18 July, 2024
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La via per un turismo sostenibile esiste e la Regione si sta impegnando per creare un sistema finalmente coordinato che crei sviluppo, favorisca nuove opportunità e ampli l’offerta, nel rispetto dell’ambiente e di tutte le peculiarità che la Sardegna offre ai suoi visitatori. È, in estrema sintesi, il pensiero espresso questa mattina dagli assessori del Turismo Barbara Argiolas e dell’Urbanistica Cristiano Erriu al convegno “Il futuro del turismo sostenibile – La qualità del lavoro come elemento di competitività”, organizzato dalla Filcams Cgil a Cagliari.

«Il turismo è un’industria sempre più complessa e occorre che anche l’assessorato cambi il proprio ruolo e diventi regia strategica dei progetti che si realizzano sul territorio. La nuova legge regionale sul turismo va in questa direzione – ha sottolineato l’assessore Barbara Argiolas – ed è la base di partenza dalla quale, nei prossimi mesi, realizzeremo la governance del sistema turistico sardo attraverso l’istituzione della DMO regionale, il lavoro della Conferenza permanente per il turismo che convocheremo entro l’anno e l’attuazione del nuovo Piano strategico che sarà operativo e orientato sui risultati. L’attività della DMO si concentrerà su marketing e comunicazione, soprattutto quella digitale. Non possiamo pensare, nel 2017, di comunicare con strumenti tradizionali, soprattutto di non sapere cosa cercano i viaggiatori su internet: su questo aspetto il lavoro da fare è tanto. Ma il tema vero è relativo alla qualità dell’offerta ed è questo l’elemento centrale sul quale dobbiamo lavorare per allungare la stagione turistica e rafforzare quelle tipologie di turismo che si affiancano al balneare e valorizzano il nostro patrimonio culturale materiale e immateriale.»

L’assessore Erriu si è soffermato su alcuni dei temi più dibattuti del disegno di legge sul governo del territorio, che avrà ricadute sul turismo: «Sostenibilità e sviluppo sono temi scivolosi e complessi, che talvolta creano contrapposizioni anche all’interno degli stessi enti pubblici, dei partiti e persino delle organizzazioni sindacali, che legittimano posizioni differenti e contrapposizioni talvolta accese. Tutte le posizioni sono legittime, però la politica ha il compito di trovare una sintesi che tuteli il bene collettivo e assicuri condizioni reali di sviluppo. Non possiamo fingere che non ci siano problemi. Per esempio, l’offerta alberghiera in Sardegna è in gran parte obsoleta: su questo sono tutti d’accordo. Ebbene, l’articolo 31 del nostro DDL cerca di dare una prospettiva di sviluppo, naturalmente nel rispetto dell’ambiente e del dettato del Piano paesaggistico regionale, che peraltro già lo prevedeva. Non possiamo cullarci sul boom di arrivi originato dalle tensioni internazionali nel bacino del Mediterraneo: prima o poi dovremo fare i conti con la qualità della nostra offerta ricettiva. E la soluzione non può essere certo quella delle seconde case, che sono troppe e non offrono risposte adeguate. È facile parlare di decrescita felice nelle aree più ricche: in altri territori la realtà ci mostra decine di migliaia di disoccupati del settore industriale e tantissimi giovani che scappano dalla Sardegna perché non ci sono nuove opportunità di lavoro. Qui, più che di decrescita felice, è più corretto parlare di decadenza infelice».

