22 November, 2024
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Donatella Spano, assessore regionale della Difesa dell’Ambiente.

Lunedì 19 novembre, nella sede della Camera di Commercio di Nuoro, in via Papandrea 8, l’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, inaugurerà l’Anno forestale della Sardegna 2018-2019. Al convegno intitolato “Foreste e turismi”, in programma alle 12.00, interverranno gli assessori dell’Ambiente Donatella Spano e del Turismo Barbara Argiolas. Istituzioni, ricerca, studenti e imprese e professionisti del settore porteranno un contributo al dibattito intorno ai temi della valorizzazione dei percorsi forestali ed ambientali della Sardegna.

L’iniziativa, ideata nelle giornate del 19, 20 e del 21 novembre tra convegni, workshop e spazi espositivi, è organizzata dall’agenzia regionale Forestas, dall’Università degli Studi di Sassari, Consorzio Uni Nuoro, del Corpo forestale, della Camera di Commercio di Nuoro e con la collaborazione di Isre (Istituto Superiore Regionale Etnografico), Make in Nuoro, Sardegna Ricerche, Aspal (Agenzia Sarda per le Politiche Attive del Lavoro), Biblioteca S. Satta, Ordine Dottori Agronomi e Dottori Forestali della provincia di Nuoro e CAI – Club Alpino Italiano. Alla tre giorni è affiancato un percorso didattico rivolto a tutte le scuole che resterà disponibile per le visite a partire dal 19 fino al giorno 24 novembre.

La mattina di lavori sarà aperta da Giuseppe Pulina, amministratore unico di Forestas, dal sindaco di Nuoro Andrea Soddu, dal presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau, dall’amministratore della provincia di Nuoro Costantino Tidu, dal presidente Camera di Commercio Nuoro Agostino Cicalò, dal coordinatore del S.O.S.e.C. del CAI nazionale Alfredo Gattai, dal presidente Banco di Sardegna Antonello Arru, dal rappresentante regionale albergatori di Federalberghi Paolo Manca, dal comandante Carabinieri Forestali Cristiano Manni, dal presidente della federazione regionale degli Ordini dei Dottori agronomi e dei Dottori forestali della Sardegna Ettore Crobu. Tra gli interventi in programma anche quelli del direttore generale di Forestas Giuliano Patteri, del comandante del Corpo forestale Antonio Casula, del direttore del Dipartimento di Agraria di Sassari Antonello Pazzona, del commissario UniNuoro Fabrizio Mureddu e del direttore generale dell’assessorato della difesa dell’ambiente Paola Zinzula.

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Lunedì 19 novembre l’assessore regionale degli Affari Generali Filippo Spanu sarà a Nuoro, per partecipare a due momenti di approfondimento sui temi dell’accoglienza dei migranti e sul nuovo bando per le reti di videosorveglianza.

Alle 10.30, nell’aula magna del Liceo scientifico “Fermi”, l’esponente della Giunta dialogherà con gli studenti nell’ambito dell’iniziativa “La Regione incontra le scuole”. Al centro del dibattito l’inclusione e l’integrazione dei richiedenti asilo e dei titolari di protezione internazionale. Intervengono, oltre all’assessore Filippo Spanu, la dirigente scolastica Maria Antonietta Ferrante, i docenti, il sindaco Andrea Soddu, l’amministratore della Provincia Costantino Tidu, la mediatrice culturale Genet Woldu Keflay, il responsabile del progetto della rete Sprar di Nuoro Federico Carbini ed i ragazzi del centro di accoglienza per richiedenti asilo “Cortemalis” di Ilbono, accompagnati dalla mediatrice culturale Francesca Nieddu.

Nel pomeriggio, con inizio alle 16.00, nella sede della Provincia, l’assessore degli Affari Generali prende parte all’incontro organizzato dalla Regione per fornire agli amministratori e ai tecnici dei comuni del territorio informazioni e chiarimenti sul nuovo bando che estende la realizzazione delle reti per la videosorveglianza a tutti i centri dell’isola. Saranno presenti anche il presidente dell’Anci Emiliano Deiana, il sindaco Andrea Soddu, il prefetto Carolina Bellantoni, il primo dirigente della Questura Michele Peloso ed il direttore dell’assessorato degli Affari Generali Antonello Pellegrino.

