18 July, 2024
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150 milioni di euro tra risorse impegnate e spese, altri 80 milioni in arrivo, interventi di manutenzione straordinaria in 890 edifici, scuole più sicure e moderne per 145 mila studenti. Sono alcuni dati che riguardano Iscol@, il piano straordinario per il miglioramento e la riqualificazione dell’edilizia scolastica promosso dalla Giunta guidata da Francesco Pigliaru. A tre anni dalla delibera che ha dato il via agli interventi i responsabili dell’Unità di Progetto Iscol@ hanno tracciato un primo bilancio dell’attività nel corso del seminario organizzato a Cagliari dall’Ordine degli ingegneri.
È intervenuto l’assessore dell’Urbanistica e degli Enti locali Cristiano Erriu che ha ricordato le positive ricadute sui territori: «Con Iscol@ sono stati avviati 1.174 cantieri dal 2014 a oggi. Un circuito virtuoso che ha prodotto vantaggi e benefici al sistema dell’istruzione, agli enti locali e alle imprese. L’apertura dei cantieri ha generato 3 mila occupati. Mediamente ogni cantiere realizza lavori per oltre 93 mila euro, nel 2017 la media è stata di 150 mila euro. Iscol@ – ha aggiunto Erriu – è un aiuto concreto per i nostri giovani che possono studiare in spazi moderni e funzionali e un reale sostegno, in quanto investimento sulla cultura e sull’istruzione, allo sviluppo complessivo dei piccoli comuni».
«È ormai molto vicino – hanno sottolineato i responsabili dell’Unità di Progetto Iscol@ – il traguardo di far fronte alle esigenze dell’80% degli studenti sardi attraverso architetture di qualità e interventi di manutenzione in grado di aprire le scuole alle più innovative ed efficaci metodologie didattiche». Sono due le linee del piano: l’asse 1 (scuole del nuovo millennio) che prevede la realizzazione di nuove infrastrutture e l’asse 2 (messa in sicurezza e manutenzione) per rendere gli istituti più sicuri e accoglienti con interventi di manutenzione, rinnovo e riqualificazione di arredi e attrezzature. Tutti i progetti sono il frutto del dialogo e del confronto tra comuni, dirigenti scolastici, ingegneri, architetti e Regione. Le procedure sono caratterizzate da un forte sostegno regionale e da un costante monitoraggio sul rispetto dei tempi e sulla qualità dell’idea progettuale.

All’incontro sono intervenuti molti rappresentanti del mondo delle imprese edili che hanno sottolineato il valore strategico di Iscol@, occasione da non perdere per l’intero comparto delle costruzioni. Un plauso è giunto anche da ingegneri e architetti ai quali il piano della Giunta garantisce nuovi spazi di creatività. Intanto, a Villa Devoto prosegue il confronto sugli interventi da realizzare o in corso di attuazione: nei prossimi giorni sono in programma gli incontri con i sindaci dei Comuni di Olbia, Decimomannu e Escalaplano.