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villa devoto

La Giunta regionale, su proposta dell’assessore del Bilancio, ha approvato la Finanziaria 2018-2020. I dettagli saranno illustrati in conferenza stampa nei prossimi giorni. Via libera anche alla delibera di attuazione dell’estinzione anticipata del debito regionale per 30 milioni di euro, cifra che verrà interamente messa a disposizione degli enti locali come spazi finanziari aggiuntivi da utilizzare per investimenti. Su proposta della Presidenza è stato deciso di attribuire le funzioni di Responsabile dell’Anagrafe per la stazione appaltante (RASA) al Dg della centrale unica di committenza. Decretato inoltre lo scioglimento del consiglio di amministrazione e la contestuale nomina di Maria Pastorella Crispino quale commissario straordinario della Fondazione “Serralutzu Flores” di Cuglieri. Con l’atto di indirizzo presentato d’intesa con l’assessore dell’Industria concernente le buone pratiche industriali ed ambientali, la Regione intende favorire le pratiche che tendono alla riduzione dei volumi dei fanghi rossi che residuano dalla raffinazione della bauxite, con l’obiettivo del recupero delle sostanze utili. 

Gianni Pilia è stato nominato nuovo Commissario straordinario dell’agenzia Conservatoria della Coste della Sardegna.
Il presidente Francesco Pigliaru, con proprio decreto, ha disposto lo scioglimento del Consiglio comunale di Gesturi in seguito alla mancata approvazione del rendiconto della gestione dell’esercizio finanziario 2016. Su proposta dell’assessore Cristiano Erriu è stato nominato il commissario straordinario che guiderà l’Amministrazione comunale sino alle prossime elezioni: si tratta di Abramo Garau, ex direttore generale della provincia di Cagliari. La scorsa settimana il commissario ad acta ha approvato il rendiconto.
La Giunta ha nominato il commissario ad acta in sostituzione dell’Assemblea dei sindaci dell’Unione di Comuni Trexenta, per l’approvazione del rendiconto della gestione dell’esercizio finanziario 2016: si tratta di Marco Pisanu, funzionario della Regione. Allo stesso tempo è stata avviata la procedura per lo scioglimento dell’organo assembleare. Il decreto di nomina del commissario è stato firmato dal presidente Pigliaru.
L’Esecutivo ha confermato l’elenco dei litorali urbani già individuati con la delibera n. 14/36 del 23 marzo 2016. Inoltre, la spiaggia di Platamona (che ricade nei Comuni di Sassari, Sorso e Porto Torres) è stata riconosciuta quale litorale metropolitano della Rete metropolitana di Sassari: tra i requisiti fondamentali richiesti vanta un’estensione della linea di battigia superiore ai 5 km. La delibera sarà ora trasmessa alla Commissione consiliare competente in materia di governo del territorio, che esprimerà un parere entro il termine di trenta giorni.
Come proposto dall’assessore Luigi Arru, la Giunta ha deliberato di recepire il Protocollo d’intesa Regione Sardegna – AIOP/AISSP sottoscritto in data 19 settembre 2017, in base al quale l’Azienda per la Tutela della Salute e le Strutture Ospedaliere private disciplinano il percorso di razionalizzazione dell’assistenza ospedaliera stipulando appositi contratti per l’acquisto di prestazioni sanitarie da soggetti privati accreditati.
All’interno della Programmazione Unitaria 2014-2020, strategia 4 “Beni Comuni”, è stato approvato il programma di intervento 8 “Tutela dell’Ambiente” del valore di circa 18 milioni. Di questi, 9 milioni sono previsti per il programma Natura 2000 e altrettanti per i progetti di sviluppo territoriale, come previsto da delibera del 2016.
La Giunta ha inoltre approvato di designare la ZPS “Campu Giavesu” nel comune di Giave. Per procedere alla raccolta delle olive, nell’isola dell’Asinara è stata infine concessa l’assegnazione temporanea all’Ente Parco Nazionale dell’Asinara delle aree di Trabuccato e Cala d’Oliva. 
Via libera alla valutazione dei dirigenti del Sistema Regione. La verifica e la misurazione dei risultati dei dirigenti di vertice sono svolte, per la parte relativa alla performance organizzativa, da un organismo unico indipendente ed esterno che esprime una propria proposta alla Giunta e al competente organo dei singoli enti, aziende e istituti ai quali spetta la valutazione finale e l’attribuzione dei premi di risultato. In particolare è stato accertato il raggiungimento di più del 90% degli obiettivi assegnati.

