11 January, 2025
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Sono state approvate oggi in Giunta regionale nuove linee guida per la gestione della poseidonia negli arenili, su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano e di concerto con l’assessore degli Enti Locali, Finanze e Urbanistica Cristiano Erriu. Le nuove linee guida consentiranno agli enti locali e alla pluralità di soggetti operanti nei litorali di impostare le necessarie azioni nel rispetto dell’ambiente. 
«Si tratta di un aggiornamento delle direttive sulla gestione degli arenili con particolare riguardo agli accumuli della poseidonia – dice l’assessore Donatella Spano -. Gli indirizzi propongono agli enti locali nuove soluzioni più pertinenti al contesto regionale e alle dinamiche costiere, in modo da rispondere sia alle esigenze di tutela ambientale che a quelle di valorizzazione del territorio.»

«La delibera d’indirizzo – ha spiegato Cristiano Erriu – introduce regole più semplici e più efficaci a beneficio di Comuni e concessionari impegnati nella gestione degli spazi demaniali destinati alla fruizione turistica dei litorali.»
Il procedimento che dovranno seguire tutti i soggetti interessati, Comuni e concessionari, è stato quindi semplificato.

Alghe a Porto Pino copia

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu, ha riconosciuto il preminente interesse generale e la rilevanza regionale di un progetto presentato dal comune di Cagliari, che intende costituire un Distretto degli sport velici nel comparto di Marina Piccola per la promozione delle attività di formazione, di preparazione e agonistiche. L’intervento assume particolare importanza anche in relazione all’avvenuta selezione di Cagliari quale sede ospitante delle competizioni veliche, nell’eventualità che a Roma sia assegnata l’organizzazione dei Giochi Olimpici del 2024.
Il progetto prevede la riqualificazione urbanistica ed edilizia delle strutture esistenti per realizzare infrastrutture a supporto delle manifestazioni per sport velici, il rafforzamento delle strutture a servizio del porto di Marina Piccola, il riordino e la riqualificazione degli spazi pubblici e dei servizi, nonché lo sviluppo e il rafforzamento delle connessioni ecologiche tra le componenti ambientali costitutive dell’ambito, in coerenza con gli indirizzi previsti dal Piano paesaggistico regionale.
La Direzione generale della Pianificazione urbanistica territoriale e della Vigilanza edilizia continuerà l’affiancamento del comune di Cagliari con il supporto tecnico (avviato da tempo per l’adeguamento del Piano urbanistico comunale al PPR) e una serie di attività che facilitino i rapporti con tutti gli enti interessati.
«Si vuole realizzare un distretto degli sport velici di livello internazionale – sottolinea l’assessore Erriu – che darà prestigio non solo al capoluogo isolano ma a tutta la Sardegna. Le particolari caratteristiche geografiche e meteomarine costituiscono un attrattore delle attività di formazione e preparazione ai massimi livelli agonistici. Il golfo di Cagliari rappresenta pertanto una scelta naturale di posizionamento logistico, che gli stessi esperti del Comitato olimpico internazionale hanno rilevato nel corso dei loro sopralluoghi. Questo intervento, inoltre, risponde a esigenze di valorizzazione paesaggistica del comparto di Marina Piccola e della Sella del Diavolo, in quanto si inserisce all’interno di un vasto contesto di notevole pregio ambientale e paesaggistico, caratterizzato dalla presenza del promontorio di Sant’Elia, dello stagno di Molentargius e del sistema delle Saline.»

Il Poetto di Cagliari.