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La Giunta regionale, riunita a Villa Devoto sotto la presidenza di Francesco Pigliaru, ha approvato numerosi provvedimenti in materia di agricoltura. Su proposta dell’assessore Pierluigi Caria l’esecutivo ha votato il via libera all’affidamento diretto all’Agenzia Laore Sardegna per la realizzazione delle attività di informazione sul Programma di sviluppo rurale 2014-2020 previste dalla Misura 1, con il trasferimento di conoscenze e azioni di informazione, e dalla sottomisura 1.2, con il Sostegno ad attività dimostrative ed azioni di informazione. Con la delibera si è quindi approvato il Programma di attività per le azioni di informazione rivolte agli addetti del settore agricolo, alimentare, forestale, ai detentori di aree forestali, alle piccole e medie imprese operanti nelle zone rurali e altri beneficiari delle Misure del PSR. Sempre su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, la Giunta ha inoltre approvato la modifica delle direttive in materia di riconoscimento, controllo, sospensione e revoca delle Organizzazioni di produttori (OP) non ortofrutta, già esistenti e riconosciute. La delibera, al fine di consentire di portare a conclusione i processi di aggregazione durante tutta l’annualità in corso, modifica il termine di scadenza da “entro febbraio 2017” a “entro dicembre 2017” per i controlli sui requisiti che devono avere le Organizzazioni di produttori, soprattutto in riferimento al valore della produzione commercializzata, da effettuare sull’ultimo bilancio d’esercizio chiuso dall’OP stessa. L’Esecutivo, infine, ha nominato la Commissione esaminatrice del Corso per Operatori pratici di fecondazione artificiale sulla specie bovina. Il corso, autorizzato dall’assessorato ed organizzato dall’Unione operatori di fecondazione artificiale animale (UOFFAA) con sede a Pavia, si è tenuto fra dicembre 2016 e marzo 2017 a Bortigali.

Su proposta dell’assessore Raffaele Paci, la Giunta ha approvato due delibere in materia di programmazione unitaria dei fondi 2014-2020. Oltre a rafforzare il Nucleo di Valutazione e la Rete per la valutazione, è stato deciso di predisporre un nuovo modello di governance della programmazione unitaria, con l’attuazione del monitoraggio e l’implementazione degli strumenti per la Pianificazione strategica, finanziaria e delle performance.
Su proposta dell’assessore Cristiano Erriu, l’Esecutivo ha dato mandato al direttore generale della Pianificazione urbanistica, territoriale e della vigilanza edilizia di garantire l’attuazione di quanto previsto dalla legge regionale n. 34/2016, la quale prescrive la pubblicazione di un Avviso rivolto agli organismi di diritto pubblico istituiti da Comuni o Province per lo svolgimento temporaneo delle attività individuate dalla convenzione Regione-ATI IFRAS. Con una deliberazione del 21 marzo scorso, la Giunta ha approvato il catalogo degli interventi ritenuti ammissibili.

Sono stati nominati i commissari straordinari di Ipab in fase di trasformazione o estinzione, individuando come tali i Sindaci dei Comuni nei quali si trovano le strutture. Sono stati indicati Simonetta Zedda per l’Ipab Asilo orfanotrofio S. Francesco di Ales, Vincenzo Cosseddu per l’Ipab Asilo Infantile San Giuseppe di Benetutti, Michela Sau per l’Ipab Asilo Infantile F. Mulas di Bono, Cristiano Carrus per l’Ipab Asilo Infantile Principe di Piemonte di Cabras, Laila Dearca per l’Ipab Asilo Infantile F. Murgia di Teti e Celestino Pitzalis per l’Ipab Asilo Infantile San Vittorio di Tuili.
Su proposta dell’assessore al Personale, Filippo Spanu, la Giunta ha espresso parere favorevole all’ipotesi di accordo che riguarda l’interpretazione autentica delle disposizioni in materia di distacchi, aspettative e permessi sindacali.
Su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, è stato deliberato di non sottoporre all’ulteriore procedura di valutazione di impatto ambientale (VIA), condizionato a prescrizioni, l’intervento denominato “Adeguamento dell’impianto di depurazione consortile dell’area industriale di Ottana mediante la realizzazione di una sezione di trattamento per rifiuti liquidi non pericolosi”, proposto dal Consorzio industriale provinciale Sardegna Centrale. Sempre nel rispetto di prescrizioni, escluse da ulteriore VIA il rinnovo per l’esercizio della cava “Santa Giulia”, a Ploaghe, e l’intervento per un impianto di conferimento e smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi, in Comune di Magomadas. Infine, nel rispetto di prescrizioni, escluso da ulteriore procedura di VIA l’intervento per i lavori per l’adeguamento dell’itinerario Sassari-Olbia, Lotto 6, nel comune di Monti.