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Tra i dieci fari del progetto “Cammini e Percorsi” dell’accordo Regione-Agenzia Demanio, c’è “Su Semafuru” dell’Isola di Sant’Antioco. Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e il direttore dell’Agenzia del Demanio, Roberto Reggi, nei giorni scorsi hanno presentato l’Accordo di collaborazione operativa che prevede la valorizzazione del patrimonio marittimo-costiero della Sardegna, nell’ambito del progetto nazionale Valore Paese-Fari, Torri ed Edifici costieri e del programma regionale “Orizzonte Fari”, e l’adesione al progetto “Cammini e Percorsi” per il recupero degli immobili pubblici prossimi ai percorsi ciclopedonali ed ai cammini religiosi. La Regione individua, in tal modo, modalità operative e tempistiche per dare concreta attuazione al programma “Orizzonte Fari”, deliberato dalla Giunta lo scorso mese di giugno, volto al recupero ed alla valorizzazione di una serie di edifici costieri di particolare pregio storico, artistico e paesaggistico, come i primi dieci fari inseriti nel programma vi è – come già sottolineato – anche “Su Semafuru” di Sant’Antioco. Si tratta della  vecchia stazione per le segnalazioni semaforiche di Capo Sperone, a Sant’Antioco, conosciuta appunto come “Su Semafuru”. L’immobile  riveste una grande importanza storico-culturale che, come altre strutture presenti lungo le coste della Sardegna, rappresenta un’importante testimonianza della storia moderna dell’isola.

“Su Semafuru” nel 2011 era tornato alla ribalta quando l’intera comunità antiochense si mobilitò a difesa dell’immobile, per impedire che il compendio ospitasse un inquietante radar di profondità di produzione israeliana che, se installato, avrebbe potuto creare seri problemi alla salute delle persone e all’ecosistema, a causa dell’emissione di potenti onde elettromagnetiche. La riqualificazione ed il riutilizzo di questi beni, che si vuole mettere nelle condizioni di creare reddito ed occupazione, consentiranno di sviluppare attività turistico, ricettive e museali in luoghi di straordinaria bellezza.

Con l’adesione al progetto “Cammini e Percorsi”, di cui la Regione curerà la cabina di regia, la Giunta regionale mira invece a riqualificare gli immobili di proprietà pubblica prossimi ai cammini religiosi ed alle ciclovie, per creare attività a servizio del cosiddetto turismo lento e per la riscoperta del territorio, in particolare nelle zone interne. Il Progetto esalterà, completandola, l’altra iniziativa strategica della Regione connessa alla realizzazione delle ciclovie turistiche (1.230 km dislocati in tutta l’Isola), creando i servizi per il cicloturista. «Entro l’anno – ha precisato l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu – saranno pronti i bandi di gara per la concessione di valorizzazione dei dieci fari, per una durata massima di 50 anni sino al raggiungimento dell’equilibrio economico-finanziario degli investitori pubblici o privati. I fari di tutto il mondo evocano grandi suggestioni e questa tipologia di beni vanta uno straordinario appeal anche nei confronti degli investitori. La priorità sarà data ai progetti più ambiziosi che contribuiscano al rilancio economico e turistico dei territori, nel rispetto dell’ambiente e del paesaggio».

Tito Siddi

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Roma, Palazzo Giustiniani, cerimonia in ricordo di Luigi Crespellani
L’assessore regionale degli Enti locali Cristiano Erriu ha partecipato, a Palazzo Giustiniani, alla cerimonia in ricordo di Luigi Crespellani, grande politico isolano (1897-1967) a cinquant’anni dalla sua scomparsa. Primo sindaco di Cagliari eletto nel dopoguerra (1946) e primo presidente della Regione Autonoma della Sardegna: dal 1949 guidò tre Giunte. Poi divenne senatore per due legislature. Era presente anche il presidente del Senato Pietro Grasso, in occasione di una cerimonia in ricordo del 

