18 July, 2024
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La Giunta regionale, riunita a Villa Devoto con il vice presidente Raffaele Paci, su proposta dell’assessore Cristiano Erriu ha deliberato ieri lo scioglimento del Consiglio comunale di Arzachena, in seguito alle dimissioni del sindaco Alberto Ragnedda. Il presidente Francesco Pigliaru ha firmato il decreto di nomina del commissario straordinario per la provvisoria gestione del Comune. L’incarico è stato affidato a Antonella Giglio.

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La Centrale regionale di committenza ha pubblicato sul Sistema Dinamico d’Acquisizione della Pubblica Amministrazione l’appalto per la fornitura di prodotti farmaceutici, prima iniziativa a carattere unitario per tutte le Aziende sanitarie del territorio regionale.
La procedura, volta all’affidamento della fornitura di prodotti farmaceutici utilizzati sia in ambito ospedaliero che nella distribuzione territoriale, è suddivisa in 1.765 lotti per un valore complessivo di un miliardo 352 milioni 583mila euro (IVA esclusa) e si inserisce nell’ambito delle iniziative che il soggetto aggregatore regionale ha pianificato nel periodo 2016-2017, con l’obiettivo di contribuire alla razionalizzazione della spesa sanitaria.
«Si tratta – spiega l’assessore degli Enti Locali Cristiano Erriu – di una realtà ormai consolidata che consente alla Regione, nelle sue diverse articolazioni, e a tutto il sistema pubblico allargato, compresi gli enti locali, di conseguire notevoli risparmi ed economie di scala nonché di percorrere la strada tracciata ormai da tempo di un modello di acquisizione di beni e servizi aperto e trasparente in linea con gli indirizzi dell’Anac. A questo modello guardano da tempo le imprese sarde più attente e dinamiche per le quali si aprono ulteriori opportunità di crescita e di sviluppo.»
La Centrale regionale di committenza, designata dal Presidente della Regione quale soggetto aggregatore che opera nell’ambito dell’Assessorato degli Enti locali – Direzione generale degli Enti locali e Finanze, nel corso del 2016 ha indetto sei iniziative destinate alle Aziende sanitarie, agli enti locali e alle altre Amministrazioni pubbliche del territorio regionale. Tali iniziative hanno interessato principalmente sei categorie merceologiche: vigilanza e portierato (importo a base d’asta di 83 milioni 435mila euro), ausili per incontinenza (31 milioni 656mila euro), vaccino antinfluenzale (un milione 231mila euro), medicazioni generali (otto milioni 631mila euro), carta e cancelleria (quattro milioni 205mila euro) e quest’ultimo sui farmaci. Inoltre, sono state bandite altre 18 procedure di gara per l’approvvigionamento di beni e servizi sopra la soglia di rilevanza comunitaria su delega di diverse Direzioni generali dell’Amministrazione regionale.
Si registra un crescente ricorso al Mercato elettronico regionale gestito dalla Centrale di committenza che è stato utilizzato da circa 280 Amministrazioni di tutto il territorio regionale, le quali mediante il ricorso alla piattaforma di e-procurement SardegnaCAT hanno bandito complessivamente oltre tremila procedure di gara. L’intensa attività svolta nel corso del 2016 dalla Centrale regionale di committenza afferma il ruolo strategico che la stessa assume nel contesto regionale, nonché di superamento della fase di start-up della struttura.

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La Giunta regionale, nell’ultima riunione prima di Natale, ha approvato il Piano di Attività per la gestione dell’ex Manifattura tabacchi di Cagliari, proposto da Sardegna Ricerche a seguito dell’incarico attribuito dalla Giunta all’Agenzia regionale lo scorso aprile. La delibera, cui il Piano è allegato, dà inoltre mandato all’Assessorato della Programmazione, tramite del Centro Regionale di Programmazione, di definire gli aspetti operativi per il recupero e la valorizzazione dei fabbricati adiacenti alla Manifattura dell’ex cinema Due Palme, individuando i soggetti che possono procedere tempestivamente ed efficacemente alla progettazione e alla realizzazione degli interventi.

Arrivano 5,9 milioni di euro dalla Giunta regionale per le Università decentrate dell’isola. Su proposta dell’assessora Claudia Firino è stata approvata dall’Esecutivo la ripartizione del fondo e l’istituzione di un tavolo partenariale, coordinato dalla Regione, insieme a tutti i soggetti interessati, che servirà a stabilire i nuovi criteri di ripartizione da applicare a partire dall’anno accademico 2017/18. I 5,9 milioni saranno così ripartiti: 2 milioni e 578mila euro a favore della sede decentrata di Nuoro; 2 milioni e 200mila euro a Oristano; 350mila euro per il corso di Architettura di Alghero e 582mila per il corso di Economia e management del turismo in ambito turistico istituito a Olbia. 150mila euro andranno a favore dell’Università di Sassari per la prosecuzione del progetto pilota di formazione a distanza della facoltà di Giurisprudenza.

