18 July, 2024
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La RSU Eurallumina ha svolto oggi alcuni incontri con rappresentanti di diversi enti ed agenzie coinvolti nella prossima Conferenza dei servizi.

Presso l’assessorato degli Enti locali, ha incontrato l’assessore Cristiano Erriu; presso l’assessorato dell’Agricoltura, il direttore generale di Argea, Gianni Ibba; presso l’assessorato della Sanità, la segreteria dell’assessore Luigi Arru.

In occasione della riunione odierna della Giunta regionale, a tutta la Giunta e presso la sede del Consiglio regionale, a tutti i capigruppo, inoltre, è stato consegnato il documento ufficiale della RSU in vista della conferenza dei servizi del 30 e 31 gennaio prossimi.

Altre interlocuzioni dirette con altri enti e istituzioni verranno svolte nella giornata di domani.

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L’assessore regionale degli Enti locali, Cristiano Erriu, ha spiegato ieri sera in una conferenza stampa le iniziative che la Giunta regionale assumerà per opporsi all’esclusione della Sardegna dalla ripartizione delle risorse del fondo nazionale destinato agli enti locali.
«Ci opporremo in tutte le sedi allo schema di DPCM che esclude le Province sarde e la Città Metropolitana di Cagliari dalla ripartizione delle risorse del fondo nazionale (969 milioni di euro) destinato agli enti locali, in quanto porrebbe in una posizione di evidente disequilibrio tutti gli enti intermedi sardi e renderebbe impossibile garantire le funzioni fondamentali provinciali – ha detto Cristiano Erriu nell’incontro che si è tenuto in Assessorato, con la partecipazione del sindaco metropolitano Massimo Zedda, il presidente del Cal Andrea Soddu e il presidente dell’Anci Sardegna Pier Sandro Scano -. Lo faremo a partire dalla Conferenza Unificata convocata a Roma per giovedì mattina, ma siamo pronti a farlo anche in Parlamento con la chiamata a raccolta di deputati e senatori sardi. Chiaramente coinvolgeremo e chiederemo il pieno appoggio al Consiglio regionale e agli organi rappresentativi degli enti locali (Cal e Anci), che oggi sono qui presenti.»
All’incontro ha partecipato il vicepresidente della Regione Raffaele Paci, il quale ha annunciato che «qualora il testo proposto non venga modificato, la Regione sta preparando il ricorso da presentare alla Corte Costituzionale anche per altri aspetti della legge di stabilità, come ad esempio la spesa sanitaria per i farmaci innovativi, per i quali siamo obbligati a sostenere per intero la spesa ma anche per gli accantonamenti e altri fondi dai quali la Sardegna rischia di restare esclusa».

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Settimana di lavoro molto intensa per le commissioni, impegnate nell’esame della Legge di stabilità 2017 in altri temi di grande attualità.

La commissione Bilancio, presieduta dall’on. Franco Sabatini, prosegue l’esame della Legge di stabilità 2017 domani (martedì 24 gennaio) alle 10.00, ascoltando le relazioni del direttore generale della Asl unica e dei responsabili dell’Azienda ospedaliera del Brotzu di Cagliari e delle Aziende ospedaliero-universitarie di Cagliari e Sassari.

Nel pomeriggio alle 16.00 sarà la volta del direttore regionale dell’Inps, del Direttore generale delle politiche sociali dell’assessorato della Sanità e delle associazioni del Terzo settore (Caritas, Associazioni dei disabili).

Sempre domani, alle 11.00, si riunirà la commissione Lavoro e Pubblica istruzione presieduta dall’on. Gavino Manca (Pd). All’ordine del giorno il confronto sulla Legge di stabilità 2017 con gli assessori Claudia Firino (Pubblica istruzione) e Virginia Mura (Lavoro). La commissione proseguirà anche l’esame del Piano di dimensionamento scolastico per gli anni 2017-2018.-

Ancora per martedì, alle 16.00, la commissione Ambiente e Governo del territorio, presieduta dall’on. Giuseppino Pinna (Udc), sarà impegnata in una audizione con l’assessore dell’Ambiente Donatella Spano che riferirà sul nuovo statuto dell’Agenzia Forestas e la Legge di stabilità. Alle 17.00, la commissione si occuperà dell’Atto di indirizzo strategico della Regione in materia di trasporto aereo su cui dovrà esprimere il parere di competenza.