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Gli assessori Luigi Arru e Cristiano Erriu, con i direttori generali Stefania Manca ed Elisabetta Neroni, hanno presentato questa mattina il progetto “Archivio digitale”, finanziato dall’assessorato delle Politiche sociali e portato avanti dall’assessorato degli Enti locali. Il progetto, con la collaborazione della direzione della Casa circondariale di Uta, del Ctm, dell’Archivio di Stato, del comune di Cagliari, della casa editrice Arkadia, della Cooperativa Sociale Cellarius, coinvolge dieci detenuti del carcere di Uta.
Per un anno (da aprile 2016 a marzo 2017) i dieci detenuti lavoreranno alla digitalizzazione di documenti cartacei della Regione e dell’Archivio storico dell’ex carcere di Buoncammino: quattro saranno impiegati nell’Ufficio Tutela del Paesaggio, quattro nella Casa circondariale di Uta con i documenti forniti dall’assessorato dell’Urbanistica, due negli uffici dell’Archivio di Stato.
«E’ importante che questa iniziativa di reinserimento avvenga nella Pubblica Amministrazione – ha sottolineato l’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu -. Nello stesso tempo viene portata avanti un’azione di recupero della memoria storica e culturale della documentazione della Regione.»
«L’obiettivo delle Politiche sociali e di interventi come questo – ha detto l’assessore della Sanità, Luigi Arru – è quello di recuperare le persone che si sono trovate in difficoltà e hanno sbagliato. Lavoriamo per l’inclusione attiva dei detenuti e perché, una volta scontata la pena e rimessi in libertà, non tornino in carcere.»
Dall’inizio del progetto, e dopo un periodo di formazione di circa 3 settimane, i detenuti coinvolti hanno lavorato su 24 registri, digitalizzando circa 4.000 pagine (per un totale di circa 2130 immagini) ed effettuando circa 34.800 registrazioni sul database creato dall’Assessorato.

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Cristiano Erriu 29 copia copia

Il Canadair in azione a Carbonia

«Ci vuole una grande dose di sciacallaggio e di malafede per affermare che gli incendi sono dovuti alla riforma che vuole abolire le province.»

Lo scrive in un post pubblicato nella tarda serata di ieri nel suo profilo facebook, Cristiano Erriu, assessore regionale dell’Urbanistica e degli Enti locali.

«I servizi di sfalcio delle strade, ieri come oggi, vengono in larga parte esternalizzati – aggiunge Cristiano Erriu -. E per fare questo non occorrono presidenti eletti direttamente, nè inutili macchine politiche nè assessori provinciali. Qualcuno dimentica poi – conclude l’assessore regionale dell’Urbanistica e degli Enti locali – che gli incendi e i criminali c’erano anche ai tempi delle costose Province (con milioni di costi annui della politica che non ci sono più) le stesse che ora qualche nostalgico rimpiange.»

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3 - Sant'Antioco dall'alto 1

La Regione faccia chiarezza una volta per tutte sulle aree demaniali contese di Sant’Antioco. Si tratta di porzioni di terreno (in particolare nel Lungomare) su cui insistono edifici privati e sulle quali il Demanio rivendica il diritto di proprietà inviando a cittadini incolpevoli imbarazzanti quanto ingiustificate ingiunzioni di sgombero. Lo Stato, dunque, pretende di riprendere indietro alcune porzioni di abitazioni e giardini, contestando l’occupazione abusiva di area demaniale. Tutto ciò ha dell’incredibile: è impensabile che a distanza anche di cento anni si esiga la proprietà di aree che sono evidentemente private e non demaniali.

Una situazione che sta mettendo in difficoltà onesti antiochensi che si vedono costretti a rivolgersi al Tar per rivendicare il proprio indiscutibile diritto. Il Tribunale amministrativo, tra l’altro, ha recentemente dato ragione a un cittadino che aveva impugnato il provvedimento di sgombero, concedendo la sospensiva dell’atto. Ecco perché non è più procrastinabile un intervento della politica che, carte alla mano, liberi le aree in questione dai vincoli demaniali che oggi non hanno alcun senso e ponga fine a questa pantomima, le cui conseguenze sono tutte a carico dei cittadini.

Si consideri, inoltre, che il Demanio non solo reclama aree appartenenti ai privati, ma anche porzioni di terreno del comune di Sant’Antioco nel tempo migliorate e destinate alla socialità (parco giardino, campi da tennis, etc) e per le quali esige canoni piuttosto salati. È evidente che si tratta di terreni che devono essere ceduti al patrimonio comunale senza alcun indugio. Auspico, quindi, un interessamento immediato dell’assessore regionale del Patrimonio, Cristiano Erriu, affinché si chiuda questa intricata vicenda e venga resa giustizia ai cittadini incolpevoli.

Ignazio Locci

Consigliere regionale Forza Italia Sardegna

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Il Consiglio regionale ha approvato la norma che consente di trasferire i dipendenti di ex province e Aspal ai comuni o alle Unioni di comuni. 