È stato inaugurato questa mattina, a Nuoro, il nuovo centro per l’impiego. “Mentre l’Italia parla di riforma dei centri per il lavoro e di sostegno al reddito per le fasce più povere della popolazione, in Sardegna noi tutto questo lo abbiamo già fatto e funziona – ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru, intervenuto insieme all’assessore del Lavoro Virginia Mura, al sindaco di Nuoro Andrea Soddu, al direttore generale di Aspal Massimo Temussi e al commissario della Provincia Costantino Tidu -. Abbiamo lavorato duramente e con determinazione alla riforma dei Centri, segnata fin da principio tra le priorità, e oggi siamo la regione più all’avanguardia su questo fronte. Come succede da tempo nei Paesi più evoluti, ora anche in Sardegna chi non riesce a trovare un’occupazione o ha perso il proprio lavoro sa che esistono luoghi come quello che inauguriamo qui oggi, punti di riferimento dove trovare risposte efficaci, strumenti adeguati e, in sostanza, un aiuto concreto. E i risultati – ha sottolineato – cominciano a vedersi. Nel 2016 la Sardegna aveva un tasso di disoccupazione giovanile al 56%, tra i più alti d’Europa. In un anno, grazie al lavoro che stiamo portando avanti, dai centri per l’impiego che iniziano a funzionare sino a tutto il ventaglio di strumenti che continuiamo ad attivare, siamo scesi al 46%. Parliamo di migliaia di giovani in più che hanno trovato occupazione, ed è un risultato decisamente incoraggiante. È la direzione giusta e continueremo a metterci tutto il nostro impegno”, ha detto Francesco Pigliaru, concludendo con un riferimento al REIS, la cui attivazione è strettamente legata proprio alla riforma dei Centri. “Lo finanziamo con circa 50 milioni per aiutare chi ha difficoltà di reddito importanti per la famiglia e per sé”, ha detto il presidente Pigliaru – ma per funzionare non deve essere semplice assistenzialismo ma strumento di crescita, un mezzo per migliorare le proprie competenze e aumentare le probabilità di trovare lavoro. Il ruolo dei Centri per l’impiego è fondamentale anche per raggiungere questo obiettivo.” L’approfondimento sul tema ha riguardato in modo speciale gli anni 2016 – 2017, biennio che ha visto andare a pieno regime il nuovo sistema regionale dei servizi per l’impiego: 28 centri in tutta l’Isola, 12 ulteriori sportelli decentrati, servizi dedicati nelle carceri, con l’operatività di personale altamente qualificato per affrontare le nuove sfide delle politiche attive per il lavoro. Inserite, tra le altre, nell’organico dell’Aspal nuove figure professionali: psicologi orientatori, mediatori culturali. Un particolare rilievo assume la figura del job account, che si reca dagli imprenditori per informarli su tutte le misure loro dedicate dalla Giunta. I dati amministrativi dell’Osservatorio Inps sul precariato delineano un trend positivo per la Sardegna. Tra il 2016 e il 2017 si registra nell’Isola una variazione nel numero delle assunzioni pari a +26,13%, con un +3,31% dei contratti a tempo indeterminato (in Italia i dati si attestano rispettivamente a +22,40% e -2,77%). Particolarmente positivi i dati sul lavoro femminile: tra il 2016 e il 2017 le assunzioni aumentano del 30,99%. Quelle a tempo indeterminato si attestano a +10,86%. In Italia il numero complessivo delle assunzioni di donne cresce del 24,54%, mentre i contratti a tempo indeterminato scendono di ben 4,53 punti. Tra il 2016 e il 2017, in base alle banche dati Eurostat e Istat, si registra una flessione sensibile riguardo al tasso di disoccupazione giovanile (relativo ai ragazzi di età compresa tra i 15 e i 24 anni) con -9,5 punti percentuali dal 2016 al 2017: mentre nel 2016 il dato era pari al 56,3% di giovani disoccupati, nel 2017 il tasso di disoccupazione giovanile scende al 46,8%. Per la componente maschile l’indicatore si attesta al 54,8% nel 2016 e al 43,4% nel 2017 (-11,4%); per la componente femminile risulta una flessione più contenuta (-5,3%): si passa dal 58,6% nel 2016 al 53,3% nel 2017. “Attraverso la lettura dei dati amministrativi e di quelli statistici ”, ha commentato l’assessora del Lavoro, Virginia Mura, “siamo in grado di scorgere gli importanti traguardi conseguiti dalla Giunta nel campo delle politiche attive per il lavoro, specie per l’occupazione femminile, che in Sardegna fa un balzo in avanti rispetto alla dimensione nazionale. Ricordo – ha proseguito Virginia Mura – che il 2014 è l’anno in cui i centri per l’impegno, ancora strutturati a livello provinciale, hanno cominciato a sperimentare il programma europeo Garanzia Giovani. I dati che avevano destato preoccupazioni, come l’exploit della disoccupazione giovanile tra il 2014 e il 2015, sono in realtà segnali non negativi, ricollegati alla capacità degli allora Csl di attrarre i giovani NEET, che si presentavano ai centri per partecipare a Garanzia Giovani. Gli stessi venivano poi presi in carico, svolgevano un’esperienza di tirocinio, venivano orientati verso nuovi percorsi di istruzione e formazione professionale, eccetera. Con la legge regionale del 2016 di riforma dei servizi per l’impiego – ha concluso l’assessore del Lavoro – l’esperienza acquisita con Garanzia Giovani, buona prassi europea, è stata estesa, con miglioramenti, a tutti i disoccupati che si iscrivono ai centri per l’impiego”. Nel Centro per l’impiego di Nuoro circa 10mila disoccupati hanno sottoscritto il Patto di servizio personalizzato, necessario per la Naspi e per partecipare ad attività di politiche attive. Dall’inizio dell’anno sono stati oltre 12mila i colloqui effettuati dagli operatori Aspal. “Voglio ringraziare tutti gli attori che hanno reso possibile di inaugurare oggi il Centro per l’impiego di Nuoro presso la vecchia caserma dei Vigili del fuoco – ha detto il sindaco di Nuoro, Andrea Soddu -. Con il presidente della provincia Costantino Tidu ed il direttore generale dell’Aspal, Massimo Temussi, abbiamo deciso che questa struttura si poteva aprire e poteva diventare uno spazio per dare ai nostri cittadini una speranza in più. Perché è questo che i Centri per l’impiego e Aspal fanno: grazie a queste strutture, il disoccupato di oggi ha più strumenti per potersi costruire una vita lavorativa e una sua dignità. Una realtà resa possibile grazie all’impegno di questa Giunta regionale e in particolare alla sensibilità mostrata dall’assessore regionale al Lavoro, Virginia Mura e dal presidente, Francesco Pigliaru verso queste tematiche. Ai giovani e ai meno giovani vorrei infine mandare un messaggio di speranza e di impegno, perché se è vero che oggi siamo più fortunati di ieri, dobbiamo comunque impegnarci al massimo ogni giorno per conquistarci il nostro futuro, la nostra professionalità. La pubblica amministrazione ci dà certo una mano, ma siamo noi ad avere il dovere, prima di tutto verso noi stessi, ad emanciparci – ha concluso Andrea Soddu -. Questo nuovo ufficio racchiude il concetto base del progetto dell’Agenzia, ovvero non pensare più al lavoro in termini astratti ma inserirlo invece in una logica circolare che comprenda le imprese e favorisca l’integrazione”, ha commentato il direttore generale dell’Aspal, Massimo Temussi. “Siamo l’unica Agenzia d’Italia che ha all’interno mediatori culturali perché la perdita del lavoro va vista come un problema sociale e promuoveremo in ogni centro iniziative di innovazione per animare il territorio. Nuove funzioni per rendere i centri davvero polifunzionali per arrivare all’obiettivo di potenziare la forza lavoro della Sardegna. Siamo sulla strada giusta: in un solo anno di attività dell’Agenzia la disoccupazione giovanile è diminuita di 9.6 punti percentuali. Dati straordinari che permettono di dire che la motivazione c’è tutta per arrivare a fare ancora di più”.