Mercoledì 25, alle 10.00, invece, ci saranno le audizioni degli assessori dell’Urbanistica Cristiano Erriu e dei Lavori pubblici Paolo Maninchedda sulla Legge di stabilità 2017 ed infine, giovedì 26, alle 11.00, quella dell’assessore dei Trasporti Massimo Deiana, sempre sulla Legge di stabilità. 

Domani, infine, con inizio alle 16.00, riunione della commissione Attività produttive presieduta dall’on. Luigi Lotto (Pd), sulla Legge di stabilità e la situazione del comparto lattiero-caseario. Mercoledì 25 alle 10.30 proseguirà la discussione sulla Legge di stabilità mentre, nel pomeriggio, alle 15.30, saranno sentiti gli assessori dell’Industria Maria Grazia Piras e del Turismo Francesco Morandi.

Mercoledì 25, alle 9.30, giornata di audizioni per la commissione Sanità, presieduta dall’on. Raimondo Perra (Psi). Sono previsti gli interventi dei responsabili dei piani Plus, delle organizzazioni confederali ed autonome sulla situazione dell’Aias, dei rapprsentanti dei Centri anti-violenza, anti-stalking e delle case-rifugio e nuovamente dei sindacati confederali e autonomi sugli esuberi di personale a seguito della chiusura di alcuni punti-nascita.

Sempre mercoledì, alle 16.00, la commissione Autonomia presieduta dall’on. Francesco Agus (Sel) ascolterà l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu e gli amministratori straordinari delle Province sulla situazione finanziaria e dei servizi dei diversi Enti territoriali.

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Questa mattina, a Cagliari, in un incontro con l’assessore regionale dell’Urbanistica Cristiano Erriu sulla nuova Legge Urbanistica, Confartigianato Imprese Sardegna ha presentato i dati del “Sistema delle Costruzioni” della Sardegna.

In Sardegna, alla fine dello scorso settembre, erano 18.442 le imprese che si occupavano di edilizia: quelle artigiane erano 10.559 (il 57,3%). Al terzo trimestre 2016 si è registrata una flessione del 2,1%, con la relativa perdita di 297 aziende (saldo tra aperture e chiusure). Preoccupante il calo registrato nell’occupazione: tra tutte le imprese del comparto (edili, impiantisti, installatori, progettisti e servizi) si è passati dalle 58mila unità del 2008 alle 40mila del terzo trimestre 2016. Solo nell’ultimo anno, tra diretti e indiretti, si sono persi oltre 6.500 posti di lavoro.

I dati sono stati presentati da Confartigianato Imprese Sardegna, questa mattina a Cagliari, durante il convegno regionale sullo stato del comparto edile nell’Isola, dal titolo “Il Sistema delle Costruzioni in Sardegna e le norme sul governo del territorio”. Il dossier elaborato dall’Osservatorio MPI di Confartigianato Sardegna che ha analizzato una serie di dati, provenienti da fonti diverse, dal 2008 a oggi.

Maria Carmela Folchetti (presidente Confartigianato Imprese Sardegna), Stefano Mameli (segretario Confartigianato Imprese Sardegna) e Giacomo Meloni (presidente regionale di Confartigianato Edilizia Sardegna), si sono poi confrontati con Cristiano Erriu (assessore regionale degli Enti locali, Finanze e Urbanistica) sullo stato del settore e sulle prospettive e strategie della nuova legge urbanistica regionale.

L’intero comparto del “Sistema Casa” della Sardegna, che include tutte le tipologie d’imprese (artigiane e non) delle costruzioni, dell’impiantistica, dell’installazione, della progettazione e dei servizi connessi, alla fine del terzo trimestre 2016 assommava 22.701 imprese, in calo dello 2,2% rispetto al 2015. Di queste ben 13.612 (il 60,6%) erano imprese artigiane, anche queste in contrazione, nello stesso periodo, del -2,5%.

I dati sul comparto sono stati illustrati dal Segretario Regionale di Confartigianato, Stefano Mameli.