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Nel corso della Conferenza permanente Regione-Enti locali, presieduta dall’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu, è stata data comunicazione sulle modalità di erogazione dei contributi del Fondo Unico riservato ai Comuni sardi. Sono stati pagati tutti i residui del 2016. Entro 30 giorni dalla data di approvazione della Finanziaria sarà pagata la prima tranche del 2017, pari all’80% della somma da corrispondere a ciascun Comune. La seconda tranche (20%) sarà saldata entro il 31 ottobre.
«Ciò che più importa – commenta l’assessore Erriu – è che i nostri Comuni siano messi in sicurezza finanziaria. Abbiamo previsto anche la possibilità di anticipazioni per gli enti locali in sofferenza che ne facciano richiesta. In questi anni abbiamo cercato di pagare il Fondo Unico rispettando le scadenze e consentire così ai Comuni di poter programmare e spendere le risorse in modo corretto.»
La Conferenza permanente ha poi messo l’accento sulla necessità di istituire tavoli operativi bilaterali tra Regione e Comuni sulla finanza locale.
«Con il pieno coinvolgimento degli assessorati del Lavoro e della Sanità – annuncia Cristiano Erriu – nei prossimi giorni chiederemo la convocazione del Tavolo Stato-Regione per i trasferimenti delle risorse per le funzioni fondamentali. In quella sede incontreremo il sottosegretario Bressa e la Regione cercherà di ottenere dal Governo nuove condizioni, a beneficio degli enti locali.»
Tra i punti all’ordine del giorno della Conferenza di oggi vi era anche la discussione dei nuovi ambiti territoriali ottimali, che devono essere coerenti con i PLUS, i GAL e la programmazione territoriale.
«Si è trattato di un incontro molto proficuo anche su questo aspetto – sottolinea l’assessore Erriu -. È stata l’occasione per un primo esame approfondito della bozza di riordino con i rappresentanti degli enti locali. Abbiamo esaminato in particolare le criticità dei singoli territori e recepito le osservazioni che sono arrivate in questi giorni da alcuni Comuni. Sono molto soddisfatto del clima di leale collaborazione da parte dei rappresentanti delle Autonomie locali. Al più presto porteremo in Giunta la proposta di Piano di riordino: spero che venga definito già nella prossima Conferenza in pieno accordo con tutti i componenti.»

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Si è svolta stamane, nella sala riunioni dello stabilimento di Portovesme, l’assemblea generale dei lavoratori Eurallumina che si svolge il 27 di ogni mese in concomitanza della consegna delle buste paga. Nella relazione svolta dalla RSU, è stato fatto il punto sul percorso che dovrà portare alla delibera regionale per la VIA (Valutazione di Impatto Ambientale), passo fondamentale per la ripresa produttiva.

«A breve – si legge in una nota della RSU Eurallumina – verrà consegnata la documentazione a chiarimento e completamento che volontariamente la proponente Rusal ha chiesto di poter produrre dopo la conclusione della conferenza dei servizi che ha incassato 23 pareri favorevoli, a fronte dell’unico contrario del soprintendente MIBACT, ma ritenuto proceduralmente non vincolante, prima della stesura della monografia a cura dei funzionari SVA, che di fatto è il verbale che deve essere predisposto, per la successiva delibera regionale che la renderà attuativa. A tal fine, l’impegno assunto dagli assessori dell’Ambiente e degli Enti locali, Donatella Spano e Cristiano Erriu, è stato quello di contingentare al massimo entro sette giorni, dalla consegna del verbale, l’approvazione della citata delibera. Indicativamente nella prima meta del prossimo mese di giugno.»

