17 July, 2024
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Grande partecipazione di pubblico e delle istituzioni, al convegno “La valorizzazione delle terre pubbliche per lo sviluppo delle aree interne”, organizzato dalla Copagri Sardegna, al quale hanno partecipato numerosi agricoltori, allevatori e rappresentanti degli enti regionali e sono intervenuti, tra gli altri, il presidente della Regione Francesco Pigliaru, gli assessori all’ambiente Donatella Spano e all’urbanistica Cristiano Erriu e i presidenti della Copagri nazionale Franco Verrascina, regionale Ignazio Cirronis e provinciale Giampaolo Sanna.

Francesco Pigliaru ha condiviso la proposta della Copagri per un più razionale utilizzo del patrimonio terriero pubblico, in modo da coglierne le grandi potenzialità attraverso un nuovo quadro di regole, una sapiente azione di coordinamento e buone idee progettuali. Sulla stessa linea gli interventi dei due assessori. Donatella Spano ha ricordato la nuova concezione di attività forestale introdotta con l’ultima Legge Forestale regionale, grazie alla quale non si parla più di “musei”, ma di selvicoltura attiva, valorizzazione produttiva e sviluppo delle filiere compatibili e sostenibili. Cristiano Erriu ha fra l’altro sollecitato i Comuni a elaborare i Piani di valorizzazione e recupero delle terre civiche previsti dalla normativa regionale per i quali sono state, anche recentemente, destinate risorse specifiche.

Franco Verrascina ha evidenziato l’importanza di una seria e approfondita riflessione sullo spopolamento delle aree rurali e sull’urbanizzazione che ne consegue, ricordando che gli agricoltori sono i custodi del territorio, dell’ambiente e del paesaggio; «quando l’ultimo agricoltore sarà sceso in città dalle colline, c’è il serio rischio che saranno anche le colline a scendere a valle verso le città», ha fra l’altro sottolineato.

 Ignazio Cirronis ha suggerito il finanziamento di un “progetto di riqualificazione delle terre pubbliche” da attuarsi attraverso un “Piano di Rinascita”, secondo quanto previsto dall’art. 13 dello Statuto della Sardegna, che ha valenza costituzionale. Giampaolo Sanna ha invece proposto la creazione di un gruppo di lavoro per la valorizzazione delle terre pubbliche che comprenda tutti gli stakeholder.

 

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L’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu, la consigliera regionale di Parità Maria Tiziana Putzolu e il sindaco di Guasila e dirigente dell’ANCI Sardegna Paola Casula, questa mattina hanno sottoscritto il protocollo d’intesa per la promozione, il consolidamento ed il monitoraggio nell’ambito del sistema delle Autonomie locali delle politiche di genere e antidiscriminatorie.

«Un atto dovuto e necessario – è il commento dell’assessore Cristiano Erriu – e non solo un ulteriore strumento di applicazione di norme esistenti, oltre che del buonsenso. Mi riferisco in particolare all’articolo 35 della legge regionale n. 2 del 4 febbraio 2016, che dispone le norme per le ‘Pari opportunità fra uomini e donne negli organi collegiali negli Enti locali’. Purtroppo, ancora oggi, si assiste a frequenti tentativi di aggiramenti delle norme poste a tutela della parità di genere nella composizione degli organismi istituzionali. Invece, in un periodo nel quale è in atto una profonda rivisitazione del sistema delle Autonomie locali, risulta indispensabile l’apporto di tutti coloro – donne e uomini – che intendono mettersi al servizio delle comunità locali quali loro rappresentanti e amministratori.»

«Un passo avanti sulla strada ancora lunga del pieno raggiungimento dell’equilibrio di genere, che costituisce un essenziale fattore di sviluppo e civiltà della società tutta e non soltanto un ‘problema delle donne’, come spesso erroneamente inteso – sottolinea la consigliera di Parità Putzolu, che esprime – grande soddisfazione per la firma di questo Protocollo d’intesa.»

«L’ANCI Sardegna – spiega il sindaco Paola Casula – ha sposato da subito l’idea di questo Protocollo perché siamo convinti che le politiche di genere debbano partire dal basso. La collaborazione tra la Regione, la Consigliera di Parità e i Comuni è fondamentale soprattutto sul versante della prevenzione, non solo di contrasto alla violenza ma anche per incentivare le Amministrazioni locali a lavorare nella scuola, nel sociale e in tutti gli ambienti lavorativi, per eliminare qualunque tipo di diseguaglianza. Avviare una fase di coinvolgimento dei Comuni slegati da interventi spot, con un’attività più sistematica di contrasto, consentirà di ottenere risultati tangibili.»

