18 July, 2024
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Pigliaru-Dessena Premiazione scuole progetti Commissione pari opportunità

L’Istituto di Istruzione Superiore ITI di Tortolì e l’Istituto Comprensivo San Giovanni Suergiu Giba si sono aggiudicati il primo posto, rispettivamente nei progetti ‘Linguaggio di genere’ ed ‘Educazione scolastica’, banditi dalla commissione regionale per le Pari opportunità. La premiazione si è svolta nell’aula magna del liceo classico ‘Siotto Pintor’ di Cagliari, alla presenza del presidente della Regione Francesco Pigliaru, degli assessori dell’Istruzione e degli Enti locali, Giuseppe Dessena e Cristiano Erriu, e della Commissione con le componenti esterne di valutazione Grazia Maria De Matteis e Flavia Corda. Ciascuno dei due istituti ha ricevuto un premio di mille euro da destinare a progetti scolastici sulle pari opportunità. Al termine della cerimonia sono stati consegnati gli attestati a tutti gli istituti partecipanti.

La commissione regionale per le Pari opportunità si ritiene pienamente soddisfatta del lavoro svolto da tutte le scuole sia per l’impegno, sia per il messaggio trasmesso e pienamente recepito in ordine all’importanza dell’uso del linguaggio di genere e del superamento degli stereotipi di genere.

Al liceo Siotto si è celebrata la fase conclusiva di un articolato percorso avviato dalla stessa Commissione e che ha visto coinvolti quattordici istituti scolastici dislocati in tutto il territorio regionale. «Con questo percorso è stata avviata un’importante attività di prevenzione del fenomeno di discriminazione di genere attraverso il coinvolgimento degli studenti e delle studentesse, nelle azioni di contrasto agli stereotipi e alla promozione dell’uso del linguaggio di genere», hanno dichiarato le commissarie durante le premiazioni.

Le scuole che hanno partecipato al bando ‘Educazione scolastica’, dedicato alle scuole secondarie di primo grado, sono state: l’Istituto Comprensivo G. Cima di Guasila – sede di Selegas e Samatzai, l’Istituto Mezzocapo di Senorbì, l’Istituto Comprensivo G. Marconi di San Giovanni Suergiu – Sede di Giba, l’Istituto Comprensivo Don Milani di Carbonia, l’Istituto di Santu Lussurgiu, l’Istituto Comprensivo 2 di Tortolì, l’Istituto Comprensivo di Fonni e l’Istituto Comprensivo di Bono.

Al bando ‘Linguaggio di genere’, riservato alle classi quarte degli istituti superiori, hanno aderito:’Istituto Tecnico Industriale Statale Othoca di Oristano, l’Istituto d’istruzione Superiore ITI di Tortolì (Istituto Tecnico Commerciale e Liceo classico), l’Istituto d’Istruzione Superiore ‘Gramsci-Amaldi’ di Carbonia e l’Istituto Liceo delle Scienze Umane e Musicale Satta di Nuoro.

Gli elaborati sono stati giudicati da una commissione valutatrice composta dalle stesse componenti della Commissione regionale e da tre esperte esterne: Cristina Cabras, docente del Dipartimento di Pedagogia, Psicologia e Filosofia dell’Università degli Studi di Cagliari; Grazia Maria De Matteis, Garante Regionale per l’infanzia e l’adolescenza; la giornalista della RAI Flavia Corda.

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usi civici

«Ci sono le condizioni perché la nuova organizzazione unitaria che accorpa pesca e agricoltura, con tutto il peso degli occupati dei due settori, possa imporre al dibattito politico la dovuta attenzione per le vostre rivendicazioni.»

Lo ha detto l’assessore dell’Urbanistica Cristiano Erriu nel corso dell’assemblea costituente di FedAgriPesca Sardegna, emanazione della Confcooperative, svoltasi a Senorbì.

«Il settore agricolo – ha detto ancora Cristiano Erriu – ha rappresentato, per il mondo della cooperazione, un traino per tutte le imprese. Tuttavia, dobbiamo mettere le imprese e gli operatori del settore nelle condizioni reali di poter tornare al settore primario e all’industria basata sull’agricoltura, se vogliamo cambiare la tendenza della situazione.»

