4 December, 2024
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Mercoledì 16 gennaio alle 9.30, nella sala conferenze ‘Helmar Schenk’ del Parco di Molentargius (via La Palma, Cagliari), si terrà una giornata di riflessione sulle tematiche del paesaggio, nell’ambito delle attività previste dalla Scuola per il Paesaggio della Sardegna, costituita con la delibera della Giunta regionale n. 12/2018. Dopo i saluti del presidente del Parco Paolo Passino, i lavori saranno aperti dall’assessore dell’Urbanistica Cristiano Erriu, che illustrerà le finalità della Scuola, e dal presidente dell’ANCI Sardegna Emiliano Deiana. Sono previsti due interventi sulle buone pratiche di paesaggio: Ugo Morelli, docente di Psicologia del lavoro e dell’organizzazione e di Psicologia della creatività e dell’innovazione, porterà l’esempio della Scuola per il Governo del Territorio e del Paesaggio del Trentino, mentre Victor Tenez, docente del Politecnico della catalogna, parlerà dell’esperienza del Master di Alta formazione in materia di Architettura del paesaggio.

Seguirà una tavola rotonda sul tema ‘A Scuola per il Paesaggio – Formare, educare, rafforzare e diffondere la cultura paesaggistica’, alla quale prenderanno parte l’assessore Erriu, il presidente dell’ANCI Deiana, l’esperto scientifico della Scuola per il paesaggio Silvano Tagliagambe, i rappresentanti del segretariato regionale del ministero per i Beni e le attività culturali per la Sardegna Patricia Olivo, della IASLA – Società scientifica italiana di architettura del paesaggio Emanuela Morelli, della STEP – Scuola per il governo del territorio e del paesaggio di Trento Gianluca Cepollaro, la presidente dell’Ordine degli architetti di Cagliari Teresa De Montis, il direttore della Coldiretti Sardegna Luca Saba, il presidente del comitato scientifico di Legambiente Vincenzo Tiana e il presidente del Consiglio di amministrazione della Scuola di formazione dell’Ordine degli ingegneri di Cagliari Giuseppina Vacca.

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La Giunta regionale, riunita nella sala Emilio Lussu a Villa Devoto con la direzione del vicepresidente Raffaele Paci, su proposta dell’assessore della Sanità Luigi Arru, ha stabilito di indire una procedura di selezione, per titoli e colloquio, degli idonei alla nomina di Direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Brotzu di Cagliari. Un’apposita Commissione, composta da esperti indicati da qualificate istituzioni scientifiche indipendenti che non si trovino in situazioni di conflitto d’interessi, verificherà l’idoneità dei candidati. Un decreto del Presidente della Regione preciserà il numero massimo di candidati da inserire nella rosa degli idonei e la tempistica entro cui concludere il processo di valutazione.

In vista della predisposizione del PPR per le zone interne, è stato affidato alle Università di Cagliari e Sassari (Dipartimenti di Ingegneria Civile, Ambientale, Architettura e di Agraria, competenti nelle diverse tematiche insediative e agroforestali) il compito di avviare una ricerca sul riconoscimento dei rapporti tra le tecniche di gestione agro-silvo-forestali e paesaggio forestale, e tra le forme dell’insediamento nel paesaggio e la pianificazione territoriale. L’obiettivo è quello di arrivare a una conoscenza strutturata finalizzata a individuare e a schedare le pratiche agricole e forestali storicamente utilizzate nelle attività produttive del primario e ancora persistenti, oltre alle tecniche costruttive, composizioni architettoniche, materiali dei luoghi dell’insediamento urbano e rurale della Sardegna, delle attrezzature, delle infrastrutture e dei servizi.

Su proposta dell’assessore Cristiano Erriu, la Giunta ha approvato la delibera con la quale viene dichiarato lo scioglimento del Consiglio comunale di Sini e nominato il commissario straordinario per la provvisoria gestione del Comune, nella persona di Luigi Mele, segretario generale del comune di Oristano. Il provvedimento si è reso necessario in seguito alle dimissioni rassegnate dal sindaco e da sei consiglieri. Il presidente della Regione disporrà con proprio decreto l’atto formale di scioglimento.

Su proposta dell’assessore Donatella Spano via libera all’aggiornamento su base nazionale delle tariffe per lo svolgimento delle ispezioni sugli stabilimenti a rischio di incidente rilevante. Nulla osta alla immediata esecutività della delibera di variazione di bilancio dell’Amministratore unico dell’agenzia Forestas.

Su proposta dell’assessore Pier Luigi Caria, la Giunta ha concesso il nulla osta all’approvazione della venticinquesima variazione del bilancio di previsione 2018-2020 dell’Agenzia Agris Sardegna. Sempre su iniziativa di Caria, l’Esecutivo ha approvato il Piano di valorizzazione e recupero delle terre civiche del comune di Milis (OR).