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Un tavolo permanente per l’ospedale di Sorgono all’interno del quale vengano monitorate passo dopo passo le azioni da compiere per mettere in opera la riforma sul territorio. Un laboratorio nel quale si parta da elementi di conoscenza di fatto e da valutazioni tecniche per progettare il futuro della struttura sanitaria. Con il contributo di tutte le componenti: sanitarie, politiche, civiche. Il primo tavolo di monitoraggio per l’attuazione della riforma sanitaria che riguarda non solo l’ospedale di Sorgono, punto di riferimento del Mandrolisai e unico ospedale di zona disagiata di montagna, ma anche la medicina del territorio con importanti servizi (percorso nascita, screening  oncologici, Casa della salute, neuropsichiatra infantile, servizio per le tossicodipendenze, medicina dello sport) si conclude con un accordo su questi aspetti di metodo. Un metodo che si avvia a diventare un modello per l’intera Isola.

Alla presenza di sindaci ed amministratori della Comunità montana del Mandrolisai, di rappresentanti degli operatori e di cittadini, in un incontro coordinato dal presidente della Comunità montana, Alessandro Corona, l’assessore regionale Luigi Arru accoglie le proposte formulate dal commissario della provincia di Nuoro, Costantino Tidu, e conferma che l’ascolto dei territori e una realizzazione partecipata delle azioni per la Sanità locale sono lo strumento adeguato per superare incomprensioni e conflitti. «L’ospedale di Sorgono non si chiude. Ci stiamo prodigando perché tutto quanto previsto nella legge di riforma venga realizzato, qualificato, potenziato, superando le difficoltà e le complessità tecnico-amministrative».

Approccio corroborato dalla Direttrice dell’Area socio-sanitaria di Nuoro, Grazia Cattina, che sottolinea come le difficoltà della struttura di Sorgono siano sentite a livello più generale da tutta l’Azienda per la Tutela della Salute regionale e come si possano risolvere facendo di Sorgono e di tutti gli ospedali decentrati – in particolare di quelli localizzati in zone disagiate – parte di una rete regionale. Una rete che metta in comune risorse umane qualificate, che si spostano in relazione alle necessità e utilizzano le dotazioni presenti nei diversi presidi.

«Siamo molto soddisfatti per il clima positivo e produttivo dell’incontro – chiosa Luigi Arru -. Pensiamo di aver fornito elementi utili per rasserenare animi giustamente preoccupati: la salute è un nostro diritto primario ed è naturale che l’attenzione sia molto elevata, soprattutto in aree del territorio lontane dai centri maggiori». Fare insieme diventa, dunque, una priorità: «Mettere in campo l’ascolto nella fase di messa in opera della riforma sul territorio per noi diventa essenziale. E’ la strada che percorreremo da qui alla fine del mandato». 

 

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La Biblioteca Sebastiano Satta di Nuoro diventa Fondazione. La Giunta regionale nei giorni scorsi ha approvato, attraverso una delibera presentata dall’assessore della Cultura Giuseppe Dessena, il disegno di legge “Partecipazione della Regione alla costituzione, quale socio fondatore, della Fondazione per la pubblica lettura Sebastiano Satta”, alla quale aderiscono il Comune e la provincia di Nuoro. Questa mattina la conferenza stampa per la presentazione del disegno di legge alla presenza dell’assessore Giuseppe Dessena, il vicesindaco di Nuoro e assessore della Cultura Sebastian Cocco, il consigliere regionale Roberto Deriu, il commissario della Provincia Costantino Tidu, il commissario della Biblioteca Paolo Piquereddu e Giuseppe Pirisi, presidente dell’Isre.

«Dopo un lungo percorso, condiviso con gli Enti locali e il Consiglio regionale – ha detto Giuseppe Dessena – siamo arrivati ad approvare in Giunta il disegno di legge per la costituzione della Fondazione per la pubblica lettura Sebastiano Satta di Nuoro. Ci sono stati dei momenti di grande difficoltà per questo presidio culturale, che risale al 1945 ed è uno dei più datati e tra i primi a essere stati fondati in Sardegna. Tali criticità sono state tamponate in questi tre anni – 2016/2018 – con interventi straordinari da parte dell’Amministrazione: tutto questo per  superare il reale rischio di chiusura che più volte si è profilato. La nostra soddisfazione più grande è essere qui oggi e poter dire che un centro di animazione culturale fondamentale per tutto il territorio come la Biblioteca Satta può contare su uno strumento normativo adeguato alla sua gestione e al suo buon funzionamento. Attraverso la Fondazione infatti, Regione, Provincia  e Comune potranno garantire stabilità all’istituto.»