Nel corso dell’assemblea non sono state omesse le preoccupazioni, per i continui attacchi dei “contrari”, e la discesa in campo di quelli che la RSU definisce i «“nobiliati ambientali e le grandi firme”, oltre ai soliti millantatori di credito, che continuano a manifestare con accanimento infarcito di falsità a cadenza quasi giornaliera e l’ostracismo e la dichiarata e annunciata nei tour mediatici posizione negativa, che il soprintendente Mibact, eserciterà negli ambiti di sua competenza. Resta ferma la determinazione dei lavoratori – aggiunge la RSU -, per nulla impauriti o in posizione arretrante, anzi maggiormente motivati a reagire sui temi del diritto e del rispetto delle regole e nel produrre ulteriori sforzi attraverso la loro mobilitazione con azioni civili ma incisive, per superare gli ostacoli che verranno ancora posti e raggiungere l’obiettivo a lungo inseguito e ormai vicino alla sua concretizzazione , facendo ricorso nella rivendicazione dell’applicazione di tutti gli impegni già incassati, dai livelli nazionali e di governo, sino a quelli regionali e in ambito locale».

Nel mese di marzo, sono proseguite le interlocuzioni con i vari enti, con incontri agli assessorati regionali dell’Ambiente, dell’Industria, del Lavoro e con l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu e la Direttrice dell’ente Elisabetta Neroni, oltre che con l’Amministrazione provinciale, il coordinatore del Piano Sulcis, il Geoparco.

La RSU inoltre si è resa disponibile ad accompagnare alcuni visitatori, di alto livello scientifico e professionale, che hanno espresso spontaneamente la richiesta di vedere dal “vivo”, cosa fosse realmente l’impianto e le aree pertinenti, «ricevendo una risposta completamente opposta a quanto dall’esterno viene raccontato in termini denigratori».

Il presidente dell’Eurallumina, Vincenzo Rosino, e il nuovo direttore generale, Luca Vincenzi, hanno partecipato in Russia alla riunione di tutte le aziende del gruppo Rusal, che continua a considerare Eurallumina (tra le uniche 7 raffinerie in Europa occidentale) un asset importante nelle prospettive future della divisione Allumina, infondendo ingenti risorse per il mantenimento e il suo rilancio. Anche presso lo stabilimento, si susseguono sempre più frequenti le visite di dirigenti e funzionari russi, della multinazionale proprietaria dello stabilimento di Portovesme.

«Nell’ottica delle opere propedeutiche all’avvio degli investimenti – sottolinea ancora la RSU Eurallumina -, sono state appaltate importanti opere straordinarie manutentive, mentre il trattamento acque reflue dall’interno dello stabilimento e dalla barriera idraulica sul sito di stoccaggio, ha quasi raggiunto il massimo della portata metrocubo-ora e le analisi stanno continuando a fornire ottimi risultati. La media ingressi giornalieri dei lavoratori diretti, nel 2016 è stata di 103 unità, e sta aumentando (il 35 % del totale complessivo dei diretti) nell’anno in corso, così come la presenza degli appalti, stimati in 30/40 media giornaliera e con la reintroduzione anche per le manutenzioni dell’impianto a ciclo continuo TARI, dei tecnici reperibili nei giorni festivi. Pur non essendo, purtroppo, ancora programmata nessuna selezione, o percorsi di tirocinio, per le previste nuove assunzioni – ciò avverrà solo a conclusione del percorso autorizzativo e all’avvio degli investimenti – continuano a pervenire in numero sempre crescente curricula e candidature di ingegneri, tecnici e giovani locali – conclude la RSU Eurallumina – il che conferma l’interesse e la speranza per la ripresa piena delle produzioni.»

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Venerdì 7 aprile, a partire dalle 15.30, la sala conferenze della Grande Miniera di Serbariu ospiterà il convegno “Industria – Paesaggio – Ambiente PAESAGGI INDUSTRIALI VISSUTI!”, organizzato dalla RSU (Rappresentanza Sindacale Unitaria) dell’Eurallumina.

E’ prevista la partecipazione di numerosi relatori.