L’esecutivo ha dato il via libera a due diverse delibere proposte dall’assessora Barbara Argiolas. Con la prima vengono approvate in via definitiva, dopo il parere finale della Quinta Commissione del Consiglio regionale, le Direttive di attuazione recanti la disciplina delle caratteristiche, dei requisiti e della classificazione delle strutture ricettive della tipologia bed&breakfast. La seconda invece individua i criteri per la ripartizione del contributo annuo dovuto alle Confederazioni delle imprese artigiane ai sensi della legge regionale 23 gennaio 1986, n. 19.

Su proposta dell’assessore Edoardo Balzarini la Giunta ha autorizzato l’esercizio provvisorio del bilancio di previsione 2019 di Enas, per il periodo 1° gennaio-30 aprile.

Su proposta dell’assessore Virginia Mura è stata approvata una delibera che recepisce gli esiti della ricognizione sui cantieri, nei quali saranno impegnati – in interventi attuati in collaborazione con gli Enti locali – i lavoratori del Parco Geominerario della Sardegna, provenienti dal bacino ex “Ati-Ifras”. Il provvedimento della Giunta dà incarico al Direttore generale del lavoro di avviare le procedure ritenute più idonee per l’immediata riconsegna dei beni immobili agli Enti interessati. Gli interventi negli appositi cantieri sono previsti in una convenzione sottoscritta tra la Regione e l’Ati Ifras. L’accordo, stipulato nel dicembre del 2016, ha dato attuazione al Progetto pluriennale, finalizzato alla stabilizzazione occupazionale dei soggetti impegnati in attività socialmente utili nel Parco Geominerario, secondo quanto previsto dalla Legge regionale n. 34 del 2016.

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La vicenda legata al contenzioso in atto tra Comune di Carbonia e Carbonia Calcio sulla gestione dello stadio Comunale “Carlo Zoboli” e del campo di Is Gannaus, per la cui soluzione è previsto questo pomeriggio, alle 17.00, un incontro tra le parti, gli esiti del quale verranno illustrati nel corso di una conferenza stampa convocata nella sala riunioni della Torre Civica dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Paola Massidda per le 18.30, è finita all’attenzione degli assessori regionali degli Enti locali e dello Sport, Cristiano Erriu e Giuseppe Dessena, con un’interrogazione presentata dal consigliere regionale del gruppo Art. 1 – Sdp Luca Pizzuto.

«Nella società attuale le attività di aggregazione sociale assumono un ruolo sempre più importante ed indispensabile – dice Luca Pizzuto -. In questo campo le attività sportive rappresentano uno dei più significativi presidi a difesa della socialità e della creazione di sani rapporti relazionali. Per questo motivo ritengo che quanto sta avvenendo a Carbonia in merito allo Stadio Carlo Zoboli abbia una particolare gravità. L’ASD Carbonia Calcio che “gestisce” la struttura svolge una preziosa attività di educazione allo sport di tanti bambini e ragazzi e gestisce una squadra che milita nel campionato di “Promozione”. Questa attività è particolarmente meritoria, tenendo conto che si svolge in una comunità caratterizzata dal grave disagio sociale e con oneri a carico dei soci sostenuti per una finalità esclusivamente sportiva e di interesse generale e certamente non speculativa. Per questi motivi – aggiunge Luca Pizzuto – l’inibizione all’accesso allo Sadio comunale dall’Amministrazione comunale non è assolutamente condivisibile. Va sicuramente trovata una soluzione per quanto riguarda il contenzioso.»

«Ho presentato un’interrogazione indirizzata agli assessori regionali degli Enti locali e dello Sport e Istruzione – conclude Luca Pizzuto – per sapere che iniziative che intendano attivare urgentemente verso l’Amministrazione comunale di Carbonia per favorire la positiva soluzione della “Vertenza Stadio” con l’obiettivo di assicurare la prosecuzione della attività della ASD Carbonia Calcio verso bambini e ragazzi e della partecipazione al campionato dilettanti in avanzato svolgimento.»

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Sono 261 i Comuni sardi che hanno presentato la domanda per le nuove reti di videosorveglianza nell’ambito della seconda fase del progetto promosso dalla Regione. Entro la fine di questo mese di gennaio verranno accreditate le somme a favore degli enti interessati alla realizzazione dei nuovi apparati.

Potevano fare richiesta di contributo i Comuni singoli, le Unioni di Comuni e le aggregazioni tra almeno tre Comuni. Il finanziamento complessivo ammonta a 16 milioni 930mila euro, di cui un milione 225mila quale integrazione ai Comuni che hanno partecipato al precedente bando in forma associata. La dotazione finanziaria è sufficiente a coprire la totalità delle domande di contributo. Si va dai 35mila euro per i Comuni sino ai 1.000 abitanti ai 200mila euro per i centri oltre i 20mila abitanti.