«Luigi Crespellani contribuì a costruire l’istituzione regionale che in questa occasione rappresento – ha detto Cristiano Erriu -. A lui e alla sua azione politica tenace e ferma degli anni della ricostruzione, tanto dobbiamo. Quella di Crespellani è una figura complessa di uomo politico. Una figura poliedrica, certamente figlia del suo tempo ma in grado di proporre tutt’oggi suggestioni e spunti di riflessione ancora validi e attuali. Una figura che merita di essere ricordata, raccontata, approfondita, studiata, di più e meglio di quanto non sia stato fatto sino ad oggi. Fine e autorevole giurista, Crespellani fu un letterato, promotore di istituzioni culturali musicali. Uomo di cultura, di una cultura intrisa di marcata cagliaritanità. Rappresentante di una Cagliari operosa. Si trovò, da sindaco, a gestire la ricostruzione della città distrutta dalle bombe in condizioni di grande difficoltà, così come successivamente fu chiamato a costruire dal nulla l’istituzione regionale, anche in ragione del suo apprezzato lavoro di sindaco della città capoluogo.»
L’assessore Erriu ha rimarcato questo aspetto. «Crespellani uomo del fare, della costruzione, della ricostruzione. Nei tre anni trascorsi dal 1943 a Cagliari, da vice sindaco di Cesare Pintus, fu interamente assorbito dai compiti della ricostruzione non solo fisica della città. C’era da far rifiorire una città spettrale. Possiamo solo immaginare i problemi immani che aveva davanti . C’era da recuperare locali per uffici, alloggi per i tanti sfollati, bisognava potenziare l’approvvigionamento di generi alimentari e di prima necessità senza poter contare sui mercati della penisola. Ma anche quando, nel marzo 1946, divenne sindaco, si trovò ad amministrare una città ancora incapace di produrre economicamente e quindi povera di risorse tributarie. Con un piano di ricostruzione da attuare imposto da Roma. Si occupò quindi di difendere, in queste condizioni di difficoltà la nascente autonomia comunale contrastando una deriva accentratrice delle burocrazie».
Cristiano Erriu non ha dimenticato il contributo offerto da Crespellani alla ricostruzione dell’Associazione nazionali dei Comuni Italiani, venendo eletto nel primo esecutivo dell’Anci il 16 agosto 1945. «L’ex sindaco di Cagliari De Magistris, tanti anni fa, aveva ricordato la determinazione mostrata da Crespellani nel rivendicare la piena competenza dell’autonomia nella materia urbanistica, primo e più importante tassello nel governo del territorio. Un esempio che è attualissimo».
Nell’occasione è stato presentato il documentario sulla figura di Luigi Crespellani realizzato dal Servizio Comunicazione della Regione.

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Si è tenuto questa mattina a Villa Devoto un nuovo incontro tra i rappresentanti della Regione e del comune di Cagliari per fare il punto sui numerosi beni immobili di proprietà statale e regionale che presto potrebbero essere riqualificati o ceduti all’Amministrazione del capoluogo. Hanno partecipato il presidente Francesco Pigliaru, gli assessori degli Enti locali Cristiano Erriu, dei Lavori pubblici Edoardo Balzarini e dei Trasporti Carlo Careddu, il sindaco di Cagliari Massimo Zedda ed il vicesindaco Luisanna Marras.
In merito al progetto di riqualificazione e ammodernamento di piazza Matteotti, con l’obiettivo di dare un maggiore respiro alla viabilità a ridosso del porto e realizzare il nuovo centro intermodale, adiacente alla stazione ferroviaria, le parti hanno condiviso la necessità di avviare un’interlocuzione con il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Graziano Delrio, per l’istituzione di un tavolo tecnico con il coinvolgimento dei vertici di Rfi, Arst ed Autorità portuale.
Un altro tavolo sarà istituito nelle prossime settimane e vedrà coinvolti, insieme a Regione e Comune, l’Agenzia del Demanio, il Mibact e l’Università di Cagliari: insieme dovranno ragionare circa il futuro utilizzo dell’ex carcere di Buoncammino.
Si è discusso poi dell’ex ospedale Marino, sulla cui vocazione naturale – turistico-ricettiva – le parti concordano in pieno. Tra le decine di immobili di interesse pubblico figurano l’area della Fiera internazionale della Sardegna, il compendio di Sa Illetta (realizzato su terreni di proprietà del Cacip), piazzale Trento, piazza Deffenu ed il parcheggio di viale La Plaia.