La Giunta ha stanziato 150mila a favore di Enti autorizzati alle adozioni internazionali, previa presentazione e valutazione di un progetto operativo che illustri l’iter adottivo da svolgersi in Sardegna, l’entità delle agevolazioni e dei benefici da garantirsi alle famiglie adottanti. Con 600mila euro di risorse del Fondo nazionale delle politiche sociali l’esecutivo ha dato copertura agli inserimenti di minori stranieri non accompagnati avvenuti dopo il 30 ottobre di quest’anno. Ancora per quanto riguarda le politiche sociali, sono state prorogate per tutto il 2017 le Linee guida 2012-2014 in vigore: alla Direzione generale delle politiche sociali, in collaborazione con la Direzione generale della comunicazione, è stato dato mandato affinché sia avviata la consultazione, sulle pagine di Sardegna ParteciPA, della proposta di Linee guida per la programmazione e gestione dei Plus nel triennio 2018-2020. Dopo i 30 giorni di consultazione, dovrà essere predisposta una proposta definitiva di Linee guida da sottoporre all’approvazione della Giunta. Le assegnazioni finanziarie agli enti gestori degli ambiti Plus per la gestione associata e per il funzionamento degli uffici di Piano saranno definite nei limiti dello stanziamento del Fondo regionale dei servizi integrati alla persona, a seguito dell’approvazione del bilancio regionale per il 2017.

La Giunta ha accolto la proposta dell’assessore Cristiano Erriu per la nomina del nuovo amministratore straordinario della Provincia di Nuoro, con funzioni estese anche alla cessata Provincia dell’Ogliastra, a seguito delle dimissioni di Maria Cristina Madeddu. La scelta è caduta su Costantino Tidu, che dovrà favorire le operazioni di gestione propedeutiche al nuovo assetto territoriale e assicurare la conclusione dei procedimenti in corso. È stata anche approvata la presa d’atto delle modifiche legislative introdotte dagli articoli 1 e 2 della legge regionale 29/2016, per effetto dei quali gli amministratori straordinari delle Province di Sassari, Nuoro, Oristano e Sud Sardegna resteranno in carica fino all’insediamento dei presidenti delle Province che saranno eletti a seguito delle elezioni di secondo grado che saranno indette dal presidente della Regione contestualmente all’indizione delle elezioni comunali del 2017, in una data compresa tra il quarantacinquesimo e il sessantesimo giorno dal primo turno.

Sono state approvate definitivamente due delibere. La prima prevede l’attribuzione di nuove funzioni all’agenzia Argea Sardegna nell’ambito della gestione dei procedimenti amministrativi relativi agli usi civici, la seconda l’annualità 2016 del contributo funzionale all’abbattimento dei costi di funzionamento attinenti l’attività istituzionale dei Consorzi di bonifica.
Approvata la proroga formale dei contratti di servizio ferroviari con l’Arst per tutto il 2017. Lo prevede la delibera proposta dall’assessore Massimo Deiana. Il provvedimento stabilisce inoltre che, visti gli esiti di una consulenza specialistica tecnico-economico-finanziaria, si delinei un quadro chiaro sull’organizzazione e sui costi attuali di gestione della linea ferroviaria di proprietà della Regione e di tutti gli altri servizi di mobilità su ferro, allo scopo di elaborare uno o più scenari di ammodernamento dell’Azienda. La finalità è giungere alla stipula di due distinti contratti, uno per regolare l’operatività dell’infrastruttura ferro-metrotranviaria dell’Amministrazione regionale e un altro per gli altri servizi di trasporto su strada ferrata, in linea con quanto deliberato dalla Giunta il 29 dicembre 2014.