«Si tratta di un intervento – sottolineano gli assessori degli Affari generali e degli Enti locali, Filippo Spanu e Cristiano Erriu – che la Giunta realizza in stretto raccordo con l’Anci e con gli amministratori locali che avvertono la necessità di avere una efficiente rete di controllo e di monitoraggio del territorio, allo scopo di prevenire episodi che violano i principi su cui si basa la civile convivenza. La Sardegna, in questo campo, fa da battistrada rispetto alle altre regioni italiane in termini di copertura del territorio con le nuove reti. A fronte dei 30 milioni stanziati dal Governo in tutto il territorio nazionale, la Giunta ha messo a disposizione dei Comuni sardi oltre 24 milioni di euro.»

Trattandosi di fondi POR FESR 2014-2020, la tempistica di realizzazione degli interventi da parte dei soggetti beneficiari segue i vincoli assunti dalla Regione Sardegna nei confronti dell’Unione europea. I progetti dovranno essere conclusi e rendicontati entro il termine perentorio del 31 luglio 2020.

Gli enti locali beneficiari dell’intervento dovranno avviare le attività di realizzazione della rete di sicurezza locale entro 30 giorni dalla data di ricevimento del contributo, procedendo con l’avvio delle fasi progettuali dell’intervento. Tutto il progetto viene seguito dalla Direzione generale dell’Assessorato degli Affari generali. La Regione Sardegna, presso il proprio Data Center di Cagliari, ha realizzato un nodo centralizzato di controllo, supervisione e monitoraggio delle reti sicurezza locali, che utilizzerà la Rete Telematica Regionale – RTR come piattaforma di comunicazione. Attraverso il nodo centralizzato, le forze di polizia possono avere accesso ai sistemi di videosorveglianza dei singoli Comuni.

In una prima fase, con uno stanziamento di oltre 7 milioni di euro, la Giunta aveva finanziato la realizzazione delle reti di videosorveglianza in 110 Comuni.

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Il governatore Francesco Pigliaru e gli assessori dell’Industria Maria Grazia Piras e degli Enti locali ed Urbanistica Erriu hanno presentato stamane la nuova legge sulla Semplificazione 2018.

«Un altro obiettivo di legislatura raggiunto: dare continuità all’azione di semplificazione amministrativa da parte della Regione. Dopo la Legge Quadro del 2016, che, tra le varie novità aveva istituito lo SUAPE, la settimana scorsa il Consiglio regionale ha dato il via libera al disegno di legge Semplificazione 2018 approvato dalla Giunta nell’agosto di quest’anno. La semplificazione era uno degli impegni assunti fin dall’insediamento della Giunta e uno degli elementi chiave del programma di governo. I due provvedimenti sono il frutto di un lavoro avviato già nel 2015 dal Tavolo permanente per la Semplificazione, con il coordinamento dell’assessorato dell’Industria e il contributo delle varie Direzioni generali competenti per materia, anche attraverso il coinvolgimento e la consultazione delle Parti economiche, sociali ed istituzionali e proseguito senza sosta fino alla stesura dell’ultimo testo. Ottenere risposte semplici dalla pubblica amministrazione e avere maggiori certezze sui tempi della burocrazia: sono gli elementi chiave che hanno segnato il percorso di elaborazione delle due leggi, in particolare di quella approvata nell’ultima seduta dell’Assemblea di via Roma.»

«Semplificare la vita dei nostri cittadini abbattendo gli ostacoli burocratici più fastidiosi era un obiettivo di legislatura e questo è il punto d’arrivo di un importante lavoro di squadra, cominciato dall’ascolto e proseguito con il coinvolgimento, tappa dopo tappa, di tutti i soggetti interessati – ha detto il presidente Francesco Pigliaru -. Nel quadro generale bastano alcuni esempi per illustrare lo spirito di questa legge, in cui abbiamo anche voluto far convergere provvedimenti utili che erano stati pensati all’interno di altri contesti. Succede con il processo di semplificazione per i PUC, i Piani Urbanistici Comunali: era contenuto nella legge urbanistica non portata a compimento ma era condiviso da tutti, perché sinora pochissimi Comuni sono riusciti ad approvare questo strumento essenziale per garantire l’attuazione di regole in difesa del nostro paesaggio ed era necessario e urgente renderlo più fruibile. Su altri fronti si è voluto migliorare ulteriormente qualcosa che ha già dimostrato di funzionare bene come il Suape, lo sportello unico per cittadini e imprese, o introdurre novità mirate che sono tanto utili quanto logiche. È il caso delle malattie croniche, il cui stato sino a questo momento doveva essere confermato annualmente. Un’assurdità – ha concluso il presidente Francesco Pigliaru – alla quale i cittadini non dovranno più essere sottoposti.»