• Prof. Pasquale Mistretta, già magnifico rettore dell’Università di Cagliari. Argomento: contraddizioni di paesaggi.

• Prof. Paolo Amat, docente di chimica industriale. Argomento: il processo Bayer per l’estrazione dell’allumina dalla bauxite.

Dott. Franco Meloni, medico, già direttore dell’Az. Osp. G. Brotzu. Argomento: la salute ed il lavoro.

Ing. Enrico Manca, dirigente industriale di importanti aziende nazionali, direttore di società di ingegneria e progettazione. Argomento: l’industria non va demonizzata, va fatta bene.

Prof. Battista Grosso, docente universitario di progettazione e gestione degli interventi di ingegneria ambientale. Argomento: la sostenibilità ambientale del settore allumina nell’Europa Occidentale.

Prof. Antonio Viola, docente universitario di principi di ingegneria chimica e industriale. Argomento: la trasformazione del fango rosso, da rifiuto industriale a risorsa. Un esempio di economia circolare.

Ing. Salvatore Cherchi, già sindaco di Carbonia, città insignita nel 2011 del premio del Consiglio Europeo per il paesaggio. Argomento: paesaggi industriali – paesaggi post industriali.

Dott. Cristiano Erriu, assessore Enti locali e Urbanistica della Regione Autonoma della Sardegna. Argomento: linee guida per i paesaggi industriali.

«Sono invitati – si legge nella nota di presentazione della RSU Eurallumina – tutti coloro che hanno l’interesse di approfondire e conoscere da qualificati ed autorevoli relatori, senza barriere ideologiche e strumentali, temi di grande rilevanza sociale, economica e produttiva; sono invitati tutti coloro che non hanno dichiaratamente espresso, con le proprie azioni, contrarietà al progetto di ripresa produttiva di Eurallumina. La convenzione Europea del paesaggio assume un ruolo chiave nella pianificazione e nelle politiche territoriali.»

«Le popolazioni sono riconosciute come elemento di reale determinazione del paesaggio attraverso le percezioni che di esso hanno. Un paesaggio non più inteso come insieme di bellezze naturali, ma come territorio determinato dalla combinazione di fattori naturali antropici, da gestire e tutelare, riqualificare e valorizzare, promuovere e mettere a sistema in un rapporto equilibrato tra necessità di tutela e sviluppo economico.»

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Nuove aziende che nascono nonostante la crisi, l’impegno per la legalità e le sfide future, che passano anche per le nuove tecnologie (banda ultralarga in primis) che vedono un settore comunque in crescita, seppure in maniera diversificata. E una speranza che può arrivare dalla nuova legge urbanistica regionale. La Legacoop Sardegna lancia il settore “Produzione & servizi”, ambito che riunisce 210 cooperative, 2.721 soci, 3.131 dipendenti e ricavi per oltre 174 milioni di euro. Un appuntamento importante, come ha rimarcato Claudio Atzori, presidente regionale e da qualche settimana componente della presidenza nazionale di Legacoop, che ha ricordato «l’importanza della cooperazione anche nel periodo di crisi».

Guardando al settore dell’edilizia il presidente di Legacoop ha auspicato che possa essere una ripresa anche alla luce della legge urbanistica regionale. Per Luigi Piano, coordinatore regionale dell’area, la costituzione del nuovo settore, l’iniziativa è legata alla «volontà di costituire, soprattutto a livello regionale, massa critica adeguata a potersi cimentare in processi di modernizzazione necessari, soprattutto su progetti che riguardino nuove tecnologie, settori emergenti, internazionalizzazione e progettazione complessa». Non solo l’iniziativa si inserisce in un percorso avviato lo scorso 23 novembre a Roma si tratta di «una vera e propria opportunità di “ripartenza” per tutti i comparti interessati, sinteticamente riassumibili in costruzioni, manifatturiero/impiantistico, progettazione, logistica/servizi integrati/facility management, Consulting/R&S/ICT/formazione». Attenzione anche verso i consorzi cui devono seguire i ragionamenti e i dialoghi con i territori.