L’assessore Erriu ha poi parlato di demanio. «La Sardegna non incassa neppure un euro dalle concessioni demaniali. Il gettito va infatti ad alimentare le entrate dello Stato e non quelle della Regione. In Sicilia accade il contrario. Per quanto riguarda le lagune, esiste una norma che consente di dare la priorità alla concessione mineraria – in Sardegna gestita dall’assessorato dell’Industria – legata alla produzione di sale marino, anche in presenza di situazioni che potrebbero evolvere verso forme virtuose di gestioni imprenditoriali per una pesca sostenibile e controllata. Dobbiamo poi ragionare sulla proposta di considerare le terre e le lagune ad uso civico come sottratte alla disciplina concessoria: è un’idea che può essere girata al nuovo Governo e al Parlamento nazionale. Il mio Assessorato – ha concluso Cristiano Erriu – cercherà nel frattempo di organizzare al più presto alcune iniziative sugli aspetti del demanio che vanno ridiscussi».

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La Giunta regionale ha dato il via libera al programma di interventi per qualificare la filiera dell’istruzione, rivolto nello specifico agli Istituti Tecnici superiori, che favoriscono il passaggio dalla scuola al mondo del lavoro. Su proposta dell’assessore della Pubblica Istruzione Giuseppe Dessena, è stato deliberato di potenziare, con 2 milioni 224mila euro, le Scuole speciali di tecnologia della Sardegna (ITS) esistenti e di dare vita a nuove fondazioni, entro il 2019, con indirizzi tecnologici mirati e già specificati nelle Linee guida. In particolare, con 1 milione e 443.470 euro si rafforzano gli Its esistenti, mentre 780.530 euro sono destinati al finanziamento dei percorsi formativi che porteranno avanti le nuove fondazioni.
Inoltre, quasi un milione di euro (973.075 euro) è stato destinato alla promozione della lettura e dei festival letterari di rilevanza regionale, nazionale e internazionale realizzati in Sardegna da soggetti pubblici e privati. Le risorse saranno così ripartite: 768.800 euro andranno a sostegno di progetti proposti da associazioni, 50.000 euro finanziano i progetti realizzati da cooperative e 154.275 euro quelli organizzati da enti locali.
La Giunta ha nominato i componenti dell’Organo d’indirizzo dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Sassari: si tratta di Massimo Occhiena, Giuseppe Passiu, Antonio Succu, Francesca Piras, Antonio Balata. Confermato inoltre Luigi Floris quale commissario straordinario dell’Istituto dei ciechi della Sardegna Maurizio Falqui.
Approvata, su proposta dell’assessore Cristiano Erriu, l’adesione della Regione Sardegna al Piano attuativo 2018-2019 del Comitato Permanente per i Sistemi Geografici, nell’ambito dell’Accordo quadro di cooperazione interregionale permanente per lo sviluppo di iniziative volte al rafforzamento della società dell’informazione e dell’e-government stipulato con il Centro Interregionale per i Sistemi Informatici, Geografici e Statistici. La Regione è da tempo impegnata nella realizzazione di banche dati territoriali fruibili, attraverso il geoportale regionale, aperte anche agli utenti esterni quali enti pubblici, privati, imprese, professionisti e cittadini in genere.

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Mentre in 38 comuni sardi si vivono gli ultimi giorni di campagna elettorale in vista delle elezioni in programma domenica per l’elezione di Sindaci e Consigli comunali, cinque Comuni nei quali non sono state presentate liste, la Giunta regionale, su proposta dell’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu – ai sensi del combinato disposto dell’art. 85, comma 3, del D.P.R. 16 maggio 1960, n. 570 e degli articoli 2, comma 1, e 5 bis della legge regionale 7 ottobre 2005, n. 13 e successive modificazioni ed integrazioni – ha nominato oggi i commissari straordinari.
Putifigari: Giovanna Dedola, dirigente della Regione in quiescenza;
Ortueri: Giovanni Maria Retanda, attuale commissario del comune di Chiaramonti;
Magomadas: Paolo Puddu, attuale commissario dello stesso Comune;
Austis: Maria Domenica Porcu, attuale commissario dello stesso Comune;
Sarule: Felice Corda, già commissario straordinario di Orgosolo.
Il presidente della Regione Francesco Pigliaru disporrà con propri decreti le nomine dei cinque commissari straordinari, che saranno effettive a decorrere dall’11 giugno 2018 e sino all’insediamento degli organi ordinari a norma di legge.

