22 November, 2024
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«Expo Milano 2015 ci insegna che dobbiamo contribuire tutti insieme al benessere del Pianeta per un futuro più equo e sostenibile». Con queste parole Sheikh Mohammad Abdullah Almubarak Al-Sabah, minister of State for Cabinet Affairs, ha dato il via alle celebrazioni ufficiali per il National Day del Kuwait.

«Il tema dell’Esposizione Universale è molto importante per noi – ha proseguito il ministro – perché permette di mostrare, attraverso il padiglione, il patrimonio, le tradizioni e la cultura del nostro Paese, che si è sempre battuto per l’innovazione e lo sviluppo, all’insegna della sostenibilità:»

Il padiglione del Kuwait si ispira al tema “La sfida della natura” e rappresenta le grandi sfide che l’emirato medio orientale affronta per garantire una migliore e più sostenibile qualità della vita: l’acqua, l’energia e l’agricoltura. «Alla fine di Expo Milano 2015 – ha aggiunto il politico kuwaitiano – alcuni elementi della struttura del Padiglione saranno utilizzati in diverse scuole milanesi».

«La partecipazione del Kuwait all’Esposizione Universale cade nell’anno del cinquantesimo anniversario dell’inizio delle relazioni diplomatiche con l’Italia, con la quale auspichiamo rapporti sempre più solidi – ha continuato il ministro -; il Kuwait, anche grazie al fondo sovrano, che ormai sfiora i 20 miliardi di dollari americani, ha l’obiettivo di portare la pace e promuovere le relazioni tra i Paesi di tutto il mondo.»

A dare il benvenuto alla delegazione kuwaitiana, il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, l’amministratore delegato della Saras ed ex presidente dell’Inter, Massimo Moratti, e il sottosegretario di Stato alla Giustizia, Cosimo Ferri, che ha accolto, con un caloroso grazie i rappresentanti del Paese arabo: «Al Kuwait significa piccola fortezza, un concetto che esprime perfettamente il ruolo significativo che il Paese ha nello scenario geopolitico internazionale. L’ultima sfida è quella della lotta al Daesh, il sedicente Stato Islamico. Dobbiamo cooperare per porre fine al proliferare di qualsiasi tipo di estremismo e fondamentalismo».

«L’Italia e il Kuwait sono legati storicamente, sotto tutti punti di vista: politico, economico e culturale – ha concluso il sottosegretario Ferri -. Siamo molto soddisfatti degli investimenti kuwaitiani in Italia e del supporto offerto alle piccole e medie imprese del nostro Paese.»

Le celebrazioni sono proseguite con performance musicali, eventi e balli tradizionali, all’interno del padiglione e lungo il Decumano. In serata, si sono esibiti i “Pearl Divers”, il gruppo musicale più originale e caratteristico del Golfo Persico.

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«I Paesi partecipanti a Expo Milano 2015 dovrebbero collaborare per arrivare ad una produzione sufficiente di cibo sano per tutte le persone del mondo». Con questo importante auspicio il ministro dell’Industria, delle attività minerarie e del Ccommercio, Mohammad Reza Nematzadeh, ha aperto ufficialmente le celebrazioni del National Day della Repubblica Islamica dell’Iran. In rappresentanza dell’Italia, ecco una delegazione composta dal sottosegretario della Giustizia, Cosimo Ferri, dal Commissario generale di Expo Milano 2015, Bruno Antonio Pasquino e dal sindaco di Milano, Giuliano Pisapia. In rappresentanza dell’Iran, tra gli altri, oltre al ministro Nematzadeh, è intervenuto il ministro della Cultura Ali Jannati, a significare la stretta collaborazione culturale tra i due Paesi.

Ringraziando l’Italia per aver organizzato l’Esposizione Universale in un momento in cui la fame e la povertà sono un problema cruciale che coinvolge l’intero pianeta, Reza Nematzadeh ha annunciato che «nonostante le limitazioni ad esso imposte, l’Iran è disposto a collaborare a livello internazionale per supportare la produzione agricola attraverso lo scambio di esperienze scientifiche».