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La Giunta regionale, riunita a Villa Devoto sotto la direzione del vicepresidente Raffaele Paci, ha approvato la delibera della Presidenza, di concerto con l’assessorato dei Lavori pubblici, in qualità di presidente delegato del Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino, sui criteri e le modalità di erogazione di un milione e 200mila euro in materia di difesa del suolo, al fine di consentire alle Unioni di Comuni, alle Comunità Montane e a i singoli Comuni di attivare l’opportuno supporto tecnico alla fase istruttoria degli studi di compatibilità idraulica e geologico-geotecnica.
Approvata inoltre la programmazione delle risorse inerenti alle annualità 2016 e 2017 di 4.410.000 euro di fondi regionali da destinare quale contributo alle Province e ai Comuni per adempimenti e verifiche sulle opere interferenti col reticolo idrografico.
E’ stato dato il via libera al disegno di legge sul Rendiconto generale e consolidato della Regione per l’esercizio finanziario 2015 proposto dall’assessore Raffaele Paci. Via libera anche al ddl sull’assestamento del bilancio, passaggio strettamente tecnico dopo la variazione di bilancio già approvata dall’aula di via Roma. Entrambi i disegni di legge, per i quali era necessaria la parifica arrivata stamattina dalla Corte dei Conti, devono ora essere approvati dal Consiglio regionale.
La Giunta ha dato mandato all’Azienda per la tutela della Salute (Ats) di provvedere alla costituzione dei fondi contrattuali provvisori per il 2017, determinati dalla somma dei fondi omologhi, consolidati al 2016, delle singole aziende. L’Ats provvederà all’erogazione dei Fondi con le medesime modalità precedentemente utilizzate da ciascuna ASL, in attesa dell’acquisizione dei dati relativi al personale (stato di servizio) e della sua nuova organizzazione (incarichi). Per ciascun dipendente dovrà rilevare, con riferimento al trattamento economico del personale ai fini dell’attivazione dei meccanismi perequativi e di equiparazione, per area di comparto, la data di anzianità nel profilo e nella fascia di appartenenza e inoltre rilevare, per l’area della dirigenza, gli incarichi attribuiti e la retribuzione di posizione goduta. Al momento della determinazione dei fondi contrattuali definitivi 2017, si terrà conto inoltre sia della rivisitazione del nuovo assetto organizzativo sia delle norme che prevedono che l’ammontare dei fondi venga automaticamente ridotto in misura proporzionale all’eventuale riduzione del personale in servizio nell’anno precedente (legge 208/2015). Infine, l’Ats dovrà rilevare eventuali contenziosi. La Giunta ha inoltre accolto la proposta di adesione al protocollo d’intesa con il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali sui Programmi di interventi per la prevenzione dell’istituzionalizzazione (P.I.P.P.I.), rivolti ai minori che si allontanano dalla famiglia d’origine e finalizzati a innovare le pratiche di intervento nei confronti delle famiglie negligenti.
Su proposta dell’assessore Cristiano Erriu, la Giunta ha approvato l’istituzione di un gruppo di lavoro che fornirà assistenza al sistema delle autonomie locali della Sardegna in materia di società a partecipazione pubblica. Il gruppo di lavoro, presieduto dal direttore generale degli Enti locali e Finanze Antonella Giglio, sarà composto dal responsabile dell’Anticorruzione dell’Amministrazione regionale, dal direttore generale dell’area Legale, da tre esperti in materia giuridica, economica o amministrativa, con particolare riferimento alla loro specifica professionalità in materia di enti pubblici, enti pubblici economici ed enti di diritto privato in controllo o a partecipazione pubblica, di cui uno designato dall’Anci Sardegna e due indicati dall’assessore regionale degli Enti locali. Il gruppo di lavoro potrà essere integrato, secondo la materia di trattazione, dai direttori generali degli Assessorati di competenza.
Accogliendo la proposta dell’assessora Maria Grazia Piras, l’Esecutivo ha approvato lo stanziamento di 200mila euro, da dividere in parti uguali, destinati a Confindustria Sardegna e Confapi Sardegna. Le risorse finanzieranno progetti, iniziative e azioni di sviluppo, presentati dalle due associazioni di categoria, sui problemi dello sviluppo economico e sociale della Sardegna.

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E’ stata ufficializzata oggi, a Iglesias, la costituzione della Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara. Dopo il raduno nella chiesa di San Francesco, alla presenza di mons. Liberio Andreatta, responsabile dell’Opera Romana Pellegrinaggi, e del vescovo di Iglesias, mons. Giovanni Paolo Zedda, un gruppo di giornalisti ha iniziato il Tour lungo il Cammino Minerario di Santa Barbara, mentre nell’aula del Consiglio comunale, presenti i 21 sindaci dei comuni aderenti, è stato stipulato l’Atto notarile di costituzione della fondazione di partecipazione denominata “FONDAZIONE CAMMINO MINERARIO DI SANTA BARBARA”. E’ stato eletto anche il Cda che si è riunito subito ed ha eletto presidente Giampiero Pinna, già presidente dell’associazione Pozzo Sella, da anni impegnato per la realizzazione del progetto del Cammino di Santa Barbara. Nel corso della cerimonia, alla quale hanno partecipato gli assessori regionali del Turismo Francesco Morandi e degli Enti Locali ed Urbanistica Cristiano Erriu, è stata sottolineata più volte l’importanza unitario che ha portato al traguardo, che in prospettiva potrebbe aprire strade nuove nel processo di sviluppo del territorio.

Alle 13.30, nella Sala Branca del Palazzo Municipale di Iglesias, si è svolta una degustazione di prodotti tipici locali con il gruppo di giornalisti al loro rientro dal Tour lungo il Cammino Minerario di Santa Barbara. Alle 15.00, al monastero del Buon Cammino, si è svolta la cerimonia della benedizione dell’icona di Santa Barbara “scritta” dalla monaca iconografa del Monastero del Buon Cammino, preceduta dalla presentazione da parte della rappresentante delle monache di clausura, dell’ordine delle Clarisse, della tecnica di “scrittura” delle icone.

Poco dopo le 16.00, in piazza Sella, è stato posato il primo cippo-pietra miliare del Cammino Minerario di Santa Barbara (altri 20 verranno posati negli altri 20 comuni aderenti alla Fondazione, il primo domani a Carbonia, nel corso dell’escursione da Cannas di Sotto a Monte Sirai. Alle 17.30, nella sala conferenze dell’Istituto Minerario di Iglesias, sono stati presentati il Cammino e la “Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara”, con il coordinamento di Mario Tozzi, geologo e divulgatore scientifico.

E’ intervenuto al telefono Paolo Piacentini, rappresentante del ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, che ha preannunciato un probabile inserimento del Cammino di Santa Barbara tra i cammini che nel prossimo anno riceveranno finanziamenti per lo svolgimento delle loro attività e la promozione dei territori coinvolti. Analogo interessamento era stato assicurato nel corso della mattina dagli assessori regionali Morandi ed Erriu, confermata dal pieno sostegno dato dalla Giunta regionale al progetto.