«La legge ci consente di intervenire su temi cruciali, che riguardano davvero tutti – ha detto l’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras -. Con le nuove norme semplifichiamo la vita di cittadini e imprese, troppo spesso alle prese con adempimenti amministrativi di difficile comprensione, norme farraginose e impedimenti di varia natura nell’acquisizione dei certificati. Per fare alcuni esempi, il provvedimento approvato lo scorso 20 dicembre mette limiti certi ai possibili ritardi  dei SUAPE. Ora trascorsi 15 giorni, non sarà più possibile dichiarare una SCIA, un’agibilità o un’istanza irricevibile. E, ancora, il commerciante che intende utilizzare ulteriori forme di vendita dei suoi prodotti, su un sito on line o attraverso distributori automatici, non avrà bisogno di una doppia autorizzazione. Oppure, in campo sanitario, la norma che elimina i rinnovi annuali per mantenere le agevolazioni per le persone affette da malattie croniche. Piccole grandi semplificazioni che favoriscono un rapporto più snello e rapido tra l’utente e la pubblica amministrazione. Un altro intervento rilevante, in campo energetico, riguarda le modalità di rilascio della certificazione di attestazione APE. La presentazione dell’APE, intatti, non sarà più obbligatoria nei casi di trasferimento a titolo oneroso di quote immobiliari indivise, donazioni, comodato d’uso e trasferimenti a titolo gratuito. E saranno esclusi anche gli edifici dichiarati inagibili, gli immobili di edilizia residenziale pubblica concessi in locazione, e le porzioni di unità immobiliari assegnate in affitto. Con la precedente legge del 2016 e con l’attuale 2018 pensiamo di aver raggiunto l’obiettivo minimo che ci eravamo prefissati in questi anni: cioè, modificare e migliorare numerose norme e rendere l’azione della macchina amministrativa più efficiente, rapida e, se possibile, anche più economica.»

«La Regione – ha sottolineato l’assessore dell’Urbanistica, Cristiano Erriu – ha concluso un lungo e complesso lavoro che riguarda tanti settori. Una parte cospicua della legge di semplificazione riguarda l’urbanistica. Sono state introdotte misure in materia di rilascio di titoli abilitativi edilizi (come la SCIA, la Segnalazione certificata di inizio attività), cambi di destinazione d’uso e interventi di edilizia libera, parcheggi privati (sarà facilitata anche la conversione di edifici in disuso in strutture turistico-ricettive, che necessitano di aree parcheggio per le loro attività). È stata poi introdotta una procedura molto più snella e garantita nei tempi nella preparazione e approvazione dei Piani urbanistici comunali e delle relative varianti. È stato abolito il CTRU (Comitato Tecnico Regionale per l’Urbanistica), che viene sostituito da una Conferenza di copianificazione la quale, in un solo passaggio, darà tutti i pareri necessari. Per facilitare le attività tecnico-amministrative dei Comuni, a livello locale si istituiscono le condotte urbanistiche e paesaggistiche per garantire alle Amministrazioni locali tutte le competenze in materia urbanistica, agronomica, geologica e paesaggistica. È dato mandato alla Giunta regionale di predisporre un regolamento unico tipo per porre chiarezza in maniera definitiva alle definizioni e alla materia regolamentare in ambito edile. Infine, sono stati adottati una serie di provvedimenti di semplificazione riguardanti il SUAPE, con un ulteriore snellimento delle procedure a vantaggio dei cittadini e degli operatori di settore. Si tratta, in buona sostanza, di norme che erano inserite nel testo del disegno di legge di Governo del territorio che, grazie a questa legge, siamo riusciti a recuperare a vantaggio degli enti locali, dei cittadini, delle imprese e dei professionisti.»

Tra i punti rilevanti della nuova legge, sono da segnalare: un numero maggiori di casi di silenzio-assenso in sede di Conferenza di servizi; tutte le attività di riutilizzo delle miniere dismesse saranno assoggettate ad autorizzazione della struttura regionale competente in materia di attività estrattive, finalizzata al riuso ad altri scopi del patrimonio minerario dismesso (rilascio dell’autorizzazione regionale tramite iter SUAPE); i Comuni saranno chiamati a uniformare le tariffe per il rilascio di concessioni e autorizzazioni entro un tetto fissato dalla Regione. L’articolo 33 ha apportato alcune modifiche alla disciplina dettata dalla Legge regionale n. 24 del 2016, accomunate da esigenze di semplificazione e razionalizzazione del procedimento unico SUAPE, emerse nella fase di operatività dello Sportello Unico. L’obiettivo è di migliorare i tempi di risposta all’utenza e di rafforzarne ulteriormente l’efficienza. Tra le tante misure si segnalano: l’attribuzione alla pratica SUAPE di un numero univoco di protocollo che può essere mantenuto per la durata del procedimento da tutte le amministrazioni coinvolte, così da evitare inutili duplicazioni e perdite di tempo sia per gli uffici coinvolti che per le imprese; è stata resa più evidente e semplice l’applicazione  delle disposizioni in materia di indennizzo da ritardo, ed inoltre è stato introdotto il diritto alla restituzione integrale dei diritti di istruttoria SUAPE in caso di procedimenti conclusi con oltre 15 giorni di ritardo.