In Sardegna la spesa della Pubblica Amministrazione di Stato, Regione e Amministrazioni Locali, per acquisti, ricostruzione e manutenzione straordinarie di beni immobili, costruzione opere ecc., nel triennio 2012-2014 è calata del 24,1% rispetto al triennio precedente, contro una media nazionale del -20,9%. Questa, per il 73,4% viene coperta dalla Regione e dalle Amministrazioni Locali mentre solo il 26,6% viene finanziata dalle Amministrazioni Centrali (Stato, Anas, Enti di Previdenza ecc). La media italiana è del 74,4% a carico delle Amministrazioni Locali e regionali) e per il 25,6% a carico dell’Amministrazione Centrale.

La spesa delle sole Amministrazioni Locali e della Regione per beni e immobili in Sardegna è calata del 26,7% nell’ultimo triennio (2012-2014) rispetto al triennio 2009-2011. A livello nazionale il valore della spesa è calato del 19,5%.

La spesa dello Stato in Sardegna per la realizzazione di opere e immobili, nel triennio 2012-2014 è calata del 15,9% rispetto al triennio 2009-2011. A livello Nazionale la media è stata del -24,7%.

Sull’Isola gli investimenti in immobili nel triennio 2012-2014 hanno pesato per il 40,8% sulla spesa di Stato, Regione e Comuni, percentuale in calo rispetto ai trienni 2009-2011 (42,5%), 2006-2008 (41,5%) e 2003-2005 (42,0%).

Sull’isola, durante il triennio 2011-2014, gli investimenti in immobili sono calati del 24,1% rispetto al triennio 2009-2011.

Crescono, al contrario, le compravendite immobiliari (abitazioni e locali produttivi): nel secondo trimestre 2016, si è registrata una impennata del 27%. Il segno positivo si registra ormai da 5 trimestri consecutivi.

Positiva anche la compravendita di abitazioni: nel 2015 si è registrato un +8% rispetto al 2014.

Il 17% delle case sarde versa in pessime condizioni contro una media italiana del 16,8% Le abitazioni costruite prima del 1981, in Sardegna raggiunge il 63% contro una media nazionale del 74,1%

In Sardegna è ancora bassa l’intensità di utilizzo delle agevolazioni fiscali (interventi finalizzati al risparmio energetico e al recupero del patrimonio edilizio): l’incidenza delle detrazioni sul reddito imponibile pro capite è dello 0,41% rispetto alla media nazionale dello 0,71%. In Sardegna, nel 2014 (dichiarazione dei redditi del 2015), le detrazioni per interventi finalizzati al risparmio energetico hanno ammontato a 7,2 milioni di euro. Però pare intravedersi una ripresa dell’utilizzo degli incentivi. Infatti, a livello Nazionale, nei primi 10 mesi del 2016 cresce la loro dinamica: +16,2% rispetto ai primi 10 mesi dello scorso anno nel quale si registro una forte frenata (-15,1%).

Continua la discesa del valore aggiunto delle Costruzioni in Sardegna. I valori assoluti hanno registrato per il 2015 un giro d’affari di 1miliardo 456milioni di euro contro i 2miliardi e 456 del 2008. In percentuale il v.a. è calato del 13,6% rispetto al 2014 e del 40,7% rispetto al 2008.

Continua a crescere (a livello nazionale) l’uso del consumo del suolo (aree coperte da edifici, fabbricati, infrastrutture, aree estrattive, discariche, cantieri, cortili, piazzali e altre aree pavimentate o in terra battuta, serre e altre coperture permanenti, aeroporti e porti, aree e campi sportivi impermeabili, pannelli fotovoltaici e tutte le altre aree impermeabilizzate, non necessariamente urbane) passato dal 5,1% del 1989 al 7% del 2015.

Il presidente di Confartigianato Edilizia Sardegna, Giacomo Meloni, nel suo discorso ha sottolineato le preoccupazioni delle imprese dell’edilizia: la tassazione sugli immobili, il fisco e la burocrazia, la concorrenza sleale da parte delle imprese che operano in nero e il problema degli appalti pubblici affidati a vere e proprie “scatole vuote” che dopo essersi aggiudicate le gare le subappaltano sottocosto e spesso senza pagare i fornitori.

Per Meloni «sullo sfondo di tutti queste problematiche c’è la mancanza di un quadro di norme chiaro e stabile che consenta alle imprese di capire cosa attendersi, in termini di norme e di regole, nell’arco di tempo di almeno cinque anni».

Poi le richieste su Piano Casa, Legge Urbanistica e pianificazione urbanistica comunali e regionale.