La giornata si è conclusa nella sala argani del Pozzo Sella della miniera di Monteponi, dove Mario Tozzi e il musicista Enzo Favata hanno presentato spettacolo: “Parole e musica nel sottosuolo della terra più antica d’Italia lungo il Cammino Minerario di Santa Barbara”.

Vediamo ora l’intervista realizzata con Giampiero Pinna, neo presidente della Fondazione Cammino Minerario Santa Barbara, l’intervento dell’assessore regionale del Turismo, Francesco Morandi, e due stralci dell’intervento telefonico di Paolo Piacentini, rappresentante del ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, raccolto da Mario Tozzi.

                                                                  

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Un unico regolamento edilizio per tutta la Sardegna, in grado di dettare regole certe per tutti i Comuni. Ad avanzare la proposta è il consigliere regionale Edoardo Tocco (FI), in seguito all’accordo tra Governo, Regioni e Comuni per l’adozione di un solo disegno per tutto il territorio isolano. «Il recepimento dello schema di regolamento edilizio tipo ha l’obiettivo di uniformare le definizioni tecniche – sottolinea l’esponente degli azzurri nell’interrogazione all’assessore dell’Urbanistica Cristiano Erriu – identificando le definizioni che ricadono poi sulle previsioni degli strumenti urbanistici». Un provvedimento che la giunta dovrebbe attuare entro aprile, mettendo fine così alle differenziazioni tra i singoli centri. Con il piano si andranno a seguire le medesime procedure, da Cagliari a Sassari, in relazione agli interventi edilizi, alle destinazioni d’uso, ai requisiti generali delle opere edilizie. «Con questo provvedimento si andrebbe ad attuare un passo molto importante verso l’adozione dello stesso lessico comune per l’edilizia nella pubblica amministrazione a livello regionale, dove fino ad oggi si sono parlate lingue diverse tra un ente e l’altro anche a pochi chilometri di distanza. Oltre all’esigenza di parlare la stessa lingua – conclude Edoardo Tocco – c’è anche la necessità di superare l’eccessiva interpretazione della disciplina edilizia, anche qui con il paradosso che le stesse leggi statali o regionali hanno trovato applicazioni diverse in territori contigui».

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La Direzione generale della Pianificazione urbanistica, territoriale e della vigilanza edilizia – Servizio pianificazione paesaggistica e urbanistica, ha firmato la determina per l’erogazione dei contributi relativi al finanziamento degli studi e delle analisi a favore dei Comuni nei cui territori insistono aree di insediamento produttivo quali i Sistemi di bonifica, così come individuato dal Piano paesaggistico regionale. Come previsto dalla delibera n. 14/45 del 23 marzo scorso, l’intervento (pari a complessivi 328mila euro) consentirà l’attuazione delle disposizioni contenute nel PPR e garantirà lo sviluppo sostenibile del settore agricolo, in coerenza con gli obiettivi di conservazione e valorizzazione del paesaggio. I Comuni, con l’adeguamento dei Piani urbanistici al PPR, potranno redigere le varianti allo strumento vigente, purché siano nell’ottica della conservazione e valorizzazione dei beni paesaggistici.

«Il Piano paesaggistico – sottolinea l’assessore dell’Urbanistica Cristiano Erriu – individua tra i sistemi storico-culturali, funzionali alla predisposizione di programmi di conservazione e valorizzazione paesaggistica, il sistema delle bonifiche di Alghero-Fertilia e del Sassarese, di Castiadas, Oristano e Arborea, e quello di Pula. Al loro interno sono ricomprese le aree di bonifica (beni identitari) e i villaggi delle bonifiche (beni paesaggistici). Questo è un ulteriore, necessario passaggio per il completamento dello stesso PPR, soprattutto per la parte riguardante i paesaggi rurali che, negli attuali scenari programmatici a livello comunitario, nazionale e regionale, sono oggetto di una particolare attenzione per l’importanza che ricoprono a livello identitario, culturale, storico e produttivo. Le aree di bonifica sono luoghi caratterizzati da una forte identità in relazione a processi produttivi di rilevanza storica, e sono stati interessati da importanti lavori di risanamento e trasformazione agraria.»