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La Giunta regionale, nella seduta di ieri, ha adottato due delibere in continuità con lo sviluppo di strumenti di studio e operativi per l’attuazione della pianificazione paesaggistica del territorio regionale. La prima prosegue l’attività avviata nel 2015 sia per l’individuazione dei paesaggi rurali caratterizzanti il territorio isolano, propedeutici allo sviluppo della pianificazione paesaggistica delle aree interne, sia per la pianificazione del territorio rurale, quali strumenti di riferimento per i Comuni nella definizione dei Piani urbanistici. La seconda delibera definisce le direttive di attuazione dei programmi integrati per il recupero e la valorizzazione delle zone A (centri storici) e B (zone di completamento dei centri urbani), anche attraverso la riqualificazione di edifici ceduti a prezzo simbolico ai Comuni o ai privati cittadini.
«Si tratta – spiega l’assessore dell’Urbanistica Cristiano Erriu – di due delibere che si inseriscono nelle azioni della Giunta volte al contrasto dello spopolamento nelle zone rurali e interne, con il pieno coinvolgimento degli enti locali e dei privati. In merito alla prima delibera è doveroso sottolineare che la ricerca si avvale della piena collaborazione delle Università di Cagliari e Sassari, dell’Isre (Istituto superiore regionale etnografico) per gli aspetti identitari legati al paesaggio, e dell’Anci Sardegna per promuovere e incoraggiare la partecipazione attiva degli enti territoriali nel riconoscimento degli stessi paesaggi. Per quanto riguarda la seconda delibera, oltre alle direttive, va evidenziato che per l’attuazione dei programmi integrati ci avvarremo di specifici finanziamenti regionali: 25 milioni di euro suddivisi in tre linee, che ci consentiranno di compiere ulteriori, importanti passi avanti.»

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Via libera all’intesa regionale per la cessione di oltre 30 milioni di spazi finanziari a Comuni e Province dopo il parere positivo espresso nei giorni scorsi dalla Conferenza permanente Regione-Enti locali: 81 dei Comuni hanno una popolazione inferiore ai mille abitanti (si spartiranno 20 milioni 461mila euro), 44 oltre i mille (si divideranno i restanti 9 milioni 854mila euro). La priorità è stata data ai Comuni che avevano progetti immediatamente cantierabili. Approvati, inoltre, sempre su proposta dell’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu, i criteri e le modalità di accesso ai finanziamenti per l’esercizio associato delle funzioni svolte dalle Unioni di Comuni. Sono stati infine ripartiti 4 milioni a favore di Province e Città metropolitana di Cagliari, secondo le modalità già previste per il Fondo Unico.