L’obiettivo è quello di promuovere e consolidare tutte le iniziative orientate a favorire mirate politiche di genere quale momento importante e determinante per la crescita delle comunità locali, nell’ambito delle quali il riequilibrio di genere negli organi elettivi assume un fondamentale ruolo, nonché quello di debellare tutti quei comportamenti che sono assunti in spregio al principio delle pari opportunità tra uomini e donne.

Oltre l’impegno formale vi è un approccio operativo, con la costituzione di un apposito gruppo di lavoro costituito da almeno tre rappresentanti dei tre organi firmatari, la definizione di un piano di attività costituito da linee generali e operative volte a promuovere misure e azioni di comune interesse, e un modello di monitoraggio in grado di fornire con tempestività una maggiore conoscenza delle misure in attuazione e dei conseguenti risultati.

La consigliera di Parità è già intervenuta in occasione delle elezioni amministrative che si sono tenute in Sardegna il 10 giugno 2018, invitando i sindaci neoeletti a una corretta composizione delle Giunte, secondo il principio della parità di genere.

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Un lavoro lungo, condiviso, complesso e delicato per le importanti implicazioni sotto il profilo tecnico-giuridico, ordinamentale e funzionale. Ma alla fine l’impegno di Regione, Prefetture, Corpo Forestale regionale, Protezione Civile e Polizie locali ha consentito di arrivare alla stesura del ‘Disciplinare sulle divise e i segni distintivi di riconoscimento e di grado delle Compagnie barracellari’, il quale consentirà alle oltre 160 Compagnie che operano sul territorio isolano di avere segni distintivi e modalità di utilizzo comuni. Il decreto di approvazione del Disciplinare è stato firmato il 7 dicembre scorso dall’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu. Sono complessivamente 5.237 i barracelli sardi, la cui attività anche quest’anno è stata finanziata dalla Regione con risorse pari a 4,5 milioni di euro tra il contributo erogato ad ogni singola Compagnia e la premialità concessa sulla base del lavoro svolto.

«Le Compagnie barracellari – ha spiegato l’assessore Cristiano Erriu nel corso della conferenza stampa che si è svolta questa mattina in Consiglio regionale – avranno 24 mesi di tempo per adeguarsi a quanto disposto nel Disciplinare. A ciascun Comune spetta invece il compito di accertare il rispetto e la regolare applicazione delle disposizioni. Tra le novità più importanti c’è l’introduzione di una tessera di servizio per ciascun barracello, ma anche di uniformi, accessori, segni distintivi di riconoscimento e di grado uguali per tutti. Il Disciplinare stabilisce anche quali contrassegni identificativi vanno apposti sui veicoli delle Compagnie, identifica gli stemmi, la grafica delle scritte, loghi e logotipi, prescrive le caratteristiche dei tessuti e i colori delle divise. Insomma, introduciamo l’indispensabile omogeneità su tutto il territorio regionale, in modo che i cittadini abbiano una comune percezione ed i barracelli un’immediata riconoscibilità.»

«Un ringraziamento particolare – ha sottolineato il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau – va ai capitani delle Compagnie e a tutti i barracelli della Sardegna per il lavoro che quotidianamente portano avanti, assolutamente essenziale per il controllo del territorio, nella prevenzione degli incendi e nella lotta all’abigeato. Senza il loro preziosissimo contributo i nostri territori e i comuni dell’Isola si troverebbero in grossissime difficoltà. Il Disciplinare era uno strumento atteso da tempo, la sua applicazione consentirà agli oltre 5mila barracelli appartenenti alle 162 Compagnie sarde di operare al meglio, a sostegno di un vero e proprio patrimonio dell’Isola che andava certamente messo nelle condizioni di poter lavorare al meglio, in attesa di poter adeguare la legge 25 del 1988 che ha consentito l’istituzione ed il potenziamento delle Compagnie barracellari.»