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La commissione urbanistica, presieduta da Antonio Solinas (Pd) ha iniziato con l’intervento dell’assessore Cristiano Erriu il lungo ciclo di audizioni sul disegno di legge 409 in materia di Governo del territorio.

Prima della relazione dell’assessore i consiglieri di Forza Italia Antonello Peru hanno sollevato il problema dello “stralcio” degli art.43 e 31 del testo che, secondo alcune notizie di stampa, sarebbe stato deciso in un recente vertice di maggioranza. «Non è certo un buon inizio – ha affermato Antonello Peru – perché la commissione non ha mai affrontato questo argomento né è emerso nelle conferenze territoriali». «Un episodio di cattivo gusto – ha commentato Giuseppe Fasolino – che condizionerà il nostro atteggiamento».

Sul punto il presidente della commissione Antonio Solinas ha chiarito che «la posizione della commissione non è cambiata ed è quella di procedere ad un confronto aperto sia nella stessa commissione che in Consiglio per arrivare ad una legge condivisa, poi ovviamente la maggioranza può discutere al suo interno ma non c’è nessuna decisione».

L’assessore Cristiano Erriu ha iniziato la sua relazione sottolineando l’importanza dell’ascolto di tutte le componenti interessate della società sarda, che ha portato alla costruzione di un piccolo dossier nel quale sono raccolti i contributi dei diversi portatori di interesse. «E’ la prima volta che su una materia, peraltro molto tecnica, avviene una discussione pubblica di questa portata e questo rafforza la volontà della Giunta di avere nei confronti della legge un approccio aperto, che tiene conto delle varie opinioni, disponibile ad interventi migliorativi».

Soffermandosi sul risultati degli incontri svoltisi nei vari territori, Cristiano Erriu ha messo in luce il forte interesse per il potenziamento del ruolo degli Enti locali aggiungendo che, da questo punto di vista, «il dibattito sul fuori o dentro riguardante gli articoli 43 e 31 assume connotazioni differenti, nel senso che dentro significa all’interno di una governance completamente nuova delle politiche territoriali». «Sull’art. 43 in particolare – ha proseguito – esistono alcune riserve anche in Giunta e comunque può essere certamente migliorato».

Riprendendo il tema delle conferenze territoriali, l’assessore dell’Urbanistica ha riferito anche dell’attenzione manifestata dai portatori di interesse per i temi della semplificazione e della riduzione della tempistica, grazie alla previsione di nuovi strumenti e nuove risorse per i territori.

«Quanto alla pianificazione dell’agro – ha detto ancora l’assessore – la legge supera la dimensione astratta del lotto minimo e propone una evoluzione significativa con l’istituto del lotto funzionale, puntando sulla riduzione del consumo di suolo e la valorizzazione del patrimonio esistente». Cristiano Erriu, inoltre, si è dichiarato disponibile a verificare la possibilità di ridurre gli articoli del testo, ricordando però «che lo stesso dibattito svoltosi nei territori ne ha fatto emergere di nuovi, a volte molto positivi, per cui la riduzione può essere utile ma mantenendo un quadro complessivo di certezza del diritto». Per quanto concerne gli allegati, altro argomento oggetto di discussione, secondo l’assessore avevano lo scopo di «aggiornare la situazione alla luce delle normative succedutesi negli anni, dal decreto Floris al Ppr ed è oggettivamente difficile misurare l’impatto di ampliamenti e riduzioni, è un passaggio da affrontare con cautela ed è volontà della Giunta mantenere i parametri fissati dal decreto Floris, anche nell’agro».

Cristiano Erriu ed il presidente della commissione Antonio Solinas, infine, hanno annunciato che l’11 giugno prossimo, nella ex manifattura tabacchi di Cagliari, si terrà una giornata di lavoro dedicata alle procedure ed ai contenuti dei Piani urbanistici dei Comuni, aperta agli Enti locali ed ai tecnici delle strutture comunali.

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Sassari

«La difficile situazione degli enti intermedi della Sardegna impone l’immediata istituzione di un Tavolo tecnico-politico permanente per individuare i fabbisogni finanziari, tenere in funzione gli apparati amministrativi e garantire i servizi essenziali ai cittadini.»