Sotto la presidenza dell’on. Ganau i lavori del Consiglio regionale sono ripresi in seduta pomeridiana con l’esame della proposta di legge 340/A Zanchetta (Upc) intitolata (Provvidenze per il personale dipendente da organismi militari operanti nel territorio nazionale nell’ambito della Comunità atlantica). 

Il relatore, on. Roberto Deriu, ha comunicato che il testo è stato approvato in commissione senza modifiche.

A seguire l’on. Pietro Pittalis (Forza Italia) ha chiesto spiegazioni sul senso dell’emendamento all’articolo 1 e per chiarire è intervenuto l’assessore agli Enti locali, Cristiano Erriu. L’articolo 1 è stato approvato e così l’articolo 2. Votato e approvato anche il testo finale e poi la legge.

L’Aula è poi passata all’esame della proposta di legge 342 a firma dei consiglieri Agus e Lai (Sel), sul rinnovo della composizione del Consiglio autonomie locali.

Il testo è intitolato Composizione del Consiglio delle autonomie locali. Modifiche alla legge regionale 17 gennaio 2005, n. 1 (Istituzione del Consiglio delle autonomie locali e della Conferenza permanente Regione-enti locali)

Il testo è stato illustrato dall’on. Deriu e l’Aula ha approvato il passaggio gli articoli.

Contrario al testo dell’emendamento aggiuntivo istitutivo dell’articolo 1 bis l’on. Michele Cossa (Riformatori).

L’Aula ha però approvato anche l’articolo 2 e poi il provvedimento finale.

Successivamente il Consiglio ha iniziato l’esame della proposta di legge n. 341/A – Solinas Antonio e più (Modifiche ed integrazioni alla legge regionale n. 8/2016 – Legge forestale della Sardegna). Il presidente ha dato la parola al relatore di maggioranza, il presidente della commissione Ambiente Antonio Solinas (Pd) per l’illustrazione del provvedimento.

Il consigliere Solinas ha precisato che «le osservazioni del Governo riguardano la previsione di un gettone di presenza per i componenti del comitato di indirizzo (100 euro a seduta per un massimo di 2 sedute al mese), la viabilità rurale e le procedure autorizzative; abbiamo lavorato di concerto con gli uffici per predisporre, anche attraverso un emendamento, una risposta articolata»

Il consigliere Gianni Tatti (Udc), relatore di minoranza, ha evidenziato che «in commissione ci siamo astenuti per le perplessità sulla fondatezza di alcuni rilievi del Governo riguardanti la tutela paesaggistica e non sappiamo se la Regione ha formulato risposte, anzi non ci risulta che lo abbia fatto ed è gravissimo». In generale riteniamo, ha concluso, che «la fretta eccessiva con cui è stata approvata la legge ha sottratto tempo prezioso ed utile all’approfondimento degli argomenti oggetto di impugnativa; confermiamo poi il nostro disappunto per il mancato inserimento della disciplina contrattuale del pubblico impiego a tutti i dipendenti».

Prima del voto sul passaggio articoli, il vice capogruppo di Forza Italia Marco Tedde ha affermato che l’impugnazione del Governo è «un brutto scivolone per la Giunta dei professori ed i rilievi del Governo nazionale appaiono tecnicamente fondati nonostante la presenza nell’Esecutivo di illustri cattedratici di facoltà di giurisprudenza; già questo è un primo dato preoccupante». Poi, in relazione al piano di forestazione, ha detto ancora Tedde, «il Governo ha precisato che doveva essere coerente con il Pai e coordinato con il Ppr, che quindi viene degradato sul campo a norma sotto ordinata, ennesimo esempio negativo dei problemi del Pd che condizionano la vita delle istituzioni».

Non essendoci altri iscritti a parlare, sono stati messi in votazione sia il passaggio agli articoli che gli articoli 1 e 2 della legge.

Sull’art.3 il relatore Antonio Solinas (Pd) ha presentato un emendamento sostitutivo totale (Solinas A. – Demontis) che modifica integralmente l’art.19 (Trasformazione del bosco e interventi silvicolturali) della legge n. 8/2016 – legge Forestale della Sardegna. Solinas ha poi proposto con un emendamento orale di eliminare il comma 7 (Interventi in aree vincolate ai sensi del Dlgs 42/2004 – Codice Urbani del paesaggio) dello stesso articolo. Successivamente, ha chiesto ed ottenuto una breve sospensione della seduta per una verifica del testo.

