11 January, 2025
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L’assessore regionale degli Enti locali, Cristiano Erriu, e il sindaco di Quartu Sant’Elena, Stefano Delunas, questa mattina hanno firmato il protocollo d’intesa tra Regione e Comune per l’adeguamento del Piano urbanistico comunale (PUC), del Piano di utilizzo dei litorali (PUL) e del Piano particolareggiato del centro storico al Piano paesaggistico regionale (PPR) e al Piano di assetto idrogeologico.
L’intesa, come è già accaduto in analoghe occasioni con i comuni di Aglientu, Alghero, Arzachena, Budoni, Cagliari, Iglesias, Olbia, Oristano, Sassari, Sinnai e Teulada, prevede il supporto della Regione attraverso processi e metodologie condivisi durante tutto il processo di pianificazione, sino all’adozione definitiva del Puc.
L’assessorato regionale si impegnerà a supportare il comune di Quartu Sant’Elena nella costruzione del database delle informazioni territoriali, nella redazione delle parti cartografiche utili per gli strumenti urbanistici comunali, nell’implementazione del database web dei beni dell’assetto storico culturale e nello sviluppo dell’analisi paesaggistica finalizzata alla definizione dei perimetri e delle discipline di tutela.

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Cristiano Erriu 04

Si è tenuto ieri a Sanluri, promosso dalla Coldiretti, un incontro-dibattito sul tema “Zone non svantaggiate, gli svantaggi competitivi”, con il quale i partecipanti hanno cercato di trovare una nuova chiave di lettura alla legge di riordino delle autonomie locali. L’assessore regionale degli Enti locali, Cristiano Erriu, autore del testo di riforma, ha spiegato ad un’affollata platea quali opportunità ci saranno per cittadini e imprese alla luce della riorganizzazione territoriale.
«Dobbiamo fare una valutazione attenta – ha spiegato Cristiano Erriu -, individuando forme sperimentali di perequazione, compensazione e incentivo per le imprese, comprese naturalmente quelle agricole. Per fare qualche esempio, potremo orientare nuovi strumenti da destinare ad alcune tipologie di settori strategici, come la salvaguardia e la manutenzione ambientale, la guardiania del territorio, la multifunzionalità e l’apertura verso attività di visita e di accoglienza turistica, la salvaguardia del paesaggio agrario e forestale, la cura e il mantenimento dell’assetto idrogeologico. Le Unioni di Comuni, per favorire il radicamento nel territorio degli imprenditori e agevolare in particolare l’imprenditoria giovanile, stipuleranno convenzioni volte alla tutela e alla valorizzazione delle reali vocazioni produttive del territorio.»

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L’assessore regionale degli Enti locali, Cristiano Erriu, questa mattina è intervenuto al convegno “La riforma della scuola – Novità e criticità”, organizzato dalla Onlus Ierfop. Nel corso del dibattito, Cristiano Erriu ha sottolineato tra le altre cose che 1in merito al diritto all’istruzione e allo studio per gli studenti con disabilità, esistono una serie di fabbisogni che coinvolgono il nostro Assessorato, almeno per la parte relativa al patrimonio e al demanio: ci sono le condizioni per far partire progetti pilota fortemente mirati a dare risposte a necessità specifiche, per esempio a favore di iniziative che consentano di realizzare strutture e fornire servizi informativi, anche con residenzialità, all’interno di un’offerta di eccellenza. È una sfida che la Regione deve giocare e nella quale la Giunta crede molto. È un’attenzione che merita tutto il mondo dell’associazionismo sociale che tutela e rappresenta le persone con disabilità. Se vi saranno progettualità di alto profilo, magari aperte a un mondo più vasto – penso per esempio ai Paesi africani -, saremo pronti a confrontarci e a fare tutti i passi opportuni per sostenerle».
Cristiano Erriu 1

 

Search engine friendly contentIl presidente Francesco Pigliaru e l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu questa mattina hanno incontrato i giornalisti all’ex 68° Deposito carburanti dell’Aeronautica Militare, presto sede della Cittadella della solidarietà e del volontariato secondo quanto disposto con la delibera approvata dalla Giunta lo scorso 16 ottobre. Alla presenza dei rappresentanti dell’Osservatorio regionale del volontariato, Pigliaru ed Erriu hanno visitato il compendio immobiliare compreso tra il viale Europa, l’ospedale Binaghi e le vie Conversi e Guadazzonis: 149mila metri quadrati, in gran parte coperti da una vegetazione rigogliosa. Costruito negli anni Trenta e ceduto alla Regione dal Demanio dello Stato nel 2011, il bene comprende numerosi fabbricati che erano destinati ad alloggi, uffici, magazzini, officine, laboratori, mense, foresterie, depositi munizioni, autorimessa e impianti sportivi.