Questa mattina erano presenti alcuni comandanti in rappresentanza delle Compagnie, i quali hanno espresso il «compiacimento per un provvedimento che attendevamo da decenni. Finalmente avremo una uniforme e non tante divise, diverse a seconda del territorio di appartenenza».

L’assessore Cristiano Erriu ha poi ricordato che «il mondo del barracellato affonda le radici in un lontano passato: di questo istituto, originalissimo e tipico della Sardegna e della nostra realtà contadina, si faceva riferimento nella Carta de Logu e negli Statuti di Sassari. La Regione deve essere grata a questi uomini. Il contributo erogato è certamente insufficiente per sostenere tutte le attività da loro svolte: protezione civile, lotta agli incendi, salvaguardia e tutela ambientale, prevenzione anti abigeato. Tuttavia, è importante che il lavoro degli uffici dell’assessorato degli Enti locali ci abbia permesso di portare a regime l’erogazione dei contributi annuali. La dotazione finanziaria è fondamentale, ma ora è necessario compiere un ulteriore salto di qualità in materia di formazione degli operatori, come si sta facendo con le Polizie locali di tutta l’Isola, e nell’apprendimento di nuove competenze».

In apertura di conferenza, l’assessore Cristiano Erriu ha voluto esprimere ancora una volta la vicinanza al capitano della Compagnia barracellare di Paulilatino, Giuseppe Caddeo, vittima nella giornata di ieri di un atto intimidatorio legato all’attività contro i furti di bestiame. Il comandante Giuseppe Caddeo, presente in sala, ha ringraziato le autorità per la solidarietà ricevuta sin dalle prime ore.

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Domani, martedì 11 dicembre, alle 10.45, nella Sala transatlantico del Consiglio regionale della Sardegna, in via Roma 25, a Cagliari, il presidente della Regione Francesco Pigliaru, il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau e l’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu, presenteranno i dettagli del ‘Disciplinare sulle divise e i segni distintivi di riconoscimento e di grado delle Compagnie barracellari’, frutto di una fattiva collaborazione con le Prefetture, il Corpo Forestale regionale, la Protezione Civile e le Polizie locali. Un lavoro collegiale, complesso e a tratti delicato per le importanti implicazioni sotto il profilo tecnico-giuridico, ordinamentale e funzionale, che consentirà alle oltre 160 Compagnie che operano sul territorio di avere segni distintivi e modalità di utilizzo comuni.

Alla conferenza stampa parteciperanno inoltre il prefetto di Cagliari Romilda Tafuri, il presidente dell’ANCI Sardegna Emiliano Deiana, il direttore generale del Corpo Forestale e di Vigilanza ambientale Antonio Casula ed i rappresentanti dell’Associazione del barracellato sardo.

 

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«A nome mio personale, del presidente Francesco Pigliaru e della Giunta regionale, esprimo la vicinanza al capitano della Compagnia barracellare di Paulilatino, Giuseppe Caddeo, vittima di un atto intimidatorio nelle scorse ore. Da quando Caddeo guida la Compagnia, i casi di furti di bestiame sono notevolmente diminuiti. La sua opera e quella dei suoi collaboratori dimostra quanto sia prezioso il lavoro di vigilanza nelle campagne. Il fatto di aver firmato proprio nei giorni scorsi il decreto per l’approvazione del ‘Disciplinare sulle divise e i segni distintivi di riconoscimento e di grado delle Compagnie barracellari’, conferma l’importanza di un settore i cui compiti sono vari e tutti utili per la collettività. Al capitano Caddeo giungano la nostra solidarietà, affinché lui e i suoi barracelli proseguano in questa attività di prevenzione.»
Così l’assessore regionale degli Enti locali Cristiano Erriu, che nel pomeriggio ha contattato Giuseppe Caddeo al telefono e lo ha invitato a partecipare alla conferenza stampa di presentazione del disciplinare, in programma domani mattina in Consiglio regionale.

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Regione, ministero dell’Interno e Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili (CNDCEC) hanno sottoscritto il protocollo d’intesa per il riconoscimento dei crediti formativi ai fini dell’iscrizione e della permanenza nell’elenco regionale dei revisori dei conti degli enti locali. Nei prossimi giorni si procederà alla pubblicazione dell’Avviso pubblico per la presentazione delle istanze per l’iscrizione o la permanenza nell’elenco dei revisori dei conti degli enti locali. La procedura di conferma o di nuova iscrizione sarà gestita attraverso lo Sportello Unico regionale per i Servizi (SUS), che consente l’invio telematico delle informazioni e dei documenti che costituiscono la domanda di iscrizione o di certificazione finalizzata al mantenimento dei requisiti per la permanenza nell’elenco.