Istituito con decreto presidenziale nel 1985, ne fanno parte oltre che il Comune e la provincia di Nuoro, anche le comunità montane del Nuorese e delle Baronie per arrivare negli anni a raggiungere un totale di 30 Comuni. Gli esiti del Referendum del 4 dicembre 2016, che conferma la Provincia quale ente costitutivo della Repubblica, insieme alle ridotte capacità finanziarie degli enti consortili, hanno reso necessario l’intervento – attraverso lo stanziamento di risorse straordinarie – della Regione che, solo nel triennio 2016-2018 ha erogato la somma di 2 milioni 206mila euro. Il protrarsi della crisi finanziaria del Consorzio ha reso necessario trovare uno strumento normativo consono e un nuovo assetto istituzionale, per questo motivo nasce il disegno di legge per la costituzione della Fondazione.

«Il Comune e la provincia di Nuoro – ha precisato l’assessore Giuseppe Dessena – non sono in grado di sopportare il peso finanziario della gestione della Biblioteca, ma la loro presenza è fondamentale nella politica di governance. Sono profondamente convinto che la Fondazione sia la forma giuridico – organizzativa più adeguata nella gestione dei beni e delle attività culturali, come altre realtà ci dimostrano.»

La partecipazione della Regione alla Fondazione è senza scopo di lucro e ha dei precisi obiettivi, tra i quali l’incremento e la valorizzazione del patrimonio librario a favore della crescita culturale e sociale della comunità, la promozione del libro e della lettura, e ancora la cooperazione bibliotecaria.

La Regione finanzierà con 500mila euro all’anno la Fondazione Satta.

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Il disegno di legge approvato dalla Giunta Pigliaru, che vede la Regione come socio fondatore della Fondazione Satta di Nuoro, verrà presentato nel corso di una conferenza stampa lunedì 8 ottobre, alle ore 10.30, a Nuoro, nella sala della Biblioteca Satta. Saranno presenti l’assessore della Cultura Giuseppe Dessena, il sindaco Andrea Soddu, il commissario della Biblioteca Paolo Piquereddu, il presidente della Provincia Costantino Tidu, Giuseppe Pirisi presidente dell’Isre ed i consiglieri regionali del territorio. 

L’assessore regionale della Pubblica Istruzione e Cultura Giuseppe Dessena.

 

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La Commissione d’inchiesta sulle vicende relative alle politiche industriali nell’area di Ottana, presieduta dal consigliere Luigi Crisponi, nel proseguo dell’attività di audizione dei vari soggetti a vario titolo interessati sulle problematiche della piana industriale, ha incontrato nella giornata di ieri, nella sede della provincia di Nuoro, l’Amministratore straordinario Costantino Tidu ed i dirigenti e funzionari del Settore ambiente dell’ente provinciale.

Nel corso dell’incontro, è emerso come affermato dai tecnici «un quadro oggettivamente complesso che presenta una rilevante serie di criticità». In primis i tecnici hanno fatto riferimento ad un quadro operativo nel campo delle bonifiche abbondantemente scaduto, dal momento che il Piano regionale presentato e avviato nel 2003 sarebbe scaduto fin dal  2009. Quindi a detta dei tecnici, si opera con un ritardo di ben nove anni senza che lo stesso Piano di gestione  sia mai stato aggiornato anche alla luce delle intervenute nuove disposizioni legislative e alla luce dei fatti che hanno via via interessato il compendio dell’area industriale di Ottana.

In particolare, è emerso a seguito di una indagine avviata nell’area del depuratore consortile, un superamento delle soglie di inquinamento  in cui fin dal 2016 è stato rilevato la presenza di tricoloroetilene con valori superiori di 1.000 volte i parametri di legge. Il tricloroetilene noto commercialmente come trielina è noto per la sua tossicità e cancerogenicità e viene sovente utilizzato nell’industria chimica come solvente. Le indagini svolte all’interno del compendio industriale non sono  state in grado di individuare la fonte del rilascio in alcuna delle aziende insediate. Gli interventi di ricognizione ad opera di Arpas sono ancora in corso e non hanno finora prodotto dati e informazioni di cui la Provincia possa disporre.

Nell’incontro è emerso anche un  superamento dei valori di mercurio nell’area relativa al comune di Bolotana, ma le indagini svolte e ancora in corso sembrerebbero privilegiare il rilascio delle sostanze attraverso fenomeni naturali e non a causa di insediamenti industriali. E’ stata anche esclusa la possibilità di rilasci dal sito di Ottana verso il comparto bolotanese stante l’attraversamento del fiume Tirso che di fatto funge da confine naturale, probabilmente insuperabile fra i due ambiti comunali. I tecnici hanno anche segnalato che nel 2014, la Provincia ha assicurato a favore del comune di Ottana la somma di 20.000,00 euro per la realizzazione di 20 piezometri per l’osservazione e l’individuazione di eventuali contaminanti a base di sostanze chimiche. Soldi che non sono mai stati spesi e chiaramente i piezometri non sono stati mai realizzati.