La proposta è sta avanzata questa mattina dall’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu ed è stata accolta all’unanimità dai presidenti delle Commissioni consiliari Autonomia e ordinamento regionale e Programmazione, bilancio e politiche europee, Francesco Agus e Franco Sabatini, dagli amministratori straordinari delle province di Sassari, Nuoro, Oristano e Sud Sardegna (rispettivamente Guido Sechi, Costantino Tidu, Massimo Torrente e Mario Mossa), dal sindaco metropolitano di Cagliari Massimo Zedda e dal presidente del Consiglio delle Autonomie locali Andrea Soddu, che si sono incontrati all’Assessorato degli Enti locali per discutere dei problemi di bilancio delle Amministrazioni provinciali.
«Il lavoro del Tavolo – spiega Cristiano Erriu – aiuterà sia la Regione che il Consiglio regionale a costruire una piattaforma per le rivendicazioni nei confronti dello Stato, alla luce del protrarsi dei tagli nei conferimenti statali ben oltre il triennio inizialmente programmato (2015-2017). Chiediamo con forza che le Province sarde e la Città metropolitana di Cagliari siano messe nelle stesse condizioni di operare delle altre Province italiane. In questa vicenda vi sono molteplici aspetti: politici, tecnico contabili-finanziari e giuridici. Ecco perché è più che mai indispensabile istituire un Tavolo che possa individuare intanto i fabbisogni finanziari minimi per chiudere i bilanci, e poi per vedere riconosciuti i diritti dei nostri enti intermedi.»
Tutti, nei loro interventi, hanno riconosciuto che la situazione finanziaria non può più essere gestita e risolta con il solo intervento del Fondo Unico, che in Sardegna è cospicuo ma ormai insufficiente a far fronte ai deficit segnati nei bilanci.
«I prelievi forzosi dello Stato – ha sottolineato l’assessore Erriu nel corso dell’incontro – sono di gran lunga inferiori alle entrate. Un paradosso che va contro i dettati della Costituzione, nella quale è previsto che le Province debbano vivere in virtù delle entrate proprie. Pur nella momentanea assenza di un interlocutore, cioè del Governo nazionale, dobbiamo prepararci a questa importante e complessa battaglia politica per vedere applicata anche dallo Stato la leale collaborazione istituzionale che la Regione Sardegna ha sempre garantito e rispettato.»
La prima riunione del Tavolo tecnico-politico, alla quale parteciperanno anche i responsabili amministrativi degli enti intermedi, è prevista per la prossima settimana.

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Il prefetto di Cagliari Tiziana Costantino ed i sindaci di Cagliari, Quartu Sant’Elena, Portoscuso, Nuraminis, Pauli Arbarei, Sanluri, Settimo San Pietro e Villamar questa mattina, alla presenza dell’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu, del presidente dell’Anci Sardegna Emiliano Deiana, hanno firmato i Patti per l’attuazione della sicurezza urbana e per l’installazione di sistemi di videosorveglianza. All’incontro hanno partecipato i rappresentanti della Questura di Cagliari e dei Comandi provinciali di Carabinieri e Guardia di Finanza.

L’assessore Erriu, nel portare i saluti del presidente Francesco Pigliaru, ha ricordato che «la Regione, con 20 milioni 500mila euro di risorse del POR FESR, finanzierà il bando a sportello che sarà pubblicato entro un mese e che sarà aperto ai Comuni interessati. La prospettiva è quella di garantire la copertura dei 256 Comuni sardi che ancora non dispongono di impianti di videosorveglianza per la prevenzione e la repressione dei reati. Gli enti locali potranno presentare richiesta di ammissione ai finanziamenti statali disponibili, pari a 37 milioni di euro per il triennio 2017-2019».

«Si tratta di un nuovo, importante passo avanti – ha sottolineato ancora Cristiano Erriu – che si compie dopo l’Accordo siglato lo scorso 18 gennaio a Nuoro con il ministro dell’Interno Marco Minniti, poi rafforzato dall’Accordo per la promozione della Sicurezza integrata che il ministro Minniti e il presidente Pigliaru hanno sottoscritto lo scorso 27 febbraio a Roma. Un percorso articolato ma condiviso dalla Regione e dagli enti locali, di cui la videosorveglianza è un fondamentale tassello che consente di aumentare la sicurezza nei territori e la percezione che i cittadini sardi hanno di essa. Credo che sarà di grande aiuto ricevere dalle forze di polizia gli indirizzi operativi per il miglior utilizzo delle risorse e delle apparecchiature tecnologiche da mettere in rete.»