«L’utilizzo dello Sportello telematico anche per la redazione dell’elenco dei revisori dei conti degli enti locali – sottolinea l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu – è una nuova, grande risorsa perché semplifica diverse operazioni, taglia tempi e costi sia per i professionisti che per l’Amministrazione regionale, e soprattutto garantisce una gestione delle operazioni non solo più snella ma anche più omogenea e all’insegna della totale trasparenza.»

Potranno essere inseriti nell’elenco tutti gli iscritti, a livello regionale, nel Registro dei revisori legali di cui al decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 39 e gli iscritti all’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili. I richiedenti devono essere in possesso dei seguenti requisiti: per i Comuni di fascia 1 (fino a 15mila abitanti) almeno 2 anni di iscrizione e conseguimento nel periodo 1 gennaio – 30 novembre 2018 di almeno 10 crediti formativi; per i Comuni di fascia 2 (oltre i 15mila abitanti) almeno 3 anni di iscrizione, conseguimento nel periodo 1 gennaio – 30 novembre 2018 di almeno 10 crediti formativi e svolgimento di almeno due incarichi di revisione dei conti presso enti locali di qualsiasi dimensione demografica, per la durata di tre anni ciascuno.

Il servizio on line è stato pensato per velocizzare il relativo iter e rendere maggiormente efficiente e moderno il procedimento, in un’ottica di innovazione e orientamento dell’utente finale. Lo Sportello Unico dei Servizi rappresenta una nuova modalità di comunicazione tra la Pubblica amministrazione, i cittadini, le imprese e gli enti.

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E’ stata formalizzata questa mattina a Villa Devoto, con un Protocollo d’intesa firmato dal Commissario straordinario governativo, il presidente Francesco Pigliaru, e dal sindaco Luca Montella, l’attività di collaborazione tra la Regione ed il comune di La Maddalena sulla bonifica ambientale e rigenerazione urbana dell’area, di rilevante interesse nazionale, dell’ex Arsenale militare. In quest’ottica è stato inoltre costituito, con apposita ordinanza, l’Ufficio del Commissario. L’Ufficio è formato dai Direttori generali e dai tecnici della Presidenza e degli assessorati competenti per materia (Ambiente, Enti locali, Lavori pubblici) e da un dirigente tecnico del comune di La Maddalena. Da subito operativo, consentirà di proseguire le attività di pianificazione in maniera coordinata e unitaria, anche nelle more dell’individuazione del soggetto attuatore da parte del Governo. È sempre viva infatti l’esigenza che il Governo individui il Soggetto chiamato a porre in essere gli indirizzi del Commissario e indispensabile, dunque, per dare piena operatività al processo di bonifica e riqualificazione.
«Sbloccare i cantieri di La Maddalena era per noi una priorità fin da principio e abbiamo messo tutto l’impegno per raggiungere l’obiettivo – ha detto Francesco Pigliaru -. È stato un percorso lungo e complesso, da cui abbiamo ottenuto i passaggi formali necessari e risorse importanti. Insieme al Comune abbiamo fatto la nostra parte e continuiamo a farla, comprese le bonifiche nello spazio d’acqua davanti all’ex Arsenale, ma manca un tassello che non dipende da noi: il Governo deve ancora definire il soggetto attuatore, che come prevede la legge è necessario per mettere in sicurezza il sito e renderlo operativo dal punto di vista turistico e occupazionale. Chiediamo che questa decisione arrivi subito perché le risorse non possono restare ferme, devono trasformarsi in lavoro e prospettive di sviluppo per La Maddalena e per tutta la Sardegna – ha concluso il presidente Francesco Pigliaru -, abbiamo aspettato fin troppo e ora non vogliamo che si perda neanche più un giorno.» 