«A pochi giorni dalla delibera, abbiamo consegnato al volontariato sardo un bene militare dismesso che ha un grande valore anche simbolico – ha detto il presidente Pigliaru -. L’ex deposito dell’Aeronautica passa dall’utilizzo militare al miglior utilizzo civile che si possa immaginare. Si tratta di un pezzo importante di patrimonio dismesso, ed è solo l’inizio di una storia che dovrà continuare con molte altre dimissioni per le quali stiamo portando avanti la discussione con il Governo. Questi spazi appartengono di diritto alla comunità e stiamo lavorando perché diventino davvero di tutti. Il volontariato, che affianca l’azione pubblica su tanti fronti e coinvolge tante persone, contribuisce a rendere la Sardegna un luogo migliore. Ora ha una Cittadella a disposizione e potrà lavorare ancora meglio.»

Il presidente Pigliaru ha poi annunciato che sarà istituito un tavolo tecnico con il Comune di Cagliari «per rendere al più presto fruibili a tutti questi straordinari spazi verdi, in continuità con i confinanti parchi di Monte Urpinu e dell’ospedale Binaghi».

«Si tratta di un’importante risorsa territoriale che, per la prima volta, la Regione destina alle Associazioni appartenenti al terzo settore – ha spiegato l’assessore Erriu -. Il mondo del volontariato sardo, delle Onlus e del terzo settore rappresenta una grande risorsa della Sardegna, con i suoi 50mila operatori fissi e altrettanti occasionali. La Regione e l’Osservatorio regionale del Volontariato predisporranno un programma di utilizzo e il disciplinare per i criteri di assegnazione, nel rispetto delle disposizioni in materia urbanistica e paesaggistica. È importante sottolineare che questa delibera si integra alla perfezione con la cessione fatta tempo addietro dell’ex deposito carburanti della Marina Militare, quasi adiacente, dato in gestione alla Coldiretti per ricavarne una fattoria didattica e adibire una parte dei terreni ad orti cittadini.» 

Prossimo appuntamento il 12 dicembre, quando si ritroveranno nella ex struttura militare circa duemila studenti di 66 istituti superiori di tutta la Sardegna e migliaia di volontari delle associazioni sarde che, insieme al presidente Pigliaru, taglieranno simbolicamente il filo spinato dei muri di cinta.

 

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Santadi 3

La Giunta regionale ha approvato i criteri per la ripartizione e le modalità di funzionamento del Fondo per il finanziamento della progettazione e/o realizzazione delle opere di competenza degli enti locali, con una dotazione di 40 milioni di euro da impegnare entro il 2015. Gli interventi dovranno riguardare esclusivamente i beni di proprietà della Regione, che la stessa cederà in concessione gratuita al Comune interessato o all’Unione di Comuni che ne faranno richiesta per un periodo non superiore ai 25 anni. La proposta presentata dall’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu, ha tenuto conto delle indicazioni emerse nella riunione della Conferenza Regione-Enti locali che si è tenuta lunedì. I 40 milioni sono compresi nel mutuo da 700 milioni di euro stipulato lo scorso 17 giugno con la Cassa Depositi e Prestiti.
I beni del patrimonio cui si fa riferimento nella delibera sono riconducibili a sei tipologie suscettibili di recupero e valorizzazione per fini museali, culturali, turistici e, in alcuni casi, legati alle attività produttive del territorio:
· patrimonio minerario dismesso;
· infrastrutture della mobilità, tra cui magazzini merci, uffici e appartamenti dei capostazione, case cantoniere e stazioni ferroviarie dismesse;
· ville e dimore storiche;
· patrimonio immobiliare ex Isola, per la realizzazione di centri di aggregazione dell’offerta di artigiani e artisti con la realizzazione di punti espositivi o per l’erogazione di servizi innovativi per lo sviluppo del tessuto imprenditoriale locale;
· immobili delle ex saline e delle zone umide, riutilizzabili a fini produttivi e di valorizzazione turistica;
· compendi militari dismessi.
«Possono accedere al fondo – spiega l’assessore Cristiano Erriu – tutti i Comuni, anche in forma associata, e le Unioni di Comuni della Sardegna, purché i progetti rientrino nelle linee strategiche del Programma regionale di sviluppo 2014-2019. Nelle prossime settimane sarà pubblicato l’avviso per la presentazione delle manifestazioni di interesse. È un’opportunità per le amministrazioni locali che, attraverso queste risorse, possono restituire ai cittadini immobili di un certo pregio e, in alcuni casi, creare nuovi posti di lavoro.»
La delibera sarà trasmessa per l’approvazione alla Terza Commissione consiliare, competente in materia di programmazione, bilancio e politiche europee.