Ecco alcuni dei punti della nuova legge che riguardano l’Urbanistica. Sono inserite Misure di semplificazione in materia di rilascio di titoli abilitativi edilizi (per esempio la SCIA, la segnalazione certificata di inizio attività), i cambi di destinazione d’uso e gli interventi di edilizia libera, i parcheggi privati (sarà facilitata anche la conversione di edifici in disuso in strutture turistico-ricettive, che necessitano di aree parcheggio per le loro attività). In tema di pianificazione, è stata introdotta una procedura molto più snella e garantita nei tempi nella preparazione e approvazione dei PUC e delle relative varianti. È stato abolito il CTRU (Comitato Tecnico Regionale per l’Urbanistica), sostituito da una Conferenza di copianificazione che, in un solo passaggio, darà tutti i pareri necessari. Per facilitare le attività tecnico-amministrative dei Comuni, a livello locale sono istituite le condotte urbanistiche e paesaggistiche per garantire alle Amministrazioni locali tutte le competenze in materia urbanistica, agronomica, geologica e paesaggistica. È dato mandato alla Giunta regionale di predisporre un regolamento unico tipo per porre chiarezza in maniera definitiva alle definizioni e alla materia regolamentare in ambito edile. Infine, sono stati adottati una serie di provvedimenti di semplificazione riguardanti il SUAPE, con un ulteriore snellimento delle procedure a vantaggio dei cittadini e degli operatori di settore.

Le misure di semplificazione introdotte in materia di agricoltura riguardano la soppressione dell’attestato d’iscrizione all’Albo regionale della Multifunzionalità delle imprese agricole e l’eliminazione dell’obbligo di esporlo al pubblico, previsti oggi dalla legge regionale n. 11 del 2015 (Norme in materia di agriturismo, ittiturismo, pescaturismo, fattoria didattica e sociale), nonché lo snellimento del procedimento di rilascio della licenza di pesca professionale nelle acque interne previsto dalla legge regionale 20 marzo 2018, n. 9 (disposizioni in materia di pesca).

Le misure di semplificazione introdotte in materia di ambiente puntano all’adeguamento di alcune norme alle vigenti disposizioni statali, alla razionalizzazione e aggiornamento della materia ambientale e di governo del territorio, con specifico riferimento alla disciplina delle aree naturali protette, alla tutela della fauna selvatica ed alla connessa disciplina dell’attività venatoria, alle disposizioni in materia di valutazioni di impatto ambientale, valutazione di incidenza ambientale e misure di conservazione, semplificazione e digitalizzazione dei procedimenti in materia ambientale.

In materia di turismo subacqueo è stata introdotta una modifica all’articolo 5 della legge regionale n. 9 del 1999 (Norme per la disciplina dell’attività degli operatori del turismo subacqueo), attraverso l‘inserimento di un nuovo comma che prevede, in linea con gli orientamenti generali in materia di semplificazione, solamente la presentazione di eventuali variazioni all’attività di operatore del turismo subacqueo, sopprimendo così l’obbligo di rinnovo periodico (Articolo 40). Le modifiche in materia di commercio adeguano la vigente normativa regionale al mutato quadro normativo di riferimento e alle norme nazionali e comunitarie in materia di concorrenza, libertà di stabilimento e libera prestazione di servizi. Nello specifico, è stata introdotta una semplificazione dell’iter procedurale relativo all’affidamento in gestione di impianti per la distribuzione dei carburanti (articolo 38).

In tema di Sanità e Politiche sociali, come detto, è stata introdotta una semplificazione al sistema di attestazione delle patologie o degli stati di salute cronici. Attualmente, tali patologie o stati di salute, al fine di ottenere una serie di prestazioni socio-sanitarie, devono essere attestati con cadenza annuale o biennale benché, dal punto di vista delle probabilità, sia rara una loro regressione clinica. La norma proposta attribuisce alla Giunta regionale il compito di redigere un elenco di patologie e stati di salute per i quali non sia più necessario presentare annualmente le attestazioni, ma solo ed eventualmente la loro regressione (articolo 37).

 

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A nome del presidente Francesco Pigliaru e dell’intera giunta regionale, esprimo il cordoglio ai familiari, alla Giunta comunale di Siligo e all’intera comunità del Meilogu, per la scomparsa di Antonio Maria Zoroddu, stimato assessore comunale. Il suo impegno nelle istituzioni rimarrà nella memoria di coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo.
Lo ha dichiarato Cristiano Erriu, assessore regionale degli Enti locali, apprendendo la notizia dell’incidente mortale occorso questo pomeriggio all’assessore del comune di Siligo, Antonio Maria Zoroddu.