Particolarmente significativa poi l’esperienza dei lavoratori che, riuniti in cooperativa hanno rilanciato aziende in crisi. I cosiddetti workers buyout diventati esempio nazionale. Un settore che, come ha spiegato Paolo Laguardia, dirigente nazionale “può crescere ed espandersi”. «Bisogna però che il governo dica quali risorse si mettono a disposizione per incentivare sviluppare questo settore. Non è pensabile che un territorio o una sola cooperativa se la possano cavare».

Attenzione anche al mondo del credito e al sistema cooperativo. Per Mauro Pasolini, presidente di Conscoop attenzione e soluzioni devono andare sul sistema burocratico lento. L’assessore regionale degli Enti locali, Cristiano Erriu, infine, ha ricordato l’intervento che, con un investimento di 90 milioni di euro, porterà la banda ultralarga in oltre 300 comuni della Sardegna.

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Venerdì 24 marzo la sala conferenze dell’Hotel Regina Margherita, a Cagliari, ospiterà l’assemblea regionale Cooperative di produzione e servizi, settore che vede partecipare oltre 210 attività, oltre 3mila dipendenti ed un fatturato annuo di circa 174 milioni di euro.

Il programma prevede, alle ore 10.00, l’apertura dei lavori con il presidente di Legacoop Sardegna, Claudio Atzori e la relazione introduttiva di Luigi Piano, responsabile regionale area lavoro. Alle ore 10.45 inizieranno gli interventi di Paolo Laguardia, coordinatore Mezzogiorno Legacoop produzione e servizi; Cristiano Erriu, assessore regionale degli Enti locali ed Urbanistica; Mauro Pasolini, presidente Conscoop. Concluderà i lavori Fabrizio Bolzoni, vice presidente nazionale e coordinatore Legacoop produzione e servizi.

