deboli della nostra comunità.»

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La sezione di Carbonia del Movimento Partite Iva Sulcis Iglesiente ha inscenato un flash mob contro l’amministrazione comunale guidata da Giuseppe Casti. I commercianti del centro cittadino, uniti agli operatori del mercato civico, hanno voluto manifestare la propria rabbia al grido di “siamo le Partite iva ingabbiate da un’amministrazione sorda e insensibile”, per l’irragionevole chiusura della piazza Ciusa. «La piazza recintata quasi integralmente, ha allontanato molti dei nostri clienti» – affermano praticamente in coro gli operatori riuniti venerdì sera, dall’interno di una delle “gabbie” utilizzate per la recinzione della piazza e che ne hanno interdetto la viabilità da una settimana. Conseguenza logica: il crollo delle vendite.

«Abbiamo inviato all’amministrazione comunale una lettera con oggetto “Emergenza partite iva”, individuando alcuni temi di elevata criticità con lo scopo di avviare un confronto urgente per analizzare i problemi, individuare le cause, e le possibili soluzioni”; ma la nostra lettera datata 13 aprile è stata evidentemente accantonata nonostante il quadro di gravissima emergenza» – afferma sconsolato il presidente del Movimento Paolo Bullegas.

«La crisi generale è certamente sentita da tutti, ma la chiusura di decine di attività economiche nel centro cittadino e la conseguente perdita di posti di lavoro mostrano chiaramente problemi al centro che vanno al di là della crisi» – aggiungono, Corrado Di Bartolo e Elio Cancedda, vicepresidenti del Movimento Partite Iva del Sulcis Iglesiente.

Davide Salvagnolu – consigliere del Movimento – entra nel merito dei lavori di rifacimento della piazza Ciusa denunciando che «il sindaco ha disatteso gli impegni assunti! Nel corso della presentazione del progetto aveva promesso che la viabilità non sarebbe stata compromessa poiché i lavori si sarebbero svolti “per settori”. Così non è stato». E le ricadute dell’infausta scelta si è immediatamente riverberata sui registratori di cassa: fermi per mancanza di clienti.

Le perdite di questi giorni sono testimoniate da un calo delle vendite tra il 30 e il 40 percento. Ma c’è chi disperato ammette di aver battuto solo tre scontrini nell’intera giornata. «Così non si può andare avanti» aggiungono gli operatori del centrale mercato civico.

Sotto esame il problema dei parcheggi, poiché il progetto studiato dall’amministrazione prevede la cancellazione di ben 48 stalli per il parcheggio degli autoveicoli; mentre il sindaco Casti minimizzava che al massimo si sarebbero tolti 20 parcheggi. E se è vero, come è vero, che oggi il consumatore medio esige un servizio di parcheggio in prossimità, i guai per le Partite iva non saranno limitati al tempo necessario per i lavori nella piazza. C’è dunque da aspettarsi ulteriori cessazioni e posti di lavoro sprecati, in una città che si confronta con il triste primato di disoccupati.

Mentre c’è chi si chiede se Carbonia avesse bisogno di una ulteriore piazza laddove in un raggio di cinquecento metri ve ne sono altre sette, c’è anche chi è più preoccupato di altri per il peso del decremento degli introiti. Enrico Lepuri, titolare del supermercato Conad city testimonia: «Ho aperto l’attività nel 2013 e ci lavoravamo in 13, oggi siamo in 9 e la chiusura della piazza sta compromettendo seriamente il futuro». Ma cosa potrebbe riportare i consumatori nei negozi del centro? L’imprenditore non ha dubbi: «E’ prioritario modificare i parcheggi blu a pagamento, in parcheggi a disco orario: è ciò che ci chiedono i clienti!»

Il flash mob è terminato dopo le 21.00, ma la protesta continua. Le Partite iva hanno deciso di intensificare la protesta perché siano ascoltati con carattere di urgenza i loro rappresentanti. Primo appuntamento Lunedì 11 maggio, alle 08.15, raduno dei commercianti davanti all’ingresso del municipio per inscenare una occupazione pacifica. Secondo appuntamento mercoledì 13 maggio, presso la sala polivalente di piazza Roma (sotto la torre civica littoria), in occasione del Consiglio comunale previsto alle 17.30.

«Ci auguriamo che il sindaco Casti, seppure tardivamente – conclude il presidente Paolo Bullegas -, voglia accettare la nostra offerta di collaborazione e incontrarci proficuamente ad un tavolo per condividere le giuste soluzioni possibili.»

 

Il supermercato Sigma di via Gramsci. Foto di Fabio Murru.

Il supermercato Sigma di via Gramsci. Foto di Fabio Murru.

Il Movimento Partite Iva Sulcis Iglesiente ha chiesto un incontro urgente all’amministrazione comunale di Carbonia per “affrontare concretamente” i problemi delle Partite Iva e “individuare cause e soluzioni”. Lo ha fatto con una lettera che il presidente Paolo Bullegas ha inviato al sindaco Giuseppe Casti e agli assessori delle attività produttive e urbanistica, Giampaolo Puddu e Mauro Esu.

«Partecipi dell’insoddisfazione degli operatori per le mancate risposte a tutti i precedenti appelli, con spirito costruttivo e nell’interesse generale siamo a chiedere un incontro urgente» si legge nella lettera che parte dalla constatazione che da sabato scorso ha chiuso pure il supermercato Sigma collocato nella centrale via Gramsci.

«Non si tratta del piccolo negozietto di un tempo ma di una struttura di elevato livello competitivo, tuttavia non ha retto. Al di la della crisi di tutto il territorio, nel centro di Carbonia c’è evidentemente un problema in più. La viabilità e il sistema dei parcheggi a pagamento che allontana la clientela? Certamente sì – sostengono Corrado Di Bartolo e Elio Cancedda, vicepresidenti del Movimento Partite Iva -. Le continue chiusure delle attività stanno progressivamente alimentando la desertificazione del centro. Non si può continuare ad assistere inermi alla perdita di posti di lavoro: l’amministrazione comunale ha il dovere di intervenire.»

Ma quali sono i problemi che affliggono le partite iva? «La politica fiscale del comune di Carbonia è una tra le cause principali – affermano i rappresentanti del movimento -. Imu, Tasi e Tari, sono oramai insostenibili; tasse e tariffe che colpiscono le Partite Iva indipendentemente dalla capacità di produrre o meno reddito. Certo la crisi generale è un elemento che tutti toccano, ma se le chiusure si concentrano nel centro cittadino, evidentemente ci sono dei problemi che vanno individuati e rimossi. Dal canto suo la Giunta comunale continua a portare avanti i suoi progetti di investimento per milioni di euro, che fanno di Carbonia la città delle piazze… perennemente deserte: i cittadini non le frequentano; mentre i tanti veri problemi, a partire da lavoro e casa, attendono».