L’assessore Cristiano Erriu ha poi fatto gli auguri al prefetto Costantino, che oggi ha compiuto il suo ultimo atto ufficiale alla guida della Prefettura di Cagliari, e ha rimarcato «lo spirito di proficua e leale collaborazione tra le istituzioni statali, regionali e locali che ha permesso di raggiungere importanti risultati, su tutti l’Accordo firmato dal ministro Marco Minniti».

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Regione, Città metropolitana e comune di Cagliari questa mattina hanno sottoscritto l’Atto d’intesa per gli interventi nelle aree di San Paolo-Santa Gilla e Sant’Avendrace, secondo quanto previsto dalle norme tecniche di attuazione del Piano Paesaggistico regionale. L’accordo porta le firme dell’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu, del sindaco metropolitano Massimo Zedda e dell’assessore della Pianificazione strategica ed Urbanistica Francesca Ghirra.

Il programma straordinario prevede un’azione integrata per la riqualificazione e la sicurezza nel quartiere di Sant’Avendrace, esposto a situazioni di marginalità economica e sociale, degrado e carenza di servizi, attraverso alcuni interventi concepiti per attivare azioni coordinate che consistono nella: riqualificazione di viale Sant’Avendrace e dei percorsi di relazione; realizzazione del Parco urbano sportivo ed educativo nell’area di via San Paolo; rifunzionalizzazione dell’ex Mattatoio di via Po per housing sociale (circa 140 nuovi alloggi, sfruttando le cubature esistenti) e servizi (demolizione e bonifica dell’area dell’ex Mattatoio; infrastrutturazione principale dell’area dell’ex Mattatoio; realizzazione di un parco archeologico).

«Con la stipula di questo Protocollo d’intesa – precisa l’assessore Cristiano Erriu – si avvia il percorso di attuazione di alcuni interventi strategici di riqualificazione di due aree della città di Cagliari rilevanti sotto i profili della rigenerazione ambientale e urbana. Queste azioni scaturiscono dal ‘Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza del quartiere Sant’Avendrace, presentato dal comune di Cagliari in occasione del Bando nazionale per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei Comuni capoluogo di provincia, che ha assegnato al comune di Cagliari 18 milioni di euro. Sarà possibile riqualificare gli ambiti urbani e le periferie caratterizzati dalla presenza di tessuti edilizi disorganici, incompiuti, parzialmente utilizzati o degradati, favorendo il miglioramento della qualità dell’abitare anche attraverso l’incremento della dotazione degli standard.»

L’assessore Cristiano Erriu sottolinea l’importanza della «collaborazione istituzionale tra Regione, Comune di Cagliari e Soprintendenza all’Archeologia, alle Belle arti e al Paesaggio, anche alla luce della rilevanza degli interventi e delle tempistiche previste dal bando nazionale. Una collaborazione virtuosa che riguarda anche l’ex ospedale Marino e Tuvixeddu». L’esponente dell’esecutivo Francesco Pigliaru pone l’accento sull’esigenza di favorire «il riuso e la riqualificazione di insediamenti esistenti, sia per utilizzi di carattere residenziale che turistico, produttivo, per servizi e infrastrutture. Parliamo di una pianificazione coerente non solo con il PPR ma anche con i contenuti del DDL di Governo del territorio attualmente in discussione, per la parte che riguarda la riqualificazione e rigenerazione urbana».

Il sindaco metropolitano Massimo Zedda sottolinea la «tempestività dei nostri uffici nell’elaborare il progetto che, in tempi strettissimi, ci ha permesso di partecipare e vincere il bando nazionale. Si parla di periferie ma, nel nostro caso, è un termine che ci sta stretto, vista la conformazione della città e la vicinanza al centro cittadino. Abbiamo posto una particolare attenzione agli aspetti ambientali, con ampie zone dedicate ad aree verdi, ma anche alla viabilità ed alla possibilità di fruizione per i cittadini di parcheggi pubblici esistenti e sotto utilizzati, per lo meno in certi giorni della settimana e in certe fasce orarie. Questo ci consentirà di limitare il consumo del suolo».