Cosimo Ferri ha voluto esprimere la propria soddisfazione per il ritrovato ruolo dell’Iran nello scenario regionale e internazionale pur sottolineando che l’amicizia esistente tra Italia e Iran non si è mai spenta, anche negli anni difficili delle sanzioni economiche imposte a Teheran.

«Quello delle risorse energetiche è il settore storicamente più propizio nelle nostre relazioni commerciali – ha spiegato Ferri -. Accanto all’energia, sono molti i settori in cui sarà possibile aprire nuove forme di collaborazione: dalle infrastrutture, ai trasporti, al turismo». L’obiettivo è incrementare gli scambi commerciali che prima delle sanzioni erano arrivati a sette miliardi di euro, mentre nel 2014 ammontavano a 1,1 miliardi. A questo proposito il Ministro Nematzadeh ha ricordato che il suo Paese accoglie investimenti iraniani e stranieri con condizioni favorevoli.

I due Paesi, entrambi riconosciuti come culle di cultura e civilizzazione, vantano anche una forte collaborazione culturale: le università italiane hanno visto un incremento di sette volte nel numero di studenti iraniani negli ultimi 10 anni. «L’Italia crede nel dialogo fra le civiltà, quale strumento principe delle relazioni internazionali», ha continuato Ferri, che ha ricordato che a Milano è esposta ancora per pochi giorni la “Penelope di Persepoli”.

Mohammad Reza Nemetzadeh ha sottolineato che le celebrazioni della giornata nazionale dell’Iran a Expo Milano 2015 cadono nel giorno della nascita di Avicenna, il filosofo, medico e saggio iraniano i cui scritti sono stati tradotti e diffusi in tutto il mondo. In serata, presso l’Auditorium, performances culturali e dibattiti hanno concluso la giornata dedicata al Paese mediorientale.

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Il presidente Mohamed Ould Abdel Aziz alle celebrazioni del National Day della Mauritania a Expo Milano 2015.

«Voglio davvero congratularmi con voi -Mohamed Ould Abdel Aziz, Presidente della Repubblica di Mauritania per l’organizzazione perfetta di un’Esposizione Universale il cui tema tratta una problematica centrale per tutti gli Stati del mondo, ed in particolare per la nostra nazione.»

A ravvivare la cerimonia dell’alzabandiera, ecco i bellissimi abiti tradizionali dei numerosi ospiti mauritani: le donne erano ricoperte da grandi veli colorati, le mellahfa, mentre gli uomini indossavano i bubu, gli abiti bianchi o azzurro chiaro con sfarzosi ricami. All’evento sono intervenuti anche il Sottosegretario alla Giustizia, Cosimo Ferri, e il Commissario Generale di Expo Milano 2015, Bruno Pasquino.

La Mauritania è presente all’interno del Cluster Zone Aride. «Il nostro Padiglione – ha aggiunto il presidente della Repubblica – riflette la capacità dei miei connazionali di saper sfruttare al meglio le risorse del deserto e utilizzare le tecniche di sussistenza necessarie per uno sviluppo armonioso, fondato sul rispetto dell’ambiente e la gestione parsimoniosa delle risorse rare, come l’acqua».

«Nel proprio spazio espositivo la Mauritania condivide con altri Stati l’eroismo quotidiano di riuscire a far fiorire il deserto con la poca acqua disponibile – ha invece sottolineato il sottosegretario Ferri -, curando le oasi, costruendo pozzi e valorizzando giardini, dove prima c’era solo sabbia». «L’Esposizione Universale costituisce un’opportunità straordinaria per suscitare e accrescere la consapevolezza presso il grande pubblico in merito alle sfide più impegnative del nostro tempo, come sostenibilità dello sviluppo agricolo, lotta allo spreco alimentare e dialogo tra i popoli. Ogni Paese, e soprattutto la Mauritania – ha concluso Ferri -, partendo dalla propria storia e cultura, può dare un contributo determinante rispetto ai grandi temi legati all’alimentazione».

Dopo la cerimonia ufficiale, la delegazione africana si è recata alla volta di Palazzo Italia, per la visita e il pranzo ufficiale. Nel pomeriggio i festeggiamenti si sono spostati nel Cluster delle Zone Aride, dove la Mauritania ha dato vita a performances culturali e ad un concerto di vari gruppi folk.

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