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Oggi è stato compiuto un significativo passo avanti nel percorso di rioccupazione dei lavoratori del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, disegnato dalla Giunta regionale (con la delibera approvata lo scorso 13 gennaio) in attuazione della legge regionale 34 del 2016 e degli impegni assunti con le organizzazioni sindacali territoriali nell’accordo stipulato il 30 dicembre 2016.
Con tre distinte delibere, presentate dagli assessori del Lavoro, dell’Industria e degli Enti Locali e approvate dall’Esecutivo, prende forma l’articolato insieme di attività rivolte all’assunzione a termine dei lavoratori (nella società in house Igea e negli enti locali che hanno manifestato interesse), durante il “periodo ponte” che intercorre fino alla conclusione delle procedure ad evidenza pubblica attraverso cui verrà individuato il soggetto imprenditoriale a cui sarà affidato il nuovo Piano del “Parco geominerario storico e ambientale della Sardegna”. Tale soggetto dovrà farsi carico degli stessi addetti attualmente parte del bacino occupazionale.
Il percorso prevede anche che – preliminarmente – il bacino occupazionale, attualmente di circa cinquecento unità, sia ridotto numericamente il più possibile, attraverso un programma di accompagnamento alla pensione e all’esodo per i lavoratori che ne fanno richiesta, elaborato dalla società in house Insar per conto della Giunta regionale.
Su proposta dell’assessore del Lavoro Virginia Mura la Giunta ha approvato le linee guida a cui dovrà adeguarsi Insar nella predisposizione del “Programma di accompagnamento all’esodo” (dotazione finanziaria 6,7 milioni) che dovrà individuare diverse forme di incentivo volontario per la fuoriuscita dei lavoratori dal bacino occupazionale, tenendo conto di condizioni oggettive e delle aspirazioni dei singoli individui. Le linee di incentivi saranno quattro: al pensionamento, all’anticipo pensionistico, “una tantum” alla fuoriuscita dal bacino e all’autoimpiego in forma singola e forma collettiva. Con la stessa delibera vengono anche fornite ad Aspal (dotazione finanziaria di poco più di 3 milioni) le linee guida per realizzare un insieme strutturato di Politiche Attive del Lavoro, volto all’accrescimento delle competenze dei lavoratori che rimangono nel bacino, funzionale al loro reinserimento lavorativo, attraverso cui favorire anche l’obiettivo posto dall’articolo 2, comma 1 della LR n. 34/2016 della “continuità reddituale”.
La delibera presentata dall’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, definisce il quadro di sostenibilità economica, finanziaria e gestionale che, stante il budget 2017, permetterà alla società in house Igea di avvalersi delle professionalità dei lavoratori del Parco Geominerario. Per l’individuazione del soggetto a cui verrà affidata l’esecuzione del Piano per i lavoratori del Parco Geominerario, Igea è stata autorizzata all’assunzione a tempo determinato di massimo 118 lavoratori su base media annuale, attraverso selezione a evidenza pubblica da effettuarsi, in collaborazione con l’agenzia Aspal, al fine di individuare le figure professionali necessarie per eseguire i lavori previsti. Igea assumerà nel quadro delle convenzioni attualmente in essere in modo da accelerare e incrementare i lavori di bonifica inizialmente programmati, in base al budget finanziario. Ad Igea è stato inoltre affidato il compito di censire ed assumere la disponibilità dei mezzi e delle attrezzature di proprietà della Regione, oggi in possesso di Ifras o dei Comuni del Parco Geominerario.
Su proposta dell’assessore Cristiano Erriu la Giunta oggi ha approvato il catalogo di interventi ritenuti ammissibili e coerenti con i requisiti richiesti dall’Avviso pubblico per la ricezione delle manifestazioni di interesse, che l’assessorato degli Enti locali ha pubblicato di recente. I beneficiari erano Province e Comuni sardi ricompresi nell’ambito territoriale del Parco Geominerario. Sono stati ammessi i progetti di 21 Comuni. Inoltre, è stato dato mandato all’Aspal di procedere alla stipula di un accordo procedimentale con gli enti pubblici interessati per definire le modalità di assunzione dei lavoratori da impiegare nell’esecuzione dei progetti.