L’assessora Francesca Ghirra precisa che «i lavori dovranno essere completati entro il 2021. La qualità del progetto è talmente elevata che pensiamo di vedere raddoppiati gli interventi dei privati, che oggi ammontano già a 8 milioni di euro. L’area di intervento, di proprietà del Comune di Cagliari, ha una superficie complessiva di circa 3,5 ettari. Oltre all’infrastrutturazione pubblica di tutto il parco di San Paolo, sarà valorizzato il vecchio centro di Santa Igia, il cuore dell’antica città, con la realizzazione di una nuova piazza e di un giardino archeologico».

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Si parte con i cantieri di LavoRas, la parte che muove 45 dei 128 milioni complessivi messi in campo con il piano per il lavoro voluto dalla Giunta e approvato dal Consiglio attraverso la Finanziaria. Questa mattina, nella sala Lussu di Villa Devoto, il presidente della Regione Francesco Pigliaru con gli assessori della Programmazione Raffaele Paci e degli Enti locali Cristiano Erriu, ha firmato con il presidente dell’Anci Emiliano Deiana, i rappresentanti di Aiccre e Asel Carla Medau ed Antonello Atzeni e con il Cal, l’accordo quadro che dà il via a tutta la procedura. Nelle prossime ore Insar pubblicherà l’avviso: i Comuni possono immediatamente presentare il progetto che sarà valutato da Insar. Una volta approvato, verrà fatta la selezione dei disoccupati dalle liste comunali e a quel punto si potrà materialmente aprire il cantiere. Una procedura che, per obblighi di legge, ha delle scadenze in ogni sua fase fissate fra i 30 e i 45 giorni, ma che può essere chiusa nel giro di pochissimi giorni se le domande saranno presentate tempestivamente dai Comuni. Attraverso i cantieri, i Sardi occupati saranno circa 3.500. I rappresentanti degli Enti locali hanno espresso forte apprezzamento per LavoRas, sottolineando la correttezza dell’impostazione e la condivisione del percorso, che dà fiducia e risponde alle aspettativa dei Comuni.
I 45 milioni destinati ai cantieri di LavoRas sono di provenienza Fsc e Fse. Un primo anticipo, pari al 30% dell’importo complessivo, sarà erogato dalla Regione al momento della firma della convenzione di approvazione del progetto fra Comune interessato, Aspal e Insar. Una seconda quota, il 50%, verrà stanziata all’apertura di cantieri (dunque al momento dell’assunzione dei disoccupati), il restante 20% a saldo dopo la rendicontazione finale. Sei le tipologie di cantieri previste: ambiente, compresi i litorali e le aree umide, e dissesto idrogeologico; beni culturali e archeologici; edilizia; reti idriche; valorizzazione attrattori culturali; patrimonio pubblico ed efficientamento delle procedure comunali.
Con LavoRas, che oltre ai cantieri contiene la parte dei bonus occupazionali, la Giunta conta di ridurre il tasso di disoccupazione di circa un punto percentuale, a condizioni stabili, e di dare lavoro complessivamente a oltre diecimila persone. Oltre ai 128 milioni per il 2018, il Piano stanzia 70 milioni ciascuno per il 2019 e il 2020, soldi e politiche che faranno aumentare ulteriormente il numero degli occupati.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis

 

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Dopo Carbonia, Nuoro. L’assessore Cristiano Erriu continua gli incontri sul disegno di legge di Governo del territorio.

«Nuoro è la città simbolo, la capitale delle zone interne della Sardegna. E il disegno di legge di Governo del territorio non guarda soltanto alle coste. Si tratta di due aspetti differenti di un unico, straordinario patrimonio ambientale, paesaggistico, culturale ed identitario della nostra isola, che meritano la stessa attenzione.»

Così l’assessore regionale dell’Urbanistica ha introdotto l’incontro pubblico che si è tenuto questa mattina nella sala consiliare della provincia di Nuoro, alla presenza del presidente della competente commissione del Consiglio regionale, Antonio Solinas, e di altri 70 partecipanti: sindaci, rappresentanti delle associazioni ambientaliste e imprenditoriali, delle Organizzazioni sindacali e degli Ordini professionali.