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La Giunta regionale ha autorizzato, su proposta dell’assessore del Lavoro Virginia Mura, la riprogrammazione delle risorse assegnate alla Regione Sardegna per il Programma Garanzia Giovani. Ne consegue un nuovo riparto fra le misure del Programma che tiene conto dell’andamento diversificato che hanno avuto le varie misure che compongono il Programma. In particolare vengono ridestinate risorse per circa 10,3 milioni che verranno messe a correre sulle schede 2B (Reinserimento di giovani in percorsi di istruzione e formazione), 5A (Tirocinio extra-curriculare) e 9 (Bonus occupazionale), che hanno registrato trend di domanda molto elevati ed in crescita, e che, sulla base dell’attuale dotazione finanziaria, non sarebbe possibile soddisfare stante il pressoché completo esaurimento delle risorse sulle rispettive schede.
Su proposta dell’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi, sono state approvate alcune delibere a tema agricolo. La prima stanzia 200mila euro per manutenzione straordinaria degli ippodromi di Villacidro, Sassari e Chilivani finalizzati alla messa in sicurezza delle piste, delle infrastrutture, dell’impiantistica e per l’abbellimento delle aree destinate al pubblico. Un milione di euro viene invece destinato all’integrazione delle risorse comunitarie assegnate alla Sardegna per la misura investimenti del Programma nazionale del Settore Vino. I fondi serviranno al pagamento delle domande biennali presentate nell’annualità 2016. Infine, all’agenzia ARGEA vengono attribuite funzioni tecnico-amministrative in materia di gestione dei procedimenti amministrativi relativi agli usi civici e viene stanziato 1 milione di euro, di cui 700.000 costituiranno contributo per i Comuni per la redazione dei piani di valorizzazione dei terreni a uso civico e 300 mila per un progetto triennale finalizzato all’esame e risoluzione delle problematiche di maggiore rilevanza in materia di usi civici di cui si occuperà un gruppo di lavoro apposito.
E’ stata sospesa, su proposta dell’assessore Luigi Arru, la concessione delle autorizzazioni per realizzare nuovi Centri diurni integrati, per almeno sei mesi. La sospensione consentirà di fare la ricognizione delle strutture esistenti e del fabbisogno, così da ridefinire la programmazione regionale. Approvate le linee guida sul conflitto di interessi degli operatori delle Asl addetti al controllo nella sanità veterinaria e nella sicurezza alimentare: con la delibera approvata oggi, l’assessorato fornisce alle Aziende indicazioni per la definizione di procedure omogenee, individuando le circostanze che generano o potrebbero potenzialmente generare conflitti di interesse e le misure interne da adottare per prevenire situazioni di conflitto. La Giunta ha, inoltre, accolto la proposta di avvio di uno studio sull’impatto dell’inquinamento ambientale sulla salute delle popolazioni che vivono nelle vicinanze degli aeroporti di Elmas e Olbia. 80mila euro sono stati assegnati alla Asl di Cagliari, 20mila a quella di Olbia per la redazione dello studio.
La Giunta ha dato il via libera alla ‘Metodologia per l’individuazione degli ambiti di paesaggio rurale locale’ proposta dell’assessore Cristiano Erriu. Il testo è stato redatto attraverso una stretta collaborazione tra le strutture regionali impegnate nell’attività di pianificazione paesaggistica, l’Osservatorio regionale del paesaggio, gli Atenei di Cagliari (Dipartimenti di Ingegneria civile, Ambientale e Architettura e di Scienze Sociali e delle Istituzioni) e Sassari (Dipartimenti di Agraria, Scienze della Natura e del Territorio e di Architettura, Design e Urbanistica), l’Istituto Superiore Regionale Etnografico (ISRE): quest’ultimo ha elaborato un approfondimento legato agli aspetti immateriali della cultura antica che legano i territori e le popolazioni che li abitano. Un ulteriore contributo alla ricerca è stato fornito dall’agenzia Forestas. L’applicazione sul territorio di questa metodologia consentirà l’acquisizione di elementi conoscitivi utili al completamento della pianificazione paesaggistica del territorio regionale. Approvata anche la ripartizione dei premi (che ammontano a 549mila euro) a favore delle compagnie barracellari per il 2016. Le risorse, secondo quanto disposto dalla legge regionale n. 25/1988, vanno attribuite alle Compagnie che si sono particolarmente distinte nell’anno in corso nell’espletamento delle loro attività istituzionali. I rapporti informativi sono redatti dalle autorità comunali, forestale e di pubblica sicurezza.
Tra le altre delibere, su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, sono stati approvati i criteri e le modalità di ripartizione per 400mila euro a favore delle Amministrazioni provinciali di Cagliari, Sud Sardegna, Oristano, Nuoro e Sassari per gli interventi legati alla gestione delle oasi permanenti di protezione faunistica e di cattura, finalizzati alla tutela degli habitat e al ripristino dei biotopi distrutti o alla creazione di nuovi biotopi. La Giunta ha inoltre individuato nelle Università degli Studi di Cagliari e di Sassari i soggetti esperti, di comprovata e pluriennale esperienza, chiamati a predisporre lo studio per l’elaborazione del piano regionale di adattamento ai cambiamenti climatici denominato “Strategia regionale di adattamento ai cambiamenti climatici”. Sarà sottoposto a ulteriore procedura di Valutazione di impatto ambientale (Via) il progetto “Installazione di un impianto minieolico (59,8 kW)” ubicato nel comune di Giba.

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L’assessore regionale degli Enti locali ed Urbanistica giudica positivamente il voto con il quale il Consiglio regionale ieri sera ha approvato le proroghe agli incrementi volumetrici (il cosiddetto Piano Casa, sino al 31 dicembre 2017) e alle concessioni a favore delle strutture al servizio della balneazione.

«Si tratta di due provvedimenti molto attesi – commenta l’assessore Cristiano Erriu -. Il secondo, in particolare, era un intervento transitorio di manutenzione necessario per dare continuità alle norme vigenti, in attesa dell’approvazione di uno strumento organico com’è quello della legge di governo del territorio: consentirà, entro il 31 dicembre 2018, di concedere alle imprese le autorizzazioni per sette mesi (da aprile a ottobre) anziché i canonici tre mesi estivi, in assenza dei PUL approvati dai singoli Comuni.»