Il sindaco di La Maddalena, Luca Montella, ha ricordato che «il recupero e la riconversione previsti col G8 erano la dovuta ricompensa per una parte della Sardegna che ha servito lo Stato per più di 200 anni» e sottolineato «l’impegno costante del Comune che, avendo seguito con la Regione tutta la vicenda, ha compiuto, prima del commissariamento, tutti i passi relativi alle bonifiche a mare della darsena interna. Dopo aver bandito la gara per 8 milioni, adesso abbiamo l’aggiudicatario e già un cronoprogramma preciso per l’esecuzione dei lavori che inizieranno a brevissimo».

L’assessora della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano ha rimarcato il gran lavoro compiuto finora: «Abbiamo avuto ragione a delegare al Comune la parte delle bonifiche dello specchio d’acqua interno. Per la parte esterna alla darsena, invece abbiamo affidato ad Arpas la caratterizzazione che è stata già conclusa e adesso procediamo a individuare la migliore tecnologia per la prosecuzione dei lavori».

L’assessore degli Enti Locali Cristiano Erriu ha invece menzionato il percorso relativo alle opportunità di rilancio turistico: «Con il Comune ed il coinvolgimento del Parco e della Soprintendenza abbiamo valutato le ipotesi di rilancio, attraverso dei bandi, degli esistenti compendi dalle grandi potenzialità quali il Club Med e Punta Rossa a Caprera e il Faro di Razzoli. Sono azioni che, unitamente agli investimenti programmati, consentiranno all’Arcipelago di fare un deciso salto di qualità».

All’incontro ha partecipato anche il consigliere regionale Pierfranco Zanchetta che ha sottolineato l’urgenza, per La Maddalena, riconosciuta dalla Giunta Pigliaru di preminente interesse regionale, di rapidi segnali di ripresa.

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Gli assessori regionali della Difesa dell’ambiente, Donatella Spano, e degli Enti locali, Cristiano Erriu, assieme all’amministratore della provincia del Sud Sardegna, Mario Mossa, e al coordinatore del Piano Sulcis, Tore Cherchi, hanno incontrato, questa mattina nella sede dell’assessorato dell’Ambiente, la RSU Eurallumina, che ha manifestato per chiedere che la conferenza dei servizi chiuda definitivamente la lunghissima istruttoria e che si proceda immediatamente alla definitiva approvazione della delibera della Giunta regionale. 

Al centro della riunione, il riavvio dello stabilimento a seguito della nuova documentazione per le varianti progettuali. In vista della Conferenza di servizi, in programma il 21 e il 22 gennaio 2019 per l’esame congiunto del progetto di ammodernamento della raffineria di allumina, è stata garantita la massima collaborazione dei soggetti provinciali e regionali per valutare nei tempi l’intera documentazione e favorire la conclusione dell’iter del procedimento coniugando tutela dell’ambiente e occupazione.

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La Giunta regionale ha confermato per il 2018 l’importo dell’assegno integrativo regionale, in favore dei lavoratori socialmente utili impiegati nell’Isola, come proposto dall’assessore del Lavoro Virginia Mura. Sono 32 gli LSU sardi che, in base ad una convenzione tra il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e la Regione Sardegna, percepiscono nell’anno in corso l’importo mensile di 1000 euro lordi (l’assegno INPS di 586,52 euro, sommato all’integrazione regionale di 413,48). 

Approvate le varianti al Piano per l’Assetto Idrogeologico (PAI) dei comuni di Budoni (nella parte che riguarda le frane sull’intero territorio comunale), Dorgali (sempre nella parte frane nelle località Cuccuru Pirischè-Sa Costa), Monserrato (anche in questo caso la variante riguarda la parte delle frane sull’intero territorio comunale). Via libera anche alla ripartizione dei seggi alle circoscrizioni elettorali e all’organizzazione del procedimento per le elezioni regionali dell’inverno 2019.

La Giunta, su proposta dell’assessore Luigi Arru, ha approvato il modello di raggruppamento di attesa omogeneo (RAO) e gli ambiti territoriali che consentiranno di definire in maniera più dettagliata e conseguentemente di ridurre sensibilmente i tempi delle liste d’attesa delle prestazioni sanitarie.