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L’assessore regionale degli Enti locali, Cristiano Erriu, è intervenuto questa mattina alla giornata di studi “Architetture storiche militari in Sardegna – Capitolo primo: la conoscenza”, organizzata dalla Facoltà di Architettura dell’ateneo cagliaritano.
«La Regione sta dando attuazione alla delibera generale di indirizzo sulla gestione del patrimonio immobiliare regionale – ha detto Cristiano Erriu -. In questa direzione si rafforza la collaborazione con le due Università della Sardegna nell’ottica della valorizzazione e del riuso dei beni immobiliari statali dismessi o in corso di dismissione, nel governo del territorio e nella riqualificazione del paesaggio, attraverso attività integrate di formazione e assistenza tecnica e di accompagnamento.»
La Regione sta dando attuazione alla delibera generale di indirizzo sulla gestione del patrimonio immobiliare regionale. In questa direzione si rafforza la collaborazione con le due Università della Sardegna nell’ottica della valorizzazione e del riuso dei beni immobiliari statali dismessi o in corso di dismissione, nel governo del territorio e nella riqualificazione del paesaggio, attraverso attività integrate di formazione e assistenza tecnica e di accompagnamento.
L’assessore Erriu ha ricordato che, negli ultimi anni, la Regione ha acquisito circa 9.000 unità catastali di vario genere (beni militari, delle ferrovie, quelli risalenti alle vecchie bonifiche e gestiti dalle Agenzie agricole, oltre a una grande quantità di cespiti), con una distribuzione abbastanza omogenea in tutta l’isola. «Parliamo di abitazioni, terreni, magazzini, carceri, depositi, caserme, addirittura chiese: oltre alla grande quantità, in molti casi emerge una pregevole qualità architettonica. Eppure – ha sottolineato Erriu – non sono mai stati oggetto di un piano strategico di riutilizzo. Questa Giunta ha un’idea di sviluppo che coinvolge enti locali e privati, nonostante i bandi avviati di recente dalla Regione per l’alienazione di una serie di beni siano andati deserti».
L’assessore Erriu ha annunciato i prossimi interventi. «Razionalizzazione dell’organizzazione e del personale dei servizi Demanio e Patrimonio; adeguamento della normativa regionale; ricognizione straordinaria del patrimonio immobiliare e implementazione di un applicativo gestionale a caratterizzazione geografica; definizione del piano di valorizzazione e governance territoriale. A tal fine, verranno messe a punto specifiche iniziative, anche di carattere progettuale e strategico per recupero, riuso e rifunzionalizzazione di una parte importante degli immobili di pregio da tempo inutilizzati». L’iniziativa è in corso di elaborazione anche con il coinvolgimento del sistema delle autonomie locali.
A proposito della ricognizione dell’immenso patrimonio militare dismesso nell’Isola, il direttore generale degli Enti locali e Finanze, Antonella Giglio, ha ricordato il tirocinio svolto da due laureande presso il servizio Demanio e Patrimonio: le due studentesse universitarie hanno elaborato in formato digitale i contenuti dell’Accordo di programma Stato-Regione siglato nel 2008. Una mappatura che consentirà di programmare azioni integrate in luogo dei singoli interventi, slegati l’uno dall’altro. Questo tipo di censimento potrebbe essere allargato anche ad altri beni, dismessi in epoche precedenti.
Cristiano Erriu 1

 

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L’assessore regionale degli Enti locali, Cristiano Erriu, ha partecipato ai lavori del “Percorso formativo per ufficiali e agenti della Polizia locale”, svoltosi ieri a Selargius.

«Il tema della cooperazione tra i Comuni della Sardegna, in particolar modo per quanto attiene ai servizi e alle funzioni come la Polizia locale – ha detto Cristiano Erriu nel suo intervento -, non deve essere letto soltanto nella prospettiva del risparmio e dell’economicità. La gestione associata, infatti, è l’unica strada percorribile per il miglioramento dei servizi ai cittadini, delle risorse umane, una più agevole riorganizzazione dei processi e l’uniformità dei procedimenti amministrativi attivati per eliminare le pratiche gestionali diseconomiche.» 

L’evento, organizzato dall’Isforcoop con il patrocinio dei comuni di Uta e Selargius, ha registrato la partecipazione dei più importanti sindacati del settore, direttamente interessati dagli effetti che produrrà la riforma degli enti locali.

«La gestione associata – ha aggiunto l’assessore Erriu – consente di raggiungere una più efficace capacità progettuale per attrarre risorse finanziarie. La Regione non lascerà soli i Comuni in questo processo. Stiamo predisponendo un percorso di accompagnamento e affiancamento dei Comuni nella gestione associata, per arrivare a Unioni di Comuni più forti e stabili su tutto il territorio regionale.»