Alla ripresa dei lavori, lo stesso Solinas ha chiesto di poter votare il testo per parti separate, la prima fino al comma 6 compreso e la seconda per il solo comma 7.

Il presidente ha accolto la richiesta. Per dichiarazione di voto, il vice capogruppo di Forza Italia Marco Tedde si è detto «molto perplesso, siamo di fronte ad un passo indietro rispetto alla legge perché il Governo ne ha censurato alcune parti in base al codice Urbane che esclude dall’autorizzazione paesaggistica solo le modifiche che non incidono su stato dei luoghi, mentre noi con l’emendamento deleghiamo le procedure alla Giunta ma così la legge viene impugnata di nuovo; stiamo solo cercando di aggirare l’ostacolo».

Il capogruppo dell’Udc Gianluigi Rubiu ha sollecitato maggiore chiarezza, «perché così come è scritto non si capisce l’obiettivo ed è contraddittorio, si parla di interventi che modificano aree boscate e destinazioni d’uso, cose in realtà molto diverse, mentre delega alla Giunta non ha significato, a parte il fatto che ancora una volta eccediamo in burocrazia e non semplifichiamo affatto le norme per i cittadini».

Il consigliere Salvatore Demontis, del Pd, ha sottolineato che «l’adeguamento dell’art.19 alle osservazioni del Governo è già contenuto nel comma 6, che garantisce la Regione; in realtà non si è voluto affatto declassare il Ppr ma semmai correggere un termine sbagliato e la Regione, col termine di coordinamento, voleva dire coerenza con il Ppr». Per certi aspetti, ha concluso, è «una precisazione che arriva al momento giusto per sottolineare che codice Urbani è una grande riforma economico-sociale quindi sovra ordinata rispetto alle norme regionali, una sottolineatura che ci sarà molto utile per la prossima legge urbanistica».

Il relatore Antonio Solinas (Pd) ha messo l’accento sul fatto che non si stanno modificando i contenuti sostanziali della legge che è stata impugnata solo in alcune parti.

L’assessore dell’Urbanistica Cristiano Erriu, nell’esprimere parere favorevole, si è detto convinto che «con le modifiche apportate mettiamo al riparo le legge da possibili rilievi di incostituzionalità».

Successivamente è stato votato ed approvato l’art. 3 nella versione emendata fino al comma 6 (compreso), mentre è stata respinta la parte relativa al comma 7.

Sull’art. 4 è stato presentato un emendamento sostitutivo parziale (Tatti e più) con cui, ha spiegato lo stesso Gianni atti (Udc), si precisa che il gettone di presenza assegnato ai componenti del comitato territoriale «è riservato ai Sindaci dei Comuni che hanno concesso porzioni del loro territorio all’Agenzia Forestas; annullando questa parte della legge il Governo ha fatto un po’ di facile populismo ma in realtà norma non è chiara pur richiamando testo unico enti locali 267/2000, che però dice che la partecipazione è connessa all’esercizio dei funzioni pubbliche». E’esattamente il nostro caso, ha concluso Tatti, «perché riteniamo che debbano svolgere queste funzioni anche i Sindaci dei piccoli Comuni».

Dopo i pareri contrari espressi dal relatore e dalla Giunta, l’emendamento proposto dal consigliere Tatti è stato respinto con 44 voti contrari e 3 favorevoli.

Successivamente il Consiglio ha approvato gli articoli 4 e 5 della legge mentre lo scrutinio finale sul testo ha fatto registrare 31 voti favorevoli e 15 contrari.

Aperta la discussione generale sulla proposta di legge n. 238 (Pietro Cocco e tutti i capigruppo consiliari) “Modifiche alla legge regionale 12 agosto 1997, n. 21” tendente a modificare la disciplina della tassa regionale per il diritto allo studio universitario, il presidente della commissione Pubblica Istruzione, Gavino Manca (Pd), ha fatto richiesta di sospensione dei lavori che il presidente del Consiglio, Gianfranco Ganau, ha accordato.

Alla ripresa della seduta, il capogruppo di Sel, Daniele Cocco, ha annunciato il ritiro del provvedimento “per mancanza di copertura finanziaria dello stesso”. Non avendo riscontrato opposizioni, il presidente dell’Assemblea sarda ha quindi dichiarato conclusi i lavori e annunciato la convocazione della V^ commissione per domani, mercoledì 29 giugno alle 9.30 e quella del Consiglio a domicilio.