Alla fine dell’audizione la Commissione ha incontrato una delegazione dei lavoratori di Ottana Polimeri.

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Parola d’ordine, informare. Andare in ognuno dei 24 paesi coinvolti, chiamare gli imprenditori potenzialmente interessati, spiegare quali sono gli strumenti che la Regione mette a loro disposizione per rilanciare gli investimenti. È iniziato oggi, con l’assessore della Programmazione, Raffaele Paci, il percorso di animazione territoriale per le imprese all’interno del piano regionale “Unità per Ottana”, 8 tappe per i 24 paesi interessati, in vista del bando da 4 milioni di euro che sarà pubblicato dalla Regione entro novembre. Dopo la tappa di oggi a Ottana, la prima delle 8  programmate per tutto ottobre, l’animazione proseguirà a Teti, Orani, Macomer, Gavoi, Mamoiada, Bolotana e Ovodda. Con l’assessore Paci, coordinatore dell’Unità per Ottana, erano presenti il presidente della Camera di Commercio di Nuoro, il sindaco di Ottana, Franco Saba, ed il commissario della Provincia, Costantino Tidu.

«L’animazione territoriale ha un doppio obiettivo: informare le imprese del territorio di tutte le opportunità e gli strumenti a loro disposizione e, allo stesso tempo, raccogliere le loro indicazioni per individuare i settori migliori su cui indirizzare il bando, che deve essere perfettamente calibrato sulle esigenze e le caratteristiche del territorio – spiega l’assessore Raffaele Paci -. Sono più che convinto che qui a Ottana ci sia un sistema da far rinascere e rivivere, un sistema che ha i suoi valori e le sue ricchezze, un sistema che attraverso l’impresa può puntare sull’enogastronomia, sull’ambiente, sulla qualità della vita. Con la task force regionale diamo una risposta straordinaria a una crisi straordinaria, a un territorio straordinario, che più di altri ha pagato la crisi: il bando mette a disposizione 4 milioni di euro, interamente destinati alle imprese nuove o già esistenti, localizzate o che si localizzeranno nell’area di riferimento.»

Il percorso di animazione territoriale si snoderà in diverse azioni operative: creazione di laboratori per le imprese, audit del territorio e individuazione degli ambiti d’intervento cruciali per lo sviluppo dell’area, assistenza tecnica sul Bando Territoriale. Nella fase di analisi economica e dei fabbisogni sarà posta una particolare attenzione all’individuazione dei punti di forza e debolezza, alle potenzialità del territorio e alle strategie per lo sviluppo locale e delle imprese. È stato poi costituito uno sportello permanente a Ottana per incontri con le imprese esistenti o di nuova costituzione, che saranno supportate anche per la partecipazione al bando dopo averne acquisito aspettative e richieste.

Complessivamente, l’intervento Unità per Ottana, avviato dalla Giunta a giugno scorso, muove finora complessivamente 16,4 milioni di euro ed è diviso in tre ambiti tematici. I primi due coinvolgono l’intera area vasta (Austis, Birori, Bolotana, Borore, Dualchi, Gavoi, Lei, Lodine, Macomer, Mamoiada, Noragugume, Ollolai, Olzai, Oniferi, Orani, Orotelli, Ottana, Ovodda, Sarule, Silanus, Sindia, Teti, Tiana) e prevedono Politiche attive per i lavoratori e, appunto, bandi mirati per le piccole e medie imprese del territorio. La terza azione riguarda le Infrastrutture e l’attrazione di grandi investimenti nell’area del consorzio industriale (Ottana, Bolotana, Noragugume).

«Siamo convinti che un futuro per questo territorio è assolutamente possibile – ribadisce il vicepresidente della Regione -. Ma si deve riuscire a rilanciare un’idea di sviluppo locale, a far ripartire le produzioni tipiche, a valorizzare agroalimentare, artigianato, distretto culturale per attrarre turismo e rilanciare l’economia. Dobbiamo lavorare per creare uno sviluppo diverso, sostenibile, capace di portare nuova occupazione. Questi sono gli obiettivi del bando che sarà pubblicato in autunno, e che per essere il più efficace possibile sarà preceduto da questa importante fase di preparazione. Oggi abbiamo fatto un altro pezzo di strada insieme – conclude Raffaele Paci -. Diamo così speranza a chi in questo territorio vuole restare e costruire la sua vita e il suo futuro.»