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Il Consiglio regionale ha approvato la proroga dei termini del Piano Casa. Il presidente Ganau ha aperto la seduta mettendo in discussione il primo punto all’ordine del giorno: l’elezione del nuovo Ufficio di Presidenza prevista dall’art 11 del Regolamento interno.

Sull’ordine dei lavori, è intervenuto il capogruppo del Pd, Pietro Cocco, che ha proposto l’inversione dell’ordine del giorno ponendo al primo punto la proroga del Piano Casa.

Il capogruppo del Psd’Az, Angelo Carta, ha dichiarato di non potersi opporre alla richiesta ma, allo stesso tempo, ha stigmatizzato l’atteggiamento della maggioranza: «Non è usuale che un Ufficio di Presidenza, scaduto da mesi, non venga rinnovato. Sulla richiesta della maggioranza probabilmente incide il risultato del voto referendario – ha detto Carta – prendiamo atto di una difficoltà interna al centrosinistra che non permette di discutere gli argomenti iscritti all’ordine del giorno. Mi auguro che il voto di domenica scorsa non provochi altre scosse di assestamento e che queste non si riversino sull’Aula e sul popolo sardo».

Anche il capogruppo dei Riformatori Attilio Dedoni ha annunciato il suo assenso alla richiesta presentata dal capogruppo del Pd manifestando però forti perplessità sulla decisione  di rimandare ancora una volta l’elezione del nuovo Ufficio di Presidenza. «Si tratta di un organo importante per il governo dell’Aula – ha affermato Dedoni – il Consiglio rimane monco, con tutte le aggravanti». Dedoni ha poi invitato la maggioranza a superare i problemi determinati dal voto referendario: «Comprendiamo la situazione, non sarebbe stato così se qualche rappresentante della Giunta non si fosse apertamente schierato per il Sì. Ciò che chiediamo è che questo non condizioni i lavori del Consiglio. Occorre andare avanti perché ci sono importanti provvedimenti di legge da esitare».

Il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis, pur riconoscendo che la richiesta di inversione dell’ordine del giorno rientra nella normale dialettica tra maggioranza e opposizione, ha rimarcato il fatto che il cambio di programma arrivi in un momento particolare. «Apprendiamo dalla stampa delle dimissioni dell’assessore agli Affari generali Gianmario Demuro e di quelle imminenti dell’assessore all’Agricoltura Elisabetta Falchi – ha sottolineato Pittalis – c’è una crisi politica in atto, una crisi del governo della Regione che rischia di passare in secondo piano. Noi diciamo sì alla richiesta di inversione dell’ordine del giorno ma allo stesso tempo chiediamo che Pigliaru riferisca in Aula sulla situazione. Il presidente della Regione è il principale sconfitto del voto referendario per aver appoggiato il centralismo e l’autoritarismo di Renzi».

Il capogruppo azzurro ha poi rimarcato le difficoltà economiche e il malessere sociale della Sardegna: «E’ urgente una convocazione ad hoc del Consiglio – ha concluso Pittalis – nel pieno di una crisi politica la cosa più naturale sarebbe bloccare i lavori. Noi, invece, vogliamo approvare la proroga del Piano Casa perché lo chiedono le associazioni di categoria, gli imprenditori e quella fetta di popolazione disperata. Diciamo sì per senso di responsabilità. L’elezione dell’Ufficio di Presidenza non può però andare oltre il prossimo martedì. Spero nella sensibilità istituzionale del Presidente Ganau, altrimenti l’opposizione non starà a guardare».

Il capogruppo di Sel, Daniele Cocco, ha invitato i colleghi di maggioranza a non strumentalizzare il risultato del voto di domenica scorsa. «Ero dentro i Comitati per il No, sono felice per la vittoria al referendum costituzionale – ha detto Cocco – non era però un giudizio su questa maggioranza della quale faccio parte con orgoglio. Con il presidente Pigliaru e la e Giunta abbiamo condiviso un programma che stiamo cercando di attuare, ora si tratta di accelerare. Non si può dire che noi non vogliamo risolvere i problemi. A questo gioco non ci stiamo. Siamo in grado come maggioranza di poter rilanciare l’azione di governo. C’è disponibilità da parte del Presidente sul quale nutriamo la massima fiducia».

Il capogruppo dell’Udc Gianluigi Rubiu ha detto di ritenere urgente l’approvazione della proroga del Piano Casa pur ritenendola insufficiente. «Questo non è il nostro Piano Casa – ha detto Rubiu – la questione va approfondita. Una semplice proroga non basta. Il testo deve essere migliorato, è evidente che la maggioranza ha fallito gli obiettivi». Anche l’esponente dell’Udc è tornato sul risultato della consultazione referendaria di domenica scorsa: «Non vogliamo strumentalizzare ma i sardi hanno voluto dire a questa Giunta di andare a casa. Per una volta siamo campioni d’Italia: abbiamo prima bocciato Renzi e poi Pigliaru».

Gianluigi Rubiu, infine, ha lamentato una scarsa tutela dei diritti della minoranza: «Lei, presidente Ganau, dovrebbe essere il nostro garante, in alcuni momenti questo non avviene. Chiediamo il rispetto delle regole. Vogliamo risposte a interrogazioni ed interpellanze che invece non vengono discusse. E’ normale che vengano ripetutamente disattese?».