Sul “Piano casa” il Presidente ha sottolineato come questo non vada demonizzato “perché è stato uno strumento che ha contribuito a mantenere a galla il settore, ha consentito di valorizzare il patrimonio immobiliare per i piccoli proprietari ed è stato capace di dare risposte alle famiglie, garantendo la sussistenza di tante piccole imprese”.

Sulla “Legge Urbanistica” Meloni ha chiesto «certezza normativa e stabilità delle regole per un certo periodo di tempo». «E’ uno strumento che chiediamo con forza e urgenza perché è fondamentale fare una pianificazione di tutto il territorio regionale sardo dando la possibilità, a chi intende investire, di farlo dentro un quadro normativo chiaro e stabile e non soggetto alle mutazioni dello scenario politico.»

Un altro tema toccato da Meloni è il «rapporto tra la pianificazione urbanistica regionale e quella dei comuni». «E’ fondamentale che ogni comune approvi finalmente il piano urbanistico comunale – ha sottolineato il Presidente – affinché si diano certezze a chi vuole investire, sappiamo che ci sono su questo tema molte resistenze anche da parte dei comuni, ma se solo pochi hanno adottato il PUC una parte di responsabilità anche da parte del legislatore regionale ci dovrà pur essere, servono certezze normative e  snellimento delle procedure.»

Dai costruttori di Confartigianato poi la richiesta di una accelerazione da parte degli enti preposti per stabilire le regole e individuare le opere pubbliche necessarie per la tutela del territorio, dando stimolo ai lavori pubblici e liberando i territori che hanno subito questi problemi da blocchi burocratici che ne impediscono lo sviluppo (Olbia e la Gallura, Nuorese, Ogliastra, Capoterra Cagliaritano,  territori montani, ecc.)

«Siamo consapevoli che dobbiamo ripartire dalla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente – ha aggiunto Giacomo Meloni – abbiamo delle strutture, ricettive e di civile abitazione, che necessitano di una riqualificazione, ma non nascondiamoci che per invogliare i proprietari o gli investitori bisognerebbe creare delle condizioni di vantaggio a intervenire sul patrimonio immobiliare esistente. Questo può avvenire attraverso sgravi fiscali automatici, esenzioni da tributi locali per chi valorizza o recupera il patrimonio immobiliare, premialità volumetriche ai proprietari nei centri storici, possibilità di fare degli interventi a particolari condizioni anche  nelle zone F

Per Confartigianato Edilizia «una Legge Urbanistica deve anche tenere conto delle differenze territoriali e delle vocazioni specifiche dei territori. Non possiamo più pensare a un territorio regionale che sia pianificato con le stesse regole per esigenze diverse e per raggiungere obbiettivi diversi». «L’auspicio – ha detto Giacomo Meloni – è che nella nuova Legge venga messo da parte un approccio ideologico che vede in maniera negativa il settore, identificato come principale distruttore del patrimonio ambientale sardo o la categoria delle imprese edili come una categoria di speculatori nel senso più negativo del termine che non tengono conto degli interessi generali della collettività».

«Oggi – ha conclusp il presidente di Confartigianato Edilizia della Sardegna è possibile fare una buona edilizia, ne abbiamo bisogno tutti e possiamo costruire insieme, se ci metterete in condizione di ascoltare le nostre idee delle buone norme, ma più vicine alla realtà e più vicine alle esigenze delle imprese e dei cittadini.»

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«Il Consiglio regionale venga investito del problema creato dallo Stato con lo scippo delle risorse alle Province delle Regioni a Statuto Speciale per un mandato preciso.»

A dirlo oggi è Ignazio Locci, vicepresidente di minoranza del Consiglio regionale.

«La Regione si opponga con forza all’ennesima beffa a danno dei sardi, risultato dell’atteggiamento di un governo arrogante che utilizza la Sardegna come salvadanaio – aggiunge Ignazio Locci -. Basta, non staremo a guardare mentre un manipolo di burocrati non eletti calpesta le nostre prerogative. L’esclusione delle Province delle Regioni a statuto speciale dalla ripartizione nazionale di circa un miliardo di euro è un atto inaccettabile al quale dobbiamo opporci senza indugio. L’assessore Cristiano Erriu dice bene quando minaccia di far mancare la propria intesa in sede di Conferenza unificata. Ma occorre fare di più, rinforzando l’avversione all’ennesimo schiaffo dato alla Sardegna: il Consiglio regionale deve essere immediatamente investito della questione, al fine di consegnare un mandato preciso alla Giunta.»