Cristiano Erriu  11 copia

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Cristiano Erriu 1

L’assessore regionale degli Enti locali, Cristiano Erriu, è intervenuto ancora una volta nel dibattito in corso da mesi sulla riforma degli Enti locali e all’esame della Prima commissione del Consiglio regionale.

«Lo schema di riordino del sistema degli Enti locali in Sardegna è scritto a caratteri cubitali nel programma di governo di questa Giunta e nel disegno di legge n. 176 approvato a dicembre. È molto chiaro e non è mai cambiato.», ha detto Cristiano Erriu.

«Lo schema prevede una città metropolitana a Cagliari, necessaria per rispondere in modo adeguato alle esigenze di governo delle complessità dell’unico polo urbano con un territorio caratterizzato da elevata densità abitativa, interdipendenza dei centri abitati, intensa concentrazione di attività produttive – ha aggiunto l’assessore Erriu -. Si tratta di una città diffusa, riconosciuta tale da Istat, Eurostat e OCSE. Il resto del territorio regionale sarà governato attraverso i Comuni e altri livelli di cooperazione intercomunale con poteri, competenze e funzioni adeguati a rispondere ai fabbisogni amministrativi dei territori e alle loro caratteristiche socio-economiche.»

«Nell’attesa della definitiva soppressione, successiva alla modifica della Costituzione, le Province rimarranno il minimo indispensabile e comunque saranno enti di secondo livello fortemente depotenziati – ha concluso Erriu -. Altra questione rispetto al tema del riordino istituzionale, che deve consentire anzitutto una governante efficace dei servizi e delle funzioni a beneficio dei cittadini amministrati, è la perequazione e il riequilibrio territoriale da effettuarsi con idonee politiche di sviluppo. La Giunta è pronta, su questo punto, ad investire su importanti progetti di sviluppo per grandi aree, valorizzando le caratteristiche dei territori.»

 

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L’ex 68° Deposito carburanti dell’Aeronautica Militare diventerà una cittadella della solidarietà e del volontariato. Lo ha deciso la Giunta regionale, su proposta dell’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu. Il compendio immobiliare di Monte Urpinu, che si affaccia sulla via Guadazzonis, fu costruito negli anni Trenta e nel 2011 è stato ceduto alla Regione dal Demanio dello Stato. Il bene comprende alcuni fabbricati destinati ad alloggi, uffici, magazzini, officine, laboratori, un’autorimessa e impianti sportivi. La superficie complessiva è di 149mila metri quadrati.
«Si tratta di un’importante risorsa territoriale che, per la prima volta, la Regione destinerà alle Associazioni appartenenti al terzo settore – spiega l’assessore Erriu -. Il mondo del volontariato sardo, delle Onlus e del terzo settore è in continua espansione ed è anch’esso una grande risorsa della Sardegna. Per questo motivo abbiamo ritenuto opportuno attivare processi che coinvolgono tale mondo nella gestione di questi spazi. Le Direzioni generali dell’Urbanistica e delle Finanze con l’organismo istituzionale, cioè l’Osservatorio regionale del Volontariato, dovranno elaborare un programma di utilizzo e il conseguente disciplinare per stabilire i criteri di assegnazione, naturalmente nel pieno rispetto delle disposizioni in materia urbanistica e paesaggistica». Il programma verrà attuato con un forte coinvolgimento del Comune di Cagliari.
Le organizzazioni di utilità sociale, le istituzioni, fondazioni e Associazioni non aventi scopo di lucro dovranno garantire la fruibilità degli spazi alla collettività e/o per fini di utilità sociale. I locatari, inoltre, dovranno impegnarsi ad affrontare le spese di riqualificazione e manutenzione degli immobili.
Cagliari vista da Monte Urpinu

 

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L’assessore regionale egli Enti locali, Cristiano Erriu, ha partecipato stamane al seminario sulle esperienze regionali organizzato dall’Università Bocconi alla Fondazione Banco di Sardegna, a Cagliari.
«Costruire un sistema sussidiario e di adeguatezza fondato sull’Unione di Comuni – ha detto Erriu nel corso del suo intervento -. Quindi maggior forza e autonomia ai Comuni e alleggerimento delle competenze della Regione.»
Cristiano Erriu ha rimarcato ancora una volta con forza la linea della Giunta Pigliaru in materia di riforma dell’ordinamento delle autonomie locali. «È giunto il momento di dare una svolta rispetto al passato e attribuire il maggior numero possibile di funzioni ai Comuni e alle loro Unioni. Queste ultime sono fondamentali nel nostro progetto, in quanto consentono di migliorare le funzioni in capo ai Comuni e i servizi territoriali, nonché per gestire in maniera ottimale le funzioni delegate dalla Regione e sinora assegnate alle Province. Dobbiamo guardare al futuro e pensare all’intero sistema in un’ottica di risparmio e semplificazione».

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