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Regione e comune di La Maddalena questa mattina a Roma hanno firmato il contratto di cessione all’Amministrazione comunale di 155 ex alloggi Marina Militare, al prezzo simbolico di un euro. Nella sede di rappresentanza della Regione, alla presenza di un notaio, i rappresentanti dei due enti hanno stipulato l’atto che chiude il percorso iniziato nel 2004 e sfociato con un primo Accordo nel 2008 e poi nel 2013 con l’Accordo di programma Stato-Regione che ha portato anche all’assegnazione al comune di La Maddalena delle risorse (pari a 2,5 milioni di euro) per i lavori di urbanizzazione delle aree in cui ricadono gli immobili. Nei mesi scorsi l’Assessorato degli Enti locali aveva provveduto alla ricognizione di tutti i beni da cedere.

«Si tratta – sottolinea l’assessore Cristiano Erriu – di case abitate da decenni. Gli attuali residenti potranno acquistarle, grazie a una norma approvata con la Finanziaria 2018 in corso di pubblicazione sul Buras, sulla base della normativa prevista per l’edilizia residenziale pubblica. Anche in questo caso, la Regione si è mossa nell’interesse degli enti locali e della collettività, mettendo a frutto le dismissioni statali recenti e passate. Nel comune di La Maddalena in particolare abbiamo voluto procedere, senza indugi o ritardi, a spronare l’Amministrazione comunale ad adottare la variante che consentirà il rilancio turistico-ambientale dell’importante patrimonio pubblico che insiste sull’isola di Caprera. Mi riferisco all’ex ClubMed e al compendio ex militare di Punta Rossa.»

 

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Il Consiglio regionale ha dato il via libera alla legge di semplificazione nell’ultima seduta dell’anno.

La seduta è stata aperta dal presidente Gianfranco Ganau. Dopo le formalità di rito il Consiglio ha proseguito l’esame dell’ordine del giorno con gli articoli e gli emendamenti del Disegno di legge n. 542/A – Legge di semplificazione 2018.

Il Consiglio ha approvato i primi 21 articoli del testo, alcuni dei quali sono stati modificati dopo il voto favorevole ad emendamenti collegati.

In particolare, il testo dell’Art. 2 è stato modificato dagli emendamenti n. 27 (Lotto e più) e 28 (Tendas e più) sulla somministrazione di alimenti e bevande nell’accoglienza straordinaria presso le strutture agrituristriche.

Il testo dell’art. 6 è stato soppresso dopo l’approvazione dell’emendamento n. 17 (Comandini e più).

Il testo dell’art. 7 è stato modificato dall’emendamento n. 13 (Giunta) sulle trasformazioni del bosco e gli elementi selvicolturali, dall’emendamento collegato n. 36 (Cocco Daniele e più) sui requisiti per ricoprire l’incarico di commissario liquidatore dei consorzi Zir, e n. 14 (Giunta) sulla nozione di bosco estesa alle aree coperte da cisto per più del 20%.

Il testo dell’art.18 è stato modificato dall’emendamento n. 22 (Comandini e più) sulla disciplina delle dotazioni di parcheggi compresi nelle categorie funzionali urbanisticamente rilevanti.

L’art. 19 è stato modificato dall’emendamento n. 5 (Giunta) che riguarda le conferenze di co-pianificazione Regione-Enti locale nell’iter dei Piani urbanistici comunali, e dagli emendamenti all’emendamento n. 47 (Giunta) sul coordinamento degli atti amministrativi affidato alla Giunta, e n. 41 (Giunta) sui termini di 90 giorni per il coordinamento degli atti. Inoltre è stato approvato l’emendamento n. 6 (Giunta) sulle procedure ed i termini per l’approvazione dei Piani urbanistici comunali, collegato agli emendamenti all’emendamento n. 43 (abrogazione del comma 6 dell’emendamento principale), n. 42 (Giunta) sui termini per l’entrata in vigore, n. 44 (definizione delle varianti non sostanziali). Approvato anche l’emendamento n. 7 (Giunta) sulla semplificazione delle procedure per l’adeguamento dei Piani urbanistici comunali al Piano paesaggistico regionale.

L’art. 20 è stato modificato dall’emendamento n. 8 (Giunta) sul ruolo delle Unione dei Comuni in materia urbanistica e paesaggistica, n.9 (Giunta) sulla composizione degli organi consultivi ed il ruolo del Comitato tecnico dell’urbanistica in materia di adeguamento dei Piani urbanistici al Piano paesaggistico regionale, n. 10 (Giunta) sul controllo degli atti degli Enti locali in materia di pianificazione urbanistica e sui termini per l’adozione definitiva dei Piani, che passano da 90 a 30 giorni per effetto dell’approvazione di un emendamento orale del capogruppo del Pds Gianfranco Congiu.