«È necessario aprire una nuova vertenza entrate, perché non possiamo restare inerti mentre da Roma ci scippano le risorse e non ci consentono di garantire servizi al cittadino. Ecco perché bisogna ribellarsi con forza, iniziando con l’assicurare indirizzi precisi ai commissari delle Province sarde affinché provvedano all’eliminazione di ogni tipo di tributo provinciale che i cittadini versano allo Stato padre padrone. Non solo, infatti, gli enti locali non hanno praticamente più risorse proprie, ma quelle che racimolano con le tasse vengono versate nelle casse dello Stato. Si proceda celermente – conclude Ignazio Locci – e si compia ogni atto necessario a ripristinare la leale collaborazione tra i livelli istituzionali.»

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«È stato iscritto all’ordine del giorno della Conferenza Unificata il DPCM che, entro il 31 gennaio, dovrà individuare i beneficiari e decidere i criteri di riparto di circa un miliardo di euro per sostenere i conti degli enti locali. Il provvedimento servirà soprattutto ad assegnare 650 milioni alle Province e 250 alle Città Metropolitane per sterilizzare i tagli aggiuntivi della manovra di due anni fa. Ma gli enti locali sardi, nella bozza del Decreto, sono esclusi dal riparto, ciò potrà legittimare – a mio avviso – la mancata intesa da parte della Regione e l’attivazione di una forte risposta di opposizione in tutte le sedi con la mobilitazione della stessa Regione e degli enti locali sardi, i quali in questo modo verrebbero messi nell’impossibilità di funzionare.» 
L’accusa è dell’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu, che poi sottolinea: «Si arriverebbe al paradosso che le uniche Province chiamate a contribuire al risanamento del debito pubblico dello Stato siano quelle sarde e quelle siciliane, le quali dovrebbero gestire le funzioni fondamentali (istruzione, viabilità e ambiente) in una fase di riorganizzazione che ha portato a una riduzione degli enti da 8 a 4. Non è pensabile che la Regione Sardegna venga lasciata sola a finanziare gli enti di area vasta, i quali sono ormai pressoché sprovvisti di entrate proprie, dunque non in grado di gestire l’esercizio delle loro funzioni per garantire alla cittadinanza un livello di servizi adeguato ai bisogni dei territori e delle collettività amministrate».
L’assessore Erriu conclude precisando che «qualora ciò accadesse, si profilerebbe una grave lesione del principio di leale collaborazione tra i livelli istituzionali».

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Il sistema delle Costruzioni in Sardegna, i dati del settore e la prossima Legge Urbanistica Regionale saranno gli argomenti del Convegno Regionale organizzato da Confartigianato Imprese Sardegna, in programma domani, sabato 21 gennaio, a Cagliari, al Caesar’s Hotel (via Darwin), dalle ore 12.00, dal titolo “Il Sistema delle Costruzioni in Sardegna e le norme sul governo del territorio”.

I lavori verranno aperti dall’intervento di Maria Carmela Folchetti (Presidente Confartigianato Imprese Sardegna) cui seguiranno quelli di Stefano Mameli (Segretario Confartigianato Imprese Sardegna) con “Lo stato di salute del “Sistema Casa” in Sardegna. I dati di Confartigianato” e di Cristiano Erriu (Assessore regionale degli Enti Locali, Finanze e Urbanistica) con “Proposte per il governo del territorio. Stato dell’arte e strategie della nuova legge urbanistica regionale”.

La chiusura del convegno verrà affidata alle riflessioni di Giacomo Meloni (Presidente Regionale di Confartigianato Edilizia Sardegna).