L’Esecutivo ha poi approvato l’Accordo di collaborazione tra la Regione, il Dipartimento per le Politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei ministri e l’Agenzia per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili della Provincia Autonoma di Trento, per la diffusione nel territorio regionale dello standard ‘Family Audit’, che punta alla promozione degli interventi per migliorare la conciliazione tra vita familiare e vita lavorativa all’interno dei luoghi di lavoro. Inoltre, nella seduta di oggi sono state approvate la revisione e la proroga al 2019 del Piano Regionale Integrato dei Controlli ufficiali (PRIC) sulla sicurezza alimentare 2015-2018. Infine, approvati in via definitiva i criteri per il riparto delle risorse destinate al finanziamento indistinto del Servizio Sanitario Regionale tra le Aziende Sanitarie, per il triennio 2018-2020.

Su proposta dell’assessore Cristiano Erriu, la Giunta ha approvato la ripartizione dei premi in favore delle 154 Compagnie barracellari regolarmente costituite e funzionanti che si sono particolarmente distinte nell’espletamento delle proprie attività istituzionali nel periodo 1 ottobre 2017 – 30 settembre 2018, per un importo complessivo di 2 milioni e 230mila euro. I nuovi meccanismi di attribuzione stabiliti dall’assessorato degli Enti locali garantiscono da una parte l’erogazione delle risorse entro l’anno solare di competenza e, dall’altra, una minore penalizzazione per le Compagnie. A seguito della scomparsa del sindaco di Sinnai Matteo Aledda, è stato disposto lo scioglimento del Consiglio comunale: le veci del sindaco sono affidate al vicesindaco Katiuscia Concas sino alle prossime elezioni Amministrative.

Su proposta dell’assessora Donatella Spano è stata autorizzata la partecipazione della Direzione regionale della Protezione civile al progetto europeo LEAPFROF, finalizzato a sostenere progetti collaborativi per far fronte a carenze temporanee in eventi calamitosi straordinari. Nulla osta alla immediata esecutività della delibera dell’amministratore unico concernente la seconda variazione al bilancio di previsione 2018-2020. Nulla osta alla immediata esecutività della delibera dell’amministratore unico concernente la seconda variazione al bilancio di previsione 2018-2020.

Come proposto dall’assessore Pier Luigi Caria, è stato stanziato un ulteriore importo di 100mila euro a disposizione delle Amministrazioni comunali per la definizione del piano di valorizzazione e recupero delle terre civiche. Via libera agli atti di indirizzo per i Consorzi di Bonifica sulla gestione dei contatori aziendali e sulla consultazione completa e chiara sui sito web istituzionali.

La Giunta ha deliberato di nominare i sette rappresentanti di lista della Regione per il rinnovo del Comitato consultivo del fondo immobiliare regionale-housing sociale, su proposta dell’assessore Edoardo Balzarini. 

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La Giunta questo pomeriggio ha autorizzato la cessione, al prezzo simbolico di un euro, di numerosi immobili ai rispettivi enti locali dell’ambito territoriale della provincia di Sassari. Su proposta dell’assessore Cristiano Erriu, questi 48 beni vengono ceduti in quanto non sono funzionalmente utilizzati per i servizi della Regione mentre sono di grande interesse per i Comuni nella cui circoscrizione territoriale ricadono. «E proprio per questa ragione, in molti casi, le Amministrazioni locali già li utilizzano e, come accade altrove ormai da anni, sono sicuro che essi sapranno valorizzarli come leva per lo sviluppo dei rispettivi territori», sottolinea l’assessore Cristiano Erriu.

I Comuni beneficiari sono Alghero (tra gli immobili figurano le scuole materna, elementare e media e il campo sportivo della borgata di Santa Maria La Palma, ma anche l’ex scuola elementare, il campo sportivo e il Centro di recupero di Guardia Grande, più altre scuole materne ed elementari delle località Maristella e Sa Segada), Bulzi (l’ex condotta Nuova Anglona), Golfo Aranci (alloggi), Illorai (la scuola pluriclasse in località Molia), Nulvi (l’ex scuola pluriclasse di Monte Lidone), Olbia (terreni), Osilo (l’ex scuola elementare di San Lorenzo), Ozieri (il centro intermodale e la scuola elementare e media di Chilivani), Porto Torres (l’ex ostello della gioventù di via Balai e i parchi di San Gavino e Chico Mendez), Stintino (terreno), Tempio Pausania (il centro polifunzionale dei servizi alle aziende, ex ZIR) e La Maddalena (terreno). All’Unione dei Comuni del Logudoro, infine, viene ceduto il centro ecologico in località Rizzolu.