Inoltre, in collegamento con l’emendamento n.10 sono stati approvati anche gli emendamenti n. 50 (pareri di coerenza), n.47 (coordinamento degli atti) e n.45 (conferenza di co-pianificazione).

L’art.21 è stato modificato da un emendamento orale dell’assessore dell’Urbanistica Cristiano Erriu sul regolamento edilizio-tipo dei Comuni.

E’ stato approvato l’articolo 22 e anche il 23 con gli emendamenti 18, 19, 11 e 38. Invito al ritiro per 31, che è stato appunto ritirato.

Approvati gli articoli il 24 e il 25 e il 26 con gli emendamenti 12 e 40 sui nuovi contratti di immobili regionali ad uso non abitativo.

Via libera senza emendamenti anche agli articoli 27, 28, 29 e 29 bis, 30, 30 bis.

Sull’articolo 30 ter l’Aula si è pronunciata favorevolmente sino al comma 5 compreso e  ha detto sì anche all’emendamento 26 (Lotto e più) che disciplina le strutture ricettive extralberghiere.

Sull’emendamento 32 all’articolo 33 l’on. Valerio Meloni (pd) ha annunciato il ritiro ma ha spiegato: “Mi rendo conto che sia altamente probabile il rischio di impugnazione da parte del governo statale ma deve essere chiaro a tutti noi che c’è un problema per le concessioni nelle aree di retr demanio dei luoghi che non sono riconosciuti come litorale urbano. Insomma, bisogna dare pari dignità a tutti i concessionari anche d’inverno: in alternativa è difficile ipotizzare l’allungamento di stagione e chiedere agli imprenditori di investire”.

Anche l’on. Eugenio Lai (Art. 1) si è detto contrario all’impianto normativo: «Con questo emendamento non avremmo inciso sulla cubatura ma solo sulla possibilità di offrire servizi e garantire occupazione, soprattutto nell’area del litorale cagliaritano».

L’on. Giuseppe Fasolino ha fatto proprio l’emendamento 32 appena ritirato dal collega Valerio Meloni e ha aggiunto: “Senza questa norma ogni anno il 31 ottobre decine di strutture dovranno essere smontate il primo ottobre e rimontare il primo aprile, con un inutile aggravio di costi. Facciamo uno sforzo una volta per tutte ed evitiamo in anticipo i problemi, invece di risolverli per rincorrerli. E’ chiaro che se non facciamo così un domani si presenta l’antipolitica e dice di aver trovato una soluzione che, invece, è già alla nostra portata oggi”.

Per l’assessore Cristiano Erriu (Enti locali) “l’emendamento 32 avrebbe creato problemi di contrasto con il governo ma è chiaro che bisogna consentire attraverso le linee guida dei Pul di realizzare nei litorali manufatti sostenibili sotto il profilo ambientale e paesaggistico per garantire che le strutture possano lavorare anche d’inverno”.

Approvato l’articolo 33 e poi respinti gli emendamenti 37 (sulla trasformazione fino alla revisione delle linee guida delle concessioni demaniali semplici in complesse), il 48 e il 32.

Approvati gli articoli dal 34 al 42.

Sull’articolo 42 bis l’Aula ha dovuto pronunciarsi a causa un gran numero di emendamenti e il presidente Ganau ha disposto una sospensione per consentire al Consiglio regionale di valutare i singoli testi.

L’emendamento 2 riguardava il destino amministrativo del Comune di Seulo. L’on. Eugenio Lai (Art. 1) ha detto che “non è possibile più non ascoltare il grido d’aiuto del Comune di Seulo, che con referendum ha chiesto con chiarezza di voler aderire alla provincia di Nuoro. Si tratta di ascoltarli”. Per il presidente della commissione Autonomia, on. Agus, che ha sollecitato l’invito al ritiro, “è giusto ascoltare i cittadini di Seulo  ma non avendo noi una legge statutaria in vigore per normare il referendum ai sensi dello Statuto dobbiamo applicare il Testo unico degli enti locali e ai sensi di Tuel è necessario consultare la provincia di Cagliari e quella di Nuoro. Dunque, con le norme vigenti è necessario procedere con il doppio referendum o modificare le norme, come io ho stesso ho proposto . In alternativa è evidente la violazione della disposizione statutaria e dunque l’impugnazione”.

L’on. Alessandra Zedda (FI) ha concordato con la posizione del presidente della commissione Autonomia e ha aggiunto: “Non possiamo con un emendamento dell’ultimo minuto cambiare questo regime ma da parte nostra siamo pronti a modificare in altra sede le norme per consentire agli abitanti di Seulo di far parte della provincia di Nuoro”.