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L’associazione di promozione sociale “Progetto Giovani” e l’associazione culturale “Sardegna Al Massimo”, presentano e bandiscono la prima edizione del “Concorso di Idee per la Riqualificazione del Polo Industriale di Ottana”, un’iniziativa culturale sul tema della riqualificazione di uno dei maggiori poli industriali della Sardegna, indirizzato agli studenti iscritti ai corsi di Laurea Magistrale delle Facoltà di Ingegneria e Architettura e di quelle del polo di Scienze Economiche, Giuridiche e Politiche, purché residenti in Sardegna. A tale scopo, s’invitano le agenzie di stampa tutte ed i loro referenti dislocati in Sardegna, ad informare i propri lettori dell’apertura delle iscrizioni al concorso in oggetto che vanno da oggi, lunedì 1 ottobre a venerdì 19 ottobre.

Sabato 29 settembre, presso la sala polifunzionale sita in via Lussu ad Ottana, si è tenuta la cerimonia di presentazione del concorso organizzata al fine di portare alla conoscenza della popolazione e degli stakeholders del territorio, tale progetto, oltre che fornire informazioni più dettagliate a coloro che fossero interessati a parteciparvi. Per gli studenti dell’ateneo cagliaritano, è stato messo a disposizione un mezzo a titolo gratuito che gli ha permesso di arrivare ad Ottana con partenza alle ore 8.00 da via Castelfidardo a Cagliari. Alle ore 9.30, questi, sono arrivati presso l’area industriale ed hanno potuto godere di una visita guidata all’intero polo a cura del Consorzio Industriale Provinciale di Nuoro, utile per apprendere la tipologia di strutture e processi che avvenivano nel polo. La visita ha visto come guide il presidente del C.I.P. di Nuoro Piero Guiso e il Sindaco di Ottana, Franco Saba. A seguire, si son recati presso la sala nella quale si è tenuta la cerimonia di presentazione.

A tale cerimonia hanno partecipato, oltre alla delegazione di studenti e ai presidenti delle due associazioni organizzatrici (Francesco Pitirra e Alessio Siciliano), il referente didattico per l’Università di Cagliari prof. Michele Mascia, il sindaco di Ottana Franco Saba, l’amministratore straordinario della provincia di Nuoro Costantino Tidu ed il consigliere regionale Roberto Deriu, i quali sono tutti intervenuti ed hanno espresso apprezzamento per il concorso e suggerito indicazioni importanti agli studenti.

Il concorso è patrocinato gratuitamente dall’Università degli Studi di Cagliari, la quale, si è resa disponibile per mettere a disposizione elementi del proprio corpo docente per andare a formare la giuria di valutazione dei progetti presentati, la quale è costituita da quattro professori universitari, prof. Mascia (Dip. Ing. Chimica), Prof. Barbaro (Dip. Ing. Elettrica-Elettronica), prof.ssa De Gioannis (Dip. Ing. Ambientale), prof.ssa Dessì (Corso di Laurea di Economia).

In modo oneroso, è patrocinato dal Consorzio Industriale Provinciale di Nuoro, il quale, si è reso disponibile per costituire il secondo premio del concorso.

Obiettivo del concorso è promuovere idee per il rilancio dell’area industriale di Ottana, con particolare riferimento allo sviluppo di processi innovativi e sostenibili, che possano fornire nuove opportunità occupazionali alla comunità locale attraverso elaborazioni svolte da studenti universitari, i quali, potranno mettere in pratica quanto appreso durante il proprio percorso di studi, contribuendo così a far crescere in essi la consapevolezza dei propri mezzi.

Si richiede di immaginare una nuova attività industriale che rispetti i canoni delle filosofie Green; dell’Eco-sostenibilità, dell’Eco-compatibilità e dell’Economia Circolare; che sia basato per esem-pio, sull’utilizzo dei prodotti della zona e sul recupero degli scarti agricoli, dell’allevamento e delle altre attività produttive presenti in loco; che rispetti, sostenga e valorizzi le professionalità del sito industriale, le tradizioni e le peculiarità del territorio.