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Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e il direttore dell’Agenzia del Demanio, Roberto Reggi, questa mattina hanno presentato l’Accordo di collaborazione operativa sottoscritto oggi a Villa Devoto. Due gli obiettivi dell’Accordo: la valorizzazione del patrimonio marittimo-costiero della Sardegna, nell’ambito del progetto nazionale Valore Paese-Fari, Torri ed Edifici costieri e del programma regionale Orizzonte_Fari, e l’adesione al progetto Cammini e Percorsi per il recupero degli immobili pubblici prossimi ai percorsi ciclopedonali ed ai cammini religiosi.
La Regione individua in tal modo modalità operative e tempistiche per dare concreta attuazione al programma Orizzonte_Fari, deliberato dalla Giunta lo scorso mese di giugno, volto al recupero ed alla valorizzazione di una serie di edifici costieri di particolare pregio storico, artistico e paesaggistico, come i primi dieci fari inseriti nel programma. La riqualificazione e il riutilizzo di questi beni, che si vuole mettere nelle condizioni di creare reddito e occupazione, consentiranno di sviluppare attività turistico, ricettive e museali in luoghi di straordinaria bellezza. Con l’adesione al Progetto Cammini e Percorsi, di cui la Regione curerà la cabina di regia, la Giunta mira invece a riqualificare gli immobili di proprietà pubblica prossimi ai cammini religiosi e alle ciclovie, per creare attività a servizio del cosiddetto turismo lento e per la riscoperta del territorio, in particolare nelle zone interne. Il Progetto esalterà, completandola, l’altra iniziativa strategica della Regione connessa alla realizzazione delle ciclovie turistiche (1.230 km dislocati in tutta l’Isola), creando i servizi per il cicloturista.
«Non possiamo permettere che luoghi di tale suggestione rischino il degrado. Al contrario, vogliamo che contribuiscano alla ricchezza della nostra regione trovando nuova vita in un contesto volto a preservare la bellezza ambientale, che è poi ciò che dà il valore – ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru -, l’attrazione che esercitano verso un turismo molto interessato alla qualità. Chi arriva in Sardegna richiamato dal fascino dei fari e dallo straordinario paesaggio in cui sono calati è certamente un turista particolarmente attento e deve poter trovare dei percorsi mirati a far scoprire anche la bellezza altrettanto importante e densa delle zone più interne. Per questo abbiamo voluto unire in uno stesso discorso l’adesione al progetto Cammini e Percorsi, che si andrà ad interfacciare con altre iniziative volute da questa Giunta: i cammini storico-religiosi e le ciclovie turistiche. È la connessione di tutti questi elementi che consente la crescita ed è la declinazione, nel caso specifico, di una visione generale: diffondere un benessere basato su ciò che abbiamo di diverso, sulle nostre bellezze, sulle nostre qualità paesaggistiche, culturali, enogastronomiche.»
“Si tratta – ha commentato il direttore dell’Agenzia del Demanio Roberto Reggi – di una solida collaborazione, quella che l’Agenzia del Demanio sta portando avanti con la Regione Sardegna. La condivisione del programma Orizzonte_Fari ne è un esempio, conferma la volontà comune di voler rafforzare una gestione integrata del patrimonio immobiliare pubblico che sia capace di rigenerare le numerose strutture costiere presenti nell’Isola, creando occasioni di sviluppo per l’economia e per il turismo. L’Agenzia ha già infatti ottenuto ottimi risultati con il progetto nazionale Valore Paese Fari, che in soli due anni ha assegnato ben 24 edifici costieri. Proprio la prossima settimana presenteremo il nuovo bando con nuovi beni distribuiti in tutta Italia. Siamo orgogliosi di ampliare questa rete mettendo a disposizione il nostro know-how per creare un dialogo aperto e diretto con il territorio. La Sardegna rappresenta già uno dei circuiti turistici più esclusivi del nostro Paese e grazie alla riqualificazione di queste strutture costiere e di altri beni situati lungo percorsi ciclopedonali e itinerari storico-religiosi, inseriti nel progetto Cammini e Percorsi, sarà possibile attrarre ulteriori investitori nazionali ed internazionali.»
«Entro l’anno – ha precisato l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu – saranno pronti i bandi di gara per la concessione di valorizzazione dei dieci fari, per una durata massima di 50 anni sino al raggiungimento dell’equilibrio economico-finanziario degli investitori pubblici o privati. I fari di tutto il mondo evocano grandi suggestioni e questa tipologia di beni vanta uno straordinario appeal anche nei confronti degli investitori. La priorità sarà data ai progetti più ambiziosi che contribuiscano al rilancio economico e turistico dei territori, nel rispetto dell’ambiente e del paesaggio. Con il Progetto Cammini e Percorsi, invece, puntiamo a riqualificare quei beni in prossimità di ciclovie e cammini storico-religiosi per fornire servizi di sosta, permanenza, svago e relax al camminatore, al pellegrino ed al ciclista, in un’ottica che tenda alla destagionalizzazione dell’offerta turistica. In questo caso i beni, costituiti per lo più da costruzioni tipiche della tradizione locale o dei sistemi a rete (case cantoniere, caselli idraulici e piccole stazioni, che saranno individuati entro la fine dell’anno) potranno essere assegnati a titolo gratuito con procedure ad evidenza pubblica in favore di imprese, cooperative ed associazioni costituite in prevalenza da giovani sotto i quarant’anni. Sarà prezioso l’apporto dei Comuni che vorranno aderire al progetto e che metteranno a disposizione gli immobili di loro proprietà. Questo format sarà utilizzato anche in analoghe procedure di concessione di valorizzazione di altri beni immobili di proprietà della Regione,»