Il capogruppo del Pd, Pietro Cocco, ha respinto le critiche e invitato l’opposizione a tenere un atteggiamento diverso: «Ogni occasione è buona per discutere di argomenti che nulla hanno a che vedere con i lavori dell’Aula – ha detto Cocco – se ci saranno dimissioni in Giunta,  Pigliaru non mancherà di venire in Consiglio a riferire. Quanto al referendum, si è votato su un quesito che riguarda la Costituzione e non sul governo della Regione, sulla possibilità di riformare il Paese e non per il Consiglio regionale. Dire che si è votato su Pigliaru non è vero. In maggioranza, Pd a parte, quasi tutti si sono espressi per il No. Anche Pigliaru aveva il diritto di esprimere la sua opinione. C’è libertà di pensiero».

Il consigliere dell’Uds, Mario Floris, ha invece puntato l’attenzione sulla richiesta di proroga del Piano Casa. «La Giunta aveva promesso una nuova legge urbanistica invece si rinvia ancora di un anno – ha detto Floris – questo non è il modo di lavorare. Il voto dato dai sardi al referendum dice che la gente vuole contare di più. Non vuole più saperne delle prese in giro».

Il capogruppo di Riformatori Attilio Dedoni, intervenendo sull’ordine dei lavori, ha voluto ribadire che la richiesta di votare al più presto per il rinnovo dell’Ufficio di Presidenza mira ad assicurare uno strumento importante per il governo dell’Aula e non a riempire caselle o occupare sedie.

Terminati gli interventi, il presidente Ganau ha messo in votazione la richiesta di inversione dell’ordine del giorno che è stata approvata dal Consiglio. 

Il relatore della legge Antonio Solinas (Pd) ha ricordato che «in occasione dell’approvazione della legge 8 del 2015 sull’edilizia erano stati indicati i tempi per il varo della nuova legge urbanistica ma, rispetto a queste scadenze, siamo andati oltre pur essendo quasi completato il disegno di legge della giunta, per cui con questo provvedimenti ci limitiamo ad evitare un vuoto legislativo prorogando la legge 8 fino al 31 dicembre del 2017». «Non abbiamo introdotto emendamenti sostanziali, al testo – ha concluso – fatta eccezione per uno che anch’esso prolunga i termini di scadenza della disposizioni contenute nell’art.17».

Il vice capogruppo di Forza Italia, Marco Tedde, ha sottolineato il senso di responsabilità dell’opposizione che «ha accolto la richiesta di invertire l’ordine del giorno solo per esaminare una legge che la Sardegna aspetta da almeno un anno e mezzo, perché i ritardi della maggioranza sono fino troppo evidenti, rallentano ed ostacolano l’attività del Consiglio a causa di una serie di fibrillazioni che attraversano le diverse componenti del centro sinistra». «Per noi – ha sostenuto – la legge sull’edilizia deve essere prorogata nonostante i suoi modestissimi incentivi volumetrici che possono comunque dare stimolo ad una economia che stenta ed è in grandissima difficoltà anche perché trascurata dal governo regionale». «Un gravissimo ritardo – ha aggiunto Tedde – pesa sulla nuova legge urbanistica che ancora non si vede e non è arrivata nemmeno in commissione e, in tema di interventi sociali, vogliamo segnalare che la mancata approvazione del regolamento determinerà l’impossibilità di spendere entro il 31 dicembre i 33 milioni del reddito di inclusione sociale, un altro grave ritardo che la maggioranza sta scaricando sulle famiglie sarde più deboli».

Il consigliere Giuseppe Fasolino, anch’egli di Forza Italia, ha riconosciuto che il capogruppo del Pd ha fatto considerazioni politiche importanti, «dimenticando però di dire che il risultato del referendum ha determinato la paralisi del Consiglio regionale; in altre parole se non fosse stato per il senso di responsabilità della minoranza non si sarebbe prorogato il Piano-casa facendo precipitare in una situazione gravissima il settore dell’edilizia». «Questo – ha ribadito Fasolino – non è il nostro Piano-casa ma una legge viziata dal solito pregiudizio ideologico che limita la crescita e lo sviluppo dell’economia regionale, come è accaduto in altre circostanze è una mezza risposta che non risolve il problema; anzi è emblematica di come sta amministrando il centro sinistra che evita di fare scelte chiare e finisce sempre per piegarsi a compromessi al ribasso». «Noi però vogliamo guardare – ha concluso – ed auspichiamo una buona legge urbanistica davvero utile ai sardi».