Consiglio regionale 1

 

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Palazzo della Regione 1 copia

La Regione, l’Anci Sardegna e le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil, FP-Cgil, Cisl-FP e Uil-FPL hanno sottoscritto un accordo sul personale dell’ex provincia di Cagliari, alla luce delle disposizioni contenute nella legge di riordino degli enti locali (L.R. n. 2/2016). All’incontro hanno partecipato tra gli altri l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu, il presidente dell’Anci Pier Sandro Scano, l’amministratore straordinario della provincia del Sud Sardegna Giorgio Sanna ed il sindaco metropolitano Massimo Zedda.
Rifacendosi a quanto previsto dai protocolli d’intesa del 24 novembre 2014 e del 30 marzo 2016, le parti hanno deciso di comune accordo che il formale passaggio del personale dalla provincia di Cagliari a quella del Sud Sardegna ed alla Città Metropolitana di Cagliari avverrà entro il 1° gennaio 2017, per allineare la contabilità fra gli Enti interessati a partire dall’inizio dell’anno finanziario e consentire il complessivo azzeramento delle attività contabili della Provincia cessante entro il 31 dicembre 2016.
Il 90% del personale sarà attribuito alla Città Metropolitana di Cagliari, in quanto subentra e assomma a sé le competenze della preesistente provincia di Cagliari, dell’Unione dei Comuni e le funzioni fondamentali della Città metropolitana, e anche in considerazione della maggiore concentrazione e densità di popolazione. Il restante 10% sarà attribuito alla neo costituita provincia del Sud Sardegna. Su proposta dei sindacati è stata inserita una clausola, secondo la quale l’attribuzione del personale sarà comunque gestita con flessibilità rispetto alle suddette percentuali, avendo riguardo del numero delle manifestazioni di volontà che saranno espresse dal personale interessato.
L’amministratore straordinario della provincia del Sud Sardegna, Giorgio Sanna, dovrà redigere e pubblicare uno specifico avviso attraverso il quale il personale interessato, in termini esclusivamente volontari, possa esprimere la propria scelta fra la Città Metropolitana e la provincia del Sud Sardegna.
«Il lavoro svolto sinora da questo tavolo di consultazione sindacale – ha sottolineato l’assessore regionale Cristiano Erriu – ha sempre registrato la massima collaborazione da parte delle organizzazioni sindacali e dell’Anci, e per questa particolare occasione è stato esteso all’amministratore straordinario della provincia del Sud Sardegna e al sindaco della Città Metropolitana. Questo lavoro ci sta permettendo di attuare la riforma in una forma condivisa, tenendo ben presenti le esigenze delle istituzioni coinvolte e quelle dei lavoratori.»

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Palazzo Regio Cagliari 1

L’assessore regionale degli Enti locali, Cristiano Erriu, questo pomeriggio ha incontrato i dirigenti dell’Usb Sardegna, Luca Locci e Donatella Rubiu, per discutere della suddivisione del personale dell’ex provincia di Cagliari e del subentro della provincia del Sud Sardegna e della Città metropolitana di Cagliari. Sono state analizzate, inoltre, le criticità del passaggio tra i vari enti e condivisi i criteri del trasferimento del personale, in particolare il principio di volontarietà dei lavoratori nel percorso di assegnazione. Infine, su alcuni contingenti di lavoratori, è stato raggiunto un accordo per affrontare altri specifici temi dopo gli esiti del referendum costituzionale di ottobre.

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Santadi.

Santadi è uno dei comuni dell’associazione “Città dell’Olio”.

Gli assessori regionali dell’Agricoltura e degli Enti locali, Elisabetta Falchi e Cristiano Erriu, hanno siglato un accordo di collaborazione con l’associazione nazionale “Città dell’Olio”, per la promozione e valorizzazione dei territori e della cultura del paesaggio olivicolo della Sardegna. Il documento porta anche le firme del presidente nazionale dell’associazione, Enrico Lupi, e del coordinatore regionale Elio Sundas, sindaco di Santadi, nominato dai rappresentanti dei comuni sardi lo scorso 17 febbraio.