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«La realizzazione della rete in fibra ottica in 313 Comuni della Sardegna è un intervento fondamentale per lo sviluppo delle aree rurali della Sardegna. È una delle azioni più importanti nel quadro delle politiche messe in campi dalla Giunta per contrastare lo spopolamento delle zone interne». Lo ha dichiarato l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu che, in videoconferenza, è intervenuto, in rappresentanza del presidente Francesco Pigliaru, alla riunione della Commissione speciale per l’Agenda Digitale.
«La gran parte dei servizi della pubblica amministrazione passa ormai per la rete internet. La possibilità di avere connessioni veloci costituisce un sicuro vantaggio per cittadini e operatori economici. La Giunta Pigliaru ha da tempo puntato sullo sviluppo capillare della banda ultralarga ed ha stanziato ingenti risorse per ridurre il divario digitale tra i territori», ha spiegato Cristiano Erriu.
L’Esecutivo, in anticipo rispetto alle altre Regioni, ha dato il via, con risorse pubbliche, agli interventi nelle aree svantaggiate, nelle quali gli operatori privati hanno deciso di non intervenire. Il progetto è in una fase avanzata. In 14 Comuni i lavori sono stati completati con collaudi già effettuati o pianificati nelle prossime settimane.
«La Giunta guidata da Francesco Pigliaru – ha aggiunto l’assessore degli Enti locali – è pronta a intervenire nelle altre aree in cui è necessario realizzare progetti analoghi. È in corso I’interlocuzione con il Governo per definire tempi e modalità degli interventi.»
Intanto, oggi la Commissione speciale per l’Agenda Digitale della Conferenza delle Regioni e Province Autonome ha nominato all’unanimità Mattia Spiga, funzionario tecnico della Direzione generale degli Affari generali e della Società dell’informazione, rappresentante nel Gruppo di lavoro del Progetto SIOPE+. Il progetto prevede la definizione delle regole di interconnessione fra le banche dati contabili delle Pubbliche Amministrazioni a livello centrale e locale, attuando l’integrazione delle informazioni di fatturazione e pagamento al fine di monitorare e migliorare i tempi di pagamento dei debiti commerciali.

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Il sistema delle costruzioni in Sardegna, i dati del settore e la prossima legge urbanistica regionale saranno gli argomenti del convegno regionale organizzato da Confartigianato Imprese Sardegna, in programma sabato 21 gennaio, a Cagliari, al Caesar’s Hotel (via Darwin), dalle ore 12.00, dal titolo “Il Sistema delle Costruzioni in Sardegna e le norme sul governo del territorio”.

I lavori verranno aperti dall’intervento di Maria Carmela Folchetti (presidente della Confartigianato Imprese Sardegna) cui seguiranno quelli di Stefano Mameli (segretario della Confartigianato Imprese Sardegna) con “Lo stato di salute del “Sistema Casa” in Sardegna. I dati di Confartigianato” e di Cristiano Erriu (assessore regionale degli Enti locali, Finanze e Urbanistica) con “Proposte per il governo del territorio. Stato dell’arte e strategie della nuova legge urbanistica regionale”.

La chiusura del convegno verrà affidata alle riflessioni di Giacomo Meloni (presidente regionale di Confartigianato Edilizia Sardegna).

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E’ stato costituito il tavolo tecnico che dovrà seguire le diverse fasi del piano di riorganizzazione dei servizi postali in Sardegna.
La decisione di dare vita a un momento di confronto e verifica sull’avanzamento della riforma, che sarà attuata nel corso del 2017, è stata assunta nel corso dell’incontro al quale è intervenuto l’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu, insieme al presidente dell’Anci Sardegna, Pier Sandro Scano e a una delegazione di Poste Italiane.
«La Giunta, in piena sintonia con l’associazione dei Comuni – ha dichiarato Cristiano Erriu – vuole seguire passo passo l’iter del processo di riorganizzazione dei servizi postali nell’isola. E’ importante verificare il percorso attraverso un dialogo continuo con i massimi rappresentanti di Poste Italiane. L’Azienda ha confermato la continuità del servizio ai cittadini e la presenza degli uffici postali sul territorio senza rischi occupazionali.»
«Uno degli obiettivi del Tavolo appena costituito – ha spiegato Cristiano Erriu – è quello di porre le basi di un Protocollo d’Intesa tra Regione, Anci e Poste Italiane sul modello di quello già sottoscritto dalla Regione Piemonte. Tutto questo per fare in modo che le diverse forme di riorganizzazione non siano slegate dalle esigenze dei territori e che i principi dell’efficienza dei servizi siano sempre tenuti nella massima considerazione. Lo spazio del confronto permanente garantisce – ha concluso l’assessore Erriu – la possibilità di individuare ambiti prioritari di intervento e di venire incontro, tempestivamente, ai bisogni dei cittadini e degli operatori economici.»

Le Poste di Piazza del Carmine a Cagliari.

Le Poste di Piazza del Carmine a Cagliari.