Sempre per Forza Italia, la vice capogruppo Alessandra Zedda ha parlato di «ennesima rappresentazione del brutto spettacolo della Giunta e della maggioranza, ora l’uomo è nudo o con un vestitino fuori moda che non piace ai sardi, perché sta emergendo l’incapacità del centro sinistra di guidare la Regione, perché privo di una strategia di sviluppo economico e di una idea di come fronteggiare la crisi». «La proroga della legge edilizia – ha aggiunto – è un esempio di tale incapacità, dopo tanti annunci e proclami ma la legge urbanistica ancora non c’è e solo perché lo ha consentito la minoranza questo provvedimento arriva in Aula in zona Cesarini, ennesimo provvedimento su cui bisognerà intervenire ancora». Quello dell’edilizia, secondo la Zedda, «è un argomento serio che muove davvero l’economia di molti settori produttivi, migliora il patrimonio edilizio ed accresce la sicurezza e l’efficienza dei nostri fabbricati, perciò è auspicabile un intervento di qualità sull’urbanistica senza stravolgere il testo in Consiglio come è accaduto un anno e mezzo fa». Soffermandosi sulla situazione politica, la Zedda ha concluso dichiarando che «le dimissioni dell’assessore Demuro sono legate alla riforma costituzionale come ha detto lui stesso, non certo per strumentalizzate dell’opposizione».

Il consigliere dei Riformatori Luigi Crisponi ha premesso di essere poco appassionato dal dibattito sul dopo referendum ma molto più interessato al Piano-casa «di cui la Sardegna ha molto bisogno anche se ho paura che l’attesa di una nuova legge urbanistica sarà ancora molto lunga, visto che la maggioranza non è riuscita a portarla dopo un anno e mezzo nemmeno all’attenzione della commissione». I dati, a giudizio di Crisponi, «sono molto chiari: il Piano-casa del centro destra ha prodotto ottimi risultati mentre la legge edilizia del centro sinistra ha completamente fallito e non poteva essere altrimenti perché si è fatto un pasticcio come hanno detto tutte le associazioni di categoria ed anziché dare una mano alle imprese le avete spinte verso il fondo a differenza di quanto accade in altre regioni d’Italia dove davvero si sostiene il mondo produttivo».

Il capogruppo dei Riformatori, Attilio Dedoni,ha affermato che «Crisponi ha centrato il problema perché è vero che la conferma del Piano-casa a suo tempo avrebbe fatto molto bene all’economia della Sardegna mentre ora, invece, i cittadini sono alle prese con una legge che non funzione i cittadini e ha costi burocratici di gran lunga superiori rispetto al passato, insomma risultati non ce ne sono e l’edilizia non riesce a sviluppare le sue potenzialità positive».

Ha assunto la presidenza dell’Assemblea il vice presidente Eugenio Lai.

Replicando a nome della Giunta l’assessore dell’Urbanistica, Cristiano Erriu, ha precisato che «i documenti sulla nuova legge urbanistica sono stati portati all’attenzione delle associazioni di categoria che hanno dato un contributo molto utile; è vero che si sono allungati i tempi più lunghi ma auspichiamo che ciò sia servito ad avere un testo migliore». «E’precisa volontà della Giunta – ha concluso – portare in Aula il nuovo testo in tempi brevi così come è necessario in questa fase dare certezza e sicurezza ai cittadini prorogando il Piano-casa».

Subito dopo il Consiglio ha approvato il passaggio agli articoli della legge con 52 voti favorevoli.

Successivamente è cominciata la discussione dell’art. 1 e degli emendamenti, sui quali hanno espresso il parere il relatore e la Giunta.

Il presidente della commissione Urbanistica Peppino Pinna (Udc) ha criticato la decisione del centro sinistra di non prorogare a suo tempo il Piano-casa approvato nella legislatura precedente, «determinando a cascata ulteriori ritardi che hanno trasformato l’urbanistica regionale in una telenovela di cui non si vede la fine».

Per il vice capogruppo di Forza Italia Marco Tedde «l’articolo è norma secca di proroga che noi chiediamo da oltre un anno mentre, con i nostri emendamenti, intendiamo colmare lacune di legge edilizia con particolare riferimento alla riqualificazione delle strutture alberghiere dove il fabbricato principale si trova entro i 300 metri dalla battigia ed censurabile divieto esteso ai Comuni non costieri». Si tratta, ha concluso, «di una lacuna già evidenziata in sede di legge edilizia che ora evidenziamo nuovamente, anche per la necessità di semplificare l’azione delle amministrazioni locali».

Il capogruppo dell’Udc, Gianluigi Rubiu, ha chiesto chiarimenti sull’emendamento della maggioranza che «di fatto trasforma il testo in un articolo 1/bis che introduce una proroga fino al 2018 e che sembra riferito a litorali urbani e strutture amovibili, argomenti sui quali da diversi mesi in commissione Governo del territorio c’è una mia proposta di legge non ancora esaminata»

Il relatore Antonio Solinas (Pd), dopo aver ricordato la presenza di numerose proposte di legge ferme in commissione, ha chiarito che «si sta prorogando solo il primo comma dell’art. 43, tuttavia l’argomento merita attenzione e sarà certamente inserito nella legge urbanistica»

Non essendoci altri iscritti a parlare l’art. 1 è stato messo in votazione ed approvato con 49 sì; approvato anche l’emendamento del relatore Antonio Solinas. Respinti, invece, i 2 emendamenti presentati dall’opposizione.

Successivamente il Consiglio ha approvato l’art. 2 e il testo finale della legge, sempre con 50 voti favorevoli.

Al termine dello scrutinio il presidente ha tolto la seduta. I lavori del Consiglio riprenderanno martedì prossimo 13 dicembre alle 16.00.

Cagliari vista da Monte Urpinu