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Venti quintali di ramoscelli d’olivo sardi arriveranno in Piazza San Pietro a Roma e saranno offerti in omaggio ai 120.000 fedeli che assisteranno alla Santa Messa della Domenica delle Palme, presieduta dal Santo Padre. Uno straordinario omaggio voluto dall’Associazione Nazionale Città dell’Olio che l’anno scorso era stato donato dalle Città dell’Olio della Liguria. Un passaggio di testimone che il prossimo 9 aprile vedrà protagoniste le 27 Città dell’Olio della Sardegna di cui fanno parte anche le Camere di Commercio di Cagliari e Sassari. Dalle valli di Lanaitto di Oliena alle pianure di Alghero, dai giardini del Villacidrese e di Bosa alle colline del Sulcis, passa la gara di solidarietà che in queste settimane sta coinvolgendo centinaia di persone. Proprio in occasione delle potature stagionali verranno raccolti i ramoscelli d’olivo, che non andranno in alcun modo a danneggiare le piante.
«Si tratta di un riconoscimento molto importante per i numerosi territori della Sardegna che in occasione della Domenica della Palme saranno testimonial eccezionali della nostra Isola in uno dei momenti più sacri e toccanti della Cristianità. Tanti amministratori sardi saranno ambasciatori delle nostre tradizioni e porteranno in piazza San Pietro e davanti al Santo Padre un pezzo di storia agricola della Sardegna – ha detto l’assessore dell’Agricoltura, Pierluigi Caria, in occasione della conferenza stampa di presentazione dell’evento, che si è tenuta oggi nel primo piano della Torre, in viale Trento, a Cagliari -. Auguro a tutti gli organizzatori una buona riuscita dell’iniziativa, con la speranza che ogni contributo di conoscenza sulle nostre produzioni aiuti sempre di più a crescere il comparto olivicolo sardo e più in generale tutto il nostro agroalimentare.»
«Il paesaggio olivicolo sardo – ha sottolineato ​l’assessore dell’Urbanistica Cristiano Erriu – rappresenta un valore aggiunto e produttivo ma anche culturale e identitario, che vede i Comuni attori attivi e ambasciatori di eccellenze. Con loro, la Regione lavora ad una candidatura del paesaggio olivetato a patrimonio dell’Unesco. Sarà un sigillo meritato e straordinario di promozione delle nostre biodiversità e di integrazione euromediterranea.»
Il dono dell’olivo ha un forte significato simbolico nella festa cristiana della Domenica delle Palme, un significato in cui il Cristo stesso, attraverso il suo sacrificio, diventa strumento di riconciliazione e di pace per tutta l’umanità. In questa chiave di lettura, l’olivo diventa pianta sacra e sacro è anche l’olio che se ne ricava.
Sono 27 le Città dell’olio della Sardegna: Alghero, Berchidda, Bolotana, Bosa, Dolianova, Escolca, Gergei, Gonnosfanadiga, Ilbono, Ittiri, Masainas, Oliena, Orgosolo, Orosei, Osini, Riola Sardo, Santadi, Seneghe, Serrenti, Sini, Uri, Usini, Villacidro, Villamassargia, Ussaramanna e le Camere di Commercio di Cagliari e Sassari. «Dai lavori portati avanti in questi ultimi mesi dall’Associazione – ha spiegato il vice presidente nazionale delle Città dell’Olio, Valentino Carta -, i soggetti coinvolti saliranno presto a 29 con l’ingresso dei Comuni di Olbia e Giba».
Il dono dei ramoscelli d’olivo si inserisce all’interno delle diverse iniziative di promozione che fanno seguito al Protocollo d’Intesa firmato lo scorso 27 giugno tra la Regione Sardegna, e nello specifico dagli assessorati dell’Agricoltura e degli Enti Locali, con l’associazione nazionale Città dell’Olio. L’accordo prevede una collaborazione per la promozione e la valorizzazione dei territori e della cultura del paesaggio olivicolo dell’Isola. Un’intesa che punta quindi da un lato allo sviluppo di un turismo dell’olio e dall’altro a far cogliere ai cittadini le numerose opportunità messe a disposizione dal Programma di sviluppo rurale. In base al protocollo, la Regione si è impegnata nelle politiche di promozione e valorizzazione per favorire la conoscenza delle produzioni tipiche anche attraverso attività di educazione alimentare, di conoscenza dei sistemi produttivi e dei prodotti, di attenzione alle comunità locali e al mantenimento del paesaggio attraverso le politiche di gestione e valorizzazione del territorio, secondo quanto predisposto dal Piano Paesaggistico Regionale.
All’iniziativa di oggi hanno partecipato, oltre ai rappresentanti delle Giunta regionale, il vice presidente nazionale delle Città dell’Olio, Valentino Carta, il coordinatore regionale delle Città dell’Olio della Sardegna e sindaco di Santadi, Elio Sundas, il direttore dell’ufficio per le Comunicazioni sociali della Diocesi di Cagliari, don Giulio Madeddu, e diversi rappresentanti delle amministrazioni coinvolte nel progetto.

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu, ha nominato il commissario regionale per la reggenza del comune di Palau, in seguito alle contemporanee dimissioni del sindaco e del vicesindaco. Mario Carta, già segretario generale della Provincia di Olbia Tempio, eserciterà le funzioni del sindaco per il tempo strettamente necessario. Il presidente Francesco Pigliaru disporrà con proprio decreto l’atto formale di nomina del commissario regionale.