L’on. Lai ha ritirato l’emendamento 2 e poi  l 15.

Approvati gli emendamenti 21, 23, 20 e 39.

Sull’emendamento 24, relativo all’istituzione della Fondazione circuito multidisciplinare per lo spettacolo dal vivo, l’on. Alessandra Zedda (FI) ha chiesto “lumi sul senso di una norma del genere dentro una legge di semplificazione burocratica e amministrativa”.

L’on. Piero Comandini (Pd) ha sollecitato l’approvazione, ricordando che “La Sardegna è l’unica regione ad esserne priva” e che  si tratta di un “passo necessario per le realtà dello spettacolo che operano in Sardegna”. La Fondazione sarà un ente senza scopo di lucro.

Via libera all’emendamento 34 (Agus) sulle progressioni professionali del personale del comparto di contrattazione regionale.

Approvato anche l’allegato A) e poi il voto finale sulla legge, che ha preceduto gli auguri all’Aula del presidente Gianfranco Ganau.

Il Consiglio regionale è convocato per l’otto gennaio alle 11.00.

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Oggi la Regione ha pubblicato i primi cinque bandi dedicati all’affidamento in concessione di valorizzazione dei seguenti immobili costieri: ex faro di Capo d’Orso (Palau); ex stazione segnali di Capo Sperone (Sant’Antioco); ex stazione semaforica di Capo Ferro (Arzachena); ex stazione di vedetta di Capo Figari (Golfo Aranci); ex stazione segnali di Punta Falcone (Santa Teresa di Gallura).

Le proposte saranno selezionate sulla base del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa e dovranno guardare al recupero dei beni interessati attraverso interventi altamente qualificati, nel rispetto dei principi di tutela e conservazione previsti dal Codice dei beni culturali e del paesaggio e in coerenza con gli strumenti di pianificazione territoriale e comunale.

«Con questa iniziativa – spiega l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu – intendiamo consolidare le politiche regionali indirizzate ad un nuovo sistema di ricettività, volto anche alla promozione di una rete regionale dedicata ad una forma di turismo sostenibile e legata alla cultura del mare e dell’ambiente mediterraneo. Inoltre, vogliamo proporre un modello di recupero che punti alla tutela, alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio costiero, nel rispetto delle caratteristiche di pregio storico-artistico e paesaggistico degli immobili.»

I fari, le stazioni semaforiche e gli edifici costieri oggetto dei bandi appena pubblicati potranno accogliere nuove attività turistiche e ricettive che affianchino ai tradizionali servizi alberghieri ed extra-alberghieri un’ampia offerta di servizi socio-culturali, ricreativi e di scoperta del territorio, delle risorse e dei prodotti locali garantendo comunque anche modalità di fruibilità pubblica degli stessi immobili. La documentazione è disponibile sul sito istituzionale della Regione www.regione.sardegna.it, Servizi alle imprese/locazioni e concessioni patrimoniali, e sul sito dell’Agenzia del Demanio (www.agenziademanio.it).

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La Giunta regionale ha autorizzato la conclusione degli accordi transattivi con gli attuali occupanti delle aziende agricole di Surigheddu e Mamuntanas, nel comune di Alghero. Si tratta di un passaggio fondamentale per l’avvio delle procedure di vendita del compendio valutato 10 milioni di euro. Agli attuali occupanti, in base alla transazione ormai definita, verranno dati in concessione altri terreni per la durata massima di 20 anni al prezzo offerto dagli stessi agricoltori in sede di trattativa.

«È una tappa di grande rilievo del percorso di valorizzazione dell’intera area fortemente voluto dalla Giunta sin dall’inizio della legislatura. Ora verrà avviata la fase della vendita dei terreni di Surigheddu e Mamuntanas su cui sussiste un concreto interesse da parte di diversi potenziali acquirenti», ha dichiarato l’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu. 

Il compendio di Surigheddu e Mamuntanas ha un’estensione complessiva di circa 1.200 ettari. Le aziende vennero acquisite nel 1986 dall’Ersat ed inserite nei beni del patrimonio indisponibile della Regione (il cosiddetto Monte Pascoli). Successivamente furono trasferite al patrimonio disponibile della Regione e consegnate all’assessorato degli Enti locali nel 2001. Le due aziende algheresi possiedono un rilevante potenziale produttivo e rappresentano una storica testimonianza del tessuto agropastorale della Nurra. Al netto delle esclusioni delle superfici utilizzate per finalità pubblicistiche, ovvero quelle date in concessione all’Università di Sassari e all’Istituto Zooprofilattico della Sardegna e quelle interessate dall’invaso di Surigheddu in gestione all’Ente Acque della Sardegna e, in parte, al Consorzio di Bonifica della Nurra, la superficie del compendio è di circa 1.113 ettari, oltre a 17.500 mq di fabbricati.