La Regione si impegna nelle politiche di promozione e valorizzazione delle produzioni regionali, per favorire la conoscenza delle produzioni tipiche anche attraverso attività di educazione alimentare, di conoscenza dei sistemi produttivi e dei prodotti, di attenzione alle comunità locali e al mantenimento del paesaggio attraverso le politiche di gestione e valorizzazione del territorio secondo quanto predisposto dal Piano Paesaggistico Regionale.
In Sardegna, all’associazione “Città dell’Olio” aderiscono le amministrazioni comunali di Alghero, Berchidda, Bolotana, Dolianova, Escolca, Gergei, Gonnosfanadiga, Ilbono, Ittiri, Oliena, Orgosolo, Orosei, Osini, Santadi, Seneghe, Serrenti, Sini, Uri, Usini, Villacidro, Villamassargia e le Camere di Commercio di Cagliari e di Sassari.

«Siamo soddisfatti di questa firma perché inserisce a pieno titolo l’Associazione come interlocutore fondamentale nei nostri percorsi progettuali per il comparto dell’olio e nel lavoro di filiera del comparto. Coinvolgeremo le Città dell’Olio nella concertazione dei tavoli sull’agroalimentare, perché produrre qualità è fondamentale per dare maggiore competitività alle nostre aziende e ai nostri prodotti e per questo motivo anche gli aspetti del paesaggio, che possono dare valore aggiunto al prodotto, sono un tassello strategico – ha detto l’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi -. La qualità del nostro olio è eccellente anche grazie al grande lavoro dei nostri produttori: possiamo migliorarla ancora attraverso i consorzi di tutela, che possono sfruttare le opportunità date dal Programma di sviluppo rurale sulla promozione e il miglioramento della produzione.»
«Il nostro assessorato ha competenza anche in materia urbanistica e si occupa di tutela del paesaggio, dunque anche per questo motivo siamo particolarmente interessati allo sviluppo del settore olivicolo – ha sottolineato l’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu -. L’olivo, quando già non è ultrasecolare, rappresenta un elemento di riqualificazione del paesaggio in ambito rurale. La presenza dei sindaci oggi testimonia l’attenzione degli enti locali su questa tematica.»

Il presidente nazionale dell’associazione “Città dell’Olio” Enrico Lupi, dal canto suo, ha precisato che «quello sottoscritto oggi non è un atto formale ma sostanziale. La condivisione di un percorso, lo scambio di esperienze tra territori molto differenti tra di loro. Questo vuole essere un tavolo nobile che deve portare valore aggiunto al settore olivicolo». Enrico Lupi ha anche annunciato che i prossimi 10 e 11 dicembre Alghero ospiterà l’assemblea nazionale delle “Città dell’Olio”.

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Assessorato Enti locali 2 copia

Oltre 180 amministratori locali sardi hanno partecipato questa mattina, a Cagliari, nella sala del Centro regionale di formazione professionale (ex Cisapi), al primo incontro organizzato dall’Assessorato degli Enti locali per approfondire e condividere con sindaci, segretari comunali e dirigenti amministrativi di Comuni e Unioni dei Comuni le novità operative introdotte dalla legge di riordino approvata lo scorso febbraio.

L’incontro, che verrà ripetuto domani a Olbia (sala convegni Museo Archeologico, molo Brin, ore 9.30) con gli amministratori del Nord Sardegna, si è incentrato sulle opportunità per i Comuni e il personale degli enti locali offerte dalla legge regionale n. 2/2016.

«La massiccia partecipazione di oggi – ha sottolineato l’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu – testimonia da una parte l’interesse e dall’altra la necessità di approfondire certe tematiche, alla luce dell’applicazione della legge di riordino e di alcune normative nazionali. Desideriamo accompagnare Province, Comuni e Unioni in questo percorso, perché tutto il processo avvenga in modo ordinato. La presenza di un esperto come Gianluca Bertagna, direttore scientifico della rivista nazionale ‘Personale News’, ci consente di parlare in maniera ampia della gestione delle risorse umane e anche dei nuovi processi amministrativi. Con gli appuntamenti di aggiornamento e formazione da noi programmati da qui all’autunno, possiamo fornire gli strumenti per gestire al meglio la situazione e superare i comprensibili timori originati dai nuovi scenari anche in ambito nazionale, per esempio in materia di blocco delle assunzioni di personale nella pubblica amministrazione.»