Si richiede, inoltre, un approccio multidisciplinare (tecnico, ambientale ed economico) e di far riferimento alle tecnologie e filosofie proprie dello Smart Manifacturing, della Total Productive Maintenance e dell’Industria 4.0 (internet of things, digital fabrication, ecc.), mantenendo sempre l’attenzione primaria alla competitività aziendale sul mercato di riferimento.

I concorrenti devono necessariamente costituirsi in gruppi, i cui componenti devono provenire da almeno tre corsi di laurea differenti, facenti parte delle Facoltà di cui sopra, in modo tale da garantire la multidisciplinarietà degli stessi.

Il gruppo indicato dalla Giuria come ideatore del miglior progetto, sarà premiato con € 2.000,00. Inoltre, è stata fatta richiesta ai vari CCS di fornire CFU agli studenti componenti i gruppi che avranno portato a termine il progetto giudicato positivamente dalla Giuria, ma la decisione è rimandata alla discrezione dei relativi consigli dei corsi di studio.

Iscrizioni aperte da oggi, lunedì 1 ottobre 2018, sino a venerdì 19 ottobre 2018. Consegna elaborati prevista per venerdì 21 dicembre 2018 ed esito del concorso comunicato entro venerdì 18 gennaio 2019. A conclusione, cerimonia di premiazione, a Ottana, entro il mese di gennaio 2019.

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L’Associazione di Promozione Sociale “Progetto Giovani” e l’Associazione Culturale “Sardegna Al Massimo”, presentano e bandiscono la prima edizione del “Concorso di Idee per la Riqualificazione del Polo Industriale di Ottana”, un’iniziativa culturale sul tema della riqualificazione di uno dei maggiori poli industriali della Sardegna, indirizzato agli studenti iscritti ai corsi di Laurea Magistrale delle Facoltà di Ingegneria e Architettura e di quelle del polo di Scienze Economiche, Giuridiche e Politiche, purché residenti in Sardegna.

A tale scopo, s’invitano le agenzie di stampa tutte ed i loro referenti dislocati in Sardegna, alla cerimonia di presentazione del concorso che si terrà presso la sala polifunzionale, sita in via Lussu ad Ottana, in data 29 settembre alle ore 11.30, organizzata al fine di portare alla conoscenza della popolazione e degli stakeholders del territorio, tale progetto, oltre che fornire informazioni più dettagliate a coloro che fossero interessati a partecipare. Alla cerimonia parteciperanno, oltre ai presidenti delle due associazioni organizzatrici (Francesco Pitirra e Alessio Siciliano), il sindaco di Ottana, Franco Saba e il Presidente della Provincia di Nuoro, Costantino Tidu.

Per gli studenti dell’ateneo cagliaritano, è messo a disposizione un mezzo a titolo gratuito che li porti sino ad Ottana (partenza alle ore 8.00 da via Castelfidardo, accanto alla Facoltà di Ingegneria). Alle ore 9.30, questi, potranno godere di una visita guidata nell’intera area industriale, a cura del Consorzio Industriale Provinciale di Nuoro, utile per apprendere la tipologia di strutture e processi che avvenivano nel polo. A seguire, si recheranno alla cerimonia di presentazione.

Il concorso è patrocinato gratuitamente dall’Università degli Studi di Cagliari, la quale, si è resa disponibile per mettere a disposizione elementi del proprio corpo docente per andare a formare la Giuria di valutazione dei progetti presentati. In modo oneroso, è patrocinata dal Comune di Ottana e dal Consorzio Industriale Provinciale di Nuoro, i quali, si son resi disponibili per costituire il secondo premio del concorso.

Obiettivo del concorso è promuovere idee per il rilancio dell’area industriale di Ottana, con particolare riferimento allo sviluppo di processi innovativi e sostenibili, che possano fornire nuove opportunità occupazionali alla comunità locale attraverso elaborazioni svolte da studenti universitari, i quali, potranno mettere in pratica quanto appreso durante il proprio percorso di studi, contribuendo così a far crescere in essi la consapevolezza dei propri mezzi.

Iscrizioni aperte da lunedì 1 ottobre 2018 sino a venerdì 19 ottobre 2018. Consegna degli elaborati prevista per venerdì 21 dicembre 2018 ed esito del concorso comunicato entro venerdì 18 gennaio 2019. A conclusione, cerimonia di premiazione presso Ottana entro il mese di gennaio 2019.