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Gli assessori regionali Cristiano Erriu e Giuseppe Dessena contro il Governo per i tagli sui trasporti degli studenti disabili.

«Il Governo nazionale manifesta una volontà vessatoria nei confronti delle Province sarde, che vengono escluse dal riparto dei fondi destinati all’integrazione scolastica degli studenti disabili» ha detto l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu, la cui posizione è frutto di un preciso deliberato della seduta della Conferenza permanente Regione-Enti locali che si è tenuta ieri, alla quale hanno partecipato i rappresentanti delle Province e dei Comuni.

«La Conferenza delle Regioni – aggiunge Cristiano Erriu – su questo punto non ha dato l’intesa sulla proposta del Governo di portare da 112 a 75 milioni di euro le risorse da destinare alle sole Province delle Regioni ordinarie. La mancata intesa è stata registrata anche dalla Conferenza unificata Stato-Regioni. Trattandosi di risorse destinate a interventi di assistenza specialistica per l’integrazione scolastica degli studenti con disabilità delle scuole secondarie di secondo grado, l’atteggiamento del Governo appare particolarmente odioso. Qualora permanesse una tale, rigida chiusura, occorrerà rispondere con un’adeguata mobilitazione per contrastare questa incomprensibile ostilità nei confronti della Sardegna e dei diritti dei Sardi lesi da scelte poco comprensibili.»

«È una ulteriore penalizzazione per la Sardegna – è il commento dell’assessore della Pubblica istruzione Giuseppe Dessena – e il fatto ancor più grave è che questa volta tocchi studenti con disabilità. Quindi le fasce deboli della nostra società, che dovrebbero al contrario essere tutelate. Nessuna premessa normativa può giustificare una esclusione di questa natura. In queste ore stiamo ancora interloquendo e cercando di intervenire per risolvere questa incresciosa situazione.» 

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Su proposta dell’assessore degli Enti locali ed Urbanistica Cristiano Erriu, la Giunta regionale ha approvato lo stanziamento di 420.637 euro da suddividere tra i comuni di Santa Teresa di Gallura, Tortolì-Arbatax, Carloforte, Sant’Antioco, Calasetta e Portoscuso-Portovesme, riservato agli interventi nei porti regionali che registrano traffico passeggeri, ad eccezione di quelli maggiori (gestiti dall’Autorità portuale) e di quelli di La Maddalena e Palau che hanno già beneficiato di analoghi provvedimenti con procedura d’urgenza. Il bando dovrà prevedere un punteggio premiale per gli interventi di messa in sicurezza per l’incolumità dei passeggeri, delle cose e della navigazione. Inoltre, dovrà tener conto del traffico passeggeri sopportato dal porto e della vetustà delle infrastrutture portuali. Se a seguito del ricevimento delle istanze dovessero esserci residui di disponibilità finanziaria, gli stessi potranno essere suddivisi in parti uguali e destinati alle spese di gestione ordinaria (spazzamento, energia elettrica, ecc.) di tutti i porti oggetto della delibera, compresi gli scali di La Maddalena e Palau.